IN VIAGGIO CON IL PICCOLO PRINCIPE

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1 Scuola materna paritaria Umberto I PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s. 2018/2019 IN VIAGGIO CON IL PICCOLO PRINCIPE

2 Guardate le stelle e non i vostri piedi. Provate a dare un senso a ciò che vedete, e chiedervi perché l universo esiste. Siate curiosi. Stephen Hawking Sulla base di quanto osservato gli anni scolastici precedenti, risulta sempre più evidente la necessità educativa di dare spazio alla naturale propensione dei bambini ad esplorare e confrontarsi con la realtà circostante. Le domande che nascono spontanee dall osservazione del mondo, i tipici perché? dei bambini sono i veri punti di partenza per attuare significativi percorsi di conoscenza e di crescita. Stimolare e mantenere attiva la curiosità nei bambini significa trasmettere loro un vero e proprio procedimento di apprendimento che rimanda al metodo scientifico, basato a sua volta su osservazione, formulazione e verifica di ipotesi attraverso prove ed errori. In questo modo si educa ad apprendere e non alla mera trasmissione di contenuti fini a se stessi. Al tempo stesso, cambia la qualità dell azione didattica, in quanto, partendo dagli interessi e dalle potenzialità del bambino, è possibile strutturare un percorso di crescita realmente personalizzato ed efficace. Per tutte queste ragioni, il nostro obiettivo principale per quest anno scolastico, il focus attorno al quale si costruisce ogni proposta formativa, è stimolare, accompagnare ed educare i bambini all ESPLORAZIONE, intesa come reale processo di conoscenza. In particolare, in relazione alle tre fasce di età a cui ci rivolgiamo, è possibile declinare questo termine-chiave in diversi modi: - Esplorazione come sensorialità: i cinque sensi sono i principali mezzi di apprendimento, privilegiati soprattutto dai bambini. Nel caso della scuola dell infanzia, è fondamentale, in modo particolare per i bambini di 3 anni, dare spazio all esperienza sensoriale, non fine a se stessa, ma indirizzata alla reale conoscenza delle cose.

3 - Esplorazione come sperimentazione: inteso come vero e proprio metodo di conoscenza: osservo - formulo ipotesi - verifico/confuto le ipotesi elaboro affermazioni. In questo ambito vengono stimolate e sviluppate molte competenze (osservazione, attenzione, memoria, ragionamento logico, capacità verbali). È possibile strutturare esperienze adeguate per le diverse fasce di età 3/4/5 anni. - Esplorazione come conoscenza di sé e dell altro: conoscere se stessi esternamente (il proprio corpo) ma anche internamente (emozioni, sentimenti, pensieri) in relazione agli altri, adulti e coetanei. Ciascuno di noi è il risultato della combinazione tra fattori personali e sociali: l ambiente dove si cresce e le persone che si incontrano determinano, e in alcuni casi, definiscono chi siamo. È importante accompagnare i bambini alla scoperta della propria identità personale a partire da tutti i suoi aspetti (personali, familiari, sociali,..). L esplorazione e la voglia di conoscere rimanda all idea di un viaggio e proprio per questo motivo ci siamo ispirati alla storia de Il Piccolo Principe, uno dei capolavori della letteratura mondiale scritto da Antoine de Saint Exupery e pubblicata nel In viaggio per l universo alla ricerca di amici, il Piccolo Principe incontra e conosce nuovi mondi e tanti personaggi diversi con la curiosità e lo stupore tipico dei bambini. Ogni tappa del suo viaggio assume una lezione di vita importante, dove il piccolo protagonista impara anche a conoscersi un po di più. La storia inizia con l incontro di questo particolare personaggio con un aviatore finito nel deserto del Sahara per un guasto al motore. Emerge il confronto tra adulto e bambino e di quanto, una volta cresciute, le persone si dimenticano come guardare con il cuore e che L essenziale è invisibile agli occhi. Mantenere la curiosità, l entusiasmo e la voglia di mettersi in gioco per conoscere ciò che di nuovo la realtà ci propone: esattamente questo rappresenta uno degli obiettivi fondamentali del nostro agire educativo.

4 Si può insegnare a uno studente una lezione al giorno; ma se gli si insegna la curiosità, egli continuerà il processo di apprendimento finché vive. Argilla P. Bedford La storia del Piccolo Principe insegna anche la riscoperta del sentire e agire con il cuore, aspetto che nella società di oggi va sempre più perdendosi. Essendo la nostra una scuola di ispirazione cattolica riteniamo, a maggior ragione, sia importante trasmettere questi valori universali di amicizia, rispetto, solidarietà e tolleranza. Un ulteriore aspetto che intendiamo trattare è legato al rispetto e alla salvaguardia del mondo che ci ospita: esplorando, conosciamo e apprendiamo il pianeta Terra, del quale ne siamo tutti responsabili ed è importante fare la propria piccola parte per prendersene cura. Obiettivi Al fine di ottimizzare la progettazione delle proposte educative, abbiamo ragionato quali possano essere gli obiettivi formativi principali da sviluppare relativi ai bisogni delle diverse fasce di età. Nel corso dell anno scolastico, sulla base delle osservazioni svolte, degli interessi e delle necessità dei bambini, saranno definite delle unità di apprendimento con obiettivi didattici specifici a breve e medio termine. Obiettivi generali per fasce di età: 3 anni: sensorialità ed autonomia Sviluppare il senso di identità personale e percepire le proprie esigenze e i propri sentimenti; Imparare a giocare in modo costruttivo e creativo con gli altri; Acquisire consapevolezza della propria personalità e del proprio stare con gli altri; Riconoscere il proprio corpo, le sue diverse parti;

