COMMISSIONE EUROPEA. 3. Ho l onore di informarla che la Commissione ha deciso di non sollevare obiezioni nei confronti delle misure in oggetto.

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1 COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles C(2005) 386 Oggetto: Aiuti di Stato/Italia (Veneto) Aiuto n. N 348/04 Indennizzo per le perdite causate dalle infezioni di fuoco batterico delle pomacee (articolo 14 della legge regionale n. 1 del 30 gennaio 2004) Signor Ministro, 1. Con lettera del 9 agosto 2004, protocollata l 11 agosto 2004, la Rappresentanza permanente d Italia presso l Unione europea ha notificato il regime in oggetto alla Commissione, ai sensi dell articolo 88, paragrafo 3 del trattato. 2. Con lettera del 2 dicembre 2004, protocollata il 6 dicembre 2004, e del 25 gennaio 2005, protocollata il 27 gennaio 2005, la Rappresentanza permanente d Italia presso l Unione europea ha comunicato alla Commissione le informazioni complementari richieste alle autorità italiane con lettera del 22 settembre 2004 nonché in seguito a contatti informali. 3. Ho l onore di informarla che la Commissione ha deciso di non sollevare obiezioni nei confronti delle misure in oggetto. 4. Nel prendere la suddetta decisione, la Commissione si è basata sulle seguenti considerazioni: Descrizione 5. L articolo 14 della legge regionale n. 1 del 30 gennaio 2004 prevede, per l esercizio finanziario 2004, uno stanziamento di EUR per l indennizzo dei mancati redditi dovuti ai danni provocati dal fuoco batterico (Erwinia amylovora), nonché per i maggiori oneri conseguenti ai provvedimenti restrittivi dell attività disposti dall autorità fitosanitaria. Tale stanziamento servirà a finanziare gli indennizzi nel corso del periodo S.E On. Gianfranco FINI Ministro degli Affari esteri P.le della Farnesina 1 I ROMA Rue de la Loi 200, B Bruxelles/Wetstraat 200, B-1049 Bruxelles - Belgio Telefono: centralino 32 (0) Telex: COMEU B Indirizzo telegrafico: COMEUR Bruxelles

2 6. La dotazione finanziaria sarà utilizzata secondo le modalità seguenti, tenuto conto delle indicazioni fornite dalle autorità italiane: a) potranno beneficiare degli aiuti le imprese che avranno subito danni all attività economica pari almeno al 30% (dato che il fuoco batterico può essere dovuto a condizioni climatiche sfavorevoli, si applica nella fattispecie la soglia di cui al punto 11.3 degli Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo 1 ); b) ai fini della determinazione della soglia, il calcolo sarà basato sul raffronto fra la produzione lorda dell anno in cui si è verificata la distruzione delle piante con la produzione media di tre campagne precedenti, escludendo gli anni in cui risulta pagato un compenso in seguito ad avverse condizioni atmosferiche; c) il calcolo verrà effettuato per singola azienda, a seguito di apposito bando di apertura dei termini di presentazione delle domande, che sarà successivo al parere della Commissione sulla compatibilità degli aiuti; d) l aiuto verrà concesso in ragione dei seguenti importi, che corrispondono all 80% di quelli approvati nell ambito del fascicolo NN 109/ : - 24,78 EUR/pianta, sino ad un massimo di 7 436,97 EUR/ettaro, nel 1º anno di impianto (tale espressione significa «piantati da non più di un anno»), - 30,98 EUR/pianta, sino ad un massimo di 9 089,64 EUR/ettaro, nel 2º anno di impianto, - 37,18 EUR/pianta, sino ad un massimo di ,46 EUR/ettaro, nel 3º anno di impianto, - 39,25 EUR/pianta, sino ad un massimo di ,95 EUR/ettaro, dal 4º al 9º anno di impianto, - 30,98 EUR/pianta, sino ad un massimo di ,96 EUR/ettaro, nel 10º anno di impianto, - 24,78 EUR/pianta, sino ad un massimo di 9 915,97 EUR/ettaro, nell 11º anno di impianto, - 8,76 EUR/pianta, sino ad un massimo di 7 436,97 EUR/ettaro, dal 12º anno di impianto, - 2,06 EUR per astone, nei vivai; e) gli aiuti saranno versati direttamente alle aziende agricole e ai vivai che hanno dovuto procedere alla distruzione dei loro impianti per ordine delle autorità fitosanitarie regionali. 7. Il regime ha una durata di due anni. Gli aiuti previsti nel suo ambito non sono cumulabili con altri che perseguono le stesse finalità. Dall importo degli aiuti andranno detratti eventuali aiuti derivanti da regimi assicurativi, nonché le eventuali spese non sostenute dall agricoltore in conseguenza dell assenza di raccolto. Valutazione 1 2 GU C 232 del , pag. 17. Cfr. lettera SG(2001) D/ del

