Società della Salute di Firenze. Relazione annuale sullo stato di salute di Firenze. Anno 2005

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1 Società della Salute di Firenze Relazione annuale sullo stato di salute di Firenze Anno 2005 Edizione 2007

2 Il lavoro è stato curato da: Osservatorio della SdS di Firenze Daniela Balzi e Alessandro Barchielli U.O. Epidemiologia ASL 10 Firenze Fabiola Ganucci, Giacomo Giannelli e Irene Volpi Si ringraziano gli uffici dell Amministrazione Comunale e gli uffici dell Azienda USL 10 di Firenze per la raccolta, l elaborazione e la messa a disposizione dei dati

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5 Indice Introduzione 3 L aspetto demografico di Firenze 4 L andamento nel tempo della popolazione fiorentina 4 Principali caratteristiche della struttura della popolazione 5 L immigrazione 7 La famiglia 9 Le caratteristiche demografiche dei quartieri 10 Stato di Salute 13 Alcuni macro-indicatori 13 Speranza di vita alla nascita 13 Mortalità generale, prematura e infantile 13 Ospedalizzazione generale 17 Persone che ricorrono all uso dell ospedale 17 Le principali malattie e cause di morte 19 Le patologie più diffuse 19 Le variazioni temporali della mortalità 20 Altri fattori che incidono sullo stato di salute 22 Ambiente 22 Inquinamento atmosferico 22 Gas metano 23 Energia elettrica 23 Inquinamento acustico 25 Rifiuti solidi urbani 25 Variabili socioeconomiche 27 Prodotto interno lordo toscano 27 Reddito pro-capite 28 Lavoro e occupazione 29 Casa 30 Stili di vita 32 Peso 32 Fumo 32 Alcol 35 Droghe 37 Criminalità e sicurezza 40 I servizi sanitari territoriali ed ospedalieri a Firenze 44 Assistenza medica di base 44 Assistenza farmaceutica ed assistenza integrativa 46 Assistenza specialistica ambulatoriale e diagnostica strumentale 48 Assistenza distrettuale 49 Riabilitazione 54 Le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) 56 Salute mentale 57 Dipendenze 58 Assistenza ospedaliera 59 I servizi sociali a Firenze 63 Quadro generale dei servizi 63 Segretariato sociale e centri sociali 63 Contributi economici 65 Servizi per la domiciliarità 66 Servizi di livello intermedio 67 Servizi di livello residenziale 69 Gli anziani nei servizi 70 Dati di sintesi 70

6 Contributi economici 72 Servizi per la domiciliarità 73 Servizi di livello intermedio 75 Servizi di livello residenziale 76 Persone con disabilità nei servizi 79 Dati di sintesi 79 Contributi economici 80 Servizi per la domiciliarità 81 Servizi di livello intermedio 82 Servizi di livello residenziale 83 Minori 84 Contributi economici 85 Servizi per la domiciliarità 86 Servizi di livello intermedio 86 Servizi di livello residenziale 87 Welfare d accesso: centro affidi e centro adozioni 89 Povertà e marginalità 92 Stima povertà relativa a Firenze 92 Attività di inclusione sociale 92 I contributi 92 I numeri dell accoglienza 93 Il progetto Emergenza freddo 95 Gli immigrati accoglienza e integrazione 95 Carcere e misure alternative 97 Il Garante dei Diritti dei Detenuti 98 Interventi di contrasto alla prostituzione Collegamenti Interventi Prostituzione (CIP) 98 Allegato 99 Lo stato di salute e l utilizzo dei servizi sociosanitari da parte degli anziani ultra 74enni del Centro Storico attraverso l utilizzo dei dati correnti 99 Sintesi 99 Introduzione 101 Caratteristiche socio-demografiche 102 Gli anziani fruitori di ricovero in RSA e di altre prestazioni sociali e sociosanitarie 104 Residenze Sanitarie Assistite (RSA) 104 Lo stato di salute 106 Una stima della non autosufficienza 106 I ricoveri ospedalieri 108 Riabilitazione ex art Prevalenza di alcune patologie rilevanti: Infarto, Ictus e Tumori 110 Il consumo di farmaci 110 Una analisi congiunta delle differenze sanitarie e sociali tra gli anziani che vivono soli e quelli che vivono in nucleo familiare mediante modelli statistici multivariati 112 Risultati 112 2

7 Introduzione La prima edizione della Relazione annuale sullo stato di salute di Firenze ha rappresentato la domanda di servizi territoriali sociosanitari espressa dai cittadini fiorentini e dei servizi loro offerti nel biennio Tale documento è stato redatto a supporto del Piano Integrato di Salute, strumento di programmazione triennale della Società della Salute. La presente relazione vuole essere una continuazione di tale lavoro fornendo dati su i servizi territoriali sociosanitari dell anno 2005 a supporto dello strumento di programmazione annuale (Piano Operativo Annuale 2007). Protagonisti principali sono i fiorentini con le loro caratteristiche demografiche, il loro stato di salute e il loro rapporto con i servizi sanitari e sociali, confrontati negli anni e con altre popolazioni di riferimento - italiani, toscani, o residenti delle altre zone sociosanitarie dell Azienda USL 10 di Firenze -. Per questo le aree tematiche su cui si è incentrata l analisi, sono, come nel lavoro precedente, il quadro demografico, l utilizzo dei servizi sanitari da parte dei cittadini, i servizi sociali erogati dal comune di Firenze con un analisi distinta per tipologia di utenze fornite. Si differenzia dalla precedente relazione sotto due aspetti: il profilo di salute, finora pubblicazione a se stante, in questa edizione è stato inserito all interno del documento cui è stato allegata una monografia sulla valutazione dello stato di salute ed il ricorso ai servizi sanitari e sociali da parte degli anziani soli residenti nel Centro Storico di Firenze. La predisposizione della relazione è stata resa possibile dalla disponibilità di dati riguardanti le problematiche affrontate, raccolti ed elaborati sia da uffici dell amministrazione comunale che dagli uffici dell Azienda USL 10 di Firenze. Ciò ha significato anche la raccolta di informazioni e l integrazione tra numerose fonti, molte delle quali né sanitarie né sociali; il lavoro svolto non è esente da criticità fra le quali le principali sono state l incompletezza, la qualità e l integrabilità delle informazioni ottenute dalle varie fonti. Obiettivo futuro sarà di smussare sempre più le problematiche affinché questo lavoro possa essere sempre più considerato un esempio di rete integrata per la condivisione dei dati. 3

