1. ORIENTAMENTO ONLINE: 2. L ORIENTATORE ONLINE

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1 1. ORIENTAMENTO ONLINE: 2. L ORIENTATORE ONLINE Molto si è scritto sulla figura dell orientatore (ad esempio Soresi, 2000), alla ricerca di competenze e profili professionali specifici. Sebbene il lavoro su tale declinazione rimanga ancora piuttosto incompleto, soprattutto per la coesistenza di diversi ambiti disciplinari su cui si articola tale professione (psicologia, pedagogia, sociologia, ecc.), è possibile individuare alcuni elementi utili per definire la specificità della figura dell orientatore online, per alcuni versi relativamente più semplice rispetto ad altri ambiti tradizionali. Riprendendo quanto riportato da Sarchielli (2000) la definizione della professione dell orientatore tradizionale passa attraverso la definizione del gruppo consolidato di coloro che operano in quel determinato ambito, con quello specifico profilo di comportamenti e competenze. Tale definizione delinea, in definitiva alcune specificità quali l essenzialità della prestazione (ossia la definizione d elle modalità secondo le quali viene erogato un

2 certo servizio o espletati alcuni compiti), l esclusività, ossia la possibilità di avere un certo livello di monopolio dell esecuzione di talune prestazioni, la complessità, ovvero la gamma di possibilità che la professione riesce a coprire e il grado di discrezionalità che gli operatori hanno nel ricoprire tali funzioni. La riflessione di Sarchielli, sebbene in qualche modo datata, risulta ancora oggi valida per quanto riguarda la professione dell orientatore soprattutto per quanto concerne il dizionario comune dei termini (che riflette in qualche modo le aree d azione) utilizzati nell ambito dello svolgimento della professione e la definizione delle competenze fondamentali dell orientatore. Nello specifico: Competenze di livello generale di tipo diagnostico, relazionale e di fronteggiamento dei problemi individuali e collettivi, meglio definite come capacità di ascolto, osservazione, progettazione, autoapprendimento, cooperazione, valutazione, ecc. Abilità e competenze specifiche dell ambito di azione della propria professionalità che possono rapportarsi all ambito professionale e/o educativo. Abilità e competenze specifiche rispetto alla tipologia di utenza che accede al servizio, sulla base dell età, del profilo, dello status socio-economico, ecc. Come si può osservare, risulta difficile determinare profili rigidi, e probabilmente l operazione avrebbe anche poco senso, a partire dalla necessaria distinzione tra orientamento prevalentemente scolastico/educativo e orientamento prevalentemente professionale. Accanto a tale profilo, possiamo aggiungere alcuni spunti che riguardano la dimensione dell interazione online e, a questo scopo, possiamo assumere come punto di partenza, la figura dell e-tutor (Rivoltell a, 2006; Rotta e Ranieri, 2005), ossia la figura professionale che nella formazione online assume il ruolo centrale di intermediario tra studente e docente. Si tratta di una professionalità che negli ultimi anni si è sviluppata in molteplici direzioni e ha richiesto l aggiornamento del kit professionale di chi, in passato, si occupava di formazione in aula. Ci riferiamo a competenze tecniche piuttosto sofisticate, che richiedono un continuo aggiornamento per restare al passo con un evoluzione dei software, delle piattaforme, delle opzioni di interazione costantemente in via di sviluppo e,

3 oltretutto, secondo ritmi non immaginabili in passato. In tal senso, un e-tutor incontra ogni giorno in rete decine di soluzioni tecnologiche che gli permettono di operare scelte fino a qualche giorno prima impossibili, o piuttosto difficili, e, allo stesso tempo, deve aggiornare la propria strumentazione per adeguarla a linguaggi, codici, standard in continuo aggiornamento. Per i nostri scopi, sia sufficiente delineare le diverse tipologie di e-tutor. Una distinzione storica (Calvani e Rotta, 2000) prevedeva tre differenti figure: istruttore (impegnato nell elaborazione dei contenuti), facilitatore (concentrato sulle diverse forme di scaffolding) e moderatore/animatore (concentrato sull interazione online via forum o chat, con il compito di moderare le discussioni). Sulla scorta di altri riferimenti bibliografici, Rotta (Rotta e Ranieri, 2005) espande tale classificazione e delinea alcune figure assolutamente nuove nel panorama della formazione, in quanto strettamente legate allo specifico tipo di intervento a distanza. In particolare, possiamo distinguere le seguenti figure/funzioni didattiche: 1. Content Facilitator: tutor esperto nei contenuti; 2. Metacognition facilitator: esperto nei processi di apprendimento, riflessione e approfondimento disciplinare; 3. Process Facilitator: offre supporto metodologico e organizzativo; 4. Advisor/Counselor: si occupa dell intermediazione tra corsisti e organizzazione didattica; 5. Assessor: è il tutor che si occupa della valutazione; 6. Technologist: si occupa dell aspetto tecnico, legato alle piattaforme e all assistenza; 7. Resource Provider: si occupa dell attivazione di risorse esterne rispetto ai contenuti erogati, fornendo orientamento sulla localizzazione del materiale; 8. Manager/Administrator: gestisce l intero sistema didattico, coordinando le altre figure; 9. Designer: è il progettista, che collabora alla preparazione e ottimizzazione del sistema; 10. Co-Learner: il compagno di studi, in grado di accompagnare gli studenti nel percorso; 11. Researcher: si occupa di rielaborare il percorso con scopi di ricerca; 12. Animatore o facilitatore di comunità: si concentra sulla crescita e

