Going across addiction & looking for gambling Attraversando la tossicodipendenza alla ricerca del gioco d azzardo

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1 Going across addiction & looking for gambling Attraversando la tossicodipendenza alla ricerca del gioco d azzardo UMBERTO CARONI AzzardoPoint, Associazione Centro Sociale Papa Giovanni XXIII di Reggio Emilia 2003 Obiettivi della presente ricerca sono: 1) Descrivere il tipo di utenza tossicodipendente in carico al Centro Sociale e mettere in evidenza eventuali fenomeni di dipendenza crociata tra addiction, alcool e tabagismo 2) Indagare la significatività della ricerca in relazione all utenza tossicodipendente in trattamento nei Servizi Pubblici e Privati in Italia 3) Indagare il fenomeno gioco d azzardo e gioco d azzardo non adeguato e rilevare una sensibilità o meno del target verso questa pratica, divenuta ultimamente oggetto di attenzione da parte dei Ser.T. della Regione Emilia Romagna e di alcune strutture del Privato Sociale Oggetto della ricerca: 68 utenti (66 maschi e 2 femmine) con Diagnosi di Dipendenza da Sostanze Stupefacenti attualmente in condizione di drugs and alcool free, in trattamento presso le strutture residenziali gestite dal Centro Sociale Papa Giovanni XXIII di Reggio Emilia, nel periodo-finestra 30 Agosto- 16 settembre 2003 Su un totale di 68 utenti in carico: 50 utenti maschi hanno accettato di sottoporsi ad indagine 5 utenti maschi si sono rifiutati di sottoporsi ad indagine 7 utenti maschi non sono stati sottoposti ad indagine per scadenza del periodo-finestra di indagine 4 utenti maschi non sono stati sottoposti ad indagine in quanto non tossicodipendenti 2 utenti femmine non sono state sottoposte ad indagine per l impossibilità di estrapolare dati percentuali significativi in relazione all esiguità del numero Metodo: AzzardoPoint ha elaborato il questionario Going across addiction & looking for gamblig, di facile somministrazione da parte di personale appositamente formato, questionario capace di mettere in evidenza dati relativi agli aspetti obiettivo dell indagine. Il questionario si compone di 15 domande chiuse, 4 griglie predefinite e una opzione aperta, divisi in 7 sezioni, in grado di rilevare: - dati anagrafici di base - prese in carico precedenti per tossicodipendenza e sostanza stupefacente d attrazione attuale in regime di drugs free - uso di tabacco e uso-abuso di bevande alcoliche - pratiche di gioco d azzardo e modificazioni di tali pratiche all instaurarsi della tossicodipendenza - pratiche di gioco d azzardo non adeguato in soggetti tossicodipendenti - percezione del fenomeno gioco d azzardo problematico/eccessivo in regime di cross addiction

2 CARATTERISTICHE SOCIO-ANAGRAFICHE * L alto indice di cronicizzazione della tossicodipendenza porta al graduale e progressivo fenomeno dell invecchiamento della popolazione tossicomanica in regime residenziale**; solo un 10% dell utenza si colloca sotto i 26 anni di età, mentre un altro 10% si colloca al di sopra dei 45 anni*** Fascia d età % v.a. < 25 10% % % > 10% 5 Regione Emilia Romagna 2001, utenti già in carico da anni precedenti: <24 = 9,5% 25> = 90,5%; nuovi utenti: <24 = 34,4% 40> = 8,1%; Ce.I.S. R.E. 2002: <24 = 14,5% 25> = 85,5% Bollettino Farmacodipendenze e Alcolismo, , Anno XXII Dato nazionale anno 1991 <24 = 33,4% 40> = 2,8% Dato nazionale anno 1997 <24 = 21,3% 40> = 8,5% A conferma dell alto indice di ricaduta e/o recidiva il 76% ha già sostenuto altri Programmi Terapeutici presso Strutture residenziali, a cui si dovrebbe aggiungere il dato, non indagato nella presente