SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

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1 SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ASSOCIAZIONE ITALIANA DONAZIONE ORGANI (AIDO) 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: REGIONE EMILIA-ROMAGNA 4 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: AIDO: IL VALORE DEL DONO ) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: ASSISTENZA Area di intervento: salute Codice: A15 6) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Premessa. Come previsto dalla D.G.R. 1265/2012 Approvazione dei criteri regionali per la valutazione dei progetti di servizio civile nazionale da presentare nell anno 2012 si riportano in sintesi i risultati del monitoraggio interno. Monitoraggio del progetto Aido solidarietà 2010 Il monitoraggio dei progetti di servizio civile ha il duplice scopo di valutare l andamento del progetto nel corso dell anno che di fornire indicazioni utili per la rimodulazione della progettazione per gli anni successivi. Come previsto dal progetto il monitoraggio si è articolato con tre questionari somministrati ai volontari all inizio del progetto (1 mese), uno intermedio (5 mese) ed uno finale (12 mese). Nella realizzazione di questo report è stato seguito quanto riportato nel box 20 dei progetti Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell andamento delle attività del progetto 1

2 I dati che seguono sono una sintesi del rapporto finale del monitoraggio dei volontari del Servizio Civile Nazionale (n.2). E ovvio che avendo due soli volontari (uno solo ha terminato il progetto) la base statistica per trarre conclusioni definitive è ampiamente insufficiente. Piuttosto si possono trarre spunti su alcuni argomenti per migliorare il progetto. n. volontari avviati:2 n. volontari che hanno concluso il progetto:1 Esperienza del giovane Il volontario rimasto in servizio è soddisfatto delle attività realizzate e in generale del progetto. Rapporti (con operatori olp - esperto di monitoraggio altro personale dell ente, altri volontari ente, utenti e comunità) Il rapporto con gli utenti è stato sempre molto positivo da parte dei due volontari, soprattutto durante momenti esterni (punti informativi, iniziative). L impatto che hanno avuto i volontari è stato come previsto dal progetto, sia sui beneficiari diretti che indiretti, essendo le attività dell ente codificate in modo preciso. Percorso formativo Fra le capacità che si rilevano maggiormente citate dai volontari c è la capacità di lavorare in gruppo, tenere i rapporti con la gerarchia, utilizzare i nuovi media e il computer. Crescita del giovane: E difficile da valutare vista la particolarità dell attività dell Ente. Certamente ha appreso un metodo di lavoro, ma quanto questo sia poi spendibile sull esterno è difficilmente comprensibile. Dalle risposte del monitoraggio emerge che le attività non erano affatto scontate, né sono scadute nella routine, ma hanno contribuito ad un arricchimento culturale dei giovani. Sensibilizzazione al SC: I volontari hanno partecipato alle attività del Copresc che hanno generalmente apprezzato i momenti di sensibilizzazione. Raggiungimento degli obiettivi Gli obiettivi indicati nel progetto sono stati in buona misura raggiunti, anche se un volontario ha interrotto il servizio circa 3 mesi prima, cosa non secondaria in un progetto con soli 2 volontari. Attualmente non pare necessario rivedere o correggere le attività del progetto. Dopo alcuni mesi hanno raggiunto una discreta autonomia ed una buona conoscenza della struttura che gli hanno permesso una buona operatività. Ai fini del presente box non si ritiene di variare i destinatari del progetto (il contesto territoriale non è influenzato dal monitoraggio) che comunque restano quelli previsti nel punto 6.3. Monitoraggio del progetto Aido solidarietà 2011 Progetto non approvato. 6.1 Breve descrizione della situazione di contesto territoriale e di area di intervento con relativi indicatori rispetto alla situazione di partenza: Il trapianto di organi è l unica cura che permette di sopravvivere (trapianto di cuore, fegato, polmone), o che migliora la qualità della vita (trapianto di rene nei dializzati, di intestino per chi si nutre solo per via endovenosa). 2

3 Il prelievo di organi a scopo di trapianto viene eseguito sui soggetti che si trovano nei reparti di rianimazione in condizioni di morte encefalica e che avevano manifestato, in vita, la volontà di donare. La maggioranza dei trapianti sono effettuati con organi prelevati da donatore cadavere; anche i viventi possono talora donare un organo (rene) o parte di organo (fegato) ad un familiare gravemente malato con il quale venga accertata la compatibilità biologica (per escludere il rigetto). Il problema principale dei trapianti è la carenza di organi, dovuta alla richiesta crescente e alle lunghe liste di attesa. E indispensabile e doveroso che la popolazione venga correttamente informata sull argomento prima di esprimere la propria volontà di donare. Il trapianto è possibile grazie alla cultura della solidarietà civile della società che dona, a cui il dono torna con il trapianto che risponde alla richiesta di salute e di vita degli iscritti in lista d attesa. Il Centro regionale di Riferimento per i Trapianti (CRT-ER) coordina tutte le attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti in Emilia-Romagna. Il CRT del Emilia-Romagna ha sede presso l ospedale S.Orsola di Bologna (Azienda Ospedaliera di Bologna, Policlinico S.Orsola- Malpighi). Al CRT-ER fanno riferimento diretto i Centri trapianto di Bologna (Policlinico S.Orsola- Malpighi), di Modena (Policlinico di Modena), di Parma (Ospedale Maggiore). Al CRT-ER fanno inoltre riferimento anche tutte le sedi di banche regionali di tessuti e cellule. Il CRT-ER è anche in collegamento on-line con il Centro Nazionale Trapianti, cui rende visibili le liste d attesa regionali, l operatività di ogni singola donazione, i follow-up dei trapianti effettuati. Donatori segnalati, effettivi in Emilia-Romagna (tratta dal Centro riferimento trapianti e riferita al ) 3

