Gravitazione Corsi di Laurea in: Fisica Anno Accademico 2010_11

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Gravitazione Corsi di Laurea in: Fisica Anno Accademico 2010_11"

Transcript

1 Gravitazione Corsi di Laurea in: Fisica Anno Accademico 010_11 1

2 1. Forze centrali Sono forze molto importanti in fisica Sono sempre dirette verso un centro di forza Origine delle coordinate coincidente con il centro della forza Sono conservative Il momento angolare si conserva y P Repulsiva!! o ˆ r P x l = C.(ostante) prima del 600 nella gravitazione (Universo) non c era niente da spiegare. corpi terreni corpi celesti

3 Newton non se lo è inventato. Si basa sulle osservazioni di Tycho Brahe (fine del 1500) ed i calcoli del MATEMATICO Keplero che aveva enunciato 3 leggi fenomenologiche ( ). Dimostrazione della II legge: v dt p se consideriamo un intervallo di tempo infinitesimo dt: S da dt = L m = 1 r ϕ Finqui 13 Gennaio 011 3

4 Sole 1. diametro: Km ( 109R T ) 3. gravità: 8g. densità 0.5ρ Terra 4. massa Kg 5. distanza Sole-Terra: Km pianeta Massa (Kg) <Dist> dal Sole (m) Dist. al perielio (Km) Distanza all afelio (Km) Periodo (s) anni T /r 3 (s /m 3 ) Mercurio Venere Terra Marte Giove Saturno Urano Nettuno Plutone Luna: 1. dist. dalla Terrra Km. diametro: 3476 Km 3. volume 10 9 Km 3 1/49 V Terra 4. massa: 1/80 M Terra 5. densità: 0.61 ρ Terra 3.34ρ acqua 6. gravità: 1/6 g 4

5 luna Massa (Kg) <dist.> da Giove (Km) Dist. al periastro di Giove Distanza all apoastro di Giove Periodo (giorni) Io Europa Ganimede Callisto satelliti M (Kg) <dist.> T(Km) Dist. al periastro. (*10 3 Km) Dist. apoa. (*10 3 Km) Periodo (minuti) Sputnik I Sputnik II Explorer I Vanguard I ExplorerIII Sputnik III

6 Con la stessa approssimazione ( ma vale anche nel caso generale di orbite ellittiche) delle orbite circolari: La forza è centripeta, e per il sistema Terra-Sole vale: ( F S,T = F c = M T ω r = 4π M T r) dalla III legge di Keplero: T ( F S,T = 4π M T r) K T r 3 M T r dalla III legge della dinamica...è una forza proporzionale alla massa della Terra e inversamente proporzonale al quadrato della distanza. 6

7 Definendo la nuova costante: modulo della forza Cosa fece realmente Newton? confrontò le accelerazioni della luna e di un grave ( vedremo come ) considerò le masse puntiformi E fece l ipotesi. 7

8 Infatti se nella legge ricavata prima indichiamo con G una costante di proporzionalità: In realtà G è una costante che non dipende nè da M né da r Dimensioni: Valore: 8

9 Dimostrazione della III legge Usiamo il sistema Terra-Luna nell aprossimazione dell orbita circolare e masse puntiformi ( ma è sempre vera!!!): ω m C centro di massa ω c M G Mm ( R + r) = mω r ( R + r ) = r 1+ R r T r 3 = 4π GM = cost. orbite circolari T ( ) = cost. orbite ellittiche a 3 = 4π G M + m a = semiasse maggiore 9

10 F T,L = G M m T L ; F = G M m T d L r T si conoscevano (d L era inizialmente errato): d L m; r T m nell ipotesi di lavorare in un sistema di riferimento inerziale: g = F m = G M T r ; F T,L = G M T M L T d L = M L ω L d L GM T = ω L d L 3 a L = F T,L M L = G M T d L g = F m = G M T r T G, M T non erano noti! G M T si determina misurando ω e d L l accordo con la misura di g era ottimo 10

11 Se e giusta l potesi dell inverso del quadrato della distanza per m e M L : d L 60r T g = GM T r T a L GM T d = r T L d L a L = v L d L ( ) = ms ( ) = 4π d L = 4π m T d L s se g=9.81 ms -1 : misurato!!! In ottimo accordo con i dati sperimentali!!! inoltre: Cavendish a questo punto per misurare la massa della Terra bisogna aspettare Cavendish nel 1798 dato che si conosceva solo il prodotto GM T Nota G si possono misurare le masse di tutti I pianeti 11

12 G Cav. = Nm Kg G att. = Nm Kg L errore sulla misura di g fu solo di circa 1% del valore attuale: 1

13 Utilizzando la formula del binomio di Newton: ( ) ( 1+ x) n =1+ nx + n n 1 ( )( n ) x + n n 1 3 ( )( n ) ( n 3) x 3 + n n x E limitandoci al termine del primo ordine se x e piccolo: ( r T + h ) r 1+ h T r T = r T 1 h +... r T altrimenti: dg dr = d ( dr GM T ) r = GM T r 3 = g r dg g = dr r T = h r T 13

14 da esperimenti di dinamica MASSA da esperimenti gravitazionali ma sono uguali le quantità che si misurano? siano dati tre corpi: # M in M gr distanza A M A,in M A,gr d AC =r C M C,in M C,gr B M B,in M B,gr d CB =r ma in un esperimento inerziale: 14

15 F gr. = G M T M gr r T a = F gr. = G M T m in. r T M gr m in. Se la gravita fosse una proprieta della materia il rapporto potrebbe essere diverso da uno e le acelerazioni di corpi in caduta libera potrebbero essere diverse Da Newton: solo se: m in. =m gr. Bessel: misure accurate con pendoli: 1. Eötvos (1909): m in. =m gr. con Dicke (1964) : m in. =m gr. con Baessler(1999): m in =m gr con Ministep exp.( 010) m in =m gr con

16 Essendo centrale (radiale), in coordinate polari si ha che: verifichiamo che è conservativo: f x = GMmx(x + y + z ) 3 f y = GMmy(x + y + z ) 3 f z = GMmz(x + y + z ) 3 z A B x O y 16

17 W AB = GMm 1 1 r B r A dalla definizione di potenziale: dalla definizione di energia potenziale: E p ( r) = U(r) = V ( r) = G Mm r + C <0 per r finito =0 per R= F g è attrattiva W>0 se m viene da U(r) vale per qualunque cammino Energia potenziale negativa? 1. È nulla all infinito( ragionevole!! ). Avvicinandosi alla sorgente del campo: 1. Le forze del campo compiono lavoro positivo. L energia cinetica aumenta ma. 3. L energia mecc. totale si conserva e quindi 4. Diminuisce l energia potenziale ma 5. Era nulla all inizio.. 3. Può solo diventare negativa!!! 17

