Consensuale tra Paziente e Medico

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Consensuale tra Paziente e Medico"

Transcript

1 Atto Terapeutico Consensuale tra Paziente e Medico La comunicazione tra il medico e il paziente costituisce un momento importante e fondamentale per lo svolgimento corretto delle cure e dell assistenza. Nella Medicina attuale il paziente è al centro del processo terapeutico ed esprime piena autonomia su ogni scelta che riguarda il proprio stato di salute che trova espressione concreta nel consenso all atto terapeutico. Egli può rifiutare o accettare quello che il medico propone. Il consenso è, quindi, un atto attraverso il quale il paziente autorizza il medico ad effettuare il trattamento diagnostico o terapeutico per il quale egli E STATO CORRETTAMENTE INFORMATO. Il consenso è, di fatto, un atto giuridico espresso da persone edotte appieno delle modalità, finalità, rischi e benefici dell azione medica. Da un punto di vista legale, quindi, la liceità dell atto medico è garantita solo dal consenso del paziente. Senza il consenso, il medico non è autorizzato ad agire, a curare. Il concetto che prevale attualmente è che il malato deve sapere, deve essere adeguatamente informato sulla sua malattia, sulle cure che necessitano e l assistenza che riceve e dopo essere stato informato, reso dotto (anche lui), acconsente o meno alle cure e all assistenza stabilita. Da quanto su esposto, emergono due aspetti del consenso: uno prettamente legale ed un altro etico. L ADM tralascia ora l aspetto etico riservandosi di riprenderlo, se sarà il caso, in futuro. L aspetto legale impone al medico di ottenere dal paziente una autorizzazione formale. Ma il consenso non si identifica con la firma che il paziente spesso si vede chiedere. Al contrario, il consenso è frutto di una scelta consapevole maturata dopo un colloquio con il medico, che ha provveduto ad informare - correttamente e per iscritto - il paziente a riguardo della cura e l assistenza proposta. In altre parole il consenso non si esaurisce con la semplice apposizione di una firma in calce alla frase Desidero essere assistito dal Centro Diabetologico oppure Desidero essere assistito dal mio Medico di famiglia come avviene adesso. Il consenso è molto di più. Esso deve chiaramente esprimere la volontà del malato a sottoporsi alle cure proposte dai sanitari e deve essere consapevole delle conseguenze che tali cure comportano. Ma tutto questo può avvenire solo dopo che egli è stato sufficientemente ed adeguatamente informato per iscritto dal medico proponente la cura e l assistenza. In conclusione il malato diabetico deve essere parte attiva: EGLI DECIDE, NON SUBISCE. Rendere edotto il malato significa anche che il medico non solo è autorizzato moralmente e legalmente a procedere, ma ha un arma in più per curare: ha il paziente dalla sua parte, perché il paziente che collabora ( compliant patient ) è il malato che si comporta in modo conforme ai consigli del medico. La scarsa compliance è uno dei maggiori problemi terapeutici che la professione medica deve affrontare in questa epoca. Il consenso può essere ritirato in qualunque momento. Non informare adeguatamente e correttamente il malato può configurarsi come truffa ai suoi danni a beneficio di altri? Un atto di scarsa e/o parziale informazione e chiarezza può essere inquadrato come un caso di malasanità? Le due domande sono pesanti ; l Ausl Modena dovrebbe tenerle nella giusta considerazione. 1 Associazione Diabetici Modenesi

2 Medicina Oggi Diabete e Infezioni *D.ssa Elisa GARLASSI (parte prima) Dati epidemiologici I pazienti diabetici sono più predisposti a contrarre infezioni e spesso le sviluppano in forma più grave rispetto ai pazienti non diabetici. Uno studio canadese ha messo a confronto tutti i soggetti con diabete mellito con i corrispettivi controlli non diabetici. Gli investigatori dello Studio hanno quindi calcolato i rischi derivanti dal contrarre un infezione e quelli di morte causati dall infezione stessa. Circa la metà di tutti i soggetti con diabete (46%) riferiva almeno un ricovero o visita ambulatoriale rispetto al 38% dei gruppi di controllo senza diabete. Per i pazienti diabetici il rischio di sviluppare un infezione, il rischio di subire un ospedalizzazione o di morire a causa di essa era più elevato rispetto ai pazienti non diabetici. Le infezioni causano, quindi, una considerevole mortalità e morbilità nei pazienti diabetici. Alcune infezioni aumentano di intensità quando colpiscono pazienti diabetici e sono associate ad un aumento delle complicanze. Datti ottenuti da uno studio italiano affermano che gli adulti diabetici presentano un rischio maggiore per mortalità causata da infezioni e che il rischio in eccesso può essere dovuto alla maggior fraquenza, in questi pazienti, di patologia vascolare. I soggetti diabetici hanno 4 volte la probabilità in più di morire per polmonite o influenza rispetto ai non diabetici. Un problema da non sottovalutare possono essere le infezioni che incorrono in un paziente che non sa di essere diabetico. Per questo sarebbe buona norma, se si incorre in una infezione grave o tipica dei pazienti diabetici, eseguire la misurazione della glicemia a digiuno. Motivi dell aumento di rischio Diversi sono i meccanismi collegati a questo aumento di contrarre infezioni: - I normali meccanismi di difesa dalle infezioni risultano carenti nel paziente diabetico; c è una maggior capacità dei globuli bianchi di raggiungere il sito di infezione e di distruggere il microrganismo responsabile dell infezione stessa. - Gli elevati livelli di zucchero nel sangue, nella saliva e nelle urine creano un ambiente favorevole per i microrganismi, che quindi crescono maggiormente. - La circolazione sanguigna (soprattutto a livello dei capillari) presenta dei difetti e questo fa sì che arrivi meno sangue e quindi meno ossigeno ai tessuti. - Il sistema nervoso periferico può presentare alterazioni per cui il paziente ha una ridotta sensibilità e questo fa si che i traumi minimi e ripetuti (dovuti, ad esempio, a calzature scomode) non vengono avvertiti e causino ferite che successivamente si possono infettare. - I deficit del sistema nervoso autonomo possono causare incompleto svuotamento della vescica con conseguente ristagno di urina e maggior probabilità di infezioni. (fine prima parte) *Malattie Infettive Policlinico di Modena Organo di informazione dell Associazione Diabetici Modenesi Tel. Fax: Direttore Responsabil Conto Corrente Postale Grafica e Stampa Cristina Boschini Stampato in proprio Redazione e Amministrazione Proprietà Piazza della Liberazione 13 Associazione Diabetici Modenesi Villaggio Modena Est MODENA Reg. Trib. di Modena n 1382 del

3 LA FABBRICA CHE VENDE AL PUBBLICO I PREZZI PIU COMPETITIVI DI MODENA I NOSTRI PUNTI VENDITA Modena - Via Fossamonda Centro, 18 Modena - Piazza Mazzini, 114 Modena - Via F.lli Rosselli, 255 Modena - Viale Storchi, 56/58 Castelfranco Emilia (MO) - Via Emilia 1 Scandiano (RE) - Via Martiri della Libertà 16/D 3

