SCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA DI CAGLIARI (21/04/2015)
|
|
- Maddalena Viviani
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 SCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA DI CAGLIARI (21/04/2015) Settore di intervento Area territoriale 1. Sistema dei servizi 2. Occupazione e formazione 3. Scuola e Istruzione 4. Casa/Alloggio 5. X Salute 6. Integrazione sociale, culturale e religiosa 7. Famiglia, Donne e Minori 8. Diritti di cittadinanza Area nord Area centro Area sud Intero territorio regionale Attori da coinvolgere Asl e distretti sociosanitari, associazioni di volontariato (di immigrati o che si occupano di immigrazione), cooperative, Caritas, patronati. Nome del progetto Ben essere per tutti Target di riferimento Immigrati regolari e irregolari. Finalità Tutela e promozione della salute degli immigrati.
2 Obiettivo generale: Assicurare l'informazione e l'orientamento alla salute. Obiettivi specifici: Obiettivi (generale e specifici) 1. Creare la struttura di rete (far emergere e far conoscere fra loro tutti gli attori coinvolti). 2. Promuovere competenze sulla salute negli immigrati: Divulgare conoscenze in materia di salute; Promuovere maggiore consapevolezza sui diritti e doveri; Attivare azioni di orientamento ai servizi alla salute nel territorio. 3. Favorire maggiore coinvolgimento nella prassi comune della figura del mediatore culturale per favorire la tutela della salute e l orientamento ai servizi del territorio. Azioni: 1. Creazione di un gruppo di lavoro e coordinamento composto dai principali referenti dei diversi gruppi coinvolti. 2. Attivazione di Sportelli territoriali e itineranti. Attività 3. Realizzazione di materiale informativo multilingue (brochures e materiali pubblicitari da diffondere presso bar, Asl, studi medici, comune,etc..). 4. Individuazione e formazione di figure di riferimento all interno delle diverse comunità di immigrati con la funzione di facilitatori. 5. Realizzazione di Seminari e incontri di informazione (incontri dibattito) diretti agli operatori delle associazioni di volontariato di immigrati e quelle che lavorano a diretto contatto con gli immigrati. Coinvolgimento ai seminari degli immigrati e delle figure di
3 riferimento delle comunità di immigrati. 6. Coinvolgimento del mediatore culturale in tutte le fasi del progetto, ovvero nell approccio agli immigrati e nella fase di individuazione e formazione dei facilitatori, nella preparazione dei seminari e nella realizzazione del materiale informativo e pubblicitario. Fattibilità economica: Disponibilità delle risorse Fattibilità Fattibilità amministrativa: Bando aperto al coordinamento a: Distretti sociosanitari afferenti alla Asl 8. Associazioni di volontariato di immigrati e quelle che lavorano a diretto contatto con gli immigrati. Cooperative e terzo settore. Fattibilità tecnica: Creazione del gruppo di coordinamento. Fondi Fondi regionali. Fondi Europei. Fondazioni. Gruppo tecnico costituito dai referenti delle diverse istituzioni coinvolte: cura la progettazione esecutiva e la realizzazione delle attività previste; elabora i contenuti delle brochures e degli opuscoli informativi. Modalità di funzionamento della Rete Referenti del parternariato o esperti esterni: provvedono all'organizzazione dei Seminari. Operatori della rete di parternariato in collaborazione dei mediatori culturali: sovrintendono all'individuazione dei facilitatori. Mediatori culturali: gestiscono gli sportelli di informazione ed orientamento ai servizi territoriali. Valutazione dei risultati del progetto (incremento fruibilità servizi dei migranti).
