DIODATI.ORG Accessibilità e traduzioni dal W3C dal 2001

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1 DIODATI.ORG Accessibilità e traduzioni dal W3C dal 2001 Presentazione nell ambito del seminario Tecniche di accessibilità avanzata per gli oggetti di programmazione e i contenuti web Autore: Michele Diodati < diodati@mclink.it> Torino, 12 e 13 maggio 2008

2 Cosa vuol dire PDF e dove trovare le specifiche q La sigla PDF sta per Portable Document Format. q Dalla sua nascita nel 1993, come formato di interscambio di documenti destinati alla stampa, il PDF, strumento proprietario di Adobe, è stato aggiornato numerose volte ed è diventato qualcosa di molto più ricco e complesso di ciò che prevedevano le specifiche originali. q La descrizione completa della versione corrente del formato PDF, la 1.7, è contenuta in un corposo documento di 1310 pagine, liberamente scaricabile dal sito di Adobe (15,3 MB): PDF Reference sixth edition Adobe Portable Document Format Version November di 60

3 Il PDF è un formato, non un linguaggio di programmazione q Il formato PDF si può considerare come un evoluzione del più antico linguaggio PostScript. q Mentre il PostScript è un linguaggio di descrizione vettoriale delle immagini e dei testi che necessita di un interprete, cioè di un software in grado di analizzare e compilare il codice per poter eseguire le istruzioni in esso contenute, il PDF contiene dati già interpretati. q PDF è, cioè, un formato, non un linguaggio di programmazione: i contenuti di un documento PDF sono già presenti nel file, descritti da un apposita simbologia, e possono essere riprodotti, in modo rapido e uniforme, da qualsiasi software conforme alle specifiche del formato. 3 di 60

4 Da strumento per la stampa a mezzo di archiviazione q Inizialmente i PDF venivano usati soprattutto come formato per inoltrare ai service di stampa dei documenti impaginati, prodotti con programmi di desktop publishing (PageMaker, QuarkXPress, e simili). q Successivamente, l esplosione del Web come fenomeno di massa ha determinato un uso diverso e infinitamente più ampio del formato PDF: è diventatro lo strumento per diffondere via Internet documenti di ogni sorta, non necessariamente destinati alla stampa, resi disponibili come allegati all interno dei siti web. q Il PDF è diventato così uno strumento essenziale per l archiviazione e la diffusione online di documenti impaginati. 4 di 60

5 Tipi di documenti diffusi in formato PDF 5 di 60 q Il formato PDF è stato usato, e lo è tuttora, per pubblicare sul Web: circolari ministeriali, leggi e regolamenti, saggi e studi scientifici, opere letterarie, articoli e copertine di giornali, volantini, locandine e ordini del giorno, presentazioni per conferenze, grafici, tabelle, statistiche, documenti di specifiche tecniche, moduli prestampati da compilare a penna, moduli interattivi da compilare tramite un computer... e molto altro ancora.

6 Rendere accessibili i PDF è indispensabile q Grazie ad appositi software, tra i quali Adobe Reader è certamente il più noto, i documenti salvati in PDF possono essere non solo stampati, ma letti direttamente a schermo su qualsiasi tipo di computer. q L immenso numero di documenti disponibili sul Web in formato PDF rende l accessibilità di questo formato una questione d importanza capitale: un sito web non può dirsi veramente accessibile, se parte dei suoi contenuti si trova in documenti PDF che, per qualche ragione, rimangono impermeabili alle tecnologie assistive. q L accessibilità non è, purtroppo, una proprietà intrinseca e necessaria dei documenti in formato PDF. Quando c è, è spesso il risultato di precisi interventi umani, la cui descrizione è l oggetto principale di questa presentazione. 6 di 60

7 I browser hanno bisogno di un plug-in per i PDF q La prima questione di accessibilità che sorge con i PDF che si incontrano navigando sul Web è che i browser non sono in grado di riprodurre autonomamente i loro contenuti. q Per riuscire a riprodurre i contenuti di un PDF, i browser hanno bisogno di un plug-in, cioè di un programma sussidiario che deve essere installato a parte (il plug-in di Adobe Reader è il più usato, scaricabile liberamente dal sito di Adobe: readstep2.html). 7 di 60 q Quindi, se durante la navigazione sul Web si segue dall interno di un browser un collegamento a un documento in formato PDF, possono accadere diverse cose (le vedremo nella schermata successiva), a seconda che sia installato oppure no un plug-in per gestire questo tipo di file.

