Universalismo e relativismo dei diritti

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1 Universalismo e relativismo dei diritti Antonino Rotolo Università di Bologna, CIRSFID, Facoltà di Giurisprudenza Via Galliera 3, I Bologna rotolo@cirsfid.unibo.it 1

2 Fondazione dei diritti umani Il principio di universalità dei diritti umani afferma che tutti gli esseri umani sono per natura titolari di certi diritti. In una prospettiva liberale (di origine kantiana), questa tesi fa riferimento e si specifica nel cosiddetto principio di autonomia. Quest ultimo si articola in due direzioni: Autonomia privata: dimensione delle libere scelte individuali e della realizzazione di concezioni personali dell idea di bene; Autonomia pubblica: dimensione delle libere scelte collettive e della realizzazione di concezioni politiche dell idea di bene e di giusto. In questa prospettiva le nozioni di diritti umani e di democrazia sono connesse e tendono a completarsi. E bene sottolineare che il carattere universale dei diritti umani può essere descritto in due modi diversi: Tutti gli esseri umani, in quanto umani, sono titolari di alcuni diritti fondamentali; ma anche Tali diritti fondamentali sono giustificabili razionalmente e quindi possono essere accettati da tutti. Questo significa che la giustificazione dei diritti umani richiede l individuazione di ragioni fondative. Ogni processo di giustificazione deve essere aperto a un consenso potenziale. Ciò significa che la fondazione dei diritti umani è un problema prima di tutto etico e meta-etico. 2

3 Il fondamento dei diritti umani La critica di N. Bobbio Secondo Bobbio, il problema di fondo relativo ai diritti dell'uomo è oggi non tanto quello di giustificarli, quanto quello di proteggerli. E' un problema non filosofico ma politico. Infatti, nella prospettiva di una loro fondazione Diritti dell'uomo è un espressione molto (troppo) vaga. Ci si domanda allora come sia possibile porre il problema del fondamento, assoluto o non assoluto, di diritti di cui non è possibile dare una nozione precisa I diritti dell'uomo costituiscono una classe variabile come la storia di questi ultimi secoli mostra a sufficienza. L'elenco dei diritti dell'uomo si è modificato e va modificandosi col mutare delle condizioni storiche, cioè dei bisogni e degli interessi, delle classi al potere, dei mezzi disponibili per la loro attuazione, delle trasformazioni tecniche, ecc. La classe dei diritti dell'uomo è eterogenea. Tra i diritti compresi nella stessa dichiarazione vi sono pretese molto diverse tra loro e anche incompatibili. Pertanto le ragioni che valgono per sostenere le une non valgono per sostenere le altre. In questo caso, non si dovrebbe parlare di fondamento, ma di fondamenti dei diritti dell'uomo, di diversi fondamenti secondo il diritto le cui buone ragioni si desidera difendere. 3

4 Evoluzione e radici storiche dei diritti umani Origine dei diritti di libertà: Riforma protestante e libertà di coscienza (secoli XVI-XVII); Giusnaturalismo (secoli XVII-XVIII); Positivismo giuridico (XIX secolo); Democrazie costituzionali (XX secolo); Diritto internazionale (XX secolo). 4

5 Esempio: riforma protestante e libertà di coscienza (secoli XVI-XVII) Il ruolo della Riforma per la nascita della cultura dei diritti umani è stato sottolineato da studiosi quali G. Jellinek e E. Troeltsch. M. Lutero: Autonomia dell individuo e rapporto personale con Dio; nessun riferimento esplicito alle idea di eguaglianza e libertà in senso politico; Calvino e il Calvinismo: La dottrina religiosa come base teorica per opporsi a governi ingiusti 1. Analogia tra le dicotomie autorità politica/sudditi e Dio/popolo; 2. Libertà di coscienza come limite invalicabile del potere politico (si pensi alle guerre di religione in Olanda e in Francia). Rivoluzione puritana in Inghilterra: O. Cromwell and J. Milton: 1. Tolleranza e libertà di coscienza come modello per definire il concetto di libertà civile; autodeterminazione degli essere umani. Colonie americane: Battisti, Arminiani e Quaccheri. Stati del Rhode Island e della Pennsylvania: 1. Libertà di coscienza; 2. Osservanza delle leggi approvate dalla maggioranza, ma solo se queste riguardano questioni pubbliche (e non di coscienza); 3. Limiti del potere politico; 4. Diritti di libertà come principio fondativo della comunità democratica: origini religiose della democrazia americana. 5

