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1 SKIPASS PANORAMA TURISMO Osservatorio Italiano del Turismo Montano Situazione Congiunturale Montagna Bianca Italiana inverno Previsioni e Tendenze Skipass Panorama Turismo è il centro ricerca specializzato sul mercato del turismo e degli sport invernali di: Promosso da : A cura di :

2 Skipass Panorama Turismo è il centro ricerca specializzato sul mercato del turismo e degli sport invernali di Skipass, la più importante fiera sul turismo e sport invernali d Italia. Sostenuto da: Skipass Panorama Turismo è promosso da: Studio Lobo srl Viale Vittorio Veneto 22/d Tel Fax Correggio (RE) Il team di Skipass Panorama Turismo: Responsabile Osservatorio Coordinamento Rilevatori Analisi Statistica Rilevatori Editing Strategie, comunicazione e marketing Ufficio stampa Massimo Feruzzi Serena Tronconi Giovanni Madau Andrea Cenni Lorenzo Ghetti Mariangela Marigliano Serena Tronconi Studio Lobo srl Daniela Severi Giuliana Tinti Skipass Panorama Turismo è stato realizzato da: JFC srl Palazzo Bandini Via XX Settembre 29 Tel Fax Faenza (RA) Diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, riproduzione e adattamento, totale o parziale con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Per informazioni: Per eventuali richieste contattare: info@jfc.it

3 INDICE Panoramica dell inverno che verrà 2 Tendenze della montagna bianca 2012/ Il Paniere di Spesa delle vacanze in montagna 9 I principali Items della prossima stagione invernale 13 Le discipline sportive della montagna bianca italiana 14 Il sistema ospitale della montagna bianca italiana 17 Gli impianti di risalita 20 Le scuole di sci 21 Consorzi, Adv ed uffici IAT: lo stato dell arte 23 La montagna bianca vista dai Tour Operator italiani 24 Appartamenti e case per vacanza 26 L accoglienza e l informazione 28 I prezzi 31 Previsioni di fatturato e presenze nell inverno 2012/ La congiuntura economica del settore 33 Finalità e metodologia di Skipass Panorama Turismo 36 1

4 PANORAMICA DELL INVERNO CHE VERRA L inverno 2012/2013 sarà caratterizzato da forti precipitazioni : questo quanto indica l autorevole meteorologo americano Joe Bastardi, che dichiara con sicurezza che i prossimi inverni saranno molto freddi. Questa previsione coinvolge anche l Italia: i primi indicatori segnalano infatti come le precipitazioni sul Nord Italia potrebbero essere molto abbondanti, con le prime nevicate in quota già a partire dagli ultimi quindici giorni di ottobre. A novembre le destinazioni sciistiche dell area alpina del nord-ovest saranno innevate, mentre il mese di dicembre non sarà ricco di precipitazioni. Neve fresca da fine anno e piste ottime per i primi tre mesi del nuovo anno in tutto l arco alpino ed appenninico italiano. Si tratta di indicatori che, se si verificassero, garantirebbero alle destinazioni della montagna bianca italiana di offrire agli ospiti piste sempre innevate: ma le previsioni meteo, se da un lato possono far ben sperare gli operatori turistici della montagna italiana, dall altro devono scontrarsi con una situazione economica non certo rosea. Negli ultimi dieci mesi gli italiani hanno infatti perso fiducia ed ottimismo sul proprio futuro; la riduzione dei consumi ha contagiato anche il settore delle vacanze, colpendo in maniera massiccia la vacanza tradizionale degli italiani: quella balneare. Meno giornate di vacanza, riduzione della spesa, eliminazione di orpelli e spese accessorie: tutto ciò ha portato l industria delle vacanze estive per qualsiasi prodotto: mare, montagna, laghi, città, terme, etc. a chiudere la stagione con segni in negativo per quanto riguarda le presenze, e con decrementi ancora maggiori per quanto attiene ai fatturati. La long tail di questa situazione si protrarrà anche nel prossimo inverno, incidendo in maniera pesante sulle scelte delle vacanze bianche degli italiani: maggiore accuratezza nella scelta delle destinazioni, ricerca dell offerta più economica, ricerca di luoghi dove vivere esperienze autentiche e soprattutto la certezza di cambiare prospettiva. Perché sarà proprio quest ultima la condizione più ricercata dagli italiani quest inverno, nella fase di scelta della destinazione di montagna: la certezza di soggiornare in un luogo dove potersi allontanare psicologicamente dalla quotidianità. Ecco allora che, in un contesto così complesso, la vera difficoltà per la montagna bianca italiana sarà quella di essere appetibile, interessante, stimolante, ed offrire opzioni di soggiorno in linea sia con i gusti che con il portafoglio degli Italiani. Per quanto riguarda il mercato italiano, infatti, si amplierà il differenziale tra i grandi comprensori e le altre destinazioni : A. da un lato si collocano i grandi comprensori sciistici quelli più organizzati e di grande appeal per gli appassionati delle discipline sportive che offrono prezzi generalmente di poco superiori a quelli delle località singole e più piccole, garantendo però servizi 2

