Formulazione del problema
|
|
- Sara Magnani
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Formulazione del problema SORGENTI: d< m a banda stretta mutuamente non correlate alla frequenza ω 0 e sufficientemente lontane dall array (fronte d onda piano). I fronti d onda si propagano in mezzi tempo-varianti e giungono sull array con ridotta coerenza spaziale. Segnale ricevuto dall i-esimo sensore. Perturbazione spaziale del fronte d onda = processo di rumore moltiplicativo indipendente dal fronte d onda. Direzione media di arrivo del k-esimo fronte d onda.
2 Formulazione del problema FUNZIONE DI COERENZA SPAZIALE Processo aleatorio complesso che modella la perturbazione spaziale del k-esimo fronte d onda. Il termine di fase è a valor medio nullo e g ik (t) per k=1,,d sono processi identicamente distribuiti e indipendenti. Coerenza isotropica Modella un fronte d onda la cui ampiezza rimane costante mentre la fase varia casualmente da sensore a sensore.
3 Formulazione del problema RAPPRESENTAZIONE MATRICIALE DEL SEGNALE D ARRAY Matrice di Vandermonde le cui colonne sono i vettori direzione di un ipotetico fronte d onda piano che corrisponde alla direzione di arrivo media di un fronte d onda spazialmente perturbato.
4 Formulazione del problema MODELLO DI SEGNALE CON PERFETTA COERENZA SPAZIALE Forma matriciale
5 Formulazione del problema MATRICI DI COVARIANZA D ARRAY PARZIALE COERENZA SPAZIALE PERFETTA COERENZA SPAZIALE S è la matrice(d x d) di covarianza dei segnali. E diagonale per l assunzione di segnali scorrelati e i suoi elementi sono le potenze dei fronti d onda in assenza di perturbazione spaziale. Le matrici R e P sono Hermitiane e definite positive. La matrice B è la covarianza d array di un singolo fronte d onda, ricevuto dall array, con parziale coerenza spaziale. B è simmetrica e definita positiva e in generale a rango pieno.
6 Algoritmo MUSIC(Perfetta coerenza spaziale)
7 Algoritmo MUSIC(Parziale coerenza spaziale) Non si ha più l autovalore minimo di molteplicità m-d. Autovalori di P tutti distinti Sovrastima del numero delle sorgenti. Gli autovettori di B sono reali. Per d=1 e i (P) = e i (R) e i (B). Gli autovettori di P e R sono in generale complessi. La decorrelazione spaziale modifica solo le ampiezze degli elementi dell autovettore ma non le fasi. Ridotta influenza sulle stime DOA.
8 Modified eigenstructure methods Conoscendo a priori B si può determinare R attraverso P: The matrix R obtained from this rank collapsing transformation can now be treated in the usual manner and the standard MUSIC procedure is applicable. Collapses the full rank contribution of each source to a unit rank component. Soluzione ottima del problema in presenza di decorrelazione spaziale solo se si ha una buona stima di P. Altrimenti l operatore inverso di Schur-Hadamard incrementa gli errori nella stima di P. Peggioramento delle prestazioni dell algoritmo MUSIC.
9 Modified eigenstructure methods MODIFIED EIGENSTRUCTURE METHODS CRITERIO MDL + MUSIC Stima del numero delle sorgenti e DOA. Termine che causa stime non perfette. Tende a zero quando N tende a infinito.
10 Time reversal Le onde che si contropropagano arrivano simultaneamente alla sorgente originale in fase. Focus time-reversed che è una ricostruzione della sorgente originale.