18 1. regione di spazio sede di forze gravitazionali. è una grandezza vettoriale n F tot = G m im 0 n 3 r r i0 = G m i r i0 r ˆ m 0 i0 g = i=1 3. il campo di una massa non è perturbato dalle altre masse 4. caratterizzato da un vettore tipico: n F tot = G m i m 0 r i0 i=1 Per una distribuzione continua di massa: g = G dm r ˆ r ˆ r i0 i=1 campo: funzione vettoriale della posizione ( e del tempo?) campo: è un intermediario m 0 m i m 3 m 1 m ( ) = E ( r) p V r m = G M r + C W = ΔE p = mδv = m V B V A g = V ( ) F gr. = E p,gr 18

19 y m m o a a r x p r g 1 g P x il segno meno indica che per x>0 il campo è verso sx come va il campo per x>>a? g 1 = g = Gm r g y = g 1y + g y = 0 g x = g 1x + g x = g 1 cosθ = G m x p r r g x = Gm x p ( x + a ) 3 g x = g 1 cosθ = G m x p r r g x = Gm x p ( x p + a ) 3 L y x dx + L r d g P x = x p x dg x = Gdm r λ = m s dm = λdx L r = x p x dg x = Gdm = G λdx r x p x ( ) g x = dg x g = g xˆ i = Gm s x p x p L ˆ i = Gλ + L L dx ( x p x) 19

20 U U U U = mgz z Forza peso r Forza elastica U U = Kx x U = br r U = H r Forza gravitazionale N.B. Forza centrifuga 1. la forza di Newton è intesa per una distribuzione di massa sferica o puntiforme altrimenti vale per gli elementi dm. per i sistemi legati gravitazionalmente si ha: 0

21 E T (orb. ell.) r + E T = 1 mv G Mm = 1 G Mm r a In un sistema di riferimento non inerziale ( ruota con ω=dφ/dt) centrato sul Sole e con un asse che punta verso il pianeta, il pianeta risente di una forza apparente centrifuga per cui: F r = G Mm r F r = G Mm r K K + m dϕ dt + l mr 3 r U eff ω=dφ/dt non e costante ma lo e L per cui: Che integrata: = G Mm + l r mr l Gmr U eff r = ( r ) = 0 K r 0 = r = l Gmr U eff ( r ) = min. U( 1 r) = E p,gr. K > E p,gr. E 0 > 0 K = E p,gr. E 0 = 0 K < E p,gr. E 0 < 0 orbita ellisse cerchio parabola iperbole Eccent. 0<e<1 e=0 e=1 e>1 En.totale <0 <0 =0 >0 1

22 consideriamo infatti un corpo di massa m (satellite) orbitante attorno ad un corpo di massa M(pianeta). Sia M fisso nell origine di un sistema di riferimento inerziale e facciamo l approssimazione che orbita di m sia circolare. G Mm r = mω r

23 U(J) Κ c si può dimostrare che per un orbita qualunque : E una parte dell energia cinetica r + E = J M + m ε d Mm ( ε 1) = G mm ( εd ε 1) r 0 r c r 1 r J = cost. : momento ang. orbitale U( 1 r) orbita ellisse cerchio parabola iperbole Eccent. 0<e<1 e=0 e=1 e>1 En.totale <0 <0 =0 >0 3

24 Per come avevamo definito il potenziale: Che per l energia potenziale del P.M. in b: Nei casi generali: 4

25 F( r) = G M T m r du( r) = dl = F ( r) dr = F r dr du r ( ) = G M m T r R ( ) = GM T m dr U r r dr = G M m T dr = G M T m R r 5

26 Velocità di fuga L energia potenziale di un corpo di massa m sulla superficie terrestre vale il lavoro, cambiato di segno, che le forze del campo compiono per trasportare il corpo di massa m dall infinito (ove F g =0; U g =0) fin sulla superficie terrestre: Se parte con una velocita iniziale v 0, la sua energia totale vale: All infinito la sua energia potenzale si annulla e rimane solo energia cinetica U( r T ) = 1 mv 0 G M T m r T 1 mv 0 1 mv 0 G M T m r T 0 1 mv 0 = G M T m r T 6

27 ) Periodo massimo di un pendolo??? T ( )s 7

28 Per un punto che dista r dal centro: 8

29 y r o x R T M T Dove: 9

30 m : r 1 : G m 1m m r 3 : r 13 : G m 1m 3 1 r 13 m : r 3 : G m m 3 r 3 E l energia potenziale del sistema è la somma: Mentre per separare i corpi: 30

31 Energia potenziale (di legame)del sistema Terra-Sole: Avendo considerato: 31

32 1. Il vettore del campo ha la direzione della tangente alla linea di forza in ogni punto. iniziano e finiscono sulle sorgenti del campo 3. la loro densità è proporzionale all intensità del campo 4. la loro distribuzione nello spazio in genere rispecchia le simmetrie delle sorgenti 3

33 Linee di forza che indicano il campo gravitazionale vicino ad una massa puntiporme. La direzione delle L.d.F. indica la direzione del campo in ogni punto; la densità delle linee è proporzionale all intensità del campo 33

34 Campo di una distribuzione a simmetria sferica nel caso di uno strato sferico cosa succede fuori e dentro la distribuzionedi massa? g r = G M r e se la distribuzione è piena? r > R 34

35 Ad una distanza r dal centro: 35

Meccanica dei Sistemi e Termodinamica modulo di Gravitazione

Meccanica dei Sistemi e Termodinamica modulo di Gravitazione Meccanica dei Sistemi e Termodinamica modulo di Gravitazione Corsi di Laurea in: Fisica e Astrofisica, Tecnolgie Fisiche Innovative Anno Accademico 2008-09 Lezioni ( docente: Savrié Mauro ) Lunedì : 11.00-13.00

Dettagli

La legge di gravità. La mela

La legge di gravità. La mela La legge di gravità La caduta dei gravi La legge di Newton Il moto dei pianeti (Kepler) La misura della costante G (Cavendish) Masse estese Masse sferiche Verso il centro della terra... Il concetto di

Dettagli

Gravità e moti orbitali. Lezione 3

Gravità e moti orbitali. Lezione 3 Gravità e moti orbitali Lezione 3 Sommario Brevi cenni storici. Le leggi di Keplero e le leggi di Newton. La forza di gravitazionale universale e le orbite dei pianeti. 2 L Universo Geocentrico La sfera

Dettagli

CAPITOLO 9: LA GRAVITAZIONE. 9.1 Introduzione.

