PROGETTO. TELEFONIA SOCIALE PER PERSONE ANZIANE e FAMIGLIE 1 Gennaio DICEMBRE 2008
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- Lamberto Mori
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1 PROGETTO TELEFONIA SOCIALE PER PERSONE ANZIANE e FAMIGLIE 1 Gennaio DICEMBRE 2008 Premessa Il Progetto si configura come nuovo sistema di telefonia che assorbe e da continuità alla sperimentazione del Progetto Pronto!, che ha visto l attivazione per il periodo luglio 2004-dicembre 2005 di un punto d ascolto telefonico per anziani e per soggetti non autosufficienti in difficoltà, realizzato con la collaborazione dei Soggetti Promotori. Il Progetto ha promosso una sperimentazione a termine che ha assunto un significato duplice: da una parte l aspetto sperimentale ha riguardato l oggetto del Servizio stesso che prevede una modalità nuova, per questo territorio, di supportare le persone anziane nelle possibili emergenze, dall altra la sperimentazione è riferita alla titolarità dell iniziativa che ha visto la collaborazione e la concreta partecipazione alla gestione da parte dei diversi gruppi promotori. Il Progetto ha inteso affiancare i Servizi Sociali nella funzione di raccolta di bisogni e richieste, analisi delle stesse, orientamento e attivazione di risorse, valorizzando l intervento di un gruppo di volontari e di associazioni disponibili e preparati ad attivarsi per gestire le richieste concrete, relative a piccole azioni di supporto alla domiciliarità. Il monitoraggio dell esperienza costantemente condotto dai rappresentanti delle Organizzazioni promotrici e dal coordinatore del Tavolo Anziani dell Ambito 1 ha evidenziato la positività dell iniziativa e un numero crescente di richieste di intervento Telefonate per aiuto Telefonate di servizio telefonate totali Interventi
2 Si sono evidenziate alcune importanti complessità gestionali: 1. notevoli difficoltà nel dare risposte positive a tutte le domande di trasporto protetto, per le quali le risorse delle associazioni aderenti al progetto sono risultate spesso insufficienti e che in molti casi hanno potuto trovare risposta solo grazie all attivazione degli stessi volontari del centralino Tipi di intervento Trasporto Compagnia Ascolto Pratiche burocr. Fornitura medic. Aiuto spesa Sistemazione casa Ritiro, consegna analisi 2. la progressiva diminuzione del numero dei volontari del centralino, al quale è forse mancato una specifica formazione, una guida continua, l appoggio ad una associazione specifica e un monitoraggio costante. 3. l insufficienza delle risorse economiche disponibili. In considerazione che con il bando della LR 22 per il 2005, l Associazione Auser Volontariato Provinciale di Bergamo ha ottenuto un finanziamento per la realizzazione del progetto di telefonia Filo d argento, e che l Associazione stessa si è resa disponibile ad assumere a proprio carico gli oneri finanziari necessari per la prosecuzione del Centralino Pronto fino al , i soggetti promotori hanno deciso di proseguire la collaborazione in corso anche al fine di approfondire e concordare le più opportune modalità di collaborazione per il progetto di telefonia sociale per il periodo 2006/2008
3 Finalità Il progetto risponde alle finalità di: contrastare la solitudine e l emarginazione degli anziani, delle persone in difficoltà e delle loro famiglie e facilitare l incontro tra i bisogni e le risorse formali ed informali sostenere e promuovere il diritto alla domiciliarità, accogliere richieste di servizi di domiciliarità sociale (compagnia telefonica, consegna spesa settimanale, acquisto e consegna di farmaci, ecc.) accogliere richieste di soccorso sociale (visite a domicilio, disbrigo di pratiche urgenti, accompagnamento esterno, in particolare per prestazioni sanitarie, ecc.) ampliare la gamma delle risposte tradizionalmente fornite, mirando a soddisfare anche necessità immateriali, promuovere il ruolo attivo degli anziani e delle loro reti parentali e di prossimità, promuovere una sempre più efficace rete tra le risorse formali ed informali dell Ambito 1, ricevere informazioni sui servizi della comunità ricevere segnalazioni su diritti negati o disservizi di documentare sistematicamente le caratteristiche della domanda e le difficoltà di ottenere risposta. In considerazione che l AUSER Volontariato Provinciale di Bergamo è all interno del progetto triennale di telefonia sociale Filo d Argento Progetto Aquilone, promosso dalla Regione Lombardia e che l Auser Regionale si è aggiudicata, i gruppi promotori del Centralino Pronto concordano nel proseguire per gli anni 2006/2008 le collaborazioni e le disponibilità finora assicurate, appoggiandosi per il funzionamento operativo al Punto d Ascolto attivato all interno del sistema Filo d Argento Il punto d ascolto telefonico funge da punto di raccolta sia delle richieste che delle disponibilità ad intervenire a sostegno delle persone anziane e sole. Obiettivi 1. Prosecuzione per il triennio del Punto d Ascolto telefonico, attraverso il call center nazionale e il numero verde Auser Filo d argento, con le caratteristiche sotto specificate. 2. Potenziamento della rete di collaborazione tra Enti ed associazioni promotrici 3. Coinvolgimento delle risorse istituzionali e del terzo settore operanti sul territorio 4. Promozione di una rete di disponibilità territoriali basata sulla attivazione di volontari non appartenenti ad associazioni e quindi anche su rapporti solidali di vicinato. 5. Presa in carico ed accompagnamento delle situazioni che necessitano di interventi 6. Creazione di una banca dati completa e continuamente aggiornata delle risorse pubbliche e private presenti sul territorio Destinatari I destinatari del progetto sono le persone anziane ed i soggetti in difficoltà residenti nei 6 Comuni che costituiscono l Ambito Territoriale 1 di Bergamo.
