ATTI del Corso
|
|
- Olimpia Spada
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 ATTI del Corso Specialità e piatti a base di pesce crudo ( sushi, sashimi, carpacci.): problematiche sanitarie e prevenzione dei rischi Alfredo Mengoli Bologna 26 Giugno 2009
3 Inchiesta Associazione Consumatori: ALTROCONSUMO Comunicazione al Ministero salute avente Oggetto: Sushi e Sashimi risultati ns inchiesta nei ristoranti giapponesi.del 24 febbraio Risultati Inchiesta su 19 ristoranti giapponesi di Roma e Milano che fanno anche take away di sushi misto, di sashimi di tonno, e piatti misti completi di hosomaki e uramaki (rotolini di riso e alghe ripieni di pesce o altro): Rischio Anisakis - solo 3 su 19 attuano il congelamento previsto dal Reg CE 853 (x 24 ore a 20 C), anche se in nessuno dei campioni analizzati è stata riscontrata presenza di Anisakis. Rischio Mercurio Dei 19 campioni di sashimi di tonno, 1 superava il limite cogente (Reg CE 1881e succ mod) di 1 mg/kg previsto per il tonno, con 1,34 mg/kg. Rischio istamina 1 campione fra quelli esaminati presentava una [ ] di istamina pari a 134 mg/kg, ossia rientrante in quel range di mg/kg per cui la legge (Reg CE 2073/05) ammette una tolleranza parziale Rischio contaminazione batterica giudizio appena accettabile su alcuni campioni fatti causa eccessiva presenza di muffe e giudizi decisamente negativi in altri causa presenza in eccesso di E. Coli. In nessun campione cmq è stata verificata la presenza di Salmonella e Listeria monocytogenes
4 Istamina Prodotti della pesca ottenuti da specie ittiche associate a un tenore elevato di istidina, (quali specie delle famiglie: Scombridae, Clupeidae, Engraulidae, Coryfenidae, Pomatomidae: p. serra, leccie, suri, Scomberesocidae: costardelle) Prodotti della pesca che hanno subito un trattamento di maturazione enzimatica in salamoia, ottenuti da specie ittiche associate a un tenore elevato di istidina ( specie delle famiglie: Scombridae, Clupeidae, Engraulidae, Coryfenidae, Pomatomidae, Scomberesocidae) n= 9 (*) Limite m= 100 mg/kg n= 9 Limite m= 200 mg/kg c=2 Limite M= 200 mg/kg c=2 Limite M= 400 mg/kg (*) I singoli campioni possono essere prelevati presso dettaglianti. In tal caso non vale il principio art 14 Reg 178/02 secondo cui si presume che l intera partita sia a rischio. n = numero di unità che costituiscono il campione c = numero di unità campionarie i cui valori sono superiori a m o si situano tra m e M m= soglia limite al di sotto della quale tutti i risultati sono considerati soddisfacenti M= soglia limite di accettabilità al di là della quale i risultati non vengono più considerati soddisfacenti
5 Freschezza del pesce nella maggior parte dei campioni fatti, giudizio appena accettabile causa tenori di ABVT (Reg CE 2074/2005, fissa tolleranze per alcune specie ittiche: nel salmone max 35 mg/100 g ) che in genere superano i 25mg/100 g, giudizio decisamente negativo su 1 ristorante in cui risultava 44,93 mg/100g. In virtù di quanto sopra riportato, auspichiamo che le autorità pubbliche adottino i provvedimenti necessari a modificare il comportamento degli operatori di ristorazione che non rispettano gli obblighi previsti di normativa vigente a tutela della salute pubblica
6 Nota Ministero Lavoro, Salute e Politiche sociali Con Nota n (prot. 6709) del 11/03/2009 il Ministero comunica i risultati dell incheista di Altroconsumo e richiama le ASL a porre maggiore attenzione nella valutazione del rischio sulle attività di ristorazione, ponendo particolare attenzione nel corso delle ispezioni al rispetto di quanto prescritto dal Reg. CE 853/04 riguardo al congelamento preventivo del pesce destinato a essere consumato crudo. Dopo l emissione della nota Ministeriale le Capitanerie di Porto e i NAS si sono subito particolarmente attivate nei controlli sui ristoranti. Nota Regione Emilia Romagna Con Nota n del 5/05/2009 avente Oggetto: Consumo prodotti della pesca crudi si trasmette la Nota del Ministero sopracitata, richiamando la Nota Regionale n del 9/10/2008 contenente indicazioni sul congelamento preventivo del pesce destinato a essere consumato crudo (Reg CE 853/04, All. 3, Sez. VII,cap. III,par. D). La nota sottolinea agli operatori dei DSP dell ASL, incaricati dei controlli sugli esercizi di somministrazione che preparano prodotti della pesca destinati a essere consumati crudi, che sono tenuti a verificare che nel piano di autocontrollo dei suddetti esercizi vengano menzionate tutte le procedure adottate per la preparazione di tali alimenti, al fine di ridurre i rischi per i consumatori.
