L epatocarcinoma (HCC) rappresenta un problema di rilevante importanza clinica. In Italia,

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L epatocarcinoma (HCC) rappresenta un problema di rilevante importanza clinica. In Italia,"

Transcript

1 VIRUS EPATITICI ED EPATOCARCINOMA S. Elba Struttura Complessa di Gastroenterologia Medica Ospedale S. de Bellis IRCCS Castellana Grotte (BA) L epatocarcinoma (HCC) rappresenta un problema di rilevante importanza clinica. In Italia, la mortalità per tale patologia,è incrementata da 4.8 decessi per abitanti nel 1969 a 10.9 decessi nel 1994 (Tabella 1). Tabella 1. HCC/cirrosi in Italia anno Mortalità 4.8/ / Incidenza annua 3% Non è ben definibile se tale incremento sia dovuto ad una effettiva maggiore incidenza del tumore o piuttosto il risultato di un aumentata sensibilità delle metodiche diagnostiche disponibili. Indubbiamente, i progressi nella terapia dei pazienti cirrotici hanno aumentato l attesa di vita in tali soggetti, con conseguente maggiore probabilità di sviluppo del cancro. Vari studi prospettici concordano per una incidenza annua, in Italia, del cancro del fegato in soggetti cirrotici, del 3%. Numerosi studi hanno evidenziato una stretta associazione tra HCC ed infezione cronica da virus B e C dell epatite. Inoltre, è stato dimostrato che, l infezione virale cronica è un fattore di rischio per l epatocarcinoma sia perché induce cirrosi, sia perchè raddoppia il rischio di sviluppo del tumore in

2 soggetti con cirrosi. Una recente indagine svolta in 14 centri italiani (maggio 1996-maggio 1997), ha definito le caratteristiche dell HCC in Italia al momento della diagnosi.dei 1148 soggetti studiati, il 71.1% risultava positivo per il virus C mentre solo l 11.5% risultava positivo per l HBsAg. Anche in un nostro studio recente, eseguito su 100 soggetti con HCC e cirrosi, abbiamo riscontrato un 75% di pazienti anti-hcv + e un 13% di pazienti HBsAg +. Per contro, in uno studio multicentrico effettuato negli anni , il 30.3% dei soggetti con HCC risultava HBsAg positivo (Tabella 2). Tabella 2. HCC/cirrosi in Italia Stroffolini 1997 Elba 2002 Studio multicentrico HCV+ 71.1% 75%? HbsAg+ 11.5% 13 % 30.3% Età media >60 -HCV+ -HbsAg anni 59.3 anni Rapporto M:F 3.3:1 Sempre nello studio di Stroffolini, l età media alla diagnosi è maggiore di 60 anni, con un età media più giovane nei soggetti HBsAg positivi che in quelli anti-hcv positivi ( 59.3 anni vs 65.6 anni, P< 0.01 ). Il rapporto maschi:femmine è risultato 3.3:1 ( 10.4:1 negli HBsAg+ e 2.8:1 in quelli anti-hcv+). Dall insieme di questi dati e da precedenti studi si può ipotizzare che l aumentata mortalità per HCC in Italia possa riflettere l ampia coorte di soggetti infettatisi con HCV per via iatrogena negli anni 50 e 60 allorquando l uso di siringhe di vetro era ampiamente diffuso nella

3 pratica medica. Quindi, attualmente, l infezione cronica da virus C è riconosciuta come il maggiore fattore di rischio per lo sviluppo di HCC. Per quanto riguarda il genotipo dell HCV, in studi pregressi sembrava che il genotipo 1b fosse più frequentemente associato all HCC; uno studio recente (tabella 3), invece confuta questa affermazione concludendo che il genotipo 1b non aumenta il rischio di sviluppare HCC ma aumenta il rischio di scompenso della cirrosi. Tabella 3.Genotipi HCV in 255 cirrosi anti-hcv+ (Fattovich 2001) Genotipo 1b 2 3a 1a 4 5 CIRROSI 69% 19% 6% 5% 0.5% 0.5% Rischio HCC 6% (1b) 4% (non 1b) p=0.8 Scompenso cirrosi 18% 7% p= Dai dati pubblicati in letteratura (Tabella 4) non si evincono attualmente prove di una diretta carcinogenicità dell HCV; si ritiene che l HCV possa provocare il cancro inducendo la cirrosi che è già un importante fattore di rischio. Contrariamente al virus C, per l HBV è stata dimostrata la possibilità di un azione carcinogenetica diretta mediante integrazione dell HBV-DNA nel DNA degli epatociti e, quindi, inducendo successivamente mutazioni genetiche. Tabella 4. HBV/HCV HCC Azione carcinogenetica:

4 . indiretta per HCV. diretta per HBV Un lavoro condotto su una popolazione di cirrotici in Taiwan, ha documentato come la coinfezione HBV-HCV aumenti significativamente l incidenza annuale di epatocarcinoma (Tabella 5). Tabella 5. Incidenza annuale di HCC in cirrotici (Tsai, 1997) % HBV 6.6 HCV 7 HBV+HCV 13.3 Sieronegativi per entrambi 2 La storia naturale dell HCC associato a cirrosi, presenta notevoli differenze geografiche.nelle zone orientali e del Mediterraneo il tumore ha decorso lento; invece nei paesi sub-sahariani il tumore può essere rapidamente progressivo. Non è chiaro se l HCC abbia origine monofocale o multifocale. Al primo riscontro ecografico, molti pazienti hanno un unico nodulo neoplastico (Tabella 6). Tabella 6. Percentuale di pazienti con HCC singolo o multifocale al momento della diagnosi ecografica. Studio N pazienti monofocale multifocale Cottone et al (92%) 3 (8%)

5 Sheu et al (87%) 5 (13%) Ebara et al (82%) 4 (18%) Colombo et al (68%) 19(32%) Okazaki et al (80%) 3(20%) La percentuale di pazienti con tumore singolo diminuisce quando i pazienti vengono «stadiati» con metodiche d immagine sofisticate, come la Tomografia computerizzata (TC) spirale o la Risonanza magnetica (RM) con mezzo di contrasto. In uno studio (tabella 7) di 35 pazienti con HCC singolo < 2 cm, solo il 61% dei tumori era stato evidenziato con l ecografia (US), il 90% con TC, il 74% con l arteriografia e il 94% con l US intraoperatoria. Tabella 7.Stadiazione 35 HCC con diametro < 2 cm % US 61 TC 90 ARTERIOGRAFIA 74 US intraoperatoria 94 Nb. Di questi tumori singoli < 2 cm, il 30% aveva già micrometastasi. Un altro aspetto importante della storia naturale dell HCC in cirrosi è che, al momento della diagnosi, circa il 30% dei tumori di dimensione < 2 cm ha già micrometastasi istologicamente rilevabili. Questo rischio aumenta con le dimensioni del tumore.

