IL MOVIMENTO. L attuazione di un atto motorio qualsiasi sembra, a volte, un movimento semplice, tanto da poterlo compiere senza pensarci.
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- Norberto Mariotti
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1 IL MOVIMENTO L attuazione di un atto motorio qualsiasi sembra, a volte, un movimento semplice, tanto da poterlo compiere senza pensarci. Se rifletti, ti rendi conto che, per eseguire tale movimento semplice, sono invece necessari l interazione di numerose azioni coordinate e l intervento di meccanismi complessi.
2 CONTENUTI I movimenti volontari, involontari, automatici, riflessi Le capacità senso percettive Gli schemi motori
3 I movimenti volontari, automatici, riflessi, involontari Una persona non è capace di un unico tipo di movimento; il nostro corpo, infatti, è in grado di compiere movimenti: Riflessi Automatici Volontari Involontari premi premi premi premi
4 Il movimento involontario I muscoli non sono solo quelli che ti permettono di camminare, correre, saltare. Vi sono anche dei muscoli che permettono allo stomaco di contrarsi per digerire il cibo, o al cuore di pompare il sangue attraverso il corpo, la loro azione non dipende dalla nostra volontà. A questo gruppo appartengono i muscoli che formano le pareti delle vene, delle arterie e del tubo digerente. I muscoli lisci, sono formati da cellule affusolate, lunghe e sottili, che permettono movimenti lenti e costanti. Cuore Polmoni
5 Il movimento riflesso è l immediata risposta muscolare stereotipata (cioè prevedibile, sempre uguale) a uno stimolo attraverso i nervi spinali. Il movimento, in questo caso, tipico dei primi anni di vita, è di tipo involontario e non interessa direttamente la corteccia cerebrale, ma si ferma a livello del midollo spinale e dipende sempre da stimoli esterni Per fare un esempio, si pensi agli occhi che chiudono le palpebre quando vengono colpiti da un stimolo fastidioso, come il flash di una macchina fotografica. Un altro esempio l abbiamo nel riflesso rotuleo quando il medico batte con il martelletto il ginocchio del paziente
6 Il movimento automatico è un movimento eseguito senza una scelta precisa tra le possibili varietà di movimenti e non avviene in modo necessariamente cosciente. Infatti tali movimenti sono frutto di una serie di ripetizioni del gesto. Le continue ripetizioni permettono di richiamare automaticamente risposte motorie (movimenti) già attivate altre volte senza l intervento della corteccia cerebrale Per esempio palleggiare per un giocatore di basket, lanciare e prendere oggetti per un giocoliere, guidare un automobile per un autista, pedalare La volontà per questi movimenti interviene solo per iniziare l azione, per modificarla o per interromperla
7 Il movimento volontario È eseguito in modo cosciente per ottenere un fine preciso. È legato a situazioni percettive, al variare degli stimoli visivi, tattici, uditivi e cinestetici
8 L APPRENDIMENTO MOTORIO
9 I FATTORI DELLA MOTRICITÀ SISTEMA SENSO MOTORIO SCHEMI MOTORI E POSTURALI Capacità coordinative Capacità condizionali ABILITÀ MOTORIE PRESTAZIONE MOTORIA
10 LE CAPACITÀ SENSO-PERCETTIVE
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12 LE CAPACITÀ SENSO-PERCETTIVE
13 LE CAPACITÀ SENSO-PERCETTIVE A volte accade che la prestazione di un atleta non arrivi ai valori che le sue qualità fisiche (forza, resistenza, velocità) farebbero prevedere. In questi casi i suoi risultati sono condizionati non da fattori fisici o fisiologici, ma coordinativi. I migliori atleti si distinguono soprattutto per l altissimo livello di coordinazione dei suoi movimenti e per la capacità di adattare in modo efficace il gesto tecnico alle condizioni ambientali. Queste capacità si basano sull elaborazione che il nostro corpo sa effettuare di tutte le informazioni che riceve. Il nostro corpo, infatti, riceve gli stimoli attraverso diversi canali sensoriali (vista, udito, ecc.) detti recettori. Non tutte le informazioni sensoriali raggiungono il sistema nervoso centrale (quando ti scotti tiri la mano indietro in modo inconscio). Perché le informazioni diventino coscienti e quindi percezioni, occorre fare attenzione, occorre un controllo costante sia durante che al termine della stessa.
