Città di Trani. Medaglia d Argento al Merito Civile. Provincia BT

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1 Città di Trani Medaglia d Argento al Merito Civile Provincia BT NOTA INTEGRATIVA E RELAZIONE TECNICA DI ACCOMPAGNAMENTO AL BILANCIO DI PREVISIONE I. PREMESSA La presente nota integrativa viene redatta in ossequio a quanto previsto dall allegato n.1/4 Principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio, richiamato dall art.3 del Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n.118, cosi come modificato dal Decreto Legislativo 10 agosto 2014, n.126, e relativo alla disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro enti ed organismi, di cui all articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118. A decorrere dall esercizio finanziario 2015 gli Enti Locali applicano, in relazione alla gestione finanziaria, le nuove disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio di cui al D.Lgs. n.118/2011, come modificato ed integrato dal D.Lgs. n.126/2014. L art.11, comma 12, del suddetto D.Lgs. 118/2011 e ss.mm.ii., prevede, limitatamente all esercizio finanziario 2015 e per i soli enti che non hanno partecipato alla sperimentazione, l adozione degli schemi di bilancio e di rendiconto vigenti nel 2014 (ex DPR 194/1996), che conservano valore a tutti gli effetti giuridici, anche con riguardo alla funzione autorizzatoria, ai quali affiancano gli schemi previsti dal nuovo ordinamento (comma 1 del medesimo art.11 del D.Lgs. n.118/2011 ss.mm.ii.), cui è attribuita funzione conoscitiva La riforma contabile, disciplinata dal D.Lgs. n.118/2011 e dal DPCM 28 dicembre 2011, ha comportato un radicale cambiamento dei nuovi schemi ed allegati al bilancio ma anche dei concetti di competenza finanziaria, di residui, di avanzo di amministrazione, nonché l introduzione di nuove poste di bilancio (quali il Fondo Pluriennale vincolato ed il Fondo crediti di dubbia e difficile esazione) e la reintroduzione della contabilità di cassa. Le principali novità dell'armonizzazione possono essere così riassunte: adozione del bilancio di previsione triennale contenente per la prima annualità gli stanziamenti sia in termini di competenza che di cassa mentre per i due esercizi successivi viene redatto in termini di sola competenza, secondo una classificazione del bilancio per missioni e programmi; nuovi principi contabili; 1

2 principio concernente la programmazione di bilancio; principio della competenza finanziaria potenziata; previsione di piani dei conti integrati sia a livello finanziario che economico-patrimoniale (i piani dei conti a livello economico-patrimoniale entreranno in vigore dal 2016); nuovo Documento Unico di Programmazione DUP in sostituzione della Relazione Previsionale e programmatica. La tenuta della contabilità finanziaria di fonda sul principio della c.d. competenza finanziaria potenziata, che prevede che ( ) tutte le obbligazioni giuridicamente perfezionate, attive e passive, che danno luogo ad entrate e spese per l ente, devono essere registrate nelle scritture contabili quando l obbligazione è perfezionata, con imputazione all esercizio in cui l obbligazione viene a scadenza. E, in ogni caso, fatta salva la piena copertura finanziaria degli impegni di spesa giuridicamente assunti a prescindere dall esercizio finanziario in cui gli stessi sono imputati ( ). Il momento dell accertamento segna il perfezionamento del diritto di credito relativamente ad un importo da riscuotere, con imputazione contabile all esercizio finanziario nel quale il diritto di credito verrà a scadenza. Il rispetto del nuovo principio della competenza finanziaria potenziata comporta, di conseguenza, l introduzione di un nuovo istituto contabile denominato fondo pluriennale vincolato, costituito da risorse destinate al finanziamento di obbligazioni giuridicamente perfezionate esigibili in esercizi successivi. Il fondo pluriennale vincolato, oltre alla componente di cui sopra, collegata alle risorse accertate negli esercizi precedenti e che finanzia spese re-imputate nel triennio , contiene, per le spese di investimento, anche una componente collegata alle risorse che si prevede di accertare nel corso del 2015 destinate a spese che si prevede di impegnare nel 2015 ma con imputazione agli esercizi 2016 e In virtù dell obbligo di effettuare le previsioni e gli accertamenti per l intero importo del credito, con riferimento alle entrate di dubbia e difficile esazione il legislatore ha previsto lo stanziamento di una nuova posta contabile: l accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità. Stante gli ampi contenuti dei sopra ricordati documenti, la presente nota integrativa e tecnica di accompagnamento si limita a presentare i contenuti previsti dal principio contabile della programmazione, laddove ne ricorrano i presupposti descrittivi. II. CRITERI DI REDAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE A) EQUILIBRI DI BILANCIO I principali equilibri di bilancio che devono essere rispettati in sede di programmazione, nonché di gestione, sono: Principio generale, secondo il quale il bilancio di previsione deve essere deliberato in pareggio finanziario, ovvero la previsione del totale delle entrate deve essere uguale al totale delle spese; Principio dell equilibrio della situazione corrente, secondo il quale la previsione di competenza relativa alle spese correnti, sommata alle previsioni di competenza relative alle quote di capitale delle rate di ammortamento dei mutui non può essere complessivamente superiore alle previsioni di competenza della somma dei primi tre titoli di entrata, salvo eccezioni previste dalla legge; 2