4 Fonte: Regione Emilia-Romagna Il numero di donatori segnalati è riportato nella tabella sottostante (tratta dal Centro riferimento trapianti e riferita al ) 4

5 Opposizione alla donazione al (tratta dal Centro riferimento trapianti e riferita al ) 5

6 La figura sotto riportata evidenzia graficamente il numero dei donatori utilizzati p.m.p. negli ultimi due anni nelle regioni italiane, notiamo come molte regioni del nord abbiano un tasso di utilizzo superiore a 20 donatori p.m.p., rimane un gap con molte regioni del centro e del sud, dove l utilizzo dei donatori è ancora troppo basso per rispondere alla richiesta di salute dei cittadini residenti iscritti in lista d attesa per trapianto (tratto da Attività di donazione e trapianto di organi e tessuti rapporto del 2012 riferito al 2011 del Centro riferimento trapianti E-R.) In Regione nel 2011 si sono avuti - 29 trapianti di cuore - 85 trapianti di fegato da cadavere 124 trapianti di rene da cadavere 13 trapianti di polmone - 1 trapianto di intestino e multiviscerale La ripartizione regionale è la seguente: 6

7 Nella provincia di Bologna, contesto del progetto, i segnalati sono stati 40 (fonte Regione Emilia- Romagna report 2012 sui trapianti) Ospedale Bellaria Bologna 12 Ospedale Maggiore Bologna 14 Policlinico S.Orsola Bologna 14 Come di evince dal Rapporto 2012 sui trapianti tratto dal sito della Regione Emilia- Romagna Le segnalazioni di potenziali donatori di organi effettuate al CRT-ER (Centro Riferimento Trapianti dell Emilia-Romagna) sono state 208, con una flessione del 2,8% rispetto al 2010; i donatori utilizzati hanno raggiunto il numero di 96 (-17,2%), gli effettivi 102 (-13,6%). In ottemperanza a quanto stabilito a livello nazionale, anche quest anno riportiamo i dati relativi alla categoria di donatori procurati, che comprende, oltre al numero dei donatori effettivi, anche i potenziali donatori in cui il processo donativo si è concluso, ma non è stato possibile utilizzarne gli organi per i seguenti motivi: opposizione della Procura, donatore senza ricevente compatibile in Italia ed in Europa, non idoneità al prelievo (del donatore o degli organi). Questo per rilevare cosa abbia impedito l utilizzo di alcuni donatori potenziali, indipendentemente dall efficienza della rete donazione-trapianto. I donatori procurati sono stati quindi 116 (-12,1%). Resta alta la percentuale di persone che rifiutano l espianto, ovvero il 28,4 % (fonte Regione Emilia- Romagna anno 2012) e la raccolta di organi è ancora insufficiente a coprire la richiesta delle liste di attesa superiore alle 30 persone (insieme con Piemonte e Liguria), chiaramente differenziabile per tipologia di trapianto. Il progetto si prefigge la costruzione di un percorso di crescita della società civile in un territorio in cui il benessere porta le giovani generazioni ad una sorta di apatia verso quella che tutti riconoscono come il principale frutto di queste terre: la tradizione civica. L inserimento dei volontari permettere infatti di potenziare le attività dell Associazione e di implementare le iniziative di sensibilizzazione che periodicamente vengono condotte. Oltre a questo diventa fondamentale poter proporre canali d ingresso ai giovani in un settore come è quello dell associazionismo che si caratterizza per la sua complessità spesso non compresa appieno o neppure in parte proprio dai più giovani. Dati territoriali della Provincia di Bologna Popolazione per età al 1 gennaio 2012, per totale residenti per Comune di residenza e età Comune di residenza 0-14 anni anni anni 65 anni e oltre Totale Anzola dell'emilia Argelato Baricella Bazzano Bentivoglio Bologna Borgo Tossignano Budrio Calderara di Reno Camugnano Casalecchio di Reno Casalfiumanese Castel d'aiano

8 Castel del Rio Castel di Casio Castel Guelfo di Bologna Castello d'argile Castello di Serravalle Castel Maggiore Castel San Pietro Terme Castenaso Castiglione dei Pepoli Crespellano Crevalcore Dozza Fontanelice Gaggio Montano Galliera Granaglione Granarolo dell'emilia Grizzana Morandi Imola Lizzano in Belvedere Loiano Malalbergo Marzabotto Medicina Minerbio Molinella Monghidoro Monterenzio Monte San Pietro Monteveglio Monzuno Mordano Ozzano dell'emilia Pianoro Pieve di Cento Porretta Terme Sala Bolognese San Benedetto Val di Sambro San Giorgio di Piano San Giovanni Persiceto San Lazzaro di Savena San Pietro in Casale Sant'Agata Bolognese Sasso Marconi Savigno