14 LE CAPACITÀ SENSO-PERCETTIVE Questo controllo viene realizzato dal Sistema Nervoso Centrale tramite la funzione percettiva Quando, giocando a calcio, qualcuno dei tuoi compagni ti passa la palla, entra subito in azione una serie di fattori percettivi: Lo stop del pallone, il controllo del tuo corpo nello spazio in rapporto ai compagni, all avversario e alla porta La rapida scelta dell azione più efficace da compiere in quel momento, se passare la palla o continuare nell azione di attacco Dopo aver analizzato tutte le informazioni raccolte e aver valutato le tue capacità e le esperienze simili già vissute (rielaborazione-integrazione) sceglierai la strategia giusta da adattare.
15 IL PERCORSO DI UN MESSAGGIO RECETTORI SENSORIALI sono calibrati per captare i messaggi provenienti dal mondo esterno e dagli organi interni STIMOLO POTENZIALE D AZIONE trasporta il messaggio-stimolo al sistema nervoso centrale ENCEFALO sistema nervoso centrale SENSAZIONE quando il messaggio raggiunge l'encefalo, possiamo provare una sensazione, cioè una iniziale ed approssimativa consapevolezza dello stimolo sensoriale. PERCEZIONE costituisce l'interpretazione significativa finale, che dunque corrisponde ad una conoscenza approfondita del dato sensoriale.
16 La funzione di percepire il tuo corpo in movimento, l intensità dell azione, i ritmi di esecuzione, ecc. è affidata agli organi di senso. Tali organi sono degli analizzatori, i quali, attraverso i loro analizzatori ricevono, trasmettono ed elaborano le informazioni attraverso i loro recettori (terminazioni nervose), ricevono, trasmettono ed elaborano le informazioni. Essi sono dislocati nel tuo corpo Cinestetico Nei muscoli, nei tendini e nell osso articolare Sensibilità percettiva All interno Labirintico Nel labirinto dell orecchio Equilibrio Tattile Nella pelle Percezione tattile All esterno Ottico Nella retina dell occhio Percezione visiva Acustico Nell orecchio Percezione uditiva
17 LE CAPACITÀ SENSO-PERCETTIVE Sono innate ed evolvono di pari passo con lo sviluppo del bambino (massimo sviluppo fino ai 6-7 anni) Sono legate allo sviluppo del Sistema Nervoso Centrale Mettono in relazione l attività motoria con i dati presenti nella memoria
18 Con alta capacità di differenziare gli stimoli, è collegato a tutti gli altri analizzatori ed è fondamentale nella percezione spazio-temporale del movimento. Coadiuva gli aggiustamenti posturali ed i movimenti in genere, recependo il grado di tensione muscolo-tendinea ed avviando adeguate risposte neuromuscolari. Le percezioni cinestetiche guidano informano aiutano
19 Trasmette posizione del capo e del corpo nello spazio, assieme a quello cinestetico è detto interno, poiché interne sono le vie attraverso cui passano le informazioni. Le percezioni labirintiche permettono percepire spostamento, accelerazione, direzione del movimento coadiuvano il mantenimento ed il ripristino dell equilibrio
20 È il più importante ed elabora l 80% delle informazioni, controllando quello che succede al nostro corpo ed al mondo che lo circonda. La percezione visiva guida informa aiuta
21 In grado di fornire informazioni verbali o acustiche (rumore del movimento dei compagni, rimbalzo della palla ecc.). Dopo l analizzatore visivo è certamente il più importante. La percezione uditiva guida informa aiuta
22 È di fatto indispensabile nella manipolazione, nell apprendimento della consistenza e della forma degli oggetti. Ma anche nella percezione della propria posizione nello spazio, attraverso l analisi della distribuzione del peso corporeo, possibile attraverso la sensazione offerta a livello plantare. La percezione tattile guida informa aiuta
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24 GLI SCHEMI MOTORI DI BASE Unità elementari del movimento. Sono le azioni motorie che vengono apprese nella forma più semplice nei primissimi mesi ed anni di vita e che elaborate e combinate fra loro daranno origine a tutta la varietà delle abilità motorie e sportive. Sono in stretto rapporto con lo sviluppo delle capacità motorie (coordinative e condizionali) ed il potenziamento delle sensopercezioni
