COMMISSIONE EUROPEA. Bruxelles, C(2005) Oggetto:

Transcript

1 COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, C(2005) 1208 Oggetto: Aiuti di Stato/Italia Aiuto n. NN 41/04 Aiuti alla riconversione di aziende zootecniche da latte (articolo 10, paragrafo 21 della legge n. 119 del 30 maggio 2003, e decreto ministeriale del 26 febbraio 2004, completato da un nuovo progetto di decreto ministeriale). Signor Ministro, 1. Dopo aver ricevuto informazioni secondo le quali in Italia sarebbe stato approvato e pubblicato nella Gazzetta ufficiale un decreto che prevede l erogazione di aiuti pubblici per la conversione di aziende all allevamento estensivo di bovini o alla produzione di latte di pecora e di capra, i servizi della Commissione responsabili per le questioni di concorrenza nel settore agricolo hanno chiesto alle autorità italiane, con lettera del 7 maggio 2004, di trasmettere tutte le informazioni necessarie per un esame del decreto in questione alla luce degli articoli 87 e 88 del trattato. 2. Con lettera del 4 giugno 2004, protocollata il 7 giugno 2004, la Rappresentanza permanente d Italia presso l Unione europea ha trasmesso alla Commissione una nota del Ministero delle politiche agricole e forestali in allegato alla quale figurava una copia del decreto precitato, datato 26 febbraio Il decreto in questione stabilisce le modalità di attuazione del regime per la riconversione delle aziende zootecniche da latte in aziende estensive ad indirizzo carne o ad indirizzo latte non bovino, di cui all articolo 10, paragrafo 21 della legge n. 119 del 30 maggio Dato che né la legge né il decreto contenevano clausole subordinanti la concessione degli aiuti previsti all autorizzazione della Commissione e che questi testi sono stati notificati quando erano già entrati in vigore, la Commissione ha deciso di esaminarli nell ambito di un fascicolo di aiuti non notificati, protocollato con il numero NN 41/ Con lettera del 2 agosto 2004, protocollata il 3 agosto 2004, la Rappresentanza permanente d Italia presso l Unione europea ha trasmesso alla Commissione informazioni complementari relative agli aiuti in oggetto. S.E On. Gianfranco FINI Ministro degli Affari esteri P.le della Farnesina 1 I ROMA Rue de la Loi 200, B Bruxelles/Wetstraat 200, B-1049 Bruxelles - Belgio Telefono: centralino 32 (0) Telex: COMEU B Indirizzo telegrafico: COMEUR Bruxelles

2 6. Con lettera del 9 novembre 2004, protocollata il 15 novembre 2004, la Rappresentanza permanente d Italia presso l Unione europea ha trasmesso il testo di un nuovo progetto di decreto ministeriale che completa il decreto del 26 febbraio Con lettera del 21 febbraio 2005, protocollata il 22 febbraio 2005, la Rappresentanza permanente d Italia presso l Unione europea ha trasmesso alla Commissione informazioni complementari concernenti il nuovo progetto di decreto ministeriale precitato. 8. La presente decisione riguarda l insieme costituito dall articolo 10, comma 21 della legge n. 119 del 30 maggio 2003 e dal decreto ministeriale del 26 febbraio 2004, completato dal nuovo progetto di decreto ministeriale nella sua versione allegata alla lettera del 9. La Commissione deplora che talune disposizioni menzionate sopra non le siano state notificate a tempo debito (cfr. punto 1). Tuttavia, essa ha deciso di non sollevare obiezioni nei confronti degli aiuti previsti dalle disposizioni citate al punto Nel prendere tale decisione la Commissione si è basata sulle seguenti considerazioni: Descrizione 11. L articolo 10, comma 21 della legge n. 119 del 30 maggio 2003, recita: «Al fine di favorire la riconversione delle aziende zootecniche che aderiscono al programma di abbandono di cui al comma 20 in aziende zootecniche estensive ad indirizzo carne o ad indirizzo latte non bovino favorendo lo sviluppo delle razze autoctone, incentivando marchi di qualità e introducendo sistemi di tracciabilità, è definito un apposito regime di aiuti, attuato dall'agea secondo le modalità definite con decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali, da emanare entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sentite la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano e le competenti Commissioni parlamentari in coerenza con gli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato e con i piani di sviluppo rurale regionali di cui al regolamento (CE) n. 1257/1999.» 12. Ai sensi dell articolo 2 del decreto del 26 febbraio 2004, che stabilisce le modalità di attuazione del regime di aiuti per la riconversione delle aziende zootecniche da latte in aziende estensive ad indirizzo carne o ad indirizzo latte non bovino, le regioni devono determinare le proprie linee di indirizzo per la riconversione precitata, valutare i piani di riconversione presentati dagli interessati e determinare l importo erogabile, che non può superare l importo equivalente a quello erogato con il programma di abbandono della produzione di latte di cui all articolo 10, comma 20 della legge n. 119/ Le regioni, dopo aver valutato i piani di riconversione, predispongono una graduatoria che viene trasmessa all AGEA, la quale entro un termine di 60 giorni provvede a comunicare ai produttori interessati l eventuale ammissione al regime di aiuti per il programma di riconversione. 13. Il progetto di decreto comunicato il 9 novembre 2004 completa il decreto ministeriale del 26 febbraio 2004 precisando le modalità di attuazione del regime di aiuti alla riconversione. Secondo tali modalità nelle disposizioni regionali di attuazione del regime di riconversione devono figurare: - un impegno al rispetto delle disposizioni degli orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo, 1 Tale programma di abbandono è previsto dall articolo 8 del regolamento (CEE) n. 3950/92 del Consiglio del 28 dicembre 1992, che istituisce un prelievo supplementare nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari. 2