4 ALLATTAMENTO e... DIABETE * Dr. Matteo REBECCHI Inizamo questa collaborazione parlando di allattamento e diabete. Da anni è noto come l allattamento al seno possegga numerosi vantaggi per la salute del bambino. Tuttavia, recenti studi sembrano indicare come esso possa essere di beneficio anche per le madri. Il rapporto esistente tra madre e bambino sembra essere unico non solo dal punto di vista affettivopsicologico ma anche strettamente ed intimamente correlato da un punto di visto metabolico-ormonale. Uno studio pubblicato nel settembre 2010 su The American Journal of Medicine indica come l allattamenmto al seno, anche se effettuato per un solo mese, riduca il rischio nelle madri di sviluppare il diabete mellito di tipo 2. In questo studio sono state osservate, in un periodo compreso fra il 2003 ed il 2008, 2233 donne tra i 40 ed i 78 anni, di cui 1828 sono andate incontro ad una gravidanza. Di queste ultime, il 56% aveva allattato il bambino per almeno un mese. Quello che è emerso è che il rischio di sviluppare il diabete era simile fra le donne che non avevano mai partorito e quelle che avevano allattato per almeno un mese. Al contrario, tale rischio aumentava nelle madri che non avevano mai allattato. Inoltre, maggiore era il periodo di allattamento e minore era il rischio di sviluppare la malattia diabetica. Tali dati appaiono indipendenti dal tipo di alimentazione e dal livello di attività motoria. I ricercatori hanno ipotizzato che l allattamento di per sè riduca i possibili livelli incrementati di insulina dopo la gravidanza (e comunque elevati nelle donne con alterato compenso metabolico o francamente diabetiche): durante le gravidanza vi è, infatti, un accumulo di grasso necessario per sostenere le richieste della gestazione, accumulo che nelle donne predisposte geneticamente porta allo sviluppo del diabete. Sembra che l allattamneto al seno, consumando tali riserve di grassi e di energie per produrre il latte, riduca i livelli elevati di insulina, migliori il metabolismo degli zuccheri e quindi aiuti a controllare meglio la glicemia prevenendo lo sviluppo del diabete. Se questi dati verranno confermati, da questo studio si possono ricavare alcune osservazioni: nel valutare il rischio di sviluppare il diabete bisognerebbe considerare non solo la storia del peso della persona, la famigliarità per malattia diabetica e l assunzione di eventuali farmaci ma sarebbe anche necessario valutare, nel caso di una donna, il numero di gravidanze avuto, il tipo di allattamento effettuato (naturale o artificiale) e la sua durata. Inoltre, andrebbe suggerito ed incentivato con ancor maggior forza l allattamento al seno, non solo perchè di beneficio al bambino, ma anche protettivo per la madre stessa nei confronti della malattia diabetica. Tuttavia, l argomento sembra essere ulteriormente complesso, perchè se è probabile che l allattamento risulta protettivo della madre per lo sviluppo del diabete, altri studi stanno indagando se il latte prodotto da donne già diabetiche o divenute tali durante la gravidanza possa essere di danno per il bambino rappresentando un fattore di rischio di obesità e/o diabete durante l infanzia o la vita adulta. Da alcuni anni sono stati indagati nella persona adulta alcuni ormoni quali la adiponectina, la leptina, la ghrelina che quando alterati pare alterino il metabolismo energetico, il senso di fame e predisporre all obesità quando accompagnati da scorretti comportamenti alimentari. Recenti studi, tuttora in corso, stanno studiando questi ormoni nel colostro e nel latte materno al fine di studiare se vi siano differenze in termini di concentrazioni tra donne diabetiche e donne non diabetiche per poi in seguito valutare se il latte materno delle donne diabetiche, qualora presenti concentrazioni alterate dei suddetti ormoni, porti il bambino a sviluppare l obesità e il diabete. I primissimi studi sembrano confermare tale ipotesi e sembrano indicare come sia particolarmente importante la prima settimana di allattamento per lo sviluppo di eccesso di peso a due anni dalla nascita dal bambino. * Specialista in Dietologia - Ospedale di Baggiovara - Modena Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit, sed diem nonummy nibh euismod tincidunt ut lacreet dolore Titolo magna articolo aliguam (Continua) erat volutpat. Ut wisis enim ad minim veniam, quis nostrud exerci tution ullamcorper suscipit lobortis nisl ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis te feugifacilisi. Duis autem dolor in hendrerit in vulputate velit esse molestie consequat, vel illum dolore eu feugiat nulla facilisis at vero eros et accumsan et iusto odio dignissim qui blandit praesent luptatum zzril delenit au gue duis dolore te feugat nulla facilisi. Ut wisi enim ad minim veniam, quis nostrud exerci taion ullamcorper suscipit lobortis nisl ut aliquip ex en commodo consequat. Duis te feugifacilisi.per suscipit lobortis nisl ut aliquip ex en commodo consequat. Duis te feugifacilisi. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit, sed diem nonummy nibh euismod tincidunt ut lacreet dolore magna aliguam erat volutpat. Ut wisis enim ad minim veniam, quis nostrud exerci tution ullamcorper suscipit lobortis nisl ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis te feugifacilisi. Duis autem dolor in hendrerit in vulputate velit esse molestie consequat, vel illum dolore eu feugiat nulla facilisis at vero eros et accumsan et iusto odio dignissim qui blandit praesent luptatum zzril delenit au gue duis dolore te feugat nulla facilisi.ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit, sed diem nonummy nibh euismod tincidunt ut lacreet dolore magna aliguam erat volutpat. Ut wisis enim ad minim veniam, quis nostrud exerci tution ullamcorper suscipit lobortis nisl ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis te feugifacilisi. Duis autem dolor in hendrerit in vulputate velit esse molestie consequat, vel illum dolore eu feugiat nulla facilisis at vero eros et accumsan et iusto odio dignissim qui blandit praeent luptatum zzril delenit au gue duis dolore te feugat nulla facilisi. facilisis at vero eros et accumsan et iusto odio dignissim qui blandit praesent luptatum zzril delenit au gue duis dolore te feugat nulla facilisi. Ut wisi enim ad minim veniam, quis nostrud exerci taion ullamcorper suscipit lobortis nilorem ipsum dolor sit amet, consectetuer adipiscing elit, sed diem nonummy nibh euismod tincidunt ut lacreet dolore magna aliguam erat volutpat. Ut wisis enim ad minim veniam, quis nostrud exerci 4

5 La nostra mente Psicologia e... Diabete D.ssa Sonia CAVEDONI L idea di questo articolo nasce da una domanda: CHE RELAZIONE C È TRA IL DIABETE E LA PSICOLOGIA? Il diabete, malattia che si cura ma non guarisce, può comportare particolari difficoltà psicologiche, trattandosi di una condizione fisica con la quale si deve imparare a fare i conti quotidianamente. Il momento della diagnosi ed il successivo percorso terapeutico, spesso, vengono vissuti dalla persona con diabete come un vero e proprio evento traumatico sulla personalità perchè determina una ferita mentale, ovvero quella che viene definita in psicologia una ferita narcisistica che si esprime nella percezione di diminuzione del proprio valore, della propria integrità e delle proprie capacità in senso generale, compromettendo l autostima individuale. Ogni ferita somatica (del corpo) coincide con una ferita emotiva (della mente) che nella patologia cronica è il vissuto di perdita della salute intesa come condizione primaria di regolazione, buon funzionamento e integrità. La comunicazione della diagnosi di diabete determina, quindi, l insorgere di un disequilibrio interiore e di un indebolimento dell immagine del proprio sé, tanto che molti parlano di vero e proprio lutto caratterizzato dalla perdita dello stato di integrità precedente. Vivere in una condizione mentale di non integrità fisica implica la presenza di sentimenti difficilmente elaborabili che nel lungo periodo potrebbero andare a incidere, in modo rilevate, sull aderenza al trattamento terapeutico che deve essere mantenuto per il resto della vita. Il trattamento del diabete impone, infatti, che la persona apporti un cambiamento delle proprie condotte o stili di vita: ciò non è sempre facile da attuare perchè significa modificare il proprio schema di riferimento in relazione agli obiettivi di vita, al rapporto con il cibo, alle tradizioni e alle abitudini quotidiane. Ognuno di noi adotta strategie di adattamento di fronte a determinati eventi o situazioni che gli si presentano nel corso della vita (malattie, perdita del lavoro, etc.). Un buon adattamento al diabete dipende dal tipo di strategie individuali che la persona mette in atto per affrontare la malattia e i fattori psicologici coinvolti quali l adattamento alla malattia, il controllo del diabete e la prevenzione delle complicanze, la presenza di sintomatologia depressiva o ansiosa, la motivazione a prendersi cura di se e l adesione al progetto terapeutico condiviso con il medico. La domanda successiva a questa riflessione è: allora tutti i pazienti diabetici hanno bisogno di un sostegno psicologico? La risposta naturalmente è no, perchè non sempre e non tutti i pazienti diabetici vanno incontro a un disadattamento psicologico alla malattia. E importante, però, che la persona stessa riconosca alcuni segnali di sofferenza quali la stanchezza del trattamento, la scarsa gestione della glicemia o la difficoltà di controllare l alimentazione. Il sostegno psicologico al trattamneto farmacologico può, infatti, migliorare l aderenza del paziente laddove questa è deficitaria con l obiettivo di favorire una migliore autogestione e l assunzione della responsabilità della cura. In conclusione, lo scopo di questo articolo era quello di mettere in evidenza l impossibilità di programmare un intervento terapeutico che non tenga conto della dimensione psicologica. La mancata accettazione della malattia può determinare, non solo sofferenza, ma anche l attivazione inconscia di veri e propri meccanismi difensivi, quali il diniego e la negazione, che possono manifestarsi come scarsa attenzione o rifiuto di alcuni sintomi e/o del trattamento, provocando lo scompenso metabolico e la comparsa precoce di complicanze. Il diabetico che raggiunge un sufficiente adattamento alla malattia recupera una buona immagine di sè e un equilibrio interno, che lo sostengono nell affrontare la cura nella quotidianità e le diverse implicazioni emotive, familiari, professionale e sociali. **** 5

6 Mozione n alla Camera dei Deputati Garantire l accesso alla cura e alle prestazioni per i pazienti diabetici in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale presentata da Luciana Pedoto, Livia Turco, Donata Lenzi, Gero Grassi, Delia Murer, Maria Antonietta Farina Coscioni, Gino Bucchino, Andrea Sarubbi, Luisa Bossa, Giovanni Mario Salvino Burtone, Daniela Sbrollini del Partito Democratico, alla Camera Premesso che: - secondo i dati Istat, in Italia è diabetico il 4,8 per cento degli italiani (il 5 per cento delle donne e il 4,6 per cento degli uomini), pari a circa persone. Numeri che segnano un aumento rispetto all indagine multiscopo del , secondo cui era diabetico il 3,7 per cento degli italiani (il 4 per cento le donne e il 3,5 per cento degli uomini). La prevalenza del diabete aumenta con l età fino ad arrivare al 18,9 per cento nelle persone con età uguale o superiore ai 75 anni. Per quanto riguarda la distribuzione geografica, la prevalenza è più alta nel Sud e nelle Isole, con un valore del 5,5 per cento. Seguono il Centro con il 4,9 per cento e il Nord con il 4,2 per cento; - non solo, la situazione è ancora più drammatica se si osservano i dati dell obesità infantile: nel nostro Paese un bambino su tre è obeso e si parla di soggetti che rischiano di sviluppare il diabete in età adolescenziale e di subire l infarto già a 20 anni, ma nella realtà lo stesso dato attuale è condizionato al ribasso dal fatto che un diabetico su tre non sa ancora di esserlo. In prospettiva, inoltre, il diabete va assumendo le caratteristiche di una pandemia: 10 anni fa i malati nel mondo erano 120 milioni, oggi sono 270 milioni e di questo passo nel 2020 saranno 400 milioni; in pratica, ci sono due nuovi casi ogni 10 secondi; - il diabete comporta anche costi molto elevati: i dati dello studio Code-2 effettuato nel 2000 mostrano infatti come il 6,7 per cento dell intera spesa sanitaria nazionale, pubblica e privata (circa 5,5 miliardi di euro nel 2004) sarà assorbita dalla popolazione diabetica; - poiché il diabete, come emerge dai dati, è una minaccia per tutto il mondo è stata istituita nel 1991 dall International Diabetes Federation e dall Organizzazione mondiale della sanità la giornata del diabete che viene celebrata in tutto il mondo il 14 novembre di ogni anno e l ONU in data il 21 dicembre 2006 ha siglato una risoluzione che designa il 14 novembre come giornata delle Nazioni Unite per il diabete, nella quale si richiede a tutti gli Stati membri di promuovere una politica per la prevenzione e la sensibilizzazione volta ad informare sui rischi del diabete e le relative cure; - in Italia l evento è organizzato dal 2002 grazie al supporto volontario di medici ed infermieri, diabetologi, dietisti Associazione di pazienti ed altri operatori sanitari; - una persona affetta da diabete grava sulla sua famiglia e le condizioni socio-economiche sono fortemente correlate alla gestione della malattia; anche per questo il decreto ministeriale 28 maggio 1999, n. 329, con il quale è stato adottato il «Regolamento recante norme di individuazione delle malattie croniche e invalidanti ai sensi dell articolo 5, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 29 aprile 1998, n. 124», aveva riconosciuto il diabete mellito quale patologia che dà diritto «all esenzione dalla partecipazione al costo per le correlate prestazioni sanitarie incluse nei livelli essenziali di assistenza, ai sensi dell articolo 5, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 29 aprile 1998, n. 124»; - ad oggi diverse prestazioni per la cura e la prevenzione delle complicanze connesse alla patologia del diabete non sono incluse nei livelli essenziali di assistenza, come il cosiddetto piede 6