3 Principio dell equilibrio della situazione in conto capitale, secondo la quale le entrate di cui ai titoli 4 e 5 e le entrate correnti destinate agli investimenti, devono essere pari alla spesa in conto capitale prevista al titolo 2. Nell'apposita tabella allegata al bilancio di previsione vengono rappresentati gli equilibri relativi agli esercizi

4 BILANCIO DI PREVISIONE - EQUILIBRI DI BILANCIO Comune di Trani Esercizio: 2015 EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO ANNO DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO 2015 ANNO 2016 ANNO 2017 Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio ,49 A) Fondo pluriennale vincolato per spese correnti (+) , , AA) Recupero disavanzo di amministrazione esercizio precedente (-) , , ,32 B) Entrate titoli (+) , , ,30 di cui per estinzione anticipata di prestiti C) Entrate Titolo Contributi agli investimenti direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche (+) D)Spese Titolo Spese correnti (-) , , ,16 di cui fondo pluriennale vincolato , fondo svalutazione crediti , , ,80 E) Spese Titolo Trasferimenti in conto capitale (-) F) Spese Titolo Quote di capitale amm.to dei mutui e prestiti (-) , , ,82 di cui per estinzione anticipata di prestiti G) Somma finale (G=A-AA+B+C-D-E-F) , ALTRE POSTE DIFFERENZIALI, PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE E DA PRINCIPI CONTABILI, CHE HANNO EFFETTO SULL EQUILIBRIO EX ARTICOLO 162, COMMA 6, DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI H) Utilizzo risultato di amministrazione presunto per spese correnti (+) ,03 di cui per estinzione anticipata di prestiti I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili di cui per estinzione anticipata di prestiti (+) L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili (-) M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei prestiti (+) EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE (**) 6.50 O=G+H+I-L+M , Stampato il 04/09/2015 Pagina 1 di 3

5 BILANCIO DI PREVISIONE - EQUILIBRI DI BILANCIO Comune di Trani Esercizio: 2015 EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO ANNO DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO 2015 ANNO 2016 ANNO 2017 P) Utilizzo risultato di amministrazione presunto per spese di (+) ,30 investimento (*) Q) Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale (+) ,34 R) Entrate Titoli (+) , , ,55 C) Entrate Titolo Contributi agli investimenti direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche (-) I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili (-) S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossioni di crediti di breve termine (-) S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossioni di crediti di medio-lungo termine T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività finanziaria (-) (-) L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento in base a specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili (+) M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione anticipata dei prestiti (-) U) Spese Titolo Spese in conto capitale di cui fondo pluriennale vincolato (-) , , ,55 V) Spese Titolo 3.01 per Acquisizioni di attività finanziarie (-) E) Spese Titolo Trasferimenti in conto capitale (-) EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE Z = P+Q+R-C-I-S1-S2-T+L-M-U-V+E , Stampato il 04/09/2015 Pagina 2 di 3

