CURRLAB - dal curricolo verticale alla certificazione delle competenze

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1 CURRLAB - dal curricolo verticale alla certificazione delle competenze 7

2 CURRLAB - dal curricolo verticale alla certificazione delle competenze SOMMARIO I capitolo - Compiti di prestazione 1.1 Cos è un compito di prestazione 1.2 Ipotesi di compito di prestazione 1.3 I prodotti della rete II capitolo - Rubrica di valutazioni 2.1 Cos è una rubrica di calutazione 2.2 Esempi di rubrica di valutazione 2.3 Diario di bordo III capitolo - La certificazione delle competenze 3.1 dalle indicazioni al curricolo alla certificazione 3.2 Modelli di certificazione delle competenze 3

3 CURRLAB - dal curricolo verticale alla certificazione delle competenze INTRODUZIONE Nell anno scolastico 2014/ 2015 l Istituto Comprensivo Giovanni Paolo II, ha costituito una rete di scuole denominata CURRLAB con l intento di sperimentare, in osservazione delle Indicazioni Nazionali 2012, l attuazione di un Curricolo verticale a cui le scuole avevano già cominciato a lavorare negli anni precedenti. Della rete hanno fatto parte nove scuole afferenti al territorio e che comprendevano Istituti Comprensivi Statali, Scuole Paritarie e, nella seconda annualità, anche un Istituzione Scolastica Secondaria di Secondo Grado. La differenziazione degli ordini di scuola ha consentito ai docenti di confrontarsi sulle esperienze diverse per fascia d età e sperimentare come si costruisce unefficace curricolo verticale che parta dalla scuola dell Infanzia e arrivi fino alla Scuola Secondaria di Secondo Grado per far acquisire agli alunni le competenze declinate nelle Indicazioni, nell osservanza delle otto competenze chiave europee. Nella prima annualità, si è scelto di lavorare su: Campi di esperienza (Scuola dell Infanzia) Italiano Matematica Musica Educazione fisica Per quanto riguarda le tematiche trasversali su: Curricolo verticale Didattica per Competenze Valutazione e Certificazione Inclusione Competenze digitali Il percorso si è articolato con incontri di studio e attività di ricerca-azione nelle classi con il supporto di esperti per le discipline scelte. La decisione di privilegiare una didattica laboratoriale è stata vincente sia per la partecipazione attiva che i docenti hanno dimostrato sia per il coinvolgimento degli alunni che hanno lavorato con materiali, strumenti e strategie didattiche nuove e accattivanti. Si è tenuto conto, insomma, che nella nostra società della conoscenza, l intelligenza, la curiosità, il desiderio e la capacità di imparare rappresentano risorse indispensabili per far fronte alla varietà di messaggi comunicativi e mediatici, al flusso continuo di stimoli e informazioni da cui i nostri ragazzi sono bersagliati. E vero, ormai che la gran parte delle conoscenze un ragazzino le apprende in contesti esterni alla scuola, in modo informale, ma non possiamo sottovalutare il valore strategico e fondante della scuola: è la scuola che ha ancora il compito di fornire gli strumenti per mettere ordine nella caoticità dei messaggi, per sviluppare la capacità critica e di scelta, per costruire gerarchie, mappe, reti di comprensione, per collegare quanto già si sa con il nuovo che si incontra. La capacità di connettere diversi tipi di informazioni e di saperi, di operare scelte consapevoli, di avere uno spirito di intraprendenza porterà alla formazione di un cittadino cosciente, che sa orientarsi e consapevolmente portare avanti le proprie idee di innovazione e di ricerca. 75

4 CURRLAB - dal curricolo verticale alla certificazione delle competenze CURRLAB - dal curricolo verticale alla certificazione delle competenze PREFAZIONE Scuola della rete Istituto capofila: IC «Giovanni Paolo II» Salerno Scuole della rete: VIII Circolo Didattico Salerno IC Calcedonia Salerno VI Circolo Didattico Salerno IC DeCaro Lancusi-Fisciano (Sa) IC di Baronissi (Sa) Dir. Didattica di Baronissi (Sa) Liceo Regina Margherita (Sa) Scuola Paritaria Aggregata S. Teresa Del B. Gesù (Sa) Scuola Paritaria Aggregata R.Agazzi (Sa) La finalità della rete Consolidare la collaborazione tra le scuole partecipanti per focalizzare l attenzione sul Modello Ministeriale di Certificazione delle competenze per le Scuole del Primo Ciclo promuovendo la valutazione autentica mediante l elaborazione di rubriche di valutazione e compiti di prestazione. Promuovere la riflessione e la ricerca sui traguardi per lo sviluppo delle competenze nei vari ordini di scuola, in una prospettiva di verticalizzazione curricolare. Il coinvolgimento della Scuola secondaria di II grado Liceo ReginaMargherita ha rappresentato non solo l occasione per rafforzare le conoscenze e competenze di base, ma anche per attivare processi orientativi. Creare strumenti per la sperimentazione del modello di certificazione e promuovere la verticalizzazione e l acquisizione graduale di competenze. III Fase: AGIRE Attuazione nelle classi partecipanti e nell ambito di un periodo di tempo stabilito delle procedure elaborate. Realizzazione di attività attraverso la sperimentazione di un ventaglio di opportunità per potersi approcciare in modo nuovo ed accattivante alle discipline, per la costruzione di un sapere unitario nell ottica dell interdisciplinarietà. Utilizzo delle discipline quali chiavi di lettura interpretative con il loro potere formativo. Analisi del modello di Certificazione delle competenze: Come promuovere le Competenze? Rivisitazione delle discipline Essenzializzazione dei contenuti Compiti di realtà Didattica laboratoriale Integrazione disciplinare/ Condivisione Rivisitazione della lezione espositiva Realizzazione di attività attraverso la sperimentazione di un ventaglio di opportunità per potersi approcciare in modo nuovo ed accattivante alle discipline, per la costruzione di un sapere unitario nell ottica dell interdisciplinarietà. Utilizzo delle discipline quali chiavi di lettura interpretative con il loro potere formativo. Analisi del modello di Certificazione delle competenze: Come promuovere le Competenze? Rivisitazione delle discipline Essenzializzazione dei contenuti Compiti di realtà Didattica laboratoriale Integrazione disciplinare/ Condivisione Rivisitazione della lezione espositiva Le fasi di attuazione I Fase: PIANIFICARE Incontri dei referenti di progetto delle scuole della rete per l individuazione delle tematiche da affrontare rispetto ai bisogni formativi rilevati in continuità con quanto attuato lo scorso anno. II Fase: ELABORARE Progettazione degli interventi di ricerca-azione da realizzare nelle classi. Elaborazione da parte dei gruppi disciplinari dei diversi strumenti/procedure da sperimentare nelle classi (Prove di valutazione autentica; Rubriche di valutazione). 6 7

