COMMISSIONE EUROPEA. Bruxelles il C(2003)2003fin

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1 COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles il C(2003)2003fin Oggetto: Aiuto di Stato notificato N 762/ Italia Regione Marche: Misure a favore della riduzione di emissioni inquinanti, dei consumi energetici ed alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Signor Ministro, I. Procedimento Con lettera del 27 novembre 2002, registrata dalla Commissione il 2 dicembre 2002, le autorità italiane hanno notificato, ai sensi dell'articolo 88, paragrafo 3, del trattato CE, un progetto di regime riguardante misure a favore della riduzione di emissioni inquinanti, dei consumi energetici ed alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Con lettera dell'8 gennaio 2003 la Commissione ha sottoposto alcune domande alle autorità italiane in merito al progetto di regime in oggetto. Con lettera del 28 febbraio 2003 è stato inviato un sollecito ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 2, del regolamento 659/1999 del Consiglio del 22 marzo 1999 recante modalità di applicazione dell'articolo 93 del trattato CE ("regolamento di procedura") 1. Le autorità italiane hanno risposto ad una parte delle domande con lettera del 3 aprile 2003, registrata dalla Commissione il 5 maggio Con lettera del 27 maggio 2003, registrata dalla Commissione il 5 giugno 2003, le autorità italiane hanno completato le loro risposte. II. Descrizione Obiettivo Il regime in oggetto è volto, in attuazione del protocollo di Kyoto del 1997, a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra quali la CO 2 tramite la riduzione delle emissioni inquinanti, il risparmio energetico e la promozione delle fonti di energia rinnovabili. Per 1 GU L 83, , pag. 1. S.E. On. Franco FRATTINI Ministro degli Affari esteri P.le della Farnesina 1 I ROMA Commission européenne, B-1049 Bruxelles / Europese Commissie, B-1049 Brussel - Belgio. Telefono: (32-2)

2 compensare i sovraccosti sostenuti dalle imprese della regione Marche derivanti dall'utilizzazione di fonti di energia più costose rispetto alle fonti di energia tradizionali, il regime dispone misure di aiuto in loro favore. Base giuridica La base giuridica è costituita dal D.G.R. n del (riapertura dei termini per la presentazione delle domande di contributo ai sensi del bando per la presentazione di progetti finalizzati alla riduzione delle fonti inquinanti, alla riduzione dei consumi energetici ed alla produzione di energia da fonti rinnovabili) così come modificato dal D.G.R. n del ed integrato dalle disposizioni di cui all'articolo 8, comma 10 della legge n. 448 del e dal decreto del ministero dell'ambiente n. 337 del Durata e stanziamento Lo stanziamento ammonta a di cui, a titolo indicativo, il 43% sarà destinato ad interventi nel settore del risparmio energetico, il 22% per gli investimenti relativi all'energia termica solare ed il 35% per gli investimenti nel settore dell'energia fotovoltaica. Il trasferimento di fondi dallo Stato alla regione è stato effettuato in un'unica tranche. Quanto alla durata, si prevede che l'applicazione del regime inizi non appena ottenuta l'approvazione della Commissione e termini una volta completate le procedure di liquidazione dello stanziamento previsto. Beneficiari Il regime è destinato alle persone fisiche e giuridiche di diritto pubblico e privato situate nella regione Marche, in particolare PMI conformi alla definizione comunitaria indicata nella raccomandazione della Commissione del 3 aprile e nella raccomandazione del 6 maggio 2003, qualora il regime fosse ancora in vigore il Le misure notificate si applicano anche alle aziende agricole, ma non alle imprese che producono, trasformano o commercializzano i prodotti agricoli di cui all'allegato I del trattato. Altre misure sono concesse unicamente a favore di determinati comuni. Oggetto del regime Il regime ha per oggetto aiuti agli investimenti materiali, tra cui l'acquisto di macchinari o le modifiche necessarie agli impianti industriali per adattare i metodi di produzione alla tutela dell'ambiente, quali definiti al punto 36 della disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la tutela dell'ambiente 4 ("disciplina ambientale"). Forma ed intensità dell'aiuto Gli aiuti sono concessi sotto forma di sovvenzioni. Le seguenti tipologie di progetti sono ammesse a beneficiare di sovvenzioni: per la riduzione dei consumi energetici nel settore dei trasporti per la predisposizione e l'aggiornamento di piani urbani del traffico da parte di taluni comuni; 2 GU L 107, , pag GU L 124, , pag GU C 37, , pag. 3. 2