6 BILANCIO DI PREVISIONE - EQUILIBRI DI BILANCIO Comune di Trani Esercizio: 2015 EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO ANNO DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO 2015 ANNO 2016 ANNO 2017 S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossioni di crediti di breve termine (+) S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossioni di crediti di medio-lungo (+) T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di attività finanziaria (+) X1) Spese Titolo 3.02 per Concessioni di crediti di breve termine (-) X2) Spese Titolo 3.03 per Concessioni di crediti di medio-lungo termine Y) Spese Titolo 3.03 per Altre spese per acquisizioni di attività finanziarie (-) EQUILIBRIO FINALE (-) W = O+Z+S1+S2+T-X1-X2-Y Stampato il 04/09/2015 Pagina 3 di 3

7 B) RISULTATO DI AMMNISTRAZIONE La proposta di bilancio di previsione viene presentata dopo l approvazione del Rendiconto di gestione 2014; pertanto, alla luce della prima applicazione del principio della competenza finanziaria potenziata, il risultato del rendiconto della gestione 2014, pari ad ,84, è stato rideterminato con il riaccertamento dei residui attivi e passivi al 1 gennaio 2015 determinando un disavanzo pari ad ,48. Tale risultato, di cui si da evidenza nel prospetto 5.2 allegato alla delibera di Giunta Comunale n.31 in data 11/8/2015, specifica che il risultato del riaccertamento è pari ad ,61, ma che questo risultato positivo viene influenzato dalla parte accantonata per ,44 oltre alla parte vincolata per ,65, generando il disavanzo di cui sopra. Inoltre in fase di riaccertamento straordinario dei residui è stato rideterminato il risultato di amministrazione al 1 gennaio 2015, distinguendo nell'allegato H alla suddetta delibera di Giunta Comunale n.31 dell 11/8/2015 (a cui si rimanda per maggiori dettagli), la composizione dello stesso in parte accantonata e in parte vincolata. In sede di redazione del bilancio di previsione per l'anno 2015 è stato applicato l'avanzo vincolato di parte corrente per ,68, l avanzo vincolato agli investimenti per ,30 e l avanzo accantonato per ,90. In sede di approvazione del bilancio, come peraltro anche nelle successive variazioni, è consentito l utilizzo della sola quota definitiva del risultato costituita dai fondi vincolati e dalle somme accantonate risultanti dall ultimo consuntivo approvato. C) COERENZA TRA GLI OBIETTIVI RELATIVI AL PATTO DI STABILITA' E LA REDAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE L articolo 31, commi da 2 a 6-bis, della legge 12 novembre 2011, n.183 (legge di stabilità 2012), come da ultimo modificato e integrato dalla legge 23 dicembre 2014, n.190 (legge di stabilità 2015), definisce le modalità di determina zione del saldo obiettivo del patto di stabilità interno degli enti locali per il periodo In particolare, le novità più significative introdotte dalla legge di stabilità 2015 rispetto alla disciplina previgente riguardano: Lo scorrimento della base di riferimento per il calcolo dell obiettivo dal triennio al triennio (articolo 1, comma 489, lettera a), della legge di stabilità 2015); La riduzione dei coefficienti annuali per la determinazione dei saldi obiettivo al fine di ridurre, nel periodo , il contributo richiesto agli enti locali mediante il patto di stabilità interno per complessivi milioni di euro annui, di cui milioni di euro ai comuni e 239 milioni di euro alle province (lettere b), c) e d) del comma 489). In particolare, i coefficienti che ciascun ente deve applicare alla spesa corrente media registrata nel periodo di riferimento sono stati così rideterminati: per le province e le città metropolitane, pari a 17,20% per l anno 2015 e a 18,03% per gli anni 2016, 2017 e 2018; per i comuni con popolazione superiore a abitanti, pari a 8,60% per l anno 2015 e a 9,15% per gli anni 2016, 2017 e 2018; La disapplicazione, a decorrere dall anno 2015, del meccanismo di riparto dell ammontare del concorso alla manovra tra i singoli enti basato su criteri di virtuosità introdotto dall articolo 20, commi 2, 2-bis e 3 del decreto legge n. 98 del Conseguentemente, è sospesa l applicazione del comma 6 dell articolo 31 della legge n. 183 del 2011 che stabilisce la rideterminazione in aumento fino ad un massimo di un punto percentuale dei coefficienti da applicare per l individuazione dell obiettivo di saldo per gli en ti non virtuosi. È, inoltre, disposta la disapplicazione dell ultimo periodo del comma 2 dell articolo 31 della legge n. 183 del 2011, che rende transitorio l attuale meccanismo di calcolo dei 4

