MA NON SARA IL CASO DI OCCUPARSI SERIAMENTE DEI GIOVANI?
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- Diana Carbone
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1 MA NON SARA IL CASO DI OCCUPARSI SERIAMENTE DEI GIOVANI? Primo Seminario di Studi con poche parole di relatori e molta discussione di esperti 3. Insegnare il movimento e lo sport (II): la pratica dei gesti che formano e che preparano alla vita, ovvero il come SALERNO 3 GIUGNO 2017 AUDITORIUM LICEO SCIENTIFICO «F. SEVERI» 1
2 Cosa vuol dire come? Con Come? si vuole intendere alla maniera di, cioè in che modo Come? non è una parola risposta ma una parola problema
3 Nulla è già predeterminato la strada si fa con il cammino 3
4 Di quale strada si tratta? Di quale cammino? Il vero scopo del nostro viaggio, è la formazione al raggiungimento della felicità e l Educazione alla vita. 4
5 Una vera e propria sfida, la sfida dell ignoto. necessario che l educatore sia consapevole della propria responsabilità, è importante che questa missione sia portata avanti bene, con passione, nelle nostre mani è affidata, in questo caso, la vita di un giovane. 5
6 Muoversi è esprimersi liberamente Proporre il movimento vuol dire favorire ricerca 6
7 Essere consapevoli del proprio corpo Insegnare a pensare e non a cosa pensare A muoversi e non a cosa muovere: Insomma, bisogna insegnare ai bambini ad essere liberi 7
8 Per poter educare, bisogna amare e restituire al bambino il posto che gli/le spetta La centralità del bambino 8
9 un problema di tutti e tutti devono collaborare e interagire fra di loro affinché sia garantito al bambino il diritto di muoversi, di crescere, di essere felice 9
10 Come possiamo insegnare praticamente il movimento per corrispondere a questa così nobile aspirazione? Quali sono gli strumenti che abbiamo a disposizione? la risposta più naturale, ma anche quella fondamentale 10
11 IL GIOCO Il gioco è una cosa seria. Il vero gioco, il gioco naturale - richiede praticamente sempre il movimento. Un attività innegabile 11
12 Ma perché si gioca, perché giochiamo, perché è così importante? Giocare è svagarsi; Con il gioco il bambino sviluppa la personalità: Grazie al gioco costruiamo anche il nostro destino. 12
13 Il come del come 13
14 Quello della formazione giovanile è un processo complesso Strategie e non programmi Che consentano di affrontare i rischi, l'imprevisto e l'incerto 14
15 L azione dell educatore nasce dall osservazione In altre parole, serendipità 15
16 Essere sempre pronti al cambiamento 16
17 Rifiutare davvero il dualismo mente-corpo Il movimento è alla base di ogni genere di apprendimento 17
18 spostarsi sulla relazione tra progettazione didattica e regolazione in azione continue micro-regolazioni 18
19 bisogna andare oltre il metodo utilizzare la strategia. 19
20 Solo lo stupore conosce! 20
21 Lo scopo e le regole del gioco Il Come? dell educatore è una sintesi di perché?, di quando? e di dove? 21
22 L ingrediente è l intelligenza. 22
23 Non esiste una facoltà comune di intelligenza, bensì diverse forme di essa Howard Gardner Intelligenze multiple Intelligenza logico-matematica Intelligenza linguistica Intelligenza spaziale Intelligenza musicale Intelligenza cinestetica o procedurale Intelligenza interpersonale Intelligenza intrapersonale intelligenza naturalistica intelligenza etica intelligenza filosofico-esistenziale 23
24 Essere consapevole del processo messo in atto, per trovare la soluzione al problema, per autonomamente correggersi. 24
25 Come si diventa autonomi? 25
26 Cominciamo col dire che si parte da una parola PRINCIPIO "In principio era il Verbo" (Gv 1,1) 26
27 Ma cosa se ne farà mai un ragazzo di queste abilità se non ha realmente compreso quando e in qual misura bisogna applicarle?!? 27
28 Meta-corpo-cognizione cioè la consapevolezza da parte di un individuo della propria capacità e dei propri processi cognitivi-corporei nonché dell attitudine a modificare le proprie modalità di apprendimento e di movimento. 28
29 Come si insegna? Lo scopo finale deve essere quello di imparare ad imparare al fine di generare competenze. 29
30 Multilateralità e plasticità del movimento 30
31 A dei ragazzini si può insegnare perfettamente un abilità motoria, ma!??! Si può insegnare perfettamente la corsa ostacoli (tecnica, distanza, ritmica, ecc.. ) come un atleta evoluto 31
32 Ma!? È questo l approccio giusto!? Evidentemente No!!! Perché? ciò che è valido oggi, domani non lo sarà più 32
33 Perciò!!! Le abilità non devono essere statiche, a sé stanti, altrimenti servono a poco Le abilità devono essere intercambiabili. Bisogna variare i parametri 33
34 La multilateralità consiste nel proporre un numero assai elevato di attività motorie che abbiano il carattere della specificità Specializzazione Formazione 34
35 Cambiare la concezione del modo di competere Favorisce l attenzione su se stessi mira ad autocorreggersi, distoglie l attenzione dalla prestazione come l unica cosa importante, non incide in modo negativo sulla propria autostima educa a una competizione sana, educa alla resilienza e alla sconfitta Guai a quegli offendono istruttori che sgridano o peggio ancora 35
36 la specializzazione con gradualità 36
37 Come il gioco diventa pericoloso? 37
38 Ma qual è la differenza tra il gioco e lo sport? La competizione è l ingrediente principale che distingue il gioco dallo sport. La competizione genera agonismo l agonismo è una caratteristica fondamentale dello sport La competizione se non gestita in modo etico, può essere causa di problemi 38
39 L agonismo e la competizione sono elementi presenti in ogni dove, in ogni ambito e attività della vita Senza agonismo tutto verrebbe meno Non vi sarebbero competizioni sportive Non vi sarebbe alcuna forma di relazione tra umani 39
40 Allora perché l agonismo può essere causa di tanti problemi? La causa dei problemi è nei valori che vengono trasmessi lo sport è un vettore 40
41 Il modo in cui la gente gioca mostra qualcosa del loro carattere. Il modo in cui perde lo mostra per intero. (Harvey B. Mackay) educare alla vittoria a ogni costo non è educare ma diseducare 41
42 la sconfitta permette di maturare e prepararsi alla vita 42
43 Ma gli allenatori, gli istruttori sono davvero preparati a questo tipo di lavoro, così vasto, così poliedrico, così controcorrente? Il successo non è tirare fuori un campione ma un adulto felice 43
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