4 SCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA DI CAGLIARI (21/04/2015) Settore di intervento 1. Sistema dei servizi 2. Occupazione e formazione x 3. Scuola e Istruzione x 4. Casa/Alloggio x 5. Salute 6. Integrazione sociale, culturale e religiosa 7. Famiglia, Donne e Minori 8. Diritti di cittadinanza Area territoriale x Area nord Area centro Area sud Intero territorio regionale Attori da coinvolgere Nome del progetto Associazioni del terzo settore (associazioni di immigrati e di volontariato); medici di base e strutture sanitarie che hanno aderito tramite protocolli d Intesa; Università; Enti Locali. Il Camper della salute Target di riferimento Immigrati non regolari Mediatori linguistico-culturali
5 Finalità Sensibilizzare gli immigrati senza diritti in tema di salute; premesso che quando si tratta di diritto alla salute il termine senza diritti risulta essere improprio; specifichiamo che ci si riferisce a particolari situazioni di immigrati clandestini o altri immigrati che non hanno ancora ottenuto il permesso di soggiorno o ai casi in cui vi siano delle incongruenze nei documenti provvisori (es: età, nazionalità..etc) tali da ostacolare o differire l accesso ai servizi sanitari. Obiettivo generale: Sensibilizzare gli immigrati in tema di salute. Obiettivi (generale e specifici) Obiettivi specifici: 1. Creare una figura intermedia tra gli operatori del servizio sanitario e gli immigrati, quale il mediatore linguisticoculturale in ambito sanitario. Istituzionalizzazione di tale figura. 2. Promuovere i servizi alla salute diretti agli immigrati irregolari presenti nel territorio regionale. 3. Incrementare del 15% l accesso ai servizi sanitari da parte degli immigrati. Azione 1 Attività 1a. Individuazione e formazione di almeno 80 mediatori culturali nell ambito della salute (800 ore: 400 di mediazione culturale e 400 di dedicate al modulo salute). Il mediatore culturale iscritto all albo non può essere in nessun caso sostituito da un conoscitore delle lingue straniere in quanto dovrà avere una conoscenza approfondita delle procedure amministrativo burocratiche e sanitarie per aiutare gli immigrati a raggiungere l obiettivo salute. L individuazione dei mediatori da formare verrà effettuata attraverso una selezione che includa anche i mediatori già formati negli ultimi anni dalle Province con relativo accreditamento delle competenze (400 ore dedicate al solo modulo della salute ). 1b. Iscrizione di almeno 60 mediatori culturali/salute in un apposito albo. 1c. Inserimento della figura del Mediatore Culturale nelle
6 strutture ospedaliere che hanno siglato il protocollo d intesa e in almeno 8 centri di prima accoglienza. Azione 2 2a. Creazione di un equipe itinerante (tramite il noleggio di un camper) costituita dalla figura del medico, del mediatore culturale, dello psicologo e dell assistente sociale. L equipe dovrà operare settimanalmente (da 1 a 3 volte a settimana) nei vari Comuni che hanno il maggior numero di immigrati o su richiesta dei servizi sociali dei Comuni. L equipe avrà il compito di informare e sensibilizzare gli utenti sui propri diritti in materia di salute e accesso ai servizi e alle strutture sanitarie presenti nel territorio. 2b. Promozione di incontri con le associazioni di cittadini di immigrati o che si occupano di immigrazione a vario titolo e i medici presenti nel territorio (2 seminari per divulgare le informazioni in ciascuna delle 4 provincie), aventi per oggetto l accesso alla salute degli immigrati irregolari. 2c. Creazione e divulgazione di materiale informativo negli incontri itineranti, quali: 1000 brochure formulate in varie lingue e strutturate per immagini in modo da favorire le informazioni per immigrati analfabeti. Azione 3 3a. Misurare l'incremento percentuale degli accessi ai servizi sanitari da parte degli immigrati irregolari dall inizio del progetto. Tecnica: Il progetto avrà la durata complessiva di 24 mesi: - attività di formazione dei mediatori: durata una anno; - attività seminariali durata: 3 mesi, al termine del corso di formazione per mediatori; - progetto equipe itinerante: 12 mesi, a decorrere dal tredicesimo mese dall avvio del progetto. Fattibilità Amministrativa: l'associazione capofila DI-SEGNO si occuperà della gestione di tutte le pratiche amministrative e di coordinamento.
7 Economica: - Corso per mediatori: ,00; - Seminari : ,00; - Noleggio Camper+Personale: ,00; - Materiali: ,00 - COSTO COMPLESSIVO ,00 Fondi A valere su fondi FAMI,FSE POR, REGIONE SARDEGNA, Fondazioni B Bancarie Modalità di funzionamento della Rete La Cooperativa si occuperà del coordinamento e dell' organizzazione L Università si occuperà dell organizzazione dei corsi Le associazioni del terzo settore avranno l obiettivo di convogliare gli operatori ai seminari divulgativi.
8 SCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA DI CAGLIARI (21/04/2015) Settore di intervento 1. Sistema dei servizi 2. Occupazione e formazione 3. Scuola e Istruzione 4. Casa/Alloggio 5. Salute 6. Integrazione sociale, culturale e religiosa 7. Famiglia, Donne e Minori 8. Diritti di cittadinanza Area territoriale Attori da coinvolgere Nome del progetto Area nord Area centro Area sud Intero territorio regionale COSSI (Centro Orientamento Servizi Sanitari Immigrati) Consultori Familiari Ospedali Enti locali Comunità C.A.V. ( Centro Aiuto alla Vita) Mediatori Linguistico Culturali MAMMA IN TERRA STRANIERA Target di riferimento Donne straniere in stato di gravidanza, mamme fino al 2 anno di vita del bambino.