8 Diversi comportamenti dei browser nel trattare un file PDF q il plug-in c è e si avvia automaticamente, aprendo il documento all interno del browser; q il plug-in c è, ma le impostazioni definite dall utente impongono l apertura dei file PDF in Adobe Reader, esternamente al browser; q il plug-in non c è e allora: parte automaticamente un gestore di download (un programma che tiene traccia dei file scaricati dal Web), il quale salva in locale il file PDF e lo apre in un programma esterno al browser, come Adobe Reader, se è disponibile, oppure l utente riceve un avviso che lo invita a installare un plug-in per gestire il nuovo formato di file o a salvare direttamente il file in locale, oppure il browser apre il documento PDF trattandolo impropriamente come testo semplice, il che porta alla visualizzazione di codici privi di significato. 8 di 60

9 Comportamento di diversi browser nel trattare i PDF In condizioni normali il file PDF si apre nell interfaccia del plug-in incorporato nel browser. In alto, i comandi d interfaccia del plug-in per i PDF (2) di Safari su Mac OS X con Adobe Reader 7; in basso, quella (2) di Firefox 2 su Windows Vista, con Adobe Reader 8. Nel browser testuale Lynx 2.8.6, il tentativo di aprire un PDF produce un messaggio che invita a scaricare il file in locale oppure a cancellare l operazione. Internet Explorer 5 per Macintosh salva direttamente su disco il file PDF che si è tentato di aprire. 9 di 60

10 Un ulteriore possibilità è l apertura di una finestra di dialogo che chiede all utente se aprire il file PDF nell applicazione esterna Adobe Reader oppure se salvarlo su disco per un uso futuro. Lettura diretta o download di un PDF Un altra possibilità è che il browser in questo caso Opera su Mac OS X apra autonomamen-te un file PDF trattandolo come testo semplice. Il risultato è una pagina piena di caratteri privi di senso. 10 di 60

11 Rischi per l accessibilità dovuti all uso di un plug-in per i PDF q Anche quando un plug-in per i PDF è presente e svolge correttamente il proprio lavoro, non è esagerato affermare che il modo in cui esso agisce, incorporato nel programma ospite (il browser), può rappresentare di per sé un problema di accessibilità. q Dobbiamo considerare, infatti, alcuni effetti collaterali che derivano dall interazione tra plug-in e browser: La mancanza di alfabetizzazione informatica di molti utenti; La lentezza di risposta dell applicazione, nel caso di documenti pesanti e computer obsoleti; La difficoltà, da parte degli sviluppatori, di usare il metodo del potenziamento progressivo con i PDF; La necessità per l utente di passare dal sistema di comandi del browser a quello, molto differente, del plug-in per i PDF. 11 di 60

12 Mancanza di alfabetizzazione informatica q Molti utenti non dispongono di un sufficiente grado di alfabetizzazione informatica. q Quando, seguendo un collegamento a un file PDF, ricevono un avviso di programma mancante, una richiesta di salvataggio in locale o l invito a installare l apposito plug-in, possono semplicemente abbandonare il compito, perché non sono in grado di capire cosa sta accadendo e cosa occorrerebbe fare per visualizzare i contenuti del documento. 12 di 60

13 Una lentezza che può disorientare l utente q L avvio automatico del plug-in e l apertura di un documento PDF possono essere operazioni decisamente lunghe e pesanti in termini di risorse di elaborazione. q Per i computer meno performanti, il tempo occorrente per aprire un file PDF e per navigare al suo interno può essere così lungo, da costituire una significativa barriera all accesso, soprattutto se l utente ignora la causa per cui i suoi comandi non hanno una risposta immediata (il problema della lentezza, in particolare con la versione 6 di Adobe Reader, era così evidente, da aver stimolato la nascita di una piccola letteratura di trucchi per velocizzare l apertura del programma. Basta una ricerca con Google per trovare ancora degli esempi in rete). 13 di 60