7 Programma h. 8,45- Registrazione partecipanti h. 9,00-9,05 Moderatore: Dr. Alfredo Mengoli Presentazione del corso, apertura e conclusione dei lavori. h ,00 Chef. - Principali specialità e piatti che prevedono l utilizzo di prodotti ittici crudi nella ristorazione nazionale e internazionale: (la gastronomia giapponese in particolare) h. 10,00 10,40 Dr. Alcide Mosso Compiti dell Autorità sanitaria: la prevenzione dei rischi da anisakis. L ispezione in mercatoe in sede di vigilanza. h. 10,40 12,00 Dr. Andrea Gustinelli - Problematiche parassitarie da consumo di prodotti ittici crudi. La nuova mappatura della presenza di Anisakis nei mari italiani h. 12,00 12,50 Prof. Roberto Bernardini L azione dell Anisakis come noxa allergologica h. 12,50 13,30 Dr. Pietro Caramello: Anisakiasi umana: casistica e sintomatologia clinica nell uomo h. 13,30-14,30 Pausa pranzo 14,30 15,30 Dr. Gualtiero Fazio Compiti dell OSA: la prevenzione nelle attività di vendita: HACCP, PRP operative, GHP. h. 15,30 16,00 - Prof. Patrizia Serratore - Problematiche microbiologiche da consumo di di prodotti ittici crudi h. 16,00 17,00 Dr. Gallina Albino - Principali analisi di laboratorio sia chimico-tossicologici che microbiologici. Corrette modalità di campionamento e di inoltro al laboratorio h. 17,00-17,30 - Spazio per domande e/o discussione. Test di apprendimento e gradimento
8 Nota Reg E-R n del 9/10/2008 In base al Reg CE 853/04: I prodotti della pesca che vanno consumati crudi (sushi) Aringhe, sgombri, spratti, salmone dell Atlantico e del Pacifico che saranno sottoposti a un trattamento di affumicatura a freddo (durante il quale la temperatura all interno del prodotto non supera i 60 C) Prodotti della pesca che verranno marinati e/o salati, (se tale trattamento non garantisce la distruzione delle larve di nematodi) devono essere congelati (a una temperatura non superiore a 20 C in ogni parte della massa per almeno 24 ore), il trattamento deve essere eseguito sul prodotto crudo o sul prodotto finito. 1. Durante la loro immissione sul mercato, questi prodotti devono essere accompagnati da una attestazione del produttore che indichi il trattamento al quale sono stati sottoposti, salvo qualora siano forniti al consumatore finale (Reg CE 853). Quindi un esercizio di somministrazione che si rifornisce es. di sushi, dovrà richiedere al fornitore la prevista certificazione da tenere agli atti ed esibire a richiesta degli organi di controllo. 2. Se il sushi (o altri prodotto a base di pesce crudo) viene preparato nell esercizio stesso di somministrazione, occorre che il procedimento di congelazione figuri nell ambito del proprio piano di autocontrollo.
9 Proposta Regione Emilia-Romagna Due tipologie di consumatori: consumatori informati e consumatori non informati ( la maggioranza). Le campagne informative inoltre possono al limite ridurre il divario attualmente esistente fra queste 2 categorie, ma non risolverebbero da sole il problema, anzi forse fanno si che si diffonda solo un inutile allarmismo, che poi allontana il consumatore dal prodotto. Esperienze negative BSE e SARS. Al tempo stesso per un Ristorante dichiarare che i pesci sono decongelati (in quanto sottoposti a trattamento di congelazione per prevenire una parassitosi), comporta solo un danno, perché il consumatore coglie solo che esiste un problema e questo determina solo che si allontana dal consumo di quel prodotto. Inoltre non è obbligatorio sia riportata nei menù quando trattasi di fornitura al consumatore finale (combinato disposto dell art. 5 comma 13 Dlvo 109/92 e dell Alleg. III, sez. VIII, cap. 3, par.d, punto 3 Reg. CE 853/04 ). Quindi non lo si intende come un prodotto conservato termicamente per lungo tempo (congelato) ma come una bonifica con un breve trattamento termico ( - 20 C x 24 ore).
10 Problemi sollevati dagli OSA: i produttori di alici marinate lamentano che se congelate diventano una pappa. Diverse prove organolettiche casalinghe effettuate congelando un prodotto finito (già marinato e sott olio) con conseguente prove di assaggio comparata con un prodotto non bonificato, non ha però evidenziato differenze visive e organolettiche sostanziali. C è anche chi fa le alici marinate in casa congelandole nel frigo domestico prima della marinature e dichiara che gli vengono sempre sode e organoletticamente apprezzabili. Proposta: Continuare a congelare senza essere costretti a dichiarare nel menù lo stato fisico (decongelato) in quanto trattasi di bonifica espressamente richiesta dalla legge (norma cogente), che però come visto non comporta l obbligo in questa fase di essere dichiarata. Occorre invece esigere che questi trattamento sia riportato nel Piano di autocontrollo del ristoratore ( in linea con la Nota Regionale n del ), questo anche per evitare dissensi con le Capitanerie e col NAS, anche se per alcuni di questi Organi di controllo questo solo provvedimento non è sufficiente, per cui l ideale sarebbe l emissione di una Nota o Circolare esplicativa da parte del Ministero. L emissione di una Nota esplicativa darebbe giustificazione, in base al combinato delle norme sopracitate, 1) del perchè la non menzione nel menù di un trattamento cogente non genera confusione nel consumatore, e non configura una frode aliud pro alio, e 2) eviterebbe interpretazioni a macchia di leopardo sul territorio nazionale.
11 Il trattamento a 20 C x minimo 24 ore è obbligatorio se il trattamento non è già stato fatto a monte o il prodotto non proviene da un area indenne. Il Reg CE 853 dice che non c è l obbligo di indicare che il prodotto è stato trattato se è destinato al consumatore finale. I prodotti della pesca di cui al paragrafo 1 devono essere accompagnati, alla loro immissione sul mercato, da una attestazione del produttore che indichi il trattamento al quale sono stati sottoposti, salvo qualora siano forniti al consumatore finale Art 4, comma 3 Dlvo 109/92 la denominazione di vendita comporta una indicazione relativa allo stato fisico in cui si trova il prodotto alimentare o al trattamento specifico da esso subito (es surgelato, affumicato) se l omissione di tale indicazione può creare confusione nell acquirente. Art. 5 comma 13 Dlvo 109/92 la menzione di cui all art. 4 comma 3 non è obbligatoria, salvo nel caso non sia espressamente prescritta da norme specifiche, tuttavia l ingred sottoposto a rad. ionizzante deve sempre essere accompagnato da una indicaz. del trattamento Art. 2 comma a del Dlvo 109 l etichettatura e le relative modalità di realizzazione sono destinate ad assicurare la corretta e trasparente informazione del consumatore. Esse devono essere effettuate in modo da non indurre in errore l acquirente sulle caratteristiche del prodotto alimentare e precisamente sulla natura, sulla identità, sulla qualità, sulla composizione, sulla quantità, sulla conservazione, sull origine o la provenienza, sul modo di fabbricazione o di ottenimento del prodotto stesso
Compiti dell Autorità sanitaria: la prevenzione dei rischi da anisakis. L ispezione in mercato e in sede di vigilanza.