7 diabetico, il quale comporta una cura non solo molto dolorosa, ma anche complessa, lunga, costosa e soggetta a ticket; - sono altresì esclusi gli esami ematochimici, gli esami strumentali, l educazione terapeutica, ed anche, paradossalmente, le dichiarazioni e/o attestazioni di idoneità alla guida di autoveicoli per il rinnovo della concessione della patente, così come molte altre prestazioni; - la ricerca sul diabete negli ultimi dieci anni ha avuto degli sviluppi importantissimi, come per esempio i sensori glicemici, in grado di monitorare il paziente 24 ore su 24, tuttavia la cura, come altre, non solo non è inserita nelle prestazioni a tariffario dei livelli essenziali di assistenza, ma può accadere che, all interno della stessa regione, venga concessa gratuitamente a seconda dell azienda sanitaria locale di riferimento; - i presidi per l autocontrollo della glicemia, pur fondamentale per la cura e la gestione del diabete, non si possono detrarre dalla dichiarazione dei redditi, in quanto non considerati farmaci, ma vengono concessi in modo differenziato e carente dal Servizio sanitario nazionale rispetto alle effettive necessità del paziente; - è sempre più evidente il ricorso alla compartecipazione privata attraverso forme assicurative, che di fatto gravano sul privato, alleggerendo il settore pubblico, ma snaturando la ratio della legge istitutrice del Servizio sanitario nazionale e il diritto all accesso alle cure; - la politica sanitaria tende ad un ampliamento della platea degli aventi diritto e ad una riduzione del livello delle prestazioni erogate a carico del Servizio sanitario nazionale, - impegna il Governo: - a garantire l accesso alla cura e alle prestazioni per i pazienti diabetici in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, inserendo, in ottemperanza all articolo 32 della Costituzione, la gratuità degli esami ematochimici, degli esami strumentali, dell educazione terapeutica e di tutte le prestazioni connesse alla gestione del diabete e delle relative complicanze, in sede di revisione dei livelli essenziali di assistenza ormai fermi al lontano 2001; - a prevedere una campagna d informazione e di prevenzione, in linea con gli obiettivi posti in essere dall Organizzazione mondiale della sanità di riduzione dell incidenza del diabete di tipo 2, mettendo l accento sull importanza di stili di vita corretti, attraverso DONA IL TUO 5 x 1000 ALLA ASSOCIAZIONE DIABETICI MODENESI E UN GESTO CHE A TE NON COSTA NULLA E NOI POTREMO ANCORA STAMPARE QUESTO GIORNALE NELLA TUA DICHIARAZIONE DEI REDDITI SCRIVI IL CODICE FISCALE

8 MEDICINA Diabete & Dintorni Pancreas Questo sconosciuto Il Pancreas è una voluminosa ghiandola annessa all'apparato digerente, la più voluminosa dopo il fegato. Esso è costituito da due tipi di tessuto ghiandolare: uno che secerne il succo pancreatico che viene riversato nell intestino (pancreas esocrino), l altro che produce ormoni (glucagone e insulina) e li libera direttamente nel sangue (pancreas endocrino). Il succo pancreatico riversato nel duodeno, partecipa ai fenomeni digestivi, mentre gli ormoni riversati nel torrente circolatorio (sangue) sono principalmente coinvolti nel controllo del metabolismo dei carboidrati. In sintesi: il pancreas è formato da una parte esocrina (che significa esterna) e una endocrina (che significa interna). La sua principale funzione è quella di produrre succo pancreatico (prodotto dalla parte esocrina), insulina e glucagone (entrambi prodotti dalla parte endocrina). Il succo pancreatico ha la funzione di digerire alcune sostanze nell'intestino tenue, mentre l'insulina ed il glucagone hanno la funzione di controllare la concentrazione di glucosio nel sangue. Il pancreas è situato nella cavità dell addome, dietro al peritoneo parietale posteriore, all altezza della 2^ vertebra lombare. Ha una forma allungata ed è disposto trasversalmente: l estremità destra (detta testa) è situata nella concavità del duodeno, mentre quella sinistra (detta coda) si spinge fin verso la milza. La sua lunghezza oscilla fra i 15 e i 20 cm. L altezza è tra i 4 e 5 cm e lo spessore è tra i 2 e 3 cm. In genere il pancreas è un po più sviluppato nell uomo che nella donna pesando, in media, rispettivamente 70 e 66 gr. L apparato espellente del pancreas (esocrino) è costituito da due canali: il dotto principale (o di Wirsung) e il dotto accessorio (o del Santorini). Il succo pancreatico è composto per il 98% di acqua e per il restante 2% da sostanze proteiche (soprattutto enzimi) e sostanze inorganiche. Il pancreas endocrino è costituito da aggregati cellulari denominati isole di Langerhans il cui numero può variare da fino a due milioni. Le isole di Langerhans presentano tre tipi di cellule: Le cellule alfa che secernono glucagone, le cellule beta che secernono insulina e le cellule delta che producono somatostatina. Il glucagone, a livello del fegato stimola la conversione del glicogeno e di altre sostanze diverse dai carboidrati in glucosio. L insulina stimola la formazione di glicogeno a partire dal glucosio, inibisce la conversione di sostanze diverse dai carboidrati in glucosio, interviene nel controllo della glicemia. Infine, la somatostatina contribuisce a regolare il metabolismo dei carboidrati. Le principali malattie del Pancreas. Si devono distinguere due gruppi di malattie: - Il primo deriva da lesioni delle isole di Langerhans ed è costituito dal diabete nelle sue varie forme - Il secondo gruppo concerne il pancreas esocrino che può essere sede di infiammazioni, tumori, etc. Nelle malattie del Pancreas la storia del malato (anamnesi) è sempre molto importante: dalle abitudini alimentari con particolare riguardo all uso di bevande alcoliche e l eventuale assunzione sistematica o non di farmaci di qualsiasi natura. 8

9 La sintomatologia dolorosa Il dolore è il sintomo più frequente delle affezioni pancreatiche. Il dolore pancreatico può essere scatenato dall assunzione di bevande alcoliche o di pasti copiosi e ricchi di grassi, in genere a distanza di ore dal pasto. L esordio può essere rapido o graduale, ma una volta raggiunto l acme esso si protrae a lungo. Viene descritto come intenso e profondo; non viene lenito dai pasti, che, anzi possono aggravarlo inducendo il paziente a ipoalimentarsi. E relativamente resistente agli antispastici e agli analgesici. La durata e l evoluzione della sintomatologia dolorosa sono variabili, in rapporto al tipo di affezione pancreatica e alla sua gravità. Nella pancreatine acuta la sintomatologia dolorosa si protrae per parecchie ore o per 2 3 giorni. Nella pancreatine acuta recidivante episodi dolorosi della durata di ore o giorni si presentano a intervalli irregolari; talvolta fra un episodio e il successivo possono passare molti mesi o anni. Nella pancreatite cronica il dolore è continuo, intermittente o può mancare del tutto; con il passar del tempo e con la progressione della malattia può divenire più intenso e frequente. Nel tumore del pancreas il dolore è generalmente ingravescente (che si aggrava con rapidità), fino a diventare insopportabile e intrattabile, talvolta con parossismi di eccezionale violenza. Nelle malattie del pancreas può manifestarsi l ittero, preceduto o accompagnato da prurito; così come può essere compromessa la canalizzazione dell intestino (occlusione intestinale). Rare le emorragie, mentre l irritazione del vicino diaframma può provocare il singhiozzo. Nella pancreatite cronica e ancor più nel tumore pancreatico, è frequente uno scadimento delle condizioni di nutrizione. Vi concorrono, in varia misura la maldigestione e l ipoalimentazione (per l anoressia o per il timore di scatenare la sintomatologia dolorosa), l eventuale diabete, lo stato di accelerato metabolismo delle malattie neoplastiche. Una febbre di lieve grado può essere presente nella pancreatite acuta e nel tumore pancreatico. I tumori sono quasi sempre di natura maligna, localizzati prevalentemente nella testa del pancreas (65%), meno frequentemente nel corpo e molto meno ancora nella coda (5%). I sintomi più frequenti sono il dimagrimento senza altra ragione, il dolore addominale, la perdita di appetito, nausea, vomito, stipsi e/o diarrea, dolori di schiena. I tumori del Pancreas sono in netto incremento nel mondo occidentale. In Italia la loro frequenza è triplicata negli ultimi vent anni. Si ritiene che questa malattia colpisca 10 soggetti ogni centomila abitanti. Colpisce più frequentemente il sesso maschile con un rapporto uomo/ donna di 2:1. Le misure preventive La prevenzione primaria si basa sulla eliminazione del fumo di sigaretta e di altri tossici e sulla correzione delle diete che risultino incongrue. Per quanto riguarda la prevenzione secondaria è necessario ricordare che la diagnosi precoce del carcinoma pancreatico rimane difficoltosa per ragioni anatomiche. In ogni caso quando è presente sintomatologia che potrebbe suggerie cancro pancreatico occorrerà indagare strumentalmente in pancreas con ultrasuonografiae/o tac in modo da avere la diagnosi più precocemente possibile. ********** HAI UN PROBLEMA CHE RIGUARDA L ASSISTENZA E CURA DEL DIABETE? TELEFONA ALL ADM LO RISOLVEREMO INSIEME 059 / LUNEDI / VENERDI 09,00 / 11,OO 9