14 I limiti del potenziamento progressivo con i PDF q Applicare ai documenti PDF il metodo del potenziamento progressivo, che rappresenta un ottima scelta di accessibilità per applicazioni JavaScript, richiede la duplicazione dei contenuti del PDF in HTML o in XHTML. q Se, cioè, si volesse consentire a chi naviga con un browser testuale di leggere i contenuti di un PDF senza abbandonare il browser, l unica possibilità sarebbe di riscrivere l intero contenuto del documento PDF in HTML, con uno spreco di tempo, fatica e danaro difficilmente sostenibile, soprattutto per documenti lunghi decine o centinaia di pagine (le conversioni automatiche da PDF a HTML danno risultati raramente accettabili). 14 di 60

15 Comandi molto diversi tra browser e plug-in q L interfaccia utente di un plug-in per i PDF è molto diversa da quella del browser e questo costringe l utente a un cambio totale di paradigma, nel passaggio dalla consultazione di un documento HTML alla consultazione di un PDF. q Questo cambiamento può essere disorientante e, per capirne le ragioni, occorre riflettere sulle differenze tra i due sistemi, alcune delle quali sono messe a confronto nelle due schermate successive. 15 di 60

16 Differenze di consultazione tra browser e plug-in /1 Consultazione di un documento HTML Il documento, per quanto lungo, appare sempre come il contenuto di un unica pagina web. Consultazione di un documento PDF all interno di un browser Ogni PDF è basato su pagine di dimensione fissa. Se il contenuto eccede la grandezza di una pagina, scorre su pagine differenti. Premendo il tasto Indietro (o Back) del browser, si ritorna alla pagina web precedente, se ne esiste una. Se è attivo il tasto Indietro (o Back) del browser, premendolo non si torna alla pagina precedente del PDF che si sta consultando, ma lo si abbandona, qualsiasi sia la pagina a cui si è arrivati. I comandi del menu Visualizza del browser possono ingrandire i testi del documento caricato. I comandi del menu Visualizza non sono attivi o comunque non influenzano la grandezza dei testi. Per ridimensionare i caratteri di un documento PDF, occorre agire sugli appositi comandi dell interfaccia utente del plug-in, annidata all interno dell interfaccia utente del browser. 16 di 60

17 Differenze di consultazione tra browser e plug-in /2 Consultazione di un documento HTML Nei siti accessibili con layout liquido, i contenuti possono adattarsi alla dimensione della finestra e al variare della grandezza dei caratteri, ridisponendosi all interno della pagina, in modo da evitare la comparsa della barra di scorrimento orizzontale. Consultazione di un documento PDF all interno di un browser Il rapporto tra contenuti e pagina è fisso. Il ridimensionamento non provoca la redistribuzione dei contenuti sulla pagina, a meno che non si usi il nuovo comando Vista Ridisponi (Reflow, in inglese), disponibile solo nelle ultime versioni di Adobe Reader, che consente di simulare la flessibilità di un impaginazione liquida. Il comando non è comunque visibile nell interfaccia utente del plug-in incorporata nel browser. La navigazione nel documento può essere svolta da tastiera, usando le scorciatoie rese disponibili dal browser. La navigazione nel documento può essere svolta da tastiera usando le scorciatoie rese disponibili dal plug-in, purché le singole combinazioni di tasti non siano in conflitto con quelle già utilizzate dal browser. 17 di 60

18 Vantaggi del formato PDF q Tirando le somme di quanto detto finora, è innegabile che la scelta del formato PDF aggiunge un ulteriore livello di complessità per l utente, cosa che come abbiamo visto non è esente da rischi per l accessibilità. q È altrettanto innegabile, però, che il formato PDF è, per alcuni tipi di documento, la migliore, se non l unica scelta possibile. E indispensabile usare il PDF, per esempio, quando si vuole: conservare la perfetta corrispondenza tra l impaginato cartaceo e la sua versione digitale; distribuire online i medesimi moduli che è possibile ritirare agli sportelli degli uffici; consentire ad utenti con disabilità di compilare da soli, in modalità digitale, documenti con valore legale che possono essere inviati a una pubblica amministrazione. 18 di 60

