FORUM P.A. SANITA' 2001
|
|
- Fabiano Grilli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 FORUM P.A. SANITA' 2001 ASL Frosinone Dipartimento Disagio, Devianza, Dipendenza - U.O. Extracomunitari e Minoranze Etniche Consultorio Multietnico Parte 1: Anagrafica Titolo del Progetto: Consultorio Multietnico Amministrazione proponente: ASL Frosinone Unità organizzativa (dipartimento, servizio, ufficio...): Dipartimento Disagio, Devianza, Dipendenza - U.O. Extracomunitari e Minoranze Etniche Indirizzo: via A. Fabi, Frosinone Sito web: Indirizzo internet dove esiste una descrizione del progetto: Referente Nome e Cognome: Dott. Fernando Ferrauti Funzione: Responsabile Dipartimento 3D Ente: ASL Frosinone Telefono: Fax: d3d@asl.fr.it Parte 2: Aspetti generali 2.1 Area di intervento (max due risposte) Qualità/Organizzazione Miglioramento dell accesso ai servizi/strutture Miglioramento della gestione Integrazione struttura/territorio, coordinamento Miglioramento del rapporto con l utenza Informazione/prevenzione X Miglioramento dell assistenza Altro (specificare) 2.2 Progetto: realizzato X in corso di realizzazione 2.3 Descrizione sintetica del progetto (max 15 righe) Il progetto intende dare risposta alle necessità della popolazione immigrata nella Provincia di Frosinone, nel pieno rispetto della dignità di ogni singolo individuo, al di là della nazionalità e nel rispetto delle elementari norme di civiltà e di accoglienza, dando piena attuazione alle direttive della Legge n. 40 del 98 del diritto alla salute per tutti. Inoltre il progetto si propone di attivare processi di integrazione culturale e di trasformazione dei pregiudizi, nel pieno rispetto e valorizzazione delle diversità religiose, di abitudini di vita, delle tradizioni culturali. Oltre ad assicurare l assistenza sanitaria sia ai residenti che agli Stranieri Temporaneamente Presenti (clandestini), si è provveduto, attraverso l utilizzo di mediatori culturali, all istituzione di un servizio di accoglienza e di consulenza, nonché di invio e disbrigo pratiche amministrative e legali. E stata pubblicata una Guida Multilingue (Francese, Inglese, Arabo, Albanese, Italiano) destinata agli operatori del settore e agli stranieri. Prima dell Istituzione del Consultorio Multietnico non esistevano dati e modalità per la rilevazione del problema, anche se questo era sotto gli occhi di tutti; è stato soltanto a seguito dell istituzione del Consultorio che è stato possibile attivare processi di conoscenza approfondita del problema e di analisi della domanda (cartella individuale dei principali dati demografici e personali). La realizzazione del Consultorio è andata di pari passo con la costruzione di una rete di servizi e opportunità che comprende sia il Pubblico che il Privato Sociale. Recentemente l intera rete istituita è entrata a far parte del Consiglio Territoriale dell Immigrazione istituito dalla Prefettura di Frosinone. Il problema centrale è stato individuato attraverso il confronto di lavoro tra gruppi operativi utilizzando tecniche provenienti dall'm.c.q. capaci, tra l'altro, in relazione alla qualità attesa, di evidenziare i bisogni impliciti e/o espliciti dell'assistenza. Lo standard minimo delle prestazioni erogate è ben più elevato di quello previsto nei L.E.A., ed esso è definito e formalizzato in documenti pubblici ed applicato e monitorato continuativamente.
2 2.4 Motivazioni Dare piena attuazione al diritto alla salute per tutti; Lanciare un messaggio chiaro e visibile di civiltà e di rispetto verso popoli e culture diverse dalla nostra e nel pieno rispetto della tradizione italiana che per anni ha esportato mano d opera in tutto il mondo; il fenomeno dell immigrazione nella nostra provincia, pur non avendo dimensioni rilevanti, è sempre rimasto nella clandestinità o nelle mani delle Associazioni di volontariato, senza che le istituzioni pubbliche abbiano mai dato segnali di accoglienza o disponibilità al confronto; l integrazione sociale è tutta a carico del singolo straniero, e questo ha permesso anche fenomeni di sfruttamento e/o di anomia. 2.5 Soggetti destinatari Il progetto è rivolto a tutti gli stranieri, sia con regolare permesso di soggiorno sia temporaneamente presenti, che risiedono nella Provincia di Frosinone, provenienti soprattutto dal Sud del mondo, Africa e Sud America, dall Est Europeo, dall Asia. Il progetto prevede inoltre, quali destinatari intermedi, gli operatori degli Enti Locali, gli operatori del volontariato, la Questura, la Prefettura, le Associazioni di volontariato: Caritas, ANOLF CISL, Oltre l Occidente, il Centro Servizi Sociali Adulti e il Centro Giustizia Minorile del Ministero di Giustizia, il Provveditorato agli Studi, la Provincia di Frosinone, la Direzione Provinciale del Lavoro, gli operatori della sanità (CUP, personale dei Poliambulatori, Medici di Base, Ospedali, U.O. AIDS) 2.6 Caratteristiche del progetto (max 20 righe) Il progetto ha previsto la costituzione di un Consultorio Multietnico all interno del Poliambulatorio sito in via A. Fabi a