8 L aspetto demografico di Firenze L andamento nel tempo della popolazione fiorentina La discrepanza tra la popolazione anagrafica (calcolata come la popolazione legale al precedente censimento aggiornata col saldo migratorio e naturale registrati nel modello P.2.) e la popolazione legale dell ultimo censimento, è dovuta ad errori commessi nel censimento precedente, in quello ultimo e nel periodo intercensuario. Ad esempio le mancate cancellazioni da parte di stranieri che, in seguito alla scadenza del permesso di soggiorno, hanno lasciato il Paese od hanno continuato a soggiornarvi irregolarmente. Firenze continua a perdere residenti. In 15 anni, dal 1991 al 2006, la popolazione residente è diminuita di unità. Considerando il periodo che va dal 1936 al 2005 la popolazione fiorentina, ha attraversato un periodo di crescita consistente iniziata negli anni 50, ha oltrepassato le unità durante gli anni 60 e 70 e, a partire dagli anni 80, è entrata in una fase discendente giungendo infine agli anni in cui si registra sempre un decremento ma più moderato. Al 31 dicembre del 2006 i residenti a Firenze sono , cioè 935 fiorentini in meno rispetto al 31 dicembre dell anno precedente. Grafico 1 - Popolazione residente (legale) nel Comune di Firenze dal 1936 al n.b. si definisce popolazione legale (Dpr 276/ , articolo 3, comma 2), la popolazione residente rilevata alla data del censimento. Fonte: popolazione legale ufficio di Statistica Comune di Firenze Tasso di fecondità: numero medio di figli per donna Tale andamento è stato causato da un rallentamento del tasso di fecondità, da un progressivo invecchiamento della popolazione e da un saldo migratorio negativo. La differenza fra nascite e morti saldo naturale ha assunto valori negativi già dal 75 e la differenza fra immigrati in città ed emigrati dalla città - saldo migratorio è stata positiva solo fino agli inizi degli anni 80. Il processo di invecchiamento demografico, conseguenza di una sensibile diminuzione della propensione a fare figli e di un costante aumento della sopravvivenza in tutte le classi di età, sta incrementando nella popolazione il contingente di anziani, soprattutto donne, in termini assoluti e relativi; tutto ciò ha ripercussioni in termini economici sociali e sanitari - si pensi a quanto dipende il consumo sanitario dall età. La popolazione con età superiore a 65 anni in 8 anni è aumentata di unità. La percentuale di anziani sul totale dei residenti, è passata da 24,40% nel 1999 a 25,96% nel L IRPET ha previsto che nel 2023 un quarto dei residenti toscani sarà over 65, traguardo raggiunto da Firenze in anticipo di 17 anni. I grandi anziani, gli over 80, sono passati da essere un quarto dei 65enni nel 4

9 1999 ad esserne quasi un terzo nel Tav. 1 Residenti di età 80 anni e più in valore assoluto e percentuale sul totale dei residenti di età 65 anni e più - Anni Anni 65 anni di cui 80 anni % di 80enni e + sul tot dei 65enni e , , , , , , ,34 Fonte: Anagrafe dei residenti al 31/12/ Ufficio di Statistica Comune di Firenze Tav. 2 Residenti anagraficamente soli in valore assoluto e % di 65 anni e più e di 80 anni e più - Anni Anni 65 anni di cui 80 anni % di ultra 65enni soli sugli 65enni residenti % di ultra 80enni soli sugli ultra 80enni residenti ,1 42, ,1 39, ,1 40, ,0 46, ,0 46, ,8 45, ,8 46,0 Fonte: Anagrafe dei residenti al 31/12/ Ufficio di Statistica Comune di Firenze Principali caratteristiche della struttura della popolazione Riassumiamo la condizione demografica fiorentina attraverso degli indicatori di natura socio-demografica e le loro variazioni negli ultimi cinque anni. L indice di vecchiaia misura il numero di residenti anziani con età superiore o uguale a 65 anni ogni 100 residenti di età inferiore o uguale a 14 anni: tra il 2001 ed il 2005, l indice è lievemente sceso da 235 a 231 grazie all aumento del contingente dei giovani di età compresa tra 0 e 14 anni. L indice di dipendenza strutturale rappresenta il numero di individui (anziani e bambini) non autonomi per ragioni demografiche ogni 100 individui potenzialmente indipendenti (età compresa tra i 15 ed i 64 anni). Tra il 2001 ed il 2005 gli individui in condizioni di dipendenza sono aumentati : da 54,5 si è passati a 58,6. Anche l indice di dipendenza giovanile, che misura il numero di ragazzi di età inferiore a 15 anni ogni 100 persone potenzialmente indipendenti (di età compresa tra i 15 ed i 64 anni), è aumentato : da 16,2 del 2001 si è passati 17,7 nel Di più di 2 unità è aumentato anche l indice di dipendenza degli anziani, che 5

10 analogamente misura il numero di anziani (con età superiore a 65 anni) ogni 100 individui potenzialmente indipendenti. Il numero di maschi ogni 100 femmine - indice di mascolinità - rimane pressoché invariato e stabile ad 87. Analogamente il numero di donne ogni 100 residenti di sesso maschile rimane stabile sull ordine di 114 unità, dato che confrontato con il dato dell Italia e della Toscana - 107,4 conferma come la presenza delle femmine (molte di età superiore a 64 anni) a Firenze sia rilevante. L indice di struttura invece aumenta nel tempo. Esso indica il grado di invecchiamento della popolazione attiva e rapporta percentualmente il numero degli individui di età compresa tra 40 e 64 anni con quello degli individui di età compresa tra 15 e 39 anni. La percentuale di numero di stranieri residenti aumenta sensibilmente, passando dal 6,3% all 8,9% dei residenti totali. Il numero medio di componenti per famiglia, a 2,1 fino al 2004, scende a 2 nel Tav. 3 Principali indicatori demografici - Anni Firenze ( 1 ) Toscana ( 2 ) Italia ( 2 ) % Minori di 14 anni 10,5 10,8 10,8 11,1 11,2 11,6 12,0 14,4 14,1 Minori 12,5 12,7 12,9 13,1 13,3 14,1 14,4 17,4 17,1 % Popolazione 65 e + anni 24,8 24,9 25,2 25,5 25,8 22,1 23,0 18,2 19,5 % Popolazione 75 e + anni 12,5 12,8 12,9 13,2 13,4 10,5 11,3 8,0 9,0 % Popolazione 80 e + anni 7,0 7,3 7,5 7,8 8,1 5,5 6,5 4,1 5,0 Popolazione femminile anni 41,2 41,0 41,1 40,9 40,7 44,0 43,3 47,0 46,2 Indice di vecchiaia 235,4 231,7 232,9 231,0 231,2 189,8 191,8 127,1 137,8 Indice di dipendenza strutturale 54,5 55,4 56,2 57,6 58,6 51,9 54,0 49,0 50,6 Indice di dipendenza giovanile 16,2 16,7 16,9 17,4 17,7 17,7 18,5 21,2 21,3 Indice di dipendenza degli anziani 38,3 38,8 39,3 40,2 40,9 34,1 35,5 27,8 29,3 Indice di mascolinità 87,7 87,5 87,5 87,5 87,8 92,5 93,1 93,8 94,3 Donne per 100 maschi 114,1 114,2 114,3 114,3 113,9 108,1 107,4 106,6 106 Indice di struttura 111,5 114,2 115,4 117,6 120,5 105,3 110,8 93,1 99,1 Stranieri per 100 abitanti 6,3 6,9 7,7 8,3 8,9 3,2 5,4 2,5 4,1 N. medio componenti a famiglia 2,1 2,1 2,1 2,1 2,0 2,5 2,0 2,6 2,1 Note: (1) gli indicatori presentati sono stati costruiti con dati riferiti al 31/12 di ogni anno; (2) gli indicatori presentati sono stati costruiti con dati riferiti al 14 Censimento della Popolazione e dei Servizi per il 2001 ed al 1/1 per il Neanche la forte immigrazione dell ultimo periodo - in cinque anni, tra il