19 Raccomandazioni per l accessibilità dei PDF / 1 q Evitare di pubblicare documenti PDF contenenti semplici immagini del testo, a meno che non siano accompagnati da trascrizioni in HTML dei contenuti testuali o da testi alternativi inseriti nel PDF oppure q Pubblicare documenti PDF solo dopo aver preventivamente convertito il testo in forma di immagine in testo accessibile agli screen reader, mediante un programma di OCR (Optical Character Recognition, riconoscimento ottico dei caratteri ) e il successivo controllo umano per eliminare gli errori di interpretazione dell OCR. 19 di 60

20 Un cattivo esempio La rassegna stampa della Camera dei Deputati ( newrassegna.camera.it/ ) è un esempio di PDF totalmente inaccessibile: gli articoli pubblicati sono semplici immagini dei testi, non convertiti mediante OCR, e risultano pertanto del tutto muti per uno screen reader. 20 di 60

21 Raccomandazioni per l accessibilità dei PDF / 2 q Preferire il formato PDF al formato HTML (o XHTML) solo quando è realmente necessario, per esempio quando occorre fornire un formato digitale che abbia il medesimo aspetto di un corrispondente documento cartaceo; q in ogni collegamento che rimanda a un PDF, annunciare il formato e il peso in kb del file; q in ogni pagina web che contiene collegamenti a file PDF, aggiungere una breve ma ben visibile nota, che spieghi che la lettura di documenti in questo formato richiede l installazione di un programma ausiliario; q fornire, inoltre, nella stessa nota, un collegamento all indirizzo da cui è possibile scaricare il plug-in; 21 di 60 q ogni volta che sia possibile, associare una versione in HTML (o XHTML) alla versione in PDF di un documento, in modo da permettere la consultazione anche a chi usa dispositivi che non sono compatibili con il formato PDF.

22 Le raccomandazioni W3C sono pubblicate in più formati Un tipico esempio di pubblicazione congiunta in più formati diversi sono le Specifiche W3C: tutte le Raccomandazioni del Consorzio sono pubblicate in HTML o in XHTML, che sono i formati normativi e quelli che consentono una più rapida consultazione sul Web; molte di esse sono disponibili, però, anche in formato PDF (e talvolta anche in altri formati), al fine di consentirne la stampa, l archiviazione in locale e la consultazione integrale per mezzo di un solo e pratico file: soluzione comoda soprattutto per i documenti più lunghi. 22 di 60

23 Testi e software per rendere direttamente accessibili i PDF q La Bibbia della documentazione tecnica per rendere direttamente accessibili i PDF è il documento: Creating Accessible PDF Documents with Adobe Acrobat 7.0 q Si tratta di un testo in PDF di 115 pagine, scaricabile da acro7_pg_ue.pdf (10,2 MB). q Benché il documento faccia riferimento alle funzioni di Acrobat 7, è perfettamente utilizzabile anche con la più recente versione 8 di Adobe Acrobat Professional. q Di quest ultimo software è possibile scaricare una versione demo completamente funzionante (per la durata di 30 giorni), dall indirizzo acrobatpro/tryout.html. 23 di 60

24 Il flusso di lavoro Lo schema qui a fianco mostra il flusso di lavoro standard per rendere direttamente accessibile un documento in PDF. I punti di partenza possono essere differenti: un PDF generato da un programma autoriale (p.es. InDesign), un PDF ricavato da un OCR, un PDF esportato da una pagina HTML oppure ottenuto dalla combinazione di una serie di documenti PDF preesistenti. 24 di 60

25 I primi tre passi del procedimento q Quale che sia il punto di partenza, il primo passo descritto nello schema precedente termina con la disponibilità di un file PDF, pronto per essere trattato per l accessibilità. q Il secondo passo consiste nell applicazione di etichette e controlli di modulo compilabili via computer. È una procedura che si applica, ovviamente, solo ai documenti che contengono moduli, e per i quali si voglia rendere disponibile la possibilità di compilarli elettronicamente. q Il terzo passo consiste nell applicazione di una marcatura strutturale. Si tratta di etichettare ogni blocco di contenuto nel PDF con degli elementi strutturali titoli, paragrafi, liste, tabelle ecc. a somiglianza di quanto viene fatto per un normale documento HTML o XHTML. 25 di 60