Frosinone, che ha offerto e continua ad offrire le seguenti prestazioni di carattere sanitario e sociale: colloquio di accoglienza, informazione e orientamento sui servizi territoriali servizio sociale, servizio di consulenza psicologia, visita medica, visita ginecologica, screening socio-sanitario, consulenza legale, informazione, informazione sui diritti/doveri dei cittadini, programmazione di eventi culturali finalizzati alla conoscenza intraculturale e interculturale, corsi di prima alfabetizzazione. All interno del Consultorio Multietnico, oltre al personale della ASL, operano 2 mediatori culturali, uno di madre lingua araba, l altra di madre lingua etiope, con conoscenza dell inglese, francese, italiano, i quali forniscono, su richiesta, servizi di mediazione culturale presso gli Ospedali, la Casa Circondariale, Questura, Scuola e Uffici Pubblici. Il Consultorio è aperto per 4 ore al giorno dal lunedì al venerdì, mentre il sabato è aperto per 6 ore. L attività del consultorio si affianca a quella dell Unità Operativa Extracomunitari e Minoranze Etniche che provvede ad iscrivere l attività consultoriale nella rete dei Servizi attivata, ne è garante istituzionale, provvede alla programmazione degli interventi, al mantenimento della rete dei rapporti sovraprovinciali e interprovinciali. 2.7 Finalità Promuovere il diritto alla salute per i cittadini stranieri con permesso di soggiorno e Temporaneamente presenti; Promuovere la piena dignità di ciascun individuo indipendentemente dal credo religioso, dall etnia, dal colore della pelle; Favorire la trasformazione culturale della Ciociaria attraverso l accettazione delle diversità culturali; Favorire l integrazione culturale degli stranieri nel ripsetto delle tradizioni locali e delle tradizioni dei territori di provenianza. 2.8 Obiettivi Favorire l accesso ai servizi pubblici sanitari e sociali dei cittadini stranieri; Favorire e promuovere l accoglienza, orientamento ed informazione degli immigrati; Promuovere la conoscenza delle opportunità di legge previsti per gli stranieri; Sviluppare, rafforzare e organizzare un sistema coordinato di Servizi pubblici e del privato sociale nel territorio della provincia di Frosinone che costituisca punto di riferimento reale per le
3 problematiche relative all immigrazione, all emarginazione, all inserimento lavorativo, culturale e scolastico degli stranieri; Promuovere la costituzione di una banca dati che raccolga elementi sulla problematicità del fenomeno immigrativo; Favorire la promozione di una cultura dell accoglienza e del rispetto reciproco, superamento stereotipi culturali e generalizzazioni e aborrendo ogni forma di razzismo e/o discriminazione anche velata; 2.9 Vantaggi attesi Un precoce e diretto contatto con fasce di popolazione potenzialmente a rischio di salute e di emarginazione sociale, come quella rappresentata dagli stranieri temporaneamente presenti, permette la presa in carico effettiva delle problematiche ed il trattamento precoce delle patologie con notevoli vantaggi per la salute collettiva e per la salute dei singoli cittadini che hanno usufruito del servizio; ulteriore vantaggio è rappresentato dalla possibilità di incontro tra culture diverse, attraverso, innanzitutto, un concreto segno di attenzione e valorizzazione dell incontro tra il Servizio Pubblico ed il cittadino extracomunitario ospite del nostro Paese Risultati conseguiti Il consultorio Multietnico è attivo dal mese di aprile del 1999; l attività svolta può essere così riassunta: Costituzione della Rete dei Servizi per l elaborazione di una strategia comune di intervento rivolta ai cittadini stranieri presenti nel territorio provinciale; Stipula di protocolli operativi con: ANOLF CISL, Associazione Islamica Ettuba, Associazione Oltre l Occidente, Caritas di Anagni-Alatri, Frosinone; Costituzione di gruppo di lavoro stabile con i soggetti Pubblici e del Privato sociale che in Provincia si occupano di Extracomunitari: oltre ai soggetti suddetti anche Provveditorato agli Studi di Frosinone, Prefettura, Questura, Enti Locali, Provincia, Centro Sociale Adulti e Minori Ministero Giustizia, Ufficio provinciale del Lavoro. Partecipazione attiva al G.R.I.S. (Gruppo Regionale immigrazione e Salute); Partecipazione al Consiglio Territoriale per l Immigrazione istituito dal Prefetto di Frosinone; numero totale di individui trattati: 764; Colloqui di accoglienza: 1999: : (gennaio Febbraio): 225 Tot Colloqui di servizi sociali: 1999: : : 25 Tot. 182 Visite mediche: 1999: : : 37 Tot. 235 Visite ginecologiche: 1999: : : 26 Tot. 248 Pratiche per tesserino sanitario S.T.P.: 1999: : : 61 Tot. 490 Invio per presa in carico altro Servizio: 1999: : : 40 Tot. 149 Colloquio psicologico: 1999: : : 5 Tot. 25 Mediazione culturale: 1999: : : 36 Tot. 231 Consulenza legale: 1999: : : 21 Tot. 250 Consulenza telefonica: 1999: : : 95 Tot Totale Prestazioni 1999: : : 571 Totale: 4031 Preparazione e stampa di una Guida ai servizi per i cittadini stranieri in lingua italiana, inglese, francese, arabo e