alimentazione del bambino sano nel primo anno di vita
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1 alimentazione del bambino sano nel primo anno di vita Progetto formativo aziendale per i Pediatri di Famiglia Alimentazione e stili di vita dalla nascita all adolescenza ASL TO 3 Collegno aprile 2010 Dott. Chiara Guidoni
2 Le abitudini alimentari acquisite durante l infanzia persistono nella vita adulta e ne condizionano la salute Le preferenze innate dell individuo vengono condizionate dalle precoci esperienze che il bambino compie, sia qualitative sia quantitative Il bambino fin dalla nascita ha la capacità di autoregolare l introduzione di cibo che gli è necessaria nel singolo pasto e l assunzione di energia globale durante il giorno Fin dall allattamento la madre è il cardine delle scelte e delle abitudini alimentari dei propri figli Dichiarazione congiunta OMS/UNICEF L allattamento al seno: protezione, incoraggiamento e sostegno. L importanza del ruolo dei servizi per la maternità. OMS, Ginevra, 1989 OMS Diet nutrition and prevention of chronic disease, 2001 OMS Principes directeurs pour l alimentation complementaire de l enfant allaitè au sein, 2004 Dott. Chiara Guidoni (
3 nutrizione come determinante della salute umana UE migliorare negli Stati membri produzione, divulgazione e messa in atto di linee guida su nutrizione e salute, sulla base di solide prove di efficacia preoccupazione per obesità e sovrappeso nell infanzia e in adolescenza azioni sulla salute nutrizionale nei programmi per la salute pubblica EU Council, Resolution I4274/00, Brussel, 2000
4 Una alimentazione in età infantile e in adolescenza non condotta correttamente genera conseguenze che portano all anticipo e all aumento delle malattie degenerative dell età adulta e dei tumori Aumento del consumo di prodotti animali con aumento dell introduzione di proteine e grassi saturi e colesterolo Bassa introduzione di fibre grassi insaturi zuccheri a basso indice glicemico e proteine vegetali Aumento del consumo di alimenti ad alto grado di raffinazione con aumentata introduzione di zuccheri ad alto indice glicemico Ipotesi di Barker: programming nutrizionale periodi critici sensibili
5 Ipotesi di Barker la malnutrizione per eccesso o difetto durante la gravidanza, l insufficienza placentare, il fumo con possibile ipo o ipernutrizione fetale (e peso elevato o basso peso alla nascita) -programming intrauterinoallattamento artificiale, alimentazione squilibrata nella prima infanzia,, con eccesso di proteine tra 10 e 24 mesi, stili di vita familiare obesogeni (e anticipazione trend di incremento del BMI) -programming extrauterinodetermina i valori da adulti di una serie di fattori di rischio per cardiopatia ischemica, ictus cerebrale, diabete di tipo 2, ipertensione e obesità
6 il latte materno mantiene inalterata nel tempo la sua composizione ed il suo valore calorico necessaria solo integrazione di vit. D e vit. K assunzione di proteine nei limiti raccomandati buon livello di assunzione di acidi grassi polinsaturi a lunga catena aumento dei meccanismi di difesa dell apparato gastrointestinale buon assorbimento di ferro e minerali e apporto di vitamine aumento della tolleranza immunitaria alla assunzione di proteine eterologhe Sviluppo di flora batterica fermentante e protettiva
7 se manca il latte materno il latte adattato è in grado di fornire il migliore nutrimento al bambino a patto che: al bambino venga data la possibilità di introdurre latte fino a quando sospende il pasto da solo, senza insistere perché finisca il biberon: va rispettata la capacità di autoregolazione del bambino la diluizione del latte avvenga correttamente: la diluizione non corretta comporta un apporto di nutrienti ed in particolare di proteine, scorretto ed eccessivo
8 Allattamento al seno esclusivo per i primi sei mesi assicura crescita, sviluppo e salute ottimale al neonato e al lattante ogni bambino sviluppa al momento giusto una flessibilità della lingua sufficiente a permettergli di masticare o ingerire cibi più solidi frammentati L età di 6 mesi compiuti è la più appropriata per l introduzione di alimenti solidi a complemento del latte materno e/o formulato la maggior parte dei lattanti può pulire il cucchiaino con il labbro superiore continua Il bambino si mostra spontaneamente e fortemente interessato ad alimenti diversi dal latte la maggior parte dei lattanti può stare seduto con sostegno EUROPEAN COMMISSION KAROLINSKA INSTITUTET IRCCS Burlo Garofolo UNITA PER LA RICERCA SUI SERVIZI SANITARI E LA SALUTE INTERNAZIONALE DELL OMS : Alimentazione dei lattanti e dei bambini finoa tre anni: raccomandazioni standard per l Unione Europea 2006
9 il bambino a 6 mesi Ha raggiunto la maturità dell apparato digerente È in grado di digerire/assimilare i comuni alimenti domestici consumati dai genitori La barriera intestinale si oppone al passaggio di macromolecole allergizzanti I suoi reni sono in grado di filtrare un carico di soluti sufficientemente elevato Il suo sviluppo motorio gli permette la maturità dei movimenti indispensabili per l assunzione, la masticazione, lo spostamento laterale e all indietro e la deglutizione dei cibi L atto di assunzione del cibo è complesso: labbra, lingua, guance, mandibole e faringe devono lavorare in perfette condizioni (coordinazione neuromuscolare) per ottenere che il boccone venga portato in esofago