6 L HCC è una malattia eterogenea anche per quanto riguarda le modalità di crescita. Nei paesi occidentali ed orientali prevale il tumore capsulato, a crescita espansiva ( si espande comprimendo il tessuto epatico, senza infiltrarlo ). Tale crescita è invece rara nei paesi nord-americani e subafricani ove prevale la crescita infiltrante. I tempi di crescita del tumore variano da paziente a paziente con un tempo di raddoppiamento del volume tumorale che varia da 1 a 20 mesi con una media di 6 mesi. Tuttavia il tempo di raddoppiamento dei singoli tumori può variare all interno dello stesso paziente. Forse la storia naturale dell HCC nel paziente con cirrosi da HCV è più benigna di quella della cirrosi causata da altri agenti. In uno studio prospettico di 417 pazienti con cirrosi ben compensata, seguiti per 10 anni, il tumore si era sviluppato in 60 di 280 pazienti con cirrosi da virus C e 24 di 137 con cirrosi da virus B o alcool (tabella 8). Tabella 8.Storia naturale di 417 cirrosi in rapporto all eziologia ( follow-up 10 anni) Eziologia N cirrosi N HCC Incidenza annua HCC N HCC < 3 cm Anti-HCV % 30 % HbsAg pos % 15 % Alcool Totale % 27 % Il tumore HCV-correlato aveva una maggiore incidenza annuale ( 3.2% vs 1.8% ) ma era più frequentemente piccolo ed unico ( 30% vs 15% ) di quello sviluppatosi in pazienti con cirrosi da virus B ed alcool.

7 Screening Una condizione importante nello screening dei pazienti è riconoscere i pazienti a rischio ; nel caso dell HCC sono: i portatori cronici di infezione con virus dell epatite B, i pazienti con cirrosi di ogni eziologia e quelli con rare malattie metaboliche del fegato (emosiderosi, porfiria) (tabella 9). Tabella 9. Soggetti a rischio per HCC portatori cronici di HBV cirrosi di qualsiasi eziologia malattie metaboliche rare del fegato (emosiderosi, emocromatosi) Soggetti a maggior rischio di HCC cirrotici anziani (>60 anni) con AFP > 20 ng/ml In questa vasta categoria di pazienti è possibile identificare individui a maggior-rischio di HCC: i cirrotici anziani con valori di alfa-fetoproteina (AFP) >20 ng/ml. Un altro importante requisito è che i test di screening siano semplici, sicuri, accettabili, riproducibili e validi. L AFP sierica e l US ottemperano a questi criteri. L AFP sierica ha valori normali che vanno, nell adulto, da 0 a 20 ng/ml. Livelli sierici di 400 ng/ml sono fortemente suggestivi di tumore epatico. Sfortunatamente più del 30% dei pazienti con HCC, anche in stadio avanzato, non produce elevati livelli di AFP, inoltre, nei valori tra 20 e 200 ng/ml, i risultati falsi positivi sono più frequenti dei pazienti con HCC. Epatite acuta e cronica, tumori germinali e gravidanza possono dare risultati falsamente positivi. Il numero elevato di falsi positivi e negativi dell AFP nello screening dei cirrotici, ha fatto sì che tale test deve sempre essere associata all ecografia. Circa l 80% dei piccoli tumori è evidenziato all ecografia.tumori di dimensioni < 2 cm possono sfuggire alla diagnosi precoce. Un importante prerequisito dell ecografia è che deve sempre essere effettuata da persone esperte. Nel

8 complesso la sensibilità riportata in letteratura (tabella 10) è di oltre il 90% per HCC < 3 cm; 60-90% per quelli di 2-3 cm e del 40-60% per quelli < 2 cm. Tabella 10. Sensibilità US negli HCC HCC > 3 cm 2-3 cm < 2 cm Sensibilità > 90% 60-90% 40-60% Attualmente, in base ai vari studi effettuati, lo screening usato nel follow-up dei pazienti a rischio per l HCC è : il dosaggio sierico dell AFP associato all ecografia ogni 6 mesi (tabella 11). Tabella 11. Follow-up pazienti a rischio per HCC. Semestralmente AFP + Ecografia epatica I noduli di epatocarcinoma hanno un aspetto ecografico variabile in rapporto al momento evolutivo e alle caratteristiche strutturali intrinseche. Nei noduli di piccole dimensioni prevale l aspetto ipoecogeno, nelle neoplasie di più grandi dimensioni prevale l aspetto disomogeneo e misto. L aspetto ecografico non permette la diagnosi differenziale con le altre lesioni focali del fegato. Il reperto che può orientare fortemente verso la diagnosi di HCC è la presenza di una trombosi portale, elemento che va sempre ricercato anche per la stadiazione. Quando un paziente a rischio per HCC viene sottoposto a screening con AFP e US si possono verificare i seguenti casi (tabella 12): 1)reperto ecografico di lesione nodulare epatica e AFP > 200 ng/ml,è patognomonico per HCC; 2)reperto ecografico di lesione nodulare epatica e AFP < 200 ng/ml,è necessario effettuare una TC spirale bifasica (eseguita con i protocolli prescritti) che è capace di riconoscere le caratteristiche di

9 vascolarizzazione arteriosa della lesione. Se anche la TC non riesce a fare la diagnosi differenziale (nodulo molto piccolo < 1 cm) si procede ad una RM epatica con contrasto o a una biopsia ecoguidata della lesione (FNB); 3)reperto ecografico negativo per lesione epatica nodulare, ma AFP > 200 ng/ml,deve indurre il sospetto di un HCC per cui è necessario eseguire una TC spirale o una RM epatica con contrasto: se sono positive si fa diagnosi di HCC, se sono negative bisogna ripetere una ecografia con AFP dopo 1 mese. Tabella 12. Follow-up dei cirrotici con AFP+US ogni 6 mesi 1) LOS epatica all ecografia + AFP > 200 ng/ml HCC STOP 2) LOS epatica all ecografia + AFP < 200 ng/ml HCC? TC spirale : se positiva per HCC STOP, se negativa eseguire RM o FNB 3) Assenza di LOS epatica all ecografia + AFP > 200 ng/ml TC spirale e/o RM con contrasto: se positive per HCC STOP, se negative rifare ECO + AFP dopo 1 mese. Quindi, la diagnosi precoce di HCC è possibile poiché conosciamo i pazienti a rischio e disponiamo di mezzi diagnostici sensibili ed a costo relativamente basso. Il requisito necessario perché un programma di sreening sia di pubblica utilità è che esso riduca il tasso di mortalità nella popolazione per quella determinata malattia. Non è noto se lo sreening riduce la mortalità dovuta ad epatocarcinoma, poiché non sono mai stati effettuati studi controllati comparando la sopravvivenza di pazienti identificati con screening e pazienti identificati per caso. Alcuni dati indiretti incoraggiano lo screening, poiché esso identifica più tumori potenzialmente operabili e la sopravvivenza di alcuni tumori trattati precocemente è più lunga di quelli trattati in fase avanzata. Però ci sono altri studi, come quello di Milano che non trovano un miglioramento della sopravvivenza del paziente cirrotico sottoposto a screening. In questo studio, benché il 29% di 59