albanese; Interventi effettuati presso le Comunità di Nomadi presenti in Provincia: 10 Interventi di coordinamento della rete di servizi provinciali: 36 Consulenza ad Enti Locali ed altri Enti Pubblici e Privati: 48; Corsi di prima alfabetizzazione di italiano: 20 soggetti; Formazione del personale aziendale (Personale del CUP) Lettura dei bisogni e analisi del fenomeno; Lettura della domanda di servizi; Riorganizzazione dei servizi di accoglienza destinati ali stranieri; Adeguamento dei servizi offerti alla richiesta avanzata Parte III: Aspetti specifici 3.1 Risorse Le prestazioni di natura socio-sanitarie sono fatte in regime di orario di lavoro per i dipendenti pubblici e di volontariato per alcune prestazioni. Le figure dei mediatori culturali, la pubblicazione della guida multilingua, la fornitura di materiale di consumo avviene attraverso l utilizzazione del
4 fondo istituita dalla Delibera della Giunta Regionale Lazio n del 31/07/97 Attivazione dei livelli uniformi di assistenza per Stranieri Temporaneamente Presenti, per un importo pari a , di cui spesi nel periodo Il Personale utilizzato è così ripartito: n. 1 Assistente Sociale Responsabile dell U.O.; n. 1 Psicologo (dal mese di settembre 2000); n. 3 medici (dermatologia, psichiatria, medicina generale) Mediatori Culturali: n. 2 Volontari: Ginecologa, Pediatra, n. 2 Consulenti Legali, 1 insegnante di italiano 3.2 Soggetti coinvolti (partnership) Il progetto ha previsto la compartecipazione dei seguenti soggetti Pubblici e del Privato Sociale: ANOLF CISL che ha fornito i Mediatori Culturali di madre Lingua oltre ad una collaborazione attiva e costante con il Consultorio; Associazione Oltre l Occidente che ha prodotto la Guida Multilingue oltre ad una collaborazione attiva e costante con il Consultorio; ETTUBA e CARITAS: collaborazioni operative; Prefettura di Frosinone: coordinamento operativo, Consiglio Territoriale per l Immigrazione; G.R.I.S. (Gruppo Regionale Immigrazione e Salute) supporto organizzativo, formazione permanente, collaborazione coordinata; Enti Locali: partecipazione al gruppo di coordinamento provinciale; Provveditorato agli Studi di Frosinone: osservatorio sui minori immigrati che frequentano le scuole della provincia ed inserimento guidato; Questura di Frosinone: permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari, permessi di studio, per salute, di lavoro; C.S.S.A.: problematiche relative ai detenuti immigrati e clandestini; Altri Servizi ASL: Poli ospedalieri, Poliambulatori, visite specialistiche; Altri Servizi Pubblici: IACP, INPS, Ufficio Provinciale del Lavoro, ecc. 3.3 Stato di realizzazione Il progetto ha preso avvio nell aprile del 1999, dopo la costituzione dell U.O. Extracomunitari e Minoranze Etniche all interno del Dipartimento Disagio, Devianza e Dipendenza (Dip. 3D), con la proposta dell istituzione del Consultorio Multietnico, approvata con Delibera ASL n del 24/06/98; la prima fase ha comportato la costituzione della partnership con le Associazioni ANOLF CISL e Oltre l Occidente che più direttamente sono coinvolte nella gestione del Consultorio Multietnico. Parallelamente hanno preso avvio una serie di riunioni periodiche con i soggetti del pubblico e del privato sociale per la costruzione della rete delle opportunità. La seconda fase operativa è coincisa con l apertura del Consultorio Multietnico e con la strutturazione di una serie di incontri con il personale dei CUP dell intera Provincia per l omogeneizzazione dei criteri per l attribuzione del tesserino STP, l iscrizione al SSN; di seguito il Consultorio è entrato nella piena fase operativa con prestazioni di carattere sanitario, sociale e di mediazione culturale; dal mese di settembre è entrata a far parte dell équipe di lavoro la figura dello psicologo; la fase attuale è contraddistinta dalla partecipazione attiva agli organismi provinciali finalmente creatisi anche grazie all attività ed alla lettura del territorio prodotta dal Consultorio Multietnico per la definizione di una strategia complessiva di intervento coordinata a livello provinciale che possa utilizzare al meglio le poche risorse finanziarie disponibili. Il progetto è stato rifinanziato per un ulteriore anno. 3.4 Realizzazione Il progetto è stato promosso dall Unità operativa Extracomunitari e Minoranze Etniche del Dipartimento Disagio, Devianza, Dipendenza Asl Frosinone da quale struttura è stato promosso il progetto se il progetto ha richiesto nuove modalità organizzative se il progetto ha previsto il coinvolgimento di più unità organizzative se la realizzazione del progetto ha comportato la costituzione di strutture permanenti se il progetto ha richiesto azioni di riorganizzazione interna (strutture/processi) se il progetto ha comportato azioni di semplificazione amministrativa