11 Reciprocal Time reversal Il segnale invertito è inviato nuovamente in broadcast dalla sorgente originale S e si focalizza nella posizione del ricevitore R. Reciprocità spaziale
Esercizi su Autovalori e Autovettori
Esercizi su Autovalori e Autovettori Esercizio n.1 5 A = 5, 5 5 5 Esercizio n.6 A =, Esercizio n.2 4 2 9 A = 2 1 8, 4 2 9 Esercizio n.7 6 3 3 A = 6 3 6, 3 3 6 Esercizio n.3 A = 4 6 6 2 2, 6 6 2 Esercizio
Esercitazione ENS su processi casuali (13 e 14 Maggio 2008)
Esercitazione ES su processi casuali ( e 4 Maggio 2008) D. Donno Esercizio : Calcolo di autovalori e autovettori Si consideri un processo x n somma di un segnale e un disturbo: x n = Ae π 2 n + w n, n
Corso di Studi in Fisica. Geometria e Algebra Lineare II Prova scritta del 6 luglio 2009
Corso di Studi in Fisica Geometria e Algebra Lineare II Prova scritta del 6 luglio 009 Esercizio 1. Si considerino le matrici 3 1 1 3 1 1 A = 0 4 0, B = 3 1 3 1 1 3 0 a. (4 punti) Dimostrare che A e B
Sequenze (Sistemi) di Variabili Aleatorie Se consideriamo un numero di variabili aleatorie, generalmente dipendenti si parla equivalentemente di:
Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 01/13 Sequenze (Sistemi) di Variabili Aleatorie Se consideriamo un numero di variabili aleatorie, generalmente dipendenti si parla equivalentemente di: N-pla o Sequenza
TEORIA DEI SISTEMI E DEL CONTROLLO LM in Ingegneria Informatica e Ingegneria Elettronica
TEORIA DEI SISTEMI E DEL CONTROLLO LM in Ingegneria Informatica e Ingegneria Elettronica http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti/teoriasistemicontrollo.html Stima dello stato in presenza di disturbi: il
Basi matematiche per il Machine Learning
Basi matematiche per il Machine Learning Corso di AA, anno 2017/18, Padova Fabio Aiolli 04 Ottobre 2017 Fabio Aiolli Basi matematiche per il Machine Learning 04 Ottobre 2017 1 / 14 Probabilità Un esperimento
Soluzione. (a) L insieme F 1 e linearmente indipendente; gli insiemi F 2 ed F 3 sono linearmente
1. Insiemi di generatori, lineare indipendenza, basi, dimensione. Consideriamo nello spazio vettoriale R 3 i seguenti vettori: v 1 = (0, 1, ), v = (1, 1, 1), v 3 = (, 1, 0), v 4 = (3, 3, ). Siano poi F
Sequenze (Sistemi) di Variabili Aleatorie Se consideriamo un numero di variabili aleatorie, generalmente dipendenti si parla equivalentemente di:
Teoria dei Fenomeni Aleatori AA 01/13 Sequenze (Sistemi) di Variabili Aleatorie Se consideriamo un numero di variabili aleatorie, generalmente dipendenti si parla equivalentemente di: N-pla o Sequenza
Algebra lineare. Laboratorio di programmazione e calcolo CdL in Chimica. Pierluigi Amodio
Algebra lineare Laboratorio di programmazione e calcolo CdL in Chimica Pierluigi Amodio Dipartimento di Matematica Università di Bari pierluigi.amodio@uniba.it http://dm.uniba.it/ amodio A.A. 2016/17 P.
0 0 c. d 1. det (D) = d 1 d n ;
Registro Lezione di Algebra lineare del 23 novembre 216 1 Matrici diagonali 2 Autovettori e autovalori 3 Ricerca degli autovalori, polinomio caratteristico 4 Ricerca degli autovettori, autospazi 5 Matrici
ENS - Esame e seconda prova in itinere del 3 luglio 2007
ENS - Esame e seconda prova in itinere del luglio 007 L allievo é invitato a dare una ragionata e succinta risposta a tutti gli argomenti proposti, per dimostrare il livello di preparazione globale. I
ossia può anche essere localizzato univocamente sul piano complesso con la sua forma polare.