9 Vergato Zola Predosa Totale (Fonte: Sistema statistico Regione Emilia-Romagna) L attività dei volontari si collocherà specificatamente all interno delle strutture dell Associazione con lo scopo di coadiuvare i volontari e gli operatori presenti nell organizzazione delle iniziative e di verifica dei dati anagrafici dell Anagrafe Provinciale dell Ente verificandone la loro attualità e correttezza. INDICATORI CORRELATI INDICATORI CORRELATI Indicatori qualitativi - partecipazione del volontario alla definizione del progetto personalizzato - partecipazione del volontario alla realizzazione delle attività programmate - partecipazione attiva e propositiva del volontario alle attività di socializzazione - positivo inserimento del volontario nel lavoro di equipe Indicatori quantitativi - numero di donatori - numero di persone assistite - numero di ore di aggiornamento dell anagrafe provinciale dei donatori numero di studenti coinvolti - numero di test raccolti 6.2 Criticità e/o bisogni relativi agli indicatori riportati al 6.1 CRITICITA /BISOGNI Implementare la donazione di organi nell area bolognese attraverso iniziative ed attività specifiche arginando un costante calo di consensi in atto anche nella provincia di Bologna. Permettere inoltre un costante aggiornamento della banca dati dei donatori, fondamentale per attuare gli interventi sanitari. Costruire un attività di sensibilizzazione per le scuole sul tema dei trapianti. INDICATORI MISURABILI Indicatori misurabili - numero di donatori - numero di persone assistite - numero di ore di aggiornamento dell anagrafe provinciale dei donatori Indicatori misurabili - numero di studenti coinvolti - numero di test raccolti 6.3 Individuazione dei destinatari ed i beneficiari del progetto: destinatari diretti (soggetti o beni pubblici/collettivi favoriti dalla realizzazione del progetto, che costituiscono il target del progetto) I destinatari diretti sono i cittadini possibili donatori e in genere coloro che sono sensibili a questa tematica. Ne beneficiano anche le strutture sanitarie che possono avere a disposizione una banca dati aggiornata sui donatori. Gli studenti delle scuole di Bologna che aderiscono al progetto sulla sensibilizzazione ai trapianti beneficiari indiretti (soggetti favoriti dall impatto del progetto sulla realtà territoriale/area di intervento) 9

10 I destinatari indiretti possono ascriversi all intera collettività. Che usufruisce in caso di malattia, di un possibile donatore. Le famiglie degli studenti coinvolte nel progetto di sensibilizzazione Indicazione su altri attori e soggetti presenti ed operanti nel settore e sul territorio Il contesto locale è estremamente ricco di realtà associative, che spaziano in tutti i campi culturali, socio-assistenziali, ambientali e sportivo. Citiamo solo le principali in campo assistenziale e socio sanitario: Altre associazioni presenti a Bologna sono: ADMO Associazione Donatori di Midollo Osseo - Regione Emilia-Romagna ADMO Associazione Donatori di Midollo Osseo - Regione Emilia-Romagna, è un Associazione regionale di volontariato che opera in ambito sociosanitario con l obiettivo principale di sensibilizzare alla donazione di midollo osseo il maggior numero di persone. È costituita da 9 sezioni che dipendono dalla sede di Parma e sono diffuse su tutto il territorio regionale. Ha iniziato la propria attività nel Principali attività di ADMO Emilia-Romagna sono: La sensibilizzazione dei giovani attraverso una corretta informazione sulla donazione di midollo osseo, cellule staminali e loro trapianto. La raccolta delle adesioni dei potenziali donatori, compresa una prima selezione e la gestione delle prenotazioni per la tipizzazione presso i Centri Donatori necessaria al loro inserimento nel Registro Regionale. Il sostegno alle strutture che si occupano del trapianto di midollo osseo, tramite donazioni finalizzate all impiego di personale e acquisti di attrezzature. Purtroppo negli ultimi anni è emerso un dato che non può non preoccupare sia i medici che ADMO: c è un sensibile calo di iscritti in Emilia-Romagna ed a livello nazionale. Questo è dovuto sia a alla difficoltà di reperire nuovi tipizzati sia alla fuoriuscita dal Registro di chi ha raggiunto i 55 anni. Per questo motivo il limite d età è stato spostato in avanti e oggi fino a 40 anni si può diventare potenziali donatori. ANED Opera a livello nazionale dal 1972 e a quello regionale dal È stata insignita della Medaglia d oro al Merito della Sanità Pubblica. Si occupa globalmente delle persone affette da malattie renali nelle diverse fasi: prevenzione, dialisi e trapianto. ANED è stata sempre motore attivo e punto di riferimento, a livello nazionale e regionale, nella promozione dell attività dei trapianti ed è Coordinatrice delle Giornate Nazionali Donazione e Trapianto. È Associazione di promozione sociale, di tutela dei diritti, iscritta al registro delle ONLUS. ADISCO ANTR - l Associazione Nazionale dei Trapiantati di Rene ANTFGG Onlus Trapianti di fegato AVIS e FIDAS 6.5 Soggetto attuatore ed eventuali partners L impegno del Ente in tema di servizio civile. L approvazione della Legge 226 del 23 agosto 2004, ha portato alla sospensione del servizio di leva obbligatorio a partire dal 1 gennaio Con l attuazione della legge, le associazioni hanno visto come prima conseguenza, scomparire i giovani impegnati nello svolgimento del servizio civile obbligatorio. Si tratta di ragazzi che nell Ente hanno contribuito a fornire importanti ore di servizio. 10