11 L immigrazione Saldo totale: somma tra saldo naturale e saldo migratorio ed il 2005, il Comune di Firenze ha visto crescere la popolazione straniera residente di unità tra cittadini europei comunitari ed extracomunitari, con un aumento del 42,3% - concorre a rendere positivo il saldo totale. Solo nel 2003 abbiamo un saldo totale pari a dovuto alla regolarizzazione dei cittadini stranieri immigrati a Firenze. I residenti con cittadinanza straniera nel 2005 sono pari a unità, l 8,9% della popolazione totale. Ma vediamo quali sono le nazionalità che affluiscono maggiormente a Firenze. I principali gruppi nazionali presenti a Firenze al 31/12/2005 sono: cinese, albanese, filippini, rumeni e peruviani. Da segnalare il sorpasso della comunità cinese che fino al 2005 aveva detenuto il primo gradino sul podio del maggior numero di stranieri residenti, al 31 dicembre 2006 cede questo primato alla comunità albanese, la quale grazie alla regolarizzazione può vantare residenti contro i dei cinese. Le persone con nazionalità rumena e peruviana, tra il 2001 ed il 2005, sono quelle che hanno visto aumentare considerevolmente le proprie comunità rispettivamente del 188,3% e 136,2%. Seguono lo Sri Lanka e l Albania con un aumento percentuale pari a 65,1 e 53,6. In coda Filippine, Marocco e Cina le cui popolazioni sono cresciute rispettivamente del 43,5 %, 42,5% e 35,7%. Tav. 4 Numero di residenti stranieri per anno e per nazionalità - Anni Nazionalità principali di provenienza 20/10/2001(*) Cina Albania Filippine Romania Perù Marocco Sri Lanka Totale stranieri residenti Fonte: Anagrafe dei residenti al 31/12/ Ufficio di Statistica Comune di Firenze Fonte (*):14 Censimento della Popolazione e delle Abitazioni Grafico 2 Composizione percentuale delle principali etnie sul totale degli stranieri residenti Firenze Anni ,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 3,8 4,0 3,4 3,6 3,7 4,0 4,1 5,8 7,6 8,0 4,4 4,3 5,5 6,8 7,3 4,8 4,5 4,3 4,7 4,8 9,5 9,5 9,6 9,7 9,6 10,6 10,7 10,9 11,4 11,4 12,9 15,0 13,8 13,0 12, Sri Lanka Romania Perù Marocco Filippine Albania Cina Fonte: Anagrafe dei residenti al 31/12/ Ufficio di Statistica Comune di Firenze Se confrontiamo la piramide delle età della popolazione residente straniera con 7

12 quella dei residenti italiani non possiamo non notare le differenze strutturali. Come si vede la popolazione residente straniera si concentra maggiormente nelle fasce di età lavorativa (la classe in cui si collocano la maggior parte degli stranieri per entrambi i sessi è quella tra i 30 ed i 34 anni), quasi indistintamente tra i due sessi, ed è quasi assente nelle fasce di età anziane, facendo assumere alla piramide la classica forma a trottola simmetrica. La piramide per età della popolazione residente di nazionalità italiana evidenzia una forma ad albero dovuta all invecchiamento della popolazione e quindi al calo dei tassi di natalità e al decremento del tasso di mortalità. La conseguenza è una riduzione delle classi riferite alla popolazione minorile, alla base della piramide e l incremento delle classi della popolazione anziana, al vertice della piramide. Si può notare come i residenti di sesso femminile siano in numero maggiore negli over80 rispetto ai maschi. Grafico 3 Popolazione residente straniera per sesso e per classe di età Anno e oltre Femmine Maschi Grafico 4 Popolazione residente italiana per sesso e per classe di età Anno e oltre Maschi Femmine

13 La famiglia Come è cambiata la composizione della famiglia nel comune di Firenze tra il 2004 ed il 2005? In un anno il numero di famiglie residenti è aumentato di quasi unità, passando da a Le famiglie con componenti con cittadinanza italiana sono diminuite di 306 unità, mentre aumentano in numero pari ad 81 le famiglie i cui componenti appartengono alla Comunità Europea e di ben quelle i cui componenti sono extracomunitari. Nel 2004 come nel 2005 spiccano le famiglie unipersonali di nazionalità italiana, fenomeno che nell arco di un anno è aumentato di 739 unità - passando da a e che rappresentano il 40,9% della totalità delle famiglie italiane. Anche dove i componenti sono membri della Comunità Europea, le famiglie unipersonali costituiscono la tipologia familiare più alta: nel 2005 sono le famiglie unipersonali salendo così al 70,2% del totale delle famiglie straniere. Le famiglie unipersonali con componente extracomunitario invece corrispondono al 59,5% della totalità delle famiglie i cui componenti sono extracomunitari. Le famiglie composte da genitori e figli nel 2004 rappresentavano il 24,2% delle famiglie residenti a Firenze, mentre nel 2005 tale percentuale è scesa al 23,4%. In lieve diminuzione le coppie sole che dal 16,3% passano al 16% (con una perdita di 234 unità). I nuclei costituiti da un solo genitore con figli a carico costituivano nel 2004 il 13,1% dei nuclei familiari residenti a Firenze. Nel 2005 aumentano dello 0,2%. Tav. 5 Famiglie per composizione e per provenienza - Anno 2005 Cittadinanza comunitario extracomunitario italiana Totale Valori assoluti coppie con figli coppie sole monogenitoriali con figli unipersonale altro Totale Valori percentuali coppie con figli 8,7 16,7 24,2 23,4 coppie sole 4,6 3,6 17,3 16,0 monogenitoriali con figli 12,3 10,0 13,6 13,3 unipersonale 70,2 59,5 40,9 42,7 altro 4,2 10,2 4,0 4,6 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: Anagrafe dei residenti al 31/12 Ufficio di Statistica Comune di Firenze Il comune di Firenze è diviso in cinque quartieri: 1-Centro Storico, 2-Campo di 9