10 Diabete e Malattie Cardiovascolari RISCHI E PREVENZIONE. * Dr. Diego MAGNANO Esiste una relazione netta fra diabete e malattie cardiovascolari. Studi scientifici hanno mostrato un incidenza di malattie cardiache nei pazienti diabetici due - tre volte maggiore rispetto alle persone senza diabete (Framingham Heart Study). Le donne con diabete hanno inoltre un rischio ancora maggiore rispetto ai diabetici uomini. In realtà, le malattie cardiovascolari, (che portano ad un attacco cardiaco e ad ictus), sono di gran lunga la più frequente causa di morte sia negli uomini che nelle donne con diabete. Un altra componente importante di malattie cardiovascolari è la scadente circolazione nelle gambe, che contribuisce ad un rischio notevolmente aumentato di ulcere del piede ed amputazioni. Molti progressi nel trattamento delle malattie cardiache negli ultimi due decenni hanno migliorato le possibilità di sopravvivere a un attacco di cuore o ictus. Tuttavia, come l'incidenza di diabete aumenta costantemente anche il numero di nuovi casi di malattie cardiache e le complicanze cardiovascolari. Purtroppo, nei pazienti con diabete, il miglioramento nella sopravvivenza dopo un attacco di cuore è stato meno della metà di quello nella popolazione generale. Il diabete di per sé è ora considerato come il più forte fattore di rischio per malattie cardiache, ma molto probabilmente non si tratta solo di alti livelli di glucosio nel sangue, ma di una serie di meccanismi che interagiscono: i vasi sanguigni nei pazienti con diabete sono più sensibili a fattori di rischio già ben noti come fumo, colesterolo alto e pressione alta. Più del 90 per cento dei pazienti hanno uno o più di questi fattori di rischio aggiuntivi. Ci sono prove che il fumo accelera il rischio di malattie cardiache premature di una media di dieci anni. Parte di questa maggiore suscettibilità potrebbe essere dovuta agli effetti a lungo termine di un inadeguato controllo dei livelli ematici di glucosio nei tessuti o per causa di altri danni cellulari legati al diabete. Vi sono anche prove che l'essere in sovrappeso, uno stile di vita sedentario e lo scarso controllo della glicemia possano contribuire alla maggiore probabilità d ipertensione e alterazioni dei lipidi nel sangue (colesterolo alto, trigliceridi alti, e bassi livelli di HDL, noto come il "colesterolo buono "). La ricerca sul ruolo dei fattori di rischio aggiuntivi è allo studio. L'aumento del rischio di malattie cardiache spesso inizia anni prima della diagnosi di diabete. Con milioni di persone attualmente a rischio di sviluppare il diabete, il modo migliore per prevenire o ritardare lo sviluppo di malattie cardiovascolari è quello di prevenire il diabete stesso. Le persone con un aumentato rischio di diabete possono essere identificate. Un ampio studio, il Diabetes Prevention Program, e altri studi hanno dimostrato che la riduzione del peso modesto e un esercizio di routine di trenta minuti per cinque giorni alla settimana può ridurre lo sviluppo di diabete di tipo 2 in tre anni oltre il 50 per cento. Inoltre le persone a rischio per il diabete o quelle con pre-diabete hanno frequentemente anomalie della pressione sanguigna e livelli di lipidi ematici alti e possono quindi essere individuate e trattate in tempo per prevenire le malattie cardiovascolari. Il controllo del peso e la cessazione del fumo sono due importanti misure di stile di vita che 10

11 hanno un impatto sulla prevenzione della malattia cardiaca. Gli studi dimostrano che anche nelle persone in sovrappeso, una regolare attività fisica ha importanti benefici cardiovascolari. Nel corso degli ultimi dodici anni, studi di ricerca su larga scala in tutto il mondo mostrano che il controllo ottimale del colesterolo LDL (il cosiddetto "colesterolo cattivo") e la pressione sanguigna possono prevenire esiti avversi cardiovascolari dal 30 al 50 per cento. L'American Diabetes Association e l'american Heart Association raccomandano un obiettivo di LDL-colesterolo in tutti gli adulti diabetici di meno di 100 mg/dl. Nelle persone che hanno già la malattia cardiaca, un obiettivo più desiderabile di colesterolo LDL dovrebbe essere, sulla base di studi recenti, addirittura inferiore a 70 mg/dl. La pressione arteriosa in tutti i pazienti con diabete dovrebbe avere un valore inferiore a 130/80. Nella maggior parte delle persone diabetiche, per raggiungere questi obiettivi, la pressione arteriosa può richiedere due o più farmaci. Inoltre, un buon controllo dei livelli di glucosio nel sangue e l assunzione di aspirina a basso dosaggio può aggiungere ulteriori benefici in termini di prevenzione. Nonostante i molti progressi, meno del 30 per cento delle persone con diabete raggiungono tali obiettivi di pressione arteriosa e dei lipidi. Un importante fattore è la mancanza di una corretta comunicazione e l'educazione del paziente. Quali altre misure preventive sono efficaci per le malattie cardiache? Esistono evidenze che il diabete è associato a quello che viene chiamato "stress ossidativo aumentato", un processo chimico che riflette pregiudizio sottile ai tessuti del corpo nel tempo. Tuttavia, gli studi effettuati finora non offrono alcuna prova certa che prendendo integratori antiossidanti come la vitamina E o C, o il beta-carotene, si abbia un ruolo benefico nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Allo stesso modo non è ancora stato dimostrato beneficio riducendo i livelli di omocisteina con acido folico e altri integratori vitaminici. Ciò che è importante è che ci si dovrebbe alimentare in modo equilibrato, nutriente, con una dieta ricca di fibre che includa elementi nutrizionali naturalmente disponibili da frutta e verdura in quantità adeguate, e prestare maggiore attenzione agli obiettivi di trattamento di cui sopra. Mangiare pesce due volte alla settimana o assumere pillole di olio di pesce Omega-3 ogni giorno sembra essere protettivo. Un certo numero di studi suggeriscono che l'alcol in quantità moderata può essere di aiuto nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Tuttavia, l'uso eccessivo di alcol è una delle principali cause di malattie epatiche, degli incidenti automobilistici ed è correlato con un maggior rischio di contrarre diverse malattie tumorali. Secondo i più importanti studi clinici sarebbe quindi prudente limitare il consumo giornaliero di bevande alcoliche a un massimo di un bicchiere di vino (o birra) per le donne e di due per gli uomini. *Specialista in Cardiochirurgia Cardiochirurgia Mininvasiva L Associazione Diabetici Modenesi è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle Fuori da questo orario è attiva la Segreteria Telefonica e il Fax Puoi lasciare un messaggio. Ti contatteremo entro 24 ore 11

12 Dietetica e nutrizione Diabete & Dintorni PROPRIETA BENEFICHE DELLE LENTICCHIE Ricche di fibre, sali minerali e vitamine, le lenticchie sono considerate, fin dai tempi antichi, la carne dei poveri. Sono legumi appartenenti alla famiglia delle Papilionacee e la loro storia inizia molti secoli fa. Alcuni studi condotti su reperti fossili, riferiscono che le lenticchie sono il legume più antico coltivato dall uomo. Le prime tracce della loro esistenza risalgono addirittura al 7000 a.c, epoca in cui già risultano coltivazioni, specialmente in Asia e soprattutto nella regione che oggi corrisponde alla Siria e da questa zona si diffusero facilmente in tutto il mediterraneo. Per quanto riguarda il consumo, le notizie riferiscono che in Turchia erano soliti farne uso già dal a.c. Dunque la sua storia inizia già in tempi molto remoti: alcune testimonianze dell uso delle lenticchie si trovano anche nella Bibbia, ma non solo: nella tavole degli antichi romani e greci, non mancavano mai anche se venivano utilizzate principalmente dalle classi più povere, in virtù del loro potere nutritivo ed energetico. In particolar modo, essendo un alimento facilmente reperibile e poco costoso, specialmente nel Medioevo e in periodi di forti carestie quando il cibo scarseggiava, questo piatto sostituiva facilmente un pasto completo fornendo proteine e vitamine e migliorando anche le condizioni di salute e quindi la resistenza alle malattie. Uso e consumo delle lenticchie La prima cosa importante da sottolineare è che la consumazione delle lenticchie deve avvenire previa cottura, poiché a crudo il prodotto non è digeribile a causa della presenza di fattori antidigestivi che vengono distrutti dal calore. Sono facilmente conservabili ed hanno un costo basso per cui vengono consumate da sempre in molte nazioni, specialmente in Italia, dove è consuetudine mangiarle durante la cena dell ultimo dell anno come buon auspicio (specialmente dal punto di vista economico) per garantirsi un futuro prosperoso. Tale usanza deriva dall antica tradizione romana di regalare una scarsella (una piccola borsa di pelle per conservare i denari contenente lenticchie) con l augurio che le lenticchie possano trasformarsi in monete. Esse oggi sono molto diffuse in tutto il mondo. In America, sia quella settentrionale sia quella meridionale, si coltivano soprattutto le lenticchie gialle e verdi a seme grande (6-9 mm). In Europa, nel bacino del Mediterraneo, in medio Oriente e in India, si coltiva la lenticchia a semi piccoli (2-6 mm) di color arancio, marrone e rossiccio. Quando è possibile, è opportuno scegliere le lenticchie secche, rispetto a quelle in scatola, perché sono più ricche di principi nutritivi e prive di conservanti. Sicuramente quelle in scatola sono più pratiche e più veloci da cucinare, ma è anche importante ricordare che cuocere questo legume è piuttosto facile e poco impegnativo: basta mantenere le lenticchie in ammollo (minimo 4 ore ma il massimo sarebbe arrivare a 12) aggiungendo del bicarbonato (un cucchiaio per ogni litro d acqua). A contatto con l acqua, il bicarbonato si scioglie liberando anidride carbonica e acqua, quindi il calcio si deposita sul fondo e sulla superficie dei legumi contenuti nella pentola, indurendone la superficie e rallentandone la cottura. Ecco perché viene utilizzato il bicarbonato: per aumentare la concentrazione degli ioni bicarbonato, che hanno il compito di evitare la formazione della pellicola sulla superficie dei legumi, rendendoli poco gradevoli. Un importante accortezza da non trascurare è quella di dosare bene l acqua quando si cucinano, in modo da evitare la perdita di vitamine e preziosi sali minerali. Per questo motivo è opportuno usare una quantità d acqua adeguata (l acqua deve coprire abbondantemente le lenticchie fino a ricoprirle tutte) e per quanto riguarda la cottura, l ideale sarebbe poterle tenere sul fuoco (lento) per circa mezz ora o poco più. Principali varietà di lenticchie Famose in tutto il mondo, le lenticchie più pregiate sono quelle italiane, in particolare quelle di Castelluccio di Norcia (Umbria), che hanno ottenuto il riconoscimento della IGP (Indicazione Geografica 12