5 di alta qualità, ampi collegamenti e possibilità di scegliere piste diverse ogni giorno. In questi comprensori avranno maggiori vantaggi le località aggregate, vale a dire non le località leader del comprensorio ma quelle di seconda linea, perché più convenienti ma al tempo stesso capaci di garantire lo stesso livello qualitativo di offerte per la pratica sportiva; B. dall altro le altre destinazioni quelle che offrono servizi medi sia per quanto riguarda la pratica sportiva e l ospitalità, sia per l intrattenimento, etc. soffriranno fortemente ed, in alcuni casi, si avvicineranno al fallimento. I costi dei loro servizi saranno pressoché in linea con quelli dei grandi comprensori, ma la qualità di essi è decisamente inferiore e con un ventaglio di opzioni molto più limitato. Tra queste destinazioni ve ne saranno alcune che, invece, otterranno ottime performances: quelle che si specializzeranno su relax, natura, eco-ski, wellness e famiglie. Nell inverno 2012/2013 saranno quindi penalizzate quelle località che non sono in grado di offrire alternative alla formula classica hotel+sci, che insistono su singoli impianti ma che, per sopravvivere, devono comunque mantenere prezzi in linea con i competitor più famosi: queste località soffriranno anche della riduzione dei contributi pubblici, spesso unico sostentamento alle società di gestione degli impianti. Si tratta di località poco interessanti per la clientela italiana, senza appeal per gli ospiti stranieri: un ulteriore riduzione delle presenze e dei fatturati nella prossima stagione invernale ne decreterà la definitiva uscita dal mercato turistico se non ridefiniranno con urgenza la propria offerta. Skipass Panorama Turismo indica pertanto una fase complessiva di stabilità rispetto allo scorso anno seppure a macchia di leopardo per i flussi turistici domestici, con alcuni importanti distinguo: la situazione negativa si concentrerà sulle località di piccole dimensioni, per alcune delle quali si tratterà dell ultima stagione invernale della loro storia; la maggior quota di destinazioni italiane segnerà indici di stabilità rispetto alla passata stagione invernale per quanto riguarda i fatturati, sebbene vi sarà un incremento di presenze; per alcune località gli indici saranno in positivo, sia in termini di presenze che di arrivi. Si tratta di località che sono state in grado di trasformare il concetto di montagna bianca in wellness resort. Se questa è la previsione del mercato interno italiano, sui mercati esteri il discorso è diverso: aumenteranno gli arrivi dai Paesi stranieri, ma questo incremento non coinciderà con un innalzamento paritetico dei fatturati. Infatti il maggiore incremento di arrivi dall estero proverrà dai Paesi dell Est Europa: si tratta di clientela molto attenta ai costi della vacanza che prediligerà località vicine alla grande stazioni sciistiche 3

6 ed ai più importanti comprensori, proprio per usufruirne dei servizi per sciare ma non delle strutture ospitali. La loro scelta, infatti, sarà proiettata verso le destinazioni limitrofe, più economiche, come pure otterranno benefici dall incremento dei turisti dai Paesi dell Est Europa le località dell Appennino che avranno promosso partnership con Tour Operator di quelle aree. In questo contesto, cosa ci si aspetta per la stagione invernale 2012/2013? Una situazione tutto sommato non così negativa come si potrebbe pensare analizzando i dati dell economia reale, ma la certezza che il comparto della montagna bianca italiana necessiti di innovazione di prodotto e di una maggiore qualità nei servizi: innovazione di prodotto, perché aumenta la richiesta di offerte tematiche, dedicate al benessere personale (wellness), alle opzioni per le famiglie con bambini (asili sci), alle aree cordless free (senza impianti, dove la natura è regina), alle opzioni uniche (baite con benessere in quota, etc.), alle stazioni specializzate solo sulle nuove discipline sportive, etc.; maggiore qualità dei servizi, perché occorre garantire sempre di più la presenza di aree benessere in hotel, servizio navetta/skibus, servizi di escursioni, animazione ed intrattenimento nella località, proposte aprés-ski, ma anche servizi unici e speciali, dedicati a pochi privilegiati. E da ricordare che le principali lamentele degli ospiti delle località della montagna bianca italiana si sono concentrate negli ultimi anni sui seguenti fattori: 1. località bianche che diventano grigie : i passaggi delle auto che tagliano i centri cittadini e la mancanza di zone pedonali vietate al traffico è un elemento di forte criticità per tutte le destinazioni che non hanno ancora puntato alla pedonalizzazione del centro; 2. l impossibilità di una rapida e completa prenotazione: le destinazioni che non sono state in grado di offrire un sistema unico di prenotazione online (hotel, skipass, skibus, collegamenti, etc.) perdono quote di mercato perché il web è utile solo se permette agli ospiti di usufruirne con facilità e completezza; 3. la scarsa presenza di opzioni oltre lo sci: si scia qualche ora, ma il resto della giornata deve essere riempito da altre opportunità. In crisi le località che non offrono ulteriori attività sportive, ludiche, aprés ski, etc.; 4. la scarsa specializzazione, intendendo come tale la relativa presenza di offerte dedicate al benessere personale (wellness) ed alle famiglie con bambini; 5. lo stato di coprifuoco di alcune destinazioni: si segnala la scarsità di eventi e manifestazioni e gli orari troppo standard per negozi e locali. Gli sciatori sono in vacanza e chiedono maggiore divertimento e flessibilità. 4

7 TENDENZE DELLA MONTAGNA BIANCA 2012/13 Dopo una stagione invernale che ha segnato, per molte località, indici in riduzione superiori anche ad un quinto del proprio fatturato, anche la stagione turistica 2012/2013 non può certo definirsi facile. Ma più che gli indici di possibile incremento o decremento delle presenze e dei fatturati del settore, ciò che interessa Skipass Panorama Turismo è anche valutare ed analizzare quali saranno le tendenze che condizioneranno l imminente stagione invernale. Queste le principali tendenze in merito alle destinazioni: A. per le blue chip della montagna italiana vale a dire le destinazioni leader, da Cortina d Ampezzo a Courmayeur, da Madonna di Campiglio a Bormio, da Corvara a Ortisei, etc. si prevede un leggero incremento delle quote di presenze ma un fatturato stabile e, di conseguenza, minor redditività per le imprese del ricettivo alberghiero e degli impianti di risalita. Bene il settore della ristorazione. In queste località a risentire maggiormente della situazione economica saranno il settore del commercio, dell intermediazione commerciale e dei consumi extra, come possono essere le spese in pasticceria, bar, divertimento, etc.; B. per le altre destinazioni alpine italiane si prospetta una situazione a macchia di leopardo. Benino le destinazioni che si specializzano verso target di clientela (ad esempio le famiglie con bambini) e che avviano campagne promozionali mirate, per quelle tematizzate nei confronti delle nuove discipline (luoghi di incontro delle tribù di snowboarder, freerider, etc.) e per quelle collegate ai più importanti comprensori sciistici, soprattutto se vicine alle grandi stazioni; ancora meglio le destinazioni cordless, quindi senza impianti di risalita ma che sono state in grado di crearsi un loro posizionamento di località del benessere, dell attività sportiva slow e dell enogastronomia autentica (pochissime le destinazioni in Italia); male, in alcuni casi molto male, tutte le altre località; C. per le destinazioni appenniniche, invece, dopo la passata stagione invernale che aveva dato segnali di ripresa per oltre la metà delle località italiane, l inverno 2012/2013 sarà un ritorno al passato. Poca clientela concentrata nei periodi di altissima stagione (che si riduce ulteriormente) e turismo di prevalente prossimità, solo per una notte, nei fine settimana. Si salveranno solo le località appenniniche più strutturate, tra loro limitrofe, che avranno la forza di trovare sinergie comuni per spingersi sui mercati esteri; per molte delle altre località collocate in maniera singola sul territorio appenninico, il prossimo inverno segnerà il definitivo declino. Purtroppo la prossima stagione invernale segnerà la massima quota di sciatori italiani che si sposteranno all estero per sciare, e questa tendenza è condizionata dai seguenti fattori: A. l upper class degli sciatori italiani vale a dire i big spender che comprano servizi di qualità al di fuori delle piste desidera 5