9 Sostegno e accompagnamento alla donna straniera nel periodo della gravidanza e nei primi due anni di vita del bambino. Finalità Potenziali criticità: - Presenza e/o Insorgenza patologie (Diabete, minaccia di aborto, gestosi, parto prematuro, depressione postpartum) - Gestione in caso di Mutilazioni Genitali Femminili (MGF) - Eventi fatali ( morte endouterina e/o neonatale) - Violenza di genere in gestante Obiettivo generale: Assicurare il buon andamento della gravidanza e il parto fisiologico. Obiettivi (generale e specifici) Attività Obiettivi specifici: - Promuovere l'adesione delle gestanti ai controlli di salute in gravidanza; - Assicurare assistenza e accompagnamento al parto; - Favorire la partecipazione ai CAN ( Corsi Accompagnamento alla Nascita); - Ridurre il rischio di Depressione Post-Partum; - Favorire e sostenere l allattamento materno; - Favorire la crescita regolare del neonato. Azioni: Affiancamento della MLC (Mediatrice Linguistico-Culturale) alla gestante Attivazione di gruppi CAN in gravidanza e in puerperio Attivazione di gruppi per favorire lo scambio di culture attraverso la partecipazione delle Associazioni di volontariato e dei Centri Specialistici di Multiculturalità Formazione degli operatori per accrescere le competenze in tema di interculturalità Controlli periodici di crescita del neonato nei centri individuati dalla rete e possibilità di visite domiciliari nel post-parto Incontri trimestrali tra operatori coinvolti nella rete
10 - Convenzione con MLC competenti nell area materno-infantile Fattibilità - Aggiornamento, formazione e supervisione delle MLC - Collegamento in rete tra i servizi coinvolti per la gestione del le diverse procedure Comunità Europea Fondi RAS ASL Enti Locali COSSI: informa e orienta le straniere sui servizi sanitari; Consultori Familiari: monitoraggio della gravidanza fisiologica; CAN: sostegno psico-sociale, sostegno all allattamento e al Modalità di funzionamento della Rete puerperio) Ospedale: monitoraggio della gravidanza patologica, sostegno all espletamento del parto, ecc. MLC: accompagnamento della donna in tutte le fasi della gravidanza e del puerperio Associazioni e Centri specializzati nella Multiculturalità: interagiscono con gli operatori della rete al fine di accrescere le loro competenze e integrare le culture di provenienza).
SCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA NUORO (29/04/2015)
SCHEDA PROGETTO SALUTE PROVINCIA NUORO (29/04/2015) Settore di intervento Area territoriale Attori da coinvolgere Nome del progetto Target di riferimento 1. Sistema dei servizi 2. Occupazione e formazione
DettagliIL FUTURO COME VIAGGIO
IL FUTURO COME VIAGGIO Anno di realizzazione 2011 Finanziamento Cariverona Rete di progetto Coop. Kantara; Coop. Progetto Integrazione; Fondazione ISMU, Settore Formazione; Studio Res Corso di formazione
DettagliSCHEDA PROGETTO FAMIGLIA DONNE E MINORI PROVINCIA DI CAGLIARI (05/05/2015)
SCHEDA PROGETTO FAMIGLIA DONNE E MINORI PROVINCIA DI CAGLIARI (05/05/2015) Settore di intervento 1. Sistema dei servizi 2. Occupazione e formazione x 3. Scuola e Istruzione x 4. Casa/Alloggio 5. Salute
DettagliSCHEDA PROGETTO CASA/ALLOGGIO PROVINCIA DI SASSARI (14/05/2015)
SCHEDA PROGETTO CASA/ALLOGGIO PROVINCIA DI SASSARI (14/05/2015) Settore di intervento Area territoriale Attori da coinvolgere Nome del progetto Target di riferimento 1. Sistema dei servizi 2. Occupazione
DettagliCentro Servizi Stranieri
Centro Servizi Stranieri Cittadini stranieri e italiani Servizi, enti, istituzioni, associazioni, gruppi che operano nell ambito dell immigrazione Informazione sulla normativa in tema di immigrazione Supporto
DettagliCentro affidi e Centro adozioni: esperienze e prospettive
Nuove forme per l accoglienza familiare Firenze, 6 marzo 2013 Centro affidi e Centro adozioni: esperienze e prospettive Dott.ssa Sandra Di Rocco Responsabile P.O. Interventi per Minori e Famiglia del Comune
DettagliProgetto regionale CONOSCERE PER PREVENIRE Prevenzione dell interruzione volontaria di gravidanza (IVG) e delle mutilazione genitali femminili (MGF) fra le donne immigrate. ATTIVITA 2009 ASSOCIAZIONE NOSOTRAS
DettagliLa rete per la promozione della salute in Lombardia
La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo
DettagliArea Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS
Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non
DettagliRegistro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014
Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della
DettagliASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA
ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA PROGETTO FAMIGLIE SOLIDALI 2012 S ommario Premessa 1. Il contesto 2. Finalità 3. Obiettivi specifici 4. Attività 5. Destinatari 6. Durata del progetto 7. Cronogramma 8.