10 ma mancano i denti e il cibo deve essere proposto in piccoli frammenti a 3-4 mesi i lattanti presentano il riflesso di estrusione dopo i 4 mesi la lingua può abbassarsi e consentire il trasporto del cibo nella parte posteriore della bocca a 6 mesi con movimenti masticatori anche in assenza di denti il lattante può schiacciare e sminuzzare il cibo (fase orale masticatoria) dopo la masticazione il bolo viene deglutito con complessi meccanismi automatici di coordinazione neuromuscolare (fase faringea della deglutizione) l allineamento capo-collo, raggiunto con la maturità neuromotoria dei 6 mesi, permette il passaggio del cibo in esofago nella fase di deglutizione
11 il bambino a 6 mesi L istinto di conservazione gli suggerisce di imitare i suoi genitori, qualunque cosa facciano si mostra eccitato di fronte al pasto dei genitori Grazie ai neuroni specchio il piccolo, che apprende, ha la capacità di intuire/comprendere immediatamente il significato trasmesso dai gesti finalizzati dell adulto e di riprodurre al contempo nella propria mente ciò che osserva fare Fin da piccolissimo il cucciolo apprende dal comportamento e dalle abitudini alimentari dei genitori anche come e che cosa mangiare Rizzolatti Sinigaglia So quel che fai Cortina 2006 Iacoboni I neuroni specchio Bollati Boringhieri 2008 Iaia Cibo dei piccoli salute dei grandi Editeam 2008
12 Dai 9 mesi i bambini hanno abilità manuali per mangiare da soli (anche prensione indice-pollice) e a 10 mesi prendono il cucchiaino e lo dirigono alla bocca Possono indicare con il dito ciò che vogliono: per garantire che il fabbisogno di energia e nutrienti di un bambino che cresce sia soddisfatto deve essere offerta un ampia gamma di cibi ad alto valore nutritivo una dieta varia migliora anche l appetito I bambini devono essere esposti ripetutamente agli alimenti nuovi per stabilire uno schema di accettazione di cibi salutari Davanti ad un ampia gamma di alimenti nutrienti i bambini tendono a scegliere una composizione variata e ad avere istintivamente una dieta completa di tutti ciò che è necessario EUROPEAN COMMISSION KAROLINSKA INSTITUTET IRCCS Burlo Garofolo UNITA PER LA RICERCA SUI SERVIZI SANITARI E LA SALUTE INTERNAZIONALE DELL OMS : Alimentazione dei lattanti e dei bambini finoa tre anni: raccomandazioni standard per l Unione Europea 2006
13 cibi solidi nella dieta del bambino: tardare l introduzione previene le allergie? la precoce introduzione di cibi solidi e una minor durata dell allattamento materno nei primi mesi di vita costituiscono fattori di rischio primario per lo sviluppo di malattie allergiche nei Paesi dove le noccioline si mangiano nel primo anno di vita (Israele) l allergia alle noccioline è 10 volte meno frequente che nei Paesi (USA) dove si è attenti a ritardarne l introduzione dopo i 6 mesi, ai fini della prevenzione delle allergie, sia nel bambino senza aumentato rischio di sviluppo di malattie allergiche, sia in quello con aumentato rischio, introduzione di tutti i cibi solidi nei bambini che hanno mangiato pesce nel primo anno di vita non solo l allergia al pesce ma tutte le forme di allergia sono dimezzate rispetto a chi non ne ha mangiato Badolato R. La nutrizione e il sistema immunitario -Prospettive in Pediatria 2007 Miceli Sopo S. I cibi solidi nella dieta del bambino - Medico e Bambino 2008 Longo G. Panizon F. La dieta dei primi mesi e lo sviluppo dell atopia Medico e Bambino 2009 Dott. Chiara Guidoni( )
14 Badolato Spinelli Rodella Plebani La nutrizione e il sistema immunitario Prospettive in Pediatria 57,
15 tolleranza immunologica: gli alimenti come antigeni Molti studi hanno dimostrato che una introduzione precoce di cibi solidi e una minore durata dell allattamento al seno nei primi mesi di vita costituiscono fattori di rischio primario per lo sviluppo di malattie allergiche (van Odijk 2003, Schoetzau 2002) Sembra che nei primi mesi di vita il sistema immunitario impari a discriminare gli antigeni associati ad infezioni rispetto a quelli di origine alimentare Il latte materno educherebbe il sistema immunitario, non solo prevenendo le infezioni in una fase di particolare rischio per il bambino, ma anche istruendo le cellule del sistema immunitario mucosale a prevenire una risposta verso antigeni alimentari estranei Una nuova interpretazione del fenomeno della tolleranza immunologica agli antigeni introdotti per via orale ritiene che questa sia il risultato dei meccanismi messi in atto dal sistema immune locale con lo scopo di evitare una risposta immunitaria dannosa per l organismo stesso La tipologia degli antigeni/alimenti e la piccola dose di questi cui il sistema immune viene esposto è in grado di indurre preferenzialmente la produzione di citochine ad effetto inibitorio sulla risposta immune (IL-4, IL-10 o TGF-beta) invece di IFN-gamma (Th1) Badolato Spinelli Rodella Plebani La nutrizione e il sistema immunitario Prospettive in Pediatria 57, F. Conti (a cura di ) Fisiologia medica Edi-Ermes 2008
16 se la letteratura disponibile dice questo noi che cosa facciamo?