13 Protetta). Sono famose per la loro delicatezza e per le loro dimensioni: il diametro medio di questa varietà, è di circa due millimetri. Esse si coltivano nella pianura che si affaccia sotto lo sperone di roccia dove sorge appunto il paesino di Castelluccio di Norcia (a metri sul livello del mare), al quale fa da sfondo una cornice di montagne in mezzo ad una natura quasi incontaminata. I contadini di Castelluccio vengono considerati i precursori dell agricoltura biologica: ogni anno nello stesso terreno, alternano coltivazioni di lenticchie con quelle di frumento e pascolo, senza utilizzare i fertilizzanti chimici. Tra le varietà più conosciute ricordiamo: - Lenticchia di Colfiorito; coltivata sempre in Umbria, nell'altipiano di Colfiorito dove il terreno è fertile grazie alla presenza di un lago che si sta trasformando lentamente in palude - Lenticchia verde di Altamura; leggermente più grande rispetto a quella marrone, adatta alla preparazione di contorni - Lenticchia rossa; conosciuta anche come lenticchia egiziana, molto diffusa in Medio Oriente, commercializzata decorticata, richiede un tempo di cottura piuttosto breve; - Lenticchie di Villalba; di dimensioni piuttosto grandi; - Lenticchie di Ustica; piccole, tenere, saporite e dal colore marrone scuro; - Lenticchie dell Armuña; famose per il loro gusto e la loro morbidezza, Da segnalare anche quelle di Fra Antillo, Chiaramonte, Gangi, Marianopoli, Restauro, delle Eolie, Ventotene e di Mormanno. Calorie e valori nutrizionali delle lenticchie Lenticchie secche (Valori per 100 grammi): Parte edibile: 100 g 325 Kcal Proteine animali: 0 g Proteine vegetali: 25 g Carboidrati: 54 g Grassi: 2,5 g Fibre: 13,7 g Ferro: 5,1 mg Calcio: 127 mg Vitamina C: 3mg Lenticchie in scatola Valori per 100 grammi): Parte edibile: 100 g 61 Kcal Proteine animali: 0 g Proteine vegetali: 5 g Carboidrati: 10,7 g Grassi: 0,4 g Fibre: 5,3 g Ferro: 1,2 mg Calcio: 19 mg Vitamina C: 2 mg Le proprietà della lenticchia Le lenticchie hanno un alto valore nutritivo e contengono circa il 25% di proteine, il 53% di carboidrati e il 2% di olii vegetali. Sono anche ricche di fosforo, ferro e vitamine del gruppo B. Inoltre hanno anche un alto contenuto proteico, una buona quantità di zuccheri e una scarsa quantità di grassi, oltre ad essere ricche di vitamine, sali minerali e fibre. Sono molto indicate nella prevenzione dell arteriosclerosi poiché i pochi grassi in esse contenute sono di tipo insaturo. La grande quantità di fibre le rendono molto importanti e utili per il funzionamento dell apparato intestinale e per tenere sotto controllo il livello del colesterolo. Ma non è tutto: le lenticchie contengono anche soflavoni, sostanze che puliscono l organismo. Gli esperti consigliano di consumarle soprattutto in virtù delle loro proprietà antiossidanti che agiscono positivamente sugli inquinanti a cui tutti siamo soggetti. Le lenticchie sono anche molto ricche di tiamina, utile per migliorare i processi di memorizzazione, mentre il contenuto consistente di vitamina PP fa sì che esse abbiano anche la proprietà di fungere da potente equilibratore del sistema nervoso, con azione antidepressiva e antipsicotica. Infine, sono molto indicate per tutti coloro che necessitano di ferro, mentre sono assolutamente controindicate nei soggetti iperuricemici. Coltivazione, scelta e conservazione delle lenticchie Non esiste un mese particolarmente indicato per la coltivazione delle lenticchie, ma generalmente questa avviene tutto l anno. Quando si sceglie di acquistare le lenticchie già cotte, occorre fare attenzione che non abbiano coloranti e conservanti: la conservazione in vaso di vetro è la più sicura quando si decide di consumarle ma vanno ugualmente bene quelle che si acquistano in scatola o in sottovuoto. Per quanto riguarda invece l acquisto di quelle secche, occorre controllare bene che non siano presenti sostanze estranee e che le lenticchie siano integre (vanno conservate in un luogo fresco e asciutto e consumate entro la data di scadenza indicata sulla confezione). Le lenticchie, una volta cotte invece, si conservano in frigorifero per due o tre giorni. La dose ideale per ogni persona, è fissata in 80 gr 13

14 Un po di cultura Diabete & Dintorni LA MEDICINA EGIZIA *Ricerca di S. BRUNO Durante i tremila anni della storia dell antico Egitto si sviluppò una grande, variata e fruttifera tradizione medica. Erodoto arrivò a chiamare gli egizi il popolo dei sanissimi, grazie all importante sistema sanitario che possedevano ed alla esistenza di un medico per ogni infermità (prima segnalazione della specializzazione in campo medico). Nella Odissea di Omero, si afferma che l'egitto è un paese la cui terra fertile produce tantissimi farmaci. I primi riferimenti appartengono alla prima epoca monarchica (2700 a. C.). Secondo Manetón, sacerdote e storico egizio, Atotis o Aha, faraone della prima dinastía, praticó l'arte della medicina, scrivendo trattati sull'arte della dissezione. Troviamo anche Hesyra, il primo medico dentista con il titolo di "Capo dei dentisti e dei medici". Altri medici noti dell'antico impero (dal 2500 al 2100 a. C.) furono Sachmet (medico del faraone Sahura) o Nesmenau, direttore di una delle Case della Vita, in cui si insegnava agli alunni si insegnava medicina mentre si curavano i malati. Il primo medico donna conosciuta fu Peseshet, che esercitò la sua attività durante la IV dinastia. Oltre al suo ruolo di supervisore, Peseshet faceva la levatrice in una scuola medica a Sais. Quando Ippocrate passeggiava con i suoi adepti nell'isola di Coo, disquisendo sui mali dell'umanità, altro non faceva che trasmettere il sapere degli Egizi che, con i loro papiri, hanno tramandato i primi fondamenti della medicina e chirurgia. La conoscenza sulla medicina e chirurgia egizia è stata favorita dal clima egiziano che ha permesso la conservazione di numerosi papiri con riferimenti medici. Il papiro di Rameusseum (1900 a.c.), nel quale si descrivono ricette e formule magiche. Il papiro Kahun (1850 a.c.) che tratta materie tanto disparate come ostetricia, veterinaria ed aritmetica. Il papiro Ebers (1550 a.c.) uno dei più importanti e dei più grandi documenti scritti dell'antico Egitto: misura più di 20 metri di lunghezza e trenta centimetri di larghezza; contiene 877 commi che descrivono numerose malattie in vari campi della medicina come l'oftalmologia, la ginecologia, la gastroenterologia, e le loro corrispondenti prescrizioni. Questo papiro include la prima relazione scritta sui tumori. Il papiro Edwin Smith (1650 a.c.) di contenuto principalmente chirurgico: l'informazione medica contenuta nel papiro Edwin Smith include l'esame obiettivo, la diagnosi, il trattamento e la prognosi di numerose patologie, con speciale interesse a diverse tecniche chirurgiche e descrizioni anatomiche ottenute nel corso dei processi di imbalsamazione e mummificazione, dei cadaveri. In questo papiro, vennero stabilite, per la prima volta, tre livelli di prognosi, in modo simile alla medicina moderna: favorevole, dubbiosa ed infausta. Il papiro Carlsberg (1200 a.c.) di tematica ostetrica ed oftalmologica. Il papiro Ebers descrive tre tipi di medici nella società egizia: I sacerdoti di Sejmet, mediatori con le divinità e conoscitori di un ampio assortimento di droghe. I medici civili, (sun-nu), capaci di effettuare guarigioni con la magia. Aiutanti, denominati ut che non erano considerati terapeuti, assistivano in gran numero alla casta medica, anticipando la corporazione degli infermieri. L'istituzione medica nell'antico Egitto, a partire dalla I dinastia, fino alla XIX dinastia, dispone per i medici una assicurazione medica, pensione, la licenza per malattia ed un orario di lavoro di otto ore giornaliere. Gli egizi non identificavano le malattie bensì cercavano le cause dei sintomi specifici, che secondo loro erano addebitabili, per lo più, ad agenti esterni che le loro cure tentavano di distruggere o di estromettere; questo modello eziologico era legato sia alla concezione dell'origine del mondo sia alle credenze sulle influenze delle forze superiori. L'esame delle mummie ha rivelato malattie quali arteriosclerosi, carie, artrite, vaiolo e tumore ma anche dalle raffigurazioni è possibile dedurre alcune patologie, come per esempio: nello studio della figura del faraone Akhenaton si evidenziano arti allungati, cranio dolicocèfalo (ossia allungato nella parte posteriore), viso allungato, fianchi larghi e adiposi; anche le figlie di Akhenaton avevano crani deformati e mentre in un primo momento si era ipotizzato che fosse una convenzione artistica, oggi è più accreditata la teoria della malattia genetica ereditaria. il sacerdote Rensi è raffigurato con una malformazione chiamata piede equino ed ha l'arto inferiore atrofizzato, tanto che doveva usare il bastone per camminare; 14