8 saldi obiettivo (tramite l applicazione delle percentuali alla spesa media corrente), nelle more dell adozione del suddetto meccanismo di ripartizione degli obiettivi finanziari del patto fra gli enti di ciascun livello di governo, basato su criteri di virtuosità (comma 492, lettere b) e c) ). Giova precisare che la disapplicazione del citato meccanismo della virtuosità è connessa all inserimento, a decorrere dal 2015, nel computo del saldo finanziario rilevante ai fini del patto di stabilità interno del Fondo crediti di dubbia esigibilità che introduce nuovi elementi di virtuosità nelle regole del patto di stabilità interno redistribuendo la manovra a favore degli enti con maggiore capacità di riscossione; L'introduzione di una nuova disciplina in materia di regionalizzazione del patto di stabilità interno, verticale ed orizzontale (precedentemente contenuta nei commi da 138 a 142 dell articolo 1 della legge 13 dicembre 2010, n. 220), al fine di adeguarla ai nuovi vincoli imposti alle regioni a statuto ordinario, basati sul conseguimento del pareggio di bilancio. Inoltre, le due forme di flessibilità del patto regionale verticale e orizzontale, che hanno lo scopo di consentire agli enti locali di effettuare pagamenti in conto capitale destinati agli investimenti, sono state riunite in un unica procedura - gli spazi finanziari acquisiti da una parte degli enti locali sono compensati dalla regione o dagli altri enti locali della stessa regione - articolata in due fasi successive al fine di consentire il massimo utilizzo delle capacità finanziarie degli enti: la prima fase si conclude il 30 aprile e la seconda il 30 settembre (commi da 479 a 483 dell articolo 1). Conseguentemente, alle regioni - escluse la regione Trentino Alto Adige e le province autonome di Trento e di Bolzano - e ai rispettivi enti locali la predetta disciplina sostituisce quella previgente del cosiddetto patto regionale verticale nonché del cosiddetto patto regionale orizzontale, contenute, rispettivamente, nei commi da 138 a 140 e nei commi da 141 a 142 dell articolo 1 della legge n. 220 del 2010, fermi restando gli effetti sugli anni 2015 e 2016 derivanti dalla loro applicazione negli anni 2013 e La legge di stabilità 2015, come già accennato nel precedente punto 3, è intervenuta sulle modalità di calcolo del saldo finanziario rilevante ai fini della verifica del rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno degli enti locali (comun i, province e città metropolitane) inserendo gli accantonamenti del Fondo crediti di dubbia esigibilità (da determinare in applicazione delle nuove regole contabili) tra le spese che rilevano ai fini della verifica del rispetto dei predetti obiettivi. La medesima disposizione prevede, inoltre, che sulla base delle informazioni relative al valore degli accantonamenti effettuati sul fondo crediti di dubbia esigibilità per l anno 2015, acquisite conspecifico monitoraggio, possono essere modificate le percentuali da applicare per il computo dei saldi obiettivo degli enti locali per il medesimo anno definite dall articolo 31, comma 2, della legge n. 181 del A decorrere dal 2016, le percentuali sono rideterminate tenendo conto del valore degli accantonamenti effettuati sul Fondo crediti di dubbia esigibilità nell anno precedente. Il comma 2 del richiamato articolo 1 del decreto legge n. 78/2015 introduce un ulteriore elemento di novità nella metodologia di determinazione degli obiettivi del patto di stabilità interno dei predetti Comuni, rappresentato dall attribuzione di spazi finanziari, per complessivi 100 milioni di euro, per sostenere spese per eventi calamitosi, per interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici e del territorio, ivi incluse quelle connesse alla bonifica dei siti contaminati dall amianto, per l esercizio della funzione di ente capofila, per sentenze passate in giudicato a seguito di contenziosi connessi a cedimenti strutturali e, in via residuale, di procedure di esproprio. La quantificazione del saldo programmatico e la verifica del rispetto del patto di stabilità del bilancio di previsione è riassunta nell apposita tabella allegata al bilancio. 5