3 - un impegno al rispetto delle disposizioni dei piani di sviluppo rurali e dei programmi operativi regionali per il periodo , - una clausola che ne subordini l attuazione all approvazione del decreto da parte della Commissione, - una definizione dell obiettivo del regime di aiuti, vale a dire favorire la prosecuzione dell attività delle aziende che hanno aderito al programma di abbandono totale e definitivo della produzione di latte vaccino, - una definizione dei beneficiari, vale a dire degli allevamenti da latte che hanno aderito al programma di abbandono previsto dal decreto del 26 febbraio 2004 che stabilisce le modalità di attuazione del programma di abbandono totale della produzione lattiera di cui all articolo 10, comma 20 della legge n. 119 del 30 maggio 2003, - una definizione delle condizioni da rispettare in materia di redditività, ambiente, igiene e benessere degli animali e di esistenza di sbocchi sul mercato (deve trattarsi delle condizioni stabilite in ogni piano di sviluppo rurale o programma operativo regionale), - una definizione delle intensità di aiuto ammissibili, che sono fissate al: * 40 % delle spese ammissibili nelle zone non svantaggiate (45 % per gli investimenti effettuati dai giovani agricoltori entro cinque anni dall insediamento); * 50 % delle spese ammissibili nelle zone svantaggiate (55 % per gli investimenti effettuati dai giovani agricoltori entro cinque anni dall insediamento), senza superare l importo erogato nell ambito del programma di abbandono di cui al punto 12, - una definizione delle spese ammissibili, identificate come segue: * costruzione, acquisto o miglioramento di beni immobili, * nuove attrezzature e macchine, compresi i programmi informatici, * spese generali (onorari di architetti e ingegneri, studi di fattibilità, acquisto di brevetti e licenze) fino a concorrenza del 12 % di queste due voci di spesa; * acquisto di terreni, compresi diritti e tasse relativi e spese legali; * acquisto di animali (primo acquisto o acquisto di riproduttori e riproduttrici di alta qualità iscritti nei libri genealogici o registri equivalenti), - una indicazione del carattere indeterminato della durata del programma (in quanto il programma di abbandono di cui al punto 12 sarà riattivato attraverso le risorse finanziarie provenienti dalla riassegnazione a pagamento delle quote latte da esso previste o attraverso eventuali rifinanziamenti effettuati sulla base della graduatoria nazionale che resterà aperta fino a soddisfazione di tutte le domande), - un riferimento ai controlli da svolgere, affidati alle regioni o province autonome. 14. Gli aiuti alla riconversione previsti sono cumulabili con altri che perseguono le stesse finalità, ma tali cumuli saranno oggetto di controlli da parte delle regioni, delle province e dell AGEA affinché non vengano superate le intensità di aiuto ammissibili. 15. Lo stanziamento assegnato al regime di aiuti ammonta a euro. 16. Come indicato nelle prescrizioni relative alle disposizioni regionali attuative per l applicazione del decreto del 26 febbraio 2004 (cfr. punto 13 penultimo trattino), la durata del regime è indeterminata. 3