4 consolidamento della community, lavorando sui legami, sulla cultura condivisa. 13. Allenatore/Master: si occupa della formazione dello staff di tutor, puntando sulla performance complessiva. 14. Sostenitore/Supporter: guida i diversi soggetti coinvolti nella ricerca dell autonomia, sia strumentale, sia didattica. Difficile non notare una certa complessità nella definizione dei ruoli, delle sovrapposizioni e nella gestione delle diverse performance. In questa direzione, la controparte di tale complessità è la relativa semplicità di definizione delle competenze e dei profili necessari per assumere il ruolo generico di e-tutor. Sulla base dei criteri stabilita dalla Training Foundation, Rotta (2005, pp ) riporta alcune competenze di base, che possono essere declinate sulla base dei profili appena indicati. Nello specifico, vengono individuate le seguenti skill: 1. Stabilire relazioni con i nuovi studenti (newbies), accoglierli, orientarli e facilitarne l ingresso nella Community; 2. Comunicare e interagire con tutti gli attori coinvolti nel progetto; 3. Fornire indicazioni amministrative, gestionali e organizzative sull intero impianto; 4. Offrire supporto tecnico, oltre che didattico; 5. Avviare attività (e -tivities) che favoriscano l apprendimento, l approfondimento e l interazione; 6. Offrire supporto e incoraggiamento, badando anche agli aspettivi emotivi e motivazionali; 7. Valutare le attività e le performance degli studenti; 8. Utilizzare diverse modalità interattive e sfruttare un ampia gamma di strumentazioni e formati di testo; Ad un livello maggiormente sintetico, le competenze dell e-tutor concernono le abilità connesse all orientare gli studenti, al moderare le discussioni, allo stimolare l interazione e il confronto, al motivare e gratificare i partecipanti, al contribuire al ritmo dell apprendimento. In questi termini, la figura dell orientatore online si configura come intersezione tra le attività specifiche dell orientatore tradizionale (fornire informazioni, fornire linee guida nel

5 processo decisionale, supportare nell analisi delle alternative, costruire piani informativi, ecc.) e le specifiche competenze dell e-tutor, competenze che si articolano sulla base dell ambiente interattivo utilizzato (ad es. siti web vs. forum di discussione), dello stadio di orientamento in cui ci si trova (ad es. orienting, preparing e supporting), degli strumenti a disposizione e della tipologia di utenza. 3. La figura del tutor online. Quanto indicato nel secondo capitolo in relazione alla figura dell orientatore online, viene qui ripreso in termini di tutor online, sempre ben distinto dal profilo sviluppato nell ambito della formazione a distanza dell e-tutor (Rivoltella, 2006; Rotta e Ranieri, 2005). Nel servizio di tutoring online sperimentato presso la Facoltà di Psicologia ed Economia di Milano Bicocca, il tutor online assume anche la forma di peer-tutor (Bull e McCalla, 2002; De Smet et al., 2009; Durana e Monereob, 2005; Greer et al., 2000; Hew e Cheung, 2008; Seo, 2007; Youngcook, 2004), in quanto selezionato tra gli studenti delle lauree specialistiche (in qualità di tutor degli studenti iscritti ai corsi triennali) e tra i dottorandi del Dipartimento di Psicologia (in qualità di tutor degli studenti iscritti alle lauree specialistiche). Tale scelta è dettata dalla necessità di fornire un orientamento fortemente radicato nella realtà quotidiana degli studenti, per cui la vicinanza culturale e socio-anagrafica rappresenta un requisito fondamentale. La selezione dei tutor avviene all'inizio di ogni anno accademico mediante colloquio di selezione. Successivamente inizia un percorso formativo specifico sulle finalità didattiche e di orientamento del servizio di tutorato, sulle dinamiche peculiari dell interazione online e sugli strumenti e le metodologie utilizzate per l'orientamento degli studenti. La formazione dei tutor si articola mediamente su una decina di incontri di formazione, con diverse forme di simulazione e interazione online e un rilevante coinvolgimento nelle fasi di progettazione e adattamento del progetto alle richieste e ai progetti di orientamento di ogni singolo anno accademico. Lo scopo di tale percorso formativo è la definizione di uno staff tecnico qualificato, sia in termini di competenze e abilità maturate sul campo, sia come bagaglio di

6 conoscenze e esperienza, da poter mettere a disposizione a studenti che devono affrontare le medesime difficoltà o superare gli stessi ostacoli burocratici. La figura del tutor è dunque fondamentale, in quanto responsabile (più spesso coresponsabile insieme ad altri tutor) di uno specifico corso di laurea. In tal senso, il tutor deve garantire e facilitare l accesso al servizio, moderare le discussioni che nascono sul forum, fornire spunti di riflessione che stimolino il confronto sul percorso personale e accademico intrapreso, agevolare gli scambi tra i partecipanti. Nello specifico, i tutor accolgono i nuovi iscritti nel forum e intervengono qualora gli studenti incontrino problemi in fase di registrazione. In secondo luogo, moderano (Andrea e Carsten, 2007; De Smet et al., 2008; DeLoach e Greenlaw, 2007; Seo, 2007; Wise et al., 2006) le discussioni e garantiscono il rispetto della netiquette (Bozarth et al., 2004). Per quanto riguarda, in terzo luogo, la specifica funzione relativa all orientamento informativo, raccolgono le domande più diffuse, ne discutono con gli studenti, facilitano il reperimento delle informazioni (ad esempio, con una lettura più attenta dei regolamenti e della guida dello studente) e si occupano del reperimento di informazioni più specifiche direttamente presso le segreterie di Facoltà. Emerge indubbiamente il compito di fornire non solo informazioni, ma strumenti decisionali utili per l auto-orientamento, funzione fondamentale di qualsiasi dispositivo orientativo (Biagioli, 2003; Di Nuovo, 2003; Guichard e Huteau, 2003; Pombeni, 1996, 2009; Soresi, 2000).

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