15 atrofizzato, tanto che doveva usare il bastone per camminare; la regina Ity di Punt, raffigurata in un rilievo del tempio di Hatshepsut, doveva soffrire di lipodistrofia o steatosi, poiché era obesa e con i fianchi deformati. Le malattie più comuni e conosciute erano: diabete cefalea e vene varicose, dovute spesso alla temperatura climatica elevata; bilharziosi, per contatto con acqua infetta; (malattia infettiva da platelminti, vermi che risiedono nell intestino); pneumoconiosi; (malattia polmonare da accumulo di polveri); gobba, dovuta a tubercolosi vertebrale o malformazioni; malnutrizione e rachitismo, patologie tipiche delle popolazioni più povere; lebbra; obesità; poliomielite; malattie del tratto gastrointestinale. La sabbia del deserto, se inalata, causava malattie respiratorie e se masticata, insieme con gli alimenti, usurava i denti causando parecchie dolorose patologie. Anche gli occhi, tra sabbia e acqua del Nilo, andavano soggetti a congiuntiviti e il tracoma era molto diffuso, viste le numerose raffigurazioni di individui ciechi. I medici egizi visitavano il malato accuratamente ed una volta fatta la diagnosi prescrivevano la terapia contro il dolore, come ci dice il testo del "Papiro Edwin Smith". Molte medicine sono state identificate ed erano costituite per la maggior parte da vegetali quali sicomoro, ginepro, incenso, uva, alloro, e cocomero. Anche il salice, tkheret in egizio, secondo il "Papiro Ebers" era usato come analgesico mentre del loto veniva usato sia il fiore che la radice ed era somministrato come sonnifero. I frutti della palma servivano per curare le coliti, allora molto frequenti; con l'orzo, si faceva la birra che serviva come eccipiente, o diluente, e con il grano veniva fatta la diagnosi di gravidanza. Tra i minerali, usati in medicina, troviamo il natron, chiamato neteri cioè il puro. Il sale comune e la malachite curavano le infezioni agli occhi ed erano usati sia come farmacoi nella profilassi che come cosmetici. Sempre dal "Papiro Ebers" apprendiamo che, come droga, si usava l'oppio, chiamato shepen, sia per il dolore che per il pianto dei bambini. In alcune raffigurazioni della tomba di Sennedjem, è stata riconosciuta la mandragola, in egizio rermet, usata come sonnifero e per le punture d'insetto. Esisteva anche la cannabis, shenshenet, che veniva somministrata, in particolare per via orale e per inalazione, ma anche per via rettale e vaginale, mentre l'elleboro era usato come vero e proprio anestetico, ma in maniera empirica e con dosaggi errati tanto che spesso il malato passava direttamente dalla narcosi alla morte. Per i morsi velenosi dei serpenti, gli Egizi, non avevano altra cura se non quella di affidarsi alle dee Iside e Mertseger recitando le litanie magiche. L'antico popolo della Valle del Nilo ci ha lasciato più di mille ricette ma di sicuro qualcuna è solo molto fantasiosa come quella che, per combattere l'incanutimento consigliava l'uso di un topo bollito nell'olio. Olio di palma, ovviamente, perché l'ulivo arriverà molto più tardi, con la dinastia tolemaica. Nel tempio di Kôm Ombo, nell'alto Egitto, vicino ad Assuan, sono raffigurati, sulla parte nord del recinto esterno, strumenti medici e chirurgici quali bendaggi, seghe, forbici, bisturi, forcipi e contenitori vari. Gli Egizi avevano, comunque, capito l'importanza dell'igiene. Durante il giorno, si lavavano spesso le mani, e facevano la doccia giornaliera, con acqua versata dalle brocche, che erano anche parte integrante del corredo funerario. Non usavano mai acqua stagnante perché poteva contenere ogni genere di larve. Curavano l'igiene di bocca e denti che veniva effettuata con bicarbonato. Anche unghie e capelli erano lavati quotidianamente e poiché non esisteva il sapone venivano usati oli profumati e complessi unguenti che rendevano la pelle integra, impedendo in tal modo l'introduzione, nell'organismo, di germi e batteri. Vi era l'usanza di togliere i sandali per entrare nei templi che nasceva dall'esigenza di non introdurre impurità dall'esterno. Questa regola valeva anche per il sovrano. Lo staff del Prof. Brunetto Chiarelli, Docente di Antropologia, svolse un'accurata indagine sulle mummie per determinare il gruppo sanguigno e quindi una paleogenetica per gli antichi egizi, sfruttando il metodo Pickworth che ha consentito di rilevare tracce di sangue. La conclusione è stata che il sangue del 40% delle mummie appartiene al gruppo A, mentre il 22% attiene al gruppo B e al gruppo 0. Infine, soltanto un 17% riguarda il gruppo AB. *Presidente ADM 15

16 Hotel TERME San Vincenzo*** Forio D Ischia D Ischia STAGIONE 2011 Dal al ,00 Dal al ,00 A RICHIESTA SONO DISPONIBILI ANCHE ALTRI TURNI Per prenotazioni 16 A.D.M. 059/ /

17 17

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita. 2%(6,7 1. Obesità L incidenza del sovrappeso e/o dell obesità è andata aumentando dal dopoguerra in tutti i paesi industrializzati per l abbondanza e la disponibilità di cibi raffinati da un lato e la

Dettagli

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della

Dettagli

Polipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro.

Polipi precancerosi. Circa il 50% delle persone dai 60 anni in su avrà nel corso della vita almeno 1 polipo precanceroso di 1 cm o più di diametro. Polipi precancerosi I polipi sono piccole escrescenze dovute ad una proliferazione eccessiva delle cellule sane della mucosa intestinale che può causare lo sviluppo di polipi cosiddetti adenomatosi (anche

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete

Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete Diabete anche loro possono ammalarsi Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete Il diabete Il diabete mellito è una malattia caratterizzata da un aumento dei livelli di zucchero (glucosio)

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica e dell innovazione Direzione generale dei rapporti europei ed internazionali INFORMATIVA OMS: ATTIVITÀ FISICA Traduzione non ufficiale a cura di

Dettagli

La minaccia nascosta. Smascherare i pericoli del diabete e del colesterolo alto

La minaccia nascosta. Smascherare i pericoli del diabete e del colesterolo alto La minaccia nascosta Farmacia Ferrari Dott.ssa Teresa Via A. Manzoni 215/A - 80123 - NAPOLI tel. 081.5755329 - fax 081.19722793 Cod. Fiscale FRRTRS35L67F839O Partita IVA 00686520636 http://www.farmaciaferrari.altervista.org

Dettagli

IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE Perché rivolgersi al Medico di Famiglia? COME LO MISURIAMO? Con mezzi molto semplici, in ambulatorio 1 COME LO MISURIAMO? Uno sfingomanometro per misurare la pressione COME LO

Dettagli

FARE ATTENZIONE ALLA SALUTE DEI GENITORI PER PROTEGGERE QUELLA DEL BAMBINO.

FARE ATTENZIONE ALLA SALUTE DEI GENITORI PER PROTEGGERE QUELLA DEL BAMBINO. FARE ATTENZIONE ALLA SALUTE DEI GENITORI PER PROTEGGERE QUELLA DEL BAMBINO. Diventare genitori è una decisione che richiede responsabilità. La salute dei genitori, e in particolare della mamma, ha una

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE STUCCHI, REGUZZONI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE STUCCHI, REGUZZONI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2548 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI STUCCHI, REGUZZONI Disposizioni per assicurare l informazione dei consumatori sul livello

Dettagli

INDICE DI MASSA CORPOREA significato ed interpretazione

INDICE DI MASSA CORPOREA significato ed interpretazione INDICE DI MASSA CORPOREA significato ed interpretazione Sembrerà strano ma essere in sovrappeso non necessariamente significa avere grasso in eccesso; allo stesso modo essere normopeso non è sinonimo di

Dettagli

DIABETE E AUTOCONTROLLO

DIABETE E AUTOCONTROLLO DIABETE E AUTOCONTROLLO Sì, gestire il diabete è possibile. Il monitoraggio della glicemia fa parte della terapia generale del diabete. Grazie all autocontrollo, potete misurare il livello di glicemia

Dettagli

PERCHÈ L'ALLATTAMENTO AL SENO É IMPORTANTE

PERCHÈ L'ALLATTAMENTO AL SENO É IMPORTANTE 1. Perché l allattamento al seno è importante 3 Sessione 1 PERCHÈ L'ALLATTAMENTO AL SENO É IMPORTANTE Introduzione Prima di imparare come aiutare le madri, dovete capire perché l allattamento al seno è

Dettagli

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE Dott. ssa Annalisa Caravaggi Biologo Nutrizionista sabato 15 febbraio 14 STRESS: Forma di adattamento dell organismo a stimoli chiamati STRESSOR.

Dettagli

Cos è il farro? farro

Cos è il farro? farro La Storia Il farro è un antico grano le cui origini si possono far risalire a oltre 5000 anni fa in Medio Oriente vicino a quello che ora è l Iran. Coltivato diffusamente fino al principio del XX secolo

Dettagli

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo.

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. A822523 Lo studio SOLSTICE verrà condotto in circa 200 centri di ricerca

Dettagli

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA Antonio Nicolucci Direttore Dipartimento di Farmacologia Clinica e Epidemiologia, Consorzio Mario Negri Sud Coordinatore Data

Dettagli

BELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello. Drssa Grazia Foti

BELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello. Drssa Grazia Foti BELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello Drssa Grazia Foti MALATTIE CARDIOVASCOLARI Più importante causa di morte nel mondo, (17.3 milioni di morti ogni anno)

Dettagli

COS E IL DIABETE. Il diabete questo mondo sconosciuto:

COS E IL DIABETE. Il diabete questo mondo sconosciuto: ASSOCIAZIONE DIABETICI DEL MEDIOBRENTA AULSS n.15 C.A.D. - Cittadella 35013 (Zona Pontarolo) Tel.049/9424646 Cod. Fisc. 90003450286 Associazione di Volontariato Sanitario 2 COS E IL DIABETE Il diabete

Dettagli

1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE

1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE LA GESTIONE ATTUALE 1 LA GESTIONE INTEGRATA 2 specialisti famiglia e associazioni centro diabetologico centro diabetologico medico di base medico di base persona con diabete specialisti famiglia e associazioni

Dettagli

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_esercizio aerobico Aiuta mantenere peso ideale

Dettagli

DISTURBI METABOLICI. Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna

DISTURBI METABOLICI. Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna DISTURBI METABOLICI Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna IL PANCREAS Funzione esocrina: supporto alla digestione Funzione endocrina: produzione di due ormoni: insulina e glucagone I due

Dettagli

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!»