5 CAPITOLO I Compiti di prestazione 1.1 Cos è un compito di prestazione Il compito di prestazione scelto dalla Rete è un compito di breve duratacon uno scenario che descrive o introduce la situazione e una serie di domande chiuse e aperte per verificare l uso delle conoscenze. Le domande richiedono al tempo stessol uso di conoscenze e ragionamento Il compito quindi è reale e complesso eper essere portato a termine necessita di conoscenze e abilità disciplinari. Esso inoltre rappresenta il momento in cui osservare, rilevare e descrivere una specifica competenza, nonché uno spazio di autonomia e responsabilizzazione degli allievi nel quale ciascuno di essi può affrontare e portare a termine il compito affidatogli.la realizzazione del compito consente di rilevareil possesso o meno, da parte dell alunno,di competenze utili a realizzarlo e il livello conseguito. Il gruppo di progetto, a seguito dell analisi del modello ministeriale di certificazione delle competenze, si è concentrato nella redazione di questa tipologia di prestazioni da valutare utilizzando la rubrica di valutazione elaborata in funzione del suddetto modello di certificazione. 8 9

6 1.2 Ipotesi di un compito di prestazione D1. Rispettando le proporzioni fai un disegno dell armadio, scegliendo la forma grafica e la scala di riduzione che ritieni più idonea. RETE CURRLAB Esempi di compiti di prestazione di matematica Classe III Scuola Secondaria di I grado I compiti di prestazione proposti sono di breve durata e seguono lo schema proposto di seguito: a) uno scenario (stimolo) che descrive (o introduce) la situazione, b) una serie di domande chiuse e aperte per verificare l uso delle conoscenze. Le domande richiedono l uso integrato di conoscenze e ragionamento, pertanto all alunno sarà richiesto sia di applicare conoscenze matematiche in contesti che richiamano situazioni reali, sia di argomentare. Il gruppo di progetto, a seguito dell analisi del modello ministeriale di certificazione delle competenze, si è concentrato nella redazione di questa tipologia di prestazioni da valutare utilizzando la rubrica di valutazione elaborata in funzione del suddetto modello di certificazione. DALLA LIBRERIA ALL ARMADIO D2. Qual è lo spazio che occupa ciascun libro? 600 cm cm3 400 cm cm2 D3. Spiega come l insegnante riuscirà a sistemarli in un armadio le cui dimensioni interne sono: lunghezza 1 m, altezza 2 m, profondità 0,5 m? D4. Dovendo sistemare i libri per argomento, in 5 sezioni diverse, su ripiani spessi 2,5 cm, a che distanza andranno posizionati i ripiani? 40 cm 38 cm 37 cm 35 cm Competenza Ambito di contenuto Contenuto Ricercare strategie ritenute appropriateper la risoluzione di problemi matematici. Competenza in madrelingua Imparare ad imparare Spazio e figure Comunicazione Organizzazione del lavoro Mappe, piantine eorientamento. Rappresentazione di oggetti nel piano enello spazio. Espressione scritta Gestione dei tempi Reperimento informazioni L insegnante di italiano della classe 3^A deve spostare i libri contenuti in una libreria aperta con 4 ripiani. Vuole sistemarli in un armadio chiuso affinché siano maggiormente protetti. I libri da spostare hanno le seguenti dimensioni 15, 20, 4 cm. Ogni scaffale contiene 25 libri. D5. Sapendo che il psdella carta è 0,8 quale sarà il peso complessivo dei libri? L AQUILONE Competenza Ambito di contenuto Contenuto Ricercare strategie ritenute appropriate per la risoluzione di problemi matematici. Competenza in madrelingua Imparare ad imparare Calcolo Comprensione del testo Organizzazione del lavoro Calcolo aritmetico e algebrico Figure geometriche piane. Testo descrittivo Gestione dei tempi Reperimento informazioni Francesco vuole costruire un aquilone e cerca su internet le istruzioni. Come costruire un aquilone Osservando il disegno e seguendo le indicazioni qui riportate puoi facilmente costruire un aquilone a forma di rombo. Velatura: costituisce la superficie dell aquilone sulla quale il vento esercita una spinta. Per costruirla puoi utilizzare carta, plastica o tessuto. Nervatura: costituisce lo scheletro dell aquiloneche lo sostiene e ne mantiene la forma; il materiale con cui si costruisce la nervatura deve essere leggero (legno o 10 11