26 Il quarto passo del procedimento q Il quarto passo si compone di tre passaggi successivi: una prima verifica di accessibilità, basata su controlli automatici eseguiti dal software Acrobat; il controllo della leggibilità dei caratteri (devono essere sostituiti gli eventuali caratteri che, a seguito dell esportazione in PDF, appaiono non leggibili, altrimenti il documento sarà parzialmente o completamente inaccessibile, vanificando ogni altro intervento a favore dell accessibilità); la verifica dell ordine di lettura per mezzo di uno screen reader (l ordine di lettura deve corrispondere all ordine logico dei blocchi di contenuto del documento); 26 di 60

27 Il quinto e il sesto passo del procedimento q Il quinto passo consiste nella definizione di segnalibri, collegamenti, indicazioni di lingua: tutto ciò che serve per aumentare la navigabilità del PDF e la veloce reperibilità delle informazioni al suo interno. Termina qui il lavoro essenziale per l accessibilità dei PDF. q Il sesto e ultimo passo, facoltativo, consiste in una miglior messa a punto delle caratteristiche di accessibilità, per mezzo di sistemazioni fini dell ordine di lettura e di un lavoro accurato sul codice strutturale delle eventuali tabelle inserite nel documento (così come in HTML, anche per i PDF la messa in accessibilità delle tabelle è un operazione laboriosa e complessa). 27 di 60

28 Esportazione / 1 Le prime due voci evidenziate nel filtro di esportazione Acrobat PDFMaker consentono di aggiungere segnalibri e collegamenti al PDF esportato. La terza voce, infine, abilita le caratteristiche di accessibilità, tra cui il Reflow, nel PDF taggato, cioè marcato strutturalmente. 28 di 60

29 Esportazione / 2 29 di 60 La casella di spunta Enable text access for screen readers devices... risolve un grande problema di accessibilità dei PDF: fino a quando Adobe non ha implementato questa opzione, i PDF protetti da password risultavano del tutto inaccessibili agli screen reader. Se ora l esportazione avviene attivando quest opzione, è possibile leggere il PDF con uno screen reader, anche se l attività di editing sul documento resta vincolata da una password.

30 Moduli PDF accessibili q Un modulo in formato PDF può essere considerato accessibile se possiede i seguenti cinque requisiti, di cui i primi quattro sono essenziali: 1. campi modulo compilabili per mezzo di un computer (fondamentale per i non vedenti); 2. etichette leggibili dagli screen reader, associate a ciascun campo modulo; 3. un ordine logico di tabulazione attraverso i campi; 4. una marcatura strutturale, per rendere comprensibile agli utenti di screen reader il ruolo svolto dalle varie parti del documento; 5. eventuali ausili per la navigazione, quali segnalibri, collegamenti e informazioni sulla lingua. 30 di 60

31 L interfaccia utente di Adobe LiveCycle Designer 31 di La Design View, cioè la vista progettuale: una sorta di tavolo di montaggio, sul quale è possibile inserire e modificare campi ed etichette dei moduli che saranno salvati in PDF. 2. La vista Hierarchy mostra sotto forma di albero la gerarchia del documento. 3. Blocco degli aiuti. 4. Blocco delle formattazioni. 5. contiene le finestre Object, Layout, Border e Accessibility.