3 per la produzione di energia da fonti rinnovabili, i cui progetti potranno comprendere: - la produzione di energia con utilizzo della biomassa per il teleriscaldamento, - gli impianti per l'utilizzo dell'energia solare termica, oppure - gli impianti fotovoltaici; per la riduzione dei consumi energetici nei settori industriale, abitativo o terziario: - interventi per l'uso efficiente dell'energia elettrica e la riduzione dei consumi nelle abitazioni private, negli uffici, negli edifici pubblici e nelle industrie, - l'utilizzo di combustibili innovativi a basso impatto ambientale (ad esclusione dei combustibili derivanti dai rifiuti solidi urbani) o l'uso efficiente dei combustibili nell'industria. I costi ammissibili sono limitati ai costi d'investimento materiali supplementari (acquisto di macchinari) ed ai costi degli impianti necessari per conseguire gli obiettivi volti a promuovere le energie rinnovabili ed i risparmi energetici. Il regime proposto prevede il finanziamento di vari progetti secondo le seguenti intensità massime: 1. 30% per gli impianti relativi all'utilizzo di energia solare termica; 2. 40% per la produzione di energia con l'utilizzo della biomassa integrata con reti di teleriscaldamento; 3. 40% per gli interventi per l'uso efficiente dell'energia elettrica e la riduzione dei consumi nelle abitazioni private, negli uffici, negli edifici pubblici e nelle industrie; 4. 40% per gli interventi in materia di risparmio energetico relativi all'utilizzo di combustibili innovativi a basso impatto ambientale (con esclusione dei combustibili derivanti dai rifiuti solidi urbani) o l'uso efficiente dei combustibili nell'industria; 5. 50% per i progetti di riduzione del consumo energetico nei settori dei trasporti per la predisposizione e l'aggiornamento dei piani urbani del traffico da parte di taluni comuni 5 ; 6. fino al 75% per impianti fotovoltaici per la produzione di energia. La regione Marche si è impegnata a notificare individualmente progetti d'aiuto a favore di investimenti quando i costi ammissibili superino l'importo di 25 milioni di, anche se il verificarsi di tale ipotesi appare altamente improbabile, tenuto conto dell ammontare limitato dello stanziamento, dei costi ammissibili e della natura dei beneficiari. La regione si è inoltre impegnata a rispettare le regole speciali relative ai settori sottoposti a normative comunitarie specifiche in materia di aiuti di Stato, tra cui gli Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo 6 ( orientamenti nel settore agricolo ). 5 Comuni de Pesaro, Fano, Urbino, Senigallia, Ancona, Falconara, Jesi, Fabriano, Osimo, Macerata, Civitanova, Fermo, S. Benedetto ed Ascoli Piceno. 6 GU C 28, , pag. 2. 3