10 pazienti con tumore diagnosticato precocemente fosse stato giudicato operabile, la sopravvivenza ad un anno del 12 pazienti resecati è stata del 67% con un 60% di recidive. In conclusione (tabella 13), l infezione cronica da virus B, la cirrosi di qualsiasi eziologia e le malattie metaboliche rare del fegato, sono importanti fattori di rischio per l HCC. Questi soggetti, quindi, devono essere sottoposti a screening semestrale con US+AFP per poter fare una diagnosi precoce. Ulteriori studi prospettici, controllati, sono però necessari per valutare la reale utilità della diagnosi precoce. Tabella 13. CONCLUSIONI infezione cronica da HBV cirrosi di qualsiasi eziologia malattie metaboliche rare del fegato (emocromatosi) DEVONO eseguire US + AFP ogni 6 mesi BIBLIOGRAFIA 1)Colombo M, De Franchis R, Del Ninno E et al. Hepatocellular carcinoma in Italian patients with cirrhosis. New Engl Med 325: (1991) 2)Stroffolini T, Chiaramonte M, Tiribelli C et al. HbsAg carrier state and hepatocellular carcinoma: a relative risk and population attributable risk from a case-control study in Italy. J Hepatol (1992) 3)Simonetti RG, Cammà C, Fiorello F et al. Hepatitis C virus infection as a risk factor for hepatocellular carcinoma in patients with cirrhosis. A case-control study. Ann Int Med 116: (1992) 4)Stroffolini T, Andreone P, Andriulli A et al. Characteristics of hepatocellular carcinoma in Italy. J Hepatology 29: (1998) 5)Pagliaro L, Simonetti RG, Craxì A et al.

11 Alcohol and HBV infection as risk factors for hepatocellular carcinoma in Italy: a multicentric, controlled study. Hepatol gastroenterol 30: (1983) 6)Chiaramonte M, Stroffolini T, Lorenzoni V et al. Risk factors in community acquired hepatitis C virus chronic infection: a case control study in Italy. J Hepatol 24: (1996) 7)Di Bisceglie AM. Hepatitis C and hepatocellular carcinoma. Hepatology 26 (supp 1): 34S-38S (1997) 8)Silini E, Bottelli R, Asti N et al. Hepatitis C virus genotypes and risk of hepatocellular carcinoma in cirrhosis: a case-control study. Gastroenterology 111: (1996). 9)Bruno S, Silini E, Crosignani A et al. Hepatitis C virus genotypes and risk of hepatocellular carcinoma in cirrhosis:a prospective study. Hepatology 25(3): (1997). 10)Fattovich G, Ribero ML, antalena M et al. Hepatitis C virus genotypes: distribution and clinical significance in patients with cirrhosis type C seen at tertiary referral centres in Europe. J Viral Hepat 8(3): (2001). 11)Kew MC, C.Yu M et al. The relative roles of Hepatitis B and C viruses in the etiology of HCC in Southern African Blacks. Gastroenterology 112: (1997). 12)Tsai JE, Jeng JE et al. Effect of hepatitis C and B virus infection in risk of hepatocellular carcinoma : a prospective study. Br J Cancer 76(7): (1997). 13)Scudemore CH, Ragaz J et al. Hepatocellular carcinoma. A comparison of Oriental and Caucasian patients. Am J Surg 155: (1988). 14)Sheu JC, Surg JL et al. Early detection of hepatocellular carcinoma by real-time ultrasonography. A propspective study. Cancer 56: (1985). 15)Okah H, Kurioko N, Kim K et al. Prospective study of early detection of hepatocellular carcinoma in patients with cirrhosis. Hepatology 12: (1990). 16)Barbara L, Benzi G, Gaiani S et al. Natural history of small untreated hepatocellular carcinoma in cirrhosis: a multivariate analysis of prognostic factors of tumor growth rate and patient survival. Hepatology 16: (1992). 17)Takayashu K, Moryama N et al. The diagnosis of small hepatocellular carcinoma: efficacy of various imaging procedures in 100 patients. AJR 155: (1990). 18)Elba S, Bungiorno GP, Caruso ML, Noviello MR, Manghisi OG. Main characteristics of hepatocarcinoma and cirrhosis and therapeutic approaches. Curr Pharm Des 8(11): (2002).

Tommaso Stroffolini, Divisione di Gastroenterologia, Ospedale San Giacomo, Roma

Tommaso Stroffolini, Divisione di Gastroenterologia, Ospedale San Giacomo, Roma Epidemiologia dell epatite C: dati italiani Tommaso Stroffolini, Divisione di Gastroenterologia, Ospedale San Giacomo, Roma Indagini policentriche effettuate in Italia hanno evidenziato una notevole frequenza

Dettagli

Epidemiologia e storia naturale dell epatite cronica C

Epidemiologia e storia naturale dell epatite cronica C Epidemiologia e storia naturale dell epatite cronica C SOCIETA MEDICO-CHIRURGICA FERRARA Anastasio Grilli UO Malattie Infettive Universitaria Dipartimento Medico 19 settembre 2015 Epidemiologia e storia

Dettagli

Storia naturale dell epatite C

Storia naturale dell epatite C Storia naturale dell epatite C Infezione acuta: 75% anitterica/asintomatica. Alta percentuale di cronicizzazione. Decorso fulminante molto raro. Infezione cronica: portatori silenti; malattia non progressiva

Dettagli

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In

Dettagli

Conoscere per Vincere Il Rotary per la prevenzione Sanitaria. Giuseppe Failla R.C.Ct & Giovanni Urso R.C. Ct Nord

Conoscere per Vincere Il Rotary per la prevenzione Sanitaria. Giuseppe Failla R.C.Ct & Giovanni Urso R.C. Ct Nord Conoscere per Vincere Il Rotary per la prevenzione Sanitaria Giuseppe Failla R.C.Ct & Giovanni Urso R.C. Ct Nord Qualche numero Sul territorio nazionale: Incidenza CRC: 52.000 nuovi casi diagnosticati

Dettagli

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE Lo screening come forma di prevenzione LE INFEZIONI DA HPV (PAPILLOMA VIRUS UMANO) Cos è l HPV? L HPV è una categoria di virus molto diffusa. La trasmissione

Dettagli

PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA

PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA Prof. Giuseppe Martorana Clinica Urologica Alma Mater Studiorum Università di Bologna Convegno medico UniSalute Appropriatezza ed efficacia degli screening Bologna,

Dettagli

Carcinoma della prostata: INCIDENZA

Carcinoma della prostata: INCIDENZA Outcomes in Localized Prostate Cancer: National Prostate Cancer Registry of Sweden Follow-up Study JNCI - J Natl Cancer Inst. 2010 Jul 7;102(13):919-20 Trento, 13/11/2010 Di cosa si tratta? E' uno studio

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

La patologia Quali sono i sintomi?

