FORUM P.A. SANITA' 2001

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1 FORUM P.A. SANITA' 2001 ASL Frosinone Dipartimento Disagio, Devianza, Dipendenze (Dip. 3D)- U.O. Detenuti ed ex Detenuti Unità Operativa Detenuti ed ex Detenuti Parte 1: Anagrafica Titolo del Progetto: Unità Operativa Detenuti ed ex Detenuti Amministrazione proponente: ASL Frosinone Unità organizzativa (dipartimento, servizio, ufficio...): Dipartimento Disagio, Devianza, Dipendenze (Dip. 3D)- U.O. Detenuti ed ex Detenuti Indirizzo:via A. Fabi Frosinone Sito web: asl.fr.it Indirizzo internet dove esiste una descrizione del progetto: Referente Nome e Cognome: Fernando Ferrauti Funzione: Resp. Dipartimento 3D Ente: ASL Frosinone Telefono: Fax: d3d@asl.fr.it Parte 2: Aspetti generali 2.1 Area di intervento (max due risposte) Qualità/Organizzazione Miglioramento della gestione Miglioramento del rapporto con l utenza Miglioramento dell assistenza Miglioramento dell accesso ai servizi/strutture x Integrazione struttura/territorio, coordinamento Informazione/prevenzione Altro (specificare) 2.2 Progetto: realizzato in corso di realizzazione 2.3 Descrizione sintetica del progetto (max 15 righe) L'Unità Operativa Detenuti ed ex Detenuti del Dipartimento 3D ha attivato una rete sinergica tra gli operatori delle Case Circondariali di Frosinone e Cassino, la Casa di Reclusione di Paliano, il C.S.S.A., l'u.o. Detenuti, l'u.o. Occupazione ed Extracomunitari del D3D, le Associazioni di volontariato, le Cooperative Sociali, gli Enti Ausiliari, l'u.o. AIDS, gli Enti Locali, la Regfione Lazio, attraverso la stipula di specifiche Convenzioni, per la definizione di procedure di presa in carico dei detenuti ed ex detenuti tossicodipendenti per la progettazione di specifici percorsi individuali, sia formativi che psico-motivazionali, finalizzati al pieno reinserimento sociale e lavorativo del gruppo target, superando le enormi difficoltà insite nella discasia tra l'atto giudiziario di repressione penale e la possibilità di una progettualità teraputica. Considerato altresì l'alta percentuale di detenuti extracomunitari, l'u.o. Detenuti ha attivato specifici contatti con il Gruppo Regionale Immigrazione e Salute per la formulazione in ambito legislativo di correttivi per la piena attuazione di possibilità di reinserimento anche per gli stranieri. Il problema centrale è stato individuato attraverso il confronto di lavoro tra gruppi operativi utilizzando tecniche provenienti dall'm.c.q. capaci, tra l'altro, in relazione alla qualità attesa, di evidenziare i bisogni impliciti e/o espliciti dell'assistenza. Lo standard minimo delle prestazioni erogate è ben più elevato di quello previsto nei L.E.A., ed esso è definito e formalizzato in documenti pubblici ed applicato e monitorato continuativamente. 2.4 Motivazioni: Il progetto nasce dalla constatazione che esistevano interventi disomogenei incapaci di garantire equità dei livelli di assistenza dei soggetti tossicodipendenti detenuti e dalla evidenza di dispersione di risorse umane, personali e professionali, in una gestione frammentaria non efficace che rispondeva pedissequamente soltanto ai requisiti minimi previsti dalla legge.