9 III. METODOLOGIA ADOTTATA NELLA REDAZIONE DELLE PREVISIONI DI BILANCIO A) ANALISI PRINCIPALI POSTE IN BILANCIO Con riferimento agli stanziamenti di entrata le previsioni sono state effettuate secondo i seguenti criteri: 1. Imposte e tasse e proventi assimilati. la previsione è stata fatta sulla base del gettito, oramai consolidato, dell anno precedente. La stima è stata effettuata sulla base delle banca dati immobiliare del Comune, aggiornata in relazione alle diverse fattispecie impositive e riscontrata con le risultanze del portale del Federalismo fiscale; 2. Fondi perequativi da Amministrazioni centrali. Il Fondo di Solidarietà comunale iscritto in bilancio, è stato definito sulla base dei dati attualmente pubblicati nella sezione Finanza Locale del sito del Ministero dell Interno; 3. Altri trasferimenti. Sono stati previsti sulla base dell andamento storico o di documentazione agli atti dell ente. 4. Entrate Extratributarie. Le entrate da vendita di beni e servizi sono state previste sulla base dell andamento storico, del numero degli utenti e modalità di erogazione dei servizi. Le entrate derivanti dalla gestione dei beni sono previsti in base a contratti e convenzioni in essere per quanto attiene canoni, locazioni e affitti, all andamento storico consolidato per le concessioni cimiteriali. Le sanzioni per violazione del codice della strada sono state stimate in base alle attività sanzionatorie previste dal servizio di vigilanza, pattugliamento e presidio delle strade cittadine. 5. Accensione di Mutui e prestiti. Per l anno 2015 è previsto il ricorso all'indebitamento, per le opere espressamente indicate nel piano triennale delle opere pubbliche, e nei limiti di cui all art.5 del D.L. n.16/2014 e dell art.1, comma 539, della legge n.190/2014. Con riferimento agli stanziamenti di spesa, le previsioni sono state effettuate secondo i seguenti criteri: Spesa corrente. E stata calcolata tenendo conto, in particolare, di: Personale attualmente in servizio; Interessi sui mutui in ammortamento; Contratti e convenzioni in essere, tenendo conto delle possibili rinegoziazioni dei contratti in base alle misure previste dal DL 66/2014; Spese per utenze e servizi di rete; Livello quantitativo e qualitativo dei servizi alla persona, in particolare nei servizi sociali e per quelli gestiti dall Ambito Trani-Bisceglie del Piano Sociale di Zona. Spesa di investimento. Gli stanziamenti sono iscritti in bilancio conformemente alle risultanze del "Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2015/