32 La finestra Accessibility di LiveCycle Designer q La finestra Accessibility consente di impostare testi alternativi, ad uso degli utenti di screen reader, sia per le etichette visibili dei campi modulo sia per le immagini. q Per mezzo di questa finestra è possibile, inoltre, attribuire un ruolo strutturale agli oggetti che non sono campi modulo, scegliendo tra le categorie titolo, tabella ed elenco, e tra alcune sottocategorie. 32 di 60

33 I testi alternativi nella finestra Accessibility q I testi alternativi vanno inseriti nei due campi Tool Tip e Custom Screen Reader Text. q Il menu Screen Reader Precedence serve per definire l ordine di precedenza dei testi associati a un oggetto, se ve n è più d uno. Se si sceglie Custom Text, lo screen reader leggerà per primo il testo inserito nel campo Custom Screen Reader Text; se si sceglie, invece, la voce Tool Tip, lo screen reader leggerà per primo il testo inserito nel campo omonimo. q Si noti che il testo inserito nel campo Tool Tip viene visualizzato a schermo, al passaggio del mouse sull oggetto al quale è associato, con lo stesso meccanismo usato dai browser per visualizzare i contenuti dell attributo title nei documenti HTML. q I testi alternativi possono essere utilizzati anche per fornire una forma estesa alle eventuali abbreviazioni, usate come etichette visibili sulla pagina (per esempio è possibile far leggere a uno screen reader Codice di avviamento postale, mentre nella pagina visibile appare la più breve scritta C.A.P.. 33 di 60

34 La libreria dei componenti q La vasta libreria di componenti con cui è possibile costruire un modulo interattivo in Adobe LiveCycle Designer. Per utilizzarli, basta trascinare il componente prescelto sulla pagina di lavoro e posizionarlo nel posto voluto, ancorandolo a una griglia di riferimento. 34 di 60

35 Impostare l ordine di lettura in LiveCycle Designer 35 di 60

36 Ordine di lettura prima e dopo le modifiche A sinistra (A), l ordine di lettura di partenza, non logico. A destra (B), l ordine di lettura modificato usando la procedura descritta nella schermata precedente. Usando il comando View à Tab Order, viene visualizzata la relativa posizione nell ordine di lettura del documento accanto a ciascun elemento del modulo. 36 di 60

37 Strumenti per la firma digitale dei moduli Tramite la finestra di dialogo Document Signature Settings è possibile impostare numerose opzioni che consentono di collegare il modulo elettronico a certificati forniti da enti autorizzati, che possono essere utilizzati per confermare, con valore legale, l identità del compilante e la data esatta della compilazione. 37 di 60

38 Verifica rapida di accessibilità con Adobe Reader Nel menu Documento delle ultime versioni di Adobe Reader è presente l opzione Verifica Rapida accessibilità. Il controllo che viene effettuato scegliendo questo comando fornisce informazioni di base sull accessibilità del documento PDF correntemente caricato. 38 di 60

39 Compilazione di un modulo PDF con Window Eyes 6.0 L immagine a lato mostra la compilazione di un modulo interattivo realizzato con Adobe LiveCycle Designer. E stato usato in questo esempio lo screen reader Window Eyes 6.0, con il quale la compilazione del modulo si è svolta senza problemi. 39 di 60

40 Adobe Reader tenta di sopperire alla mancanza di struttura 40 di 60 Quando Adobe Reader è collegato a uno screen reader, nell aprire un documento PDF mostra all utente, almeno la prima volta, la finestra di dialogo qui a fianco. Nel caso qui illustrato, il programma avverte l utente che il PDF che sta caricando non ha tag, cioè non ha una struttura imposta dall autore. Adobe Reader tenterà allora di ricavare automaticamente un ordine di lettura comprensibile, il che conduce però a risultati non sempre ottimali.

41 Problemi di accessibilità di un PDF non strutturato q Tipici esempi di PDF che necessitano di interventi per l accessibilità sono le prime pagine dei quotidiani diffusi sul Web. q I siti di molti quotidiani italiani offrono ai lettori la possibilità di consultare la versione in PDF della prima pagina (e a volte dell intero quotidiano), che è, dal punto di vista grafico e contenutistico, la copia esatta dell edizione cartacea venduta nelle edicole. q L edizione in PDF consente di ricavare l importanza relativa che il giornale attribuisce alle notizie, esaminando la grandezza dei titoli, il numero di colonne e lo spazio occupati da ciascun articolo, il taglio alto o basso in cui gli articoli sono posizionati. 41 di 60 q Tutte queste informazioni, purtroppo, risultano parzialmente o totalmente inaccessibili agli utenti di screen reader, se il PDF non è strutturato e se l ordine di lettura inferito da Adobe Reader non corrisponde all ordine logico dei contenuti.