CAPITOLO 9: LA GRAVITAZIONE. 9.1 Introduzione. CAPITOLO 9: LA GRAVITAZIONE 9.1 Introduzione. Un altro tipo di forza piuttosto importante è la forza gravitazionale. Innanzitutto, è risaputo che nel nostro sistema di pianeti chiamato sistema solare il

Dettagli

Gravità e moti orbitali. Lezione 3

Gravità e moti orbitali. Lezione 3 Gravità e moti orbitali Lezione 3 Sommario Brevi cenni storici. Le leggi di Keplero e le leggi di Newton. La forza di gravitazionale universale e le orbite dei pianeti. 2 L Universo Geocentrico La sfera

Dettagli

LA GRAVITAZIONE. Tycho Brahe ( ) Supernova Tycho (SN1572) ( )

LA GRAVITAZIONE. Tycho Brahe ( ) Supernova Tycho (SN1572) ( ) LA GRAVITAZIONE Tycho Brahe (1546-1601) Supernova Tycho (SN1572) (1572-1574) 1 LE LEGGI DI KEPLERO Sfruttando le osservazioni sul moto dei pianeti del sistema solare fatte dal suo maestro Tycho Brahe,

Dettagli

Fisica Generale II con Laboratorio. Lezione 0

Fisica Generale II con Laboratorio. Lezione 0 Fisica Generale II con Laboratorio Lezione 0 Gravitazione e leggi di Kepler Leggi di Kepler: Fenomenologiche, dedotte dalle osservazioni e misure accurate di Brahe e Kepler stesso raccolte in molti anni

Dettagli

Le leggi di Keplero modello geocentrico modello eliocentrico

Le leggi di Keplero modello geocentrico modello eliocentrico Le leggi di Keplero Fino al 1600 si credeva che: la Terra fosse al centro dell'universo, con il Sole e i pianeti orbitanti attorno (modello geocentrico) (Esempio: modello aristotetelico-tolemaico); i corpi

Dettagli

(4 π 2 /kt) m t / r 2 = (4 π 2 /ks) m s / r 2

(4 π 2 /kt) m t / r 2 = (4 π 2 /ks) m s / r 2 Le leggi di Keplero Lo studio del moto dei pianeti, tramite accurate misure, permise a Keplero tra il 1600 ed il 1620 di formulare le sue tre leggi: I legge: I pianeti percorrono orbite ellittiche intorno

Dettagli

τ (O) r F è semplicemente l intensità della forza F dal polo O: = r F sinθ = bf

τ (O) r F è semplicemente l intensità della forza F dal polo O: = r F sinθ = bf 5. Momenti, forze centrali e gravitazione Definizione di momento di una forza Si definisce momento della forza F rispetto al polo O la quantità data dal prodotto vettoriale τ (O) r F il cui modulo si misura

Dettagli

Le leggi di Keplero modello geocentrico modello eliocentrico

Le leggi di Keplero modello geocentrico modello eliocentrico Le leggi di Keplero Fino al 1600 si credeva che: la Terra fosse al centro dell'universo, con il Sole e i pianeti orbitanti attorno (modello geocentrico) (Esempio: modello aristotetelico-tolemaico); i corpi

Dettagli

1. Le leggi di Keplero Fino al 1600 si credeva che: la Terra fosse al centro dell'universo, con il Sole e i pianeti orbitanti attorno (modello

1. Le leggi di Keplero Fino al 1600 si credeva che: la Terra fosse al centro dell'universo, con il Sole e i pianeti orbitanti attorno (modello La gravitazione 1. Le leggi di Keplero Fino al 1600 si credeva che: la Terra fosse al centro dell'universo, con il Sole e i pianeti orbitanti attorno (modello geocentrico); i corpi celesti, sferici e perfetti,

Dettagli

Problemi di Fisica. La Gravitazione

Problemi di Fisica. La Gravitazione Problemi di Fisica La Gravitazione Calcolare la forza che agisce sulla Luna per effetto dell interazione gravitazionale con la erra e il Sole. I dati sono: massa Sole M S =1,9810 30 kg; massa erra M =5,9810

Dettagli

DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE

DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE DOWNLOAD Il pdf di questa lezione (0308a.pdf) è scaricabile dal sito http://www.ge.infn.it/ calvini/scamb/ 08/03/2012 I 3 PRINCIPI DELLA DINAMICA PRIMO PRINCIPIO Esiste una

Dettagli

Modulo D Unità 1 I principi della dinamica. Il Primo principio della dinamica. La Dinamica. Il primo principio della dinamica

Modulo D Unità 1 I principi della dinamica. Il Primo principio della dinamica. La Dinamica. Il primo principio della dinamica Pagina 1 Il Primo principio della dinamica La Dinamica La dinamica studia il movimento dei corpi in relazione alle cause che lo determinano. La dinamica del punto materiale è costituita da tre principi:

Dettagli

Fisica Generale 1 per Chimica Formulario di Meccanica

Fisica Generale 1 per Chimica Formulario di Meccanica Fisica Generale 1 per Chimica Formulario di Meccanica Vettori : operazioni elementari: Nota: un vettore verra' qui rappresentato in grassetto es: A = ( A x, A y, A z ) Prodotto scalare A. B = A B cos θ,

Dettagli

Laurea triennale in Fisica a.a

Laurea triennale in Fisica a.a Laurea triennale in Fisica a.a. 010-011 CORSO DI ASTRONOMIA LEZIONE 6 11 aprile 011 Prof. Angelo Angeletti Determinazione di un orbita ellittica da tre osservazioni ρ i u i indicano le posizioni geocentriche

Dettagli

LA GRAVITAZIONE. Legge di Gravitazione Universale 08/04/2015 =6, /

LA GRAVITAZIONE. Legge di Gravitazione Universale 08/04/2015 =6, / LA GRAVITAZIONE Definizione (forza di attrazione gravitazionale) Due corpi puntiformi di massa e si attraggono vicendevolmente con una forza (forza che il corpo A esercita sul corpo B), o (forza che il

Dettagli

1. Le leggi di Keplero Fino al 1600 si credeva che: la Terra fosse al centro dell'universo, con il Sole e i pianeti orbitanti attorno (modello

1. Le leggi di Keplero Fino al 1600 si credeva che: la Terra fosse al centro dell'universo, con il Sole e i pianeti orbitanti attorno (modello La gravitazione 1. Le leggi di Keplero Fino al 1600 si credeva che: la Terra fosse al centro dell'universo, con il Sole e i pianeti orbitanti attorno (modello geocentrico); i corpi celesti, sferici e perfetti,