La patologia Quali sono i sintomi? EMOCROMATOSI La patologia L'emocromatosi è una condizione che causa un aumentato assorbimento del ferro alimentare e che determina un progressivo accumulo di ferro nell'organismo ed è una malattia ereditaria

Dettagli

Color Doppler e MDC nelle neoplasie benigne del fegato. CEUS epatica Fasi diagnostiche. Fase arteriosa 10-35 sec inizio: 10-20 sec fine: 25-35 sec

Color Doppler e MDC nelle neoplasie benigne del fegato. CEUS epatica Fasi diagnostiche. Fase arteriosa 10-35 sec inizio: 10-20 sec fine: 25-35 sec ECOGRAFIA COLOR DOPPLER E MEZZI DI CONTRASTO: Stato dell arte arte Portonovo,, 6-86 8 luglio 2009 Color Doppler e MDC nelle neoplasie benigne del fegato E. Accogli, V Arienti Centro di Ecografia Internistica,

Dettagli

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda: La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito

Dettagli

SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Tassi di incidenza 9/2/2005

SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Tassi di incidenza 9/2/2005 SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Tassi di incidenza 9/2/2005 Ricerca epidemiologica Gli epidemiologi sono interessati a conoscere l incidenza delle malattie per prevedere i

Dettagli

Sabato 17 ottobre 2015 S. Beux, S. Monticone, G. Innocenzi, M. Zaffaroni, G. Bona

Sabato 17 ottobre 2015 S. Beux, S. Monticone, G. Innocenzi, M. Zaffaroni, G. Bona Sabato 17 ottobre 2015 S. Beux, S. Monticone, G. Innocenzi, M. Zaffaroni, G. Bona Clinica Pediatrica Università degli Studi di Novara A.O.U. Maggiore della Carità di Novara Nel Mondo: 130-150 milioni di

Dettagli

IL TUMORE DELLA PROSTATA

IL TUMORE DELLA PROSTATA IL TUMORE DELLA PROSTATA Dott. CARMINE DI PALMA Andrologia, Urologia, Chirurgia Andrologica e Urologica, Ecografia Che cos è il cancro della prostata? Cancro significa crescita incontrollata di cellule

Dettagli

Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test

Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test Lo screening per la prevenzione dei tumori della cervice uterina in Emilia Romagna Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test Bologna, 29 marzo 2011 HPV TEST NEL TRIAGE DI ASC-US

Dettagli

Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche

Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Parte 3a. Epatiti Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Fiumicino, 16 aprile 2016 www.cos.it/mediter Dr. Ugo Montanari Epatiti: tests diagnostici - 1 Indicazioni cliniche Tipo di richiesta

Dettagli

ALTRI TUMORI PRIMITIVI DEL FEGATO

ALTRI TUMORI PRIMITIVI DEL FEGATO SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE, CORSO 2010/2013. I TUMORI DEL FEGATO ALTRI TUMORI PRIMITIVI DEL FEGATO Elisabetta Ascari Fabio Bassi Medicina III Gastroenterologia Azienda

Dettagli

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Sintesi L incidenza e la mortalità per il tumore del polmone stimate in nel periodo 197-215 mostrano andamenti differenti tra uomini e donne:

Dettagli

I tumori professionali La prevenzione possibile. Dr.ssa Sabrina Filiberto Dirigente Medico SPSAL-Jesi Area Vasta 2 ASUR Marche

I tumori professionali La prevenzione possibile. Dr.ssa Sabrina Filiberto Dirigente Medico SPSAL-Jesi Area Vasta 2 ASUR Marche I tumori professionali La prevenzione possibile Dr.ssa Sabrina Filiberto Dirigente Medico SPSAL-Jesi Area Vasta 2 ASUR Marche Cosa sono le neoplasie professionali? Sono neoplasie nella cui patogenesi abbiano

Dettagli

L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA:

L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA: L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA: STEATOSI E STEATOEPATITE NON ALCOLICA AIGO PER I PAZIENTI: INFORMAZIONE SANITARIA A CURA DELLE COMMISSIONI AIGO

Dettagli

Lo screening mammografico una revisione sui dati di letteratura

Lo screening mammografico una revisione sui dati di letteratura Lo screening mammografico una revisione sui dati di letteratura Cos è uno screening Strategia di indagini diagnostiche generalizzate, utilizzate per identificare una malattia in una popolazione standard

Dettagli

Nella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni 100.000 uomini e 27 ogni 100.000 donne.

Nella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni 100.000 uomini e 27 ogni 100.000 donne. TUMORE DEL POLMONE Nel periodo 27-211 sono stati registrati complessivamente in provincia di Latina 172 nuovi casi di tumore del polmone. E risultato al 1 posto in termini di frequenza fra le neoplasie

Dettagli

I Tumori dell Apparato Digerente: PREVENZIONE? Parte II

I Tumori dell Apparato Digerente: PREVENZIONE? Parte II I Tumori dell Apparato Digerente: PREVENZIONE? Parte II Donato Iuliano Responsabile Gastroenterologia Oncologica ed Endoscopia Digestiva Operativa PO Marcianise - ASL Caserta I Tumori dell Apparato Digerente:

Dettagli

FOLLOW-UP DEL TUMORE POLMONARE

FOLLOW-UP DEL TUMORE POLMONARE Linee Guida ITT Istituto Toscano Tumori ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI e degli ODONTOIATRI della PROVINCIA di AREZZO 3 gennaio 2007 Ivano Archinucci UO di Pneumologia ASL 8 STADI DEL CARCINOMA POMONARE STADIO

Dettagli

Ecografia, risonanza magnetica nello screening mammografico: luoghi dove è meglio non avventurarsi? Stefano Ciatto

Ecografia, risonanza magnetica nello screening mammografico: luoghi dove è meglio non avventurarsi? Stefano Ciatto Ecografia, risonanza magnetica nello screening mammografico: luoghi dove è meglio non avventurarsi? Stefano Ciatto anni 35 - sintomatica EO: nodulo in regione infero-centrale Mammografia: quadro negativo