3 8. Ai sensi dell articolo 87, paragrafo 1 del trattato, sono incompatibili con il mercato comune, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza. La misura in oggetto corrisponde a questa definizione, nel senso che favorisce una determinata produzione (quella frutticola) ed è atta ad incidere sugli scambi, data la posizione di rilievo dell Italia nella produzione in questione (a titolo di esempio, nel 2002, l Italia è stata il secondo produttore di mele dell Unione). 9. Tuttavia, nei casi previsti dall articolo 87, paragrafi 2 e 3 del trattato, alcune misure possono, in deroga, essere considerate compatibili con il mercato comune. 10. Nella fattispecie, tenuto conto della natura delle misure sopra descritte, la sola deroga che possa essere invocata è quella dell articolo 87, paragrafo 3, lettera c) del trattato, secondo cui possono considerarsi compatibili con il mercato comune gli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche, sempre che non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse. 11. Affinché tale deroga sia applicabile, devono essere soddisfatte le condizioni previste al punto 11.4 (nonché, a titolo sussidiario, al punto 11.3) 3 degli Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo (in appresso «gli orientamenti») Per quanto riguarda il rispetto delle disposizioni del punto 11.4 degli orientamenti, la Commissione: pone come condizione l esistenza di disposizioni comunitarie o nazionali, stabilite da leggi o da norme regolamentari o amministrative, che consentano alle autorità competenti di adottare opportune misure di lotta contro la malattia di cui trattasi, sia attuando interventi di eradicazione, e in special modo misure obbligatorie soggette ad indennizzo, sia, in una fase iniziale, organizzando un sistema d allarme, associato, ove opportuno, ad incentivi per incoraggiare i singoli agricoltori a partecipare volontariamente a programmi di prevenzione(principio di preoccupazione pubblica). 13. Nell ambito del fascicolo NN 109/2000 5, la Commissione ha già avuto modo di constatare che il fuoco batterico costituiva una fonte di preoccupazione pubblica, in quanto esistono, a livello nazionale, delle disposizioni legali che prevedono l obbligo di lottare contro tale fitopatia (ad esempio, il decreto del Ministero delle politiche agricole e forestali del 10 settembre 1999, n. 356, recante misure per la lotta obbligatoria contro il colpo di fuoco batterico Erwinia amylovora nel territorio della Repubblica). Dato che essa non vede ragioni di modificare tale constatazione nella fattispecie, il criterio della preoccupazione deve essere considerato soddisfatto Per i casi in cui l insorgenza del fuoco batterico è dovuta ad avverse condizioni atmosferiche. Cfr. nota 1. Cfr. nota 2. 3

4 Le misure di aiuto devono prefiggersi un obiettivo di prevenzione,di compensazione o di prevenzione e compensazione. 14. Tale condizione può essere considerata soddisfatta in quanto gli aiuti previsti rivestono un carattere di compensazione (cfr. punto 6, lettera d)) o di prevenzione (l estirpazione di cui al punto 6, lettera e) può prevenire il diffondersi della malattia). Occorre dimostrare la compatibilità delle misure previste con la normativa comunitaria e identificare chiaramente la fitopatia di cui trattasi. 15. Tale condizione può essere considerata soddisfatta in quanto la direttiva 2002/29/CE, analogamente al decreto menzionato al punto 13, prevede l estirpazione delle piante colpite dal fuoco batterico. Inoltre, la fitopatia in questione è chiaramente identificata. È necessario dimostrare che non vi è possibilità di compensazione eccessiva cumulando i diversi regimi. 16. Tale condizione può essere considerata soddisfatta, in quanto gli importi d aiuto previsti, i quali, secondo le informazioni complementari fornite dalle autorità italiane, riguardano sia le spese di estirpazione e reimpianto che la perdita di reddito subita dagli interessati, rappresentano solo l 80% di quelli approvati nell ambito del fascicolo NN 109/2000, che riguardavano solo l estirpazione e il reimpianto ed erano, secondo i risultati di uno studio universitario presentato dalle autorità italiane, inferiori al valore delle piante, indipendentemente dall età. Inoltre, la Commissione può constatare che gli aiuti non sono cumulabili. 17. Tenuto conto delle considerazioni che precedono, la Commissione, che osserva inoltre che l aiuto sarà ridotto in ragione di eventuali importi percepiti a titolo di polizze assicurative e che la soglia di perdita prevista, per i danni provocati dalle condizioni meteorologiche avverse, viene applicata nella fattispecie a titolo di restrizione, può concludere che le disposizioni del punto 11.4 degli orientamenti sono soddisfatte. 18. Per quanto riguarda il rispetto delle disposizioni del punto 11.3 degli orientamenti, la Commissione osserva quanto segue: Il livello del danno deve raggiungere una determinata soglia, fissata al 20% della produzione normale nelle zone svantaggiate e al 30% nelle altre zone. 19. Tenuto conto di quanto indicato al punto 6, lettera a) supra, tale condizione può essere considerata soddisfatta. La soglia del 20% o del 30% va determinata sulla base del confronto tra la produzione lorda della coltura di cui trattasi nell anno in questione e la produzione annua lorda in un anno normale. Quest ultima va generalmente calcolata prendendo come riferimento la produzione lorda media nelle tre 4