5 3.5 Utilizzo nuove tecnologie Indicare se il progetto ha richiesto l utilizzo di nuove tecnologie 3.6 Comunicazione interna Indicare se sono state avviate azioni di comunicazione interna Indicare destinatari, obiettivi, strumenti delle azioni di comunicazione interna avviate 3.7 Formazione personale Indicare se sono state avviate azioni di formazione/riqualificazione del personale Indicare destinatari e obiettivi della formazione 3.8 Comunicazione/partecipazione Indicare se il progetto prevede forme di partecipazione di rappresentanze dei cittadini Indicare se sono state avviate azioni di comunicazione esterna Indicare destinatari, obiettivi, strumenti delle azioni di comunicazione esterna 3.9 Monitoraggio e valutazione a) Indicare quali sono gli strumenti di valutazione e monitoraggio previsti Ex ante: In itinere: Ex post: b) Indicare se sono previsti sistemi di incentivazione legati ai risultati 3.10 Sostenibilità organizzativa Indicare gli elementi che garantiscono la sostenibilità organizzativa del progetto:
FORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Direzione Sanitaria, Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) Dipartimento Servizi Sanitari di Base, Staff Educazione
DettagliSCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA NUORO (29/04/2015)
SCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA NUORO (29/04/2015) Settore di intervento Area territoriale Attori da coinvolgere Nome del progetto Target di riferimento 1. Sistema dei servizi 2. Occupazione e formazione
DettagliPROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA
PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,
DettagliFORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda U.S.L. TA/1 Taranto Sviluppo Sistemi Informatici Il CUP telematico direttamente accessibile dagli Studi Medici e dalle Farmacie del territorio Parte 1: Anagrafica Titolo
DettagliREGIONE LAZIO AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE FROSINONE
PROMOZIONE DELL INTEGRAZIONE CULTURALE NELL AMBITO DEL DIRITTO ALLA SALUTE NELLA POPOLAZIONE IMMIGRATA Premessa il Servizio Multienico della ASL Frosinone mira ad avvicinare alla Sanità pubblica quella
DettagliFORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 ASL Frosinone Dipartimento Disagio, Devianza, Dipendenze (Dip. 3D)- U.O. Detenuti ed ex Detenuti Unità Operativa Detenuti ed ex Detenuti Parte 1: Anagrafica Titolo del Progetto:
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI Questo documento si propone quale parte integrante del P.O.F. e intende presentare un modello di accoglienza che illustri una modalità comune, corretta
DettagliSettore Agricoltura Beni culturali e ambientali Turismo. X Gestione del territorio
REGIONANDO 2001 REGIONE LIGURIA Settore Assetto del territorio e Controllo Tecnico ATTIVITÀ REGIONALI PER LA QUALIFICAZIONE E SOSTEGNO DEGLI ENTI LOCALI LIGURI NELLA DIFESA DEL SUOLO E NELLA TUTELA DELLA
DettagliSOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi
Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliAREA IMMIGRATI. Azione 1: CENTRO SERVIZI IMMIGRATI (Servizi per l integrazione e il rispetto delle diverse culture)
AREA IMMIGRATI Azione 1: CENTRO SERVIZI IMMIGRATI (Servizi per l integrazione e il rispetto delle diverse culture) A - DESCRIZIONE SINTETICA DELL AZIONE Le finalità principali che il Centro Servizi Immigrati
DettagliPROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera
PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni
DettagliFORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 ASL Provincia di Varese Servizio Controllo di Gestione e Reporting Pianificare per gestire Parte 1: Anagrafica Titolo del Progetto: Pianificare per gestire Amministrazione proponente:
DettagliSCHEDA PROGETTO CASA/ALLOGGIO PROVINCIA DI SASSARI (14/05/2015)
SCHEDA PROGETTO CASA/ALLOGGIO PROVINCIA DI SASSARI (14/05/2015) Settore di intervento Area territoriale Attori da coinvolgere Nome del progetto Target di riferimento 1. Sistema dei servizi 2. Occupazione
DettagliUlss n.6 Vicenza Dipartimento/progetto dei Servizi per il Territorio VERSO UN DISTRETTO FORTE
FORUMPA SANITA' 2001 Ulss n.6 Vicenza Dipartimento/progetto dei Servizi per il Territorio VERSO UN DISTRETTO FORTE Parte 1: Anagrafica Titolo del Progetto: VERSO UN DISTRETTO FORTE Amministrazione proponente:
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 15 2. TITOLO AZIONE Mediazione linguistica 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno
Dettaglida Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi
da Centri Territoriali Permanenti a Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi Introduzione QuickTime e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Attualmente
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA RIFUGIATI SOMALI
ASSOCIAZIONE ROS ACCOGLIENZA ONLUS Piazza del Popolo, 22 Castagneto Carducci (LI) Tel. 0565 765244 FAX 0586 766091 PROGETTO ACCOGLIENZA RIFUGIATI SOMALI Target I beneficiari del progetto saranno circa
DettagliASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA
ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA PROGETTO FAMIGLIE SOLIDALI 2012 S ommario Premessa 1. Il contesto 2. Finalità 3. Obiettivi specifici 4. Attività 5. Destinatari 6. Durata del progetto 7. Cronogramma 8.
DettagliLEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA
LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA RIORDINO E PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI DELLA REGIONE E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 8 AGOSTO 1994 N. 42 IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO
DettagliRegistro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014
Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della
DettagliCentro Servizi Stranieri
Centro Servizi Stranieri Cittadini stranieri e italiani Servizi, enti, istituzioni, associazioni, gruppi che operano nell ambito dell immigrazione Informazione sulla normativa in tema di immigrazione Supporto
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.
DettagliPROTOCOLLO D'ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI NELLA SCUOLA
PROTOCOLLO D'ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI NELLA SCUOLA RETE INTERDISTRETTUALE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE VENEZIA ORIENTALE ANNO SCOLASTICO 2008 2009 LINEE GUIDA PROTOCOLLO D'ACCOGLIENZA Una scuola
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
DettagliRegolamento. Funzionamento del Servizio Sociale Professionale. Ambito S9
Regolamento Funzionamento del Servizio Sociale Professionale Ambito S9 1 Art.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO In conformità del quadro normativo definito dalla legge 328/2000, della legge regionale 11/2007 (art.
DettagliSportello multietnico di informazione, Orientamento e Consulenza legale
Sportello multietnico di informazione, Orientamento e Consulenza legale Seregno - Cantù www.novomillennio.it Chi siamo Lo Sportello Multietnico è un servizio nato per venire incontro all esigenze dei cittadini
DettagliFondi Pensione Integrativi Territoriali:
Le rôle croissant des régimes territoriaux et régionaux de protection sociale en Europe Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Il Progetto della Regione Autonoma Valle d Aosta ed il Fondo Pensione regionale
Dettagli5. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
5. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI INTRODUZIONE NORMATIVA I minori stranieri presenti sul territorio nazionale hanno diritto all istruzione indipendentemente dalla regolarità
DettagliCARTA DEI SERVIZI del Centro Servizi CISL (C.S.C.) SRL Verona agg. 29/10/2015 PRINCIPI ISPIRATORI
Art.1 SCOPO DELLA CARTA PRINCIPI ISPIRATORI La Carta dei Servizi del Centro Servizi CISL s.r.l. informa ogni utente su: Allo stesso tempo, i cittadini e le cittadine possono verificare il livello qualitativo
DettagliREGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE
REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE 2000 Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 86 del 29 settembre ARTICOLO 1 - RIFERIMENTI LEGISLATIVI L affido è disposto dal Comune, o chi da esso delegato, in
DettagliPrefettura di Firenze Area V Diritti Civili, Cittadinanza, Immigrazione, Diritto d Asilo Consiglio Territoriale per l Immigrazione
Relazione sull attività svolta nell anno 2003 L attività in sintesi Dal mese di aprile 2002 ad oggi, aprile 2004 si sono svolte sette sedute plenarie del durante le quali sono state esaminate numerose
DettagliPROGRAMMA REGIONALE PER LE POLITICHE D INTEGRAZIONE CONCERNENTE L IMMIGRAZIONE
PROGRAMMA REGIONALE PER LE POLITICHE D INTEGRAZIONE CONCERNENTE L IMMIGRAZIONE Osservatorio Regionale per l Integrazione e la Multietnicità SCHEDA DI PRESENTAZIONE PROGETTI AREA IMMIGRAZIONE FONDO ANNO
DettagliNati per Leggere Piemonte. Linee guida per la compilazione del questionario
Linee guida per la compilazione del questionario Maggio 2014 Introduzione Gli indicatori e le relative linee guida riportati in questo breve documento sono stati elaborati da Fondazione Fitzcarraldo attraverso
DettagliArt. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione)
LEGGE REGIONE MARCHE 11 NOVEMBRE 2008, N. 32 Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione) Art. 3 (Istituzione del Forum permanente) Art. 4 (Iniziative di prevenzione) Art. 5 (Informazione) Art. 6
DettagliIL RUOLO DELL ASSISTENTE SOCIALE NEL CONTESTO SOCIO-SANITARIO
IL RUOLO DELL ASSISTENTE SOCIALE NEL CONTESTO SOCIO-SANITARIO - da operatore a promotore sociale - Dott. Marcello Candotto L IDENTITÀ DELL ASSISTENTE SOCIALE L assistente sociale è un operatore sociale
DettagliArea Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS
Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non
Dettagli2-3-2 Percorso Neonatale
2-3-2 Percorso Neonatale Primo accesso percorso Colloquio di informazione e di accoglienza Consegna libretto protocollo esami previsti per la gravidanza Consegna opuscolo informativo tradotto in più lingue
DettagliPronto intervento sociale e Centri di pronta accoglienza residenziale
SERVIZIO DI PRONTO INTERVENTO SOCIALE E PRONTA ACCOGLIENZA (PROGETTO SPERIMENTALE) 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica LIVEAS
Dettagli5. AZIONI DI SISTEMA PER L ATTUAZIONE DEL PIANO
5. AZIONI DI SISTEMA PER L ATTUAZIONE DEL PIANO TABELLA 2.C ACCESSO AL SISTEMA DEGLI INTERVENTI E SERVIZI 2. C. 1. ATTIVAZIONE SPORTELLO SOCIALE ZONA SOCIALE RIMINI SUD Per l accesso ai servizi ed alle