17 se vogliamo proporre un cambiamento abbiamo in questo momento una grossa opportunità! ma
18 il presupposto del cambiamento è il totale rispetto della capacità di autoregolazione del bambino il bambino ha la responsabilità della richiesta i genitori hanno la responsabilità di offrire cibi corretti dalla dieta della famiglia
19 i punti di vista presenti nelle famiglie in tema di alimentazione nel primo anno di vita sono diversi, rispetto a comportamenti ritenuti giusti o sbagliati...ricordando i genitori hanno bisogno di tempo per rendere praticabile una proposta di cambiamento Il genitore incerto può trovare nel pediatra chi lo rassicura e lo rinforza nella propria capacità di rispettare le competenze del bambino che le più disparate fonti di informazione danno consigli alle famiglie, in nome di diete equilibrate e osservanza delle norme
20 mangiare insieme e condividere lo stesso cibo con i genitori, i fratelli, i nonni, gratifica il bambino e contribuisce a confermargli la sua identità e il suo senso di appartenenza affettiva e sociale al gruppo familiare
21 è possibile una alimentazione corretta regolata su basi fisiologiche in età pediatrica? nella prima infanzia l intake di energia sarebbe regolato da un meccanismo innato in grado di modificare l appetito l efficacia di tale meccanismo è legata alla presentazione al bambino di cibi semplici e fondamentali il controllo riguarda maggiormente l intake di energia rispetto agli altri nutrienti la variabilità intraindividuale dell intake energetico è più elevato nelle singole occasioni di pasto ma contenuto nella giornata
22 meccanismo di controllo dell intake calorico i bambini allattati al seno crescono in modo adeguato anche se tendono a introdurre una quantità di energia minore rispetto ai bambini allattati al biberon e questa tendenza si mantiene anche per gli alimenti introdotti nel periodo dello svezzamento rispettare le condizioni fisiologiche di alimentazione che garantiscono nel periodo dell allattamento una migliore qualità nutrizionale e l acquisizione di un corretto modello comportamentale è in grado di influenzare il comportamento successivo
23 i non senso da sfatare Aaaaaaaaaaa associata al latte materno o al latte artificiale (specialmente se in quantità) ALTERA L ASSORBIMENTO DEL FERRO presente nel latte allergie
24 i non senso da sfatare Il riflesso di estrusione impedisce al bambino di assumere cibo con il cucchiaino almeno fino al quarto-quinto mese di vita L introduzione precoce del cucchiaino non rispetta lo sviluppo neuromotorio del bambino ( è una competenza naturale )
25 i non senso da sfatare aumentano i carboidrati e il valore calorico del latte abituano al gusto dolce sovrappeso a 1 anno rischio di early adiposity rebound alterano l equilibrio del latte formulato ATTENZIONE! i biberon italiani hanno dimensioni maggiori che nel resto del mondo: invogliano a riempirli di più ma questo può condurre a una maggior introduzione di cibo e proteine con maggiori richieste anche allo svezzamento
26 i non senso da sfatare eccesso di carboidrati ad alto indice glicemico se dolcificata non educa il bambino a soddisfare la sete bevendo semplice acqua Il contenuto in polifenoli ostacola l assorbimento del ferro
27 i non senso da sfatare eccesso di carboidrati ad alto indice glicemico con picchi rapidi ed elevati di glucosio nel sangue ed eccessiva secrezione di insulina (rischio DM in età adulta) senso di sazietà breve maggior frequenza di pasti carie dentaria presenza di coloranti e/o conservanti polifenoli chelazione del ferro
28 i non senso da sfatare Bere molta acqua sia del rubinetto sia di bottiglia (sicure tutte e due) sia oligominerali sia mineralizzate (i sali contenuti nell acqua favoriscono l eliminazione di quelli contenuti in eccesso nell organismo) ATTENZIONE AGLI IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DELL ACQUA DELLE CASE! e allo smaltimento rifiuti Il calcio presente nell acqua viene assorbito dall organismo (così come succede con il calcio del latte) Il calcio presente nell acqua non favorisce la formazione di calcoli renali linee guida per una buona alimentazione italiana 2003