5 campagne precedenti, escludendo gli anni in cui è stato pagato un compenso in seguito ad avverse condizioni atmosferiche. 20. Tenuto conto di quanto indicato al punto 6, lettera a) supra, tale condizione può essere considerata soddisfatta (dal momento che dell aiuto possono beneficiare solo quanti procedono alla distruzione degli impianti, la soglia sarà comunque presto raggiunta). Per evitare compensazioni eccessive, l importo dell aiuto pagabile non deve superare il livello medio della produzione durante il periodo normale moltiplicato per il prezzo medio nello stesso periodo, da cui si sottrae la produzione effettiva nell anno in cui si è verificato l evento moltiplicata per il prezzo medio in quell anno. Dall importo dell aiuto vanno inoltre detratti eventuali pagamenti diretti. 21. La Commissione osserva anzitutto che il metodo di calcolo dell aiuto proposto dalle autorità italiane (cfr. punto 6, lettera d)) non corrisponde a quello preconizzato dagli orientamenti. 22. Detto questo, per le ragioni indicate al punto 16 supra (limitazione dell aiuto all 80% per un importo che copriva solo l estirpazione e il reimpianto nell ambito del fascicolo NN 109/2000, mentre, nella fattispecie, l aiuto copre anche la perdita di reddito, che è sempre rilevante in caso di estirpazione), essa può concludere che il meccanismo di aiuto previsto non comporta un rischio di compensazione eccessiva del danno subito. Vanno detratte dall importo dell aiuto eventuali somme percepite a titolo di regimi assicurativi. Occorre inoltre tener conto delle spese ordinarie non sostenute dall agricoltore, come nel caso in cui non sia necessario effettuare il raccolto. 23. Tenuto conto di quanto indicato al punto 7 supra, tale condizione può essere considerata soddisfatta. 24. Alla luce degli elementi che precedono la Commissione può concludere che le condizioni del punto 11.3 degli orientamenti possono essere considerate soddisfatte. 25. Dato che le condizioni dei punti 11.3 e 11.4 degli orientamenti sono soddisfatte, le misure previste dall articolo 14 della legge regionale n. 1 del 30 gennaio 2004 possono beneficiare della deroga di cui all articolo 87, paragrafo 3, lettera c) del trattato, in quanto aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche, senza alterare le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse. Decisione 26. Sulla base dell analisi che precede, la Commissione ha deciso di considerare gli aiuti previsti dall articolo 14 della legge regionale n. 1 del 30 gennaio 2004 compatibili con il mercato comune. 5

6 27. Ove la presente lettera dovesse contenere informazioni riservate da non divulgare, si prega informarne la Commissione entro quindici giorni lavorativi dalla data di ricezione della presente. Qualora non riceva una domanda motivata in tal senso entro il termine indicato, la Commissione presumerà l esistenza del consenso alla comunicazione a terzi e alla pubblicazione del testo integrale della lettera nella lingua facente fede, sul sito Internet La domanda dovrà essere inviata a mezzo lettera raccomandata o fax al seguente indirizzo: Commissione europea Direzione generale dell Agricoltura e dello Sviluppo Rurale Direzione H. Legislazione agricola Unità: H.2. Concorrenza Ufficio: Loi 130 5/128 B-1049 BRUXELLES Fax: Voglia gradire, Signor Ministro, i sensi della mia più alta considerazione. Per la Commissione Mariann FISCHER BOEL Membro della Commissione 6