14 Le caratteristiche demografiche dei quartieri Marte, 3-Gavinana-Galluzzo, 4-Isolotto-Legnaia, 5-Rifredi. Rifredi, con residenti (28,3% del totale della popolazione), è il quartiere più popoloso. Seguono il quartiere 2-Campo di Marte con residenti (24,1% della popolazione residente), il quartiere 1-Centro Storico con una popolazione pari a unità (18,4% della popolazione residente), il quartiere 4-Isolotto con abitanti (il 18,1% della popolazione residente) e per ultimo il quartiere 3-Gavinana con residenti (11,2% della popolazione residente). Tav. 6 Principali indicatori demografici per Quartiere - Anno 2005 Centro Campo di Storico Marte Quartieri Gavinana Galluzzo Isolotto Legnaia Rifredi Firenze Minori (< 18 anni) Adulti (18-64 anni) Anziani (> 65 anni) Fonte: Anagrafe dei residenti al 31/12/ Ufficio di Statistica Comune di Firenze Tav. 7 Principali indicatori demografici per Quartiere - Anno 2005 Quartiere Firenze % pop. inferiore a 14 anni 10,6 11,1 11,8 11,2 11,3 11,2 % pop anni 67,5 60,8 59,7 63,4 62,8 62,9 % pop. Minore di 18 anni 12,6 13,3 14,0 13,3 13,4 13,3 % pop anni 65,6 58,6 57,6 61,3 60,8 60,9 % pop. 65 anni e più 21,8 28,1 28,5 25,3 25,8 25,8 % pop. 80 anni e più 7,3 9,3 8,8 6,9 8,0 8,1 % pop. femminile ,6 38,7 38,7 40,3 40,9 40,7 Indice di vecchiaia 205,5 253,5 241,2 225,7 227,4 231,2 Indice di dipendenza strutturale 47,9 64,3 67,4 57,6 59,0 58,7 Stranieri residenti per 100 residenti 14,5 6,9 5,9 5,7 9,8 8,9 Anziani soli per 100 anziani 38,3 33,0 29,7 26,4 31,4 31,8 % famiglie unipersonali 55,6 42,6 37,4 34,3 40,2 42,7 Fonte: Anagrafe dei residenti al 31/12/ Ufficio di Statistica Comune di Firenze La percentuale di bambini e ragazzi al di sotto dei 14 anni raggiunge il valore più elevato nel quartiere 3, Gavinana-Galluzzo, (11,8% dei residenti) e si caratterizza per il valore più basso nel Centro Storico col 10,6% dei residenti. La più alta proporzione di popolazione in età lavorativa (di età compresa tra i 15 ed i 64 anni) la riscontriamo nel Centro Storico con una percentuale sui residenti pari al 67,5% (l anno precedente era del 66,6%) mentre i quartieri di Campo di Marte e Gavinana-Galluzzo registrano le percentuali più basse (rispettivamente del 60,8% e del 59,7%) anche se per entrambe le 10

15 circoscrizioni è verificabile un leggero incremento pari allo 0,1% rispetto al La più alta percentuale di popolazione adulta (di età compresa tra i 18 ed i 64 anni) la troviamo sempre nel Centro Storico e corrisponde al 65,6% dei residenti; essa registra però un decremento dell 1,1% rispetto al Anche il quartiere 4 Isolotto Legnaia conta una popolazione adulta in percentuale superiore a quella comunale e pari al 61,3% (la popolazione adulta fiorentina è pari al 60,9% dei residenti) e rispetto l anno passato ne perde solamente lo 0,6%. Le percentuali più basse di quella comunale si riscontrano nei quartieri di Campo di Marte e Gavinana Galluzzo, mentre Rifredi è pressoché uguale come composizione percentuale a Firenze. I minori di età inferiore a 18 anni risultano più frequenti nel Quartiere 3 di Gavinana Galluzzo (14% dei residenti, con un aumento dello 0,7% rispetto al 2004). Il Centro Storico invece col 12,6% è il quartiere con la percentuale minore di giovani e rispetto all anno precedente non ha subito variazioni. Gli altri quartieri assumono la stessa percentuale comunale che è del 13,3%. Gli anziani di età superiore ai 65 anni registrano la massima presenza nel quartiere di Gavinana-Galluzzo ed in Campo di Marte, rispettivamente col 28,5% ed il 28,1% dei residenti (percentuali più alte di quella comunale) e quella minima nel Centro Storico col 21,8%. Nel quartiere 1 centro storico la percentuale di anziani anagraficamente soli pari a 38,3 - è la più alta fra tutti i quartieri ed è seguito dal quartiere 2 Campo di Marte con una percentuale pari al 33%. I grandi anziani (quelli di età superiore ad 80 anni) incidono maggiormente tra i residenti di Campo di Marte col 9,3% della popolazione ed in modo minore ad Isolotto-Legnaia col 6,9%. In virtù di queste composizioni percentuali appena espresse l indice di vecchiaia risulta più alto in Campo di Marte (253,5), seguito da Gavinana- Galluzzo (241,2) e più basso nel Centro Storico (205,5). L indice di vecchiaia, per quanto alto, è diminuito non solo a livello comunale, ma anche in tutti i quartieri, in particolare nel Centro Storico, dove più massiccia è la presenza degli stranieri (14,5% dei residenti) e dunque di una struttura di popolazione più giovane. Se prendiamo a riferimento l anno 2003 vediamo come l unico quartiere in cui questo indice rimane invariato è Isolotto- Legnaia dove rimane stabile a 225,7. mentre quello che subisce il calo più importante è il Centro Storico (passando da 211,3 a 205,5). Un altro importante indicatore della struttura demografica è la quota di donne in età feconda (15-49 anni), percentuale bassa per i quartieri di Campo di Marte e Gavinana-Galluzzo con un valore pari a 38,7% ma sensibilmente più alto per il Centro Storico con una percentuale pari a 44,6. La presenza di stranieri, è aumentata sensibilmente rispetto al 2004: in un anno l aumento di immigrati è stato del 7,8%. Ma la loro distribuzione all interno delle circoscrizioni varia notevolmente: percentuali di stranieri maggiori a quella comunale (8,9%) si registrano nel Centro Storico (14,5%) e Rifredi (9,8%), mentre inferiori, ed intorno a valori che oscillano tra il 5% ed il 6%, nei quartieri Campo di Marte (6,9%), Gavinana-Galluzzo (5,9%) e Isolotto-Legnaia (5,7%). Al 31 dicembre del 2006 nel Centro Storico le 3 nazionalità prevalenti sono quella albanese (11,8% dei residenti stranieri), quella filippina (10,6%) e quella rumena (6,6%). Campo di Marte e Gavinana Galluzzo si caratterizzano 11