11 L Ente ha raccolto il bisogno di un inserimento strategico di nuove e giovani risorse all interno degli enti locali con l obiettivo di sostituire il servizio civile obbligatorio con la nuova forma del Servizio Civile Volontario. La dimensione di nuove forme di politiche giovanili vede, infatti, il giovane seriamente impegnato nel contesto organizzativo dell Ente in un ottica innovativa che lo impiega non solo come fruitore di servizi ma come protagonista di percorsi di cittadinanza attiva. L Ente al momento non ha volontari in servizio. L AIDO. L AIDO nasce a Bergamo il 26 febbraio L obiettivo è, inizialmente, quello di cercare di diffondere la prospettiva del trapianto dei reni, come auspicabile alternativa alla dialisi dei nefropatici. E una associazione non lucrativa costituita tra i Cittadini favorevoli alla donazione volontaria, post mortem, anonima e gratuita di organi, tessuti e cellule a scopo di trapianto terapeutico. E apartitica, aconfessionale, interetnica, fondata sul lavoro volontario. Essa opera nel settore socio-sanitario ed ha l esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale (tratta da statuto dell Ente). La sede provinciale di Bologna coordina le attività sul territorio bolognese comprendente 60 comuni e circa persone. I dati regionali sono molto incoraggianti ponendo l Associazione regionale fra le prime come numero di soci, oggi a circa su circa nazionali. IL LABORATORIO EUROPEO PERMANENTE PER LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA, SETTORE SICUREZZA DELLA SALUTE - UNA SCELTA CONSAPEVOLE L idea del progetto nasce dall importanza rivestita dal tema dell educazione alla salute che, in vista dell assunzione di stili di vita congruenti e consapevoli, rappresenta un istanza sociale particolarmente significativa. Le organizzazioni di volontariato, preso atto del progressivo e costante aumento dei mancati consensi alla donazione degli organi che si registra a livello nazionale e nella Provincia i Bologna, avendo ben chiaro che la mancanza di organi tessuti e cellule è il principale ostacolo al ritorno ad una nuova vita per tanti pazienti in lista d attesa. Avendo tra gli obiettivi primari, quello di sensibilizzare alla cultura della donazione come senso civico più alto, all informazione sulla realtà dei trapianti come terapia consolidata di gravi patologie spesso mortali, alla necessità di compiere una scelta il più consapevolmente possibile tra due istanze legittime se motivate: il donare o il negare il consenso alla donazione. Si sono impegnate assieme a diversi partner nel dare vita ad un laboratorio stabile dove aumentare il grado di conoscenza sulla donazione, sui meccanismi e le modalità che regolano tale pratica, nonché sul trapianto di organi, tessuti e cellule, in modo imparziale, al fine di favorire la possibilità di compiere, al raggiungimento della maggiore età, una scelta individuale e consapevole sulla donazione, sia in senso positivo che negativo. Come viene realizzato. Nell atrio dell area adibita a laboratorio viene chiesto ai ragazzi di lasciare soprabiti, quaderni e quant altro in loro possesso e gli viene fornito un braccialetto identificativo di patologia, lo scopo è di immedesimarli in un mondo che è quello dell ospedalizzazione prolungata. Nello stesso locale viene fatto compilare il test d ingresso, una serie di semplici domande tese a valutare il grado di conoscenza delle tematiche trattate nel laboratorio. Man mano che finiscono il test vengono avviati al percorso didattico, un percorso conoscitivo dell anatomia, fisiologia e patologia che sottostanno alle necessità di un trapianto. Il percorso informa anche su procedure, leggi e regolamenti che tutelano i cittadini ed i pazienti. 6.6 Partner A.N.T.R. onlus. Associazione Nazionale Trapiantati di Rene c/o Policlinico S. Orsola Bologna via Massarenti 9 CF

12 Collabora con AIDO per le attività di sensibilizzazione essendo ANTR interessata a diffondere la sua attività fra la cittadinanza. È una ONLUS fondata da persone che hanno ricevuto un trapianto di rene e loro familiari e simpatizzanti. Una associazione aperta a chiunque sia interessato ad approfondire le tematiche relative al trapianto di organi e del rene in particolare, a chi sia disponibile ad impegnarsi nella attività della associazione, a chi sia sensibile alla diffusione della cultura della donazione di organi. 7) Obiettivi del progetto: Premessa. Come previsto dalla D.G.R. 1265/2012 Approvazione dei criteri regionali per la valutazione dei progetti di servizio civile nazionale da presentare nell anno 2012 si riportano in sintesi i risultati del monitoraggio interno. Monitoraggio del progetto Aido solidarietà 2010 Il monitoraggio dei progetti di servizio civile ha il duplice scopo di valutare l andamento del progetto nel corso dell anno che di fornire indicazioni utili per la rimodulazione della progettazione per gli anni successivi. Come previsto dal progetto il monitoraggio si è articolato con tre questionari somministrati ai volontari all inizio del progetto (1 mese), uno intermedio (5 mese) ed uno finale (12 mese). Nella realizzazione di questo report è stato seguito quanto riportato nel box 20 dei progetti Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell andamento delle attività del progetto I dati che seguono sono una sintesi del rapporto finale del monitoraggio dei volontari del Servizio Civile Nazionale (n.2). E ovvio che avendo due soli volontari (uno solo ha terminato il progetto) la base statistica per trarre conclusioni definitive è ampiamente insufficiente. Piuttosto si possono trarre spunti su alcuni argomenti per migliorare il progetto. n. volontari avviati:2 n. volontari che hanno concluso il progetto:1 Esperienza del giovane Il volontario rimasto in servizio è soddisfatto delle attività realizzate e in generale del progetto. Rapporti (con operatori olp - esperto di monitoraggio altro personale dell ente, altri volontari ente, utenti e comunità) Il rapporto con gli utenti è stato sempre molto positivo da parte dei due volontari, soprattutto durante momenti esterni (punti informativi, iniziative). L impatto che hanno avuto i volontari è stato come previsto dal progetto, sia sui beneficiari diretti che indiretti, essendo le attività dell ente codificate in modo preciso. Percorso formativo Fra le capacità che si rilevano maggiormente citate dai volontari c è la capacità di lavorare in gruppo, tenere i rapporti con la gerarchia, utilizzare i nuovi media e il computer. Crescita del giovane: E difficile da valutare vista la particolarità dell attività dell Ente. Certamente ha appreso un metodo di lavoro, ma quanto questo sia poi spendibile sull esterno è difficilmente comprensibile. Dalle risposte del monitoraggio emerge che le attività non erano affatto scontate, né sono scadute nella routine, ma hanno contribuito ad un arricchimento culturale dei giovani. 12