6 Esempio: diritti e giusnaturalismo (secoli XVII-XVIII) Dal punto di vista storico: necessità di riconciliare una pluralità di religioni e confessioni; Grozio e Pufendorf: astrazione dalle singole confessioni religiose per formulare un diritto naturale universale fondato sulla natura, appunto, degli essere umani; La libertà di coscienza (di carattere religioso) viene così progressivamente secolarizzata: idea razionale di tolleranza. In termini molto generali, gran parte delle teorie moderne del diritto naturale (Grozio, Locke, Kant, Rousseau, etc.) hanno sostenuto almeno una delle tesi seguenti: 1. Il diritto naturale regola le azioni umane e l interazione tra gli individui; 2. Il diritto naturale precede ed è superiore al diritto positivo; quest ultimo deve conformarsi al primo; 3. Fondazione razionale del diritto naturale: esso viene dalla ragione, che è comune a tutti gli esseri umani; 4. Ogni individuo è libero in virtù della propria autonomia morale e alla propria capacità di auto-determinazione dignità umana eguaglianza sistema dei diritti naturali (inalienabili); 5. Contrattualismo: contratto sociale contratto di associazione tra gli uomini che segna il passaggio dallo stato di natura allo stato civile; lo stato come entità politica si fonda sul consenso; 6. Il potere dello stato è limitato; il suo compito è la tutela dei diritti naturali. 6

7 Logica e razionalità dei diritti umani Problemi Pluralismo e differenze culturali: equal right to inequality 1. contesti culturali differenti; 2. tradizioni politiche diverse e differenti sistemi giuridici; 3. distribuzione ineguale delle risorse globali. Fallimento del giusnaturalismo classico: Fallacia naturalistica : E logicamente impossibile derivare un enunciato normativo da uno fattuale; l Essere non implica il Dover Essere ; la ragione, in quanto essere, non può giustificare il contenuto normativo dei diritti umani; Aspetti della discussione Nuova fondazione dei diritti umani: loro giustificazione e status razionale. Applicazione razionale dei diritti umani: natura normativa dei diritti umani e meccanismi razionali della loro applicazione ai casi concreti. Universalismo vs Relativismo 7

8 Applicazione dei diritti I diritti umani corrispondono a un tipo speciale di norma: essi esprimono obblighi; Distinzione tra regole e principi (R. Dworkin, R. Alexy): 1. Le regole sono norme che, date alcune condizioni, obbligano, permettono, vietano o autorizzano in modo definitivo; 2. I principi sono precetti che prescrivono che qualcosa sia realizzato il più possibile tenendo conto delle possibilità giuridiche e di fatto. I diritti umani si basano su principi: 1. Si tratta di diritti astratti e aperti a numerose specificazioni (libertà, eguaglianza, libertà di espressione, diritto di proprietà, etc.); l applicazione a casi concreti richiede che essi siano articolati in modo più concreto l applicazione evidenzia il fatto che i principi possono essere in conflitto tra loro; 2. I diritti fondamentali sono diritti prima facie: I principi possono essere in collisione tra loro e quindi devono essere bilanciati. Esempio: Supponiamo che un individuo x debba essere processato per un certo crimine, sia chiamato a deporre in tribunale, ma che soffra di una grave patologia cardiaca. Il fatto che x subisca un interrogatorio in aula può mettere in serio pericolo la sua salute, e forse anche la vita. In tal caso, ci troviamo di fronte a un dilemma: a) garantire la salute e la vita di x; oppure b) garantire il buon funzionamento del sistema giudiziario. In questo caso, abbiamo a che fare con un conflitto tra principi. Quale decisione va presa? E evidente che non possiamo rifiutare come invalido a) o b): entrambi esprimono valori che non possono essere rifiutati. Bisogna bilanciare a) e b). 8

9 Applicazione dei diritti: Universalismo vs Relativismo (1) Assumiamo che i diritti umani siano universali ma che abbiamo anche un carattere prima facie. Problemi: 1. Poiché sono prima facie possono specificarsi in molti modi; 2. I diritti devono essere bilanciati, in particolare in presenza di principi che caratterizzano altre culture (relativismo culturale); 3. Culture e principio di contestualità: il risultato del bilanciamento deve poter essere compatibile con i presupposti di uno specifico contesto culturale. 9