16 per avere alle prime tre posizioni le stesse nazionalità: filippina (13,2% dei residenti stranieri in Campo di Marte e 16,4% in Gavinana-Galluzzo), albanese (9,6% in Campo di Marte e 13,1% in Gavinana-Galluzzo) e rumena (9,6% in Campo di Marte e 9,3% in Gavinana-Galluzzo). I residenti stranieri del quartiere 4 di Isolotto-Legnaia sono composti per il 15,4% da albanesi, il 9,7% da peruviani ed il 9,6% da slavi. Rifredi è il quartiere che detiene la più alta percentuale di popolazione cinese pari al 26,6%; al secondo posto gli albanesi con l 11,1% ed al terzo i rumeni con l 8,9%. Il quartiere 1-Centro Storico si trova in una situazione particolare in quanto, risentendo della diversa struttura della popolazione straniera, ha aspetti positivi (indice di vecchiaia basso, alta percentuale di donne in età feconda), tipici di una popolazione demograficamente più dinamica, ai quali si accompagnano i problemi tipici invece di una città vecchia (alta percentuale di anziani soli). L alto numero di famiglie unipersonali nel quartiere 1 (55,6% contro il 42,7% del dato comunale) è dovuta essenzialmente dall alta percentuale di anziani soli (38,3%). L alta percentuale di popolazione adulta (la maggiore riscontrata all interno dei quartieri e pari a 67,5% ) fa sì che il Centro Storico abbia l indice di dipendenza strutturale più basso (47,9 contro il 58,7 comunale). 12

17 Stato di Salute Alcuni macro-indicatori Speranza di vita alla nascita La speranza di vita alla nascita è un importante indice sintetico dello stato di salute di una popolazione. Tale indicatore ha presentato, almeno nelle aree più sviluppate, un progressivo incremento nei decenni passati, riflettendo, oltre al miglioramento della assistenza sanitaria, aspetti più generali legati alle modificazioni dei livelli socio-economici e delle condizioni generali di vita della popolazione. In particolare, l Italia è divenuto uno dei paesi del mondo con la più elevata speranza di vita alla nascita. Nella città di Firenze, attualmente, questa raggiunge 79,3 anni nei maschi ed 84,0 anni nelle femmine, con un differenziale di circa 5 anni tra i due sessi (Grafico 5). Tali valori si collocano tra quelli più elevati a livello regionale (per altro questi ultimi sono superiori di qualche mese ai valori medi nazionali). La speranza di vita a 65 anni è di 18,2 anni nei maschi e di 22,0 anni nelle femmine, con un differenziale di quasi 4 anni tra i due sessi. Grafico 5 Speranza di vita alla nascita- zone sociosanitarie AUSL 10 di Firenze ANNO 2004 Asl 10 FI-NO FI-SE Mugello Firenze 84,3 79,5 84,6 79,6 84,7 79,9 84,1 78,7 84,0 79, maschi femmine Fonte : ARS Mortalità generale, prematura e infantile A Firenze si verificano circa decessi per anno. I tassi di mortalità generale aggiustati per età (maschi: 13,1/1.000; femmine: 8,6/1.000) sono, in entrambi i sessi, inferiori a quelli regionali, collocandosi, in particolare nei maschi, tra i valori più bassi nel range di variazione tra le diverse aree della Toscana. 13

18 Mortalità generale Grafico 6 Mortalità generale: Tassi standardizzati per età (x ab.). Periodo Zone sociosanitarie di Firenze e Toscana Maschi Femmine AUSL 10 13,0 AUSL 10 8,6 Firenze 13,1 Firenze 8,6 Fi-NO 12,8 Fi-NO 8,7 Fi-SE 13,0 Fi-SE 8,5 M ugello 13,7 M ugello 8,8 To scana 13,8 Toscana 8,8 AUSL 10 13,0 AUSL 4 8,3 AUSL 1 15,5 AUSL 2 9,5-5,0 10,0 15,0 2 0,0 0,0 5,0 10,0 Fonte: ARS I tassi di mortalità generale, aggiustati per età, hanno continuato la loro tendenza progressiva alla riduzione anche nell ultimo decennio, con una diminuzione media, dell 1,6% per anno nei maschi e dell 1,2% nelle femmine. Grafico 7 Mortalità generale: Variazioni percentuali tra i periodi vs dei tassi standardizzati per età Zone sociosanitarie di Firenze e Toscana -14,0-10,7 Firenze -16,6-16,8-18,1-15,7-15,5-10,1 Fi-NO Fi-SE M ugello -13,7-13,6 To scana -15,2-12,4 Maschi Femmine Asl 10 Fonte: ARS 14 Mortalità prematura In considerazione della attuale durata media della vita, i decessi verificatisi prima dei 65 anni possono essere considerati un indice di mortalità prematura. Anche se i decessi in tale fascia di età rappresentano una quota ridotta rispetto alla mortalità generale (a Firenze sono circa il 12% del totale), il fenomeno rappresenta un campanello di allarme analogo agli eventi sentinella, ma di carattere più generale e meno influenzato da problemi di qualità della codifica delle diagnosi di morte e di numerosità degli osservati. E importante rilevare che le morti in età relativamente giovanile possono

19 essere influenzate in maniera rilevante da adeguati interventi di prevenzione primaria e secondaria, dalla tempestività ed adeguatezza delle cure, ecc.. A Firenze si verificano circa 550 decessi per anno di persone in età inferiore ai 65 anni. Il fenomeno è nettamente differenziato tra i due sessi, con una maggior rilevanza nei maschi (62% del totale delle morti premature). Firenze presenta valori di mortalità prematura simili alla media regionale nei maschi e leggermente superiori nelle femmine. Grafico 8 Mortalità prematura: Tassi standardizzati per età (x ab.). Periodo Zone sociosanitarie di Firenze e Toscana Maschi Femmine AUSL 10 2,1 AUSL 10 1,2 Firenze 2,3 Firenze 1,4 Fi-NO 2,0 Fi-NO 1,0 Fi-SE 1,9 Fi-SE 1,0 M ugello 2,2 M ugello 1,1 To scana 2,3 To scana 1,2 Asl 11 2,0 Asl 7 1,1 Asl 1 2,7 Asl 2 1,4 0,0 1,0 2,0 3,0 0,0 0,5 1,0 1,5 Fonte: ARS Anche i tassi di mortalità prematura, aggiustati per età, hanno mostrato una tendenza progressiva alla riduzione nell ultimo decennio, con una diminuzione media annuale, del 2,6% per anno nei maschi e dello 0,9% nelle femmine. Grafico 9 Mortalità prematura: Variazioni percentuali tra i periodi vs dei tassi standardizzati per età zone sociosanitarie di Firenze e Toscana -23,8-7,7 Firenze -23,4-16,8 Fi-NO -28,2-26,5 Fi-SE -21,9-16,1 Mugello -22,0-19,0 To scana -24,6-14,6 Asl 10 Maschi Femmine Fonte: ARS 15