25 GLI SCHEMI MOTORI DI BASE Locomotori: sono legati alla capacità di muoversi dinamicamente nell ambiente con tutto il corpo Non locomotori: riguardano i movimenti propulsivi e di definizione di traiettorie di oggetti
26 GLI SCHEMI MOTORI LOCOMOTORI SI DIVIDONO IN: Azioni di base che presuppongono uno spostamento o traslocazione: CAMMINARE SALTARE CORRERE STRISCIARE ROTOLARE Azioni di base che si confrontano con la forza di gravità: ARRAMPICARSI SOSPENDERSI OSCILLARE Azioni di base riferite ad oggetti esterni: CALCIARE LANCIARE COLPIRE AFFERRARE TRASPORTARE CONDURRE
27 SCHEMI POSTURALI Gli schemi posturali, insieme agli schemi motori di base dinamici, sono gli elementi strutturali più semplici del movimento volontario e finalizzato o unità motorie di base Sono statici/statico-dinamici e tridimensionali, si collocano cioè nelle tre dimensioni spaziali (lunghezza - larghezza - altezza). I diversi segmenti corporei conservano un rapporto fra di loro
28 SCHEMI MOTORI STATICI
29 Movimenti fondamentali dei segmenti del corpo: Capo: a) flessione avanti (1), indietro o estensione (2), a destra e a sinistra (3); b) spinta avanti (1), indietro (2), c) rotazione a destra e a sinistra; d) circonduzione verso destra e verso sinistra. Busto: a) flessione avanti (1), indietro o estensione (2), a destra e a sinistra (3); b) inclinazione; c) elevazione; d) torsione a destra e a sinistra; e) circonduzione verso destra e verso sinistra; f) piegamento; g) rizzamento; h) oscillazione (esempio) in varie direzioni. Testo e disegni di Stelvio Beraldo
30 Spalle: a) avanti; b) indietro; c) in alto; d) in basso; e) circonduzioni avanti, in alto, indietro, in basso e viceversa. Braccio (il braccio non può eseguire movimenti senza interessare per intero il proprio arto): a) flessione (esempio) in varie direzioni; b) piegamento; c) rizzamento; d) spinta (esempio) in varie direzioni; e) rotazione interna (1); rotazione esterna (2); f) oscillazione (esempio) in varie direzioni; g) circonduzione (esempio) sagittale e frontale nei due sensi; h) slancio (esempio) in varie direzioni; i) elevazione (esempio) in varie direzioni; l) abbassamento (esempio) in varie direzioni. Testo e disegni di Stelvio Beraldo
31 Coscia: (la coscia non può eseguire movimenti senza interessare per intero il proprio arto): a) flessione (esempio) in varie direzioni; b) estensione; c) piegamento; d) rizzamento; e) spinta (esempio) in varie direzioni; f) rotazione interna; g) rotazione esterna; h) oscillazione (esempio) in varie direzioni; i) slancio (esempio) in varie direzioni; l) elevazione (esempio) in varie direzioni; m) abbassamento (esempio) in varie direzioni; n) circonduzione (esempio) sagittale e frontale nei due sensi. Gamba: a) flessione; b) estensione; c) rotazione interna; d) rotazione esterna. Testo e disegni di Stelvio Beraldo
32 Principali movimenti ginnastici del corpo (esempi): a) elevare; b) abbassare; c) slanciare; d) flettere; e) estendere; f) spingere (passaggio rapido); g) piegare; h) rizzare; i) torcere; l) ruotare; m) aprire; n) chiudere; o) divaricare; p) riunire; q) oscillare; r) circondurre; s) incrociare; t) slanciare (passaggio rapido); u) inclinare; v) capovolgere. Testo e disegni di Stelvio Beraldo
33 CONCLUSIONI Il corretto sviluppo della senso percezione e degli schemi motori rappresenta la base su cui poggia la conoscenza del proprio corpo e il conseguente sviluppo di abilità di movimento complesse. Più la base è ampia e maggiore è la possibilità di esprimere la propria personalità attraverso il gioco e il movimento.
8) Coscia e anca: a) flessione; b) estensione; c) abduzione; d) adduzione; e) rotazione interna; f) rotazione esterna.
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