7 fibra di vetro). Essa è costituita da due asticelle: una longitudinale, detta longherone,e una trasversale, detta traversa. La lunghezza della traversa deve essere i 2/3 di quella del longherone. Filo di controventatura: è un filo che va fissato lungo tutto il perimetro dell aquilone; contribuisce a rinforzarlo e a mantenerne la forma. Coda: offre resistenza al vento ed ha una funzione stabilizzante. La sua lunghezza deve essere 7 volte quella del longherone. Briglia: è una cordicella alla quale, mediante un anello, viene collegato il filo che ci consente di manovrare l aquilone. La briglia va fissata all aquilone in due punti ciascuno dei quali deve essere equidistante dal punto di intersezione tra le due asticelle della nervatura e dall estremità del longherone. D1: Per costruire la nervatura Francesco ha a disposizione un asticella di legno lunga 100 cm: quale lunghezza avranno il longherone e la traversa del suo aquilone? Scrivi qui di seguito i passaggi che fai per arrivare alla risposta. D2: Il lato della velatura misura 36 cm. Quanti metri di spago serviranno in totale a Francesco per realizzare il filo di contro velatura e la coda dell aquilone Scrivi qui di seguito i passaggi che fai per arrivare alla risposta. D3: Quale sarà la distanza tra i punti di attacco della briglia dell aquilone? 15 cm 20 cm 30 cm 40 cm LE TARIFFE TELEFONICHE Competenza Ambito di contenuto Contenuto Ricercare strategie ritenute appropriate per la risoluzione di problemi matematici. Imparare ad imparare Spirito d iniziativa e imprenditorialità Modellizzazione Organizzazione del lavoro Organizzazione operativa Calcolo aritmetico Gestione dei tempi Reperimento informazioni Pianificazione Roberta, Franco e Daniela si sono trasferiti in Zedlandia. Ciascuno di loro deve attivare il servizio telefonico. Hanno ricevuto le seguenti informazioni dalla compagnia telefonica su due diversi contratti che essa offre. Essi devono pagare un importo fisso mensile e possono scegliere tra due differenti tariffe per ciascun minuto di conversazione. Queste tariffe dipendono dall uso del telefono nella fascia diurna o notturna e dal tipo di contratto scelto. Entrambi i contratti includono alcuni minuti gratis. I dettagli dei due contratti sono riportati nella tabella seguente: Contratto Importo fisso mensile Fascia diurna Tariffa al minuto Fascia notturna Minuti gratis al mese Contratto A 20 zed 3 zed 1 zed 180 Contratto B 15 zed 2 zed 2 zed 200 D1:Roberta telefona per meno di 2 ore al mese. Quale contratto è più economico per lei? Contratto più economico Spiega la risposta che hai dato in termini di importo fisso mensile e minuti gratis al mese. D2:Franco telefona per 5 ore al mese nella fascia notturna. Quale sarebbe per lui il costo mensile di ciascun contratto? Riporta i calcoli eseguiti per rispondere. Costo mensile del contratto A: zed. Contratto Importo fisso mensile Tariffa al minuto Minuti gratis al mese Fascia diurna Fascia notturna Contratto A 20 zed 3 zed 1 zed 180 Contratto B 12 13

8 15 zed 2 zed 2 zed 120 Costo mensile del contratto B. zed. D3: Daniela ha sottoscritto il contratto B e ha speso per un mese del servizio telefonico 75 zed. Quanti minuti ha parlato durante il mese? Mostra il procedimento che hai seguito. Minuti di conversazione telefonica. Valutazione I docenti della disciplina cureranno la valutazione della prova scelta utilizzando la rubrica di valutazione elaborata dal gruppo di Progetto. Tempi Si prevede un ora per eseguire il compito (uno a scelta tra quelli proposti). Autovalutazione (a cura dell alunno) Quale domanda hai ritenuto più semplice? Quale domanda ti ha creato maggiori difficoltà? Quanto hai gradito questa attività? Molto Abbastanza Poco LICEO STATALE REGINA MARGHERITA AMICO LIBRO Obiettivi del Progetto Far nascere e coltivare nei discenti il piacere per la lettura in quanto tale, superando la disaffezione crescente per la comunicazione orale e scritta. Educare all ascolto e alla convivenza civile. Favorire la conoscenza di sé attraverso l approccio e la scelta consapevole tra la molteplicità dei generi letterari. Favorire la circolarità fra libro, mondo e costruzione della persona. Motivare alla conversazione su letture comuni, stimolare ad esprimere il proprio punto di vista e a considerare punti di vista diversi. Favorire lo scambio di idee fra lettori di età e di culture diverse. Attuazione di operazioni culturali sul libro (approfondimenti, rielaborazioni, rapporto tra libro-film, libro-teatro, libro-fumetto ). Organizzazione di incontri con l autore (scrittore, illustratore, fumettista). Prendere consapevolezza delle problematiche etico sociali e culturali del nostro tempo 2. Aree di contenuto Percorsi didattici specifici di comprensione, approfondimento, analisi, rielaborazione, condotti dai docenti di Italiano. Percorsi didattici trasversali che superino l ambito dell educazione linguistici 3. Organizzazione e articolazione delle attività Presentazione dei classici e delle novità librarie. Collaborazione con librerie e case editrici. Scelta di un testo adeguato alle capacità e agli interessi degli alunni. Esercizio di lettura a casa e a scuola. Avvio all analisi letteraria di un testo narrativo. Discussione guidata in classe dal docente di lettere e spunti di riflessione. Discussione per classi parallele. Incontri con autori, editori, esperti e studiosi. Attuazione di operazioni culturali sul libro (approfondimenti, rielaborazioni, rapporto tra libro-film, libro-teatro, libro-fumetto ) 4. Soggetti coinvolti Docenti di Italiano del biennio del Liceo. Discenti delle classi del biennio del Liceo. Autori disponibili alla presentazione del libro e al dibattito su problematiche emerse durante la lettura. Esperti su particolari problematiche. Librerie, case editrici. Genitori, cittadinanza. LICEO R.MARGHERITA SALERNO ELABORARE DATI PARTENDO DA UNA SITUAZIONE REALE (Logico matematica) ANALISI DI UNA SITUAZIONE INDIVIDUAZIONE DEI DATI PROBLEMATIZZAZIONE E RISOLUZIONE 14 15