ALGEBRA COMPLESSA Nel corso dei secoli gli insiemi dei numeri sono andati man mano allargandosi per rispondere all esigenza di dare soluzione a equazioni e problemi sempre nuovi I numeri complessi sono
1. Martedì 1/10/2013, ore: 2(2) Introduzione al corso: problemi ben posti, condizionamento, stabilità, complessità
Registro delle lezioni di MATEMATICA APPLICATA Corsi di Laurea in Biomedica 6 CFU - A.A. 2013/2014 docente: Dott.ssa Luisa Fermo ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2013 1. Martedì 1/10/2013, 12 14. ore:
Sequenze (Sistemi) di Variabili Aleatorie Se consideriamo un numero di variabili aleatorie, generalmente dipendenti si parla equivalentemente di:
Sequenze (Sistemi) di Variabili Aleatorie Se consideriamo un numero di variabili aleatorie, generalmente dipendenti si parla equivalentemente di: N-pla o Sequenza di Variabili Aleatorie Sistema di Variabili
1 Richiami di algebra lineare
1 Richiami di algebra lineare Definizione 11 (matrici e vettori) Una matrice A e un insieme di numeri A hk, h = 1,, m, k = 1,, n, ordinati in base alla coppia di indici h e k nel modo seguente A 1 A n
Sistemi sovradeterminati
Sistemi sovradeterminati Sia A una matrice m n ove m > n sia b R m trovare una soluzione del sistema sovradeterminato Ax = b significa cercare di esprimere un vettore di R m come combinazione lineare di
1. Martedì 27/09/2016, ore: 2(2) Introduzione al corso: problemi ben posti, condizionamento, stabilità, complessità
Registro delle lezioni di MATEMATICA APPLICATA Corsi di Laurea in Chimica e Meccanica 6 CFU - A.A. 2016/2017 docente: Dott.ssa Luisa Fermo ultimo aggiornamento: 15 dicembre 2016 1. Martedì 27/09/2016,
1. Lunedì 26/09/2016, ore: 2(2) Introduzione al corso: problemi ben posti, condizionamento, stabilità, complessità
Registro delle lezioni di MATEMATICA APPLICATA Corsi di Laurea in Biomedica 6 CFU - A.A. 2016/2017 docente: Dott.ssa Luisa Fermo ultimo aggiornamento: 13 dicembre 2016 1. Lunedì 26/09/2016, 11 13. ore:
Risposta in vibrazioni libere di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà. Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1
Risposta in vibrazioni libere di un sistema lineare viscoso a più gradi di libertà Prof. Adolfo Santini - Dinamica delle Strutture 1 Vibrazioni libere non smorzate 1/6 Le equazioni del moto di un sistema
1. Mercoledì 27/09/2017, ore: 2(2) Introduzione al corso: problemi ben posti, condizionamento, stabilità, complessità
Registro delle lezioni di MATEMATICA APPLICATA Corsi di Laurea in Chimica e Meccanica 6 CFU - A.A. 2017/2018 docente: Dott.ssa Luisa Fermo ultimo aggiornamento: 15 dicembre 2017 1. Mercoledì 27/09/2017,
COGNOME e NOME... N. MATRICOLA...
Prova d esame di Fondamenti di algebra lineare e geometria (mat.disp.) Laurea Triennale in Ingegneria dell energia 03/07/2017 COGNOME e NOME... N. MATRICOLA... Quesiti preliminari di teoria Sono ammessi
iii) Si studi la raggiungibilità e l osservabilità dei seguenti sistemi:
Teoria dei Sistemi - 9 cfu - L.M. in Ingegneria dell Automazione Compito del /9/7 Esercizio Sia (F, g, H) un sistema discreto, raggiungibile e osservabile, con un ingresso e un uscita, e sia n(z) R(z)
1. Mercoledì 1/10/2014, ore: 2(2) Introduzione al corso: problemi ben posti, condizionamento, stabilità, complessità
Registro delle lezioni di MATEMATICA APPLICATA Corsi di Laurea in Biomedica 6 CFU - A.A. 2014/2015 docente: Dott.ssa Luisa Fermo ultimo aggiornamento: 16 dicembre 2014 1. Mercoledì 1/10/2014, 15 17. ore:
Sperimentazioni di Fisica I mod. A Statistica - Lezione 2
Sperimentazioni di Fisica I mod. A Statistica - Lezione 2 A. Garfagnini M. Mazzocco C. Sada Dipartimento di Fisica G. Galilei, Università di Padova AA 2014/2015 Elementi di Statistica Lezione 2: 1. Istogrammi
A.A. 2014/2015 Corso di Algebra Lineare