20 Mortalità infantile Il tasso di mortalità infantile, rappresentato dal rapporto tra il numero di decessi avvenuti nel primo anno di vita e quello dei nati vivi, è uno dei principali indicatori utilizzati per valutare lo stato di salute di una popolazione. Ogni anno, a Firenze, si verificano mediamente circa 11 decessi di bambini nel primo anno di vita. Il tasso di mortalità infantile di Firenze è leggermente superiore a quello medio regionale, anche se, per l elevata variabilità casuale del fenomeno, i confronti con altre aree non sono facili da valutare. Grafico 10 Mortalità infantile: Tasso per nati vivi. Periodo zone socio sanitarie fiorentine e Toscana Asl 7 4,2 Asl 3 2,0 Asl 10 2,6 Toscana 3,0 Mugello 2,2 Fi-SE 1,3 Fi-NO 2,0 Firenze 3,7 Fonte: ARS 16

21 Ospedalizzazione generale Persone che ricorrono all uso dell ospedale Il tasso di primo ricovero analizza l uso dell ospedale sotto il profilo del numero di persone che ricorrono alle strutture ospedaliere almeno una volta nell anno; in altri termini una persona, anche se ha più di un ricovero nell anno, viene contata una volta sola. Grafico 11 Ricoveri per tutte le cause: Tasso di primo ricovero standardizzato per età (x ab.) - Anno 2005 Maschi Femmine Asl 1 139,2 Asl 1 141,5 Asl ,8 Asl ,4 Asl ,1 Asl ,9 Toscana 119,7 Toscana 126,5 Mugello 117,8 Mugello 120,1 Fi-SE 111,9 Fi-SE 120,5 Fi-NO 115,6 Fi-NO 126,3 Firenze 122,2 Firenze 131,0 Fonte: ARS Grafico 12 Ricoveri per tutte le cause: Tasso di ospedalizzazione standardizzato per età (x ab.) - Anno 2005 Maschi Femmine Asl 1 211,5 Asl 1 193,7 Asl ,2 Asl ,1 Asl ,9 Asl ,6 Toscana 175,4 Toscana 171,0 Mugello 170,4 Mugello 163,1 Fi-SE 164,8 Fi-SE 162,7 Fi-NO 171,3 Fi-NO 174,2 Firenze 186,5 Firenze 185,8 Fonte: ARS 17

22 La misura del ricorso all ospedale viene pertanto depurata dal fenomeno dei ricoveri ripetuti, ed in una ottica epidemiologica fornisce una indicazione sulla frequenza delle malattie nella popolazione. L indicatore, così misurato, presenta valori più bassi rispetto al più tradizionale tasso di ospedalizzazione, basato sul conteggio dei singoli ricoveri. Annualmente si ricoverano in ospedale circa residenti a Firenze (circa il 14% dei residenti), il 57% dei quali di sesso femminile. I tassi di primo ricovero (Graf. 11) e di ospedalizzazione (Graf. 12) standardizzati per età di Firenze sono superiori al tasso medio aziendale e regionale, in particolare nelle femmine. 18

23 Le principali malattie e cause di morte Le patologie più diffuse I dati di mortalità e quelli di ricovero ospedaliero disaggregati per patologia forniscono un quadro della frequenza e della relativa importanza delle principali malattie. Le cause di morte più frequenti sono rappresentate dalle malattie circolatorie (38%) e dai tumori (31%). Il peso dei due raggruppamenti è diverso nei due sessi. Infatti le malattie circolatorie rappresentano il 40% dei decessi nelle femmine, tra le quali sono la prima causa di morte, ed il 36% nei maschi. Viceversa l importanza dei tumori è maggiore nei maschi (36%) rispetto alle femmine (26%). Tra gli altri raggruppamenti di cause di morte hanno rilevanza le malattie del sistema respiratorio, i traumatismi e le malattie dell apparato digerente. Nel complesso le prime 5 cause di morte sono responsabili dell 85% del totale dei decessi. Grafico 13 Distribuzione della mortalità per grandi gruppi. Firenze - Anno 2005 mal. circolatorio 38% tumori 31% altre cause 15 % traumatismi 4% mal. digerente 4% mal. respiratorio 8% Fonte: ARS L analisi della distribuzione delle cause di ricovero mostra un quadro molto più articolato della frequenza delle diverse forme morbose. Infatti, in questo caso, assumono importanza numerose patologie, che per la loro diversa gravità clinica sono raramente causa del decesso di un paziente, ma possono avere importanti implicazioni in termini di compromissione dello stato di salute, cronicità, impegno di cura ecc. e che comunque portano ad una ospedalizzazione. Infatti le cinque patologie più rilevanti in termini di mortalità causano poco più della metà dei ricoveri, mentre sono responsabili di una quota importante di accessi in ospedale anche altre patologie meno importanti in termini di mortalità, quali le malattie del sistema nervoso, del sistema osteomuscolare e dell apparato genito-urinario, e le problematiche legate alla gravidanza ed al parto. 19

24 Grafico 14 Distribuzione dei ricoveri per grandi gruppi di malattie. Firenze - Anno 2005 tumori 10 % traumatismi ecc. 10 % sist. osteomusc. 7% altro 22% compl. gravidanza 8% app. genitourinari o 6% app. digerente 9% sist. nervoso 5% sist. circolatorio 17 % app. respiratorio 6% Fonte: ARS Le variazioni temporali della mortalità La maggior parte delle cause di morte ha mostrato, dopo aggiustamento per età, importanti riduzioni nella seconda metà degli anni 90. Le variazioni riguardano entrambi i sessi, ma in genere sono più accentuate nei maschi. Le diminuzioni maggiori riguardano le malattie circolatorie, le cause accidentali ed il gruppo delle malattie delle ghiandole endocrine e del sistema immunitario (in cui è incluso anche l AIDS). L unico dato in controtendenza è rappresentato dalla mortalità per malattie del sistema respiratorio, che presentano un aumento marcato nelle femmine. Grafico 15 Variazione percentuale della mortalità per grandi gruppi di malattie. Zona Firenze. Variazioni percentuali tra i periodi vs dei tassi standardizzati per età -11,0-5,3 tumori -18,9-19,7-21,0-13,9 mal. gh. endocrine ecc. mal. sist. circolatorio -16,5-13,1 mal. app. digerente 6,1 21,5 mal. app. respiratorio -25,2-21,1 cause accidentali -14,0-10,7 Maschi Femmine tutte le cause Fonte: ARS 20