9 1. Per rinnovare le fioriere di una terrazza si comprano 5 azalee e 6 rododendri spendendo in tutto 199; dopo averle poste a dimora nel terreno ci si accorge che rimane lo spazio per altre piante e si acquistano ancora 3 azalee e 2 rododendri spendendo 81. qual è il prezzo di ciascuna pianta dei due tipi? Livello base L allievo comprende che: - c è relazione tra il numero di piante e la relativa spesa - deve scegliere due incognite Livello intermedio L allievo comprende che: - le incognite sono i prezzi dei due tipi di piante e non le piante Livello avanzato L allievo comprende che: -la traccia fornisce tutte le informazioni utili alla matematizzazione della situazione reale e quale è il legame tra le incognite 1.3 I prodotti della rete DIARIO DI BORDO Percorsi di ricerca-azione Incontro con il libro I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni Scuola Primaria G. Falcone Classe Quinta n. 24 alunni coinvolti INDIVIDUAZIONE DELL ASPETTO DA SVILUPPARE E IPOTESI SU COME FARLO Insegnante /materia Palo Felicita/Italiano I.C. Autonomia 82 Plesso: Saragnano Data Gennaio Maggio 2015 Durata (in ore) 30h Promuovere l interesse per la lettura ed il piacere ad esercitarla. Momento fondamentale è stato la lettura dell insegnante ad alta voce per creare un rapporto affettivo con il libro e per fornire una motivazione coinvolgente. Problematizzazione e risoluzione Livello base L allievo : - Utilizza il linguaggio simbolico e rappresenta i dati - sa che il modello matematico da usare è un sistema di primo grado due equazioni e due incognite (lo ha studiato da poco, non può essere altro) - Usa uno dei cinque metodi studiati ( quello che ricorda meglio) - scrive la risposta Livello intermedio L allievo : - Utilizza il linguaggio simbolico e rappresenta i dati e le relazioni tra essi - Riflette sulla possibile strategia risolutiva prima di elaborare il modello matematico ( si chiede se oltre al sistema vi sia un altro modello altrettanto efficace) - usa il metodo di risoluzione del sistema più adatto - Verifica se la sua soluzione è congrua ai dati della traccia Livello avanzato L allievo : - Utilizza il linguaggio simbolico e rappresenta i dati e le relazioni tra essi - Focalizza l attenzione sul processo risolutivo e non solo sul risultato - Commenta sinteticamente i passaggi con riferimenti a strumenti matematici pregressi ( principi di equivalenza ecc.) - Nella comunicazione della risposta ipotizza una possibile generalizzazione ( ogni volta che.) SITUAZIONE/AM- BITO DECISIONALE MODALITA ORGANIZZATIVE DELLA CLASSE AZIONI FINALIZZATE ALL ATTUAZIONE DEL LAVORO DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE La lettura del libro ha rappresentato la condivisione di un esperienza, in tal modo l atto del leggere è diventato un fattore di socializzazione. - L ambiente di lavoro: la classe. - Durante la lettura dell insegnante tutto il gruppo classe è stato coinvolto nell ascolto. - Il lavoro in gruppo ha previsto la disposizione degli alunni in cerchio in modo da favorire la comunicazione fra di loro. - Il lavoro individuale è stato utilizzato per la comprensione e la rielaborazione del testo. - Discussione collettiva sul lavoro svolto. Il lavoro in gruppo e le discussioni collettive per favorire lo scambio di idee, la conoscenza reciproca, la collaborazione e l aiuto in situazioni di difficoltà. Il lavoro individuale per sviluppare la creatività e per verificare la comprensione testuale, lessicale e grammaticale. Ascolto e comprensione; conversazioni e discussioni collettive; domande e questionari; divisione in sequenze del testo e sintesi; scalette e grafici; rielaborazione e produzione di testi; Problem solving; rappresentazione grafica di fatti e personaggi del romanzo

10 OSSERVAZIONI IN ITINERE SIGNIFI- CATIVE (brevi osservazioni su come interagiscono gli alunni, eventi particolari, ecc.) Durante l arco temporale in cui si è svolta l attività della lettura del libro è stato osservato : -la capacità degli alunni di mantenere una concentrazione e un livello di attenzione progressivamente più lunghi nel tempo; - l interesse degli alunni manifestato attraverso richieste di anticipazioni sulla trama del libro e sulla sua conclusione, l offerta di poter leggere ad alta voce al posto dell insegnante; - la capacità prolungata di rispettare il silenzio e consentire l ascolto di gruppo; - le iniziative spontanee da parte degli alunni per documentarsi sulla trama del libro attraverso ricerche su internet; OSSERVAZIONI CONCLUSIVE DELL ATTIVITÁ (punti di forza e punti di criticità, eventuali modifiche da attuare per migliorare il lavoro) Il lavoro sulla competenza legata al piacere di leggere si è rivelato fondamentale per favorire la crescita anche di altre competenze come : -allenare all ascolto, all attenzione, al silenzio, al rispetto dell altrui interesse; - creare aspettative e suspence, abituando gli alunni ad attendere lo svolgersi degli eventi senza anticipazioni forzate, incrementando l esercizio della costanza attentiva e della pazienza; - conoscere eventi legati al periodo storico in cui è ambientato il romanzo, conoscere figure esemplari da cui attingere modelli e valori. Non si sono riscontrate particolari difficoltà nella realizzazione delle attività se non quelle legate al trovare all interno dell orario curricolare momenti idonei da dedicare alla lettura del libro