A.A. 2014/2015 Corso di Algebra Lineare Stampato integrale delle lezioni Massimo Gobbino Indice Lezione 01: Vettori geometrici nel piano cartesiano. Operazioni tra vettori: somma, prodotto per un numero,
0. Introduzione al linguaggio matematico
Prof. Lidia Angeleri Università di Verona, 2012/13 Algebra Lineare ed Elementi di Geometria Programma svolto nel Modulo Algebra Lineare 0. Introduzione al linguaggio matematico 1. Insiemi 1.1 Esempi 1.2
La forma normale di Schur
La forma normale di Schur Dario A Bini, Università di Pisa 30 ottobre 2013 Sommario Questo modulo didattico contiene risultati relativi alla forma normale di Schur, alle sue proprietà e alle sue applicazioni
Indice. Introduzione al problema dell acquisizione e dell analisi dei dati: definizione dei termini
Indice Cap. 1 Introduzione al problema dell acquisizione e dell analisi dei dati: definizione dei termini 1.1 Introduzione pag. 1 1.2 Il processo di misura e il livello dei modelli 9 1.3 Segnali deterministici
1. Martedì 29/09/2015, ore: 2(2) Introduzione al corso: problemi ben posti, condizionamento, stabilità, complessità
Registro delle lezioni di MATEMATICA APPLICATA Corsi di Laurea in Biomedica 6 CFU - A.A. 2015/2016 docente: Dott.ssa Luisa Fermo ultimo aggiornamento: 18 dicembre 2015 1. Martedì 29/09/2015, 12 14. ore:
Registro di Matematica Applicata /18 - Dott.ssa L. Fermo 2
Registro delle lezioni di MATEMATICA APPLICATA Corsi di Laurea in Biomedica 6 CFU - A.A. 2017/2018 docente: Dott.ssa Luisa Fermo ultimo aggiornamento: 15 dicembre 2017 1. Lunedì 25/09/2017, 11 13. ore:
Esercitazione su Filtraggio Adattativo (17 Giugno 2008)
Esercitazione su Filtraggio Adattativo 17 Giugno 008) D. Donno Esercizio 1: Stima adattativa in rumore colorato Una sequenza disturbante x n è ottenuta filtrando un processo bianco u n con un filtro FIR
Registro di Matematica Applicata /18 - Dott.ssa L. Fermo 2
Registro delle lezioni di MATEMATICA APPLICATA Corsi di Laurea in Biomedica 6 CFU - A.A. 2018/2019 docente: Dott.ssa Luisa Fermo ultimo aggiornamento: 19 dicembre 2018 1. Mercoledì 26/09/2018, 15 17. ore:
Lezione XXVIII Sistemi vibranti a 2-n gdl. 6LVWHPLDSLJUDGLGLOLEHUWjQRQVPRU]DWL
6LVWHLDSLJUDGLGLOLEHUWjQRQVRU]DWL er un sistema non smorzato con gradi di libertà, le equazioni che ne governano il moto possono essere sempre scritte nella forma matriciale dove [ 0 ] e [ ] [ 0 ]{&& [()
CONTROLLI AUTOMATICI LS Ingegneria Informatica. Analisi modale
CONTROLLI AUTOMATICI LS Ingegneria Informatica Analisi modale Prof. Claudio Melchiorri DEIS-Università di Bologna Tel. 5 9334 e-mail: claudio.melchiorri@unibo.it http://www-lar.deis.unibo.it/~cmelchiorri
Algebra Lineare Autovalori
Algebra Lineare Autovalori Stefano Berrone Sandra Pieraccini Dipartimento di Matematica Politecnico di Torino, Corso Duca degli Abruzzi 24, 10129, Torino, Italy e-mail: sberrone@calvino.polito.it sandra.pieraccini@polito.it
1 Il polinomio minimo.
Abstract Il polinomio minimo, così come il polinomio caratterisico, è un importante invariante per le matrici quadrate. La forma canonica di Jordan è un approssimazione della diagonalizzazione, e viene
4. Sottospazi vettoriali Piani e rette in E 3 O
Indice Prefazione i Capitolo 0. Preliminari 1 1. Insiemistica e logica 1 1.1. Insiemi 1 1.2. Insiemi numerici 2 1.3. Logica matematica elementare 5 1.4. Ancora sugli insiemi 7 1.5. Funzioni 10 1.6. Composizione
La notazione usata è quella usuale nel caso scalare, ed è estesa al caso generale. Consideriamo una forma quadratica:
. SU ALCUNI OPERAORI DI DERIVAZIONE Alcune operazioni tipiche dell analisi matematica hanno un diretto riscontro in termini matriciali. Consideriamo ad esempio una forma lineare: f() l l + l +..l n n ;
Calcolo degli Autovalori. Avviso. Spettro di una matrice. Polinomio caratteristico. Data la matrice A:
M. Annunziato, DMI Università di Salerno - documento provvisorio p. 3/9 M. Annunziato, DMI Università di Salerno - documento provvisorio p. 4/9 Avviso I contenuti di queste slide non sono esaustivi ai