5 Imparare a sperimentare diverse tecniche pittoriche, espressive e manipolative e utilizzare diversi materiali e strumenti; Arricchire il proprio lessico e comprendere parole e discorsi; Sperimentare rime, filastrocche e drammatizzazioni; Favorire l osservazione e l esplorazione di oggetti e materiali; Favorire l osservazione dei fenomeni naturali accorgendosi dei loro cambiamenti. 4 anni: conoscere e prendere coscienza delle emozioni Imparare a riflettere, a confrontarsi e a discutere con gli adulti e con gli altri bambini. Cominciare a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta; Imparare a riconoscere i segnali e i ritmi del proprio corpo. Adottare pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione; Provare piacere nel movimento comunicando emozioni ed esperienze attraverso il linguaggio corporeo; Seguire con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo; Usare la lingua italiana in modo corretto arricchendo il proprio lessico e fare ipotesi significative; Ascoltare e comprendere narrazioni, racconti e storie; Saper raggruppare e ordinare oggetti, materiali secondo diversi criteri; Individuare le posizioni di oggetti e persone nello spazio usando concetti topologici. 5 anni: esplorazione e sperimentazione Prendere coscienza della propria storia personale e familiare, conoscere le tradizioni familiari, della comunità e metterle in confronto con gli altri;

6 Porre domande sui temi essenziali, religiosi e sulle diversità culturali, su ciò che è bene e male. Raggiungere una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri; Imparare a vivere pienamente la propria corporeità, percepire il potenziale comunicativo ed espressivo del corpo e maturare condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola; Saper inventare storie ed esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura ed altre attività manipolative e creative, esplorare le potenzialità offerte dalle tecnologie; Favorire l avvicinamento alla lingua scritta, sperimentare le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura; Scoprire la presenza di lingue diverse e affinare la creatività e la fantasia; Sperimentare, raggruppare, ordinare oggetti e materiali secondo criteri diversi. Identificare alcune proprietà, confrontare e valutare quantità ed eseguire misurazioni usando strumenti alla sua portata; Prendere familiarità con le strategie del contare e dell operare con i numeri; Linee metodologiche Il bambino è al centro dell azione educativa, in qualità di attivo costruttore del personale percorso di crescita e di formazione. È compito dell insegnante, dunque, attraverso una proposta educativa mirata e individualizzata, predisporre contesti, materiali ed esperienze costruttive ed efficaci per realizzare al meglio tale obiettivo. Favorire l esplorazione, l osservazione, la ricerca e la rielaborazione delle esperienze, il gioco, la narrazione, le molteplici tecniche artistico-pittoriche e musicali sono le principali metodologie sulle quali si basa la nostra azione educativa, quindi, sono utilizzate nella realizzazione concreta e quotidiana della programmazione. Le forze innate che spingono ad apprendere sono la curiosità, la gioia di esplorare e di conoscere; a loro volta, esse attivano processi cognitivi quali l osservazione,

7 l elaborazione dell esperienza e l avviamento al pensiero critico già presente nei bambini della scuola dell infanzia. La scuola ha, quindi, il compito di stimolare queste potenzialità predisponendo un ambiente ricco di stimoli e di esperienze costruttive. In linea con questo pensiero, la programmazione si svolgerà attivando fin da subito la curiosità dei bambini attraverso uscite didattiche già nei primi due mesi di scuola (per i bambini di cinque anni visita al Planetario di Milano, per i bambini di tre e quattro, invece, uscita all agriturismo I Leprotti ) e proposte interattive che accompagneranno i bambini per tutto l arco dell anno scolastico (la realizzazione di un piccolo planetario a scuola; l interazione con un personaggio-guida rappresentato da un signore volontario che interpreterà la figura del pilota della storia del Piccolo Principe: dopo un primo incontro come incipit, ci sarà una reciproca corrispondenza con questa persona che continuerà per tutto l anno). Strutturare la programmazione suddividendo per Unità di Apprendimento costituisce un metodo anche di verifica e valutazione del percorso didattico, in quanto, attraverso l osservazione delle risposte dei bambini alle attività proposte, emergono le criticità e i punti di forza dell azione didattica. In questo modo è possibile aggiustare il tiro sulla base anche di eventuali interessi emersi in itinere da parte dei bambini. Nella flessibilità di progettazione che richiede questo metodo risiede l efficacia dell azione didattica che mette il bambino al centro. Le insegnanti e la coordinatrice

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