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» Neuropatia diabetica «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» www.associazionedeldiabete.ch Per donazioni: PC 80-9730-7 Associazione Svizzera per il Diabete Association Suisse du Diabète Schweizerische

Dettagli

GLI INFERMIERI E I CITTADINI

GLI INFERMIERI E I CITTADINI GLI INFERMIERI E I CITTADINI La Direzione Nazionale CIVES, ha deciso di dare vita ad una Campagna Nazionale che promuova la Salute dei cittadini, sviluppando quei temi utili a prevenire danni e malattie

Dettagli

Lettere di una madre al proprio figlio

Lettere di una madre al proprio figlio A te Lettere di una madre al proprio figlio Ilaria Baldi A TE Lettere di una madre al proprio figlio Diario www.booksprintedizioni.it Copyright 2015 Ilaria Baldi Tutti i diritti riservati All amore più

Dettagli

I L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze.

I L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze. I L I P I D I ASPETTI GENERALI I Lipidi o grassi sono la riserva energetica del nostro organismo; nel corpo umano costituiscono mediamente il 17% del peso corporeo dove formano il tessuto adiposo. In generale

Dettagli

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno

Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Scopo della Fondazione La persegue quale scopo la promozione dell allattamento in Svizzera, in particolare mediante un informazione

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas 1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità

Dettagli

DIRITTI E DELLE RESPONSABILITÀ

DIRITTI E DELLE RESPONSABILITÀ CARTA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI E DELLE RESPONSABILITÀ DELLE PERSONE AFFETTE DA DIABETE Federazione Internazionale del Diabete INTRODUZIONE Il diabete rappresenta una vera sfida nel campo della sanità

Dettagli

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it

Dettagli

OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA

OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA Ruolo fisiologico del calcio Omeostasi del calcio ASSORBIMENTO INTESTINALE DEL CALCIO OMEOSTASI GLICEMICA Il livello normale di glicemia? 90 mg/100 ml Pancreas

Dettagli

DIABETE GESTAZIONALE

DIABETE GESTAZIONALE DIABETE GESTAZIONALE SOMMARIO DEFINIZIONE 03 PERCHÈ VIENE IL DIABETE GESTAZIONALE E COME GESTIRLO 04 COME CONTROLLARE IL DIABETE 06 UN CORRETTO STILE DI VITA 08 DALLA NASCITA DEL BAMBINO IN POI 10 DEFINIZIONE

Dettagli

Allattamento al seno: un diritto della mamma e del bambino

Allattamento al seno: un diritto della mamma e del bambino Direzione Generale della sicurezza degli alimenti e della nutrizione e Direzione Generale della comunicazione e relazioni istituzionali Allattamento al seno: un diritto della mamma e del bambino www.salute.gov.it

Dettagli

UN APPROCCIO COMPLETAMENTE NATURALE PER GESTIRE LA FAME E IL PESO? CanDiet. La soluzione!

UN APPROCCIO COMPLETAMENTE NATURALE PER GESTIRE LA FAME E IL PESO? CanDiet. La soluzione! UN APPROCCIO COMPLETAMENTE NATURALE PER GESTIRE LA FAME E IL PESO? CanDiet La soluzione! Conviene far studi sui regimi (alimentari) più opportuni per gli uomini ancora in salute. Ippocrate Il secondo millennio

Dettagli

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie. Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all

Dettagli

Frutta e verdura, i freschi colori dell estate.

Frutta e verdura, i freschi colori dell estate. Frutta e verdura, i freschi colori dell estate. www.politicheagricole.it più colore alla tua vita www.inran.it Indagini recenti ci confermano un dato purtroppo costante negli ultimi anni: il calo nei consumi

Dettagli

Bocca e Cuore ooklets

Bocca e Cuore ooklets Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari

Dettagli

DEL CUORE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI A CURA DI:

DEL CUORE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI A CURA DI: 2016 LE 12 REGOLE DEL CUORE CONSIGLI NUTRIZIONALI PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI A CURA DI: DOTT.SSA FRANCESCA DE BLASIO BIOLOGA NUTRIZIONISTA DOTTORATO DI RICERCA IN SANITÀ PUBBLICA

Dettagli

Promuovere, proteggere e sostenere l allattamento materno.

Promuovere, proteggere e sostenere l allattamento materno. Promuovere, proteggere e sostenere l allattamento materno. Beatrice Dalla Barba Formatore Azienda Ospedaliera: Ostetrica E.Righetti PERCHE E COSI IMPORTANTE PROMUOVERE L ALLATTAMENTO AL SENO? L AS nei

Dettagli

Da OKkio alla SALUTE risultati dell indagine 2010 ASL 9

Da OKkio alla SALUTE risultati dell indagine 2010 ASL 9 Da OKkio alla SALUTE risultati dell indagine 10 ASL LO STATO PONDERALE DEI BAMBINI Il problema dell obesità e del sovrappeso nei bambini ha acquisito negli ultimi anni un importanza crescente, sia per

Dettagli

Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica

Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica Quando l insufficienza renale ti fa perdere l equilibrio, Fosforo Calcio cosa puoi fare per controllare il fosforo Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica ASSOCIAZIONE NAZIONALE EMODIALIZZATI

Dettagli

IL RUOLO DELL INFERMIERE

IL RUOLO DELL INFERMIERE A06 152 Maria Grazia Belvedere Paolo Ruggeri IL RUOLO DELL INFERMIERE NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE ANALISI DI UN CASO CLINICO E REVISIONE DELLA LETTERATURA Copyright

Dettagli

Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di

Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di materiali per fare funzionare il nostro corpo È il carboidrato

Dettagli

Diabete. Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina. Ridotta disponibilità alterazione della normale azione

Diabete. Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina. Ridotta disponibilità alterazione della normale azione Diabete Malattia metabolica cronica dipendente da una insufficiente produzione di insulina Ridotta disponibilità alterazione della normale azione Epidemiologia Popolazione mondiale affetta intorno al 5%

Dettagli

Che cos è il Diabete. Cause e conseguenze. Lingua Italiana

Che cos è il Diabete. Cause e conseguenze. Lingua Italiana Che cos è il Diabete Cause e conseguenze. Lilly Cos è il Diabete Il Diabete Mellito è una malattia frequente che dura tutta la vita. In Italia ci sono 3 milioni e mezzo di persone con Diabete, a cui vanno

Dettagli

COMUNE DI BRUSAPORTO. Assessorato all Istruzione Assessorato ai Servizi Sociali SAMARITANO

COMUNE DI BRUSAPORTO. Assessorato all Istruzione Assessorato ai Servizi Sociali SAMARITANO COMUNE DI BRUSAPORTO Assessorato all Istruzione Assessorato ai Servizi Sociali BUON SAMARITANO IL CONTESTO EXPO 2015 Nutrire il Pianeta. Energia per la vita rappresenta l occasione per riflettere e confrontarsi

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA VETERINARIA, NUTRIZIONE E SICUREZZA ALIMENTI DIREZIONE GENERALE SICUREZZA ALIMENTI E NUTRIZIONE Elementi informativi

Dettagli

CAUSE E CONSEGUENZE. Lingua Italiana

CAUSE E CONSEGUENZE. Lingua Italiana Che cos è il Diabete CAUSE E CONSEGUENZE. Lilly Cos è il Diabete Il DIABETE MELLITO è una malattia frequente che dura tutta la vita. In Italia ci sono 3 milioni e mezzo di persone con Diabete, a cui vanno

Dettagli

Educazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento

Educazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento Protocollo n. 26/DDA/2012 Oggetto: progettualità per la valutazione, formazione, educazione alimentare e motoria Educazione alla Salute Alimentazione e Movimento nella Scuola Primaria: Misurare il cambiamento

Dettagli

Domande e risposte sui Super Omega 3

Domande e risposte sui Super Omega 3 Domande e risposte sui Super Omega 3 Cos è il colesterolo? Il colesterolo è una sostanza prodotta dal nostro organismo e fondamentale per lo stesso. Il fegato umano produce giornalmente da 1 a 2 g di colesterolo

Dettagli

Università per Stranieri di Siena Livello A1

Università per Stranieri di Siena Livello A1 Unità 6 Al Pronto Soccorso CHIAVI In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni su come funziona il Pronto Soccorso parole relative all accesso e al ricovero al Pronto Soccorso

Dettagli

IL MANIFESTO DELLA PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO

IL MANIFESTO DELLA PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO IL MANIFESTO DELLA PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO Con un adeguata e opportuna anticipazione diagnostica le possibilità di vincere il tumore al seno salgono ad oltre il 90% 1. Scegli attentamente la tua

Dettagli

Attività motoria Attività sportiva Alimentazione

Attività motoria Attività sportiva Alimentazione Club Rapallo Attività motoria Attività sportiva Alimentazione Dott.Lorenzo Marugo Piattaforma dell Unione Europea su dieta, attività fisica e salute Presupposto: I Cittadini dell Unione Europea si esercitano

Dettagli

Cosa è il diabete mellito

Cosa è il diabete mellito Cosa è il diabete mellito Il diabete mellito è una malattia a carico del metabolismo. L'origine del nome diabete mellito è greca, e fa riferimento alla caratteristica del miele di essere particolarmente

Dettagli

Il fumo in Italia. Sintesi dei risultati

Il fumo in Italia. Sintesi dei risultati Indagine effettuata per conto de l Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con l Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Sintesi dei risultati

Dettagli

Regione del Veneto Giunta Regionale Ufficio Stampa COMUNICATO STAMPA

Regione del Veneto Giunta Regionale Ufficio Stampa COMUNICATO STAMPA COMUNICATO STAMPA SANITA : OGGI GIORNATA MONDIALE DELLA SALUTE DEDICATA ALLA SICUREZZA ALIMENTARE. LE INIZIATIVE DELLA REGIONE. OBESO IL 10% DEI VENETI TRA 18 E 69 ANNI. NELLA MEDIA NAZIONALE. MOLTO MEGLIO

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

Che cos è la celiachia?