8 spendere i propri denari senza doversi preoccupare di tracciabilità e riscontri sui pagamenti. All estero si sentono più tranquilli di esibire il loro benessere economico. Questa clientela sceglierà in particolare le destinazioni della Svizzera; B. un altra quota di sciatori italiani approfitterà delle offerte promozionali delle località francesi ed austriache, che diventeranno ancora più competitive proprio perché interessate a conquistare nuova clientela italiana; C. anche i turisti della montagna bianca, vale a dire coloro la cui priorità nella scelta delle vacanze in montagna non è basata sulla qualità degli impianti sciistici ma sull ambientazione e sul fascino della località, si spingeranno con più convinzione verso destinazioni dell Austria, e ciò è dovuto in particolar modo alla certezza di trovare opzioni dedicate ai bambini ed al benessere, a prezzi decisamente competitivi; D. poi vi sono da un lato i ricercatori, vale a dire coloro che cercano nuove esperienze sciistiche in Lapponia ed in altre aree del nord Europa o in America, e dall altro gli sperimentatori, cioè coloro che provano nuove destinazioni discusse sui social network, in quanto economiche ma al tempo stesso con ottimi servizi, come possono essere Borovets e Bansko in Bulgaria o la zona di Zakopane in Polonia: entrambi in crescita. Una situazione, questa, che deve far riflettere e che decreterà la crisi delle destinazioni italiane che si pongono nel mezzo: la medietà non ripaga, perché i prodotti di media qualità che però per sopravvivere devono praticare prezzi di poco al di sotto dei competitor, si troveranno ad affrontare una stagione brevissima e senza appelli. Nell inverno 2012/2013 assisteremo a questa ulteriore divaricazione: da un lato l aumento delle offerte economy, vale a dire quelle offerte di soggiorno semplici ed essenziali: l acquisto primario torna ad essere l alloggio, perché per la pratica sportiva ci si spinge verso discipline free come le ciaspole, il winter trekking, il fondo non competitivo, etc.; da un lato l immissione sul mercato delle vacanze di offerte exclusive, altamente personalizzate e soprattutto riservate, come possono essere baite dedicate alle coppie (con servizio di maggiordomo a disposizione), soggiorni in luxury igloo (con servizio di elicottero o motoslitte 24h), etc. Ma la vera novità dell inverno 2012/2013 sarà il ritorno al consumo delle settimane bianche: per la prima volta dopo un quinquennio si inverte la rotta. Diminuiscono gli short break ed aumentano le settimane bianche. Gli Italiani si sono accorti che con la spesa sostenuta per trascorrere tre giorni sulla neve è possibile fare un intera settimana di soggiorno, ed in un periodo in cui il desiderio di vacanza = fuga esplode e le disponibilità economiche = budget a disposizione diminuisce, la settimana bianca rappresenta la scelta più intelligente da compiere. 6

9 Quindi, per quanto riguarda le tendenze sui periodi di consumo delle vacanza in montagna, nell inverno 2012/2013 si verificherà quanto segue: riscoperta della settimana bianca: come già accennato, il prossimo inverno segnerà il ritorno della vacanza settimanale, più economica rispetto ai fine settimana in montagna e considerata una vera vacanza ; riduzione degli short break: in controtendenza rispetto agli ultimi anni, nell inverno 2012/2013 si consumeranno meno vacanze brevi perché il loro costo è troppo alto rispetto alla brevità del periodo di vacanza; escursioni giornaliere: in aumento invece gli escursionisti della neve, che colmeranno i vuoti (per gli impianti di risalita) lasciati dai vacanzieri del week end, ma non incideranno sui fatturati delle imprese ricettive né su quelle degli esercizi commerciali; forte concentrazione in altissima stagione: 10 giorni di pienone in montagna, in ogni località dell arco alpino ed appenninico (dal 28 dicembre al 6 gennaio), quando tutto è al massimo dello splendore, ma situazioni difformi da località a località e da struttura a struttura per la restante stagione invernale. Attenzione però: sempre di più i turisti stanno diventando metereopatici e decidono all ultimo momento se partire per la vacanza. Ciò incide fortemente sulle prenotazioni, che vengono effettuate sotto data, in base alle previsioni meteo. Pertanto sarà il giovedì la giornata di massima concentrazione delle prenotazioni, nel prossimo inverno. Ma oltre a questi elementi, i gusti degli Italiani continuano a variare di anno in anno, obbligando le destinazioni della montagna bianca italiana a proporre sempre nuove opzioni di soggiorno, nuovi servizi e, soprattutto, a cercare novità e differenziazione dalle località competitor. Queste le principali tendenze per quanto riguarda le vacanze in montagna: A. la ricerca dell opzione large ski : la clientela prediligerà in maniera sempre più assidua i grandi comprensori perché vengono visti come sicuri, affidabili e con servizi efficienti e moderni. Oltre a ciò, questi comprensori offrono varietà di opzioni sportive e la possibilità di provare anche le nuove discipline, ma sono altresì ricchi di opzioni extra-sci; B. il desiderio delle fuga: in un periodo in cui tutto diventa assillante e la risorsa tempo è sempre più scarsa, è forte la tendenza che vede emergere tutto ciò che è riservato ma soprattutto lontano dalla quotidianità. Successo per le baite e per i luoghi di fascino dove vige l ecosostenibilità, e dove è possibile essere coccolati in un rapporto autentico con l ambiente, in sintonia con la natura; C. tradizione gastronomica: elemento ormai strutturale dell offerta della montagna bianca, l enogastronomia rappresenta un elemento primario di scelta della destinazione di vacanza, al pari dell offerta benessere. Sarà perché in montagna si cede volentieri 7