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO G. BRUNO P R O G R A M M A. A n n o s c o l a s t i c o

LICEO SCIENTIFICO G. BRUNO P R O G R A M M A. A n n o s c o l a s t i c o ISTITUTO D ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE I.T.C.G. L. EINAUDI LICEO SCIENTIFICO G. BRUNO P R O G R A M M A A n n o s c o l a s t i c o 2 0 1 6-2 0 1 7 M A T E R I A : F I S I C A C L A S S E : I S E Z

Dettagli

Dinamica del punto materiale

Dinamica del punto materiale Dinamica del punto materiale Formule fondamentali L. P. 5 Aprile 2010 N.B.: Le relazioni riportate sono valide in un sistema di riferimento inerziale. Princìpi della dinamica Secondo principio della dinamica

Dettagli

Terza prova parziale di Fisica Data: 15 Dicembre Fisica. 15 Dicembre Test a risposta singola

Terza prova parziale di Fisica Data: 15 Dicembre Fisica. 15 Dicembre Test a risposta singola Fisica 15 Dicembre 2011 Test a risposta singola ˆ Una forza si dice conservativa quando: Il lavoro compiuto dalla forza su un qualsiasi cammino chiuso è nullo Il lavoro compiuto dalla forza su un qualsiasi

Dettagli

Principio di inerzia

Principio di inerzia Dinamica abbiamo visto come si descrive il moto dei corpi (cinematica) ma oltre a capire come si muovono i corpi è anche necessario capire perchè essi si muovono Partiamo da una domanda fondamentale: qual

Dettagli

Introduciamo il sistema di riferimento indicato in figura b) con F 1 = ( f, 0) ed F 2 = (f, 0). Se P = (x, y) la condizione (1) fornisce

Introduciamo il sistema di riferimento indicato in figura b) con F 1 = ( f, 0) ed F 2 = (f, 0). Se P = (x, y) la condizione (1) fornisce 1 L ellisse 1.1 Definizione Consideriamo due punti F 1 ed F 2 e sia 2f la loro distanza. L ellisse è il luogo dei punti P tali che la somma delle distanze PF 1 e PF 2 da F 1 ed F 2 è costante. Se indichiamo

Dettagli

Il problema dei due corpi La dinamica planetaria

Il problema dei due corpi La dinamica planetaria Il problema dei due corpi La dinamica planetaria La Meccanica Classica Lagrange Hamilton Jacobi Vettori Per rendere conto della 3-dimensionalità in fisica, e in matematica, si usano delle grandezze più

Dettagli

Si chiama campo di forze una zona di spazio in cui sia possibile associare ad ogni punto un vettore forza

Si chiama campo di forze una zona di spazio in cui sia possibile associare ad ogni punto un vettore forza Lavoro ed Energia Si chiama campo di forze una zona di spazio in cui sia possibile associare ad ogni punto un vettore forza F= F r cioè la forza agente sul punto dipende dalla sua posizione. Un campo di

Dettagli

LA GRAVITAZIONE UNIVERSALE

LA GRAVITAZIONE UNIVERSALE LA GRAVITAZIONE UNIVERSALE Tycho Brahe (1546-1601) Supernova Tycho (SN1572) (1572-1574) 1 LE LEGGI DI KEPLERO Sfruttando le osservazioni sul moto dei pianeti del sistema solare fatte dal suo maestro Tycho

Dettagli

Esperimentazioni di Fisica 1 L accelerazione di gravità

Esperimentazioni di Fisica 1 L accelerazione di gravità Esperimentazioni di Fisica 1 L accelerazione di gravità Università Roma Tre - Dipartimento di Matematica e Fisica 21 maggio 2016 Misurazione dell accelerazione di gravità L accelerazione di gravità Un

Dettagli

ANOMALIA DI BOUGUER (4.1.1) dove G è la costante di gravitazione universale, pari a m3kg-1s-2. (4.1.2)

ANOMALIA DI BOUGUER (4.1.1) dove G è la costante di gravitazione universale, pari a m3kg-1s-2. (4.1.2) ANOMALIA DI BOUGUER La gravità è, tra tutte le forze della natura, quella cui siamo maggiormente soggetti; essa influenza quotidianamente la nostra esistenza. Anche all interno dell universo l'attrazione

Dettagli

approfondimento La dinamica e le interazioni fondamentali Il principio di inerzia secondo Galileo Sistemi inerziali

approfondimento La dinamica e le interazioni fondamentali Il principio di inerzia secondo Galileo Sistemi inerziali approfondimento La dinamica e le interazioni fondamentali Il principio di inerzia secondo Galileo Sistemi inerziali Forza gravitazionale e forza peso massa e peso, peso apparente Forze normali Moto circolare

Dettagli

Forze, lavoro energia

Forze, lavoro energia Forze, lavoro energia Dinamica di particelle puntiformi La base della dinamica sono i tre principi (dovuti a Newton) Le forze producono lavoro, che dipende dal particolare spostamento fatto Per alcune

Dettagli

Gravitazione universale.

Gravitazione universale. Gravitazione universale. Mauro Saita e-mail: maurosaita@tiscalinet.it Versione provvisoria, marzo 2014. Indice 1 Il sistema solare e il modello eliocentrico 2 1.1 Aristarco di Samo (310 a.c. - 230 a.c.).

Dettagli

La Misura del Mondo. 4 Le distanze nel sistema solare. Bruno Marano Dipartimento di Astronomia Università di Bologna

La Misura del Mondo. 4 Le distanze nel sistema solare. Bruno Marano Dipartimento di Astronomia Università di Bologna La Misura del Mondo 4 Le distanze nel sistema solare Dipartimento di Astronomia Università di Bologna La triangolazione tra la Torre degli Asinelli, Porta S.Felice, il ponte sul Reno e il Colle della Guardia

Dettagli

x : p x,i = 2 MV 0 = MV 3 cosθ MV 4 cosθ 4 = p x,f y : p y,i = 0 = MV 3 sinθ 3 3 MV 4 sinθ 4 = p x,f

x : p x,i = 2 MV 0 = MV 3 cosθ MV 4 cosθ 4 = p x,f y : p y,i = 0 = MV 3 sinθ 3 3 MV 4 sinθ 4 = p x,f Esercizio 1 Il corpo 1 e il corpo 2, entrambi considerabili come puntiformi, si trovano su un piano orizzontale xy privo di attrito. Inizialmente, rispetto al sistema di riferimento inerziale x y, il corpo

Dettagli

Semplici problemi di meccanica celeste

Semplici problemi di meccanica celeste XVI Scuola Estiva di Astronomia Stilo, 29 luglio 2011 Semplici problemi di meccanica celeste Mauro Dolci Comitato Olimpico Italiano INAF SAIt Elementi di algebra e geometria PROPORZIONI Proprietà: a :

Dettagli

I Meccanica Orbitale 1

I Meccanica Orbitale 1 Indice I Meccanica Orbitale 1 1 Meccanica kepleriana 3 1.1 Il moto dei pianeti e le leggi di Keplero.............. 3 1.2 Il problema degli n-corpi..................... 4 1.3 Potenziale gravitazionale di

Dettagli

La forza gravitazionale: Newton, la mela, la luna e. perché la mela cade e la luna ruota?