2 2.5 Soggetti destinatari: Il progetto è rivolto ai detenuti tossicodipendenti ristretti presso gli Istituti Penitenziari della Provincia di Frosinone (3 per un totale di circa 250 detenuti di cui il 20% tossicodipendente) e ai detenuti sottoposti alle misure privative e limitative della libertà personale eseguita in forma non detentiva, ai familiari degli stessi che necessitano di counseling e orientamento ai servizi; comprende inoltre il coinvolgimento, quali destinatari intermedi, di operatori degli Enti Locali, del C.S.S.A., della Magistratura, della Prefettura, degli Enti Ausiliari, delle Cooperative Sociali, dell'ufficio provinciale del Lavoro e dell'u.o. AIDS. 2.6 Caratteristiche del progetto (max 20 righe) Il progetto consiste in interventi volti a migliorare l'assistenza degli utenti e ad implementare una rete integrata di servizi sociali, sanitari e giudiziari. Le attuali disposizioni legislative, con il riordino della Medicina Penitenziaria (D.L. 230 del ) prevedono che la salute in ambito penitenziario venga interamente gestita dalla ASL per "assicurare assistenza ai detenuti ed internati tossicodipendenti". In quest'ottica i Livelli Minimi di Assistenza prevedono, come attività intramuraria, colloqui con i detenuti che ne facciano richiesta e la cura e riabilitazione degli stati di t.d.; l'u.o. Detenuti ha inteso allargare le prestazioni erogate con: incontri mensili con gli operatori penitenziari, creazioni di particolari opportunità di trattamento con la progettazione della Sezione a Custodia Attenuata, Corsi di apprendimento e approfondimento della lingua italiana per stranieri, rilascio di tesserini STP (Stranieri Temporaneamente Presenti) per i detenuti senza Permesso di Soggiorno. I Livelli Minimi di Assistenza, come attività extramuraria, prevedono il garantire la necessaria tutela sanitaria e la possibilità di attivare programmi di recupero; L'U.O: Detenuti ha inteso garantire altresì il favorire il superamento delle difficoltà di adattamento alla vita sociale in relazione alla famiglia e con gli ambienti di lavoro e di vita, mantenendo i necessari rapporti con la Magistratura, stipulando protocolli di intesa con le Associazioni di volontariato e con la rete locale creta sul territorio (Enti Locali, Enti Ausiliari, Ufficio provinciale del Lavoro, Cooperative Sociali). Per facilitare questo processo di presa in carico globale sono stati creati strumenti di lavoro uniformi per l'intero territorio, condivisi con gli altri soggetti istituzionali e non. 2.7 Finalità La finalità dell'intervento è dare piena attuazione all'art. 27 della nostra Costituzione: "Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità, ma devono tendere alla piena rieducazione del condannato", inserendo l'intervento in una più ampia progettualità terapeutica che integri e prepari il condannato/detenuto stesso ad un pieno reinserimento sociale, rafforzando i livelli motivazionali e mettendolo in condizione di acquisire specifiche capacità relazionali; l'intento è quello di definire un programma socio-riabilitativo comune al fine di rendere anche la condizione non detentiva parte integrante del programma stesso. 2.8 Obiettivi Nei confronti dei destinatari finali gli obiettivi si articolano in: garantire che ciascun detenuto possa individuare e concordare un percorso terapeutico-riabilitativo da effettuare in regime intra ed extra muraria; garantire a ciascun detenuto l'individuazione di un referente istituzionale che "prenda in carico" il caso nel rispetto della dignità individuale e assicurando pari livello e qualità di trattamento ordinariamente offerto ai cittadini liberi; garantire la realizzazione dei programmi individuali intra ed extramurari attraverso l'integrazione delle risorse impiegate; garantire la continuità terapeutica e riabilitativa durante le differenti fasi della pena, anche con il coinvolgimento diretto delle famiglie e delle reti disponibili; favorire la trasformazione ed il passaggio dalla richiesta di assistenza motivata dalla pena alla richiesta di assistenza per la ridefinizione di un progetto di vita consapevole e motivato. Nei confronti dei destinatari intermedi (educatori e agenti ed Ispettori di polizia penitenziaria, Direttori degli Istituti, operatori C.S.S.A., operatori Enti Locali, Magistratura, Enti Ausiliari, Associazioni di volontariato, Cooperative sociali, ecc.) gli obiettivi si articolano in: costruire