10 alla tavola, senza una tradizione culinaria le destinazioni montane perdono appeal; D. località del benessere: in aumento la richiesta di benessere, che non deve essere circoscritta alla sola struttura alberghiera. Centri benessere nell area cittadina o sulle vette, box-beauty sulle piste con sauna da fare a metà pista, vasche idromassaggi riservate e raggiungibili solo di sera col gatto delle nevi, tutto questo è benessere completo; E. miscellanea sportiva: non solo sci tradizionale, ma anche tanto altro. Oltre alla richiesta di pratiche sportive legate alla neve, è in crescita l interesse verso le attività che sono in grado di integrare le pratiche sportive sulla neve con altre discipline: prima era il surf, ora è la bici; F. la ricerca dell esclusività: in questo caso l esclusività non si misura con l alto valore economico ma con l unicità dell offerta o, meglio, dell esperienza. Dalle cene gourmet in alta quota ai centri benessere mountain view, dallo slope food (aperitivo in pista) alle colazioni in vetta, etc.; G. luoghi senza auto: nell epoca dell invasione delle auto, la ricerca degli ospiti privilegia le località libere dalle auto, con zone pedonali e possibilità di vivere la città e la sua socialità in maniera tranquilla, senza la necessità di utilizzare l auto durante le vacanze; H. hotel walking distance : aumentano le richieste di alberghi a due passi dalle piste, dai quali si può accedere agli impianti o ancor meglio scivolare sulle piste senza doversi spostare con altri mezzi; I. l allontanamento dalla movida: le località che hanno puntato sulla movida stanno ridefinendo il proprio business del divertimento. Ora non si parla più di movida ma di slow party; incontri e momenti di socialità understatement, in linea con uno stile più sobrio e meno frenetico. E interessante notare anche i comportamenti dei clienti nella prossima stagione invernale: più infedeli alle destinazioni: sempre alla ricerca dell offerta speciale e della promozione last minute, i clienti perdono affetto e fedeltà alla propria destinazione preferita se vi è la possibilità di acquistare meglio altrove; più fedeli ai maestri di sci: d altra parte, invece, aumenta l indice di fidelizzazione delle famiglie ai maestri di sci. La scelta di continuare a far praticare ai propri figli lezioni di sci con maestri ai quali si sono affezionati vale più di qualsiasi pubblicità; richiesta di preventivo via mail, poi ultima trattativa telefonica: comportamento ormai stabilizzato dei clienti italiani. Nell inverno 2012/2013 aumenteranno a dismisura le richieste via mail di preventivo di soggiorni, ma poi per l ultima fase di trattativa anche per richiedere l ulteriore sconto si effettua al telefono; prenotazioni on line: aumentano d altra parte anche le prenotazioni che giungono on line dai sistemi di booking, perché lì vi è la convinzione di poter acquistare il proprio soggiorno al miglior prezzo possibile. 8

11 IL PANIERE DI SPESA DELLE VACANZE IN MONTAGNA Al netto dell acquisto delle attrezzature e dell abbigliamento che gli Italiani acquistano prima della loro partenza per le vacanze in montagna, qual è il paniere di spesa dei nostri connazionali durante il periodo di soggiorno in montagna, per sciare? L analisi che segue fa riferimento a quanto gli Italiani spendono per trascorrere una settimana di vacanza in montagna: il dato si riferisce al costo medio per persona e, in maniera più complessiva, al costo sostenuto da una famiglia composta da padre, madre ed un figlio di 8 anni quindi con varie agevolazioni. Il Paniere di Spesa delle Vacanze in Montagna identifica quindi con chiarezza come gli Italiani spenderanno i propri denari. Cambia nell imminente inverno questa spesa rispetto allo scorso anno: per trascorrere una settimana di vacanza in montagna l Italiano medio spenderà quest anno 929,00 Euro, contro i 985,00 Euro dello scorso anno, con una riduzione del 6%. Attenzione: non si tratta della spesa per la classica settimana bianca, che viene offerta con formula promozionale e comprende soggiorno+skipass (che si assesta a 496,00 Euro), ma del costo reale di 7 giorni in montagna, comprensivi di viaggio a/r, acquisti vari, ristorazione, hotel, skipass, scuola di sci, divertimento, benessere, utilizzo e/o noleggio attrezzature, etc. SPESA MEDIA PER ITALIANO PER UNA SETTIMANA DI VACANZA IN MONTAGNA 2012/ ,00 Euro (985,00 Euro nell inverno 2011/2012) di cui: 52,00 euro! per il viaggio (erano 47,00 euro nell inverno 2011/2012) 316,00 euro! per l alloggio (erano 312,00 euro nell inverno 2011/2012) 180,00 euro! per lo skipass (erano 183,00 nell inverno 2011/2012) 182,00 euro! per scuola di sci e noleggio attrezzature (erano 198,00 euro) 199,00 euro! per altri costi (erano 245,00 euro nell inverno 2011/2012) di questi 199,00 euro di altri costi : 22,00 euro! per ristoranti e pizzerie (erano 28,00 euro lo scorso anno) 12,00 euro! per bar, caffè, pasticceria (erano 14,00 euro lo scorso anno) 15,00 euro! per il divertimento - pub, discoteche (come lo scorso anno) 16,00 euro! per i servizi benessere (erano 13,00 euro lo scorso anno) 11,00 euro! per gadget e souvenir (erano 12,00 euro lo scorso anno) 7,50 euro! per le riviste e i tabacchi (erano 8,00 euro lo scorso anno) 6,00 euro! per i prodotti tipici locali (erano 5,50 euro lo scorso anno) 16,50 euro! per le attrezzature sportive(erano 33,00 euro lo scorso anno) 4,00 euro! per i trasporti pubblici (come lo scorso anno) 32,00 euro! per abbigliamento sportivo (erano 51,00 euro lo scorso anno) 26,50 euro! per abbigliamento per tempo libero (erano 37,00 euro) 7,50 euro! per altri acquisti (erano 8,00 euro lo scorso anno) 23,00 euro! per la mondanità (erano 16,50 euro lo scorso anno) La riduzione maggiore riguarderà quindi le spese extra (erano 245,00 Euro nell inverno 2011/2012 e saranno 199,00 Euro nel prossimo inverno) e quelle per la scuola di sci ed il noleggio delle 9