La forza gravitazionale: Newton, la mela, la luna e. perché la mela cade e la luna ruota? La forza gravitazionale: Newton, la mela, la luna e perché la mela cade e la luna ruota? La causa dei due fenomeni è la stessa Accelerazione luna : a L = 0.0027 m/s 2 Accelerazione mela : a m = 9.81 m/s

Dettagli

Forze di attrito. coefficiente di attrito statico, R t tangenziale del piano e R n

Forze di attrito. coefficiente di attrito statico, R t tangenziale del piano e R n Forze di attrito Attrito Statico Corpo poggiato su supericie orizzontale scabra Forza orizzontale applicata ad esso -> si ha equilibrio inché Attrito Dinamico - R t max = - μ s R n u t (indipendente da

Dettagli

ESA/Rosetta/Philae/CIVA. Progetto MISSIONE ROSETTA GRUPPO ORBITE: Massai Elisabetta 5 B Bardelli Francesca 5 B Benini Marta 5 B

ESA/Rosetta/Philae/CIVA. Progetto MISSIONE ROSETTA GRUPPO ORBITE: Massai Elisabetta 5 B Bardelli Francesca 5 B Benini Marta 5 B ESA/Rosetta/Philae/CIVA Progetto MISSIONE ROSETTA GRUPPO ORBITE: Massai Elisabetta 5 B Bardelli Francesca 5 B Benini Marta 5 B Prima di parlare dell orbita della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko e delle

Dettagli

Dinamica Rotazionale

Dinamica Rotazionale Dinamica Rotazionale Richiamo: cinematica rotazionale, velocità e accelerazione angolare Energia cinetica rotazionale: momento d inerzia Equazione del moto rotatorio: momento delle forze Leggi di conservazione

Dettagli

I.I.S. N. BOBBIO DI CARIGNANO - PROGRAMMAZIONE PER L A. S

I.I.S. N. BOBBIO DI CARIGNANO - PROGRAMMAZIONE PER L A. S I.I.S. N. BOBBIO DI CARIGNANO - PROGRAMMAZIONE PER L A. S. 2014-15 DISCIPLINA: FISICA (Indirizzo linguistico) CLASSE: TERZA (tutte le sezioni) COMPETENZE DISCIPLINARI ABILITA CONTENUTI ORGANIZZATI PER

Dettagli

Fondamenti di Fisica necessari per i corsi di informatica ed elettronica

Fondamenti di Fisica necessari per i corsi di informatica ed elettronica Fondamenti di Fisica necessari per i corsi di informatica ed elettronica Ricordiamo che: La velocità è data dal percorso fatto nel tempo. Esempio: una velocità di 30Km/ora indica che in un ora si percorrono

Dettagli

Le leggi della meccanica

Le leggi della meccanica Le leggi della meccanica ed il punto materiale Flavio DINAMICA DEL CORPO RIGIDO 1 Il I principio Il moto naturale di un punto materiale è rettilineo e uniforme quindi non circolare (le sfere celesti di

Dettagli

Anna M. Nobili: Lezioni Fisica 1 per Chimici a.a

Anna M. Nobili: Lezioni Fisica 1 per Chimici a.a Anna M. Nobili: Lezioni Fisica 1 per Chimici a.a. 2013-2014 26 Settembre 2013 Grandezze fisiche, dimensioni e unità di misura. Potenze di 10 e loro uso. 3 Ottobre 2013 Grandezze fisiche, dimensioni e

Dettagli

RICHIAMI DELLA FISICA DI BASE. 2) I temi fondamentali della fisica classica e della fisica moderna.

RICHIAMI DELLA FISICA DI BASE. 2) I temi fondamentali della fisica classica e della fisica moderna. PROGRAMMA di FISICA CLASSE 3^ A 3^F AS 2017-18 ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI: Al fine del raggiungimento degli obiettivi cognitivi sono stati scelti i seguenti argomenti: RICHIAMI DELLA FISICA DI BASE 1)

Dettagli

POLITECNICO DI MILANO IV FACOLTÀ Ingegneria Aerospaziale Fisica Sperimentale A+B - III Appello 11 Febbraio 2008

POLITECNICO DI MILANO IV FACOLTÀ Ingegneria Aerospaziale Fisica Sperimentale A+B - III Appello 11 Febbraio 2008 POLICNICO DI MILANO IV FACOLÀ Ingegneria Aerospaziale Fisica Sperimentale A+B - III Appello 11 Febbraio 008 Giustificare le risposte e scrivere in modo chiaro e leggibile. Sostituire i valori numerici

Dettagli

SOMMERFELD ORBITE ELLITTICHE NEL CASO DELL IDROGENO. e l energia potenziale diventa (indichiamo con E la carica del nucleo)

SOMMERFELD ORBITE ELLITTICHE NEL CASO DELL IDROGENO. e l energia potenziale diventa (indichiamo con E la carica del nucleo) SOMMERFELD ORBITE ELLITTICHE NEL CASO DELL IDROGENO Il nostro obbiettivo è di selezionare tra tutte le orbite ellittiche meccanicamente possibili quelle possibili anche secondo la teoria quantistica. Il

Dettagli

approfondimento Cinematica ed energia di rotazione equilibrio statico di un corpo esteso conservazione del momento angolare

approfondimento Cinematica ed energia di rotazione equilibrio statico di un corpo esteso conservazione del momento angolare approfondimento Cinematica ed energia di rotazione equilibrio statico di un corpo esteso conservazione del momento angolare Moto di rotazione Rotazione dei corpi rigidi ϑ(t) ω z R asse di rotazione v m

Dettagli

FISICA. STATICA Le forze. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica

FISICA. STATICA Le forze. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica FISICA STATICA Le forze Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica L EFFETTO DELLE FORZE Una forza applicata a un oggetto fermo può fare aumentare la sua velocità; mentre applicata

Dettagli

, conservaz del mom della quant di moto, in cui abbiamo 3 cost scalari.