4 Valutazione 17. Ai sensi dell articolo 87, paragrafo 1 del trattato, sono incompatibili con il mercato comune, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza. Le misure in oggetto corrispondono a questa definizione, nel senso che favoriscono determinate produzioni (le produzioni animali) e possono incidere sugli scambi in conseguenza del posto che occupa l'italia nelle suddette produzioni (a titolo di esempio, l Italia ha realizzato il 15,7 % della produzione comunitaria di carni bovine nel 2002, il che ne fa il terzo produttore di carni bovine dell Unione). 18. Tuttavia, nei casi previsti dall articolo 87, paragrafi 2 e 3 del trattato, alcune misure possono, in deroga, essere considerate compatibili con il mercato comune. 19. Nella fattispecie, tenuto conto della natura delle misure sopra descritte, la sola deroga che possa essere invocata è quella dell articolo 87, paragrafo 3, lettera c) del trattato, secondo cui possono considerarsi compatibili con il mercato comune gli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche, sempre che non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse. 20. Dato che gli aiuti alla riconversione previsti sono connessi alla realizzazione di investimenti nelle aziende agricole, la deroga precitata può essere applicata solo a condizione che vengano rispettate le pertinenti disposizioni comunitarie. Tali disposizioni sono le seguenti: a) le disposizioni dell articolo 4 del regolamento (CE) n. 1/2004 della Commissione del 23 dicembre 2003 relativo all applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli 2 ; b) qualora tutte le condizioni di utilizzazione della suddetta base giuridica non siano soddisfatte, le disposizioni del punto 4.1 degli orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo (in appresso, «gli orientamenti») Nella fattispecie, dato che l aiuto è settoriale (riguarda solo gli allevamenti bovini da latte) e che le informazioni fornite dalle autorità italiane non indicano esplicitamente che possono beneficiare del regime in questione solo le piccole e medie imprese, l applicabilità della deroga prevista dall articolo 87, paragrafo 3, lettera c) del trattato sarà valutata alla luce delle disposizioni del punto 4.1 degli orientamenti. 22. Per quanto riguarda il rispetto delle suddette disposizioni, la Commissione, tenuto conto di quanto indicato al punto 13, constata che le intensità d aiuto applicabili saranno quelle stabilite al punto 4.1 degli orientamenti e che potranno beneficiare degli aiuti solo coloro che soddisferanno le relative condizioni definite allo stesso punto. Inoltre, al criterio delle intensità degli aiuti si aggiunge quello della limitazione degli importi che potrà ottenere ogni beneficiario. Sui cumuli di aiuti, inoltre, verranno effettuati controlli a diversi livelli. 23. Le disposizioni del punto 4.1 degli orientamenti possono quindi essere considerate soddisfatte e gli aiuti alla riconversione previsti possono beneficiare della deroga di cui all'articolo 87, paragrafo 3, lettera c) del trattato, in quanto aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche senza alterare le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse. 2 GU L 1 del , pag GU C 232 del , pag

5 Decisione 24. Alla luce dell analisi che precede, la Commissione ha deciso di considerare gli aiuti previsti dall articolo 10, comma 21 della legge n. 119 del 30 maggio 2003, nonché dal decreto ministeriale del 26 febbraio 2004, completato dal nuovo progetto di decreto ministeriale nella versione allegata alla lettera del 21 febbraio 2005, compatibili con il mercato comune. 25. Ove la presente lettera dovesse contenere informazioni riservate da non divulgare, si prega informarne la Commissione entro quindici giorni lavorativi dalla data di ricezione della presente. Qualora non riceva una domanda motivata in tal senso entro il termine indicato, la Commissione presumerà l esistenza del consenso alla comunicazione a terzi e alla pubblicazione del testo integrale della lettera nella lingua facente fede, sul sito Internet La domanda dovrà essere inviata a mezzo lettera raccomandata o fax al seguente indirizzo: Commissione europea Direzione generale dell agricoltura e dello sviluppo rurale Direzione H. Legislazione agricola Unità: H.2. Condizioni di concorrenza Ufficio: Loi 130 5/128 B-1049 BRUXELLES Fax: Voglia gradire, Signor Ministro, i sensi della mia più alta considerazione Per la Commissione Mariann FISCHER BOEL Membro della Commissione 5