12 attrezzature, che saranno pari a 182,00 Euro (erano 198,00 Euro lo scorso inverno). In leggera riduzione in termini assoluti anche la spesa per lo skipass che, nonostante siano già stati previsti incrementi su questo servizio, la spesa per gli sciatori diminuirà leggermente grazie al maggior numero di promozioni, agevolazioni, sconti famiglia, etc. (erano 183,00 Euro lo scorso inverno, saranno 180,00 Euro quest anno). Con leggeri indici di crescita, invece, i costi per i servizi di alloggio, che si assesteranno a 316,00 Euro (erano 312,00 euro nella passata stagione invernale); in crescita le spese per il viaggio a/r, che raggiungeranno quota 52,00 Euro (erano 47,00 Euro lo scorso inverno). Tra le spese extra (199,00 Euro), queste le variazioni più rilevanti rispetto alla passata stagione invernale: dimezza il budget per l acquisto di attrezzature sportive per la partica sportiva; si riduce del 38% la spesa per l abbigliamento per lo sport; riduzione del 30% anche per quanto riguarda l abbigliamento per il tempo libero; si riducono del 22% le spese per i consumi nei ristoranti e nelle pizzerie; del 15% i consumi in bar, caffè, pasticcerie, etc.; riduzione della spesa variabile tra il 10% e l 8% anche per gadget, riviste, tabacchi ed altri acquisti di vario genere; stabili i costi per il divertimento ed i trasporti pubblici interni alla località; in crescita il budget dedicato all acquisto dei prodotti tipici locali (+9%); in aumento di circa il 23% le spese per il benessere personale (centri benessere, trattamenti estetici, parrucchiera, etc.); ancora maggiore (sebbene marginale nella totalità del costo della vacanza) la crescita del budget dedicato a momenti di mondanità, come aperitivi, drink serali, etc. Il Paniere di Spesa delle Vacanze in Montagna nella prossima stagione 21,4% 5,6% invernale vedrà diminuire in particolare come è già stato affermato - la quota di budget 19,6% dedicata agli altri 19,4% costi, che percentualmente passa dal 24,9% al 21,4% sul totale della spesa. Paniere di spesa - settimana 2012/ ,0% viaggio a/r alloggio skipass scuola sci, noleggio attrezzature altri costi* Diminuisce anche la quota di budget dedicata alla scuola di sci e noleggio attrezzature, che passa dal 20,1% al 19,6%. La quota di spesa dedicata all alloggio passerà invece dal 31,7% al 34%, come 10

13 pure la spesa per lo skipass aumenterà la sua incidenza sul costo complessivo della vacanza (passa dal 18,6% al 19,4%). In crescita anche la spesa relativa al 20,1% Paniere di spesa - settimana 2011/ ,9% viaggio di 18,6% altri costi* andata/ritorno, che passa dal 4,8% della scora stagione invernale al 5,6% dell imminente inverno. Analizzando gli altri costi, si evidenzia una riduzione percentuale delle spese, in particolare per due fattori che riguardano lo sci: per l acquisto di attrezzature sportive (che rappresentava il 13,5% nel passato inverno e diventerà l 8,3% nella prossima stagione invernale) e per l abbigliamento per la pratica dello sport (che rappresentava il 20,8% nel passato inverno e diventerà il 16,1% nella prossima stagione invernale). 4,8% 31,7% viaggio a/r alloggio skipass scuola sci, noleggio attrezzature Specifica "altri costi" - settimana 2012/2013 ristoranti, pizzerie bar, caffè, pasticceria, etc. 3,8% 11,6% 11,1% 6,0% divertimento (pub, discoteche,etc.) servizi benessere 13,3% 7,5% gadget e souvenir riviste e tabacchi prodotti tipici locali 8,0% attrezzature sportive 16,1% 2,0% 8,3% 5,5% 3,8% 3,0% trasporti pubblici abbigliamento per lo sport abbigliamento per il tempo libero altri acquisti mondanità (aperitivi, etc.) In merito agli incrementi, si evidenzia un aumento di spesa in particolare per i servizi per il benessere e la cura della persona (che rappresentava il 5,3% lo scorso inverno e diventerà l 8% nell inverno a venire) e per la mondanità (che rappresentava il 6,7% nel passato inverno e diventerà l 11,6% nell inverno di quest anno). Praticamente stabili le quote relative alle spese di ristoranti e pizzerie (attorno all 11% della spesa generale) e quelle in bar, caffè e pasticcerie (circa il 6%). 11

14 Specifica "altri costi" - settimana 2011/ ,4% ristoranti, pizzerie 15,1% 3,3% 6,7% 5,7% 6,1% bar, caffè, pasticceria, etc. divertimento (pub, discoteche,etc.) servizi benessere 5,3% gadget e souvenir riviste e tabacchi prodotti tipici locali 20,8% 4,9% attrezzature sportive trasporti pubblici 1,6% 3,3% abbigliamento per lo sport 13,5% 2,2% abbigliamento per il tempo libero altri acquisti mondanità (aperitivi, etc.) Se rapportiamo poi questa spesa ad una famiglia Italiana composta da padre, madre ed un figlio di 8 anni, il budget medio risulta pari a 2.245,00 Euro per nucleo familiare 1, grazie a sconti ed agevolazioni per i bambini sotto gli 8 anni, che è una formula ormai stabilizzata. In questo caso il risparmio, rispetto allo scorso anno, è del 6,5% (nello scorso anno la stessa vacanza costava 2.400,00 Euro). E però interessante notare la quota di questo budget che sarà destinata alla pratica dello sci nella prossima stagione invernale, intendendo come tali i costi di skipass, scuola sci, noleggio attrezzature, abbigliamento ed attrezzature sportive: si tratta di ben 1.035,00 Euro, pari al 46% della spesa complessiva sostenuta per la vacanza. Lo scorso inverno questa quota raggiungeva 1.182,00 Euro, pari al 49% del costo complessivo. 1 spesa media per famiglia calcolata su base nazionale, con riferimento alle 50 destinazioni monitorate da Skipass Panorama Turismo 12