ricerca, di Programmi Terapeutici svolti presso i Ser.T. invianti, da cui il dato di un 24% che per la prima volta accede ad una struttura del privato sociale non evidenzia l aver avuto accesso ad altre forme di trattamento. La bassa scolarità (72% Suola Media Inferiore [Ce.I.S. R.E. 2002, 76%]) e la mancanza di Diplomi Professionali (8% a cui si aggiunge un 9% di Diplomi di Scuola Media Superiore) non risultano essere indice di disoccupazione. La nuova strutturazione del mercato del lavoro si rivela essere più recettiva, anche se meno cautelativa, e risponde in modo adeguato all assorbimento di persone notoriamente a funzionamento periodico, da cui emerge solo un 18% tra disoccupati e utenti che svolgevano un lavoro saltuario non a contratto prima dell ingresso in struttura residenziale. La tossicodipendenza mal si coniuga con la possibilità di creare un nucleo familiare acquisito e, in caso di acquisizione, con la capacità di mantenerlo, confermando la dipendenza da sostanze stupefacenti come autonomia mancata e impossibile. Nonostante l età adulta dei soggetti la maggioranza risulta a tutt oggi non coniugata o convivente, una parte risulta separata o divorziata; solo un 6% mantiene il nucleo familiare acquisito. Stato civile % v.a. Celibe 78% 39 Coniugato 4% 2 Separato 14% 7 Divorziato 2% 1 Convivente 2% 1 * Pur non entrando, ma solo sfiorando, nello specifico della comparazione dei dati (socio-anagrafici, relativi all uso di sostanze e di bevande alcoliche), e con i dovuti distinguo che a prima vista potrebbero indurre in errori di valutazione (invio ai Ser.T. in base agli artt.121 e 75 D.P.R. 309/90, rapporto maschi-femmine, sostanza d abuso e secondaria, caratteristiche dell utenza inviata in strutture, una ridotta quota di utenti in carico agli Enti Ausiliari della regione E.-R. sono inviati da Ser.T. extra-regionali), emergono similitudini significative in relazione alla totalità dell utenza presente nella Regione Emilia Romagna in carico ai Ser.T.

3 (anno 2001), all utenza in carico ai Ser.T. della provincia di Reggio Emilia (anno 2001) e all utenza in carico al Ce.I.S. (Centro Italiano di Solidarietà) di Reggio Emilia (anno 2002). I dati relativi ai Ser.T. della Regione Emilia Romagna sono stati scaricati dal sito Internet Progetto Regionale Tossicodipendenze, Assessorato politiche sociali. I dati Ce.I.S. di Reggio Emilia sono stati gentilmente concessi dal Centro stesso, e non sono scomposti tra residenziale e diurno. ** In Emilia Romagna la capacità recettiva degli Enti Ausiliari è di 2520 posti residenziali (dato 2001 Regione E.R.), da cui emerge che il campione indagato si colloca, indicativamente, nel rapporto da 1/35 a 1/40 con i tossicodipendenti maschi in strutture residenziali situate nella regione E. R. *** Per quel che riguarda il rapporto maschi-femmine: Regione E.R ,6; Ser.T. Provincia di Reggio Emilia ,9; Ce.I.S. R.E. 2002: maschi 82,2%, femmine 17,8% TARGET E SOSTANZE STUPEFACENTI Il tabacco è fedele compagno di viaggio degli utenti. Il 98% fuma tabacco e non interrompe l uso all interno delle strutture residenziali, le quali ne limitano l uso ma non lo escludono. Il tabacco, all interno di istituzioni chiuse, carceri, comunità o altro, notoriamente sostituisce e assume valore di denaro in termini di scambio di favori o di oggetti, evidenziandone nuove caratteristiche oltre l uso comune. Tutti i soggetti indagati sono stati in passato consumatori interessati di eroina: in questi ultimi anni l uso di cocaina si è affiancato, spalmato e, a volte, sostituito all uso di oppiacei Regione E.R. 2001; sostanza primaria: eroina = 76.8%, cocaina = 7,2%, cannabinoidi = 8,7%; sostanza secondaria: eroina = 5,6%, cocaina = 30,8%, cannabinoidi = 34,4%, alcool = 14%; Ce.I.S. R.E. 2002; sostanza primaria: eroina = 19,2%, cocaina = 44,9%, cannabinoidi = 12,4%, alcool = 8,9%; dato che andrebbe ulteriormente indagato poiché non conforme alla media delle rilevazioni Bollettino Farmacodipendenze e Alcolismo, , Anno XXII, dato nazionale Anno 1991; sostanza primaria: eroina = 90,1%, cocaina = 1,3%, cannabinoidi = 5%; sostanza secondaria: eroina = 1,3%, cocaina = 11,7%, cannabinoidi = 41,5%, alcool = 14%; Bollettino Farmacodipendenze e Alcolismo, , Anno XXII, dato nazionale Anno 1997; sostanza primaria: eroina = 87,5%, cocaina = 2,3%, cannabinoidi = 6,9%; sostanza secondaria: eroina = 2,1%, cocaina = 15%, cannabinoidi = 40,1%, alcool = 14,4%; Campo d indagine è stato valutare l impatto rimasto a livello di pensiero verso le sostanze stupefacenti e psicotrope, in soggetti attualmente in regime di drug free: Sostanza d attrazione attuale % v.a. Eroina 52% 26 Cocaina 38% 19 Cannabinoidi 2% 1 Ecstasy 2% 1 Nessuna attrazione attuale 6% 3

4 Solo un 6%, ripensando al proprio uso-abuso di sostanze stupefacenti dichiara di non essere attualmente attratto da alcun tipo di sostanza. TARGET E BEVANDE ALCOLICHE Le bevande alcoliche sono parte integrante del sociale e anche l utenza in questione con il suo 98% di consumatori, conferma il dato dell uso generalizzato. Regione E.R. 2001: utenza tossicodipendente con sostanza primaria alcool = 1,9%; ai dati regionali sulle tossicodipendenze vanno aggiunti utenti alcooldipendenti in carico ai Ser.T., utenza non tossicomanica Tuttavia spesso accade che, in soggetti tossicodipendenti, le bevande alcoliche si associno e integrino il quadro tossicomanico, e che mal si distingua l uso dall abuso; (n.b. dalla presente ricerca sono stati esclusi gli utenti pervenuti al Centro Sociale Papa Giovanni XXIII con Diagnosi di Alcolismo) dall indagine, proiettata al prima dell ingresso in struttura, poiché attualmente gli utenti risultano in regime di alcool free, emerge Uso-abuso di bevande % v.a. Usa bevande alcoliche in modo saltuario 42% 21 Usa bevande alcoliche in modo abituale 56% 28 Astinente 2% 1 Quando si rileva la percezione soggettiva nel merito dell uso-abuso emerge Percezione soggettiva % v.a. Non risponde [item mal posizionato] 28% 14 Si dichiara bevitore moderato 44% 22 Si dichiara bevitore eccessivo 26% 13 Il 26% si dichiara bevitore eccessivo, dato già di per sé rilevante nell utilizzo di bevande alcoliche ipotizzabile alla stregua delle sostanze stupefacenti. TARGET E GIOCO D AZZARDO Negli U.S.A. e in Canada i dati a disposizione attestano una prevalenza di giocatori problematici tra l 1,6 ed il 3,2% e di giocatori patologici tra lo 0,1 e il 2,1% tra la popolazione in generale. Nel Canton Ticino sia i problematici che i patologici sono lo 0,6% della popolazione in generale. In un Comune del varesotto i giocatori problematici sono l 1,6% e i patologici lo 0,7% della popolazione in generale. Test utilizzato S.O.G.S. (Natuzzi, Brunella, Capitanucci; in Personalità/Dipendenze V.8, f. 3, Dicembre 2002, p. 303) Tossicodipendenti da eroina in provincia di Varese: 19% giocatori patologici Test utilizzato S.O.G.S. (Capitanucci; in Personalità/Dipendenze V.8, f. 3, Dicembre 2002, p. 309) Il gioco d azzardo, così come l uso di bevande alcoliche, è fenomeno sociale diffuso, e come tale praticato anche da soggetti tossicodipendenti. Non stupisce quindi che l 84% del target abbia praticato giochi d azzardo e che un 16% se ne sia da sempre disinteressato.