SPECIALITA E PIATTI A BASE DI PESCE CRUDO (sushi,sashimi, carpacci..): problematiche sanitarie e prevenzione dei rischi Compiti dell Autorità sanitaria: la prevenzione dei rischi da anisakis. L ispezione
DettagliIl campionamento e le analisi nel controllo dei prodotti ittici
Il campionamento e le analisi nel controllo dei prodotti ittici Dr. Albino Gallina Laboratorio di Tossicologia Istituto Zooprofilatico Sperimentale delle Venezie agallina@izsvenezie.it Bologna, 26 giugno
DettagliRINTRACCIABILITA RISCHI SANITARI e SINDROME SGOMBROIDE. Renato Malandra ATS Città Metropolitana
RINTRACCIABILITA RISCHI SANITARI e SINDROME SGOMBROIDE Renato Malandra ATS Città Metropolitana RISCHIO SINDROME SGOMBROIDE che cos è la sindrome sgombroide? cosa fare per prevenirla è una patologia che
DettagliForum sulle disposizioni normative comunitarie e nazionali
Forum sulle disposizioni normative comunitarie e nazionali Centro Congressi Torino Incontra, 17 giugno 2013 1 M.llo Luogotenente Renato BROSCO Capo Sezione Polizia Marittima e Difesa Costiera Normativa
DettagliATTENTI AL TONNO. La corretta gestione del tonno. Scopri come conservare correttamente il tonno CLICCA QUI. da oltre
periodico d informazione alimentare 22 ottobre 2018 ATTENTI AL TONNO La corretta gestione del tonno Scopri come conservare correttamente il tonno CLICCA QUI Il problema ed i rischi connessi Il Ministero
DettagliATTENTI AL TONNO La corretta gestione del tonno
periodico d informazione alimentare 3 Luglio 2017 ATTENTI AL TONNO La corretta gestione del tonno Scopri come conservare correttamente il tonno CLICCA QUI Il problema ed i rischi connessi Il Ministero
DettagliAttività comunitaria concernente i criteri microbiologici degli alimenti in funzione della valutazione del rischio
Attività comunitaria concernente i criteri microbiologici degli alimenti in funzione della valutazione del rischio Laura Toti,, Eva Alessi Focus su sicurezza d uso e nutrizionale degli alimenti 21-22 22
DettagliGestione delle NC microbiologiche
Gestione delle NC microbiologiche IL CONTROLLO MICROBIOLOGICO DEGLI ALIMENTI: CAMPIONAMENTO, INTERPRETAZIONE DEL RISULTATO, FLUSSI INFORMATIVI e GESTIONE DELLE NC Torino 10-11 11 giugno 2013 Asti 18-19
DettagliIL CONGELAMENTO DI MATERIE PRIME E SEMILAVORATI NEGLI ESERCIZI DI RISTORAZIONE E NEI LABORATORI DI GASTRONOMIA E PASTICCERIA
IL CONGELAMENTO DI MATERIE PRIME E SEMILAVORATI NEGLI ESERCIZI DI RISTORAZIONE E NEI LABORATORI DI GASTRONOMIA E PASTICCERIA 1. Premesse Per affrontare l argomento, è opportuno innanzitutto dare alcune
DettagliI piani di campionamento ed il Reg. CE 1441/2007 Quando e come
Shelf life Criteri di applicazione e di valutazione I piani di campionamento ed il Reg. CE 1441/2007 Quando e come Paolo Daminelli Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna
DettagliSSICA. - Regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai "Nuovi alimenti"
Normativa Regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai "Nuovi alimenti" Regolamento (UE) N. 1019/2013 della Commissione del 23 ottobre 2013 che modifica
DettagliSSICA. - Regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai "Nuovi alimenti"
Normativa Regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai "Nuovi alimenti" Regolamento (UE) N. 1019/2013 della Commissione del 23 ottobre 2013 che modifica
DettagliDr. Albino Gallina Laboratorio di Tossicologia Alimentare Istituto Zooprofilatico Sperimentale delle Venezie.