15 I PRINCIPALI ITEMS DELLA PROSSIMA STAGIONE INVERNALE Skipass Panorama Turismo fornisce alcuni indicatori di previsione in merito alla prossima stagione invernale: si tratta di items importanti, che già oggi indicano quali saranno le modalità di fruizione delle vacanze invernali 2012/2013. Queste le primarie: aumentano le famiglie con figli che frequenteranno la montagna per sciare o semplicemente per stare in compagnia di amici: se nell inverno passato le famiglie rappresentavano il 56,6% della clientela complessiva, nel prossimo inverno questa quota salirà di circa 2 punti percentuali, assestandosi al 58,5%; il modello ottimale di albergo dovrà offrire, nell inverno 2012/2013, un centro benessere, servizio di mezza pensione e cucina genuina, tipica e di alta qualità; ritorna sopra i 5 giorni la permanenza media. Per la prima volta nell inverno passato la permanenza media a livello nazionale era scesa a 4,7 gg. Nell inverno 2012/2013 si dovrebbe assestare a 5,2 gg., anche grazie all incremento di ospiti stranieri il cui soggiorno è più lungo rispetto alla clientela italiana; incrementa la quota di ospiti stranieri nelle strutture ricettive delle destinazioni montane durante il prossimo inverno: se nell inverno scorso la quota di internazionalizzazione media nazionale era pari al 48%, nell inverno entrante si raggiungerà la parità tra clientela italiana e straniera; incrementa la quota di clientela straniera anche per le scuole di sci: si passa da un livello di internazionalizzazione del 25,1% (inverno 2011/2012) ad una quota variabile tra il 29% ed il 31%, nella prossima stagione invernale; aumenta anche sempre per le scuole di sci nazionali la richiesta e la conseguente partecipazione dei clienti ai corsi collettivi, che passano a rappresentare il 56,4%, contro il 47,1% della scorsa stagione invernale; sempre per le scuole di sci: se l anno scorso la richiesta di corsi di sci alpino coprivano l 82% delle richieste, tale quota si assesterà nell inverno 2012/2013 a circa l 85%; diminuisce l indice di fidelizzazione alle località, in maniera oltremodo drastica. Se nella passata stagione invernale l indice di fedeltà a livello nazionale era pari al 53%, nell inverno 2012/2013 i clienti che torneranno nella stessa destinazione e/o struttura dello scorso anno scenderà di circa 10 punti percentuali, e dovrebbe assestarsi al 42,8%. 13

16 LE DISCIPLINE SPORTIVE DELLA MONTAGNA BIANCA ITALIANA Voglia di provare e scoprire nuove discipline per gli appassionati della montagna bianca italiana; avvicinamento allo sci più tradizionale, senza tante sperimentazioni, per i nuovi sportivi della montagna italiana. Questo è quanto emerge dalla rilevazione effettuata 2, che differenzia così i due mondi degli sportivi Italiani che frequentano o intendono frequentare la montagna bianca nel prossimo inverno, motivati principalmente dalla volontà di praticare attività sportive. Per i primi - gli appassionati della montagna bianca la ricerca di nuove esperienze sportive è random, senza preclusioni di sorta verso nessun tipo di disciplina. Per loro l importante è vivere la montagna e provare qualcosa di nuovo, che possa completare la loro conoscenza/esibizione sportiva. Quindi, non solo sci, di tutto di più: dall airboard al freeride, dallo snowcrossboard allo skifox, aumenta la richiesta di poter praticare sia il proprio sport preferito ma anche di provare nuove discipline. Per i secondi i nuovi sportivi della montagna bianca la volontà è quella di imparare a sciare. Sia che si tratti di sciatori alle prime armi o di sciatori che hanno già frequentato corsi collettivi o individuali, la loro finalità è quella di migliorare la propria tecnica sugli sci, senza perdersi nella sperimentazione di snowboard o sci alpinismo. Per quanto riguarda le discipline sportive, nell inverno 2012/2013 si rafforzano alcune tendenze che si sono già manifestate nella passata stagione: l incremento delle discipline free : skipass, noleggio attrezzature, maestro di sci rappresentano un costo considerato troppo elevato dalle famiglie italiane. Oramai il costo della pratica sportiva (skipass, maestro di sci e noleggio attrezzature) raggiunge il 46% della spesa complessiva dedicata alla montagna bianca: questa spesa è diventata insostenibile per molte famiglie che, di conseguenza, si spostano verso la pratica di discipline free (ciaspole, sci da fondo, winter trekking), con costi decisamente inferiori grazie al fatto di non dover acquistare lo skipass; l aumento delle discipline slow outodoor : tutto ciò che permette il contatto con la natura attraverso la pratica sportiva continuerà la sua fase di ascesa: in primis trattasi di ciaspole e winter trekking, ma anche il nuovo S.A.W.; il boom delle discipline professional : esplosione delle discipline altamente professionali: freeride e sci alpinismo sono i nuovi must degli appassionati di sci, e la crescita di queste discipline è a 2 rilevazione effettuata tramite 802 interviste telefoniche effettuate da JFC nel periodo 24 settembre/6 ottobre 2012 ad italiani che hanno frequentato la montagna per sciare almeno tre volte negli ultimi due anni (residenti in Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Trentino Alto Adige, Liguria, Piemonte, Marche, Umbria, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Campania) 14

17 doppia cifra. In crescita anche le richieste di arrampicata su ghiaccio; la riduzione della pratica dello snowboard: si manifesta quest anno l abbandono dello snowboard da parte di una quota consistente di appassionati di questa disciplina, che cercano nuove esperienze e, in alcuni casi, ritornano alla pratica più tradizionale dello sci alpino. L inverno 2012/2013 si conferma caratterizzato dalla seguente segmentazione di mercato, in base alle discipline sportive praticate: disciplina praticanti 2010/2011 praticanti 2011/2012 previsione 2012/2013 % variazione 2012/2013 sci da discesa ,22 sci da fondo ,57 snowboard ,97 scialpinismo ,33 freestyle ,22 ciaspole ,54 altre discipline ,55 TOTALE ,71 Si prevede quindi un calo significativo per lo snowboard (vicino al 12%); crescita per tutte le altre discipline. La situazione è pertanto la seguente: lo sci da discesa: dopo un inverno di stabilità sostanziale, nel prossimo inverno si prevede un incremento di circa 25mila nuovi persone che si affacciano a questa disciplina, facendo sì che la stagione entrante sia quella migliore dell ultimo quinquennio; lo sci da fondo: per questa disciplina, dopo un inverno segnato da una predita di circa praticanti, i dati segnano una leggera ripresa, non ancora sufficiente a riportarsi sui livello di due anni fa; lo snowboard: dopo il leggero calo segnato nella passata stagione invernale, per l inverno 2012/2013 si indica un nuovo forte decremento. Tra la passata e la prossima stagione questa disciplina perderà il 12,7% dei praticanti; lo sci alpinismo: continua la crescita del numero dei praticanti lo sci alpinismo, che garantisce un contatto vero e diretto con la natura. Dopo l incremento di circa nuovi praticanti la scorsa stagione invernale, altrettanti si avvicineranno a questa pratica nel prossimo inverno; il freestyle: incremento maggiore per il freestyle, che raccoglie la quasi totalità di coloro che abbandonano lo snowboard: incrementi sostanziali con il superamento, per la prima volta nell inverno 2012/2013, di quota 100mila praticanti; le ciaspole: inarrestabile la crescita di coloro che mettono le racchette ai piedi. E la modalità più semplice ed economica per vivere la montagna innevata, e si prevede una crescita del 22,5% 15