5 A.G.C.I. Pistoia 2002 Utenza tossicodipendente: 62% pratica giochi d azzardo, in Personalità/Dipendenze V.8, f. 3, Dicembre 2002, p. 383 Il 40% ha all interno del nucleo familiare ha una persona che gioca. A.G.C.I. Pistoia 2002 Nucleo familiare: 40% pratica giochi d azzardo, in Personalità/Dipendenze V.8, f. 3, Dicembre 2002, p. 384 L utenza tossicodipendente, alle prese con la necessità di reperire continuamente denaro, ha ben chiaro che la pratica del gioco d azzardo si sposa con la prima motivazione al gioco di vincere denaro, molto meno con la motivazione di sfidare la sorte e ancor meno con il misurare le proprie capacità o passare il tempo. Prima motivazione al gioco d azzardo % v.a. Misurare le proprie capacità 8% 4 Sfidare la sorte 26% 13 Vincere denaro 60% 30 Passare il tempo 2% 1 Non risposto 4% 2 INTERNET, Carlevaro Tazio et al., IPERTESTO sul Gioco d Azzardo, 7-a Versione, CD-ROM; gli autori indicano il vincere denaro come prima motivazione al gioco La stessa utenza (76%), sul piano cognitivo, percepisce l esistenza di un possibile legame tra tossicodipendenza e gioco d azzardo, portando motivazioni varie, dalla possibilità che si instauri una dipendenza (28%) al bisogno di emozioni forti (24%), dalla ricerca di denaro (12%) al bisogno di conferme e affermazione (12%). TARGET ALLE PRESE COL GIOCO D AZZARDO (Il 16% degli intervistati, coloro che non hanno mai praticato giochi d azzardo, nemmeno i più comuni come schedine, lotto o gratta e vinci, ovviamente non sono stati ulteriormente indagati nello specifico della pratica del gioco d azzardo, per cui nel prosieguo dell indagine i dati sono riferiti al 100% di coloro che hanno avuto pratiche di gioco d azzardo) Dati sugli intervistati che hanno una pratica di gioco d azzardo TOTALE 100% [v.a. 42] MASCHI 100% FEMMINE 0% Fascia d età % Titolo di studio % < 25 12% Licenza Elementare 0% % Licenza Media Inf. 74% % Diploma Medie Sup. 16% 45 > 10% Diploma Prof.le 10% Occupazione % Stato civile % Disoccupato Lav.S. 14% Celibe 80% Operaio Lav. Dip. 33% Coniugato 2% Operaio Sp.-Lav. Dip. 10% Separato 14% Altro Lavoro Dip. 21% Divorziato 2% Impiegato 5% Convivente 2% Para-sanitario 5% Artigiano 10%

6 Pens. Invalido 2% Il 78,5% è stato in altre CT per tossicodipendenti. Il 100% fuma abitualmente tabacco riprendendo il concetto di tabacco con valore di denaro all interno di istituzioni chiuse, è prassi comune in tali contesti praticare giochi di carte in cui la posta in palio è costituita da sigarette Prima motivazione al gioco rimane vincere denaro, seguita dallo sfidare la sorte e dal misurare le proprie capacità. Prima motivazione al gioco d azzardo % v.a. Misurare le proprie capacità 9,5% 4 Sfidare la sorte 24 % 10 Vincere denaro 66,5% 28 Passare il tempo 0 % 0 Non risposto 0 % 0 I giochi praticati sono: Giochi d azzardo praticati % v.a. Schedine 74% 31 Lotto Superenalotto 81% 34 Scommesse 43% 18 Casinò 31% 13 Giochi di carte 64% 27 Videopoker 26% 11 I giochi di massa, schedine e lotto, sono i più praticati e tutti gli intervistati praticano due o più giochi. Interessante è il dato del 43% che pratica scommesse all interno di sale scommesse e sale corse. Introduce un dato percentuale su un altro personaggio che si ritrova spesso è il cosiddetto tossico di turno. Nelle