DettagliConsultorio Familiare
Distretto Sanitario di Trebisacce Consultorio Familiare Botero: Famiglia Il Consultorio Familiare Il Consultorio Familiare è un presidio socio-sanitario pubblico che offre interventi di tutela e di prevenzione
DettagliErice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI
Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito
DettagliPROGETTO INTERCULTURALE DI RETE
CENTRO DI ALFABETIZZAZIONE IN ITALIANO L2 Istituto Comprensivo C. Angiolieri Siena Centro di Alfabetizzazione Italiano L2 C. Angiolieri Scuola Secondaria di II grado Scuola Secondaria di I grado Scuola
DettagliDIVERSI COME ME: percorsi di integrazione sociale e promozione interculturale rivolti a cittadini e famiglie straniere.
Titolo DIVERSI COME ME: percorsi di integrazione sociale e promozione interculturale rivolti a cittadini e famiglie straniere. Servizi di riferimento Dalla primavera del 2005 è stato attivato nella fabbrica
DettagliREGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE
REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE 2000 Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 86 del 29 settembre ARTICOLO 1 - RIFERIMENTI LEGISLATIVI L affido è disposto dal Comune, o chi da esso delegato, in
DettagliPROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera
PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni
DettagliWomen In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE
Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate
DettagliPROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016
PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per
DettagliAlta Formazione e aggiornamento di Mediatori Interculturali per la prevenzione e il contrasto alle Mutilazioni Genitali Femminili
Istituto Nazionale per la Salute, i Migranti e la Povertà Roma, Italia National Institute for Health, Migrants and Poverty Rome, Italy INMP Presentazione Progetto Macro-area C Formazione Alta Formazione
DettagliCOMUNE DI PONTEDERA Provincia di Pisa. Regolamento. Forum Percorsi di cittadinanza
COMUNE DI PONTEDERA Provincia di Pisa Regolamento Forum Percorsi di cittadinanza 1 SOMMARIO Art. 1 - Compiti ed Obiettivi 3 Art. 2 - Organi del Forum 3 Art. 3 - Il Presidente 3 Art. 4 - Il Vicepresidente
DettagliConsultori familiari
Consultori familiari Le prestazioni del consultorio corsi di accompagnamento alla nascita rivolti ad entrambi i genitori assistenza a domicilio a mamma e neonato dopo il parto (Servizio di Dimissione protetta):
DettagliPROGETTO RE.MI.FA.SOL.
PROGETTO RE.MI.FA.SOL. INNOVA TU SERVIZI DI ASSISTENZA LEGGERA DI PROSSIMITÀ FINALITA DEL PROGETTO Migliorare la qualità della vita di persone impegnate in un percorso di riabilitazione psicosociale, coinvolgendo
DettagliASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE
ALLEGATO 1 Criteri di partecipazione per la realizzazione di un programma sperimentale di sport terapia per persone con disabilita. D.G.R. 28/68 del 24/06/2011 L Assessorato dell Igiene e Sanità e dell
DettagliREGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro
REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro Art. 1 - Inviolabilità della dignità umana. 1. La Regione del Veneto
DettagliSOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi
Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni
DettagliPiano di Zona 2010-2012
AREA IMMIGRATI CODICE - I - COD. AZIONE PAG I - 01 Centri di accoglienza FAMIGLIA AMICA e VIVERE LA VITA per richiedenti Asilo Politico 235 I - 02 SENTIERI DI SPERANZA - Servizio di pronta accoglienza
DettagliPROGETTO DI SINGOLA SCUOLA PROGETTO DI RETI DI SCUOLE PROGETTO IN RETE CON ALTRI SOGGETTI SCUOLA CAPOFILA DI RETE
PROGETTO n. 1: RETE CON LO SPORTELLO SCUOLA PER L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI DI VERDELLINO E CON GLI ENTI LOCALI DEL TERRITORIO (PIANO DI ZONA L.328/2000) A- PROGETTUALITÀ DELL ISTITUTO PROGETTO
DettagliIl progetto Ponte linea dell Asl di Vallecamonica Sebino. Direttore Sanitario aziendale Dr. Fabio Besozzi Valentini
Il progetto Ponte linea dell Asl di Vallecamonica Sebino Direttore Sanitario aziendale Dr. Fabio Besozzi Valentini Territorio di competenza dell Asl di Vallecamonica Sebino Il progetto complessivo: Ponte
DettagliL ambulatorio Senza Confini
L ambulatorio Senza Confini novembre 1996 dicembre 2004 L ambulatorio medico dell Associazione L Associazione Senza Confini di Ancona è un associazione di volontariato che opera a favore dell uguaglianza
DettagliPROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia
PROVINCIA DI SONDRIO PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia Radar dalla conoscenza allo sviluppo delle politiche attive del lavoro PROGETTAZIONE
DettagliAZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO PER L AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA FAMILIARE
BORGO RAGAZZI DON BOSCO MOVIMENTO FAMIGLIE AFFIDATARIE e SOLIDALI PROGETTO AFFIDAMENTO FAMILIARE PROPOSTA DI PROSECUZIONE PROGETTO AZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO PER L AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA
DettagliComune di Jesi. Protocollo d intesa
Comune di Jesi Protocollo d intesa TRA LA PREFETTURA DI ANCONA, IL COMUNE DI JESI, LE FORZE DELL ORDINE, L UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE, IL C.I.O.F., L ASUR ZONA TERRITORIALE 5, L AMBITO TERRITORIALE
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliProgetto Take Easy I partner del progetto CITTÀ DI TORINO ASL TO2 ASL TO4 UNIVERSITA DI TORINO CIPES PIEMONTE Gli aderenti al progetto COMUNE DI CHIVASSO COMUNE DI SETTIMO ASGI (Associazione per gli Studi
DettagliPROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA
PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,
DettagliQUANTO È UTILE AVERE DELLE MANI DI SCORTA
QUANTO È UTILE AVERE DELLE MANI DI SCORTA Azioni a sostegno di persone, famiglie, comunità locali e promozione della domiciliarità degli anziani Biennio 2012-2013 PREMESSA Mani di Scorta è un Consultorio
DettagliLe professioni sanitarie e sociali nell ASL di Bergamo. L Educatore Professionale. Mologni Dr.ssa Graziella Bergamo 14/04/2014
Le professioni sanitarie e sociali nell ASL di Bergamo L Educatore Professionale Mologni Dr.ssa Graziella Bergamo 14/04/2014 Cercasi Educatore Professionale (EP) hi é osa fa ome si forma Il profilo professionale
DettagliPROGETTO VIVERE IN ITALIA. L ITALIANO PER IL LAVORO E LA CITTADINANZA QUARTA EDIZIONE (2014 2015) PROG 106530 CUPE86G13004820007
PROGETTO VIVERE IN ITALIA. L ITALIANO PER IL LAVORO E LA CITTADINANZA QUARTA EDIZIONE (2014 2015) PROG 106530 CUPE86G13004820007 AVVISO PUBBLICO PER LA SELEZIONE DI COLLABORATORI Nell ambito del progetto
DettagliAlto Adige: piattaforma per il Free Software. TIS Free Software Center
Alto Adige: piattaforma per il Free Software TIS Free Software Center 20 aprile 2007 1 Agenda PER TUTTI I PRESENTI Ore 09.0010.00 Panoramica generale sul TIS Free Software Center Presentazione dell iniziativa
Dettaglic. alla realizzazione e gestione di strutture di servizio per la ricerca e il trasferimento dei risultati della ricerca;
(ALLEGATO 1) Estratto dallo Statuto della Fondazione per la Ricerca e l Innovazione Art. 3 Finalità 1. La Fondazione non ha fini di lucro, e ha lo scopo di realizzare, in sintonia con le strategie e la
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA DI GENERE TRA
PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA DI GENERE TRA Provincia di Lucca Prefettura di Lucca Procura della
DettagliRev.1 del 30 maggio 2013. Il modello organizzativo
Rev.1 del 30 maggio 2013 Il modello organizzativo INDICE 1. Premessa 2. Missione 3. Sistema di responsabilità 4. Mappa dei processi 5. Mansionario 1. Premessa Un laboratorio congiunto di ricerca sui temi
DettagliACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE
ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE Linee guida per genitori ed insegnanti Conoscere per accogliere I minori adottati nella provincia di Bolzano 478 negli ultimi 10 anni 30 nuove adozioni
DettagliTRA PREMESSO. che la causa alla base della violenza contro le donne è la discriminazione che nega pari diritti a uomini e donne;
PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA NEI CONFRONTI DELLE DONNE. TRA L Amministrazione Provinciale di Cuneo,
DettagliUNA FAMIGLIA X UNA FAMIGLIA trasformare una buona prassi in una buona politica
UNA FAMIGLIA X UNA FAMIGLIA trasformare una buona prassi in una buona politica Roma, 17/01/2013 Fondazione PAIDEIA onlus www.fondazionepaideia.it; info@fondazionepaideia.it Verso una nuova forma di affido
DettagliINDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA
INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliASSISTENZA DOMICILIARE EDUCATIVA
ASSISTENZA DOMICILIARE EDUCATIVA AI MINORI E ALLE LORO FAMIGLIE 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Minori e Famiglia 5. Macrotipologia