10 Spese potenziali ed il fondo crediti di dubbia esigibilità. Il nuovo principio contabile prevede che le entrate, in linea generale, debbano essere accertate per l intero importo del credito, al lordo della parte di dubbia e difficile esazione. A tal fine nel bilancio di previsione deve essere stanziata una posta contabile, denominata Accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità, il cui ammontare è stato determinato in considerazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formeranno nell esercizio, della loro natura e dei dati storici di riscossione registrati nei cinque esercizi precedenti (la media del rapporto tra incassi e accertamenti per ciascuna tipologia di entrata). L accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità non è oggetto di impegno e genera un economia di bilancio che confluisce nel risultato di amministrazione, come quota accantonata. Nel primo esercizio di applicazione del principio contabile, come previsto, è stata stanziata in bilancio la quota del 36% dell importo dell accantonamento quantificato nel prospetto riguardante il fondo crediti di dubbia esigibilità. Per ulteriori dettagli si rimanda alla successiva trattazione delle metodologia di costituzione del FCDE. B) IL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO (FPV) Il fondo pluriennale vincolato (FPV) è un saldo finanziario costituito da risorse già accertate e destinate al finanziamento di obbligazioni passive già impegnate ma esigibili in esercizi successivi a quello in cui l entrata è stata accertata. Tale fondo è stato quantificato per la prima volta in occasione del riaccertamento straordinario dei residui. Esso scaturisce dalla differenza positiva tra l importo dei residui passivi reimputati agli esercizi successivi e l importo dei residui attivi reimputati. Si tratta di una posta contabile da iscrivere in entrata, per bilanciare l impegno reimputato iscritto in uscita; in uscita, per bilanciare l accertamento reimputato iscritto in entrata. In sede di riaccertamento straordinario sono stati previsti due capitoli in entrata, uno per il fondo pluriennale vincolato relativo alle spese correnti, pari ad ,08, e l altro per il fondo pluriennale vincolato relativo alle spese in conto capitale, pari ad ,34, per un totale di ,42. Il Fondo Pluriennale Vincolato stanziato tra le spese è composto da due quote distinte: a) La quota di risorse accertate negli esercizi precedenti, che costituisce la copertura di spese già impegnate negli esercizi precedenti a quello cui si riferisce il bilancio, ma che devono essere imputate agli esercizi successivi a quello di riferimento del bilancio, in base al criterio della esigibilità. Tale quota sarà iscritta a bilancio nella parte spesa, contestualmente e per il medesimo valore del Fondo Pluriennale Vincolato in entrata; b) Le risorse che si prevede di accertare nel corso di un esercizio, destinate a costituire la copertura di spese che si prevede di impegnare nel corso dello stesso con imputazione agli esercizi successivi. C) INVESTIMENTI PROGRAMMATI Gli investimenti previsti, come risultanti dal Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2015/2017, ammontano ad ,04 per l anno 2015, ad ,72 per l anno 2016 e ad ,55 per l anno 2017, per un totale complessivo di ,31 nel trienno. 7

11 Per il dettaglio delle opere si rimanda al citato Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2015/2017. D) INDEBITAMENTO Le accensioni di prestiti, pur essendo risorse aggiuntive ottenibili in modo agevole, generano effetti indotti nel comparto della spesa corrente. La contrazione di mutui richiede il rimborso delle quote capitale ed interesse (spesa corrente) per la durata del finanziamento. Per quanto concerne la capacità di indebitamento si fa presente che, conformemente a quanto previsto dall'art.204 del TUEL in vigore dal 23 agosto 2014, l'importo annuale degli interessi, sommato a quello dei mutui precedentemente contratti, a quello dei prestiti obbligazionari precedentemente emessi, a quello delle aperture di credito stipulate ed a quello derivante da garanzie prestate ai sensi dell'art.207, al netto dei contributi statali e regionali in conto interessi, per l'anno 2015 non supera il 10% delle entrate relative ai primi tre titoli delle entrate, come risultanti dal rendiconto del penultimo anno precedente, ossia delle entrate accertate per l'anno A tal proposito, si riporta il seguente prospetto: 8

12 PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RISPETTO DEI VINCOLI DI INDEBITAMENTO DEGLI ENTI LOCALI Comune di Trani Esercizio: 2015 ENTRATE RELATIVE AI PRIMI TRE TITOLI DELLE ENTRATE (rendiconto penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui), ex art. 204, c. 1 del D.L.gs. N. 267/2000 1) Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa (Titolo I) ,47 2) Trasferimenti correnti (titolo II) ,23 3) Entrate extratributarie (titolo III) ,21 TOTALE ENTRATE PRIMI TRE TITOLI ,91 Livello massimo di spesa annuale SPESA ANNUALE PER RATE MUTUI/OBBLIGAZIONI ,89 Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito e garanzie di cui all'articolo 207 del TUEL autorizzati fino al 31/12/ ,62 Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito e garanzie di cui all'articolo 207 del TUEL autorizzati nell'esercizio in corso ,52 Contributi contributi erariali in c/interessi su mutui Ammontare interessi riguardanti debiti espressamente esclusi dai limiti di indebitamento Ammontare disponibile per nuovi interessi ,75 TOTALE DEBITO CONTRATTO Debito contratto al 31/12/ ,98 Debito autorizzato nell'esercizio in corso ,10 TOTALE DEBITO DELL'ENTE ,08 DEBITO POTENZIALE Garanzie principali o sussidiarie prestate dall'ente a favore di altre Amministrazioni pubbliche e di altri soggetti di cui, garanzie per le quali è stato costituito accantonamento Garanzie che concorrono al limite di indebitamento Stampato il 04/09/2015 Pagina 1 di 1