13 Sensibilizzazione al SC: I volontari hanno partecipato alle attività del Copresc che hanno generalmente apprezzato i momenti di sensibilizzazione. Raggiungimento degli obiettivi Gli obiettivi indicati nel progetto sono stati in buona misura raggiunti, anche se un volontario ha interrotto il servizio circa 3 mesi prima, cosa non secondaria in un progetto con soli 2 volontari. Attualmente non pare necessario rivedere o correggere le attività del progetto. Dopo alcuni mesi hanno raggiunto una discreta autonomia ed una buona conoscenza della struttura che gli hanno permesso una buona operatività. Ai fini del presente box non si ritiene di variare gli obiettivi generali o specifici, in quanto alcune attività episodiche e molti limitate nel tempo che hanno svolto i giovani sono state legate ad emergenze di tipo temporaneo, non pianificabili e/o prevedibili. Vengono rivisti gli indicatori alla luce del progetto realizzato e considerato che nell anno 2012 non si sono avuti volontari (ex ante). Monitoraggio del progetto Aido solidarietà 2011 Progetto non approvato. Le tre gambe del servizio civile sono i giovani, la comunità e l ente stesso; pertanto in questa ottica il progetto si propone le seguenti finalità: 1. continuare l esperienza presso questo Ente del servizio civile volontario, traducendo il tempo di servizio volontario in occasione di crescita civile, di responsabilità e di cittadinanza; 2. far crescere e diffondere una cultura ispirata all'equità e al rispetto delle differenze, volta ad ottenere il concreto adempimento costituzionale dei diritti/doveri inderogabili di solidarietà sociale; 3. valorizzare, anche attraverso riconoscimenti formali, l esperienza svolta in questo settore dai volontari, per cogliere e sviluppare risorse e capacità, quale investimento per il futuro; 4. contribuire ad accrescere e migliorare i servizi per la comunità 7.1 Gli obiettivi di cambiamento generati dalle criticità e bisogni indicati nel 6.2: CRITICITA /BISOGNI Implementare la donazione di organi nell area bolognese attraverso iniziative ed attività specifiche arginando un costante calo di consensi in atto anche nella provincia di Bologna. Permettere inoltre un costante aggiornamento della banca dati dei donatori, fondamentale per attuare gli interventi sanitari. Costruire un attività di sensibilizzazione per le scuole sul tema dei trapianti. OBIETTIVI - avere a disposizione una banca dati aggiornata con cui rapportarsi con i centri di trapianto; - creare iniziative di sensibilizzazione per la cittadinanza al fine di implementare la raccolta di adesioni alle donazioni di organi e tessuti; - aumentare la disponibilità di donatori e la tempestività della risposta alle richieste; - fornire informazioni sugli innumerevoli profili della donazione di organi e tessuti (etici, giuridici, organizzazione dell attività di donazione, prelievo e trapianto di organi) nell area di pertinenza dell Azienda USL di Bologna, a partire dalle strutture sanitarie che le sono proprie; Promuovere il progetto Laboratorio Europeo Permanente per la sicurezza della salute attivando delle attività con le scuole per sensibilizzare i giovani alla tematica delle donazioni. 13

14 7.2 Gli obiettivi sopra indicati con gli indicatori del 6.2 alla conclusione del progetto OBIETTIVO 1) - avere a disposizione una banca dati aggiornata con cui rapportarsi con i centri di trapianto; - creare iniziative di sensibilizzazione per la cittadinanza al fine di implementare la raccolta di adesioni alle donazioni di organi e tessuti; aggiornamento - aumentare la disponibilità di donatori e la tempestività della risposta alle richieste; - fornire informazioni sugli innumerevoli profili della donazione di organi e tessuti (etici, giuridici, organizzazione dell attività di donazione, prelievo e trapianto di organi) nell area di pertinenza dell Azienda USL di Bologna, a partire dalle strutture sanitarie che le sono proprie; INDICATORI Indicatori misurabili - numero di donatori - numero di persone assistite - numero di ore di dell anagrafe provinciale dei donatori 2) Promuovere il progetto Laboratorio Europeo Permanente per la sicurezza della salute attivando delle attività con le scuole per sensibilizzare i giovani alla tematica delle donazioni. Indicatori misurabili - numero di studenti coinvolti - numero di test raccolti 7.3 Il confronto fra situazione di partenza e obiettivi di arrivo INDICATORI Ex ANTE Ex POST numero di donatori: + 3% su base annua numero di persone assistite + 3% su base annua numero di ore di aggiornamento dell anagrafe provinciale dei donatori numero di studenti coinvolti numero di test raccolti Obiettivi rivolti ai volontari: - formazione ai valori dell impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33); - apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; - fornire ai partecipanti strumenti idonei all interpretazione dei fenomeni socio-culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; - crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l integrazione e l interazione con la realtà territoriale. Gli obiettivi specifici del progetto relativi ai volontari del servizio civile sono: 14