Dettagli

Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio

Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio Prof.ssa G. Serio, Prof. P. Trerotoli, Cattedra di Statistica

Dettagli

Cosa deve cambiare nella prevenzione del cervicocarcinoma

Cosa deve cambiare nella prevenzione del cervicocarcinoma Cosa deve cambiare nella prevenzione del cervicocarcinoma MARIO SIDERI ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIA Milano Istituto Europeo di Oncologia Prevenzione STRATEGIA PREVENTIVA Eliminazione dei CIN3 per prevenire

Dettagli

Il problema delle calcificazioni. Este 29.11.2013

Il problema delle calcificazioni. Este 29.11.2013 Il problema delle calcificazioni Este 29.11.2013 il tratto extracranico delle arterie carotidi si presta in maniera ottimale allo studio mediante eco-color-doppler I miglioramenti tecnologici apportati

Dettagli

PROSTATA: DIAGNOSI SICURA CON LE NUOVE TECNOLOGIE

PROSTATA: DIAGNOSI SICURA CON LE NUOVE TECNOLOGIE PROSTATA: DIAGNOSI SICURA CON LE NUOVE TECNOLOGIE Giovanni Muto Dire.ore S.C. Urologia Ospedale S. Giovanni Bosco, Torino Dir. G. Muto LA PROSTATA GHIANDOLA DEL SISTEMA RIPRODUTTIVO MASCHILE LOCALIZZATA

Dettagli

AISF = Associazione Italiana Studio Fegato FISMAD = Federazione Italiana Società Malattie Apparato Digerente FIRE = Fondazione Italiana per la

AISF = Associazione Italiana Studio Fegato FISMAD = Federazione Italiana Società Malattie Apparato Digerente FIRE = Fondazione Italiana per la AISF = Associazione Italiana Studio Fegato FISMAD = Federazione Italiana Società Malattie Apparato Digerente FIRE = Fondazione Italiana per la Ricerca Epatologica Le cause maggiori di malattia epatica

Dettagli

TRATTAMENTO DELL EPATITE CRONICA HBEAG-NEGATIVA CON INTERFERONE

TRATTAMENTO DELL EPATITE CRONICA HBEAG-NEGATIVA CON INTERFERONE TRATTAMENTO DELL EPATITE CRONICA HBEAG-NEGATIVA CON INTERFERONE Dott. Pietro Lampertico Unità Operativa di Epatologia Medica FIRC, Fondazione Italiana Ricerca Cancro IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico

Dettagli

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING Relatore: Brunella Spadafora Epidemiologia e prevenzione dei tumori maligni I tumori nel loro insieme, costituiscono la seconda causa di morte,

Dettagli

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Elementi di Epidemiologia

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Elementi di Epidemiologia Università del Piemonte Orientale Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria Elementi di Epidemiologia Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria: Elementi di epidemiologia

Dettagli

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti

Dettagli

ANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE

ANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE 6.1 Salute umana Dall analisi della documentazione di progetto sottoposta ad autorizzazione emerge come la tematica della Salute Umana sia stata affrontata in modo inadeguato, ovvero con estrema superficialità

Dettagli

AGGEI TWO 2 Campus Nazionale AGGEI 6-8 giugno, Imola

AGGEI TWO 2 Campus Nazionale AGGEI 6-8 giugno, Imola AGGEI TWO 2 Campus Nazionale AGGEI 6-8 giugno, Imola FOLLOW-UP NELLE PATOLOGIE NEOPLASTICHE DEL COLON Felice Cosentino PRINCIPALI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI J Bond, Polyp Guideline, The Am J of Gastroent.,

Dettagli

Lesione focale 4 s ( b) Lesione focale 4 s ( a) Lesione focale 5 s. Lesione focale 6 s

Lesione focale 4 s ( b) Lesione focale 4 s ( a) Lesione focale 5 s. Lesione focale 6 s HCC IN CIRROSI? Gianpaolo Vidili Ricercatore in Medicina Interna Ambulatorio di ecografia internistica, Clinica Medica Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari Novembre 2010 Paziente di sesso maschile

Dettagli

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,

Dettagli

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE www.modilite.info MODILITE In Italia la patologia nodulare tiroidea è piuttosto frequente ed è spesso asintomatica. Circa l 80% dei noduli tiroidei sono benigni

Dettagli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro

Dettagli

coin lesion polmonare

coin lesion polmonare coin lesion polmonare accurata anamnesi ed esame obiettivo impossibile confronto con precedenti radiogrammi lesione non preesistente o modificatasi TC Follow-up caratteri di benignità lesione sospetta

Dettagli

Il Test HPV come test di screening primario: la scelta della Regione Toscana Prof. Gianni Amunni

Il Test HPV come test di screening primario: la scelta della Regione Toscana Prof. Gianni Amunni Il Test HPV come test di screening primario: la scelta della Regione Toscana Prof. Gianni Amunni Direttore Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica ISPO Direttore Istituto Toscani Tumori (ITT)

Dettagli

Epatite C e transaminasi normali

Epatite C e transaminasi normali Giornata di aggiornamento in tema di Epatologia Situazioni cliniche controverse in epatologia Savona 29 ottobre 2005 Epatite C e transaminasi normali U.O.C. di Medicina Interna (Dir. G. Menardo) U.O.S.

Dettagli

Scritto da Giovanni Creton Domenica 27 Febbraio 2011 17:32 - Ultimo aggiornamento Domenica 27 Marzo 2011 19:43

Scritto da Giovanni Creton Domenica 27 Febbraio 2011 17:32 - Ultimo aggiornamento Domenica 27 Marzo 2011 19:43 E evidente che lo screening per un tumore può diagnosticare la malattia molto precocemente, ma nel caso del tumore alla prostata il ricorso al test del PSA può creare dati incerti e rischi sanitari in

Dettagli

Risultati VEQ 2013. Sierologia 1 (HBV-HCV-HIV) Sierologia 3 (Lue)

Risultati VEQ 2013. Sierologia 1 (HBV-HCV-HIV) Sierologia 3 (Lue) Risultati VEQ 2013 Sierologia 1 (HBV-HCV-HIV) Sierologia 3 (Lue) F. Parri 21 ottobre 2014 Campione 1 HBV markers totale POSITIVO NEGATIVO HBsAg 384 379 5 anti HBs 315 28 287 anti HBc 282 278 4 anti HBc

Dettagli

Programma di screening

Programma di screening Programma di screening Un programma di screening consiste nel selezionare, in una popolazione, particolari sottogruppi tramite un qualche test (test di screening) Sono selezionate in un gruppo di sani