4 Caratteristiche del punto d ascolto del Filo d argento-progetto Aquilone Il Punto d ascolto funziona attraverso il numero verde gratuito per chi chiama, operante tutti i giorni per 24 ore (il Punto d ascolto è operativo, nei giorni feriali, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, per le restanti ore e giorni rispondono gli operatori del call-center). E dotato di: - quattro linee telefoniche (due per il numero verde e due per le attività di servizio) - collegamento ADSL per la gestione della banca dati - apparecchiature di servizio (computer, fax, stampante) Soggetti coinvolti L Ambito 1 di Bergamo ed i i Comuni dell Ambito 1 (Bergamo Gorle Orio al Serio Ponteranica Sorisole Torre Boldone) attraverso Il Tavolo di Lavoro Anziani Le associazioni promotrici: Parrocchie dell Ambito 1 e i relativi Centri di ascolto e gruppi caritativi - AUSER Coop. Servire Società San Vincenzo ANTEA Volontari, Associazioni ed Enti disponibili a partecipare alla realizzazione degli interventi di sostegno e che costituiscono la banca-dati di risorse concretamente disponibili. L accordo di collaborazione tra i gruppi promotori è aperto ad ogni ulteriore successiva adesione di enti e associazioni interessati e disponibili. Compiti L Auser Volontariato Provinciale funge da Ente Capofila assumendo gli oneri gestionali e di coordinamento. A suo carico è tutta la gestione del call-center, anche grazie al finanziamento regionale del progetto di telefonia sociale, ed in particolare: individuazione del coordinatore, che svolge funzioni - di conduzione e coordinamento del gruppo di volontari- operatori di telefonia, - di raccordo informativo con gli Enti, con le associazioni e con i singoli volontari a disposizione per la presa in carico delle richieste, - di intervento nei casi delicati da gestire, - di controllo del funzionamento del call-center, - di gestione del budget con compiti di definizione operativa del progetto; individuazione di eventuali operatori con funzione di segretariato per la costruzione e aggiornamento della banca dati di risorse formali ed informali disponibili a collaborare sul territorio per i diversi bisogni spese di installazione e/o di potenziamento delle attrezzature, spese di pubblicizzazione, spese telefoniche e spese generali. reperimento (in collaborazione con gli altri gruppi promotori), formazione e assicurazione dei volontari del centralino, creazione e aggiornamento della banca dati delle risorse e delle domande.
