Situazione e Prospettive

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1 XXI CONGRESSONAZIONALE NAZIONALE AITI L ATTUALE LATTUALE CONTESTO DI ACCESSO AL CREDITO NELLE PMI. Situazione e Prospettive Mariacristina Gherpelli Presidente Piccola Industria di Confindustria Emilia Romagna Bologna 16 Novembre 2012

2 Lo scenario del credito per le imprese Lo stock di credito erogato alle imprese, specie le PMI, sta diminuendo. L offerta di finanziamenti è in calo. Dal settembre 2011, mese in cui si è osservato l ultimo picco prima del riacutizzarsi dell emergenza credito, i prestiti erogati sono scesi del 3.2%. Valori negativi preoccupanti e che restano ben distanti dai ritmi di crescita pre crisi (+12,7% nel 2007). Tassi e spread a livelli elevatissimi non solo rispetto ai valori pre crisi, ma anche rispetto a quelli di settembre Livelli di insolvenze mai riscontrati in passato. Questo contesto potrebbe rappresentare la nuova normalità con cui le imprese si dovranno confrontare in modo strutturale. 2

3 Le indicazioni delle imprese Le ultime indicazioni raccolte dalle imprese confermano un quadro di forte criticità, se possibile in ulteriore peggioramento: Diffusa e generalizzata difficoltà di accesso. Fortissimaselettività, in progressiva crescita. Crescenti richieste di garanzie. Spread molto elevati al punto da rendere insostenibile il ritorno sull investimento. Crescenti pressioni sulla riduzione dei fidi e sull utilizzo di strumenti ordinari. Commissioni in ulteriore e forte crescita. Difficoltà complessive di rapporto con il sistema bancario. 3

4 In un contesto economico difficile Previsioni recessive anche per il Forte incertezza politicache condiziona negativamente lo spread. Crollo della domanda interna: consumi delle famiglie a 3,2% nel 2012 e investimenti delle imprese a 8,8% nel 2012 seguito da un 0,5% nel Disoccupazione in crescita: 10,6% nel 2012; nel 2013 potrebbe raggiungere l 11,4%. L export continua ad essere l unica voce positiva del PIL. La pressione fiscale è sensibilmente cresciuta (da 42,5% nel 2011 a 44,7% quest anno e in crescita di quasi mezzo punto nel 2013). In Italia rimangono molto elevati e penalizzanti il cuneo fiscale e contributivo sul lavoro e il carico fiscale sulle imprese. 4

5 Meno credito a costi più elevati 5

6 Differenziale vero tra Italia e Germania 6

7 I fattori di ostacolo per gli investimenti Ogni anno Confindustria Emilia Romagna svolge un indagine tra i propri associati sugli investimenti effettuati e sui principali ostacoli per la loro realizzazione. L indagine 2012 verrà presentata il 7 dicembre a Parma. Fra i fattori di ostacolo di natura congiunturale alla realizzazione di investimenti, l insufficiente livello della domanda attesa è stato indicato come il primo fattore limitante (oltre il 42% delle imprese intervistate). Fra gli ostacoli di natura strutturale, il principale fattore di condizionamento è rappresentato dalle risorse finanziarie, indicato da quasi il 40% delle imprese, seguito dalle difficoltà amministrative e burocratiche (20%) e dagli elevati investimenti effettuati l anno precedente (12,6%). Nel nostro Paese le tensioni finanziarie sono accentuate dall aggravarsi del problema dei ritardi di pagamento (prima di tutto della PA ma anche tra le imprese). In questo quadro le competenze finanziarie diventano strategiche ed essenziali, anche nelle PMI. 7

8 Il peso del fattore di ostacolo risorse finanziarie nella realizzazione di investimenti Fattori di ostacolo agli investimenti: risorse finanziarie Serie storica (%) Fonte: Confindustria Emilia Romagna 8

9 Le iniziative di Confindustria Nuovo accordo per il credito alle PMI con ABI e Governo: moratoria, allungamento dei mutui e delle scadenze delle anticipazioni su crediti in caso di insoluti. Due ulteriori Protocolli per il finanziamento degli investimenti elosmobilizzo dei creditivantati dalleimprese nei confronti dellapa. Il rafforzamento del Fondo di Garanzia per le PMI. L inserimento nel DL Crescita della norma per il rafforzamento patrimoniale dei confidi vigilati da Banca d Italia. Iniziative e progetti comuni con ABI per lo sviluppo della cultura e della comunicazione finanziaria nelle PMI. Confindustria ha collaborato con Borsa Italiana alla costituzione di un nuovo mercato per le imprese di dimensioni più contenute, nato dalla fusione del MAC e dell AIM Italia. In Emilia Romagna è stato istituito il primo sportello territoriale nell ambito dell accordo tra Confindustria e Borsa Italiana (L Exchange Information Point a Modena) Confindustria ha aderito al progetto Elite promosso da Borsa Italiana che mira, attraverso uno specifico programma di formazione, a rafforzare la cultura manageriale e la governance delle imprese guidandole verso l ingresso di investitori professionali nel proprio capitale e l eventuale quotazione in Borsa. 9

10 La nuova finanza per le imprese Le impreseitalianesonotroppopiccoleesottocapitalizzate. La piccola dimensione costituisce un limite allo sviluppo, alle esportazioni, alla capacità di competere con nuovi investimenti in ricerca e sviluppo. Occorrerebbero strumenti fiscali per favorire i processi di capitalizzazione. i Quanto alla loro struttura finanziaria, lenostreimpresesonostoricamente troppo dipendenti dal credito bancario: ogni 100 euro che gli imprenditori mettono nella propria impresa sotto forma di capitale le banche ne erogano come prestiti 67 in Italia e 39 nella media dell area dell euro. il credito bancario non può essere l unica fonte di approvvigionamento finanziario soprattutto per imprese che puntino a svilupparsi per competere su mercati internazionali. E indispensabile cercare anche altre strade: capitale di rischio, forme di finanziamento alternative al credito bancario, obbligazioni anche su base territoriale, ecc.. Costruire una vera partnership tra imprese e banche fondata su logiche di collaborazione reciproca partendo da maggiori competenze industriali nelle banche e finanziarie nelle imprese. 10

11 Grazie per l attenzione. 11