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13 RETI DI SCUOLE CURRLAB PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NELLE CLASSI QUINTE Scuola primaria anno scolastico 2014/2015 Direzione didattica statale baronissi Plesso san francesco d assisi Classi coinvolte:va e vb Insegnanti: pierri giuseppina giordano teresa Periodo ricerca-azione: aprile/maggio Gli alunni hanno accolto l iniziativa con molto entusiasmo perché, dalle loro opinioni rilevate mediante un breve braimstorming, è emerso un interesse generale per la lettura di testi che per tradizione vengono studiati negli anni scolastici successivi alla scuola primaria. In questa prima fase le insegnanti hanno anche presentato il libro agli alunni, illustrandone Osservazioni/conclusioni brevemente la trama, il periodo storico e mettendo in evidenza i temi principali. Obiettivo della ricerca: Sperimentazione certificazione delle competenze nelle classi quinte utilizzando dei compiti di prestazione (italiano e matematica) e le relative rubriche di valutazione. DIARIO DI BORDO La sperimentazione in classe ha previsto la realizzazione del seguente compito di prestazione: Incontro con il libro. Alunni coinvolti: alunni classi VA e VB. Focus formativo: Riconoscere le proprie specificità e potenzialità. Metodologia: Attività: Lezione frontale Lavori di gruppo Learning by doing Braimstorming. Organizzazione: classe, piccolo gruppo. Tempi: 12 ore Spazi: aula Mezzi: libri, lavagna interattiva,schede operative, cartelloni, colori, fogli A4, quaderni, fotocamera digitale, copione teatrale. Lettura collettiva Compilazione di schede operative Disegni Riassunto scritto Racconto orale Realizzazione di un cartellone murale Ricerche sull autore Animazione di parti del romanzo. Raccordi interdisciplinari: Arte e immagine, Motoria, Musica, Matematica, Tecnologia,Storia. Fasi di lavoro1 ^ fase: Incontro con il libro Nel mese di aprile, muovendo dall intento di dare continuità al Progetto Lettura, portato avanti negli anni precedenti, è stata proposta ai bambini la lettura collettiva dei Promessi Sposi (versione riadattata per la scuola primaria). Il romanzo era già in dotazione della Biblioteca di Classe, per cui i bambini già avevano avuto modo, precedentemente, di sfogliarlo o di leggerlo. 2^ fase Successivamente le insegnanti hanno proceduto ad una lettura collettiva e selettiva del libro, selezionando, pertanto, le parti e i capitoli più significativi del romanzo. L attività suddetta è stata orientata anche dagli alunni che hanno chiesto espressamente di leggere alcune parti del libro dopo aver approfondito la trama del romanzo. Alla lettura è seguita, poi, una breve discussione guidata sui personaggi del racconto per fare emergere le caratteristiche principali di ognuno. Infine, è stato chiesto ai bambini di esprimere per iscritto su dei bigliettini, il loro giudizio sul carattere di ciascun personaggio, accanto al suo nome. In questo contesto sono emerse anche le simpatie o meno verso alcuni personaggi del romanzo e la vicinanza caratteriale, che hanno condizionato le successive fasi del 24 25

14 lavoro come la scelta del personaggio da colorare o da drammatizzare. 3^ fase La terza fase ha visto la realizzazione di una serie di attività di approfondimento culturale sul libro: compilazione di schede operative, disegni da colorare, riassunto scritto, ricerche sull autore, realizzazione di un cartellone murale (realizzato assemblando i lavori di entrambe le classi). Le schede operative allegate alla narrazione, sono state utilizzate per sviluppare l immaginazione e una certa capacità di contestualizzazione con cui poter riconoscere modelli comportamentali di altri tempi e confrontarli con quelli odierni

15 4^ fase Le attività si sono concluse con la quarta fase.i bambini della VA e della VB hanno scelto una parte o un capitolo che più gli è piaciuto e hanno proposto a piccoli gruppi una lettura animata del romanzo utilizzando il copione teatrale allegato al libro). Le scelte si sono orientate, in particolare, sull incontro tra Don Abbondio e i Bravi e sul matrimonio segreto tra Renzo e Lucia. Il testo teatrale rivisitato in chiave moderna ha previsto anche delle parti cantate estrapolate da testi famosi attuali. DIARIO DI BORDO (MATEMATICA) Il secondo compito di prestazione previsto dalla sperimentazione ha coinvolto la disciplina di matematica. La proposta operativa, dal titolo Inventare problemi di matematica, ha offerto agli alunni l opportunità di percepire la matematica come affascinante attività di pensiero e sviluppare la capacità di costruire e comprendere testi complessi. Obiettivi cognitivi: migliorare le abilità di comprensione del testo di problemi di matematica e della loro risoluzione, attraverso l invenzione di problemi da parte dei bambini. Obiettivi cooperativi : prendere in considerazione l abilità sociale di ascolto, sulla quale i docenti stanno lavorando dall inizio dell anno scolastico. Numero alunni coinvolti: 28 (VA + VB) Metodologia: Ploblem solving Organizzazione: Classe, lavoro individuale Spazi: aula Tempi: 2 ore e trenta minuti Mezzi: fogli A4, quaderni Attività: ascolto, inventare problemi, risoluzione di problemi Osservazioni/conclusioni Il I progetto ha dato esiti positivi, si è rivelato efficace perché ha permesso agli alunni di collaborare in funzione di mete comuni da raggiungere, di interagire e di cooperare con i docenti ed i compagni delle due classi quinte nel corso delle attività proposte. Tutti gli alunni si sono mostrati interessati e si sono sentiti protagonisti di una didattica che si andava costruendo grazie anche ai loro suggerimenti e questo ha rafforzato la motivazione e il grado di coinvolgimento. Il progetto, inoltre, ha previsto la partecipazione di un alunno con bisogni educativi speciali, presente in una classe quinta. L alunno diversamente abile ha partecipato, alle seguenti attività didattiche, in modo spontaneo e consono alle sue potenzialità: ascolto della lettura del libro da parte dei compagni e della successiva drammatizzazione. Per la Valutazione degli alunni si rimanda al materiale cartaceo allegato. Fasi di lavoro 1^Fase: le insegnanti spiegano ai bambini il compito che devono svolgere e presentano le rubriche per la valutazione dell attività disciplinare, chiarendo le modalità di valutazione che verranno adottate. 2^ Fase: partendo dal romanzo dei Promessi Sposi, le docenti avviano una discussione sul matrimonio tra Renzo e Lucia (rivisitato in chiave moderna) e scrivono alla lavagna la seguente traccia: «Renzo e Lucia si devono sposare e hanno a disposizione euro per la cerimonia, per il ristorante, per l abbigliamento, per i mobili e per il viaggio di nozze. Inventa un problema con questi dati e, poi, risolvilo». 3^ fase: alunno procede, quindi, ad inventare un problema, e dopo la sua risoluzione spiega su un foglio come ha ragionato per inventare il problema. 4^ fase: ad ogni bambino viene distribuito un foglio con il tiro al bersaglio per esprimere l indice di gradimento dell attività