13 Per consentire un analisi più completa dei dati sopra riportati, è importante precisare che il precedente prospetto evidenzia un importo che rappresenta un limite solo teorico (ancorché giuridicamente ammesso) della capacità di indebitamento di questo Comune. In pratica, invece, si deve tener conto della struttura delle entrate e delle spese dell'ente, della reale sostenibilità finanziaria delle ulteriori passività e della loro effettiva compatibilità con gli equilibri del Patto di Stabilità, vero limite di fatto all aumento dell indebitamento. Con riferimento ai mutui che si prevede di contrarre, sarà necessario pianificare una scansione temporale dei pagamenti compatibile con gli equilibri del Patto di Stabilità interno del prossimo anno. Inoltre, in esito al riaccertamento straordinario dei residui, questo Comune ha determinato un risultato di amministrazione (disavanzo) di ,48 da ripianare in trenta quote annuali costanti. Tale circostanza limita ulteriormente la capacità di indebitamento dell Ente, oltre che quella di spesa. Questo Comune non ha in essere contratti relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata. E) ELENCO DEGLI ORGANISMI PARTECIPATI La trattazione dell'elenco degli organismi partecipati è contenuta nell'apposita sezione della relazione previsionale e programmatica F) FONDO CREDITI DUBBIA E DIFFICILE ESIGIBILITA (FCDE) Una delle novità di maggior rilievo dell introduzione del nuovo sistema contabile armonizzato è la costituzione obbligatoria di un Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE), da intendersi come un fondo rischi, diretto ad evitare che le entrate di dubbia esigibilità, previste ed accertate nel corso dell esercizio, possano finanziare le spese esigibili nel corso del medesimo esercizio. Sulla base di quanto stabilito dal principio contabile 3.3 e seguenti della nuova contabilità armonizzata, risulta obbligatorio accertare per l intero importo del credito anche le entrate di dubbia e difficile esazione, per le quali non è certa la riscossione integrale, quali le sanzioni amministrative al codice della strada, i proventi derivanti dalla lotta all evasione, ecc. Per tali crediti accertati nell esercizio deve essere costituito un fondo crediti di dubbia esigibilità, mediante accantonamento da stanziare tra le spese, il cui ammontare è determinato in considerazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formeranno nell esercizio, della loro natura e del grado di riscossione dei crediti rilevato nei cinque esercizi precedenti a quello di riferimento. Quest ultimo parametro (grado di riscossione rilevato negli ultimi cinque esercizi precedenti a quello di riferimento) è stato calcolato attraverso la media del rapporto tra la somma degli incassi in c/competenza dell esercizio N e gli incassi nell esercizio N+1 in c/residui dell esercizio N rapportata agli accertamenti dell esercizio N. Secondo la norma, gli incassi da prendere in considerazione negli addendi della media sono calcolati: nel primo esercizio di adozione dei nuovi principi, come somma degli incassi in c/competenza e incassi in c/residui; 9