3 metodologie e strumenti di lavoro condivisi; attivare una rete effettiva di opportunità di reinserimento sociale e lavorativo; attivare un processo di formazione congiunto e continuo. 2.9 Vantaggi attesi efficienza interna: Congruità tra progetto individuale e risultati ottenuti; processi comunicativi diffusi, chiari e condivisi, formazione continua operatori rapporto con i cittadini : percezione chiara da parte dei detenuti della presa in carico da parte dell U.O Risultati conseguiti Costituzione di équipe multidisciplinare di consulenza e presa in carico; Screening periodici psicofisici; Attivazione sistema di rete per il trattamento ed il reinserimento Convenzioni con gli Istituti Penitenziari e con il Centro di Servizio Sociale Adulti Progettazione delle Sezione a Custodia attenuata, approvata dalla Giunta del Comune di Frosinone Nel periodo settembre 97 a dicembre 2000 (dopo l istituzione dell U.O. Detenuti) sono stati assistiti 414 condannati, di cui il 21% in misura alternativa alla detenzione; non è possibile procedere ad un paragone con un periodo precedente in quanto il numero di condannati seguiti era irrisorio; Del totale dei soggetti seguiti in misura alternativa (87 soggetti), 71 non hanno più subito ulteriori detenzioni, 16 sono stati nuovamente arrestati ed hanno usufruito di una nuova misura alternativa; Sono state effettuati valutazioni diagnostiche che hanno permesso di individuare 57 soggetti con problematiche di tossicodipendenza certificata in carcere; Costruzione di modulistica conforme al rispetto della Privacy (consenso informato); Piena attuazione della presa in carico funzionale del personale del Presidio delle Tossicodipendenze del Ministero di Giustizia, così come previsto dalla normativa vigente. Parte III: Aspetti specifici 3.1 Risorse : Risorse finanziarie: L istituzione dell U.O. Detenuti non ha comportato costi aggiuntivi, se non in termini di h/lavoro per il personale assegnato; personale: Risorse interne al D3D: n. 3 Assistenti sociali per un totale di 60 h settimanali; n. 2 psicologhe per un totale di 24 h settimanali; n. 3 medici per un totale di 18 h settimanali; n. 2 Infermieri professionali per un totale di 18 h settimanali. Risorse Esterne: Personale Presidio tossicodipendenze: n. 3 medici, n. 2 psicologi, n. 2 infermieri; personale educativo e del C.S.S.A. 3.2 Soggetti coinvolti (partnership) Il progetto ha previsto il coinvolgimento attivo, tramite protocolli di intesa e Convenzioni, dei seguenti soggetti: Istituti Penitenziari di Frosinone, Cassino e Paliano, Centro Servizio Sociale Adulti Ministero Giustizia, Comune di Frosinone, Associazioni di volontariato (Caritas Frosinone e Anagni Alatri), Enti Ausiliari (In Dialogo, Exodus, Nuovi Orizzonti, Faro), Direzione Provinciale del Lavoro, comune di Alatri. Sono in corso incontri per la definizione di un protocollo di intesa con la Magistratura e con altre Associazioni di volontariato. I protocolli di intesa stipulati sono finalizzati all utilizzo coordinato e sinergico delle risorse umane e per la costruzione di percorsi individuali condivisi per il condannato/detenuto, nonché per il reinserimento sociale e lavorativo. 3.3 Stato di realizzazione Fasi di realizzazione: Definizione della strategia complessiva di intervento con mappatura dei bisogni, delle emergenze, della situazione di fatto; Delibere di convenzionamento con gli Istituti Penitenziari e con il C.S.S.A.; Piena attuazione delle Convenzioni; Costituzione équipe multidisciplinare interna; Creazione della rete territoriale delle opportunità con coinvolgimento degli enti Ausiliari e Associazioni di volontariato; Integrazione tra équipe multidisciplinare interna al D3D e personale del Presidio delle Tossicodipendenze;

4 Definizione strumenti operativi (cartelle cliniche, consenso informato, mappatura delle necessità) Uniformità metodologica degli interventi nei tre Istituti penitenziari e tra i vari soggetti del Pubblico e del Privato Sociale; Progettazione Sezione a Custodia Attenuata con Delibera del Comune di Frosinone; Effettuazione di una ricerca sui dati delle cartelle cliniche e dei trattamenti effettuati (periodo ). Il progetto è stato pienamente attuato nelle fasi precedentemente descritte ed è pienamente operativo; resta ancora da avviare la Sezione a Custodia Attenuata. 