29 troppe proteine l eccesso di proteine animali nei primissimi anni di vita sembra indurre un aumento dei livelli di IGF1 che iperstimola la differenziazione dei preadipociti in adipociti errori da evitare pochi grassi salutari nei primi due anni di vita non limitare l apporto di grassi ma consumare grassi salutari (olio extravergine di oliva, frutta secca oleosa e pesce) aumento del numero di cellule adipose in periodo sensibile condiziona in modo permanente la costituzione biologica dell individuo con maggior rischio di obesità il riferimento ideale è la composizione in macronutrienti del latte materno (50% delle calorie in grassi, il 7% in proteine)
30 early adiposity rebound anticipazione dell inizio del trend di incremento del BMI predittivo di futuro sviluppo di obesità Un eccesso di proteine animali nella dieta dei primi due anni di vita comporta un aumentato rischio di obesità nelle età successive L aumento in circolo di aminoacidi a catena ramificata dovuto all eccesso proteico, potrebbe indurre la produzione di fattori di crescita, tra cui l IGF-I (insulin like growth factor), che rappresentano uno stimolo per la iperplasia (crescita di numero) dei precursori delle cellule adipose (fase iperplastica dei preadipociti) in presenza dei più comuni errori alimentari quali eccessi di calorie, di grassi animali, di carboidrati ad alto indice glicemico, i preadipociti passerebbero ad una fase ipertrofica (crescita di volume) gonfiandosi di grasso
31 early adiposity rebound a partire già dal secondo anno di vita si verifica il fenomeno dell early adiposity rebound: l eccesso di proteine nei primi due anni condiziona la costituzione biologica dell individuo attraverso l aumento del numero di adipociti, verso lo sviluppo di obesità nelle età successive il BMI a 5 anni è altamente predittivo del peso a 9 anni e della futura salute metabolica (normalmente il BMI tende ad avere un normale trend di incremento tra i 5 e i 6 anni) Iaia M. Cibo dei piccoli salute dei grandi Ed. EDITEAM Balsamo A. Tra obesità e percentili M&B 2010: 29, 2, 112
32 errori da evitare Approccio passivo dei genitori Utilizzare schemi di svezzamento troppo dettagliati per quantità e tipo di alimenti Limitazione della capacità di osservare i segnali del bambino che esprime attivamente le sue scelte e può regolare da solo la quantità di cibo da introdurre Preoccupazione se il bambino non assume tutta la quantità di cibo prescritta
33 errori da evitare Utilizzare il sale in quantità eccessiva per le varie preparazioni L abitudine a gusti dolci e/o salati condiziona le scelte alimentari del bambino nelle epoche successive Aggiungere zucchero al cibo per far mangiare il bambino Esposizione al rischio di sviluppare carie ipertensione arteriosa iperglicemia
34 errori da evitare Aggiunta di zucchero Aumenta indice glicemico incremento rapido della glicemia e ritorno precoce della fame Aumenta contenuto calorico ridotta assunzione di altri alimenti nutrizionalmente più validi Favorisce la carie il contenuto in zuccheri semplici dei vari alimenti soddisfa i fabbisogni del bambino
35 errori da evitare Aggiunta di sale Rischio di ipertensione arteriosa solo in soggetti geneticamente predisposti (sodio-sensibili) Intervento preventivo esteso a tutti è inteso a salvaguardia di tale fascia di popolazione
36 errori da evitare pane e prodotti da forno principali fonti di introduzione di sale nella abituale alimentazione Aggiunta di sale i panificatori si sono impegnati a ridurre progressivamente il contenuto di sale nel pane introito giornaliero pro capite di sale sotto i 3 anni mg (corrispondente a 0.4 g di sodio /g di sale) non aggiungere sale nella dieta dei bambini nel primo anno di vita INRAN 2003 Linee guida per una sana alimentazione italiana Progetto Cuore guadagnare salute Ministero della Salute European commission Collated information on salt reduction in the EU 2008
37 FINE
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