Facoltà di Teologia di Lugano. Giampaolo Azzoni La responsabilità sociale d impresa

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1 Facoltà di Teologia di Lugano Giampaolo Azzoni La responsabilità sociale d impresa Lugano, 25 maggio 2011 giampaolo.azzoni@unipv.it

2 La dimensione antropologica Economia / Impresa: come mezzo privo in quanto tale di valori Economia / Impresa: come fine che assorbe ogni altro valore vs. impresa come luogo in cui l uomo sta significativamente con altri uomini in cui si sviluppa la relazionalità dell umano impresa come luogo in cui si può dare fioritura della persona giampaolo.azzoni@unipv.it

3 1. Cosa si intende per CSR oggi

4 La domanda centrale per la CSR A chi risponde un impresa?

5 1. Agli share-holders / stock-holders 2. Agli stake-holders (Tony Blair, The Singapore Speech, 7 gennaio 1996)

6 Stakeholder «qualsiasi gruppo o individuo che influenza o è influenzato dal raggiungimento degli obiettivi dell'organizzazione». R. E. Freeman, Strategic Management. A Stakeholder Approach (Pitman, Boston 1984).

7 1. Modello share-holder based There is one and only one social responsibility of business: to use its resources and engage in activities designed to increase its profits so long as it stays within the rules of the game, which is to say, engages in open and free competition without deception or fraud. Milton Friedman

8 L impegno sociale ulteriore non è connesso alla missione d impresa (anche se può contribuire in maniera significativa alla sua immagine) Strumenti principali: fondazioni (anche formalmente separate dall azienda) e filantropia

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10 2. Modello stake-holder-based Impresa come un sistema di relazioni agite in un ambiente di riferimento CSR come modalità di esercitare il ruolo di ente intermedio in una prospettiva di sussidiarietà

11 2. Modello stake-holder based Inseparabilità della CSR dal fare dell impresa

12 3 P Profit Planet People

13 CSR : la definizione ancora più importante Corporate Social Responsibility è l'integrazione su base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate. Essere socialmente responsabili significa non solo soddisfare pienamente gli obblighi giuridici, ma anche andare al di là investendo di più nel capitale umano, nell ambiente e nei rapporti con le altre parti interessate (Libro Verde della Commissione Europea, luglio 2001)

14 2. Lo scenario sociale

15 CSR: non una moda manageriale Negli ultimi 15 anni: Crescente elaborazione teorica Sempre più numerosi programmi di intervento delle aziende Ruolo promozionale delle istituzioni (soprattutto per stimolo del Libro verde della CE e di UN Global Compact)

16 È nella business agenda delle principali aziende mondiali. Ciò è testimoniato anche dalla enorme crescita di: policy statement codes of conduct (di industry e corporate) reporting specifici.

17 La tradizione classica sull etica d impresa Le virtù civiche territoriali La dottrina sociale cristiana (non solo cattolica) La concezione istituzionale dell impresa Imprenditori e manager pionieri della CSR

18 Le virtù civiche territoriali

19 Due guide filosofiche Aristotele, Etica nicomachea, 384-3/322 a.c. Georg W. F. Hegel, Grundlinien der Philosophie des Rechts, 1821

20 I 4 princìpi della Dottrina sociale cristiana 1. bene comune 2. dignità della persona 3. solidarietà 4. sussidiarietà Tutti 4 coinvolti nel tema etica e impresa

21 Compendio della dottrina sociale della Chiesa ( 338) Oltre alla funzione tipicamente economica, l'impresa svolge anche una funzione sociale, creando opportunità d'incontro, di collaborazione, di valorizzazione delle capacità delle persone coinvolte. Nell'impresa, pertanto, la dimensione economica è condizione per il raggiungimento di obiettivi non solo economici, ma anche sociali e morali, da perseguire congiuntamente. In questa visione personalista e comunitaria, l'azienda non può essere considerata solo come una società di capitali ; essa, al tempo stesso, è una società di persone.

22 Compendio della dottrina sociale della Chiesa ( 340) È indispensabile che, all'interno dell'impresa, il legittimo perseguimento del profitto si armonizzi con l'irrinunciabile tutela della dignità delle persone che a vario titolo operano nella stessa impresa. Le due esigenze non sono affatto in contrasto l'una con l'altra ( ). L'impresa deve essere una comunità solidale non chiusa negli interessi corporativi, tendere ad un'«ecologia sociale» del lavoro, e contribuire al bene comune anche mediante la salvaguardia dell'ambiente naturale.