16 Capitolo 2 - Rubrica di valutazione CAPITOLO 2 Rubrica di valutazione 2.1 Cos è una rubrica di valutazione Le rubriche di valutazione elaborate dai docenti Referenti della Rete rappresentano uno strumento formativo e valutativo delle prestazioni, senza peraltro trascurare i momenti di auto-valutazione. Nella elaborazione delle Rubriche sono stati seguiti i criteri di seguito riportati: 1. Lettura delprofilo dello studente (Indicazioni nazionali per il curricolodella scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione). 2. Analisi della definizione ufficiale delle otto competenze-chiave (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 (2006/962/ CE)). 3. Analisi del Modello Ministeriale di Certificazione delle competenze. 4. Riferimento al profilo delle competenze previste dal Modello Ministeriale di certificazione attraverso descrittori che rendano riconoscibile la competenza per ogni livello della scala di valutazione. 5. Graduazione dei criteriiniziando dal livello iniziale, per poi passare a quello base, quindi al livello intermedio ed infine a quello avanzato. 6. Attribuzione di un punteggio ad ogni descrittore di livello e definizione di un punteggio massimo per ciascuna competenza. 2.2 Esempi di rubrica di valutazione Osservazioni/conclusioni Gli alunni hanno partecipato con molto interesse al compito assegnato e in tale contesto hanno dimostrato anche un approccio più sereno verso la materia.inoltre, anche dai dati relativi al tiro al bersaglio è emerso che l attività è stata molto gradita dai bambini, che hanno eseguito le varie consegne con attenzione e senza difficoltà. Per eseguire il compito sono state necessarie 2 ore e trenta minuti rispetto alle due ore previste nell ipotesi di lavoro suggerita.per la Valutazione degli alunni si rimanda al materiale cartaceo allegato

17 Capitolo 2 - Rubrica di valutazione Capitolo 2 - Rubrica di valutazione RUBRICA PER VALUTARE LA CAPACITA DI LETTURA E COMPRENSIONE DI UN TESTO DOCENTE. ROSA ANNA PIZZI LIVELLI/DIMENSIONI LIV.A LIV.B LIV.C LIV.D ESPRESSIONE TONO RISPETTO DELLA PUNTEGGIATURA Legge con molta espressione, come quando si parla e usa un tono di voce che cambia a seconda delle parole(tono adatto al contenuto Si ferma ai segni della punteggiatura il tempo giusto e cambia il tono. Legge con espressione, come quando si parla e usa un tono di voce che cambia a seconda delle parole(tono adatto al contenuto) Si ferma ai segni di punteggiatura e cambia il tono. Legge in modo poco espressivo Quasi meccanico Si ferma ai segni di punteggiatura e qualche volta cambia il tono Si ferma ai segni della punteggiatura il tempo giusto e cambia il tono. Non si ferma a tutti i segni di punteggiatura e usa sempre lo stesso tono FLUIDITA E CORRETTEZZA Legge speditamente e correttamente tutte le parole del testo CONTENUTO Comprende l argomento di cui si ORDINE ( LOGICO E TEMPORALE ) parla. Ricorda e distingue i fatti principali e quelli secondari. Individua i personaggi principali (protagonisti) e quelli secondari Sa raccontare in ordine e con scioltezza, dall inizio alla fine, sia i fatti principali che quelli secondari usando anche il tono adatto. LINGUAGGIO Usa un linguaggio corretto, ricco, ricercato e adeguato Legge speditamente tutte le parole Comprende l argomento di cui si parla. Ricorda i fatti principali e quelli secondari. Individua i personaggi principali (protagonisti) e quelli secondari Sa raccontare in ordine, dall inizio alla fine, sia i fatti principali che quelli secondari. Usa correttamente le parole del tempo Usa un linguaggio ricco, corretto e adeguato. Non legge abbastanza velocemente e sbaglia qualche parola Comprende l argomento di cui si parla. Ricorda i fatti principali Individua i personaggi principali (protagonisti) e quelli secondari Ha compreso e sa raccontare in ordine i fatti principali. Usa correttamente le parole del tempo Usa un linguaggio adeguato e si esprime in lingua italiana. Legge lentamente e spesso sbaglia le parole Comprende in parte l argomento di cui si parla. Ricorda solo i fatti principali. Individua alcuni personaggi. Sa raccontare in ordine solo i fatti principali. Non usa sempre in modo corretto le parole del tempo Usa un linguaggio povero e si esprime, qualche volta, in dialetto