sei sale corse si è infatti notata la presenza di apparenti -ma evidenti- tossicodipendenti i quali non apparivano isolati dagli altri giocatori Croce, Zerbetto Il gioco e l azzardo, Ed. Franco Angeli, Milano 2001, p. 312 Il 40% ha all interno del nucleo familiare una persona che gioca. Agli intervistati praticanti (100%) abbiamo somministrato uno short test ideato ad hoc, per indagare gli ambiti di denaro investito (I criterio), durata di gioco (II criterio) e frequenza di gioco (III criterio); tali criteri, alla luce dei test diagnostici attualmente proposti (S.O.G.S., S.O.G.S. versione di C. Guerreschi, S.O.G.S. versione di R. Ladouceur, Test di Beauilieu e Cox, Intervista diagnostica sul gioco patologico della Scuola di Psicologia Università Laval-Quebec), sono in grado di rilevare pratiche di gioco problematico e eccessivo. Criteri diagnostici % v.a. I criterio Ha avuto periodi in cui ha giocato più denaro del previsto 59,5% 25 II criterio Ha avuto periodi in cui ha giocato più a lungo del previsto 59,5% 25 III criterio Ha avuto periodi in cui ha giocato più spesso del previsto 49 % 22

7 Dato di per sé interessante è stato ulteriormente indagato per praticanti: % v.a. Soddisfazione di un criterio 17% 7 Soddisfazione di due criteri 14% 6 Soddisfazione di tre criteri 43% 18 Nessun criterio soddisfatto 26% 11 Totale praticanti 100% 42 Lo short test, ovviamente non validato scientificamente in quanto l unico test diagnostico validato a tutt oggi rimane il S.O.G.S., individua un giocatore non adeguato in un dato momento quando vengono soddisfatti contemporaneamente i tre criteri diagnostici. E così possibile evidenziare tratti di gioco problematico in coloro che vedono soddisfatti due criteri diagnostici, problematico o eccessivo per coloro che vedono soddisfatti tre criteri, mentre coloro che vedono soddisfatto un solo criterio possono essere classificati come persone che si sono lasciate coinvolgere parzialmente nel gioco d azzardo in un periodo dato, e che probabilmente, se indagato, riflette una tendenza comune anche alla popolazione in generale. Non si deve semplificare pensando che il 43% degli intervistati siano giocatori patologici, anche se rimane rilevante rispetto alla popolazione in generale, il dato che solo un 26% può essere considerato come assolutamente adeguato. Nel tentativo di individuare una possibile cross addiction tra tossicodipendenza e gioco d azzardo eccessivo, si è evidenziato sia che il 45% ha abbandonato la pratica del gioco d azzardo all instaurarsi della tossicodipendenza sia che un 55% ha continuato nel gioco, mantenendo quote di denaro da investire nel gioco d azzardo e, raramente, optando per la pratica gioco d azzardo in alternativa all acquisto di sostanze stupefacenti. Si conferma, anzi aumenta leggermente il dato percentuale, in relazione all uso-abuso di bevande alcoliche Uso-abuso di bevande alcoliche % v.a. Usa bevande in modo saltuario 38 % 16 Usa bevande alcoliche in modo abituale 59,7% 25 Astinente 2,3% 1 Quando si rileva la percezione nel merito dell uso-abuso di bevande alcoliche Percezione soggettiva % v.a. Non risponde [item mal posizionato] 26,2% 11 Si dichiara bevitore moderato 45,3% 19 Si dichiara bevitore eccessivo 28,5% 12 il 28,5% si dichiara bevitore eccessivo.