DettagliI docenti di italiano L2 di «Certifica il tuo italiano». Gli esiti del monitoraggio
I docenti di italiano L2 di «Certifica il tuo italiano». Gli esiti del monitoraggio Mariagrazia Santagati Università Cattolica, Fondazione Ismu Mariagrazia Santagati Università Cattolica Fondazione Ismu
DettagliProgetto territoriale di sostegno all apprendimento della lingua italiana rivolto ad adolescenti stranieri inseriti nei percorsi dell istruzione
Progetto territoriale di sostegno all apprendimento della lingua italiana rivolto ad adolescenti stranieri inseriti nei percorsi dell istruzione secondaria superiore della città di Cremona ELABORAZIONE
DettagliGLI IMMIGRATI IN PROVINCIA DI CREMONA Contesto, azioni, progetti
Convenzione di Sovvenzione n. 2011/FEI/PROG-100781 CUP B53I12000030003 GLI IMMIGRATI IN PROVINCIA DI CREMONA Contesto, azioni, progetti CORRELARE: partnership ed esiti del progetto Rosita Viola Provincia
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 15 2. TITOLO AZIONE Mediazione linguistica 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno
DettagliPercorso formativo in Area Vasta
L albero della salute Struttura di riferimento per la Mediazione culturale in Sanità Regione Toscana Responsabile dott.ssa Elisabetta Confaloni Percorso formativo in Area Vasta Alla luce di quanto previsto
DettagliACCADEMIA DI PROGETTAZIONE SOCIALE MAURIZIO MAGGIORA
Un nuovo modo di vivere la progettazione sociale... ACCADEMIA DI PROGETTAZIONE SOCIALE MAURIZIO MAGGIORA Diventare «progettista sociale esperto» Torino, 14 marzo 2013 Agenda Accademia di Progettazione
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA FINALITA Questo documento contiene informazioni, principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per l inclusione degli alunni
DettagliLA RETE LOCALE. PER CONTO DELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI DELLA RETE Modena, 24 novembre 2009
LA RETE LOCALE PER CONTO DELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI DELLA RETE Modena, 24 novembre 2009 1 PAROLE CHIAVE SUSSIDIARIETA AL CENTRO VI SONO LE DONNE, GLI UOMINI, LE BAMBINE, I BAMBINI E LE FAMIGLIE; LE RISORSE
DettagliSCHOOL LAB. Azione 3. Progetto cofinanziato dal Fondo Europeo per l Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi -Annualità2013
SCHOOL LAB Progetto cofinanziato dal Fondo Europeo per l Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi -Annualità2013 Azione 3 FEI Fondo Europeo per l Integrazione Fondo Europeo per l Integrazione di cittadini
DettagliFAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013
FAMIGLIE AL CENTRO: funzioni di ascolto, orientamento e accompagnamento sociale delle famiglie all interno dei gruppi associati dei Medici di Medicina Generale Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 Il contesto
Dettagli2-3-2 Percorso Neonatale
2-3-2 Percorso Neonatale Primo accesso percorso Colloquio di informazione e di accoglienza Consegna libretto protocollo esami previsti per la gravidanza Consegna opuscolo informativo tradotto in più lingue
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
Dettagli5. AZIONI DI SISTEMA PER L ATTUAZIONE DEL PIANO
5. AZIONI DI SISTEMA PER L ATTUAZIONE DEL PIANO TABELLA 2.C ACCESSO AL SISTEMA DEGLI INTERVENTI E SERVIZI 2. C. 1. ATTIVAZIONE SPORTELLO SOCIALE ZONA SOCIALE RIMINI SUD Per l accesso ai servizi ed alle
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI
ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: INTER_ AZIONE SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI OBIETTIVI DEL PROGETTO Con il presente progetto
DettagliIL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI
CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dell Autismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo 25-05-2013 PALMA MONICA AREA DISABILITA L. 104/92 Legge Quadro per l assistenza, l integrazione
DettagliPiano di Zona 2010-2012
AREA INCLUSIONE SOCIALE PER SOGGETTI APPARTENENTI ALLE FASCE DEBOLI CODICE - IS - COD. AZIONE PAG IS 1 ITINERARIO LAVORO - Tirocini Formativi-Lavorativi per Adulti e Giovani svantaggiati 277 20 NUMERO
DettagliSERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO
SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CHE COS È È un programma di mobilità che permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo non superiore ai 12 mesi.