10 Applicazione dei diritti: Universalismo vs Relativismo (2) Esempio: (1) Tutti gli individui hanno il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni politiche Supponiamo che un individuo X, proveniente da un contesto culturale diverso dal nostro, avanzi il principio seguente: (2) Solo i cittadini saggi hanno il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni politiche E possible risolvere una controversia del genere? (1 ) Ci sono ragioni prima facie che supportano la conclusione secondo cui tutti gli individui hanno il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni politiche Ottimisticamente, anche (2), come (1) può essere riformulato come segue: (2 ) Ci sono ragioni prima facie che supportano la conclusione secondo cui anche i cittadini non saggi hanno il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni politiche Se riformulati in questo modo, i due principi in competizione possono essere bilanciati più facilmente. 10

11 Applicazione dei diritti: Universalismo vs Relativismo (3) Per rendere possible il bilanciamento tra (1 ) e (2 ), dobbiamo assumere che l individuo X sia pronto ad accettare (a seguito di una discussione razionale) le conseguenze di (1), vale a dire che anche persone non sagge possono esprimere le proprie opinioni politiche. Quali sono i presupposti affinché X possa accettare questo? Tutte le culture condividono alcuni valori minimali, necessari per la sopravvivenza della società umana; Tuttavia, alcuni aspetti di questi valori minimali sono presenti in modo più accentuato in alcune culture piuttosto che in altre: si pensi alla libertà di espressione, così importante nella cultura occidentale. 11

12 Fondazione dei diritti umani: Liberals vs Communitarians Il Liberalismo è individualista e universalista: 1. Supremazia della nozione di autonomia morale dell individuo; 2. I principi generali di giustizia prendono forma attraverso il consenso (ad es., J. Rawls) 3. La società viene vista come un aggregato di atomi gli individui; 4. I diritti umani derivano da questa prospettiva etica. Communitarianism (M. Sandel, Ch. Taylor, A. MacIntyre, etc.): 1. La vita degli individui è una sorta di shared life che fa riferimento a our commonality ; critica dell atomismo individualistico; 2. Gli individui non sono naked ; essi sono situated nello contesto culturale e nella loro tradizione; 3. L individualismo non permette di formulare decisioni ragionevoli perché prescinde da tale dimensione culturale; 4. L identità e l auto-coscienza degli individui si forma in contesti interpersonali. 12

13 Metaetica e universalismo dei diritti umani (1) Come si giustifica allora il carattere universalistico dei diritti umani? carattere universale dell etica. Problema della giustificazione delle norme: Trilemma di Münchausen (H. Albert) 1. Le norme sono giustificate (valide) in virtù di norme superiori (regresso ad infinitum); 2. Le norme sono valide in virtù di un processo di giustificazione circolare; 3. La validità delle norme si basa sulla definizione arbitraria di alcuni principi primi. Etica del discorso (K.-O. Apel, J. Habermas, R. Alexy): il trilemma può essere risolto come segue: 1. La giustificazione morale non si basa su processi logico-deduttivi (da cui deriva il Trilemma); non è monologica ma dialogica; 2. La validità delle norme viene stabilita al termine di un processo di argomentazione intersoggettivo; 3. Il consenso raggiunto al termine di tale processo non consiste nella mera somma di accordi individuali, ma deve essere qualificato in modo razionale; 4. La razionalità dell argomentazione si basa sui criteri seguenti: a) il discorso deve essere aperto idealmente a tutti gli individui potenzialmente interessati; b) il dialogo presuppone un insieme di regole; tali regole devono essere rispettate per poter argomentare; c) rifiutare tali regole significa rifiutare il dialogo. 5. La razionalità del discorso non è connessa direttamente a valori sostanziali, ma si fonda sul rispetto di una serie di procedure per raggiungere il consenso. 13

14 Metaetica e universalismo dei diritti umani (2) (Alcune) regole del discorso: R. Alexy Regole costitutive del dialogo: carattere procedurale del dialogo (esempi adattati): Ogni parlante deve giustificare, su richiesta, ciò che afferma Chiunque può prendere parte ai discorsi, può esprimere le proprie opinioni, [senza essere] ostacolato da costrizioni In ogni discorso una norma può trovare un accordo universale quando le conseguenze derivanti generalmente dalla sua osservanza per quel che riguarda gli interessi di ciascun singolo possano essere accettate da tutti in seguito ad argomenti. Diritti umani Alcuni diritti sono formulate implicitamente nelle regole del discorso; esse infatti esprimono gli ideali del mutuo rispetto e dell eguaglianza di coloro che partecipano all argomentazione; Le regole dell argomentazione sono universali, in quanto constitutive del dialogo. Altri argomenti devono essere sviluppati. Per semplicità, tuttavia, essi non verranno considerati in questo seminario 14