Facoltà di Scienze Statistiche, Algebra Lineare 1 A, G. Parmeggiani - Programma
Facoltà di Scienze Statistiche, Algebra Lineare 1 A, G. Parmeggiani - Programma Il testo di riferimento è: Appunti di Algebra Lineare, Gregorio, Parmeggiani, Salce 06/12/04 Matrici. Esempi. Tipi particolari
3. Vettori, Spazi Vettoriali e Matrici
3. Vettori, Spazi Vettoriali e Matrici Vettori e Spazi Vettoriali Operazioni tra vettori Basi Trasformazioni ed Operatori Operazioni tra Matrici Autovalori ed autovettori Forme quadratiche, quadriche e
Fondamenti di Matematica del discreto
Fondamenti di Matematica del discreto M1 - Insiemi numerici 12 gennaio 2013 - Laurea on line Esercizio 1. Dire, motivando la risposta, quali delle seguenti equazione diofantee ammettono soluzioni e risolvere
Computazione per l interazione naturale: Richiami di algebra lineare
Computazione per l interazione naturale: Richiami di algebra lineare Corso di Interazione uomo-macchina II Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it
Richiami di Algebra Lineare
Richiami di Algebra Lineare Eduardo Rossi Università degli Studi di Pavia Corso di Econometria Marzo 2012 Rossi Algebra Lineare 2012 1 / 59 Vettori Prodotto interno a : (n 1) b : (n 1) a b = a 1 b 1 +
Autovalori ed autovettori di una matrice
Autovalori ed autovettori di una matrice Lucia Gastaldi DICATAM http://www.ing.unibs.it/gastaldi/ Indice 1 Definizioni di autovalori ed autovettori Autovalori ed autovettori 2 Metodo delle potenze 3 Calcolo
Rappresentazione matriciale di Doppi Bipoli
Rappresentazione matriciale di Doppi Bipoli Caratterizzazione matriciale di reti multi-porta V I I 1 V 1 1 1 Circuito a -porte 2 I 2 3 V 2 V 3 v v V v v 2 3. I i1 i 2 i 3. i I 5 V 5 5 4 I 3 I 4 V 4 Se
3. Vettori, Spazi Vettoriali e Matrici
3. Vettori, Spazi Vettoriali e Matrici Vettori e Spazi Vettoriali Operazioni tra vettori Basi Trasformazioni ed Operatori Operazioni tra Matrici Autovalori ed autovettori Forme quadratiche, quadriche e
LEZIONE 16 A = Verifichiamo se qualcuna fra le entrate a di A è suo autovalore. determinare per quale entrata a di A risulta rk(a ai 2 ) 1.
LEZIONE 16 16.1. Autovalori, autovettori ed autospazi di matrici. Introduciamo la seguente definizione. Definizione 16.1.1. Siano k = R, C e A k n,n. Un numero λ k si dice autovalore di A su k) se rka
(VX) (F) Se A e B sono due matrici simmetriche n n allora anche A B è una matrice simmetrica.
5 luglio 010 - PROVA D ESAME - Geometria e Algebra T NOME: MATRICOLA: a=, b=, c= Sostituire ai parametri a, b, c rispettivamente la terzultima, penultima e ultima cifra del proprio numero di matricola
Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica: definizioni prima parte. Cap.1: Probabilità
Calcolo delle Probabilità e Statistica Matematica: definizioni prima parte Cap.1: Probabilità 1. Esperimento aleatorio (definizione informale): è un esperimento che a priori può avere diversi esiti possibili
Costruzioni in zona sismica
Costruzioni in zona sismica Lezione 8 Sistemi a più gradi di liberà: Oscillazioni libere in assenza di smorzamento N equazioni differenziali omogenee accoppiate tramite la matrice delle masse, la matrice
Riduzione di dimensionalità
Riduzione di dimensionalità SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN FISICA MEDICA Corso di Sistemi di Elaborazione dell Informazione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Informatica Università di Milano boccignone@di.unimi.it
Matematica per Chimica, Chimica Industriale e Scienze dei Materiali Primo appello 7/02/2012 Tema A
Matematica per Chimica, Chimica Industriale e Scienze dei Materiali Primo appello 7/02/202 Tema A NOME:..................................................... COGNOME:.....................................................