18 Capitolo 2 - Rubrica di valutazione Capitolo 2 - Rubrica di valutazione 34 35

19 Capitolo 2 - Rubrica di valutazione Capitolo 2 - Rubrica di valutazione 36 37

20 Capitolo 2 - Rubrica di valutazione Capitolo 2 - Rubrica di valutazione 2.3 Diario di bordo DIARIO DI BORDO - IPOTESI 1 Percorsi di ricerca-azione (Come valutare le competenze attraverso compiti autentici. Utilizzo di un Compito di prestazione e una Rubrica di valutazione) DIARIO DI BORDO - IPOTESI 1 Percorsi di ricerca-azione (Come valutare le competenze attraverso compiti autentici. Utilizzo di un Compito di prestazione e una Rubrica di valutazione) SCUOLA CLASSE Docente / Disciplina Data Durata (in ore) ASPETTO DELL ABILITÀ DA PROMUOVERE. INDIVIDUAZIONE DELL ASPETTO E IPOTESI SU COME FARLO. SITUAZIONE/AMBITO DECISIONALE Ambito didattico, organizzativo, relazionale, MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLA CLASSE AZIONI FINALIZZATE Individuale, in coppia, in piccolo gruppo, gruppo intero. Luogo, organizzazione dello spazio, disposizione dei ragazzi Serie di indicazioni per guidare i bambini ad affrontare il problema ALL ATTUAZIONE DEL LAVORO OSSERVAZIONI IN ITINERE SIGNIFICATIVE (brevi osservazioni su cosa succede agli alunni, come interagiscono, eventi particolari, ecc.) Comunicazione verbale ( ) Comunicazione non verbale ( postura, disposizione nel gruppo, espressioni e comportamento ) OSSERVAZIONI DA PARTE DEGLI ALUNNI OSSERVAZIONI CONCLUSIVE DELL ATTIVITÁ (punti di forza e punti di criticità, eventuali modifiche da effettuare per migliorare il lavoro) (Tutto il lavoro sarà attestato da fotografie) 38 39

21 Capitolo 2 - Rubrica di valutazione Capitolo 3 - La certificazione delle competenze IPOTESI 2 DI UN DIARIO DI BORDO Presentazione del progetto agli alunni. Fattibilità della programmazione espressa dagli alunni con messa in evidenza delle possibili difficoltà. Individuazione di eventuali problematicità. Ricorso a possibili tecniche per il superamento delle difficoltà espresse. Distribuzione degli incarichi in collaborazione con gli alunni. Pianificazione dei compiti. Definizione dei tempi all interno degli incarichi. Stima del tempo complessivo. (Tutto il lavoro sarà documentato da fotografie) PROGETTI DI FORMAZIONE E RICERCA Referente per la valutazione Meriano Anna Maria RETE CURRLAB MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL INFANZIA E DEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE PROGETTI DI FORMAZIONE E RICERCA CAPITOLO 3 La certificazione delle competenze 3.1 Dalle Indicazioni Nazionali, al Curricolo Verticale alla Certificazione delle Competenze. Con il Regolamento dell autonomia, DPR n. 275/1999, vengono introdotte tre innovazioni nel sistema scolastico italiano, che lo caratterizzeranno per gli anni a venire: le Indicazioni Nazionali il Curricolo verticale o di Istituto; lavalutazione e la Certificazione delle Competenze. Con le Indicazioni Nazionali,la scuola entra in una nuova fase dove assume un importanza strategica ancor più che nelle ipotesi precedenti, una progettazione che tenga conto dei momenti di apprendimento declinati nel curricolo verticale e culminanti in una valutazione operata su compiti di prestazione riferiti a situazioni problematiche per lo sviluppo delle competenze chiave descritte nel quadro europeo di riferimento, in considerazione del fatto che ciascun cittadino dovrà disporre di un ampia gamma di competenze chiave per adattarsiin modo flessibile a un mondo in rapido mutamento e caratterizzato da forteinterconnessione. Ora è proprio l istruzione l elementodeterminante per assicurare che i cittadini europei acquisiscano le competenze chiavenecessarie per adattarsi con flessibilità ai mutamenti sempre più veloci della nostra società. Fondamentale per il raggiungimento del successo formativo di tutti, è la necessità di muovere dalle diverse competenze individuali, assicurando la parità e l accesso alla formazione anche a coloro che, a causadi svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali oeconomiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro potenzialitàeducative. Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale. Naturalmente ogni competenza ha una propria importanza ed alcune di esse si 40 41

22 Capitolo 3 - La certificazione delle competenze Capitolo 3 - La certificazione delle competenze sovrappongono e sono correlate tra loro: aspetti essenziali a unambito favoriscono la competenza in un altro. La competenza nelle abilità del linguaggio, della lettura, della scrittura e del calcolo e nelle tecnologiedell informazione e della comunicazione è imprescindibile per l apprendimento, così come imparare a imparare è indispensabile per tutte le attività diapprendimento. Pensiero critico, creatività, iniziativa, capacità di risolvere i problemi, valutazione delrischio, assunzione di decisioni e capacità di gestione costruttiva dei sentimentisvolgono un ruolo importante per tutte e otto le competenze chiave. A partire dalle Indicazioni, dunque, il Collegio progetta il suo Curricolo Verticale. Esso con i Dipartimenti definisce gli obiettivi di Apprendimento relativi al 3 e 5 anno della scuola primaria e al 3 anno di scuola secondaria di primo grado. Anche i docenti della scuola dell infanzia, sulla base dell autonomia didattica e organizzativa, possono individuare gli obiettivi di apprendimento in relazione ai vari campi di esperienza e coerenti con i traguardi di sviluppo delle competenze. Isingoli Consigli di classe, poi, riferiti a ciascuna delle tipologie di scuole presenti nell istituto comprensivo, individuano percorsi didattici comunialle classi con la progettazione di Unità di Apprendimento per competenze e/o di laboratori specifici disciplinarie/o su competenze trasversali secondo criteri di continuità, progressività, gradualità e sviluppo e nella prospettiva della verticalità. Alla progettazione ed attuazione del Curricolo Verticale di Istituto si riconduce anche la valutazione e la conseguente certificazione delle competenze. Sono, questi, aspetti del processo formativo in ambito scolastico ancora piuttosto critici. La valutazione prevede, accompagna e segue i percorsi curricolari; essa assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processidi apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Perché ci sia una corretta azione valutativa si presuppone l esistenza di alcune condizioni imprescindibili come la definizione e la condivisione, a livello di Collegio unitario, dei presupposti teorici, dei riferimenti culturali, delle scelte metodologiche ed operative sulla base dei vincoli e delle aree di discrezionalità che il DPR n. 122 del , Regolamento sulla valutazione, pone e riconosce alle scuole dell autonomia. L art. 1, comma 3 recita: La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. Inoltre, sempre nello stesso articolo, al comma 2, viene ribadito che La valutazione è espressione dell autonomia professionale propria della funzionedocente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Sicuramente il DPR n. 122/2009 pone dei vincoli ma lascia anche ampi spazi discrezionali al Collegio dei Docenti che ha il compito di tracciare le linee metodologiche- operative che risultino coerenti con i presupposti culturali e formativi della valutazione, comuni ai vari ordini di scuola pur nel rispetto delle loro specificità. Alcune di queste linee comuni riguardano: il diritto di ogni alunni ad una valutazione trasparente e tempestiva; il diritto di ogni alunno e di ogni famiglia di conoscere i criteri valutativi utilizzati nella scuola con riferimento alle prove scritte, orali, grafiche...; al comportamento e alla valutazione del rendimento scolastico complessivo; il diritto di ogni alunno al successo formativo sulla base delle valutazioni periodiche e agli interventi di recupero, sostegno, potenziamento sul piano didattico. Pertanto, nell ottica di dare al Collegio dell Istituto Comprensivo una unitarietà sempre maggiore, è auspicabile che si decida di adottare alla fine del quinquennio della Scuola Primaria e alla fine del Triennio della Scuola Secondaria di Primo Grado il modello della Certificazione delle Competenze che è nettamente distinto dalla valutazione in decimi andando a prendere in considerazione quali sono le effettive competenze che un alunno ha maturato rispetto a quelle famose otto competenze chiave che ci fanno più europei e più consapevoli della necessità di saper operare scelte critiche nella società della conoscenza e della comunicazione