, conservaz del mom della quant di moto, in cui abbiamo 3 cost scalari. Il probl degli N corpi consiste nello studio del moto di un sistema di n punti di massa, soggetti alle mutue interazioni gravitaz descritte dalla legge newtoniana. L obiettivo è quello di identificare

Dettagli

Formulario per Fisica con Esercitazioni

Formulario per Fisica con Esercitazioni Formulario per Fisica con Esercitazioni 27 gennaio 2015 1 Errori di misura Errore sulle misure dirette: Errore massimo (il risultato della misura non fluttua): 1 oppure 1/2 divisione della scala. Errore

Dettagli

Corso di Fisica tecnica e ambientale a.a. 2011/ Docente: Prof. Carlo Isetti

Corso di Fisica tecnica e ambientale a.a. 2011/ Docente: Prof. Carlo Isetti ELEMENTI DI DINAMICA 3.1 GENERALITÀ Mentre la cinematica si occupa della descrizione del moto dei corpi senza occuparsi delle cause che lo determinano, la dinamica prende in considerazione anche le cause

Dettagli

p i = 0 = m v + m A v A = p f da cui v A = m m A

p i = 0 = m v + m A v A = p f da cui v A = m m A Esercizio 1 Un carrello di massa m A di dimensioni trascurabili è inizialmente fermo nell origine O di un sistema di coordinate cartesiane xyz disposto come in figura. Il carrello può muoversi con attrito

Dettagli

Formulario per Fisica con Esercitazioni (LT Chimica Industriale - Bologna)

Formulario per Fisica con Esercitazioni (LT Chimica Industriale - Bologna) Formulario per Fisica con Esercitazioni (LT Chimica Industriale - Bologna) 7 giugno 2013 1 Errori di misura Errore sulle misure dirette: Errore massimo (il risultato della misura non fluttua): 1 oppure

Dettagli

Prova Scritta di Fisica Corso di Studi in Ingegneria Civile, Università della Calabria, 1 Luglio 2014

Prova Scritta di Fisica Corso di Studi in Ingegneria Civile, Università della Calabria, 1 Luglio 2014 Prova Scritta di Fisica Corso di Studi in Ingegneria Civile, Università della Calabria, 1 Luglio 014 Esercizio 1: Una molla ideale è utilizzata per frenare un blocco di massa 50 kg che striscia su un piano

Dettagli

S1 - Lezioni del 28 e 30 Settembre 2016 (23 Settembre 2016: Presentazione del corso)

S1 - Lezioni del 28 e 30 Settembre 2016 (23 Settembre 2016: Presentazione del corso) a.a. 2016-2017: foto alla lavagna di tutte le lezioni e sommario degli argomenti principali trattati in ogni lezione S1 - Lezioni del 28 e 30 Settembre 2016 (23 Settembre 2016: Presentazione del corso)

Dettagli

Sezione Il Sistema Solare Testo Parte III

Sezione Il Sistema Solare Testo Parte III Sezione Il Sistema Solare Testo Parte III Argomenti trattati Rappresentazione geometrica del sistema geocentrico o tolemaico Rappresentazione geometrica del sistema eliocentrico o copernicano Velocità

Dettagli

Corsi di Laurea in Ingegneria per l ambiente ed il Territorio e Chimica. Esercizi 1 FISICA GENERALE L-B. Prof. Antonio Zoccoli

Corsi di Laurea in Ingegneria per l ambiente ed il Territorio e Chimica. Esercizi 1 FISICA GENERALE L-B. Prof. Antonio Zoccoli rof. Antonio Zoccoli 1) Una carica Q è distribuita uniformemente in un volume sferico di raggio R. Determinare il lavoro necessario per spostare una carica q da una posizione a distanza infinita ad una

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Junior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Junior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova Teorica - Categoria Junior 1. Vero o falso? Quale delle seguenti affermazioni può essere vera? Giustificate in dettaglio la vostra

Dettagli

F x =m a x. F y =m a y. F z =m a z. Studio delle varie forze

F x =m a x. F y =m a y. F z =m a z. Studio delle varie forze Leggi della dinamica 1. Se ris =0 a=0 Definizione operativa di sistema inerziale. ris =m a x =m a x y =m a y z =m a z Studio delle varie forze A B 3. AB = - AB BA BA Massa: unità di misura Dimensioni:

Dettagli

FISICA. MECCANICA La Gravitazione. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica

FISICA. MECCANICA La Gravitazione. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica FISICA MECCANICA La Gravitazione Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica UN PO DI STORIA Secondo un modello cosmologico (modello geocentrico) che risale prima ad Aristotele e poi

Dettagli

Numero progressivo: 6 Turno: 1 Fila: 1 Posto: 1 Matricola: Cognome e nome: (dati nascosti per tutela privacy)

Numero progressivo: 6 Turno: 1 Fila: 1 Posto: 1 Matricola: Cognome e nome: (dati nascosti per tutela privacy) Numero progressivo: 6 Turno: 1 Fila: 1 Posto: 1 Matricola: 0000695216 Cognome e nome: (dati nascosti per tutela privacy) 1. Di quanto ruota in un giorno sidereo il piano di oscillazione del pendolo di

Dettagli

ORBITE ELLITTICHE, PERO QUASI CIRCOLARI

ORBITE ELLITTICHE, PERO QUASI CIRCOLARI ORBITE ELLITTICHE, PERO QUASI CIRCOLARI Keplero lavorò come assistente di Thycho Brahè e continuò la sua opera. Studiò a lungo i dati delle sue osservazioni astronomiche, le migliori di quell epoca, e

Dettagli

Sistemi di più particelle

Sistemi di più particelle Sistemi di più particelle Finora abbiamo considerato il modo di una singola particella. Che cosa succede in sistemi di molte particelle, o in un sistema non puntiforme? Scomponendo il sistema in N particelle

Dettagli

Esercizio 1. F a = µ d F n. Nella geometria dell esercizio: F n = mg senα F a = µ d mg cosα.