3.4 Realizzazione Il progetto è stato promosso dall Unità Operativa Detenuti ed ex Detenuti del Dipartimento Disagio, Devianza, Dipendenze (Dipartimento 3D) ASL Frosinone; E stato reso possibile grazie soprattutto alla nuova forma organizzativa a matrice adottata dal Dipartimento 3D, già oggetto di premio da parte del Forum P.A.; ha previsto inoltre la collaborazione delle seguenti partiture Dipartimentali: Area Funzionale Omogenea Attivazione Risorse e Ricerca e Valutazione, Unità Operativa Occupazione, U.O. Extracomunitari e Minoranze Etniche, U.O. Ser.T.; E in corso di realizzazione la Sezione a Custodia Attenuata all interno della Casa Circondariale di Frosinone; La realizzazione del progetto ha comportato azioni di riorganizzazione interna con il passaggio da una struttura semplice (il Ser.T.) con funzioni diversificate a più Unità Operative specializzate nelle quali fosse possibile sviluppare competenza e sapere specifico; Il progetto ha comportato la semplificazione e l uniformità delle procedure amministrative, a fronte di interventi nel passato basati sull emergenza del bisogno, sulla ripetitività e sulla sovrapposizione di interventi sia all interno dello stesso servizio sia tra servizi ed Enti diversi. 3.5 Utilizzo nuove tecnologie Il Progetto non ha richiesto l utilizzo di nuove tecnologie 3.6 Comunicazione interna Sono state previste periodiche riunioni di équipe strutturate nel seguente modo: riunione settimanale con équipe interna dell U.O. Detenuti; riunione mensile con gli operatori del Presidio delle tossicodipendenze; Riunioni mensili con gli operatori degli Istituti Penitenziari (Educatori e Agenti) all interno dell équipe di Osservazione e Trattamento dell Istituto; Riunione mensile con la Magistratura e con il C.S.S.A. 3.7 Formazione personale Partecipazione della Responsabile di U.O. alla Commissione Regionale Tutela della Salute in Carcere che ha prodotto il Protocollo Operativo Generale a carattere sperimentale Adempimenti correlati all applicazione del Decreto Legislativo n. 230 del 22/06/99 in tema di trasferimento al S.S.R. dell assistenza ai Tossicodipendenti Detenuti ; Formazione permanente degli operatori coinvolti attraverso le periodiche riunioni di équipe previste; Partecipazione ai seguenti Convegni: E in corso di realizzazione un programma formativo curato dal C.S.S.A. di formazione congiunta, per un totale di 60 ore, che coinvolge gli Agenti di polizia penitenziaria, gli Ispettori, il C.S.S.A., gli operatori del Presidio Tossicodipendenze, gli Educatori, gli operatori dell U.O. Detenuti 3.8 Comunicazione/partecipazione Sono stati previsti specifici momenti di comunicazione con i condannati/detenuti, mentre è prevista la costituzione di un organismo rappresentativo per la Sezione a Custodia Attenuata; Il progetto operativo dell U.O. Detenuti è stato presentato nel corso del Forum P.A. dell anno 2000, destinato agli operatori del settore.

5 3.9 Monitoraggio e valutazione a) Indicare quali sono gli strumenti di valutazione e monitoraggio previsti Ex ante: necessità di omogeneizzare percorsi, individuare referenti; strumenti: analisi quantitativa delle richieste di interventi pervenute all interno dei 3 Istitui penitenziari; In itinere: strumenti: revisione di tutti i dati emergenti dalle cartelle cliniche (414 detenuti) e individuazione indicatori chiave per monitoraggio continuo degli interventi effettuati, analisi delle criticità, elaborazione attraverso gruppi di lavoro delle soluzioni necessarie Ex post: analisi finale dei dati emersi al punto precedente con report restituito agli operatori della rete b) Indicare se sono previsti sistemi di incentivazione legati ai risultati: Indennità di risultato erogata in funzione del raggiungimento dei risultati verificati attraverso monitoraggio dei parametri di controllo dichiarati ad inizio progetto Sostenibilità organizzativa Le maggiori difficoltà di realizzazione del progetto derivano dalla difficoltà di armonizzare le esigenze di sicurezza tipiche di una struttura detentiva con le esigenze riabilitative che richiederebbero spazi appropriati e dedicati. Il modello organizzativo a matrice garantisce una responsabilità diffusa basata sul raggiungimento di obiettivi specifici diciarati; Con questa modalità organizzativa è stato possibile realizzare e completare la rete dei servizi razionalizzando le risorse, eliminando la conflittualità tra Istituzione punitiva e Territorio, definendo le necessità prioritarie; Sono stati attivati processi di formazione permanente del personale in comune, così come sono stati previsti percorsi di sostegno ed aiuto al volontariato, momenti di supervisione eriunioni periodiche di coordinamento.

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