AGENDA 21 PER CARINARO REGI LAGNI

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1 AGENDA 21 PER CARINARO REGI LAGNI PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE COMUNALE (PAESOC) DI CARINARO RIDUZIONE DEL 20% DI CO2 AL 2020 PREMESSA Il consumo di energia è in continuo aumento nonostante la crisi economica. Tale consumo è responsabile di oltre il 50% delle emissioni di gas serra, causate dall uomo, direttamente o indirettamente, per l uso dell energia. Porre un limite di sostenibilità e per contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati dall Unione Europea al 2020, in termini di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, si è attivato un sistema di maggiore efficienza energetica e l utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. ADESIONE AL PATTO DEI SINDACI, Il 29 Gennaio 2008 nell ambito della seconda edizione della Settimana europea dell energia sostenibile (EUSEW 2008),, la Commissione Europea lanciava il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors). Questa iniziativa tende a coinvolgere attivamente le comunità europee per attivare percorsi di sostenibilità energetica ed ambientale, realizzati su base volontaria, dove ogni comunità predispone un piano di Azione con l obiettivo di : 1. ridurre di oltre il 20% le proprie emissioni di gas serra attraverso politiche e misure locali, 2. aumentare il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, 3. migliorare l efficienza energetica, il risparmio energetico e l uso dell energia. 1

2 IL PATTO DEI SINDACI DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE Il comune di Carinaro su invito della provincia di Caserta (Struttura di Supporto), ha inteso aderire all iniziativa, Patto dei Sindaci, e si è attivato alla presentazione di un Piano di Azione per l'energia Sostenibile (PAESOC), nell ambito dell Agenda 21 per Carinaro La volontà espressa con la formale adesione, e con proposte di criteri e indirizzi finalizzati a elaborare il PAESOC, nel rispetto delle linee guida nazionali già disponibili in forma completa. Tale intervento è perseguibile attraverso, il risparmio energetico, la maggiore efficienza energetica e il maggiore utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. L iniziativa, su base volontaria, impegna il comune di Carinaro a predisporre un Piano di Azione con l obiettivo di ridurre di oltre il 20% le proprie emissioni di gas serra attraverso il Piano di Azione per l'energia Sostenibile (PAESOC), da presentare entro un anno dall adesione formale al Patto avvenuta tramite l apposita delibera del Consiglio Comunale. Il comune di Carinaro attraverso lo strumento di Agenda 21 per Carinaro, ha predisposto un gruppo tematico di supporto tecnico-scientifico al quale rivolgersi e per garantire interventi che aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, che migliorino l efficienza energetica e attuino programmi ad hoc sul risparmio energetico e l uso razionale dell energia. PIANO D'AZIONE PER L'ENERGIA SOSTENIBILE (PAESOC) Il comune di Carinaro si avvale dell Agenda 21 Locale che ha predisposto dopo l analisi delle criticità il quadro diagnostico della redazione dello stato dell ambiente e ha elaborato il presente piano energetico d Azione Locale; Il Piano così redatto sarà lo strumento chiave per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020, includendovi sia il settore pubblico sia quello privato e nel pieno rispetto della redazione dello Stato di sostenibilità Ambientale realizzata dall agenda 21 locale. 2

3 Il Piano attraverso singole schede operative interviene nei seguenti settori: Ambiente urbano, inclusi edifici di nuova costruzione e ristrutturazioni di grandi dimensioni per tendere alla trasformazione dell edificio da consumatore a produttore di energia. Efficientamento delle Infrastrutture urbane (riscaldamento, illuminazione pubblica, reti elettriche intelligenti ecc.) Fonti di energia rinnovabile decentrate ( come da Piano Energetico comunale) Pianificazione urbana e territoriale realizzata nell ambito dell avvenuta approvazione del PUC di Carinaro, da parte del Consiglio comunale. Nuova politica per il trasporto pubblico e privato e mobilità urbana (nell ambito del Piano urbano Trasporti) Coinvolgimento dei cittadini attraverso l avvio del Forum dell Agenda 21 e con la partecipazione della società civile. Campagna di sensibilizzazione e di educazione a comportamenti intelligenti in fatto di energia da parte di cittadini, consumatori e di aziende pubbliche e private. Risparmio energetico e valutazione dei recuperi energetici attraverso la cogenerazione o la trigenerazione. Gestione razionale del servizio integrato dei rifiuti che punta ad una di raccolta differenziata spinta finalizzata al recupero e riciclo della materia seconda nei cicli produttivi. Tutte le azioni concrete a livello locale che rientrino nelle competenze del comune, sono finalizzate a migliorare ed ottimizzare le diverse attività, in collaborazione con i: Consumatori e fornitori di servizi e con i nuovi modelli di comportamento ; Pianificatori, sviluppatori e strumenti regolatori; Consiglieri comunali, le associazioni e tutti i portatori d interesse. 3

