Inserto bimestrale della rivista Regioni&Ambiente. Promosso da
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1 Inserto bimestrale della rivista Regioni&Ambiente Promosso da SETTEMBRE 2003
2 La rivista bimestrale I Porti d Italia a settembre fa scalo a Livorno, Savona, Genova. Nel primo approdo viene presentato l innovativo progetto intrapreso dall Autorità Portuale che mira a certificarsi secondo il Regolamento comunitario EMAS II. Per il porto di Genova vengono esposte le attività che l Autorità Portuale ha svolto nell ultimo anno in tema si Ambiente e Sicurezza e contenute nella relazione del Presidente, Avv.Giuliano Gallanti. Infine a Savona viene intervistato il Segretario Generale dell Autorità Portuale, Ing.Cristoforo Canavese e viene offerto un articolo su un nuovo terminal Palacrociere. Completano questo numero de I Porti d Italia un intervista al Com.te Guido Matteini, Direttore generale dello Studio GM che dal 1982 offre consulenza tecnica per attività marittime, portuali e di navigazione interna, un articolo di approfondimento normativo sulla gestione delle panne dopo l uso. Speriamo di cogliere anche questa volta l interesse dei nostri affezionati lettori. Il Segretario nazionale ANSEP-UNITAM Paolo Baldoni Il porto di Livorno sperimenta per primo in Italia il sistema EMAS... p. III Porto di Genova... p. IV Relazione su ambiente e sicurezza Il Porto di Savona - Vado Ligure... p. VI Intervista al Segretario Generale dell Autorità Portuale di Savona, Ing. Cristoforo Canavese Palacrociere - Savona... p. VII Approfondimenti e Normativa... p. IX LA GESTIONE DELLE PANNE DOPO L USO SETTEMBRE 2003 Studio GM... p. Consulenza tecnica per attività marittime, portuali e di navigazione interna Intervista al Direttore generale Com.te Guido Matteini X Inserto bimenstrale della rivista Regioni&Ambiente
3 Tutela e salvaguardia dell ambiente portuale. Il porto di Livorno sperimenta per primo in Italia il sistema EMAS Autorità Portuale di Livorno Veduta aerea del Porto Mediceo, a diretto contatto con la città. Ultimamente i porti sono stati protagonisti di trasformazioni per le quali non possono essere più intesi come semplici punti di movimentazione delle merci, ma come centri di piattaforme logistiche che offrono una rete integrata di servizi, nell ambito dei processi di trasferimento delle merci. Tali cambiamenti hanno riguardato anche il Porto di Livorno che, negli ultimi otto anni, è stato ampliato, modernizzato e dotato delle infrastrutture necessarie ad assumere un ruolo competitivo nell area mediterranea. L impegno dell Autorità Portuale di Livorno è stato sin dall inizio quello di affiancare a questo sviluppo la tutela dell ambiente inteso come un sistema integrato di gestione delle risorse energetiche e di quelle naturali che ad un porto appartengono, nell intento di minimizzare le varie forme di impatto ambientale che derivano dalle molteplici attività economiche ed industriali. Ma l intervento sulle problematiche ambientali è avvenuto in questi anni con un attività sporadica, in termini di casistica, su temi che, di volta in volta, si presentavano. Oggi i tempi sono maturi per portare avanti un obiettivo più ambizioso: mettere a sistema ciò che prima era affrontato in maniera puntuale; considerare il porto un azienda con una serie di articolazioni ma un unica vision per quanto riguarda determinate problematiche, tra le quali il miglioramento del sistema di gestione ambientale. Ma che cos è un sistema di Gestione ambientale? È l insieme di tutte le attività di pianificazione, delle prassi, delle procedure, dei processi, delle risorse che, integrati in una struttura organizzativa ad hoc, consentono di ridurre gli impatti delle attività economiche sull ambiente. Con questa filosofia l Autorità Portuale di Livorno, in collaborazione con la società Sintesis, ha promosso EMASPOLI (EMAS Porto di Livorno) un progetto sperimentale che ha per scopo l applicazione, nel porto di Livorno, di un sistema di gestione ambientale che risponda ai requisiti del Regolamento Comunitario EMAS e che sia condiviso tra i vari soggetti che operano in ambito portuale. A questo proposito sono state attivate una serie di iniziative il cui completamento è previsto nel triennio , insieme ad altre che saranno realizzate ex novo. La particolarità risiede nell aver intrapreso un percorso di certificazione ambientale secondo il Regolamento CE/761/2001, denominato EMAS II, che permette di inserire tutte le problematiche ambientali in una gestione integrata con le altre attività dell Amministrazione. Livorno è il primo porto in Italia ad applicare il sistema comunitario EMAS di ecogestione, dando un contributo attivo alla tutela dell ambiente e allo sviluppo