4 III. III.1 Valutazione Valutazione del carattere di aiuto delle misure in questione Misure a favore dei privati e di taluni comuni Il regime dispone misure di aiuto a favore di soggetti privati e di determinati comuni. Le misure della regione Marche per la promozione delle energie rinnovabili che agevolano i soggetti privati che realizzano investimenti non sono aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 87 del trattato CE. Infatti, i soggetti privati che non esercitano alcuna attività economica secondo il diritto della concorrenza non sono imprese e soltanto gli aiuti che favoriscono "talune imprese o talune produzioni" rientrano nell'articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE. Inoltre è previsto un finanziamento fino al 50% per i progetti di riduzione del consumo energetico nel settore dei trasporti per la predisposizione e l'aggiornamento dei piani urbani del traffico da parte di determinati comuni. Le autorità italiane sottolineano che tale misura non costituisce aiuto di Stato in quanto né la regione né i comuni concedono aiuti alle imprese. I piani urbani del traffico saranno infatti realizzati dai comuni stessi oppure, per conto dei comuni, da imprese private che saranno pertanto remunerate per le loro prestazioni alle condizioni del mercato. Tale misura configura quindi un semplice trasferimento di risorse da un livello dell'amministrazione (la regione) ad un altro (i comuni) e di conseguenza non ricade nell'articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE. Le considerazioni di cui sopra sono valide anche per gli interventi relativi all'utilizzo efficiente dell'energia elettrica e alla riduzione dei consumi energetici nelle abitazioni private e negli edifici pubblici. Misure a favore delle imprese La concessione di sovvenzioni alle imprese ubicate in una regione dell'italia (la regione Marche) comporta un vantaggio economico per i beneficiari, giacché riduce l'ammontare dei costi che le imprese avrebbero di norma dovuto sostenere. Inoltre, tali misure avvantaggiano le imprese operanti in determinate zone del territorio italiano e le favoriscono in quanto non sono accordate alle imprese situate al di fuori di dette zone. Le sovvenzioni sono concesse dalla regione Marche e dunque mediante risorse statali. Inoltre, nella fattispecie, le misure minacciano di falsare la concorrenza in quanto rafforzano la posizione finanziaria e le possibilità di azione delle imprese beneficiarie rispetto ai loro concorrenti che non ne fruiscono. Se tale effetto si produce nell'ambito degli scambi intracomunitari, questi ultimi risentono di dette misure. In particolare, esse falsano la concorrenza ed incidono sugli scambi intracomunitari qualora le imprese beneficiarie esportino una parte della loro produzione in altri Stati membri; analogamente, se le imprese in questione non sono esse stesse esportatrici, la produzione interna risulta avvantaggiata dal fatto che le possibilità delle imprese, stabilite in altri Stati membri di esportare i loro prodotti nel mercato italiano, ne sono diminuite 7. 7 Sentenza del nella causa 102/87 (SEB), Racc. 1988, pag

5 Per le ragioni di cui sopra, le misure in oggetto sono in linea di massima incompatibili con il mercato comune in base all'accordo SEE e possono essere considerate compatibili unicamente se sono ammesse a beneficiare di una delle deroghe previste dal trattato. III.2 Legittimità del regime Poiché le misure in questione non sono ancora entrate in vigore, la Commissione constata che le autorità italiane hanno soddisfatto gli obblighi di notifica conformemente all'articolo 88, paragrafo 3, del trattato CE. III.3 Valutazione della compatibilità con il mercato comune delle misure a favore delle imprese Dopo avere stabilito che le misure in esame a favore delle imprese costituiscono aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE, la Commissione deve esaminare se possono essere dichiarate compatibili con il mercato comune, in virtù dell'articolo 87, paragrafo 3, del trattato CE. Gli aiuti contenuti in questa parte del regime sono esaminati in base alla disciplina ambientale. Il regime in oggetto dispone aiuti agli investimenti nel campo dell'energia, del tipo indicato nella sezione E.1.3 della disciplina ambientale. Gli aiuti concessi sono aiuti agli investimenti. Il regime deve pertanto essere analizzato in base ai punti della disciplina ambientale. Il regime in particolare dispone aiuti agli investimenti in materia di risparmio energetico, del tipo contemplato al punto 30 della disciplina ambientale, nonché aiuti agli investimenti a favore delle energie rinnovabili, quali previsti al punto 32 della disciplina ambientale. Siffatti aiuti sono esaminati dalla Commissione in base alla disciplina citata. Gli investimenti ammissibili in virtù del regime di cui trattasi sono definiti conformemente al punto 36 della disciplina ambientale. I costi ammissibili sono calcolati conformemente al punto 37 della disciplina ambientale. Essi sono calcolati al netto dei vantaggi apportati dall'eventuale aumento di capacità, risparmi di spesa ottenuti nei primi cinque anni di vita dell'impianto e delle produzioni accessorie aggiuntive realizzate nell'arco dello stesso periodo quinquennale. In particolare è rispettato il punto 37, quarto comma giacché nel campo delle energie rinnovabili, i costi d'investimento corrispondono ai sovraccosti sostenuti dall'impresa rispetto a quelli inerenti ad un impianto di produzione di energia tradizionale avente la stessa capacità in termini di produzione effettiva di energia. La Commissione constata peraltro che le fonti di energia rinnovabili previste dal regime sono conformi alla definizione di cui alla direttiva 2001/77/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 settembre 2001 sulla promozione di energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità 8. Per quanto concerne gli investimenti a favore delle aziende agricole, possono beneficiare dell'aiuto solo quelle che soddisfano le condizioni di cui al punto degli orientamenti nel settore agricolo. Gli aiuti alle aziende agricole non saranno concessi a condizioni più favorevoli di quelle poste dal Piano di sviluppo regionale (PSR) della regione interessata così come approvato dalla Commissione. Le regole relative al cumulo 8 GU L 283, , pag