18 dei praticanti (80.000) nel prossimo inverno; le altre discipline: si tratta di nicchie di mercato che, però, continuano a crescere e per molte destinazioni rappresentano, grazie alla loro specializzazione, l ancora di salvezza della stagione. Da una disciplina molto frequentata come il nordic walking sino allo snowcrossboard, dallo snowkite al paraski, dall airboard allo skifox sino allo S.A.W. (Ski Animals Watching), ce n è per tutti i gusti. La disciplina regina della montagna bianca vale a dire lo sci da discesa detiene ben il 58,3% dell intero sistema sportivo sulla neve, mentre si evidenzia la quota significativa della pratica più slow, vale a dire le ciaspole, che tocca quota 12,2%, superando lo sci da fondo. Discipline sportive sulla neve - Inverno 2012/2013 freestyle 2,9% ciaspole 12,2% altre discipline 2,9% scialpinismo 1,1% sci da discesa 58,3% snowboard 14,4% sci da fondo 8,1% Ma gli sciatori Italiani chiedono anche altri servizi che ancora latitano in Italia: A. la prima scia: sono molti gli italiani (il 4,5% degli intervistati 3 ) che sarebbero disposti ad alzarsi presto la mattina pur di essere premiati con piste vergini a loro disposizione, per vivere l emozione unica della prima scia. La possibilità di inaugurare le piste, prima che gli impianti entrino in funzione, è un privilegio che molti Italiani sarebbero disposti a provare ed a pagare: il desiderio è proprio quello di sciare lungo pendii appena battuti, in compagnia della squadra degli addetti agli impianti e della scuola di sci; B. l esperienza notturna: lo sci notturno, ma anche la possibilità di usare lo slittino lungo le piste (o parte di esse), è un esperienza che gli Italiani vorrebbero provare. Sono però ancora poche le destinazioni che offrono questo servizio, che raccoglie l interesse di oltre l 8% degli Italiani 4 che hanno frequentato la montagna bianca e che sarebbero disposti a fare questa nuova esperienza. 3-4 rilevazione effettuata tramite 802 interviste telefoniche effettuate da JFC nel periodo 24 settembre/6 ottobre 2012 ad italiani (vedi precedente specifica). 16

19 IL SISTEMA OSPITALE DELLA MONTAGNA BIANCA ITALIANA Dopo una stagione difficile come la precedente, che ha segnato per alcune strutture una riduzione di fatturato anche del 50%, diversi operatori del sistema ospitale sono corsi ai ripari, investendo in nuovi servizi e proponendo nuove opzioni promozionali. Questo non è certo solo il motivo che spingerà la stagione invernale 2012/2013 verso un leggero recupero degli arrivi e delle presenze lasciate sul campo lo scorso anno. Certo è che, in un Paese in sofferenza per un sistema economico che fatica a ripartire, avere indicazioni non negative sull andamento della prossima stagione invernale è, per gli operatori ricettivi della montagna bianca italiana, un segnale incoraggiante. Non è tanto lo stato dell arte delle prenotazioni o delle richieste di informazioni ad oggi che spinge verso questo cauto ottimismo, quanto il sentiment del mercato e le analisi effettuate sulla popolazione italiana che, anche se tarderà sempre di più a prenotare, alla fine tornerà in montagna in maniera maggiore rispetto alla passata stagione invernale. Occorre però specificare che vi saranno diversità enormi non solo tra le singole destinazioni, ma ancor di più tra azienda ed azienda. Troveremo infatti alberghi che otterranno risultati migliori rispetto alla passata stagione invernali ed altri, con le stesse caratteristiche ma con una diversa gestione, che invece chiuderanno la stagione con indici decisamente in negativo. Nel complesso l offerta ricettiva della montagna bianca italiana si caratterizzerà nell inverno 2012/2013 per i seguenti fattori: diverse aperture sono previste per il 1 dicembre; soprattutto nelle località alpine è alta la quota delle strutture che apriranno sabato 1 dicembre: si tratta del 43% della totalità delle strutture ricettive presenti nelle località montane italiane; le giornate di apertura stagionale delle strutture ricettive delle località della montagna bianca italiana saranno media nazionale pari a 134 gg.; il 24% delle strutture ricettive della montagna bianca italiana offrirà nuovi servizi rispetto allo scorso anno. Gli investimenti più rilevanti sono stati effettuati per la realizzazione del centro benessere e/o l ampliamento di quello esistente, per la creazione di palestre, suite e camere speciali (camere BIO), per offrire agli ospiti il servizio di wi-fi, per l installazione di TV LED e per la creazione di ski room. La quota degli operatori che hanno investito in nuovi servizi è calata rispetto allo scorso anno, quando si assestava al 36%; in merito all andamento complessivo, le attese sono di un incremento delle presenze valutabile nell ordine del +4% ed un incremento di fatturato di poco superiore al punto percentuale; 17