15 DIFFUSIONE FRA I VOLONTARI DI UN ATTEGGIAMENTO DI CITTADINANZA ATTIVA DIFFUSIONE FRA I VOLONTARI DI CONOSCENZE PROFESSIONALI PER L INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO L Ente ha la possibilità attraverso il servizio civile di fornire alle giovani generazioni un opportunità formativa unica nel suo genere, non limitata alla fornitura di strumenti spendibili successivamente nel mondo del lavoro, ma progettata fin da subito come momento di educazione alla cittadinanza attiva, alla solidarietà e al volontariato. Lo svolgimento del servizio civile consente al volontario, un più agevole inserimento nel mondo del lavoro per la possibilità di vantare l acquisizione di: un effettiva esperienza d applicazione di conoscenze tecniche maturate durante lo svolgimento di percorsi di formazione teorici; capacità di strutturare relazioni sociali complesse acquisite mediante una lunga permanenza in un concreto ambito lavorativo. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi 1 Obiettivo 1) Attivare delle iniziative di sensibilizzazione e informazione che raggiungano il numero più alto possibile di cittadini. Aggiornare la banca dati dei donatori anche nell ottica di fornire un servizio efficiente alle strutture sanitarie pubbliche. Azione 1 Predisporre una serie di attività per la sensibilizzazione e informazione e di aggiornamento della banca dati Attività avere a disposizione una banca dati aggiornata con cui rapportarsi con i centri di trapianto; - creare iniziative di sensibilizzazione per la cittadinanza al fine di implementare la raccolta di adesioni alle donazioni di organi e tessuti; - aumentare la disponibilità di donatori e la tempestività della risposta alle richieste; - fornire informazioni sugli innumerevoli profili della donazione di organi e tessuti (etici, giuridici, organizzazione dell attività di donazione, prelievo e trapianto di organi) nell area di pertinenza dell Azienda USL di Bologna, a partire dalle strutture sanitarie che le sono proprie; 2) Promuovere il progetto Laboratorio Europeo Permanente per la sicurezza della salute attivando delle attività con le scuole per sensibilizzare i giovani alla tematica delle donazioni. Azione 2 Attivare il progetto di sensibilizzazione scolastica ai trapianti Attività attivare il progetto attraverso la stesura del programma di intervento definitivo - promozionale sul progetto presso le istituzioni scolastiche - svolgere i laboratori presso le classi coinvolte dal progetto 15

16 Le azioni comuni a tutti e due gli obiettivi sono: Azione 3: formazione Azione 4: inserimento e affiancamento strutturato Azione 5: promozione e sensibilizzazione Azione 6: monitoraggio Azione 7: verifica finale Nella tabella che segue è rappresentato il piano annuale delle attività previste per i 12 mesi di servizio civile, riassunto dal diagramma di Gantt, che consente una visualizzazione semplice delle diverse fasi progettuali. E così evidenziato l impianto complessivo del progetto, le diverse fasi, la loro singola durata, i tempi di sovrapposizione delle differenti attività. Il progetto per ogni volontario è declinato su 1400 ore annue di servizio, con 42 ore di Formazione generale, 72 ore di Formazione specifica. Il pacchetto formativo (formazione generale e formazione specifica) è di 114 ore complessive. Diagramma di Gantt delle attività. TIPOLOGIA DI /Mese ATTIVITÀ OBIETTIVO 1 AREA ANZIANI AZIONE 1 ATTIVITA 1.1 OBIETTIVO 2 AREA MINORI AZIONE 2 ATTIVITA 2.1 AZIONE 3: Formazione generale FORMAZIONE Formazione specifica AZIONE 4: INSERIMENTO E AFFIANCAMENTO STRUTTURATO AZIONE 5: PROMOZIONE E SENSIB. AZIONE 6: MONITORAGGIO AZIONE 7: VERIFICA FINALE AZIONE 3 : FORMAZIONE L attività svolta durante il servizio offre alle giovani generazioni un opportunità formativa unica nel suo genere, non limitandosi alla fornitura di strumenti spendibili nel mondo del lavoro, ma progettata dall origine come momento di educazione alla cittadinanza attiva e alla solidarietà. La funzione del formatore e dell Olp è quella di condurre il volontario all interno dell esperienza, fornirgli riferimenti per il confronto, indicare gli strumenti e i principi utili a interpretare le situazioni. Il servizio civile può essere considerato un esperienza giovanile di formazione continua, un momento di crescita della persona anche attraverso l interazione con l altro e il confronto con un attività professionale in situazioni di apprendimento intenzionali e naturali. La proposta formativa offerta al volontario si concentra principalmente nei primi mesi di attività. La formazione generale e specifica dei volontari inizierà nel primo mese di servizio. In sintesi la proposta formativa è articolata come segue: FORMAZIONE GENERALE Rientrano in queste 42 ore: 16

17 FORMAZIONE SPECIFICA Rientrano in queste 72 ore: AZIONE 4 : INSERIMENTO E AFFIANCAMENTO L avvio e introduzione ai servizi avviene nell Ente a cura dell Operatore Locale di progetto e sarà coordinata nei contenuti dal formatore specifico del progetto. L articolazione prevista è la seguente: Presentazione dell Ente nel quale svolge il progetto - Visita della struttura e presentazione del volontario a coloro che operano all interno dell associazione - Analisi dell organizzazione dell Ente: quali sono i servizi che offre ai cittadini e qual è il ruolo del volontario all interno di esso. Introduzione, addestramento e inquadramento dei servizi specifici L Olp dedica del tempo per presentare e spiegare nel dettaglio i diversi servizi proposti, specificando e chiarendo bene al volontario quali sono le problematiche che dovrà affrontare e gli strumenti da utilizzare. E utile inoltre presentare al volontario i progetti precedentemente svolti dai volontari che lo hanno preceduto, spiegando quanto fatto, i traguardi ottenuti e gli ostacoli affrontati. L esperienza di altri volontari insieme alla possibilità di comunicare con il proprio Olp permetterà al volontario di comprendere meglio il proprio ruolo e di creare un rapporto di fiducia e collaborazione. L Olp, dopo aver presentato il volontario agli altri dipendenti e/o collaboratori operanti nella sede e aver mostrato i locali e le risorse tecniche e strumentali a disposizione, predisporrà un primo calendario di attività da far svolgere al volontario, per permettergli di avere un primo approccio con l intero arco di attività previste dal progetto in assenza di dirette responsabilità operative e di sperimentarsi sul campo, permettendo contemporaneamente all Olp di valutarne capacità e competenze. AZIONE 5: PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE Riguarda le attività previste al box 17. Tutti i volontari che parteciperanno al progetto avranno il compito, all interno del monte ore annuo, di realizzare le attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale. AZIONE 6: MONITORAGGIO Nel piano di attività descritto e rappresentato nel diagramma di Gantt è prevista l attività di monitoraggio. L attività prevede due modalità di verifica: una serie di azioni di verifica in itinere che definiamo con il termine monitoraggio e un bilancio finale complessivo del progetto. Le azioni di monitoraggio offriranno agli attori del progetto uno spazio per valutare l'esperienza in relazione al progetto di servizio civile nelle sue diverse fasi di realizzazione. In particolare, il monitoraggio si propone di osservare, avvalorare e sostenere l'esperienza di servizio civile; supportare i referenti delle sedi di progetto nella relazione con i volontari; offrire uno spazio di confronto. In quest ottica il monitoraggio diviene un momento di verifica dell andamento dei progetti ed ha l obiettivo di fare il punto sulla situazione, di raccogliere proposte, critiche e domande. I dettagli sono riportati nel box 20. AZIONE 7: VERIFICA FINALE Al termine di un anno di servizio civile è doveroso ed opportuno avviare un bilancio finale dell intera esperienza svolta e delle competenze acquisite. A tal proposito nel corso del dodicesimo mese il responsabile del monitoraggio organizzerà degli incontri di valutazione finale che riguarderanno: - i volontari. - l Operatore Locale di progetto 17