Segnali analogici. Segnali aleatori. Segnali determinati Trasmissione ideale Trasmissione perfetta. Trasmissione imperfetta
Segnali determinati Trasmissione ideale Trasmissione perfetta Segnali analogici 40 20 Segnali aleatori Trasmissione imperfetta Laboratorio di Segnali Segnali modulati Segnali tempo discreto e segnali in
Elementi di Algebra Lineare. Spazio Vettoriale (lineare)
Elementi di Algebra Lineare Spazio Vettoriale (lineare) Uno spazio vettoriale su un corpo F è una quadrupla (X, F, +, ) costituita da: un insieme di elementi X, detti vettori, un corpo F, i cui elementi
METODI DI STIMA DELL ORDINE p
METODI DI STIMA DELL ORDINE p Per la scelta dell ordine ottimo p per un modello AR, si definisce un criterio di errore che indichi qual è l ordine ottimo per quel modello. L approccio più semplice è quello
0.1 Condizione sufficiente di diagonalizzabilità
0.1. CONDIZIONE SUFFICIENTE DI DIAGONALIZZABILITÀ 1 0.1 Condizione sufficiente di diagonalizzabilità È naturale porsi il problema di sapere se ogni matrice sia o meno diagonalizzabile. Abbiamo due potenziali
Richiami di Algebra Lineare
Università di Pavia Richiami di Algebra Lineare Eduardo Rossi Vettori a : (n 1) b : (n 1) Prodotto interno a b = a 1 b 1 + a 2 b 2 +... + a n b n Modulo (lunghezza): a = a 2 1 +... + a2 n Vettori ortogonali:
Università di Siena. Teoria della Stima. Lucidi del corso di. Identificazione e Analisi dei Dati A.A
Università di Siena Teoria della Stima Lucidi del corso di A.A. 2002-2003 Università di Siena 1 Indice Approcci al problema della stima Stima parametrica Stima bayesiana Proprietà degli stimatori Stime
ANALISI DELLE SERIE STORICHE
ANALISI DELLE SERIE STORICHE De Iaco S. s.deiaco@economia.unile.it UNIVERSITÀ del SALENTO DIP.TO DI SCIENZE ECONOMICHE E MATEMATICO-STATISTICHE FACOLTÀ DI ECONOMIA 24 settembre 2012 Indice 1 Funzione di
Esercizio 1 Sia. a n. X (k+1) = X (k) (2I AX (k) )
Esercizi per la parte Numerica e Algoritmica, Prof. Serra-Capizzano. Gli esercizi elencati sono da ritenersi come una palestra molto impegnativa: i testi di esame che saranno proposti non avranno una difficoltà
LA DIAGONALIZZAZIONE. asdf. Polinomi di matrici. 30 January 2012
asdf LA DIAGONALIZZAZIONE 30 January 2012 L'intento di questo articolo è di affrontare, si spera sempre nel modo più corretto e chiaro possibile, la trattazione di un argomento importante nell'ambito dell'algebra
Applicazioni lineari e diagonalizzazione pagina 1 di 5
pplicazioni lineari e diagonalizzazione pagina 1 di 5 PPLIZIONI LINERI 01. Dire quali delle seguenti applicazioni tra IR-spazi vettoriali sono lineari a. f :IR 2 IR 3 f(x y =(x y πy b. f :IR 3 IR 3 f(x
Lezione Diagonalizzazione di matrici
Lezione 2 2. Diagonalizzazione di matrici Come visto nella precedente lezione, in generale, data una matrice A 2 K n,n con K = R, C,nonèimmediatocheesistasempreunabasecostituitadasuoiautovettori. Definizione
3 Soluzione di sistemi lineari
3 Soluzione di sistemi lineari Prima di addentrarci nello studio dei metodi numerici, è doveroso introdurre le matrici e alcune strutture particolari di matrici nonchè alcuni concetti fondamentali quali
0. Introduzione al linguaggio matematico
Prof. Lidia Angeleri Università di Verona, 2014/15 Algebra Lineare ed Elementi di Geometria (Programma aggiornato in data 26 novembre 2014) 0. Introduzione al linguaggio matematico 1. Insiemi 1.1 Esempi
Algebra lineare e geometria AA Esercitazione del 14/6/2018
Algebra lineare e geometria AA. 2017-2018 Esercitazione del 14/6/2018 1) Siano A, B due matrici n n tali che 0 < rk(a) < rk(b) = n. (a) AB è invertibile. (b) rk(ab) = nrk(b). (c) det(ab) = det(a). (d)
Computazione per l interazione naturale: fondamenti probabilistici (2)
Computazione per l interazione naturale: fondamenti probabilistici (2) Corso di Interazione uomo-macchina II Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@di.unimi.it
Parte 3, 1. Stabilità. Prof. Thomas Parisini. Fondamenti di Automatica
Parte 3, 1 Stabilità Parte 3, 2 Stabilità: - del movimento (vedere libro ma non compreso nel programma) - dell equilibrio - del sistema (solo sistemi lineari) Analizzeremo separatamente sistemi a tempo