DettagliIl sistema di governo della programmazione. Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio
Il sistema di governo della programmazione Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio Gli organismi coinvolti nel processo programmatorio Assemblea Distrettuale
DettagliTAVOLO GRAVE MARGINALITA AMBITO DI BERGAMO SERVIZIO DI PROMOZIONE E COORDINAMENTO
TAVOLO GRAVE MARGINALITA AMBITO DI BERGAMO SERVIZIO DI PROMOZIONE E COORDINAMENTO Negli obiettivi, che il tavolo Grave Marginalita dell Ambito di Bergamo intende realizzare per l anno 2004, è prevista
DettagliScheda sintetica del progetto di servizio civile Meridiana a sud
Scheda sintetica del progetto di servizio civile Meridiana a sud Ente a cui indirizzare o consegnare la candidatura: SPES Associazione Promozione e Solidarietà Via Liberiana, 17 00185 Roma Tel. 06.44702178
Dettagli1. NUMERO AZIONE RIPROGRAMMAZIONE PIANO DI ZONA 2 E 3 ANNO DEL 1 TRIENNIO 2. TITOLO AZIONE ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI
1. NUMERO AZIONE RIPROGRAMMAZIONE PIANO DI ZONA 2 E 3 ANNO DEL 1 TRIENNIO 1 2. TITOLO AZIONE ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Il Servizio Assistenza Domiciliare Anziani (SADA)
DettagliArea Donne e Diritti di Cittadinanza. Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone Associazione Nuovi Vicini Onlus
Area Donne e Diritti di Cittadinanza Caritas Diocesana di Concordia-Pordenone Associazione Nuovi Vicini Onlus PERCHE un'area Donne? ASCOLTARE = emersione di situazioni di disagio al femminile OSSERVARE
DettagliPROGETTO SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INTERVENTI PER LA PRESA IN CARICO E IL TRATTAMENTO DI MINORI VITTIME DI ABUSO NELL AREA VASTA FIRENZE
Allegato B PROGETTO SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE INTERVENTI PER LA PRESA IN CARICO E IL TRATTAMENTO DI MINORI VITTIME DI ABUSO NELL AREA VASTA FIRENZE PREMESSA Negli ultimi anni l attenzione al disagio in generale,
DettagliPROVINCIA di Arezzo Servizio Politiche Sociali. Progetto Le Città plurali - Fondo UNRRA 2008
PROVINCIA di Arezzo Servizio Politiche Sociali Progetto Le Città plurali - Fondo UNRRA 2008 Report Integrazione e accesso ai servizi dei migranti in provincia di Arezzo Principali elementi di riflessione
DettagliContatto Provincia CPI Visita congiunta CPI / SIL in azienda. sensibilizzazione e di promozione del progetto,
! "#$%&'()(&&*&"+" Il progetto prevedeva la formazione dei job coach, operatori che svolgono la funzione di mediazione e accompagnamento dei soggetti svantaggiati nel percorso di integrazione lavorativa.
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA RIFUGIATI SOMALI
ASSOCIAZIONE ROS ACCOGLIENZA ONLUS Piazza del Popolo, 22 Castagneto Carducci (LI) Tel. 0565 765244 FAX 0586 766091 PROGETTO ACCOGLIENZA RIFUGIATI SOMALI Target I beneficiari del progetto saranno circa
DettagliProgetto. Famiglia e Adolescenti Spazio giovani
Progetto Famiglia e Adolescenti Spazio giovani Azioni di prevenzione e promozione di stili di vita sani, promosso dal Plus 21, dalla UOC Consultori del Distretto1 Cagliari Area Vasta e dall Ufficio V.
DettagliPROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI
PROGETTO ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI PIANO DISTRETTUALE DEGLI INTERVENTI del Distretto socio-sanitario di Corigliano Calabro Rif. Decreto Regione Calabria n. 15749 del 29/10/2008 ANALISI DELBISOGNO
DettagliCOME VIENE REALIZZATO UN INTERVENTO DI CONSULENZA LINGUISTICO-CULTURALE?
COME VIENE REALIZZATO UN INTERVENTO DI CONSULENZA LINGUISTICO-CULTURALE? A Flusso di attività B - INPUT C Descrizione dell attività D RISULTATO E - SISTEMA PROFESSIONALE DOMANDA DI TRADUZIONE DA E VERSO
DettagliAL SERVIZIO DEI PIU DEBOLI Progetto di Servizio Civile Nazionale in Italia
AL SERVIZIO DEI PIU DEBOLI Progetto di Servizio Civile Nazionale in Italia Settore e Area di Intervento: Il progetto Al Servizio dei più deboli verrà realizzato in 5 città dislocate al nord e al sud Italia:
Dettaglitavolo sulla fragilità economica lavorativa abitativa
Servizio sociale dei Comuni dell Ambito distrettuale n. 3.1 Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale» tavolo sulla fragilità economica lavorativa abitativa Piano di Zona 2013-2015 Gemona del Friuli, mercoledì
DettagliIncontro di presentazione dei servizi attivati. 30/01/2015 Ore 16.00 18.00 Università per Stranieri Dante Alighieri Reggio Calabria
Incontro di presentazione dei servizi attivati 30/01/2015 Ore 16.00 18.00 Università per Stranieri Dante Alighieri Reggio Calabria L ambito del progetto Fondo FEI Fondo Europeo per l Integrazione di Cittadini
DettagliReti di sostegno per bambini e famiglie in difficoltà
SCHEDA DI PROGETTO relativa al Programma finalizzato alla promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza Titolo del progetto n. 7 Reti di sostegno per bambini e famiglie in difficoltà
DettagliBandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it
Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliASSISTENZA DOMICILIARE PER PERSONE AFFETTE DA PATOLOGIE ONCOLOGICHE E
ASSISTENZA DOMICILIARE PER PERSONE AFFETTE DA PATOLOGIE ONCOLOGICHE E PATOLOGIE COMPLESSE, GRAVEMENTE INVALIDANTI E/O PROGRESSIVE 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi
Dettagli1. Servizio / Ufficio! Politiche giovanili. 2. Dirigente! Isabella Magnani. 4. Referente per la comunicazione! Antonella Muccioli
[65] 1. Servizio / Ufficio! Politiche giovanili 2. Dirigente! Isabella Magnani 3. Account! Paolo Angelini 4. Referente per la comunicazione! Antonella Muccioli 5. Referente sito web! Elena Malfatti I.
DettagliCONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO
CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (di seguito denominata Regione) nella persona dell Assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen, domiciliata
DettagliGuadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute
ALLEGATO A Programmazione annuale 2015 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Per
DettagliREGIONANDO 2000. REGIONE EMILIA ROMAGNA SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE AZIENDA U.S.L. di CESENA
REGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE AZIENDA U.S.L. di CESENA PROGETTO SALEM PER L ASSISTENZA SANITARIA AI CITTADINI STRANIERI IMMIGRATI E AGLI INDIGENTI SENZA FISSA DIMORA
DettagliPROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE E PROMOZIONE DELLA SALUTE (D.D.
PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE E PROMOZIONE DELLA SALUTE (D.D. 308/2006) MA PA PERCHE NON PARLIAMO DI SESSO? ASL/ASO Responsabile di progetto Cognome e nome Struttura di appartenenza Indirizzo postale per
DettagliScheda Progetto L.R. 46/95 Annualità 2008
ALLEGATO Scheda Progetto L.R. 6/9 Annualità 008 Comune Capofila di Porto Sant Elpidio Ambito Territoriale Sociale N Ambito Sociale n 0 Popolazione 8.8 Il Progetto è stato presentato in ٱSingola Forma ٱAssociata
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
ALLEGATO 6 TITOLO DEL PROGETTO: SEGNI MINIMI SETTORE e Area di Intervento: ASSISTENZA DISABILI E ANZIANI ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO OBIETTIVI DEL PROGETTO 1. Sostenere le famiglie nel percorso di
DettagliCOMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA
COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA Cap 06060 P.zza della Repubblica n. 4 P.IVA 00436320543 Tel. 075.830186 e-mail: info@comune.paciano.pg.it fax. 075.830447 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO
DettagliMEDIATORE INTERCULTURALE
Allegato 1 REGIONE LAZIO MEDIATORE INTERCULTURALE Il Mediatore Inter svolge attività di mediazione tra cittadini immigrati e la società locale, promuovendo, sostenendo e accompagnando entrambe le parti:
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA ROMA CAPITALE E AGENZIA DELLE ENTRATE E GUARDIA DI FINANZA E FONDAZIONE PER L EDUCAZIONE FINANZIARIA E AL RISPARMIO
Direzione Regionale del Lazio PROTOCOLLO D INTESA TRA ROMA CAPITALE DIPARTIMENTO SERVIZI EDUCATIVI E SCOLASTICI, GIOVANI E PARI OPPORTUNITA E AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE DEL LAZIO E GUARDIA
DettagliPROGETTO TAVOLO GIOVANI
PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali
DettagliEducando nelle Province di Bergamo e Brescia
Scheda progetto Educando nelle Province di Bergamo e Brescia Il progetto si sviluppa in otto comuni delle province di Bergamo e Brescia. OBIETTIVI GENERALI La realizzazione del progetto si pone i seguenti
DettagliSINTESI SCHEDA PROGETTUALE BANDO SCN 2015
UFFICIO SERVIZIO CIVILE SINTESI SCHEDA PROGETTUALE BANDO SCN 2015 Titolo progetto Trieste La terra ci insegna Ambito/settore di intervento Tipologia destinatari Singoli cittadini e famiglie residenti nei
DettagliACCEDERE ALLA FORMAZIONE PER LO SVILUPPO POSDRU/128/5.1/G/134978. Newsletter nr.1
ACCEDERE ALLA FORMAZIONE PER LO SVILUPPO POSDRU/128/5.1/G/134978 Newsletter nr.1 Indice: Formazione professionale forma di riduzione della disoccupazione Progetto Accedere alla formazione per lo sviluppo
DettagliProtocollo d Intesa. tra
Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio
Dettagli