18 e saranno finalizzati alla valutazione del raggiungimento o meno degli obiettivi previsti dal progetto. 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Attività del progetto Attività avere a disposizione una banca dati aggiornata con cui rapportarsi con i centri di trapianto; - creare iniziative di sensibilizzazione per la cittadinanza al fine di implementare la raccolta di adesioni alle donazioni di organi e tessuti; - aumentare la disponibilità di donatori e la tempestività della risposta alle richieste; - fornire informazioni sugli innumerevoli profili della donazione di organi e tessuti (etici, giuridici, organizzazione dell attività di donazione, prelievo e trapianto di organi) nell area di pertinenza dell Azienda USL di Bologna, a partire dalle strutture sanitarie che le sono proprie. Attività attivare il progetto attraverso la stesura del programma di intervento definitivo - promozionale sul progetto presso le istituzioni scolastiche - svolgere i laboratori presso le classi coinvolte dal progetto Professionalità Operatore dell Ente con provata esperienza sulla banca dati e di conoscenza della materia Educatore professionista ed esperto in sensibilizzazione e animazione con minori Ruolo nell attività Coordinare e organizzare le attività Costruire i percorsi formativi e le attività di animazione Nume ro Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto Premessa. Come previsto dalla D.G.R. 1265/2012 Approvazione dei criteri regionali per la valutazione dei progetti di servizio civile nazionale da presentare nell anno 2012 si riportano in sintesi i risultati del monitoraggio interno. Monitoraggio del progetto Aido solidarietà 2010 Il monitoraggio dei progetti di servizio civile ha il duplice scopo di valutare l andamento del progetto nel corso dell anno che di fornire indicazioni utili per la rimodulazione della progettazione per gli anni successivi. Come previsto dal progetto il monitoraggio si è articolato con tre questionari somministrati ai volontari all inizio del progetto (1 mese), uno intermedio (5 mese) ed uno finale (12 mese). Nella realizzazione di questo report è stato seguito quanto riportato nel box 20 dei progetti Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell andamento delle attività del progetto I dati che seguono sono una sintesi del rapporto finale del monitoraggio dei volontari del Servizio Civile Nazionale (n.2). E ovvio che avendo due soli volontari (uno solo ha terminato il progetto) la base statistica per trarre conclusioni definitive è ampiamente insufficiente. Piuttosto si possono trarre spunti su alcuni argomenti per migliorare il progetto. 18

19 n. volontari avviati:2 n. volontari che hanno concluso il progetto:1 Esperienza del giovane Il volontario rimasto in servizio è soddisfatto delle attività realizzate e in generale del progetto. Rapporti (con operatori olp - esperto di monitoraggio altro personale dell ente, altri volontari ente, utenti e comunità) Il rapporto con gli utenti è stato sempre molto positivo da parte dei due volontari, soprattutto durante momenti esterni (punti informativi, iniziative). L impatto che hanno avuto i volontari è stato come previsto dal progetto, sia sui beneficiari diretti che indiretti, essendo le attività dell ente codificate in modo preciso. Percorso formativo Fra le capacità che si rilevano maggiormente citate dai volontari c è la capacità di lavorare in gruppo, tenere i rapporti con la gerarchia, utilizzare i nuovi media e il computer. Crescita del giovane: E difficile da valutare vista la particolarità dell attività dell Ente. Certamente ha appreso un metodo di lavoro, ma quanto questo sia poi spendibile sull esterno è difficilmente comprensibile. Dalle risposte del monitoraggio emerge che le attività non erano affatto scontate, né sono scadute nella routine, ma hanno contribuito ad un arricchimento culturale dei giovani. Sensibilizzazione al SC: I volontari hanno partecipato alle attività del Copresc che hanno generalmente apprezzato i momenti di sensibilizzazione. Raggiungimento degli obiettivi Gli obiettivi indicati nel progetto sono stati in buona misura raggiunti, anche se un volontario ha interrotto il servizio circa 3 mesi prima, cosa non secondaria in un progetto con soli 2 volontari. Attualmente non pare necessario rivedere o correggere le attività del progetto. Dopo alcuni mesi hanno raggiunto una discreta autonomia ed una buona conoscenza della struttura che gli hanno permesso una buona operatività. Ai fini del presente box le attività che hanno svolto i giovani in servizio nell anno 2011, ricadono tutte all interno di quelle descritte di seguito: è certamente difficile riuscire a quantificare l una rispetto all altra, ovvero quanto i volontari sono stati impegnati su una attività piuttosto che l altra. Monitoraggio del progetto Aido solidarietà 2011 Progetto non approvato. Attivita Ruolo 19