DettagliREGIONANDO 2000. REGIONE EMILIA ROMAGNA SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE AZIENDA U.S.L. di CESENA
REGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE AZIENDA U.S.L. di CESENA PROGETTO SALEM PER L ASSISTENZA SANITARIA AI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI E AGLI INDIGENTI SENZA FISSA DIMORA
DettagliCentri di Servizio per il Volontariato del Lazio
Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio I CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO Istituiti con la legge 266/91, i Centri di Servizio per il Volontariato sono strutture operative gestite dal volontariato
DettagliCittadini stranieri non appartenenti all Unione Europea
L immigrazione in Italia è ormai un fenomeno più che consolidato, il dossier caritas 2007 riporta 3.500000 presenze di stranieri regolari. Sempre dal DOSSIER CARITAS 2004, nella provincia di Latina, capofila
DettagliBozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute
IPOTESI A Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute Art. 1. Al fine di garantire la nuova organizzazione dei servizi sanitari
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA. tra
Prefettura di Torino Ufficio Territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA Il Prefetto di Torino nella persona del Dott. Alberto Di Pace tra e il Dirigente dell Ufficio di Ambito Territoriale per la provincia
DettagliPIANO SOCIALE DI ZONA 2014 DISTRETTO RI/4
PIANO SOCIALE DI ZONA 2014 DISTRETTO RI/4 PARTE SECONDA SOTTOMISURA 4.2 Sostegno agli oneri relativi ai minori inseriti in strutture di tipo familiare SOTTOMISURA 4.2 1. TITOLO DELL INTERVENTO SOSTEGNO
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliSostegno e Accompagnamento Educativo
Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione
DettagliMo-net RETE CIVICA DI MODENA
Mo-net RETE CIVICA DI MODENA PROTOCOLLO D INTESA tra Comune di Modena e Fornitori di accessi Internet Modena Dicembre 1995 1 Premesso: che la diffusione della rete Internet svolge un ruolo fondamentale
DettagliISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
DettagliPASSO DOPO PASSO. Progetti per il Reinserimento sociale e lavorativo di persone appartenenti a categorie fragili
PASSO DOPO PASSO 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Esclusione Sociale 5. Macrotipologia Progetti per il Reinserimento sociale
DettagliNorme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici
Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in
DettagliREGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI
REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado
DettagliASL 1 ASL 1 PROTOCOLLO D'INTESA
ASL 1 ASL 1 PROTOCOLLO D'INTESA QUALIFICAZIONE DELL INFORMAZIONE E DEI PERCORSI DI ORIENTAMENTO E ACCESSO AI SERVIZI SANITARI E SOCIO SANITARI PER LE PERSONE STRANIERE Premesso che il Piano Sanitario Nazionale
DettagliErice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI
Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito
DettagliSeconda fase di MONITORAGGIO LINEE DI INDIRIZZO sull AFFIDAMENTO FAMILIARE
Seconda fase di MONITORAGGIO LINEE DI INDIRIZZO sull AFFIDAMENTO FAMILIARE SCHEDA DI RICOGNIZIONE DEGLI ASSETTI TERRITORIALI AN 2014 La presente scheda ha l'obiettivo di rilevare gli attuali assetti organizzativi
DettagliREGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA
Allegato B II annualità Progetto Sostegno alla genitorialità - Distretto di Carbonia REGOLAMENTO SERVIZIO DISTRETTUALE SOSTEGNO DELLA GENITORIALITA DISTRETTO CARBONIA PREMESSA - Con D.G.R. n. 40/09 del
DettagliIl progetto Ponte linea dell Asl di Vallecamonica Sebino. Direttore Sanitario aziendale Dr. Fabio Besozzi Valentini
Il progetto Ponte linea dell Asl di Vallecamonica Sebino Direttore Sanitario aziendale Dr. Fabio Besozzi Valentini Territorio di competenza dell Asl di Vallecamonica Sebino Il progetto complessivo: Ponte
DettagliLinee guida per il Volontariato Civico del Comune di Monza
Settore Servizi Sociali, Politiche Giovanili, Partecipazione, Pari Opportunità Linee guida per il Volontariato Civico del Comune di Monza Art 1. Oggetto e finalità Il Comune di Monza intende promuovere
DettagliOggetto: Corsi serali per studenti lavoratori
Spett.le CONFCOMMERCIO PROVINCIA DI BARI VIA AMENDOLA 172/C 70125 BARI Oggetto: Corsi serali per studenti lavoratori L Istituto Tecnico Economico D.Romanazzi, continuando la sua opera di promozione dell
DettagliCOMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA
COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA Cap 06060 P.zza della Repubblica n. 4 P.IVA 00436320543 Tel. 075.830186 e-mail: info@comune.paciano.pg.it fax. 075.830447 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO
DettagliLe professioni sanitarie e sociali nell ASL di Bergamo. L Educatore Professionale. Mologni Dr.ssa Graziella Bergamo 14/04/2014
Le professioni sanitarie e sociali nell ASL di Bergamo L Educatore Professionale Mologni Dr.ssa Graziella Bergamo 14/04/2014 Cercasi Educatore Professionale (EP) hi é osa fa ome si forma Il profilo professionale
DettagliSCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA DI CAGLIARI (21/04/2015)
SCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA DI CAGLIARI (21/04/2015) Settore di intervento Area territoriale 1. Sistema dei servizi 2. Occupazione e formazione 3. Scuola e Istruzione 4. Casa/Alloggio 5. X Salute
DettagliMEDIATORE INTERCULTURALE
Allegato 1 REGIONE LAZIO MEDIATORE INTERCULTURALE Il Mediatore Inter svolge attività di mediazione tra cittadini immigrati e la società locale, promuovendo, sostenendo e accompagnando entrambe le parti:
DettagliPROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia
PROVINCIA DI SONDRIO PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia Radar dalla conoscenza allo sviluppo delle politiche attive del lavoro PROGETTAZIONE
DettagliProgramma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani
Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Pianificazione e Sviluppo dei servizi sociali e socio - sanitari Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani
DettagliASSISTENZA DOMICILIARE EDUCATIVA
ASSISTENZA DOMICILIARE EDUCATIVA AI MINORI E ALLE LORO FAMIGLIE 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Minori e Famiglia 5. Macrotipologia
DettagliREGIONANDO 2001. Regione Veneto Area Tecnico Scientifica-Servizio Prevenzione Industriale Censimento Industrie a Rischio di incidente Rilevante
REGIONANDO 2001 Regione Veneto Area Tecnico Scientifica-Servizio Prevenzione Industriale Censimento Industrie a Rischio di incidente Rilevante Parte 1: Anagrafica Titolo del Progetto: Censimento Industrie
DettagliSCHEDA RILEVAZIONE BUONE PRASSI AZIENDALI
SCHEDA RILEVAZIONE BUONE PRASSI AZIENDALI A. ASPETTI ANAGRAFICI A 1 - U.O. coinvolte: A 2 -Ambito di appartenenza: (selezionare) A 3 - Responsabile Buona Prassi: CURE PRIMARIE : MEDICINA DELLO SPORT DIPARTIMENTO
DettagliLINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
DettagliProgetto Bollenti Spiriti. Giovani Open Space. Comune di Barletta
Regione Puglia Progetto Bollenti Spiriti Giovani Open Space Comune di Barletta Programma regionale per le Politiche giovanili Bollenti Spiriti Delibera Cipe n. 35/2005. Ripartizione delle risorse per interventi
DettagliASPES S.P.A. PROTOCOLLO D INTESA
PROTOCOLLO D INTESA PREFETTURA DI PESARO E URBINO COMUNE DI PESARO PROVINCIA DI PESARO E URBINO DIREZIONE TERRITORIALE DEL LAVORO DI PESARO E URBINO AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 1 ASPES S.P.A. SEGRETERIA
DettagliProtocollo d Intesa. tra
Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio
DettagliPIANO DELL OFFERTA FORMATIVA. Anno scolastico 2008/09
PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Anno scolastico 2008/09 Il Piano dell Offerta formativa 2008/09 è stato deliberato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 26 giugno 2008, con delibera n. 27/2008. CENTRO
DettagliProgetto Migrazione e Disagio Psichico
Progetto Migrazione e Disagio Psichico Milano, 6 marzo 2009 Maria Antonella Costantino Unità Operativa di Neuropsichiatria dell Infanzia e dell Adolescenza Dipartimento per la Salute della Donna, del Bambino
DettagliCOMUNE DI PONTEDERA Provincia di Pisa. Regolamento. Forum Percorsi di cittadinanza
COMUNE DI PONTEDERA Provincia di Pisa Regolamento Forum Percorsi di cittadinanza 1 SOMMARIO Art. 1 - Compiti ed Obiettivi 3 Art. 2 - Organi del Forum 3 Art. 3 - Il Presidente 3 Art. 4 - Il Vicepresidente
DettagliSCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ
SCHEDA PROGETTO/ SERVIZIO/INTERVENTO per la realizzazione di azioni nelle aree di intervento previste dall obiettivo 3 delle linee guida dei PdZ Per progetto si intende qualsiasi azione volta al perseguimento
DettagliREGIONANDO 2000 REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE 8 AREZZO L INFERMIERE DI COMUNITA UN RUOLO E UNA PRESENZA TRA LA GENTE
REGIONANDO 2000 Aree d intervento Miglioramento della gestione REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE 8 AREZZO L INFERMIERE DI COMUNITA UN RUOLO E UNA PRESENZA TRA LA GENTE Il progetto è concluso
DettagliCARTA DEI: Servizi di Mediazione Culturale e Progetti di Educazione Interculturale
CARTA DEI: Servizi di Mediazione Culturale e Progetti di Educazione Interculturale Progettazione Cooperativa Sociale ONLUS Vai G. B. Moroni, 6 24066 Pedrengo (Bg) tel. 035657351 Intercultura, interpretariato,
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 572 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI LAFFRANCO, BIANCONI Disciplina della professione di educatore di asilo nido e istituzione
DettagliD.G.R.n.94-4335 del 13.11.2006
D.G.R.n.94-4335 del 13.11.2006 Approvazione criteri per l assegnazione contributi ai Soggetti gestori delle funzioni socioassistenziali per le attività delle Equipe Adozioni e per la promozione dell affidamento
DettagliREGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE
REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE Premessa L affidamento etero-familiare consiste nell inserire un minore in un nucleo familiare diverso da quello originario per un tempo determinato. È un esperienza di accoglienza
Dettaglilavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna.