6 degli aiuti indicate al punto 74 della disciplina ambientale nonché quelle concernenti i settori sensibili sono rispettate. Le intensità massime di aiuto del: 30% per gli impianti relativi all'utilizzo di energia solare termica 40% per la produzione di energia utilizzando la biomassa per una rete di teleriscaldamento sono conformi al punto 32 della disciplina ambientale. Le intensità massime di aiuto del: 40% per gli interventi per l'utilizzo efficiente dell'energia elettrica e la riduzione del consumo energetico negli uffici e nelle industrie 40% per gli interventi relativi all'utilizzo di combustibili innovativi a basso impatto ambientale (con esclusione dei combustibili derivanti dai rifiuti solidi urbani) o l'uso efficiente dei combustibili nell'industria sono conformi al punto 30 della disciplina ambientale. Le misure in oggetto non prevedono una maggiorazione dell'intensità per le PMI o nelle regioni assistite. Per quanto concerne l'intensità massima per gli impianti fotovoltaici per la produzione d'energia, intensità che è superiore al tasso di base per gli investimenti a favore delle energie rinnovabili, va rilevato che il tasso previsto del 75% è ammissibile ai sensi del punto 32, terzo comma della disciplina ambientale, purché sia dimostrata l'indispensabilità dell'aiuto. Le autorità italiane hanno dimostrato grazie ad uno studio dell'enea che la concessione di un'intensità del 75% è indispensabile per promuovere la diffusione dell'energia fotovoltaica, dato che la produzione di energia elettrica mediante tale strumento comporta costi d'investimento molto più elevati di qualsiasi altra fonte di energia rinnovabile. Lo studio mostra che per il recupero della parte dell'investimento che resta a carico del beneficiario occorrono in media anni per gli impianti che producono 1100 kw all'anno. La Commissione, visti gli studi forniti dalla regione e tenuto conto della valutazione della Commissione nel caso C-60/02 9, ritiene che l'intensità di aiuto del 75% nel campo degli impianti fotovoltaici sia indispensabile affinché le imprese investano in questo campo e quindi la considera conforme al punto 32, terzo comma della disciplina ambientale. È previsto l'invio alla Commissione di una relazione annua sull'attuazione del regime in modo da permettere alla Commissione di verificare la differenza tra i costi d'investimento del fotovoltaico rispetto alle altre fonti di energia rinnovabili. La Commissione potrebbe emettere una raccomandazione in cui propone l'azione di opportune misure ai sensi dall'articolo 18 del regolamento di procedura qualora constati un'eventuale sovraccompensazione dei costi addizionali sostenuti dai beneficiari per investire nella produzione di energia fotovoltaica rispetto alla produzione di altre energie rinnovabili. 9 Lettera SG (2003) D/229592,

7 IV. Decisione Concludendo, il regime dispone (i) misure che non costituiscono aiuti di Stato e (ii) aiuti a favore della tutela dell'ambiente conformi ai criteri enunciati nella disciplina ambientale e compatibili con il mercato comune ai sensi della deroga di cui all'articolo 87, paragrafo 3, lettera c) del trattato CE e dell'articolo 61, paragrafo 3, lettera c) dell'accordo SEE. Di conseguenza la Commissione decide di non sollevare obiezioni all'attuazione del regime in causa. Ove la presente lettera dovesse contenere informazioni riservate da non divulgare, si prega informarne la Commissione entro quindici giorni lavorativi dalla data di ricezione della presente. Qualora non riceva una domanda motivata in tal senso entro il termine indicato, la Commissione presumerà il consenso alla comunicazione a terzi e alla pubblicazione del testo integrale della lettera. La domanda dovrà essere inviata a mezzo lettera raccomandata o fax al seguente indirizzo: Commissione europea Direzione generale della Concorrenza Direzione Aiuti di Stato I B-1049 BRUXELLES Fax: Voglia gradire, Signor Ministro, i sensi della mia più alta considerazione. Per la Commissione MARIO MONTI Membro della Commissione 7