Esercizio 1. F a = µ d F n. Nella geometria dell esercizio: F n = mg senα F a = µ d mg cosα. Esercizio 1 a forza attrito raente F a è sempre opposta alla velocità Detta la componente F n ella reazione vincolare el piano parallela al piano stesso, vale la seguente relazione: F a = µ F n. Nella

Dettagli

Errata Corrige. Quesiti di Fisica Generale

Errata Corrige. Quesiti di Fisica Generale 1 Errata Corrige a cura di Giovanni Romanelli Quesiti di Fisica Generale per i C.d.S. delle Facoltà di Scienze di Prof. Carla Andreani Dr. Giulia Festa Dr. Andrea Lapi Dr. Roberto Senesi 2 Copyright@2010

Dettagli

Programma dettagliato del corso di MECCANICA RAZIONALE Corso di Laurea in Ingegneria Civile

Programma dettagliato del corso di MECCANICA RAZIONALE Corso di Laurea in Ingegneria Civile Programma dettagliato del corso di MECCANICA RAZIONALE Corso di Laurea in Ingegneria Civile Anno Accademico 2017-2018 A. Ponno (aggiornato al 20 dicembre 2017) 2 Ottobre 2017 2/10/17 Benvenuto, presentazione

Dettagli

. Esprimere il risultato in km, anni luce, parsec, unità astronomiche e raggi solari.

. Esprimere il risultato in km, anni luce, parsec, unità astronomiche e raggi solari. Olimpiadi Italiane di Astronomia 018, INAF - Osservatorio Astrofisico di Catania Corso di preparazione alla Finale Nazionale - Incontro 1: arzo 018 A cura di: Giuseppe Cutispoto e ariachiara Falco 8. KA

Dettagli

Unità didattica 2. Seconda unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia

Unità didattica 2. Seconda unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia Unità didattica 2 Dinamica Leggi di Newton.. 2 Le forze 3 Composizione delle forze 4 Esempio di forza applicata...5 Esempio: il piano inclinato.. 6 Il moto del pendolo.. 7 La forza gravitazionale 9 Lavoro

Dettagli

Meccanica del punto materiale

Meccanica del punto materiale Meccanica del punto materiale Princìpi della dinamica. Forze. Momento angolare. Antonio Pierro @antonio_pierro_ (https://twitter.com/antonio_pierro_) Per consigli, suggerimenti, eventuali errori o altro

Dettagli

INDICE GRANDEZZE FISICHE

INDICE GRANDEZZE FISICHE INDICE CAPITOLO 1 GRANDEZZE FISICHE Compendio 1 1-1 Introduzione 2 1-2 Il metodo scientifico 2 1-3 Leggi della Fisica e Principi 4 1-4 I modelli in Fisica 7 1-5 Grandezze fisiche e loro misurazione 8 1-6

Dettagli

Legge di gravitazione universale

Legge di gravitazione universale Legge di gravitazione universale Famosissima è la legge che fu ispirata, come i libri sono soliti raccontare, dalla caduta di una mela sulla testa di Isaac Newton (1642-1727). Questa nota relazione, che

Dettagli

LE FORZE E IL MOTO. Il moto lungo un piano inclinato

LE FORZE E IL MOTO. Il moto lungo un piano inclinato LE FORZE E IL MOTO Il moto lungo un piano inclinato Il moto di caduta lungo un piano inclinato un moto uniformemente accelerato in cui l accelerazione è diretta parallelamente al piano (verso il basso)

Dettagli

Corso di introduzione all Astrofisica

Corso di introduzione all Astrofisica Corso di introduzione all Astrofisica I modulo Prof. Giuseppe Bertin Anno accademico 9 Indice Il teorema del viriale. Problema....................................... Equazioni del moto e energia per sistemi

Dettagli

Tempi Moduli Unità /Segmenti. 2.1 La conservazione dell energia meccanica

Tempi Moduli Unità /Segmenti. 2.1 La conservazione dell energia meccanica PERCORSO FORMATIVO DEL 3 ANNO - CLASSE 3 A L LSSA A. S. 2015/2016 Tempi Moduli Unità /Segmenti MODULO 0: Ripasso e consolidamento di argomenti del biennio MODULO 1: Il moto dei corpi e le forze. (Seconda

Dettagli

A: L = 2.5 m; M = 0.1 kg; v 0 = 15 m/s; n = 2 B: L = 2 m; M = 0.5 kg; v 0 = 9 m/s ; n = 1

A: L = 2.5 m; M = 0.1 kg; v 0 = 15 m/s; n = 2 B: L = 2 m; M = 0.5 kg; v 0 = 9 m/s ; n = 1 Esercizio 1 Un asta di lunghezza L e massa trascurabile, ai cui estremi sono fissati due corpi uguali di massa M (si veda la figura) giace ferma su un piano orizzontale privo di attrito. Un corpo di dimensioni

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2016 Gara Interregionale - 22 Febbraio Categoria Junior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2016 Gara Interregionale - 22 Febbraio Categoria Junior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2016 Gara Interregionale - 22 Febbraio Categoria Junior 1. Giove e la Luna Osservate il pianeta Giove sapendo che si trova all opposizione e notate che la Luna è molto

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova pratica - Categoria Senior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova pratica - Categoria Senior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2015 FINALE NAZIONALE 19 Aprile Prova pratica - Categoria Senior Variabili Cefeidi Le Cefeidi sono stelle variabili ( m ~ 1) di massa M > 5 M ed aventi periodo 1 < P

Dettagli

Lez. 10 Concetto di forza

Lez. 10 Concetto di forza Lez. 10 Concetto di forza Prof. 1 Dott., PhD Dipartimento Scienze Fisiche Università di Napoli Federico II Compl. Univ. Monte S.Angelo Via Cintia, I-8016, Napoli mettivier@na.infn.it +39-081-676137 1 Ciascuno

Dettagli

, mentre alla fine, quando i due cilindri ruotano solidalmente, L = ( I I ) ω. . Per la conservazione, abbiamo

, mentre alla fine, quando i due cilindri ruotano solidalmente, L = ( I I ) ω. . Per la conservazione, abbiamo A) Meccanica Un cilindro di altezza h, raggio r e massa m, ruota attorno al proprio asse (disposto verticalmente) con velocita` angolare ω i. l cilindro viene appoggiato delicatamente su un secondo cilindro

Dettagli

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Junior

OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Junior OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2013 FINALE NAZIONALE Prova Teorica - Categoria Junior 1. L ora a Oriente A un certo istante osserviamo una stella che si trova esattamente sull orizzonte in direzione

Dettagli

PROGRAMMA di FISICA CLASSE 3^ D 3^G AS ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI:

PROGRAMMA di FISICA CLASSE 3^ D 3^G AS ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI: PROGRAMMA di FISICA CLASSE 3^ D 3^G AS 2016-17 ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI: Al fine del raggiungimento degli obiettivi cognitivi sono stati scelti i seguenti argomenti: RICHIAMI DELLA FISICA DI BASE 1)

Dettagli

DINAMICA (Leggi di Newton)