20 é previsto un forte incremento delle presenze straniere, ed in particolar modo dalla Russia e dalla Polonia, ma anche dalla Germania e dal Regno Unito si prevedono buoni incrementi: 1,3% 1,3% 2,2% 2,3% 3,0% 3,5% 4,3% 5,0% 5,8% 6,9% Paesi esteri con flussi in crescita 0,9% 0,6% 1,1% 0,9% 0,5% 1,3% 1,2% 0,7% 19,8% 15,7% 12,9% 8,8% Russia Polonia Germania Regno Unito Olanda Repubblica Ceca Belgio USA Svezia Svizzera Ungheria Danimarca Norvegia Francia Slovenia Croazia Slovacchia Emirati Arabi Sud Africa Canada Australia altre nazioni per quanto riguarda i periodi stagionali: o ancora decremento per il periodo di Natale: insufficienti le promozioni, il Natale segnerà un calo per il 25% degli operatori turistici della montagna italiana; o incremento per Capodanno: quest anno gli operatori indicano un incremento di attività per Capodanno. Per il 32% degli albergatori aumenteranno sia le presenze che i fatturati di questo periodo; o miglioramento anche per l Epifania: anche se in maniera minore rispetto al Capodanno, anche per l Epifania gli operatori del ricettivo italiano indicano incrementi: per il 21% degli albergatori miglioreranno infatti sia le presenze che il fatturato; o ancora bene anche per il Carnevale, che dalle prime indicazioni degli operatori sarà in linea con lo scorso anno e, forse, offrirà anch esso segnali in positivo; aumenta la quota dei clienti che prenotano on line: infatti le prenotazioni on line - su base nazionale passeranno dal dato consuntivo dell inverno 2011/2012, che si è assestato al 16,8%, ad incidere nel prossimo inverno, sul totale delle prenotazioni, per una quota pari al 19,1%; la collaborazione con i Tour Operator e le Agenzie di Viaggio subisce un deciso incremento. Mentre la quota di coloro che delegano la vendita di un numero minore di camere dell albergo al sistema dell intermediazione commerciale rispetto alla passata stagione invernale passa dal 15,8% dello scorso anno al 3,4% per l entrante stagione, coloro che assegnano una quantità superiore di camere in allotment è pari al 30,5% (erano l 11,2% la passata stagione). Vi è poi una quota 18

21 del 22% che mantiene la stessa linea dello scorso anno ed il 44,1% che non utilizza questo canale di vendita. La collaborazione con i Tour Operator 22,0% 3,4% 44,1% 30,5% ho aumentato la quantità delle camere date in allotment non sono stati stipulati contratti con T.O. / agenzie di viaggi / consorzi ho mantenuto la stessa quantità di camere date in allotment ho diminuito la quantità delle camere date in allotment 19

22 GLI IMPIANTI DI RISALITA Difficile, per i gestori degli impianti di risalita, presentare sempre nuove ed interessanti opportunità: si punta in particolare sulle promozioni ed i servizi graditi ai clienti e che hanno funzionato in questi anni, confermando soprattutto una particolare attenzione alle famiglie con bambini. Pertanto nell inverno 2012/2013 vi saranno, tra le promozioni: gratuità per lo skipass per il bambino con età inferiore agli 8 anni con l acquisto dello skipass per il genitore; si paga 5 giorni di skipass ma si usa a scelta su 6 giorni; ad inizio e fine stagione viene regalato lo skipass per chi alloggia in hotel; promozioni per gruppi organizzati; servizio di skibus gratuito. Gli sforzi principali sui quali si concentreranno le società di gestione degli impianti di risalita saranno i seguenti: garantire l innevamento elemento fondamentale per permettere agli sciatori di praticare la loro disciplina preferita; differenziare le piste per livelli di difficoltà e creare nuove varianti, come pure organizzare apposite aree per bambini e snowpark; pulire, curare e mantenere le piste; garantire il massimo della sicurezza in pista; sviluppare nuovi impianti e/o ampliare gli esistenti. Anche per i gestori degli impianti di risalita i maggiori incrementi di clientela straniera si avranno dalle seguenti nazioni: Polonia, Russia, Repubblica Ceca, Germania e Regno Unito. Viene anche indicato un possibile trend: quello che vede l incremento di sciatori junior e senior, contro una sostanziale stabilità degli sciatori delle altre età. Si evidenzia inoltre come siano più positivi verso il futuro i gestori che operano in quelle destinazioni dove l opzione sci si sviluppa in un ambito territoriale in grado di offrire agli ospiti altri due elementi: il benessere/terme e l enogastronomia. In questi ambiti, infatti, molte aree si stanno attivando con forza, predisponendo offerte dedicate soprattutto agli ospiti italiani: da Bormio ad Arabba, da Ponte di Legno/Tonale a Livigno, è un susseguirsi di offerte dedicate alla tematica del wellness resort e alla tipicità enogastronomica locale. I gestori degli impianti di risalita lamentano in particolar modo due fattori che possono incidere negativamente sulla montagna bianca : 1. la scarsa flessibilità dei commercianti, i cui orari di apertura dei negozi non sono in linea con le richieste dei clienti, 2. l eccessivo traffico ed inquinamento riscontrabili in troppe località, ritenuto non in linea con l immagine di destinazioni bianche. 20

23 LE SCUOLE DI SCI Il primo segnale che manifesta le difficoltà riscontrate nella passata stagione è la prevista riduzione delle giornate di apertura stagionale, che si contrae di circa dieci giorni. Questa, ovviamente, è l indicazione fornita dalle scuole di sci italiane, che però affermano la loro disponibilità a rivedere questa previsione. In generale, le scuole di sci italiane ridurranno i maestri in organico fisso; ricorreranno infatti a collaborazioni con maestri fuori organico per i periodi di alta stagione, riducendo invece il numero dei maestri operativi in bassa stagione. Questi alcuni dati sulle scuole di sci nazionali e su come si presenteranno nell imminente stagione invernale: 121 giornate di apertura stagionale: rispetto alla passata stagione invernale le scuole di sci italiane resteranno aperte mediamente per un periodo di dieci giorni in meno (nell inverno 2011/2012 erano 132 i giorni di apertura media); 22 il numero medio dei maestri in organico, che operano per l intera stagione invernale, nelle scuole di sci italiane. Ma qual è il target esatto delle scuole di sci? Quali le classi di età? La maggiore quota della clientela delle scuole di sci italiane è composta da bambini con un età compresa tra i 7 ed i 12 anni (35,6%), ma è alta la quota anche dei più piccoli, con età compresa tra i 4 ed i 6 anni, che rappresentano il 26,4% della clientela. I ragazzi con età tra i 13 ed i 25 anni, invece, compongono il 18% della clientela, mentre il 10,9% dei clienti ha un età tra i 26 ed i 44 anni e solo il 9,2% un età superiore ai 44 anni. Età della clientela delle scuole di sci 10,9% 9,2% 26,4% da 4 a 6 anni da 7 a 12 anni da 13 a 25 anni 18,0% da 26 a 44 anni sopra i 44 35,6% Per quanto riguarda invece la tipologia di lezioni più richieste dai clienti alle scuole di sci italiane, emerge come ben il 71,5% delle lezioni stesse siano rivolte a bambini: di queste, il 45,9% sono di tipo collettivo ed il 25,6% sono invece individuali. A differenza di quanto avviene per i bambini, gli adulti prediligono le lezioni individuali (18%) ai corsi collettivi (10,5%). 21

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