sostenibile in una realtà in cui trovare il punto di equilibrio tra economia e ambiente e cioè tra ciò che un porto offre, in termini di occupazione e di sviluppo economico, e ciò che richiede in termini di salute, sicurezza e salvaguardia dell ambiente, rappresenta una priorità per tutte le città portuali. EMAS è il punto di partenza di questa nuova frontiera. In attesa della certificazione Emas, l Autorità Portuale ha già predisposto un rapporto per la formulazione della dichiarazione ambientale, che è uno degli strumenti comunicativi principali previsti da EMAS. Con essa, infatti, il soggetto istituzionale, comunica le attività che intende intraprendere per la preservazione dell ambiente, prevedendo una serie di indicatori, in grado di misurare l efficacia e l efficienza degli interventi di volta in volta realizzati. Il passo successivo consisterà nel coinvolgere il maggior numero possibile di soggetti (imprese, industrie, aziende, operatori portuali) che operano all interno del porto di Livorno, per avviare un percorso comune nell ambito del quale l Autorità Portuale possa costituire un punto di riferimento autorevole. Tutto ciò offrirà opportunità a tutti coloro che aderiranno al progetto. Il primo vantaggio riguarda la relazione tra porto e città in una prospettiva in cui problemi come la qualità, il rapporto tra dati economici e dati ambientali, cioè tra il dare e l avere di ogni partita complicata come quella portuale, tra occupazione che si riesce a produrre in un territorio e ciò che si sfrutta per produrre quella stessa occupazione, non possono più essere ignorati. Con EMAS ognuno degli aderenti avrà l occasione di offrire un immagine differente della propria impresa che sarà percepita non più come elemento di disturbo, ma come fattore integrante della città. La seconda opportunità riguarda le scelte armatoriali che oggi condizionano tutti i porti del mondo. In un futuro ormai prossimo gli armatori faranno molte scelte legate all economicità e all economia delle loro imprese, ma dovranno anche fare i conti con i livelli di qualità d impatto ambientale di qualità dei servizi, di fluidità, di semplificazione, di integrabilità tra territorio e punti produttivi. Molto speso le aziende industriali, lo shipping cercano il porto che crei loro minori difficoltà; in futuro dovranno cercare il porto che crei loro minori difficoltà perché sarà maggiormente attrezzato, non solo sulle tematiche dell handling, cioè della movimentazione delle merci, ma anche su quelle dell impatto territoriale, della vivibilità, dell uso di mezzi alternativi a quelli tradizionali per il trasporto delle merci, della rumorosità, delle emissioni e così via di seguito. Particolare aereo della vasca di contenimento dei fanghi dei dragaggi portuali, unica opera di tal genere realizzata finora in Italia, che consente di dragare i fondali evitando lo sversamento in mare dei materiali dragati. L opera rientra nel programma della politica ambientale del porto di Livorno. III
4 Porto di Genova Relazione su ambiente e sicurezza Ge delineati programmi per la gestione dei rifiuti prodotti a terra, tenendo conto della sempre crescente necessità di promuovere la raccolta differenziata. Pertanto si è promossa la progettazione, con le necessarie autorizzazioni, del Centro di trattamento dei Rifiuti. Va sottolineato il fatto che la sopra citata società ha rinnovato quasi per intero il proprio parco mezzi, con sostanziale miglioramento del servizio precedentemente offerto. Inoltre, in relazione al recepimento della Direttiva 59/ 2000, sui rifiuti provenienti da nave, in seguito al proficuo lavoro svolto in ambito europeo (in sede ESPO) il tavolo di confronto si è spostato in Assoporti, dove si sono analizzate le bozze di decreto, per l applicazione sul territorio nazionale. Si è provveduto anche allo smaltimento di strutture in amianto e di veicoli abbandonati in ambito portuale a seguito di programmi precedentemente delineati. Il comparto acque, nel contesto del monitoraggio preesistente, è stato riconsiderato e implementato attraverso lo studio dei sedimenti applicando indici di qualità (OSI), per una migliore valutazione delle condizioni dell ecosistema marino portuale. È stata inoltre coinvolta la Società SEPG nell attività di monitoraggio e nella restituzione di carte tematiche. A seguito degli interventi di bioremediation e risanamento, svolti negli anni precedenti negli specchi acquei del Porto Antico, si è provveduto, in collaborazione con il Comune di Genova, a gettare le basi di un progetto di definitivo miglioramento della zona, che è stato sottoposto al Ministero dell Ambiente e successivamente alla Regione Liguria per una possibilità di finanziamento. Pubblichiamo di