Allegato alla Delib.G.R. n.32/ 45 del 15.9.2010 L.R. n. 1 del 24.2.2006, art 9, comma 11. L.R. n. 2 del 29.5.2007, art 33, comma 11. Finanziamento di un programma di attività finalizzate al recupero e
DettagliPROGETTO DI SINGOLA SCUOLA PROGETTO DI RETI DI SCUOLE PROGETTO IN RETE CON ALTRI SOGGETTI SCUOLA CAPOFILA DI RETE
PROGETTO n. 1: RETE CON LO SPORTELLO SCUOLA PER L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI DI VERDELLINO E CON GLI ENTI LOCALI DEL TERRITORIO (PIANO DI ZONA L.328/2000) A- PROGETTUALITÀ DELL ISTITUTO PROGETTO
DettagliACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE
ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE Linee guida per genitori ed insegnanti Conoscere per accogliere I minori adottati nella provincia di Bolzano 478 negli ultimi 10 anni 30 nuove adozioni
Dettaglipiccola comunità madre.bambino vanessa
piccola comunità madre.bambino vanessa Obiettivi > favorire la ricongiunzione di nuclei familiari disgregati dalla tossicodipendenza, da disturbi psichici e da svantaggio sociale in genere, in un contesto
DettagliIstituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia Primaria Secondaria di I grado I. Nievo Comuni di Cinto Caomaggiore Gruaro - Pramaggiore
OGGETTO: Schema di sintesi del Protocollo per l accoglienza e l inserimento degli alunni stranieri, proposto dalla Commissione Intercultura, a.s. 2008-2009 Capitolo di protocollo ISCRIZIONE AMBITO AMMINISTRATIVO
DettagliDECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014
1 DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014 Oggetto: DGR 1107/2014 Criteri e modalità per l assegnazione di contributi a favore degli Ambiti Territoriali Sociali
Dettagli1 - CODICE PROGETTO 3.6.2 - CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PROVINCIALE SULL IMMIGRAZIONE 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL
1 - CODICE PROGETTO 3.6.2 - CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PROVINCIALE SULL IMMIGRAZIONE 2 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO/AREA FUNZIONALE DEL PPL Il progetto è riconducibile a quella che il Piano Provinciale del
Dettagliωεχϖβνµθωερτψυιοπ ασδφγηϕκτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθ ερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυι οπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυιοπασδ
ωεχϖβνµθωερτψυιοπ ασδφγηϕκτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθ ωερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψ υιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυιοπασ δφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυιοπασδφγηϕκ λζξχϖβνµθωερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖ βνµθωερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθω
DettagliLe attività della Fondazione si suddividono in due macro aree di intervento:
La Fondazione Paideia, dal 1993, opera a livello regionale per migliorare le condizioni di vita dei bambini disagiati, promuovendo iniziative e fornendo un aiuto concreto a chi è quotidianamente impegnato
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 OGGETTO: Approvazione "Progetto di Sviluppo delle cure domiciliari
DettagliServizio Accoglienza Attiva per i Cittadini Stranieri
Servizio Accoglienza Attiva per i Cittadini Stranieri Garantisce assistenza e supporto all utenza straniera che afferisce all Azienda. Il servizio si avvale della consulenza di mediatori culturali, del
DettagliI Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali
I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali Premessa Con. Solida ed Euricse condividono un approccio e un metodo per la realizzazione ed
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
DettagliPrefettura di Bergamo COMUNE DI ANTEGNATE COMUNE DI CASAZZA COMUNE DI MONASTEROLO DEL CASTELLO
Prefettura di Bergamo COMUNE DI ANTEGNATE COMUNE DI CASAZZA COMUNE DI MONASTEROLO DEL CASTELLO COMUNE DI SEDRINA COMUNE DI URGNANO COMUNE DI VALBONDIONE COMUNE DI VIGANO SAN MARTINO A M B I T O PROTOCOLLO
DettagliTitolo 1 - PRINCIPI GENERALI. Art. 01 - Finalità
Legge Regionale 22 marzo 1990, n. 22 Interventi a sostegno dei diritti degli immigrati extracomunitari in Toscana. Bollettino Ufficiale n. 20, parte prima, del 31.03.1990 Titolo 1 - PRINCIPI GENERALI Art.
DettagliSo-Stare Con Voi Progetto di affido di persone adulte con disagio psichico
So-Stare Con Voi Progetto di affido di persone adulte con disagio psichico Via Montecassino, 8 Monza sostare-con-voi@novomillennio.it innovazione@novomillennio.it Chi siamo So-stare Con Voi Inserimento
Dettagli