Che cos è la celiachia? Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in

Dettagli

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma

Dettagli

TI STA A LA TUA SALUTE?

TI STA A LA TUA SALUTE? TI STA A LA TUA SALUTE? La scoperta del secolo! Doveva diventare un farmaco... ... per fortuna e un integratore per tutti! Nobel Ignarro, Ossido Nitrico promettente per Tumori e Alzheimer Roma, 18 luglio

Dettagli

IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A

IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA Che cos è? Campagna informativa per la prevenzione delle malattie oculari che possono compromettere la visione

Dettagli

PERCHE DIABETE MELLITO?

PERCHE DIABETE MELLITO? PERCHE DIABETE MELLITO? La definizione di Diabete Mellito la si deve al medico inglese Willis, che nella seconda metà del XVIII secolo, scoprì, assaggiando l urina dei diabetici, che essa era dolce come

Dettagli

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività

Dettagli

La terapia dello scompenso cardiaco Pace-maker, defibrillatori, cuore artificiale, trapianto di cuore. Dr. Franco Adriano Zecchillo

La terapia dello scompenso cardiaco Pace-maker, defibrillatori, cuore artificiale, trapianto di cuore. Dr. Franco Adriano Zecchillo La terapia dello scompenso cardiaco Pace-maker, defibrillatori, cuore artificiale, trapianto di cuore Dr. Franco Adriano Zecchillo Il primo trattamento per la cura dello scompenso cardiaco è.. MODIFICHE

Dettagli

Caratteristiche dell indagine

Caratteristiche dell indagine L indagine condotta dall Associazione Vivere senza dolore Negli ultimi mesi si è parlato spesso di dolore in vari contesti, dove è stato possibile ascoltare la voce di esperti, medici, politici, aziende

Dettagli

IL VIAGGIO DEL CIBO. Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti.

IL VIAGGIO DEL CIBO. Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti. IL VIAGGIO DEL CIBO Quando arrivano nel corpo, gli alimenti compiono un lungo viaggio di trasformazione per diventare nutrienti. Dalla bocca passano nello stomaco e da qui all intestino per poi venire

Dettagli

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante

La candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante Esperimenti sulla crescita delle piante unità didattica 1 La candela accesa Durata 60 minuti Materiali per ciascun gruppo - 1 candela - 1 vaso di vetro - 1 cronometro - 1 cannuccia - fiammiferi - 1 pezzo

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

LA DIETA VEGETARIANA

LA DIETA VEGETARIANA LA DIETA VEGETARIANA La dieta vegetariana è uno dei modelli dietetici a base vegetale che esclude rigorosamente dall alimentazione la carne di qualsiasi animale. È basata su cereali, legumi, verdura e

Dettagli

IGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività

IGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività IGIENE branca della medicina che ha lo scopo di promuovere e mantenere lo stato di salute della popolazione disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale

Dettagli

IL SERVIZIO LEGALE SOS LILT 800 998877 PER I MALATI ONCOLOGICI

IL SERVIZIO LEGALE SOS LILT 800 998877 PER I MALATI ONCOLOGICI IL SERVIZIO LEGALE SOS LILT 800 998877 PER I MALATI ONCOLOGICI Il malato di cancro, in aggiunta al trattamento terapeutico, ha particolari esigenze di tipo giuridico ed economico ed è pertanto necessario

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori. Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP.

Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori. Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP. Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP Erica Andreotti ASEOP ONLUS ASSOCIAZIONE SOSTEGNO EMATOLOGIA ONCOLOGIA PEDIATRICA ASEOP

Dettagli

Cosa è il cancro colorettale

Cosa è il cancro colorettale Cosa è il cancro colorettale La maggioranza dei cancri colorettali si sviluppa da un ingrossamento non-maligno nel grosso intestino conosciuta come adenoma. Nelle prime fasi, gli adenomi assomigliano a

Dettagli

Alla refezione scolastica spetta un compito elevato: offrire agli utenti (bambini, ragazzi) cibi di elevata composizione organolettica e nutrizionale

Alla refezione scolastica spetta un compito elevato: offrire agli utenti (bambini, ragazzi) cibi di elevata composizione organolettica e nutrizionale Alla refezione scolastica spetta un compito elevato: offrire agli utenti (bambini, ragazzi) cibi di elevata composizione organolettica e nutrizionale Una sana alimentazione rappresenta il primo intervento

Dettagli

notizie Le alternative alla carne per vegetariani e non solo Tofu

notizie Le alternative alla carne per vegetariani e non solo Tofu notizie Le alternative alla carne per vegetariani e non solo Quali possono essere le alternative alla carne per vegetariani e non solo? Volendo seguire una dieta bilanciata ed equilibrata, le proteine

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

Informazioni per potenziali partecipanti. Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL?

Informazioni per potenziali partecipanti. Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL? Informazioni per potenziali partecipanti Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL? È ora di affrontare diversamente l amiloidosi AL? L amiloidosi AL è una malattia rara e spesso fatale causata dall accumulo

Dettagli

Il futuro degli screening: dalle politiche agli strumenti, ai compagni di strada Una simbiosi più serrata è possibile?

Il futuro degli screening: dalle politiche agli strumenti, ai compagni di strada Una simbiosi più serrata è possibile? CONVEGNO NAZIONALE GISMA 2015 Reggio Emilia 7-8 maggio Il futuro degli screening: dalle politiche agli strumenti, ai compagni di strada Una simbiosi più serrata è possibile? IL CONTRIBUTO DI EUROPA DONNA

Dettagli

Casa di Cura privata Villa Silvana - Aprilia U.O. Cure Palliative- Hospice

Casa di Cura privata Villa Silvana - Aprilia U.O. Cure Palliative- Hospice Casa di Cura privata Villa Silvana - Aprilia U.O. Cure Palliative- Hospice Responsabile Medico: Medici di Reparto: Caposala: Dott. Alberto SINISCALCHI Dott. Andrea LIGUORI Dott. Gian Paolo SPINELLI Sig.ra

Dettagli

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI Questo strumento è stato creato per facilitare gli operatori sanitari nella valutazione e nell educazione dei pazienti trattati

Dettagli

Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea

Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Associazione Italiana per l Educazione Demografica Sezione di Roma L osteoporosi È una condizione dello scheletro caratterizzata

Dettagli

Diabete Mellito 'insulina pancreas un aumento dell appetito accompagnato da una perdita di peso corporeo aumentare la diuresi della sete

Diabete Mellito 'insulina pancreas un aumento dell appetito accompagnato da una perdita di peso corporeo aumentare la diuresi della sete Diabete Mellito Il Diabete mellito è una comune malattia endocrina causata da una carenza relativa o assoluta di insulina. L'insulina è un ormone prodotto da particolari cellule del pancreas (cellule beta)

Dettagli

Cibo e salute. Marisa Porrini DiSTAM Università degli Studi di Milano

Cibo e salute. Marisa Porrini DiSTAM Università degli Studi di Milano Cibo e salute tra innovazione e tradizione Marisa Porrini DiSTAM Università degli Studi di Milano il cibo è salute sostentamento della vita prevenzione delle malattie da carenza ottimizzazione delle funzioni

Dettagli

della Valvola Mitrale

della Valvola Mitrale Informazioni sul Rigurgito Mitralico e sulla Terapia con Clip della Valvola Mitrale Supporto al medico per le informazioni al paziente. Informazioni sul Rigurgito Mitralico Il rigurgito mitralico - o RM

Dettagli

Lista di controllo per la formazione aziendale (corso modello) di cuoco/a in dietetica

Lista di controllo per la formazione aziendale (corso modello) di cuoco/a in dietetica Lista di controllo per la formazione aziendale (corso modello) di cuoco/a in dietetica La lista di controllo completa la formazione aziendale e costituisce un utile strumento al riguardo. Insieme con il

Dettagli

P.A.N. Prevenzione Alimentazione Nutrizione

P.A.N. Prevenzione Alimentazione Nutrizione P.A.N. Prevenzione Alimentazione Nutrizione II Giornata Signora Dieta Mediterranea: più di 50 anni ma non li dimostra Lunedì 14 dicembre 2009 CAMERA DEI DEPUTATI Palazzo Marini Sala delle Conferenze Via

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda: La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito

Dettagli

PROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE?

PROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE? http://digilander.libero.it/riminisportmedicina riminisportmedicina@libero.it MEDICINA dello SPORT e PROMOZIONE dell ATTIVITA FISICA PROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE? dr. Eugenio Albini Tutte le più

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2295

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2295 Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2295 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori Alberto FILIPPI, Massimo GARAVAGLIA, MONTANI e PITTONI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 22 LUGLIO 2010 Disposizioni

Dettagli

Condizioni di salute e stili di vita in Lombardia - Anno 2013

Condizioni di salute e stili di vita in Lombardia - Anno 2013 Lombardia Indagini Flash N 0 / 3 marzo 2014 Condizioni di salute e stili di vita in Lombardia - Anno 2013 Nel corso del 2013 Éupolis Lombardia ha effettuato, su richiesta della Direzione Generale Salute

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Maggio 2015 Più si va avanti e più si allontana l accesso alla pensione degli italiani. Col passare degli anni, infatti, aumenta l età

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

- Perchè definire un modello ideale di assistenza

- Perchè definire un modello ideale di assistenza - Perchè definire un modello ideale di assistenza La Federazione UNIAMO, attraverso numerosi incontri e momenti di riflessione e confronto realizzati con le associazioni federate e non all interno di percorsi

Dettagli