20 Attività 1.1 Ai volontari verranno chieste le seguenti attività concrete: - aggiornare la banca dati con cui rapportarsi con i centri di trapianto, inserendo i nuovi nominativi e cancellando quelli ritirati o deceduti; - contribuire alla creazione e promozione di iniziative di sensibilizzazione per la cittadinanza al fine di implementare la raccolta di adesioni alle donazioni di organi e tessuti; - essere in grado, dopo la formazione specifica, di fornire informazioni sugli innumerevoli profili della donazione di organi e tessuti (etici, giuridici, organizzazione dell attività di donazione, prelievo e trapianto di organi) nell area di pertinenza dell Azienda USL di Bologna, a partire dalle strutture sanitarie che le sono proprie. Attività coadiuvare i responsabili dell Ente nella costruzione del progetto di sensibilizzazione per le scuole, studiando i materiali più opportuni per gli studenti e gli argomenti - sensibilizzare le scuole su questo laboratorio, distribuendo materiali informativi - coadiuvare il personale dell Ente direttamente durante lo svolgimento delle attività nelle scuole In generale il volontario si spende a più livelli: - attività individuali e/o di gruppo mirate all integrazione e alla socializzazione; - accompagnamento ed affiancamento in attività strutturate; - partecipazione a momenti di équipe di programmazione e progettazione sui casi portando un importante contributo a partire dalle osservazioni fatte durante gli interventi a contatto con l utente; - partecipazione a momenti formativi. Il volontario apprende: - un recupero degli aspetti relazionali più primitivi e autentici; - modalità di confronto in cui riflettere sul fare per trasformarlo in esperienza; - un esperienza di vita che può contribuire ad un percorso di formazione personale. Al volontario si richiede: - disponibilità a giocarsi su un piano relazionale/ disponibilità alla relazione; - disponibilità al confronto e all acquisizione di nuove conoscenze; - affidabilità e senso di responsabilità. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 2 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 2 12) Numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: e numero minimo di ore settimanali

21 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Disponibilità a svolgere il servizio occasionalmente anche in giorni festivi, domeniche e orari serali. Rispetto della legge sulla privacy per le informazioni di cui si viene a conoscenza nello svolgimento del servizio civile volontario. Possibilità di impiego durante i giorni di sabato o domenica per le iniziative di natura culturale e di sensibilizzazione, fermo restando il mantenimento del lavoro su 5 giorni/settimana e dunque una diversa articolazione dell orario settimanale in base a questi particolari eventi. 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: 21

22 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: L Ente aderisce inoltre alle attività previste nel Piano Provinciale del Servizio Civile e parteciperà alla sua attuazione e a quella del Protocollo d Intesa con il Coordinamento degli Enti di Servizio Civile della Provincia di Bologna Co.Pr.E.S.C per l anno Pertanto il progetto prevede: 1 - Attività di sensibilizzazione e Promozione congiunta del bando e orientamento dei giovani alla scelta del progetto in collaborazione con il Copresc 15 ore complessive 2 attività sensibilizzazione e promozione realizzate dall Ente 6 ore complessive 1 - Attività di sensibilizzazione e Promozione congiunta del bando e orientamento dei giovani alla scelta del progetto in collaborazione con il Copresc 15 ore complessive Il Copresc di Bologna favorisce la collaborazione degli enti sulle attività di sensibilizzazione e di promozione del servizio civile attraverso appositi incontri di lavoro in cui programmare le iniziative e valutare gli elementi di successo e di criticità di quelle già attivate. L attività di sensibilizzazione viene svolta continuativamente durante tutto l anno e può utilizzare diversi strumenti e metodi a seconda del contesto e dei destinatari: - interventi di sensibilizzazione nelle scuole superiori con la possibilità di fare un esperienza pratica di servizio civile regionale anni; - percorsi di formazione rivolti agli insegnanti con il progetto di Educazione alla Solidarietà ed alla Cittadinanza Attiva - P.E.S.C.A.; - visite agli enti di servizio civile da parte degli studenti dei centri di formazione professionale per conoscere le realtà del volontariato civile; - momenti informativi nelle facoltà universitarie - 10 minuti per il Servizio Civile - durante le lezioni universitarie; - incontri di presentazione del servizio civile regionale per giovani stranieri all interno di centri interculturali e centri giovanili; - eventi di sensibilizzazione e valorizzazione delle esperienze: convegni, seminari, incontri, feste; - partecipazione ad eventi pubblici rivolti alla cittadinanza e ai giovani: feste del volontariato - Volontassociate, sagre, feste paesane ecc.; - iniziative di sensibilizzazione sul territorio, da definire a seconda dei target e delle zone: gruppi informali, centri di aggregazione, informagiovani, quartieri, uffici di piano ecc. Il Copresc si occupa di coordinare e programmare le iniziative per realizzarle in collaborazione con gli enti e i volontari di servizio civile, in qualità di testimoni diretti dell esperienza. Viene costruito un calendario condiviso di eventi ed iniziative da svolgere sul territorio a cui gli enti e i loro volontari possono partecipare. Il calendario può essere arricchito e aggiornato di nuovi eventi nel corso dell anno, purchè vengano comunicati almeno un mese e mezzo prima del loro effettivo svolgimento e rispettino i criteri stabiliti dal gruppo di lavoro. Durante le attività di sensibilizzazione vengono trattati i diversi temi legati al servizio civile: principi legislativi (legge nazionale n.64/01 e legge regionale 20/03), storia dell obiezione di coscienza, valori della difesa non armata e violenta, della pace e della solidarietà, Carta d impegno d etico, opportunità offerte dal sistema di servizio civile volontario. Particolare attenzione viene data al servizio civile all estero per sensibilizzare gli enti e i 22

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