23 La dottrina sociale cristiana Leone XIII, Rerum Novarum (1891) Giovanni Paolo II, Centesimus annus (1991)

24 La dottrina sociale cristiana Paolo VI, Populorum progressio (1967) Benedetto XVI, Caritas in veritate (2009)

25 Caritas in Veritate Il concetto fondamentale della Lettera Enciclica: la relazionalità dell umano. Tutto l uomo, tutti gli uomini Visione non riduzionistica di imprenditorialità e impresa Superamento del modello in cui economia (produttiva di ricchezza) e politica (redistributiva) sono separati e si succedono l una dopo l altra Profitto di breve termine vs. sostenibilità dell'impresa a lungo termine Azionisti vs. altri portatori di interesse

26 Caritas in Veritate ( 40) ( ) si sta dilatando la consapevolezza circa la necessità di una più ampia responsabilità sociale dell impresa. Anche se le impostazioni etiche che guidano oggi il dibattito sulla responsabilità sociale dell impresa non sono tutte accettabili secondo la prospettiva della dottrina sociale della Chiesa, è un fatto che si va sempre più diffondendo il convincimento in base al quale la gestione dell impresa non può tenere conto degli interessi dei soli proprietari della stessa, ma deve anche farsi carico di tutte le altre categorie di soggetti che contribuiscono alla vita dell impresa: i lavoratori, i clienti, i fornitori dei vari fattori di produzione, la comunità di riferimento

27 La concezione istituzionale dell impresa I Battelli sul Reno impresa come fascio di contratti vs. impresa come comunità interesse dell imprenditore vs. esigenze dell impresa Otto von Gierke ( ): Genossenschaftsrechts; Die soziale Aufgabe des Privatrechts Santi Romano ( ) Maurice Hauriou ( ) Asquini / Bracco / Bigiavi / Mossa / P. Greco / De Gregorio / Despax / Garrigues

28 La concezione istituzionale dell impresa Anticipò la concezione dell impresa come soggetto (vs. imprenditore; vs. azienda; vs. società)

29 La concezione istituzionale dell impresa nella Costituzione Costituzione italiana 41. L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con la utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. 42. ( ) La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. 46. Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.

30 La concezione istituzionale dell impresa nella legislazione vigente Codice civile: a Indirizzo della produzione a Direzione e gerarchia nella impresa a Tutela delle condizioni di lavoro a Prestazione di lavoro subordinato a Diligenza del prestatore di lavoro a Obbligo di fedeltà a Morte o incapacità dell imprenditore a n. 4 Cause di estinzione del mandato a. 230 bis Impresa familiare D.Lgs , n. 231 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica

31 Imprenditori e manager pionieri della CSR Adriano Olivetti ( ) e Comunità

32 Imprenditori e manager pionieri della CSR Enrico Mattei ( )

33 3. L attuale dibattito culturale

34 Campioni di CSR?

35 2002

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41 CSR: ancora in discussione legittimità Nonostante il grande successo, la CSR è ancora oggetto di discussione e di critiche minoritarie, ma qualificate e trasversali (da destra e da sinistra). e utilità The Economist ha condotto una vera e propria campagna contro la CSR: arrivando a dedicarvi addirittura una copertina. In Italia, Guido Rossi è intervenuto a più riprese contro la CSR ed i codici etici, ritenendo che invece dell etica vada rafforzata la regolamentazione statale.

42 Le attuali critiche alla CSR 1. Diversione dell impresa dalle sue finalità Le imprese sono responsabili solo nei confronti dei propri azionisti e il loro compito è fare profitti al minor costo possibile per poter competere, reinvestire e produrre ricchezza di cui beneficiano tutti. La CSR è bella, ma dannosa: minaccia la proprietà nei paesi poveri così come in quelli ricchi; riduce la competizione e la libertà economica, e mina l economia di mercato. Non esiste un qualche dovere delle imprese nei confronti di soggetti diversi dai propri azionisti.

43 Le attuali critiche alla CSR La posizione di David Henderson è una attualizzazione della fondamentale sentenza Dodge v. Ford Motor Company emessa dalla Corte Suprema del Michigan nel 1919: un impresa è finalizzata al profitto degli azionisti, e non a quello di dipendenti, consumatori e comunità; prevale il diritto al dividendo rispetto a finalità sociali anche se strumentali a vantaggi nel lungo periodo

44 2. Diversione della politica dalle sue finalità Le attuali critiche alla CSR

45 Le attuali critiche alla CSR Chiedere alle singole aziende di essere socialmente responsabili è un surrogato della politica: una distrazione di massa dai problemi morali (p. 217) un diversivo dalla necessità di norme che bilancino gli interessi dei consumatori e degli investitori con quelli del resto della società (p. 228) Rendere le imprese socialmente più responsabili è un obiettivo meritevole, ma possiamo perseguirlo più efficacemente cercando di far funzionare meglio la democrazia (p. 212) Le manifestazioni di virtù aziendali possono anche oscurare realtà che altrimenti alimenterebbero la richiesta di riforme (p. 225)

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47 Il presupposto di entrambi i filoni di critiche: Nonostante che siano spesso connotate con valori politici opposti, sia la critica che ritiene la CSR una diversione dell impresa dalle sue finalità sia la critica che ritiene la CSR una diversione della politica dalle sue finalità hanno il medesimo presupposto: una concezione dell impresa per la quale non rileva né una socialità interna, né una socialità esterna. Un impresa soggetto del mercato, ma non soggetto sociale si tratta di un presupposto molto fragile non solo in termini sociali e antropologici, ma anche manageriali

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