25 21

26 Altri fattori che incidono sullo stato di salute Lo stato di salute di una popolazione dipende da una molteplicità di fattori fra i quali la componente sanitaria - progressi della medicina, disponibilità di strutture adeguate etc. - incide solo in parte. Infatti, oltre ai fattori genetici individuali, aspetti quali il contesto ambientale, socio-economico e culturale, nonché gli stili di vita personali esercitano una influenza rilevante sullo stato di salute delle persone. Ambiente Inquinamento atmosferico (*) Area Omogenea Fiorentina: la delibera della Regione Toscana n del 21/12/2001, individua l area dei comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Calenzano, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Scandicci e Signa, quale area omogenea per condizioni meteoclimatiche e per densità delle emissioni che presenta superamenti o rischio di superamenti dei valori limite 22 Studi epidemiologici effettuati a livello internazionale e nazionale hanno dimostrato come l inquinamento atmosferico abbia una influenza rilevante sull insorgenza di molte malattie acute e croniche, o sul loro aggravamento, con conseguenza negative anche sulla speranza di vita. In particolare, elevati livelli di inquinamento atmosferico peggiorano le condizione di salute degli anziani e delle persone affette da patologie croniche (es. cardiache e respiratorie) ed aumentano la loro probabilità di morte. Anche i bambini, particolarmente sensibili agli effetti dell inquinamento, tendono ad ammalarsi con maggior frequenza di bronchite ed asma. La gravità degli effetti degli inquinanti sulla salute è direttamente proporzionale alla concentrazione degli stessi, al tempo e modalità di esposizione e la combinazione con altri fattori di rischio può aumentare l entità dei singoli rischi. Molte sono le variabili che incidono sui livelli di inquinamento: l andamento meteorologico, il tipo e il numero di veicoli che circolano sulle strade, il riscaldamento domestico e le attività industriali. Nel corso del 2005 la situazione meteorologica dell area fiorentina ha contribuito alla dispersione degli inquinanti rispetto ai periodi invernali degli anni precedenti. L altro elemento che ha influito positivamente è stato il rinnovo del parco circolante, fenomeno accelerato anche a seguito delle misure di restrizione alla circolazione dei veicoli più vecchi adottate dalle Amministrazioni comunali dell Area Omogenea Fiorentina (*). Accanto a queste circostanze favorevoli c è da segnalare il continuo incremento dei volumi di traffico e la tendenza alla maggiore diffusione di veicoli diesel caratterizzati da elevate emissioni di particolato fine e di ossidi di azoto, che viceversa influenzano negativamente i livelli di inquinamento atmosferico. La situazione dell aria nel 2005 rileva una buona qualità dell aria per gli inquinanti biossido di zolfo (SO2), ossido di carbonio (CO), benzoapirene (BaP) e piombo (Pb). Gli inquinanti per i quali, invece, non è raggiunto e consolidato il rispetto dei valori di riferimento fissati dalla normativa, si confermano: il particolato PM10, il biossido di azoto (NO2), il benzene, l ozono (O3). I livelli di benzene e di biossido di azoto, dopo i significativi miglioramenti registrati nella seconda metà degli anni 90, hanno raggiunto una sostanziale stabilità e, di conseguenza, sono più scarse le possibilità di miglioramento in assenza di specifici interventi sulle sorgenti di emissione. Le principali sorgenti di ossidi di azoto sono costituite dai veicoli diesel e dagli impianti termici mentre quelle di benzene sono costituite dai motori a benzina, soprattutto se a 2 tempi o non catalizzati.

27 Grafico Numero netto dei superamenti dei valori limite per ciascuna sostanza inquinante nell'area fiorentina 350 N. superamenti CO NO2 O3 PM10 Fonte : elaborazione Ambiente Italia su dati ARPAT Per il particolato PM10, pur osservando una tendenza alla riduzione, per rientrare nei parametri standard bisogna ancora intervenire sulle sorgenti di emissione, la più rilevante delle quali è rappresentata dal traffico. La problematica legata all ozono risulta ancora più complessa in quanto determinata non solo dalle emissioni locali, soprattutto da traffico, ma anche, probabilmente in maniera più rilevante, dalle emissioni di vasta scala territoriale. Gas metano Pur evidenziando la presenza costante di fattori di pressione ambientale, tale indagine mette in risalto anche un crescente impegno delle amministrazioni comunali verso i problemi dell ambiente. L indagine Indicatori ambientali urbani dell ISTAT presenta dati relativi ai 103 comuni capoluoghi di provincia per alcuni determinanti di pressione ambientale. Molte ricerche hanno dimostrato che l introduzione massiccia del metano per uso domestico contribuisce a ridurre il tasso di inquinamento nei centri urbani. Nel 2005 il consumo pro-capite di gas metano per uso domestico e per riscaldamento ha raggiunto il valore medio fra tutti i comuni capoluogo di 429,1 m 3 per abitante. Firenze registra un valore superiore alla media pari a 553,1 m 3 per abitante con un incremento rispetto al 2000 del 9,2%. Energia elettrica La riduzione di energia elettrica consumata nelle abitazioni è importante in un ottica di risparmio energetico. Il consumo pro-capite di tutti i comuni capoluogo di energia elettrica per uso domestico si è attestato su i 1.228,7 KWh per abitante con una variazione 2005 vs 2000 dello 0,2%. Firenze, pur avendo ancora livelli di consumo di energia elettrica superiori alla media (1.255,9 KWh per ab.), presenta un decremento pari a 0,9 (2005 vs 2000). 23