42 Un PDF non strutturato 42 di 60 q I numeri sparsi sulla pagina di questo PDF non strutturato indicano l ordine di lettura ricavato automaticamente da Adobe Reader, in mancanza di una preesistente marcatura strutturale del contenuto. q La lettura di questa prima pagina con uno screen reader produce una grande confusione: vengono lette per prime informazioni noiose e inutili, l importanza degli argomenti non è rispettata, i titoli non sono collegati ai relativi testi.

43 Il controllo completo di accessibilità di Acrobat 8 Per mettere ordine nel documento, la prima cosa da fare è eseguire il controllo completo di accessibilità, disponibile in Acrobat 8 Professional (Advanced à Accessibility à Full Check...). 43 di 60

44 I controlli di accessibilità svolti da Acrobat 8 Pro La finestra Accessibility Full Check permette di scegliere se la valutazione automatica deve essere effettuata sulla base delle linee guida per l accessibilità di Adobe, della legge americana sull accessibilità (la cosiddetta Section 508), delle WCAG 1.0 o delle non ancora definitive WCAG 2.0 (il riferimento è però a una versione datata, del 2006, delle nuove specifiche). Nel caso si scelga il controllo basato sulle linee guida di Adobe, le caselle di opzione disponibili consentono di attivare o disattivare le verifiche che seguono. Sono presenti descrizioni alternative? Sono presenti informazioni sulla lingua? La codifica dei caratteri produce risultati affidabili? I contenuti sono tutti inclusi nella struttura del documento? I campi modulo hanno tutti un etichetta? L ordine di tabulazione è coerente con l ordine strutturale? Elenchi e tabelle sono correttamente strutturati? 44 di 60

45 Il risultato del controllo automatico di Acrobat 8 Il controllo automatico ha scoperto tre errori di accessibilità: nessuna delle immagini ha un testo alternativo; manca la definizione della lingua del documento; c è almeno una parola contenente caratteri spuri, illeggibili da uno screen reader. 45 di 60

46 La scheda Document properties q L informazione più importante dal punto di vista dell accessibilità è quella che viene fornita da Adobe Acrobat 8 Professional, esaminando la scheda delle proprietà del file PDF caricato. q Tale informazione si ottiene mediante la sequenza: File à Properties... à Document properties. q Come mostra l immagine riportata di seguito, si tratta di un PDF non taggato, cioè privo di marcatura strutturale. 46 di 60

47 La marcatura strutturale automatica di Acrobat 8 Lo strumento per marcare strutturalmente un PDF, e quindi lo strumento più importante per l accessibilità di un documento PDF, è la finestra TouchUp Reading Order, attivabile dal menu Advanced à Accessibility. 47 di 60 In pagine complesse come questa, la suddivisone strutturale automatica fatta da Acrobat non è accettabile. Può essere facilmente eliminata premendo il pulsante Clear Page Structure...

48 La finestra TouchUp Reading Order q La finestra TouchUp Reading Order consente di applicare marcatura strutturale a un PDF. q Il procedimento è semplice. Si racchiude in un rettangolo di selezione un blocco di testo che va letto di seguito e poi si preme il pulsante corrispondente al valore strutturale che si desidera attribuirgli (testo, figura, campo modulo, titolo 1, titolo 2, titolo 3, tabella, cella ecc.). q L ordine così determinato è modificabile in qualsiasi momento, usando questa finestra o altri strumenti, che vedremo successivamente. 48 di 60

49 La finestra Order 49 di 60 La finestra Order consente di modificare manualmente l ordine di lettura di ciascun blocco marcato all interno del documento.

50 Le finestre Order (A), Content (B) e Tags (C) 50 di 60

51 La finestra Content 51 di 60 La finestra Content consente di fare regolazioni fini sul testo di un medesimo blocco marcato strutturalmente. Nel caso illustrato qui sopra, alcune righe sono state spostate manualmente, in modo da generare una lettura coerente con il testo visibile a stampa.