Laboratorio di Tossicologia Alimentare Istituto Zooprofilatico Sperimentale delle Venezie agallina@izsvenezie.it Ferrara, 20 ottobre 2011 Il Pacchetto igiene si applica a tutti i prodotti alimentari per
DettagliAi Direttori Generali delle ASL della Regione Lombardia LORO SEDI
Giunta Regionale Direzione Generale Sanità Data: Protocollo: Ai Direttori Generali delle ASL della Regione Lombardia LORO SEDI Circ. 13 /SAN Ai Responsabili dei Dipartimenti di Prevenzione Veterinari delle
DettagliAi Direttori Generali delle ASL della Regione Lombardia LORO SEDI
Giunta Regionale Direzione Generale Sanità Data: Protocollo: Ai Direttori Generali delle ASL della Regione Lombardia LORO SEDI Circ. 19/SAN/07 Ai Responsabili dei Dipartimenti di Prevenzione Veterinari
DettagliProgetto sushi Dott. Gianfranco Masotti ASL Roma/A
Progetto sushi Dott. Gianfranco Masotti ASL Roma/A Verifica delle condizioni igieniche, operative e strutturali in ristoranti giapponesi che preparano e somministrano prodotti a base di pesce crudo Il
DettagliSushi: campagna di verifica analitica-ispettiva
Dipartimento della sanità e della socialità LABORATORIO CANTONALE Sushi: campagna di verifica analitica-ispettiva Aziende ispezionate: Campioni analizzati: Campioni non conformi: 12 12 Immagine tratta
Dettagli~ COMANDO GENERALE DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO ~ FRODI E SOFISTICAZIONI
~ COMANDO GENERALE DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO ~ FRODI E SOFISTICAZIONI TENENTE DI VASCELLO (CP) ROBERTA DI DONNA COMANDANTE UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI CESENATICO PRINCIPALI FRODI NEL
DettagliPescara, 13 aprile Capitano di Corvetta Giuseppe BARRETTA Capo di 2 cl. Filomena BATTISTA
DIREZIONE MARITTIMA DI PESCARA Le violazioni più diffuse nella commercializzazione di prodotti ittici Pescara, 13 aprile 2015 Capitano di Corvetta Giuseppe BARRETTA Capo di 2 cl. Filomena BATTISTA 1 Il
DettagliPrime strategie e metodologie di applicazione del Reg. (CE) 2073/ continuità o discontinuità con il sistema di autocontrollo HACCP?
Mercoledi 19 Settermbre 2007 Prime strategie e metodologie di applicazione del Reg. (CE) 2073/2005 - continuità o discontinuità con il sistema di autocontrollo HACCP? Dott. Ivano Panini INTRODUZIONE Studio
DettagliALBERO DELLE DECISIONI SUL
Sono Alimenti di Origine Animale per i quali l Allegato III Reg. CE 853/04 prevede requisiti specifici? ALBERO DELLE DECIONI SUL RICOSCIMENTO Es. confezionamento miele Sono prodotti composti di natura
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA CAMPIONAMENTO ALIMENTI
Pagina 1 di 5 ISTRUZIONE OPERATIVA REVISIONE NUMERO DATA REDATTA DA DIR VERIFICATA DA RAQ APPROVATA DA AMM PARAGRAFO REVISIONATO NUMERO MOTIVO 00 15/01/09 Prima emissione 01 15/03/12 5 02 24/01/13 3 02
DettagliCondizioni igieniche, operative e strutturali nei ristoranti giapponesi
PESCE CRUDO Condizioni igieniche, operative e strutturali nei ristoranti giapponesi Gianfranco Masotti 1, Paolo Amadei 2, Luigi Lanni 3 1 Servizio Veterinario - AUSL RM/A 2 Servizio IAN - AUSL RM/A 3 IZSLT
DettagliContaminazione delle filiere alimentari. Dr. D'Aurizio Guglielmo P.F. Veterinaria e Sicurezza Alimentare
Contaminazione delle filiere alimentari 1 Regolamenti del pacchetto igiene 2 Separazione delle responsabilità fra OSA e Autorità Competenti OSA: responsabilità disposizioni di dare piena contenute particolare
DettagliRISCHIO SINDROME SGOMBROIDE. che cos è la sindrome sgombroide? cosa fare per prevenirla
RISCHIO SINDROME SGOMBROIDE che cos è la sindrome sgombroide? cosa fare per prevenirla è una patologia che si manifesta solo dopo il consumo di determinati pesci in cui si è formata una ammina tossica
DettagliManuale di buone pratiche di igiene
Manuale di buone pratiche di igiene Reg. (CE) 852/2004 sull igiene dei prodotti alimentari Art.5 Analisi dei pericoli e punti critici di controllo 1. Gli operatori del settore alimentare predispongono,
DettagliTemperature di conservazione durante il trasporto. Normativa di riferimento
Temperature di conservazione durante il trasporto (salvo diverse indicazioni riportate dal produttore in etichetta per alcuni prodotti) Rif. Bassoli et al. AIVEMP newsletter n.1 gennaio 2011 Prodotto massima
DettagliA. Causare perdita di coscienza e di sensibilità che duri fino alla morte dell animale B. Causare perdita di coscienza C. Causare morte istantanea
Commissione esaminatrice del Concorso pubblico, per titoli ed esami, per n. 1 posto di Dirigente Veterinario disciplina Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto
Dettagli11. In quale sezione del reg 853/2004 si parla di "latte crudo e prodotti lattiero-caseari trasformati"? A Sezione III B Sezione IX C Sezione XIV
Commissione esaminatrice del Concorso pubblico, per titoli ed esami, per n. 1 posto di Dirigente Veterinario disciplina Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto
DettagliSEMINARIO PRODOTTI ITTICI
SEMINARIO PRODOTTI ITTICI La legislazione applicata alla commercializzazione dei prodotti della pesca Salvatore Baglieri Servizio Veterinario Igiene degli Alimenti di O. A. - AUSL 7, Ragusa Comiso 05 Marzo
DettagliGestione NC microbiologiche Caso 6 (NC relativa a microrganismi/tossine allegato 2)
27 Caso 6 (NC relativa a microrganismi/tossine allegato 2) Gnocchi di riso con gamberi (preparazione alimentare cotta RTE) prelevati caldi, pronti per essere somministrati, non conforme per Bacillus Cereus
Dettagli3.7 PASTE ALL UOVO FARCITE ARTIGIANALI FRESCHE NON CONFEZIONATE
3.7 PASTE ALL UOVO FARCITE ARTIGIANALI FRESCHE NON CONFEZIONATE Esaminati 428 campioni. Tab.21: Standard di riferimento per paste farcite artigianali fresche confezionate (Circolare del Ministero della
DettagliProgetto SIBILLA KEBAB: Risultati analitici Bologna
Malattie a trasmissione alimentare e microbiologia Predittiva Conoscere, gestire e Prevenire Nome BONILAURI PAOLO Sezione di Reggio Emilia, via Pitagora, 2 42124 Reggio Emilia Progetto SIBILLA KEBAB: Risultati
DettagliFabriano, 26 Ottobre 2011 ERMENEUTICA DEL REGOLAMENTO H.A.C.C.P.: criteri di individuazione e gestione dei punti critici.