23 Capitolo 3 - La certificazione delle competenze Capitolo 3 - La certificazione delle competenze 3.2 Modelli di Certificazioni delle Competenze DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI BARONISSI DIREZIONE DIDATTICA STATALE DI BARONISSI Ipotesi di scheda di valutazione delle competenze raggiunte dagli alunni di 5/6 anni, al termine dell intero ciclo di scuola dell infanzia. SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE, RAGGIUNTI DAGLI ALUNNI DI 5/6 ANNI, AL TERMINE DELL INTERO CICLO DI SCUOLA DELL INFANZIA. SCUOLA DELL INFANZIA SEZ ALUNNO/A Scuola dell infanzia COMPETENZE CHIAVE EUROPEE RAGGIUNTA SEZ ALUNNO/A COMPETENZE CHIAVE EUROPEE Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d animo propri e altrui. Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto. Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti. Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici. Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza. Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana. Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie. Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana. È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta. RAGGIUNTA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Campo di esperienza: I discorsi e le parole - Tutti Usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definire regole. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE (INGLESE) Campo di esperienza: I discorsi e le parole - Tutti Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA, SCIENZE E TECNOLOGIA Matematica: Campo di esperienza La conoscenza del mondo (Numero e spazio) Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi e altre quantità. Individua la posizione di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra ecc ;segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Scienze Campo di esperienza La conoscenza del mondo (Oggetti, fenomeni, viventi) Raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne 1 Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze

24 Capitolo 3 - La certificazione delle competenze Capitolo 3 - La certificazione delle competenze 46 47

25 CONCLUSIONI In questo e-book sono presentati, attraverso schemi progettuali di sintesi e schede operative, una serie di percorsi con approccio narrativo,ideati da insegnanti e formatori. Partendo dal presupposto che la via privilegiata da seguire è quella dell educazione e dello stimolo, i percorsi sono stati suddivisi in unità significative che possono essere replicate anche in autonomia. I lavoriintendono promuovere esperienze di simulazione di situazioni pratiche, affinché il discente possa avere l opportunità di analizzare, sperimentare, valutare criticamente i saperi pedagogici e didattici acquisiti (sia generali, sia disciplinari), co-costruendo competenze all interno di un gruppo. Ogni percorso presentato è descritto tramite una serie di aspetti utili a farne comprendere il funzionamento nella pratica didattica, sonoindicati infatti obbiettivi, metodologie, tempi e competenze. Per concludere questa raccolta vuole sottolineare che la reciprocità e la responsabilità sono due pilastri imprescindibili per ogni azione didattica che vogliamo mettere in campo, educare, infatti, significa investire sul futuro di tutti noi attraverso una collaborazione una dimensione attenta alle relazioni tra i discenti e alla profondità empatica. Come ha scritto Luigi Ciotti: bisogna protendersi verso l altro con intelligenza e con il cuore per instaurare un rapporto di fiducia che è alla base del rapporto educativo

26 IC «Giovanni Paolo II» Salerno DS Maristella D. R.Fulgione Scuole della rete: VIII Circolo Didattico Salerno DS Luisa Del Forno IC Calcedonia Salerno DS Cinzia Lucia Guida VI Circolo Didattico Salerno DS Vincenzo Giannone IC De Caro Lancusi - Fisciano (Sa) DS Lucia Melillo IC di Baronissi (Sa) DS Ciro Amaro Dir. Didattica di Baronissi (Sa) DS Antonietta Cembalo Liceo Regina Margherita (Sa) DS Virginia Loddo Scuola Paritaria Aggregata S. Teresa Del B. Gesù (Sa) Mirella Albanese Scuola Paritaria Aggregata R. Agazzi (Sa) Diana Sardone DOCENTI REFERENTI IC «Giovanni Paolo II» Salerno D Angelo Carmela Sorgente Cristina VIII Circolo Didattico Salerno Guarino Amalia Lombardi Ida IC Calcedonia Del Sorbo Marina Di Lorenzo Rosaria IC De Caro Lancusi Meriano Annamaria Concilio Giovanna Fisciano (Sa) VI Circolo Didattico Salerno Pizzi Rosa Caso Concetta Dir. Didattica di Baronissi (SA) Zofrea Anna Saracino Filomena Liceo Regina Margherita Salerno Cristofaro Luciano 50

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