Stabilità: Stabilità. Stabilità: il caso dei sistemi dinamici a tempo continuo. Stabilità dell equilibrio
Parte 3, 1 Parte 3, 2 Stabilità: - del movimento (vedere libro ma non compreso nel programma) Stabilità - dell equilibrio - del sistema (solo sistemi lineari) Analizzeremo separatamente sistemi a tempo
Soluzioni esercizi complementari
Soluzioni esercizi complementari Relazioni 1) Quali delle seguenti relazioni sono di equivalenza? x, y R {0} xry x/y Q x, y Z xry x + y è divisibile per 17 x, y Z xry x y X, Y sottoinsiemi di un insieme
Università di Siena. Corso di STATISTICA. Parte seconda: Teoria della stima. Andrea Garulli, Antonello Giannitrapani, Simone Paoletti
Università di Siena Corso di STATISTICA Parte seconda: Teoria della stima Andrea Garulli, Antonello Giannitrapani, Simone Paoletti Master E 2 C Centro per lo Studio dei Sistemi Complessi Università di
Corso di Calcolo Numerico
Corso di Calcolo Numerico Dottssa MC De Bonis Università degli Studi della Basilicata, Potenza Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Corso di Calcolo Numerico - Dottssa MC De Bonis
Introduzione ai filtri digitali
ARSLAB - Autonomous and Robotic Systems Laboratory Dipartimento di Matematica e Informatica - Università di Catania, Italy santoro@dmi.unict.it Programmazione Sistemi Robotici Sistemi, misura e predizione
Prova di esame di Teoria dei Segnali
10 aprile 2018 Prova di esame di Teoria dei Segnali Parte quantitativa Candidato: Esercizio A Un canale binario simmetrico è caratterizzato { da una probabilità di errore p (x1 ) = 0.1 P e = 0.2 e probabilità
0. Introduzione al linguaggio matematico
Prof. Lidia Angeleri Università di Verona, 2013/14 Algebra Lineare ed Elementi di Geometria (Programma aggiornato in data 23 gennaio 2014) 0. Introduzione al linguaggio matematico 1. Insiemi 1.1 Esempi
Universita degli Studi di Roma Tor Vergata Facolta di Ingegneria: Elettronica. Corso di Geometria ed Algebra Docente F. Flamini
Universita degli Studi di Roma Tor Vergata Facolta di Ingegneria: Elettronica Corso di Geometria ed Algebra Docente F. Flamini Capitolo IV - 3: Teorema Spettrale degli operatori autoaggiunti e Teorema
Università degli Studi Roma Tre - Corso di Laurea in Matematica Tutorato di Geometria 1
Università degli Studi Roma Tre - Corso di Laurea in Matematica Tutorato di Geometria 1 A.A. 28-29 - Docente: Prof. E. Sernesi Tutori: Andrea Abbate e Matteo Acclavio Soluzioni del tutorato numero 1 14
Vettori e Matrici. Corso di Calcolo Numerico. 24 Aprile 2018
Vettori e Matrici 24 Aprile 2018 Richiami In MATLAB, ogni variabile ha una struttura di tipo vettoriale o array. Un array è un insieme di valori ordinati, cioè memorizza più dati all interno di una struttura
Autovalori e autovettori
Capitolo 3 Autovalori e autovettori 3. Richiami di teoria Prerequisiti: nozioni elementari di algebra lineare, numeri complessi. Sia A R n n. Un numero λ per cui esiste un vettore x 0 tale che valga la
Controlli Automatici
Controlli Automatici (Prof. Casella) I Prova in Itinere - 21 Novembre 2008 Soluzioni Domanda 1 Con riferimento al seguente sistema: ẋ 1 = x 1 ẋ 2 = 2 x 1 x 2 u ẋ 3 =x 1 5 x 2 x 3 y=3 x 1 2 x 2 1.1 Valutare
Soluzione della prova scritta di di Algebra lineare del 10 giugno Esercizio 1
Soluzione della prova scritta di di Algebra lineare del 0 giugno 05 Esercizio (a) La matrice A che rappresenta f rispetto alle basi assegnate è la seguente: A = 0 0 0 (b) Applicando il metodo di Gauss
Punti di massimo o di minimo per funzioni di n variabili reali
Punti di massimo o di minimo per funzioni di n variabili reali Dati f : A R n R ed X 0 A, X 0 si dice : punto di minimo assoluto se X A, f ( x ) f ( X 0 ) punto di massimo assoluto se X A, f ( x ) f (
Matrici simili. Matrici diagonalizzabili.
Matrici simili. Matrici diagonalizzabili. Definizione (Matrici simili) Due matrici quadrate A, B si dicono simili se esiste una matrice invertibile P tale che B = P A P. () interpretazione: cambio di base.