Fabriano, 26 Ottobre 2011 ERMENEUTICA DEL REGOLAMENTO 2073 H.A.C.C.P.: criteri di individuazione e gestione dei punti critici Paolo Daminelli Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell
DettagliCONCEPT TAKE AWAY ALL YOU CAN EAT
CONCEPT madai è il nuovo locale di tendenza che unisce la raffinata cucina giapponese alla ricca e saporita cucina cinese. il sushi è Una pietanza semplice e allo stesso tempo elaborata che negli ultimi
DettagliControlli microbiologici degli alimenti
Controlli microbiologici degli alimenti Considerazioni di carattere generale e Regolamento (CE) 2073 / 2005 e successive modifiche Maria Luisa Cortesi Il controllo microbiologico degli alimenti FINALITA
Dettaglie dei PRODOTTI FINITI
Capitolo 7 CONSERVAZIONE dei SEMILAVORATI e dei PRODOTTI FINITI Etichettatura dei prodotti L etichetta di un alimento è molto importante in quanto fornisce tutte le informazioni indispensabili per la corretta
DettagliALFONSO SELLITTO, DOMENICO CACACE, GIUSEPPE PIRONE. Stazione Sperimentale per l Industria delle Conserve Alimentari Parma
ALFONSO SELLITTO, DOMENICO CACACE, GIUSEPPE PIRONE Stazione Sperimentale per l Industria delle Conserve Alimentari Parma CibusTec 2009 Parma, 30-10-2009 LA NORMA UNI EN ISO 22000 È stata pubblicata a novembre
DettagliIL CONTROLLO NELLA FILIERA ITTICA. (Reg. CE 1224/09)
IL CONTROLLO NELLA FILIERA ITTICA (Reg. CE 1224/09) Partita il quantitativo di prodotti della pesca e dell acquacoltura di una determinata specie della stessa presentazione proveniente dalla stessa pertinente
DettagliAllerte: presentazione di alcuni casi pratici. Stefano Ferrarini Az. Ulss n. 6 Vicenza Vicenza
Allerte: presentazione di alcuni casi pratici Stefano Ferrarini Az. Ulss n. 6 Vicenza Vicenza. 23.11.2013 Complessivamente, nel terzo trimestre 2013 sono state trasmesse, attraverso il sistema di allerta
DettagliIl latte crudo è un prodotto come gli altri? Il latte crudo è un prodotto a rischio?
Il latte crudo è un prodotto come gli altri? Il latte crudo è un prodotto a rischio? tutti i prodotti alimentari non sottoposti a trattamento sono più a rischio dei prodotti trattati la qualità igienico
DettagliAsti 15 novembre 2013 Dott.ssa Angela Maria Allegra
IL REGOLAMENTO CE n. 2073/2005: Aspetti applicativi ed esperienze in campo nel settore lattiero-caseario e nel settore delle carni e dei prodotti carnei Asti 15 novembre 2013 Dott.ssa Angela Maria Allegra
DettagliMODULO UNITÀ 2.3 CONTROLLO, QUALITÀ E SICUREZZA ALIMENTARE
MODULO 2 UNITÀ 2.3 CONTROLLO, QUALITÀ E SICUREZZA ALIMENTARE Pag. 154 La sicurezza alimentare Il concetto di sicurezza alimentare è cambiato nel tempo: in passato disponibilità materiale di approvvigionamenti
DettagliREGIONE PIEMONTE BU44 31/10/2018
REGIONE PIEMONTE BU44 31/10/2018 Codice A1409A D.D. 19 settembre 2018, n. 583 Applicazione della DGR 28-5718 del 2 ottobre 2017. Indicazioni operative per la gestione sanitaria dell'attivita' di pesca
DettagliPiano Regionale relativo al controllo degli Alimenti triennio : alcune considerazioni
Ce.Re.M Piano Regionale relativo al controllo degli Alimenti triennio 2010-2012: alcune considerazioni Il Piano In generale Le matrici inserite per la determinazione di parametri chimici sono state precisamente
DettagliLa consulenza S.A.T.A. (Servizio di Assistenza Tecnica agli Allevamenti )
La consulenza S.A.T.A. (Servizio di Assistenza Tecnica agli Allevamenti ) Protocolli per le corrette norme igieniche e per la rintracciabilità Dott. Marco Pirovano Specialista S.A.T.A. Settore Sistemi
DettagliCampionamento di matrici alimentari e ambientali in autocontrollo
Campionamento di matrici alimentari e ambientali in autocontrollo Francesco Tonucci - IZSUM Pesaro Fabriano 07 luglio 2016 RT-08 rev 03 - Prescrizioni per l'accreditamento dei laboratori di prova 3.
DettagliFiore di Merluzzo d Alaska 120g MSC
Fiore di Merluzzo d Alaska 120g MSC Codice Globe: 12162232 Codice Articolo: 12162232 EAN: 7613033440809 Numero di registro sanitario e/o codice EMB.: FR 76.482.001 CE Denominazione di vendita: Porzione
DettagliMANUALE PER IL CONTROLLO UFFICIALE PRESSO OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTA- RE PRODOTTI A BASE DI CARNE
ALIMENTA- RE PRODOTTI A BASE DI CARNE 1 PREMESSA ALL UTILIZZO DEL MANUALE PER IL CONTROLLO UFFICIALE PRESSO OPERATO RI DEL SETTORE Il presente manuale rappresenta la parte specialistica riferita agli OSA
DettagliCriteri microbiologici nella Ristorazione collettiva: esperienze degli Istituti Zooprofilattici. Dott. Carlo Ercolini IZSPLV, Sezione di La Spezia
Criteri microbiologici nella Ristorazione collettiva: esperienze degli Istituti Zooprofilattici Dott. Carlo Ercolini IZSPLV, Sezione di La Spezia La sicurezza igienico - sanitaria di un alimento si ottiene
DettagliLa shelf life dei prodotti e le analisi di laboratorio: quando sono necessarie?
APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO CE 2073/05 e smi Quando e a cosa servono le analisi su alimenti e superfici La shelf life dei prodotti e le analisi di laboratorio: quando sono necessarie? APPLICAZIONE DEL
DettagliSICUREZZA ALIMENTARE: medici e veterinari per la salute dei cittadini
SICUREZZA ALIMENTARE: medici e veterinari per la salute dei cittadini ATS Città Metropolitana di Milano Dipartimento di Prevenzione Medico Dirigente Medico Linda Mantia Sicurezza alimentare La SICUREZZA
DettagliHazard Analysis Critical Control Points. (Dlg. 155/97)
Hazard Analysis Critical Control Points (Dlg. 155/97) L'HACCP (Hazard-Analysis and Critical Control Points) è un protocollo (ovvero un insieme di procedure), volto a prevenire le possibili contaminazioni
DettagliL attività della Regione Emilia Romagna a protezione dei soggetti celiaci
L attività della Regione Emilia Romagna a protezione dei soggetti celiaci Marina Fridel Laura Vicinelli Assessorato Salute e Politiche Sociali Regione Emilia Romagna Bologna 18 marzo2013 Numero casi di
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA CAMPIONAMENTO ALIMENTI
Pagina 1 di 5 ISTRUZIONE OPERATIVA REVISIONE NUMERO DATA REDATTA DA DIR VERIFICATA DA RAQ APPROVATA DA AMM PARAGRAFO REVISIONATO NUMERO MOTIVO 00 15/01/09 Prima emissione 01 15/03/12 5 02 24/01/13 3 02
DettagliAlimenti e salute. M. Fridel
Alimenti e salute Malattie trasmesse da alimenti Tasso medio annuo di incidenza di circa 1,1 casi su 10.000 abitanti Veicoli Eziologia Sede di preparazione dell alimento Fattori di Rischio individuati
DettagliOGGETTO: Relazione sull attività svolta da Bioleader srl in Vs. favore nell anno scolastico in corso
Torino, 18/11/2015 OGGETTO: Relazione sull attività svolta da in Vs. favore nell anno scolastico in corso La società, fondatrice di Retebiolab srl, è incaricata dal Comune di Nichelino di eseguire i controlli
DettagliCOMUNE DI RAPALLO ALLEGATO N. 3 LIMITI DI CONTAMINAZIONE MICROBICA: - ALIMENTI - SUPERFICI
COMUNE DI RAPALLO ALLEGATO N. 3 LIMITI DI CONTAMINAZIONE MICROBICA: - ALIMENTI - SUPERFICI 1 CARNI e PRODOTTI ITTICI CRUDI CARNI BOVINE/SUINE 10 6 ufc/g 10 3 ufc/g Assenza in 25 Assenza in 25 CARNI AVICUNICOLE/SELVAGGINA
DettagliPROVA SCRITTA N I prodotti della pesca congelati devono essere conservati alla temperatura almeno di A C B C C.
Commissione esaminatrice del Concorso pubblico, per titoli ed esami, per n. 1 posto di Dirigente Veterinario disciplina Igiene della produzione, trasformazione, commercializzazione, conservazione e trasporto
DettagliLa vigilanza delle C.C.I.A.A. e l etichettatura dei prodotti tessili
La vigilanza delle C.C.I.A.A. e l etichettatura dei prodotti tessili Maria Paola Cometti Responsabile Settore Promozione Estero Tutela e regolazione del mercato LE COMPETENZE DELLE C.C.I.A.A. IN MATERIA
DettagliCOMUNE DI PALERMO Area della Scuola e Realtà dell Infanzia Ufficio Servizi per le Scuole
COMUNE DI PALERMO Area della Scuola e Realtà dell Infanzia Ufficio Servizi per le Scuole Criteri Microbiologici Allegato n. 3 (pag.1 6) CRITERI DI SICUREZZA ALIMENTARE CRITERI DI IGIENE DEL PROCESSO CARNI
DettagliETICHETTATURA e PRESENTAZIONE del PRODOTTO ALIMENTARE.