14 negli anni che vanno dal primo al quinto anno di adozione dei principi, come incassi di competenza (primo metodo) o come somma degli incassi di competenza e di quelli incassati nell'esercizio successivo su accertamenti dell'esercizio precedente (secondo metodo); a partire dal sesto anno, e cioè a regime, come incassi di sola competenza. Il periodo storico preso in considerazione è il quinquennio 2010/2014. I dati del 2014 sono stati tratti dal rendiconto 2014 e dalla contabilità. Per quanto riguarda, infine, la tipologia del credito oggetto di accantonamento, la norma (allegato A/2 del D.Lgs. n.126/2014, punto 3.3) lascia libera scelta all'ente di individuare le poste di entrata oggetto di difficile esazione, prevedendo che non siano soggette a svalutazione le poste relative a: trasferimenti da altre P.A. entrate assistite da fideiussione entrate tributarie accertate per cassa. Si è pertanto provveduto a: 1. individuare le poste di entrata stanziate che possono dare luogo alla formazione di crediti dubbia e difficile esazione. Considerate le suddette esclusioni, sono state individuate, per la loro natura, le seguenti risorse d'incerta riscossione: imposta comunale sulla pubblicita' imposta comunale immobiliare (i.c.i.)-accertamenti / ruoli coattivi proventi da ruoli coattivi ici tassa occupazione temporanea spazi ed aree tassa occupazione permanente spazi e aree pubbliche tassa raccolta e trasporto rifiuti tassa raccolta e trasporto rifiuti - accertamenti / ruoli coattivi proventi da ruoli coattivi tarsu ruoli coattivi e ingiuzioni tributi minori fitti reali di fabbricati 2. calcolare, per ciascun capitolo, la media semplice tra incassi (in competenza e residui) e accertamenti degli ultimi cinque esercizi. 3. determinare l importo dell accantonamento annuale del Fondo da iscrivere in bilancio. Alla luce delle suesposte considerazioni è stato costituito il FCDE Le disposizioni introdotte dal D.Lgs. n.118/2011, come modificato dal D.Lgs. n.126/2014, hanno previsto un inserimento graduale di tali fondi nel bilancio degli Enti. Inoltre l art.1, comma 509, della Legge 190/2014 Legge di Stabilità 2015 ha ulteriormente differito il termine di applicazione a regime del FCDE, prevedendo il seguente scaglionamento: 1 anno (2015) quota minima pari al 36% 10

15 2 anno (2016) quota minima pari al 55% 3 anno (2017) quota minima pari al 70% 4 anno (2018) quota minima pari al 85% dal 5 anno (2019) quota pari a 100% Le quote effettivamente accantonate, secondo le suddette percentuali, sono pari a: ,18 per il 2015; ,01 per il 2016; ,80 per il Come previsto dalla norma, si è provveduto ad iscrivere tra le uscite una posta non soggetta ad impegno, formando così una componente positiva nel calcolo del risultato di amministrazione (risparmio forzoso). In questo modo, l eventuale formazione di nuovi residui attivi di dubbia esigibilità (accertamenti dell esercizio in corso) non produrrà effetti distorsivi sugli equilibri finanziari oppure, in ogni caso, tenderà ad attenuarli. Si riporta di seguito il quadro generale riassuntivo : 11

16 QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO Comune di Trani Esercizio: 2015 ENTRATE CASSA ANNO DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO 2015 ANNO DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO 2015 ANNO 2016 ANNO 2017 SPESE CASSA ANNO DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO 2015 ANNO DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO 2015 ANNO 2016 ANNO 2017 Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio ,49 Utilizzo avanzo di amministrazione , Disavanzo di amministrazione , , ,32 Fondo pluriennale vincolato , , Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria , , , ,63 Titolo 2 - Trasferimenti correnti , , , ,68 Titolo 3 - Entrate extratributarie , , , ,99 Titolo 4 - Entrate in conto capitale , , Titolo 1 - Spese correnti , , , ,16 - di cui fondo pluriennale vincolato , Titolo 2 - Spese in conto capitale - di cui fondo pluriennale vincolato , , , ,55 Titolo 5 - Entrate da riduzione di attività finanziarie ,67 Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 6.00 Totale entrate finali , , , ,30 Titolo 6 - Accensione di prestiti , , , ,55 Totale spese finali , , , ,71 Titolo 4 - Rimborso di prestiti , , , ,82 Titolo 7 - Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere , , ,73 Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere Titolo 9 - Entrate per conto di terzi e partite di giro , Titolo 7 - Spese per conto terzi e partite di giro , , , , , Totale , , , ,58 Totale , , , ,26 TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE , , , ,58 TOTALE COMPLESSIVO SPESE , , , ,58 Fondo di cassa finale presunto ,86 Stampato il 04/09/2015 Pagina 1 di 1

17 Trani, 4 settembre 2015 Il Dirigente dell Area Economica Finanziaria (Dott.ssa Grazia Marcucci) 12

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