Dettagli

Lesioni epatiche maligne. Franco Brunello

Lesioni epatiche maligne. Franco Brunello Lesioni epatiche maligne Franco Brunello Check list: La lesione che non c è (oppure.. non l abbiamo vista?) Apparecchiatura adeguata ok Settaggio ottimale (grigi, fuoco, II arm...) ok Abbiamo esaminato

Dettagli

Le epatiti virali croniche nel Salernitano

Le epatiti virali croniche nel Salernitano Azienda Ospedaliera OO. RR. S. Giovanni di Dio e Ruggi d Aragona Salerno Unità Operativa: Malattie Infettive Direttore: Dr Maurizio Mazzeo Le epatiti virali croniche nel Salernitano Dr Renato Santoro Storia

Dettagli

LA RESEZIONE DELLE METASTASI EPATICHE NEL TUMORE METASTATICO DEL COLON RETTO

LA RESEZIONE DELLE METASTASI EPATICHE NEL TUMORE METASTATICO DEL COLON RETTO LA RESEZIONE DELLE METASTASI EPATICHE NEL TUMORE METASTATICO DEL COLON RETTO Cetuximab può ridurre la massa tumorale per permettere la resezione delle metastasi, anche, in pazienti inizialmente non resecabili,

Dettagli

PROTOCOLLO PET/TC ONCOLOGICA

PROTOCOLLO PET/TC ONCOLOGICA Regione del Veneto - AZIENDA U.L.SS. N. 8 ASOLO ospedale di Castelfranco Veneto e Montebelluna dipartimento diagnostica per immagini sede di Castelfranco Veneto unità operativa medicina nucleare - direttore:

Dettagli

L Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati.

L Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati. DIABETE E RISCHIO CANCRO: RUOLO DELL INSULINA Secondo recenti studi sono più di 350 milioni, nel mondo, gli individui affetti da diabete, numeri che gli regalano il triste primato di patologia tra le più

Dettagli

Risk Management del paziente a rischio tromboembolico

Risk Management del paziente a rischio tromboembolico Risk Management del paziente a rischio tromboembolico Dr. Luciano DI Mauro ANGIOLOGIA A.S.P. 3 Catania Corso di formazione ECM Prevenzione del tromboembolismo venoso e utilizzo della relativa scheda di

Dettagli

GRUPPO DI STUDIO TUMORI DEL PANCREAS ITER DIAGNOSTICO ITTERO

GRUPPO DI STUDIO TUMORI DEL PANCREAS ITER DIAGNOSTICO ITTERO GRUPPO DI STUDIO TUMORI DEL PANCREAS ITER DIAGNOSTICO ITTERO Documento redatto da: Prof. M. Garavoglia S.C. Chirurgia Generale 1. A.O.U. Maggiore della Carità di Novara Dipartimento interaziendale ed interregionale

Dettagli

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI APPROPIATEZZA DIAGNOSTICO-TERAPEUTICA IN ONCOLOGIA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI Alessandro Del Maschio Dipartimento di Radiologia Università Vita-Salute IRCCS San Raffaele Milano 1. NEOPLASIE POLMONARI Prof.

Dettagli

Quando il dolore è ancora un problema. XVII CIPOMO Congresso Nazionale Roma, 20-22 giugno 2013

Quando il dolore è ancora un problema. XVII CIPOMO Congresso Nazionale Roma, 20-22 giugno 2013 Quando il dolore è ancora un problema XVII CIPOMO Congresso Nazionale Roma, 20-22 giugno 2013 Marta Gentili vivere senza dolore onlus In Italia, nel 2012, si stimano circa 364 mila nuove diagnosi per tumore

Dettagli

AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Corso Bramante, 88 LABORATORIO ANALISI SCREENING DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI

AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Corso Bramante, 88 LABORATORIO ANALISI SCREENING DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Corso Bramante, 88 LABORATORIO ANALISI SCREENING DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI PREVENZIONE SECONDARIA DEI TUMORI Dr. Fabrizio Gili M2PK Uno

Dettagli

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: DECISION MAKING E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: Cosa indosserò questa mattina? Dove e cosa mangerò a pranzo? Dove parcheggerò l auto? Decisioni assunte

Dettagli

ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009

ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009 ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009 A cura di: Dr.ssa M. Gambino, Dr.ssa Ass. San. L. Balconi, Dr. S. Pisani U. O. S. Sorveglianza

Dettagli

Esami di qualificazione biologica su ogni donazione

Esami di qualificazione biologica su ogni donazione Esami di qualificazione biologica su ogni donazione HCV Ab, HCV-RNA (da giugno 2002) HIV 1-2 Ab, HIV1-RNA (da giugno 2008) HBsAg, HBV-DNA (da giugno 2008) Sierodiagnosi per la lue Decreto Ministro della

Dettagli

CASO CLINICO. IRCCS Policlinico San Donato

CASO CLINICO. IRCCS Policlinico San Donato CASO CLINICO IRCCS Policlinico San Donato ANAMNESI Donna, 35 anni DM di tipo I dall età di 16 anni, in terapia con infusore sottocutaneo di insulina a sede addominale Affetta da retinopatia su base diabetica

Dettagli

Il Pap test di triage

Il Pap test di triage La Citologia negli screening oncologici Roma, 19 novembre 2014 Il Pap test di triage nello screening con test HPV Maria Luisa Schiboni UOC Anatomia Patologica, Osp S.Giovanni - Roma Il Pap test di triage

Dettagli

Gentile signora, Carlo Lusenti

Gentile signora, Carlo Lusenti Gentile signora, I programmi di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori della mammella e del collo dell utero sono in corso nella nostra regione dal 1996, rappresentando un elemento

Dettagli

METASTASI POLMONARI. Terapia Oncologica. Dott. Marcello Tiseo Unità Operativa di Oncologia Medica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma

METASTASI POLMONARI. Terapia Oncologica. Dott. Marcello Tiseo Unità Operativa di Oncologia Medica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma METASTASI POLMONARI Terapia Oncologica Dott. Marcello Tiseo Unità Operativa di Oncologia Medica Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Metastasi polmonari: EPIDEMIOLOGIA Prevalenza nelle autopsie di

Dettagli

che le morti per cancro della mammella tendono ad aumentare in conseguenza della tendenza demografica all aumento dell età media della popolazione;

che le morti per cancro della mammella tendono ad aumentare in conseguenza della tendenza demografica all aumento dell età media della popolazione; A.G.C. 20 - Assistenza Sanitaria - Deliberazione n. 451 del 25 marzo 2010 Progetto " Sorveglianza di donne ad alto rischio eredo-familiare per carcinoma mammario madiante tomografo- RM dedicato alla senologia"

Dettagli

ASP di CATANIA P.O. «S. MARTA E S. VENERA» - ACIREALE. U.O.C. di UROLOGIA. Direttore: Dr. Giuseppe Salvia