Corso ECM ETICHETTATURA e PRESENTAZIONE del PRODOTTO ALIMENTARE. Le informazioni obbligatorie e volontarie al consumatore secondo la normativa vigente Docente:,, Ferrara 12/04/2017 ore 09.00-17.30 Sala
Dettaglicorso di cucina avanzato cenoacasa
TEMATICHE PRINCIPALI TRATTATE Attrezzature in cucina principali tecniche di taglio e di preparazione sicurezza tecniche di cottura conservazione dei prodotti alimentari PROGRAMMA CORSO DI CUCINA AVANZATO
DettagliGiunta Regionale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali
Giunta Regionale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Veterinario ed Igiene degli Alimenti Il Dirigente Responsabile del Servizio Gabriele Squintani TIPO ANNO NUMERO Reg. PG 2008 72954
DettagliCARNI BOVINE CRUDE microrganismi, loro tossine o metaboliti limiti microrganismi limiti
CRITERI DI SICUREZZA ALIMENTARE CRITERI DI IGIENE DEL PROCESSO CARNI BOVINE CRUDE tagli di carne refrigerata e congelata Salmonella assente in 10 g porzioni unitarie di carne refrigerata e non refrigerata
DettagliTemperatura massima durante il trasporto ( C) Mantenimento della catena del freddo e temperatura non superiore a 10 C all arrivo a destinazione
06-08-2019 Temperature di conservazione Temperature di conservazione durante il trasporto (salvo diverse indicazioni riportate dal produttore in etichetta per alcuni prodotti) Rif. Bassoli et al. AIVEMP
DettagliIL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI E LA VERIFICA DELL'ETICHETTATURA
IL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI E LA VERIFICA DELL'ETICHETTATURA Organizzazione dei sistemi di controllo Organizzazione dei sistemi di controllo U.E. UVAC/PIF MIN. SAN. NAS REGIONE ARPA DIREZIONE
DettagliPrevenire e gestire i pericoli microbiologici nelle mense scolastiche
IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO 16 Settembre 2014 Prevenire e gestire i pericoli microbiologici nelle mense scolastiche Lucia Decastelli SC Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni
DettagliLABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO
LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO SICUREZZA ALIMENTARE Il quadro normativo tra regolamenti comunitari e legislazione regionale SICUREZZA ALIMENTARE La garanzia che l alimento non provochi
DettagliCOMUNE DI PIANEZZA CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA LIMITI DI CONTAMINAZIONE MICROBICA
COMUNE DI PIANEZZA CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA LIMITI DI CONTAMINAZIONE MICROBICA Limiti di contaminazione microbica - Comune di Pianezza a.s. 2011-2012 1 YOGURT
DettagliObblighi per gli operatori della ristorazione e per il controllo ufficiale alla luce del Reg. CE 2073/05 e s.m.i.
APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO CE 2073/05 NELLA RISTORAZIONE: stato dell'arte, scenari e prospettive per la qualità del prodotto e la sicurezza del consumatore Obblighi per gli operatori della ristorazione
DettagliFUNGHI DELLA URBANI TARTUFI srl FUNGHI PORCINI INTERI CONGELATI. (Boletus edulis e relativo gruppo) Fungo porcino intero congelato 500 g F60068UT
FUNGHI DELLA REVISIONE 03 del 07/01/2016 Pag 1 di 6 1.1 DESCRIZIONE 1.2 T.M.C. 1 CARATTERISTICHE E REQUISITI GENERALI DEL PRODOTTO Prodotto costituito da funghi appartenenti alla specie Boletus edulis
DettagliLegislazione comunitaria in materia di etichettatura degli oli di oliva
Legislazione comunitaria in materia di etichettatura degli oli di oliva I provvedimenti legislativi più importanti in materia di etichettatura degli oli sono i seguenti: Il reg. (CE) 1513 / 2001 del 23
DettagliLa freschezza del pesce. Renato Malandra ATS Città Metropolitana
La freschezza del pesce Renato Malandra ATS Città Metropolitana temperature di conservazione i prodotti della pesca freschi e scongelati : 0-1 C con scaglie di ghiaccio le semiconserve : 0-4 C i prodotti
DettagliREGOLAMENTO (CE) N. 1441/2007 DELLA COMMISSIONE
L 322/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 7.12.2007 REGOLAMENTO (CE) N. 1441/2007 DELLA COMMISSIONE del 5 dicembre 2007 che modifica il regolamento (CE) n. 2073/2005 sui criteri microbiologici applicabili
DettagliI controlli ufficiali nel settore ittico
AGGIORNAMENTI SULLE TECNICHE E SULL ORGANIZZAZIONE DEI C.U. AI SENSI DEL REG.CE 882 E SUI REGOLAMENTI COMUNITARI SULL IGIENE E SICUREZZA ALIMENTARE 12 e19 settembre 2017 Sala conferenze Fondazione Cassa
DettagliPescherie 10 e lode. Azienda ULSS 9 Dipartimento di Prevenzione. Treviso 7 novembre giugno Azienda ULSS 9 Dipartimento di Prevenzione
Pescherie 10 e lode Treviso 7 novembre giugno 2016 Azienda ULSS 9 Dipartimento di Prevenzione Azienda ULSS 9 Dipartimento di Prevenzione Mercato Ittico di Milano Dr Valerio Ranghieri NON CONFORMITA MA
DettagliValerio Giaccone Dipartimento di Medicina animale, Produzioni e Salute Università di Padova. Il domani dell etichettatura.
Valerio Giaccone Dipartimento di Medicina animale, Produzioni e Salute Università di Padova Il domani dell etichettatura etichettatura Ancona 7 dicembre 2012 Scopo della lezione Illustrare i punti salienti
DettagliCaratterizzazione della qualità microbiologica delle paste ripiene con prodotti a base di carne: tortellini prodotti a Bologna
Ferrara 8 giugno 2015 Caratterizzazione della qualità microbiologica delle paste ripiene con prodotti a base di carne: tortellini prodotti a Bologna Emilia Guberti Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione
DettagliOggetto: Modelli di cartelli da utilizzare negli esercizi di vendita e somministrazione di prodotti alimentari per i prodotti non preimballati.