0. Introduzione al linguaggio matematico
Prof. Lidia Angeleri Università di Verona, 2009/2010 Algebra Lineare ed Elementi di Geometria Programma svolto nel Modulo Algebra Lineare 0. Introduzione al linguaggio matematico 1. Insiemi 1.1 Esempi
Corso di Laurea in Matematica - Esame di Geometria 1. Prova scritta del 20 settembre 2013 Versione 1
Corso di Laurea in Matematica - Esame di Geometria 1 Prova scritta del 20 settembre 2013 Versione 1 Cognome Nome Numero di matricola Corso (A o B) Voto ATTENZIONE. Riportare lo svolgimento completo degli
PROGRAMMA DEL CORSO DI GEOMETRIA E ALGEBRA. A.A
PROGRAMMA DEL CORSO DI GEOMETRIA E ALGEBRA. A.A. 2011-12 DOCENTE TITOLARE: FRANCESCO BONSANTE 1. Geometria analitica dello spazio (1) vettori applicati e lo spazio E 3 O: operazioni su vettori e proprietà.
Esercizi 3, 1. Prof. Thomas Parisini. Esercizi 3, 3 Regola:
Esercizi 3, 1 Esercizi 3, 2 Esercizi Stabilità per sistemi a tempo continuo Analisi degli autovalori Analisi del polinomio caratteristico, criterio di Routh-Hurwitz Stabilità per sistemi a tempo continuo
Stabilità per sistemi a tempo continuo
Esercizi 3, 1 Stabilità per sistemi a tempo continuo Analisi degli autovalori Analisi del polinomio caratteristico, criterio di Routh-Hurwitz Calcolo di Esercizi 3, 2 Esercizi Stabilità per sistemi a tempo
x n i sima pos. x, y = x T y = x i y i R. i=1
1 Elementi di Algebra Lineare In questo capitolo introduttivo al corso di Calcolo Numerico per la laurea triennale in Informatica, saranno presentate una serie di definizioni e proprietà di matrici e dei
Esercizi complementari
Esercizi complementari (tratti dagli esercizi del prof. Alberto Del Fra) Relazioni 1) Quali delle seguenti relazioni sono di equivalenza? x, y R {0} xry x/y Q x, y Z xry x + y è divisibile per 17 x, y
Approssimazione di dati e funzioni
Approssimazione di dati e funzioni Richiamiamo i principali metodi di approssimazione polinomiale di un insieme di dati (x i, y i ), i = 0,..., n. Le ordinate y i possono essere i valori assunti nei nodi
8 Metodi iterativi per la risoluzione di sistemi lineari
8 Metodi iterativi per la risoluzione di sistemi lineari È dato il sistema lineare Ax = b con A R n n e x, b R n, con deta 0 Si vogliono individuare dei metodi per determinarne su calcolatore la soluzione,
Esercizio 2. Consideriamo adesso lo spazio di funzioni V = {f : [0, 1] R}. Dire quali dei seguenti insiemi di funzioni sono sottospazi.
1 Esercizi 1.1 Spazi vettoriali Studiare gli insiemi definiti di seguito, e verificare quali sono spazi vettoriali e quali no. Per quelli che non lo sono, dire quali assiomi sono violati. x 1, x 2, x 3
SOLUZIONE della Prova TIPO B per:
SOLUZIONE della Prova TIPO B per: Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 crediti): 6 dei 10 esercizi numerici (nell effettiva prova d esame verranno selezionati a priori dal docente) domande a risposta multipla
Algebra lineare. {ax 2 + bx + c R 2 [x] : 2a + 3b = 1} a b c d. M(2, 2) : a + c + d = 2. a b. c d
Algebra lineare 1. Riconoscere se il seguente insieme costituisce uno spazio vettoriale. In caso affermativo trovarne la dimensione e una base. (R n [x] denota lo spazio dei polinomi nell indeterminata
Caso di A non regolare
Caso di A non regolare December 2, 2 Una matrice A è regolare quando è quadrata e in corrispondenza di ogni autovalore di molteplicità algebrica m si ha una caduta di rango pari proprio a m Ovvero: rk
Prova di Laboratorio del [ Corso A-B di Programmazione (A.A. 2004/05) Esempio: Media Modalità di consegna:
Prova di Laboratorio del 12.1.2005 [durata 90 min.] Corso A-B di Programmazione (A.A. 2004/05) 1. Leggere da tastiera un insieme di numeri interi ed inserirli in un vettore A 2. Calcolare tramite una funzione