ASP di CATANIA P.O. «S. MARTA E S. VENERA» - ACIREALE. U.O.C. di UROLOGIA. Direttore: Dr. Giuseppe Salvia ASP di CATANIA P.O. «S. MARTA E S. VENERA» - ACIREALE U.O.C. di UROLOGIA Direttore: Dr. Giuseppe Salvia LA BIOPSIA PROSTATICA: QUANDO, QUANTE VOLTE, QUANTI PRELIEVI Giuseppe Salvia? Carcinoma della Prostata:

Dettagli

Prevenzione: abitudine. la nostra buona. Call Center 800.318.318 www.sanita.regione.lombardia.it

Prevenzione: abitudine. la nostra buona. Call Center 800.318.318 www.sanita.regione.lombardia.it Call Center 800.318.318 www.sanita.regione.lombardia.it Prevenzione: la nostra buona abitudine Carcinoma della cervice uterina: attacchiamolo da più fronti Il carcinoma della cervice uterina: una conseguenza

Dettagli

RUOLO ATTUALE DELL ECOGRAFIA NELLA DIAGNOSI DEI TUMORI DEL PANCREAS

RUOLO ATTUALE DELL ECOGRAFIA NELLA DIAGNOSI DEI TUMORI DEL PANCREAS RUOLO ATTUALE DELL ECOGRAFIA NELLA DIAGNOSI DEI TUMORI DEL PANCREAS ANDREA STIATTI Andrea Stiatti Un amico mi disse: se vuoi essere del tutto inutile con la tua indagine ecografica, rispondimi con la solita

Dettagli

APPROCCIO RADIOTERAPICO

APPROCCIO RADIOTERAPICO Unità operativa di Radioterapia Azienda Ospedaliera di Parma APPROCCIO RADIOTERAPICO Dott.ssa Dell Anna Cristina TUMORI PRIMITIVI DELLA PARETE TORACICA Sono tumori eterogenei che possono prendere origine

Dettagli

Che cos è la celiachia?

Che cos è la celiachia? Che cos è la celiachia? La celiachia è una malattia infiammatoria cronica dell intestino tenue, dovuta ad una intolleranza al glutine assunto attraverso la dieta. Il glutine è una proteina contenuta in

Dettagli

Che cos è la fibrosi cistica

Che cos è la fibrosi cistica La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito

Dettagli

I POLIMORFISMI DI IL28B NON CORRELANO CON L INCIDENZA DI HCC IN PAZIENTI CON EPATITE B IN SOPPRESSIONE VIROLOGICA

I POLIMORFISMI DI IL28B NON CORRELANO CON L INCIDENZA DI HCC IN PAZIENTI CON EPATITE B IN SOPPRESSIONE VIROLOGICA I POLIMORFISMI DI IL28B NON CORRELANO CON L INCIDENZA DI HCC IN PAZIENTI CON EPATITE B IN SOPPRESSIONE VIROLOGICA Brancaccio G., Grossi A., Marchese V., Rizzo V., Nardiello S., Gaeta G.B. Seconda Università

Dettagli

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel

Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel Il termine connettiviti indica un gruppo di malattie reumatiche, caratterizzate dall infiammazione cronica del tessuto connettivo, ossia di quel complesso tessuto con funzione di riempimento, sostegno

Dettagli

Sviluppo di un tumore

Sviluppo di un tumore TUMORI I tumori Si tratta di diversi tipi di malattie, che hanno cause diverse e che colpiscono organi e tessuti differenti Caratteristica di tutti i tumori è la proliferazione incontrollata di cellule

Dettagli

LA CHIRURGIA DEGLI ENDOMETRIOMI PRIMA DELLA FIVET: RISCHI E BENEFICI

LA CHIRURGIA DEGLI ENDOMETRIOMI PRIMA DELLA FIVET: RISCHI E BENEFICI LA CHIRURGIA DEGLI ENDOMETRIOMI PRIMA DELLA FIVET: RISCHI E BENEFICI Simone Ferrero Clinica Ostetrica e Ginecologica, IRCCS AOU San Martino IST Università degli Studi di Genova Nelle donne infer+li con

Dettagli

Azienda di residenza Note Codifiche ICD9-CM: 140-239. Il tasso è standardizzato per età (standard: popolazione europea) Indicatore Mes Sant Anna

Azienda di residenza Note Codifiche ICD9-CM: 140-239. Il tasso è standardizzato per età (standard: popolazione europea) Indicatore Mes Sant Anna 9. Mortalità Gli indicatori descritti in questo capitolo sono stati estrapolati dal Ligure 1. Per i confronti nazionali è stata utilizzata la media del network di regioni partecipanti al sistema di valutazione

Dettagli

Misure della relazione di occorrenza

Misure della relazione di occorrenza Misure della relazione di occorrenza (associazione tra un determinante e l outcome) Misure di effetto (teoriche) Misure di associazione (stime empiriche delle precedenti) EFFETTO: quantità di cambiamento

Dettagli

Call Center 840.000.006 www.sanita.regione.lombardia.it. Prevenzione: la nostra buona. abitudine

Call Center 840.000.006 www.sanita.regione.lombardia.it. Prevenzione: la nostra buona. abitudine Call Center 840.000.006 www.sanita.regione.lombardia.it Prevenzione: la nostra buona abitudine Carcinoma della cervice uterina: attacchiamolo da più fronti Il carcinoma della cervice uterina: una conseguenza

Dettagli

Utilità della metodica ROSE (Rapid On Site Cytology Evaluation) nella citologia polmonare in differenti contesti clinici Giarnieri E*, Arduini R,

Utilità della metodica ROSE (Rapid On Site Cytology Evaluation) nella citologia polmonare in differenti contesti clinici Giarnieri E*, Arduini R, Utilità della metodica ROSE (Rapid On Site Cytology Evaluation) nella citologia polmonare in differenti contesti clinici Giarnieri E*, Arduini R, Falasca C, Bruno P*, De Rosa N, Giovagnoli MR*, Micheli

Dettagli

Neoplasie della mammella - 1

Neoplasie della mammella - 1 Neoplasie della mammella - 1 Patologia mammaria FIBROADENOMA CISTI ASCESSO ALTERAZIONI FIBROCISTICHE NEOPLASIA NEOPLASIA RETRAZIONE CUTANEA Carcinoma mammario Incidenza per 100.000 donne Western Europe

Dettagli

Sarcomi delle Parti Molli

Sarcomi delle Parti Molli Congresso Nazionale di Chirurgia Pediatrica LA MALATTIA NEOPLASTICA NELL ADOLESCENTE E NEL GIOVANE ADULTO STRATEGIE A CONFRONTO Ferrara, 9 OTTOBRE 2013 Sarcomi delle Parti Molli Gianni Bisogno Clinica