seguito le parti della Relazione 2002 del Presidente dell Autorità Portuale di Genova, Avv.Giuliano Gallanti, che riguardano nello specifico le tematiche AMBIENTE e SICUREZZA. Il materiale è stato gentilmente fornito dall Autorità Portuale. AMBIENTE Le attività dell Autorità Portuale nel corso del 2002 sono state rivolte principalmente alla gestione e alla salvaguardia dell ambiente portuale, in modo da migliorare la qualità della vita di chi vi lavora. Per quanto riguarda il comparto suolo (rifiuti) è da segnalare la nascita della Società GEAM (partecipata AMIU e Finporto), con la quale si sono instaurati rapporti e Sempre in collaborazione con il Comune di Genova si sta portando avanti la caratterizzazione acustica dell area portuale attraverso la sottoscrizione di un protocollo di intesa e attraverso la formazione del personale dell Ufficio Ambiente e delle Società GEAM e SEPG. Per ciò che concerne il regolamento di attuazione della Direttiva 96/82/CE, relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose presenti in ambito portuale, si è portato avanti quanto previsto dal D. 16/5/01 n 293, art. 4, per la predisposizione del rapporto integrato di sicurezza portuale. Attualmente si stanno predisponendo le modalità del RISP. Nel giugno scorso ha preso il via un progetto ambientale finanziato dalla Comunità Europea denominato Ecoports, che ci vede coinvolti insieme a 13 prime partners (Barcellona, Rotterdam, Amburgo, ecc.) e a 50 porti associati nello sviluppo di un progetto di interesse ambientale portuale, i cui argomenti più interessanti sono: IV
5 nova Procedure propedeutiche alla certificazione ambientale Decision support system (DSS) Programma gestionale sui rifiuti prodotti da nave. SICUREZZA Dopo l 11 Settembre 2001, la comunità marittima internazionale ha maturato la consapevolezza di essere esposta in prima linea al rischio terrorismo. Tale convinzione ha portato l International Maritime Organization (IMO) ad approvare un pacchetto di norme di prevenzione del rischio terrorismo e di standard procedurali per far fronte alle emergenze che va sotto il nome di International Ship and Port facilities security code (ISPS). L ISP diventerà parte integrante della Convenzione internazionale Solas sulla tutela della vita umana in mare. Alla luce delle tali nuove disposizioni in termini di security, i Governi nazionali dovranno effettuare una completa analisi di dettaglio di tutte le strutture portuali considerate possibile bersaglio di azioni terroristiche e pianificare programmi di protezione, tra cui ad esempio l installazione di sistemi di controllo e di monitoraggio dell attività delle persone e dei movimenti di carico e merce, di nuovi sistemi di sicurezza e prevenzione, piani di emergenza. Si aggiunga che alcuni tra i maggiori porti del mondo tra cui anche Genova su richiesta degli Stati Uniti, sono interessati agli accordi bilaterali, sottoscritti tra le Dogane circa il rafforzamento delle misure di sicurezza applicate al controllo dei container diretti verso gli Usa. (Container Security Initiative). RISULTATI 2002 Traffico complessivo traffico convenzionale rinfuse solide rinfuse liquide tonn teu 8,5 mil. tonn. 2,4 mil. tonn. 19,2 mil. tonn. passeggeri traghetti 2,6 mil. passeggeri crociere occupati di cui 5200 addetti nel settore costruzione e riparazioni navali 130 milioni di euro per le opere in corso 100 milioni di euro per il milioni di euro complessivamente da attivare nel triennio In questo quadro il porto di Genova, nono porto del mondo e terzo in Europa per quantità di contenitori esportati negli Stati Uniti, ha stipulato ad ottobre scorso un accordo con SAIC, la più grande società americana di consulenza in tema di security (ha tra i propri clienti il porto di New York e le Dogane Americane), perché gli esperti statunitensi effettuino una prima mappatura dei punti di forza e debolezza del sistema portuale genovese. Tale ricognizione consentirà a SAIC di indicare gli interventi operativi per migliorare prevenzione e sicurezza nello scalo genovese. Una delegazione di tecnici SAIC ha visitato il porto di Genova nel mese di Gennaio ed ha concluso per voce del suo VicePresidente Barry Holland che il porto di Genova è un porto proiettato nel futuro, con un profilo elevato sul piano della sicurezza. In sostanza le iniziative già avviate si propongono due obiettivi: - favorire innanzitutto il processo di collaborazione che Dogane statunitensi ed italiane hanno già avviato sul tema della sicurezza portuale; - conseguire, inoltre, una completa mappatura degli elementi di vulnerabilità del porto, in modo da programmare per tempo gli interventi che si rendono necessari. V
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