8 TARGET E GIOCO D AZZARDO ECCESSIVO Si è quindi indagata la percezione soggettiva rispetto al problematicizzare la pratica di gioco d azzardo. % v.a. Non ha mai pensato di essere un giocatore eccessivo 83,5% 35 Ha pensato di essere un giocatore eccessivo 16,5% 7 La totalità di questo campione soddisfa i tre criteri (denaro, durata e frequenza) e non ha interrotto la pratica del gioco d azzardo all instaurarsi della tossicodipendenza. % v.a. Soddisfazione di un criterio 0% 0 Soddisfazione di due criteri 0% 0 Soddisfazione di tre criteri 100% 7 Nessun criterio soddisfatto 0% 0 I giochi praticati sono: Giochi d azzardo praticati % v.a. Schedine 86% 6 Lotto Superenalotto 86% 6 Scommesse 86% 6 Casinò 71% 5 Giochi di carte 71% 5 Videopoker 43% 3 Uso-abuso di bevande alcoliche v.a. Bevitore saltuario 1 Bevitore moderato 2 Bevitore eccessivo 4 Sostanza stupefacente d attrazione attuale v.a. Eroina 3 Cocaina 4 Cannabinoidi 0 Ecstasy 0 Nessuna attrazione attuale 0

9 CONCLUSIONI La popolazione maschile tossicodipendente mostra una bassa reattività nei confronti dei programmi terapeutici di cura e riabilitazione; sia il progressivo invecchiamento dell utenza sia l essere stata sottoposta a terapie sono, oltre i dati annuali di Servizi Pubblici e Privati, ulteriore conferma. In termini di dipendenza crociata tra sostanze stupefacenti e bevande alcoliche si nota una assunzione quanto meno problematica di bevande alcoliche per un 26% sul totale del target. In ambito diagnostico una quota di tossicodipendenti prevedibilmente, se indagata, presenterebbe anche Diagnosi di Alcolismo, ma è prassi comune anteporre Diagnosi di Dipendenza da Sostanze Stupefacenti a livello operativo a causa dell ambiguità con cui l assunzione di bevande alcoliche precede e insidia il quadro tossicomanico. L utenza, al di là del vetusto concetto di sostanza d abuso, mostra una sensibilità e una attrazione nei confronti del gioco d azzardo, ambito poco indagato in Italia. Una quota del target che pratica giochi d azzardo (57%), indagato nella presente ricerca, andrebbe ulteriormente testata col S.O.G.S. e una sub quota dichiara pratiche di gioco eccessivo (16,5%), confermando lo short test. Per una frangia di utenti tossicodipendenti, come verificato anche attraverso il confronto dei dati percentuali con le altre ricerche citate, si dovrebbe giungere alla definizione diagnostica di Disturbo del Controllo degli Impulsi -Gioco d Azzardo Patologico-, riproponendo il concetto di dipendenza crociata. I dati raccolti non sono stati oggetto di ulteriore scomposizione e traccia di approfondimento per parallelismi tra tossicodipendenza, uso-abuso di bevande alcoliche e pratiche di gioco d azzardo adeguato o eccessivo, al fine di rimanere fedeli all ipotesi di partenza di compiere una escursione attraversando la tossicodipendenza alla ricerca del gioco d azzardo. Direi che lo abbiamo trovato. I risultati della ricerca vogliono essere da contributo, riflessione e stimolo per tutti quei professionisti, e non, che si sono avvicinati e si stanno interessando sia all area settoriale del gioco d azzardo sotto tutte le sue forme sia all area generale delle dipendenze patologiche, in cui il gioco d azzardo eccessivo/patologico sta chiedendo di entrare. Bibliografia minima: Personalità/Dipendenze, Vol.8, f. 3, Ed. MUCCHI, Modena, 2003 R. Ladouceur et al. Il gioco d azzardo eccessivo, Centro Scientifico Editore, Torino, 2003 Croce, Zerbetto Il gioco e l azzardo, Ed. FrancoAngeli, Milano, 2002 INTERNET, Carlevaro Tazio et al., IPERTESTO sul Gioco d Azzardo, 7-a Versione , CD-ROM Bollettino per le Farmacodipendenze e l Alcolismo, 1-Anno XXII-1999, a cura del Ministero dalla Sanità DSM IV, Criteri Diagnostici, Masson Ed., Milano 1996 Lesieur H.R. Blume S.B. The South Oaks Gambling Screen (SOGS): A new instrument for the identification of pathological gamblers American Journal Psychiatry, 1987

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