Oggetto: Modelli di cartelli da utilizzare negli esercizi di vendita e somministrazione di prodotti alimentari per i prodotti non preimballati. Con nota dello scrivente Ufficio dello scorso 13 febbraio,
DettagliMALATTIE DA CONTAMINAZIONE BIOLOGICA. Infezioni Intossicazioni Tossinfezioni Infestazioni
1 MALATTIE DA CONTAMINAZIONE BIOLOGICA Infezioni Intossicazioni Tossinfezioni Infestazioni 2 Dose Infettante Minima o DIM Costituisce un limite di batteri patogeni, superato il quale si possono manifestare
DettagliFileté di merluzzo neozelandese 95g
Fileté di merluzzo neozelandese 95g Codice Globe FERT: 1681701 Codice Articolo: 5595 N. di registro sanitario e/o codice EMB.: FR 76.482.01 CE Codice Articolo: 5585 N. di registro sanitario e/o codice
DettagliIttico: una filiera sicura e di qualità
Ittico: una filiera sicura e di qualità Tempestività, freschezza e qualità: sono i pilastri sui quali Erredi Distribuzione, azienda di Monopoli (Ba) con un ampio assortimento di food e non food, ha fondato
DettagliFileté di merluzzo neozelandese 80g
Fileté di merluzzo neozelandese 80g Codice Globe FERT: 12149306 Codice Articolo: Z5593 EAN: 3220440055843 Numero di registro sanitario e/o codice EMB.: FR 76.482.001 CE Denominazione di vendita: Descrizione
DettagliIl controllo di identificazione delle specie e di idoneità al consumo per i funghi secchi e conservati
TECNICI DELLA PREVENZIONE NELL AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO Decreto 58/97 - L 42/99 - DM 27/7/2000 Associazione più rappresentativa d Italia dei Tecnici della Prevenzione riconosciuta con D. M. Ministero
Dettaglisentito il parere del comitato permanente sulla catena alimentare e la salute animale,
Racc. 2003/10/CE del 10 gennaio 2003 (Pubblicata nella G.U.C.E. 11 gennaio 2003, n. L 7). Raccomandazione della Commissione relativa ad un programma coordinato di controlli ufficiali dei prodotti alimentari
DettagliSASHIMI SASHIMI MEDIUM 7 filetti misti + riso bianco
SUSHI SUSHI MEDIUM Misto di 5 Nighiri + 3 Hosomaki SUSHI LARGE Misto di 7 Nighiri + 6 Hosomaki SUSHI XLARGE Misto di 9 Nighiri + 6 Hosomaki SUSHI TUNA & SALMON Misto di 7 Nighiri + 6 Hosomaki SUSHI VEGETARIANO
DettagliLa Nef s.p.a Via Edison, Osimo (An) Tel Fax
Nome del Prodotto RITAGLI DI SALMONE AFFUMICATO (SALMO SALAR) SOTTOVUOTO 500gr Marca / Nome Peso IN CUCINA RITAGLI 500 gr (packaging escluso) Paese di origine Norvegia Durata del prodotto 46 GIORNI Temperatura
DettagliGazzetta ufficiale delle Comunità europee COMMISSIONE
L 7/76 11.1.2003 COMMISSIONE RACCOMANDAZIONE DELLA COMMISSIONE del 10 gennaio 2003 relativa ad un programma coordinato di controlli ufficiali dei prodotti alimentari per il 2003 [notificata con il numero
DettagliI rischi sanitari legati alla preparazione,somministrazione e consumo di alimenti
II Workshop fattorie didattiche 28 novembre 2011 Provincia di Torino I rischi sanitari legati alla preparazione,somministrazione e consumo di alimenti Lucia Decastelli S.C. Controllo Alimenti e Igiene
Dettagli3.13 MANIPOLATI MISTI CRUDI DA CUOCERE (PIETANZE, CONTORNI CON PIU' INGREDIENTI DI ORIGINE ANIMALE E VEGETALE)
3.13 MANIPOLATI MISTI CRUDI DA CUOCERE (PIETANZE, CONTORNI CON PIU' INGREDIENTI DI ORIGINE ANIMALE E VEGETALE) Esaminati 147 campioni. Tab.35: Standard di riferimento per manipolati misti crudi da cuocere
DettagliIl Protocollo Tecnico: applicazione nei laboratori Controllo Alimenti
Il Protocollo Tecnico: applicazione nei laboratori Controllo Alimenti Asti, 22 maggio Torino, 12 giugno 2014 Fabio Zuccon, Silvia Gallina 1 S.C. Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni - IZSTO 1 2
DettagliAspetti sanitari. Chioschi dell acqua: tecnologie e regole 8 ottobre 2013. Enrico Veschetti
Chioschi dell acqua: tecnologie e regole 8 ottobre 2013 Aspetti sanitari Enrico Veschetti Istituto Superiore di Sanità Dipartimento Ambiente e connessa Prevenzione Primaria Caratteristiche di qualità essenziali
DettagliFrodi delle carni fresche e trasformate. Frodi delle carni fresche e trasformate. Frodi delle carni fresche e trasformate
Frodi delle carni di selvaggina Ogni anno consumiamo mediamente circa 82 kg di carne a testa Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria, Padova Le carni
DettagliRegolamento CE 852/2004, requisiti generali in materia di igiene nel settore alimentare
2 Giornata 11.12.09 Regolamento CE 852/2004, requisiti generali in materia di igiene nel settore alimentare Dott. Ciro Russo PACCHETTO IGIENE «I NUOVI REGOLAMENTI» Reg.852/04 Reg.853/04 Reg.854/04 Reg.882/04
DettagliART. 5, lett. d) legge n. 283 del gli alimenti insudiciati, alterati o comunque nocivi
ART. 5, lett. d) legge n. 283 del 1962 gli alimenti insudiciati, alterati o comunque nocivi È vietato impiegare nella preparazione di alimenti o bevande, vendere, somministrare o distribuire per il consumo,
DettagliIl Controllo degli ALIMENTI ETNICI presso l'azienda USL di Bologna
Il Controllo degli ALIMENTI ETNICI presso l'azienda USL di Bologna Franco Santachiara Responsabile programma Sicurezza Alimentare AUSL di Bologna Emilia Guberti Direttore IAN AUSL di Bologna Il contesto
DettagliNORME TECNICHE PER IL METODO DI PRODUZIONE BIOLOGICO
D020 NORME TECNICHE DI PRODUZIONE Rev.07 Pagina 1 BIOS s.r.l. CONTROLLO E CERTIFICAZIONE PRODUZIONI BIOLOGICHE via Monte Grappa, 37C 36063 MAROSTICA (VI) telefono 0424/471125 fax 0424/476947 NORME TECNICHE
Dettagli