28 Grafico 17 Consumo pro-capite di energia elettrica per uso domestico (KWh per abitante) - Firenze - Anni consumo pro-capite di energia elettrica 1.350, , , , , , Fonte: Istat, Osservatorio ambientale sulle città Trasporti Considerando tutti i comuni capoluoghi di provincia, nel 2005 si è registrato un tasso di motorizzazione pari a 615,4 autovetture ogni mille abitanti. Firenze con 549,2 autovetture ogni mille abitanti è fra le città del centro Italia con meno autovetture. Tale riduzione è iniziata a partire dal Nel 2005 a Firenze ci sono stati 230 passeggeri trasportati dai mezzi pubblici per abitante. La domanda di trasporto pubblico così misurata è stata in crescita dal 2000 al 2002, ha avuto un calo nel 2003 per ritornare a crescere negli anni 2004 e Il confronto del tasso di motorizzazione con la domanda di trasporto pubblico (passeggeri trasportati dai mezzi di trasporto pubblico per abitante) ci fornisce una indicazione della evoluzione del traffico veicolare privato. A Firenze tale confronto indica una tendenza alla riduzione del traffico privato. Infatti, dal 2000 al 2005, a fronte di una riduzione percentuale del tasso di motorizzazione del 7,3%, si è avuto un incremento di domanda del trasporto pubblico del 9,3%. Grafico 18 Tasso di motorizzazione (autovetture per abitanti) e domanda di trasporto pubblico (passeggeri trasportati dai mezzi di trasporto pubblico per abitante) per i comuni capoluogo di provincia con popolazione residente superiore a abitanti variazioni % ,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0-10,0-20,0-30,0 MI TO FI BO GE VE VR SR RG CT PA BA NA ROMA CA OR NU SS tasso motorizzazione domanda di trasporto pubblico Fonte: Istat, Osservatorio ambientale sulle città 24

29 Inquinamento acustico L inquinamento acustico è un fattore di rischio presente negli ambienti di vita e di lavoro che provoca effetti nocivi all udito e all intero organismo: è importante pertanto ridurre l esposizione limitando le emissioni. Le stime dell ARPAT, riferite al 2003, indicano i valori di popolazione esposta al rumore veicolare, ferroviario e aeroportuale. Il traffico veicolare è la sorgente più rilevante agli effetti di disturbo poiché interessa tutta l area comunale. Secondo l attuale normativa il livello di rumore all esterno delle abitazioni non deve superare un LEq Livello Equivalente di pressione sonora di 65 db(a) nelle ore diurne e 55 db(a) nelle ore notturne. Le stime ARPAT indicano che circa il 46% della popolazione che vive nell area è esposta a livelli di rumore superiori al limite di riferimento diurno ed il 56% a quello notturno. L inquinamento acustico si è mantenuto sostanzialmente costante nel corso degli anni 90. Rifiuti solidi urbani Migliorare il sistema di raccolta e trattamento dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti speciali rappresenta una importante azione per minimizzare i rischi per la salute umana e i danni ambientali. Con 711 Kg/anno pro-capite, Firenze è fra le città metropolitane italiane con maggiore intensità di produzione di rifiuti solidi urbani. E indubbio come per altri centri urbani, ed in particolare per le città d arte, incida in maniera rilevante l afflusso turistico. Per questo rapportare la produzione di rifiuti alla popolazione residente fornisce una misura parzialmente falsata poiché non è possibile quantificare la reale produzione di rifiuti dei soli residenti. L incremento nella produzione dei rifiuti è stato evidente fino al 2000, dopodiché il fenomeno si è stabilizzato negli anni su le tonnellate, fino a superare le nel Grafico 19 Quantità di rifiuti urbani raccolti nel territorio comunale (t) anni Firenze indifferenziati differenziati totale Fonte: Quadrifoglio S.p.A 25

30 Grafico 20 Raccolta differenziata nei comuni capoluogo di provincia con popolazione residente superiore a Anni (% sul totale rifiuti urbani raccolti) 40,0 35, ,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 TO M I VR VE GE BO FI ROM ANA BA PA CT RG SR SS NU OR CA Fonte: Istat, Osservatorio ambientale sulle città Negli ultimi anni si registra una crescita consistente della raccolta di rifiuti differenziati che sono arrivati al 30% del totale rifiuti nel 2005, anche se ancora non è stato raggiunto l obiettivo del 35% previsto dal D.Lgs 22/97 per il I dati più aggiornati mostrano che, confrontando la raccolta differenziata nei capoluoghi di provincia con popolazione residente superiore a , solo dodici comuni hanno una percentuale di raccolta differenziata superiore alla media complessiva (21,1%), e solo due comuni hanno una percentuale superiore a Firenze. 26

31 Variabili socioeconomiche Gli effetti sulla salute dello svantaggio sociale sono ampiamente documentati dalla letteratura internazionale: le persone meno istruite, con una posizione sociale meno privilegiata, con basso reddito, si ammalano di più e hanno una speranza di vita inferiore rispetto a coloro che hanno posizioni sociali più avvantaggiate. Prodotto interno lordo toscano Non è semplice valutare la ricchezza di un paese: secondo il Sistema Europeo dei Conti la ricchezza nazionale di un paese in un periodo di tempo (in genere un anno) è misurabile dal PIL. Nel 2006 il PIL italiano è aumentato dell 1,9% rispetto al 2005, anno in cui la crescita era stata pari a zero. Anche per l economia toscana, dopo un quinquennio di crescita zero, sembra iniziare un nuovo ciclo espansivo. Le stime dell IRPET prevedono per l anno 2006 un aumento delle esportazioni all estero di circa il 5% e viene confermata anche la forte espansione della spesa turistica. Poiché la spesa delle famiglie, comprende anche la spesa dei turisti, si prevede un aumento della voce spesa delle famiglie più che nel resto del paese. Tutte queste variabili portano a stimare per la Toscana una crescita del PIL 2006 rispetto al 2005 pari a 1,7%, leggermente più basso al dato relativo all Italia. Se la previsione di crescita del PIL sarà confermata questa sarà in linea con la crescita di lungo periodo: il tasso medio di crescita del PIL nel periodo è stato infatti pari a 1,7. Tav. 8 Il conto Risorse Impieghi della Toscana del 2005 e 2006 Tassi di variazione su anni precedente Prodotto Interno Lordo -0,2 1,7 Importazioni dall'italia -0,3 2,6 Importazioni dall'estero -0,7 4,3 Spesa delle Famiglie 0,4 1,7 Consumi collettivi 1,2 0,9 Investimenti -1 3,3 Esportazioni in Italia -0,3 2,7 Esportazioni all'estero -2,3 5 Fonte: stime IRPET Quadro economico dell Area urbana fiorentina SEL Area Fiorentina Quadrante Centrale comprende i comuni di Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Firenze, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino e Signa Non avendo a disposizione i dati relativi alla crescita del PIL 2006, l analisi per l area fiorentina quadrante centrale è stata effettuata su gli anni precedenti. Nel triennio si è avuto un tasso di variazione del PIL sempre positivo, ma con una riduzione progressiva fino al 2005 quando si è registrata una stagnazione. Questo risultato dipende dalle dinamiche delle esportazioni e da una domanda interna debole. La variazione del PIL d altronde è stata migliore del PIL dell Italia pari a zero nel e sicuramente migliore rispetto a quello della Regione Toscana - pari a meno 0,2. 27

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