5 L AMBITO 1 di Bergamo (Comuni di Bergamo Gorle Orio al Serio Ponteranica Sorisole Torre Boldone ) condivide e sostiene il Progetto di Punto di Ascolto Telefonico per persone anziane che è recepito nel Piano di Zona 2006/2008. L Ambito 1 partecipa al Progetto attraverso il Tavolo di Lavoro Anziani e individua un operatore, sostenendone il costo, che svolgerà la funzione di un coordinamento tra i gruppi promotori ed la promozione di un potenziamento della rete di collaborazioni territoriali formali ed informali, con particolare attenzione all area del trasporto sociale. I Comuni dell Ambito garantiscono: il collegamento e la collaborazione dei loro referenti istituzionali (assistenti sociali comunali) con i quali definire le più efficaci modalità di segnalazione e collaborazione per la gestione di situazioni complesse e di specifica competenza ogni utile informazione sulle attività comunali utili a espletare i servizi previsti dal punto d ascolto la collaborazione, con gli strumenti a loro disposizione, per la pubblicizzazione dell iniziativa anche al fine di reperire nuovi volontari. Il Comune di Bergamo, in qualità di ente capofila dell Ambito 1 e in quanto Comune più direttamente coinvolto dal funzionamento del Centralino, si impegna a: mettere a disposizione, in accordo con l Associazione Auser, una sede idonea al funzionamento del Punto d Ascolto del Filo D Argento garantendo, fino al reperimento della stessa, la disponibilità dell attuale sede di via Carpinoni n 18, negli spazi concessi dalla Circoscrizione 7 all interno dei locali del Centro Socio Culturale; formalizzare gli atti necessari per rendere operativo il coordinamento tra i gruppi promotori del Progetto. LE ASSOCIAZIONI PROMOTRICI Parrocchie dell Ambito 1 e i relativi Centri di ascolto e gruppi caritativi- AUSER Coop. Servire Società San Vincenzo ANTEA si impegnano a: collaborare nel favorire la risposta alle richieste che pervengono al punto d ascolto, attraverso i loro volontari e le loro strutture, promuovere un azione di informazione del progetto e di sensibilizzazione all interno delle loro associazioni, al fine di potenziare le disponibilità alla collaborazione operativa con il Centralino; pubblicizzare il progetto e rinforzare la rete delle collaborazioni coinvolgendo sia altre associazioni e realtà territoriali (centri anziani, associazioni di volontariato, etc...) sia significative organizzazioni di categoria (come ad esempio Ordine dei Farmacisti, dei Panificatori, Medici di Medicina Generale, etc.), ridefinire le tipologie di interventi che è possibile offrire: trasporto, piccola assistenza, accompagnamento per spese, compagnia, disbrigo pratiche presso uffici, ecc. Verificare periodicamente le attività svolte e segnalare i punti di criticità; Definire e implementare nuovi segmenti di progetto destinati a rispondere alle finalità dichiarate.
6 Verifiche e valutazioni Al fine di un costante monitoraggio del Progetto e per favorire il potenziamento delle collaborazioni tra i gruppi promotori, si prevedono: incontri periodici dei soggetti promotori incontri periodici con i volontari raccolta e analisi periodica dei dati relativi alle richieste pervenute ed alle risposte attivate le specifiche forme di controllo messe in atto dalla regione Lombardia, in quanto previsto dal progetto regionale di telefonia sociale. Possibili sviluppi del progetto Gli enti e le associazioni promotrici si impegnano a potenziare il progetto in atto, favorendone l integrazione con altre misure destinate a sostenere la domiciliarità, la lotta alla solitudine, ed in particolare: - analisi dei problemi di trasporto sociale e approfondimento delle azioni per potenziare le risorse disponibili, coinvolgendo enti pubblici, associazioni, centri anziani, ecc. - attivazione di collaborazioni con ogni organizzazione (per es. con la UILDM, l Associazione In-Oltre, ecc.) per l approfondimento e la gestione di problemi comuni ad altre categorie deboli (disabili) e per l integrazione delle risorse - coinvolgimento dei centri anziani per supportare e favorire gli interventi di risposta sul territorio - azioni di promozione del progetto nelle scuole, anche per raccogliere la disponibilità di giovani a collaborare nelle attività di volontariato - progettazione di una banca dati della fragilità per monitorare e intervenire tempestivamente sulle situazioni a rischio - ecc.ecc. Gli Enti Promotori nominano l Auser Volontariato Provinciale di Bergamo quale soggetto sottoscrittore dell accordo con il Comune di Bergamo, ente capofila dell Ambito 1, per la realizzazione del Progetto. Costi Il costo del progetto è a carico degli enti partecipanti, secondo le modalità e le funzioni definite nel progetto stesso.
7 ACCORDO TRA I SOGGETTI PROMOTORI PER LA PROSECUZIONE DEL PROGETTO PUNTO DI ASCOLTO TELEFONICO PER PERSONE ANZIANE NEL PERIODO 1 Gennaio DICEMBRE 2008 I soggetti promotori del Progetto di Telefonia Sociale per persone anziane e Famiglie, ovvero: - i Comuni dell Ambito territoriale 1, Auser Volontariato Provinciale di Bergamo, Cooperativa Sociale Servire, Parrocchie dell Ambito territoriale - 1, Società S. Vincenzo, Associazione Antea già firmatarie e promotrici del progetto di telefonia sociale denominato Pronto, CONCORDANO Di proseguire le collaborazioni attivate per assicurare il funzionamento nell Ambito 1 di Bergamo del PUNTO DI ASCOLTO TELEFONICO PER PERSONE ANZIANE per il periodo , attraverso lo sportello telefonico Filo d argento in costruzione, in conformità a quanto definito nel progetto. Per l Auser Volontariato Provinciale Per la Cooperativa Sociale Servire Per la Diocesi di Bergamo, Parrocchie Ambito 1 Il Vicario per le Parrocchie dell Ambito 1 Per la Società S.Vincenzo Per l Associazione Antea Per il Comune di Bergamo L Assessore alle Politiche Sociali Per i Comuni dell Ambito territoriale 1 dell Assemblea dei Sindaci
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