Dettagli

Prevenzione del carcinoma del collo dell utero

Prevenzione del carcinoma del collo dell utero Prevenzione del carcinoma del collo dell utero Prevenzione primaria : agisce sulla causa del tumore (HPV alto rischio) e sui cofattori (stile di vita) Interviene su tutta la popolazione indistintamente

Dettagli

NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING

NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING Dr.ssa Chiara Boschetto NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING Il TEST PRENATALE NON INVASIVO è un test molecolare nato con l obiettivo di determinare l assetto cromosomico del feto da materiale fetale presente

Dettagli

Endoscopia nell anno successivo

Endoscopia nell anno successivo COLON FOLLOW-UP 01 Endoscopia nell anno successivo DESCRIZIONE: Stima la proporzione di pazienti sottoposti a endoscopia nei 12 mesi successivi all intervento 0-20 DISTRIBUZIONE SPAZIALE 21-40 41-60 61-80

Dettagli

Esposizione ed effetto

Esposizione ed effetto Esposizione ed effetto In epidemiologia, si è spesso interessati a conoscere quale sia l effetto di una determinata esposizione. - Es. 1. qual è l effetto di una dieta vegetariana sulla salute? La dieta

Dettagli

LESIONI FOCALI BENIGNE

LESIONI FOCALI BENIGNE Sardinian Research Group in Advanced Ultra-Sound Medical Application LESIONI FOCALI BENIGNE M. Carboni, G.Virgilio, D. Sirigu, M A. Barracciu, L. Loi, P. Cucciari, G.Campisi, V.Migaleddu. Ala Birdi, 04

Dettagli

Rischio di ospedalizzazione successiva alla prima dialisi nel Lazio: differenze per titolo di studio, età e genere.

Rischio di ospedalizzazione successiva alla prima dialisi nel Lazio: differenze per titolo di studio, età e genere. Rischio di ospedalizzazione successiva alla prima dialisi nel Lazio: differenze per titolo di studio, età e genere. Claudia Marino, Nera Agabiti, Anna Maria Bargagli, Laura Cacciani, Salvatore Di Giulio,

Dettagli

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune

Dettagli

COME PREVENIRE IL CANCRO. Dott.ssa Giulia Marini

COME PREVENIRE IL CANCRO. Dott.ssa Giulia Marini COME PREVENIRE IL CANCRO Dott.ssa Giulia Marini LA PREVENZIONE DEL CANCRO Prevenire il cancro è possibile: 1. Prima che si manifesti la malattia: con stili di vita adeguati e vaccini contro il cancro 2.

Dettagli

METASTASI UVEALI: ESPERIENZA DEGLI ULTIMI 10 ANNI

METASTASI UVEALI: ESPERIENZA DEGLI ULTIMI 10 ANNI METASTASI UVEALI: ESPERIENZA DEGLI ULTIMI 10 ANNI C.Mosci; F.Nasciuti Centro Specialistico di Oncologia Oculare Ente Ospedaliero Ospedali Galliera - Genova carlo.mosci@galliera.it XXVI RIUNIONE S.O.N.O.

Dettagli

L IMAGING DELLE VIE BILIARI. Barbara Omazzi UO Gastroenterologia Azienda Ospedaliera G.Salvini Rho Corso aggiornamento MMG 11 Novembre 2006

L IMAGING DELLE VIE BILIARI. Barbara Omazzi UO Gastroenterologia Azienda Ospedaliera G.Salvini Rho Corso aggiornamento MMG 11 Novembre 2006 L IMAGING DELLE VIE BILIARI Barbara Omazzi UO Gastroenterologia Azienda Ospedaliera G.Salvini Rho Corso aggiornamento MMG 11 Novembre 2006 Imaging vie biliari 1900 1970 : Rx,Laparotomia 1970 : PTC, ERCP

Dettagli

Call Center 840.000.006 www.sanita.regione.lombardia.it

Call Center 840.000.006 www.sanita.regione.lombardia.it Call Center 840.000.006 www.sanita.regione.lombardia.it Carcinoma della cervice uterina: attacchiamolo da più fronti Il carcinoma della cervice uterina: una conseguenza rara di una infezione comune Il

Dettagli

Epidemiologia del carcinoma della prostata in Ticino: fine di un'epidemia?

Epidemiologia del carcinoma della prostata in Ticino: fine di un'epidemia? Epidemiologia del carcinoma della prostata in Ticino: fine di un'epidemia? Laura Ortelli Registro Tumori Canton Ticino Istituto cantonale di patologia, Locarno Nuova classificazione WHO (2016) dei tumori

Dettagli

Cancro del Colon-Retto

Cancro del Colon-Retto Cancro del Colon-Retto Prevenzione, Screening e Sorveglianza Dott. Marco La Torre Dipartimento di Chirurgia Generale Azienda Ospedaliera Sant Andrea Epidemiologia Il carcinoma colon- rettale (CCR) è al

Dettagli

ANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE 1974 2513 4487

ANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE 1974 2513 4487 MORTALITÀ Tra i residenti della ULSS n. 1 nel corso del triennio 2010-2012 si sono verificati 4487 decessi (1974 nei maschi e 2513 nelle femmine, media per anno 1496), in leggero aumento rispetto al dato

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

Peculiarita del trattamento integrato nei pazienti HIV

Peculiarita del trattamento integrato nei pazienti HIV Peculiarita del trattamento integrato nei pazienti HIV Clinica'di'Mala*e'Infe*ve'' Azienda'Ospedaliera'di'Perugia' 31/10/2014' ' Dr.'Claudio'Sfara' Dr.ssa'Laura'Bernini' Carcinoma anale 2.5% delle neoplasie

Dettagli

Versione aggiornata al 1 agosto 2003

Versione aggiornata al 1 agosto 2003 Versione aggiornata al 1 agosto 2003 PROTOCOLLO PER L UTILIZZO DI DONATORI POSITIVI PER GLI ANTICORPI DIRETTI CONTRO L ANTIGENE CORE (HBcAb-IgG) DEL VIRUS B DELL EPATITE (HBV) NEL TRAPIANTO DI FEGATO.

Dettagli

IL PDTA DELLE LESIONI FOCALI EPATICHE

IL PDTA DELLE LESIONI FOCALI EPATICHE I martedì dell ordine 6 giugno 2017 IL PDTA DELLE LESIONI FOCALI EPATICHE Giovanni Pedretti U.O. di Medicina Interna Ospedale di Fidenza (PR) Azienda USL di Parma Epidemiologia HCC in Italia www.registri-tumori.it/cms/mode/1701.airt

Dettagli

Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene

Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Screening Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Definizione Con il termine di screening, si intende un esame sistematico condotto con mezzi clinici, strumentali

Dettagli