DINAMICA (Leggi di Newton) DINAMICA (Leggi di Newton) DINAMICA (Leggi di Newton) I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA DINAMICA (Leggi di Newton) I corpi interagiscono fra di loro mediante azioni, chiamate forze, che costituiscono le cause

Dettagli

Dinamica. Relazione tra forze e movimento dei corpi Principi della dinamica Conce4 di forza, inerzia, massa

Dinamica. Relazione tra forze e movimento dei corpi Principi della dinamica Conce4 di forza, inerzia, massa Dinamica Relazione tra forze e movimento dei corpi Principi della dinamica Conce4 di forza, inerzia, massa Cinematica Moto rettilineo uniforme s=s 0 +v(t-t 0 ) Moto uniformemente accelerato v=v 0 +a(t-t

Dettagli

F 9, N w. m p. r p 2 n

F 9, N w. m p. r p 2 n campo magnetico planetario nel Sistema Solare Sostituendo i valori numerici nella espressione della forza giroscopica, per la Terra si ottiene : F 9,44 0 5 N w valore assolutamente trascurabile rispetto

Dettagli

Scuola Galileiana di Studi Superiori Classe di Scienze Naturali Soluzione della Prova Scritta di Fisica a.a a =

Scuola Galileiana di Studi Superiori Classe di Scienze Naturali Soluzione della Prova Scritta di Fisica a.a a = Scuola Galileiana di Studi Superiori Classe di Scienze Naturali Soluzione della Prova Scritta di Fisica a.a. 009 00 Problema a) Tenendo conto della spinta di Archimede e rivolgendo l asse verticale verso

Dettagli

Astronomia Lezione 27/10/2016

Astronomia Lezione 27/10/2016 Astronomia Lezione 27/10/2016 Docente: Alessandro Melchiorri e.mail: alessandro.melchiorri@roma1.infn.it Sito web per le slides delle lezioni: oberon.roma1.infn.it/alessandro/astro2016 Astronomia Lezione

Dettagli

Ottavio Serra. Odografo di un punto mobile

Ottavio Serra. Odografo di un punto mobile Ottavio Serra Odografo di un punto mobile L odografo di un punto mobile P è la curva descritta dall estremo del vettore velocità applicato in un punto fisso O. L odografo è la rappresentazione del moto

Dettagli

Dinamica. Studio delle CAUSE del moto Cosa fa muovere un corpo? FORZA = ciò che modifica l atto di moto di un corpo. Atto di moto

Dinamica. Studio delle CAUSE del moto Cosa fa muovere un corpo? FORZA = ciò che modifica l atto di moto di un corpo. Atto di moto Dinamica Studio delle CAUSE del moto Cosa fa muovere un corpo? Atto di moto Traslatorio Rotatorio Rototraslatorio FORZA = ciò che modifica l atto di moto di un corpo 1 Un po di storia Storicamente (Aristotele)

Dettagli

!" #$ !" #$!" !" #$!" !" #$!" % & ' !" #$!" % & ' ()*+,+ !" #$!" % & ' ()*+,+!" #$!" - $ !" #$!" % & ' ()*+,+!" #$!" - $! % % )./+0+*,).+,.+1+ %% % )./+0+*,).+,.+1+ %% +2 $ 3*)4.24*1"5* 3*)6+2++0)1,25

Dettagli

Soluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 17/06/2019

Soluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 17/06/2019 Soluzione degli esercizi dello scritto di Meccanica del 17/06/2019 Esercizio 1 Un corpo rigido è formato da un asta di lunghezza L = 2 m e massa trascurabile, ai cui estremi sono fissati due corpi puntiformi,

Dettagli

Dinamica. Obbiettivo: prevedere il moto dei corpi una volta note le condizioni iniziali e le interazioni con l'ambiente

Dinamica. Obbiettivo: prevedere il moto dei corpi una volta note le condizioni iniziali e le interazioni con l'ambiente Dinamica Obbiettivo: prevedere il moto dei corpi una volta note le condizioni iniziali e le interazioni con l'ambiente Tratteremo la Dinamica Classica, valida solo per corpi per i quali v

Dettagli

Breve lezione di Astronomia. Sistema Solare con le sue relative dimensioni

Breve lezione di Astronomia. Sistema Solare con le sue relative dimensioni Breve lezione di Astronomia Sistema Solare con le sue relative dimensioni Elenco dei pianeti dall interno verso l esterno del sistema solare Mercurio Venere Terra Marte Giove Saturno Urano Nettuno Plutone

Dettagli

FISICA. MECCANICA: Principio conservazione momento angolare. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica

FISICA. MECCANICA: Principio conservazione momento angolare. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica FISICA MECCANICA: Principio conservazione momento angolare Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica MOMENTO ANGOLARE Fino a questo punto abbiamo esaminato soltanto moti di traslazione.

Dettagli

Oscillazioni. Si produce un oscillazione quando un sistema viene perturbato rispetto a una posizione di equilibrio stabile

Oscillazioni. Si produce un oscillazione quando un sistema viene perturbato rispetto a una posizione di equilibrio stabile Oscillazioni Si produce un oscillazione quando un sistema viene perturbato rispetto a una posizione di equilibrio stabile Caratteristica più evidente del moto oscillatorio è di essere un moto periodico,

Dettagli

METODOLOGIE DIDATTICHE PER L INSEGNAMENTO DELLA TECNOLOGIA

METODOLOGIE DIDATTICHE PER L INSEGNAMENTO DELLA TECNOLOGIA CORSO DI TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO (TFA) CLASSE DI CONCORSO A033 METODOLOGIE DIDATTICHE PER L INSEGNAMENTO DELLA TECNOLOGIA ANNO ACCADEMICO 2014/15 PROF. GIUSEPPE NATALE Meccanica e macchine 2 La Meccanica

Dettagli

Moti relativi. Cenni. Dott.ssa Elisabetta Bissaldi

Moti relativi. Cenni. Dott.ssa Elisabetta Bissaldi Moti relativi Cenni Dott.ssa Elisabetta Bissaldi Elisabetta Bissaldi (Politecnico di Bari) A.A. 2018-2019 2 In generale, la descrizione del moto dipende dal sistema di riferimento scelto Si consideri un

Dettagli

Leggi di Keplero e Gravitazione

Leggi di Keplero e Gravitazione Leggi di Keplero e Gravitazione Olimpiadi di Astronomia 2016 Selezione Interregionale Lazio astrolimpiadi.lazio@iaps.inaf.it Giovanni Keplero (1571-1630) Fu un convinto protestante, debole di costituzione

Dettagli