52 La finestra Alternate Text Dal menu contestuale che si apre cliccando col tasto destro su una figura senza testo alternativo (a fianco), si accede alla finestra di dialogo Alternate Text (sotto), per mezzo della quale si può applicare a un immagine il testo alternativo che verrà letto dagli screen reader. 52 di 60

53 Lo strumento per creare collegamenti ipertestuali 53 di 60 Lo strumento Link Tool consente di tracciare un rettangolo intorno a un qualsiasi oggetto della pagina, trasformandolo in un collegamento ipertestuale. La finestra Create Link è lo strumento con il quale si definiscono le opzioni di visualizzazione e di destinazione del collegamento.

54 Aggiungere segnalibri Vi sono due modi per aggiungere segnalibri interni a un documento PDF: il modo automatico (a sinistra) e quello manuale (sopra). Nel primo caso, la serie dei segnalibri viene ricavata automaticamente dalla struttura del documento (se ce n è una), nel secondo caso è lo sviluppatore che marca con appositi rettangoli i blocchi da usare come segnalibro. 54 di 60

55 Definire la lingua Un elemento di accessibilità da non dimenticare è la definizione esplicita della lingua principale del documento (nel nostro caso, ovviamente, l italiano). La scelta viene effettuata selezionando la voce opportuna dall elenco Language, nella finestra di dialogo Document Properties, raggiungibile mediante la sequenza File à Properties... à Document Properties à Advanced. 55 di 60

56 Indispensabile testare con uno screen reader Al termine del lavoro che abbiamo descritto, è indispensabile compiere la prova del nove: uno o più test di lettura con uno screen reader, possibilmente utilizzato da un non vedente. Non è possibile pensare che l accessibilità sia il frutto della semplice applicazione di una serie di regole teoriche. 56 di 60 Ogni caso è diverso. Come organizzare nel migliore dei modi l ordine di lettura e cosa eventualmente eliminare (pubblicità, abbonamenti, codici a barre ecc.) dipende strettamente dal tipo di documento, dalle scelte editoriali e, in ultima analisi, dal gradimento degli utenti.

57 Opzioni di Adobe Reader per gli ipovedenti 57 di 60 q Adobe Reader, il lettore più utilizzato di PDF, dispone di una serie di opzioni di configurazione, studiate per gli ipovedenti. q Una in particolare, se utilizzata, può avere ricadute gravi per l accessibilità: è la scelta di una combinazione di colori a contrasto elevato, che può avere conseguenze catastrofiche per l accessibilità, come mostra la schermata successiva.

58 Tutto è diventato illeggibile q Ecco cosa succede dopo aver applicato la combinazione testo giallo su nero alla nostra prima pagina di Repubblica. q Il problema nasce dal fatto che, in un documento PDF suddiviso in blocchi, il programma non riesce ad applicare il nero di sfondo ai singoli blocchi ma solo alla pagina nel suo insieme. 58 di 60

59 Come risolvere il problema? q Come si risolvono simili problemi di accessibilità? Sostanzialmente in due modi, di cui il primo è il più semplice e radicale, ma anche il più difficile da applicare all interno di progetti grafici complessi: 1. evitando di porre il testo su sfondi colorati o grafici ed evitando l uso di scritte grafiche (per esempio trasformando il titolo la Repubblica in un oggetto di testo con le medesime caratteristiche del corrispondente oggetto grafico); 2. scegliendo, per i blocchi di testo, colori di sfondo che consentano una buona leggibilità con almeno una delle combinazioni a contrasto invertito, applicabili tramite l assistente per l accessibilità di Adobe Reader. q La seconda soluzione richiede un accurata verifica di leggibilità, fatta controllando direttamente se vi sia almeno una combinazione di colori a contrasto invertito che permetta di mantenere un sufficiente contrasto tra testi e sfondo. 59 di 60

60 I sistemi Macintosh preservano la leggibilità dei testi 60 di 60 A differenza dei sistemi Windows, i sistemi Macintosh possiedono una gestione del contrasto invertito che funziona come un negativo fotografico. Un tale sistema risolve alla radice i problemi descritti nella schermata precedente. Infatti, se il contrasto di partenza tra primo piano e sfondo è sufficiente, lo sarà anche in forma invertita, se quest ultima è esattamente il negativo della prima.

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