4 Il Piano d'azione per l'energia sostenibile deve essere condivisi con la società civile, avere un elevato grado di partecipazione dei cittadini, maggiori possibilità di garantire continuità nel lungo periodo e raggiungere i propri obiettivi della sostenibilità energetica ed ambientale. Molte delle azioni inserite nei PAESOC potranno beneficiare di strumenti finanziari messi a disposizione a livello europeo attraverso programmi dedicati allo sviluppo sostenibile, nazionali, regionali e locali. REDAZIONE DEL PASOC Le attività per la redazione dei PAESOCOC, seguono le linee guida preparate dal Joint Research Centre (J.R.C.) per conto della Commissione Europea. Il comune di Carinaro propone ai suoi concittadini, fornendo dettagli metodologici e presentando le linee di attività e il ventaglio di azioni gli obiettivi in linea con il protocollo sottoscritto del Patto dei Sindaci OBIETTIVI DEL PIANO, Definire di strategie e politiche d azione integrate locali ed intersettoriali di programmazione delle azioni da attuare risparmio consistente dei consumi energetici a lungo termine attività di efficientizzazione dei servizi comunali incremento della produzione energetica da fonti rinnovabili. riduzione dei gas Climalteranti Interventi continui ed omogenei attraverso campagna di informazione e sensibilizzazione, per la partecipazione attiva dei cittadini utenti. LE LINEE D AZIONE : Coerenza con le indicazioni della pianificazione sovraordinata, rispetto alla domanda e all offerta di energia a livello comunale,anche con interventi atto a riconvertire gli attuali strumenti di pianificazione settoriale e alle indicazioni contenute nei documenti programmatici disponibili del comune: Piano gestione integrata dei rifiuti 4

5 Piano consumi energetici Piani per il traffico Piano per la Mobilità, Sosta e piano Parcheggi Carta dell uso del suolo agricolo Audit energetico ed ambientale sulla scuola Primaria, Audit energetico ed ambientale sulla scuola Media Audit energetico ed ambientale sull edificio del comune di Carinaro Strumenti Urbanistici PUC Regolamento edilizio Realizzare strategie e scelte coerenti con i principi della qualità ambientale e di utilizzo dell energia. Le politiche energetiche da realizzare al Comune di Carinaro con interventi diretti e l ausilio dell Agenda 21 locale per Carinaro Il comune in quanto proprietario e gestore del patrimonio proprio (edifici, veicoli, illuminazione, etc ), nell ambito della pianificazione, programmazione del territorio e delle diverse attività che su di esso insistono, attiva iniziative informative ed incentivanti su larga scala per realizzare gli obiettivi del patto dei Sindaci. METODO PER LA DEFINIZIONE DEL P.A.E.SO.C: Fasi di redazione Le attività specifiche che il Comune deve svolgere, in sede di redazione del PAESOC, sono sono così schematizzate : 1. Analisi energetico-ambientale del territorio e delle attività che insistono su di esso, tramite la ricostruzione del bilancio energetico e predisposizione dell inventario delle emissioni di gas serra. 2. Valutazione delle potenzialità di intervento, in termini di riduzione dei consumi energetici finali nei diversi settori di consumo e di incremento della produzione locale di energia da fonti rinnovabili o altre fonti a basso impatto ambientale. 5

6 3. Ricostruzione dei possibili scenari di evoluzione del sistema energetico locale; 4. Definizione dello stato di fatto nell ambito della redazione dello stato dell Ambiente definito con l Azione di Agenda 21 locale per Carinaro. 5. Individuazione degli obiettivi al 2020 di riduzione delle emissioni climalteranti e delle linee strategiche di intervento atte a conseguirli; elenco delle azioni da intraprendere definendo diversi livelli di priorità; 6. Identificazione e analisi degli strumenti più idonei per la realizzazione degli interventi individuati (strumenti di programmazione e controllo, incentivazione, gestione e verifica, ecc) 7. Quantificazione del contributo che ciascuna azione potrà fornire al raggiungimento degli obiettivi di cui definiti dal patto. L approccio descritto è riferito alle linee guida del Joint Research Centre (Centro comune di ricerca) per conto della Commissione Europea. La strategia di analisi messa in atto ha il vantaggio, attraverso un approccio multiplo ( del modello top-down e bottom-up), per validare da un lato i risultati di bilancio ambientale ed economico con maggiore sicurezza e, dall altro, di consentire la simulazione e la valutazione degli interventi di risparmioenergetico e di emissioni di gas climalteranti calibrati quantitativamente e qualitativamente. ANALISI È CONOSCENZA La descrizione approfondita del sistema energetico locale, e della struttura della domanda e dell offerta di energia attraverso strumenti analitici e interpretativi del sistema che parta dalla sua evoluzione storica, sia a livello territoriale che settoriale per realizzare nuove azioni e nuove iniziative finalizzate all incremento della sostenibilità del sistema energetico ambientale nel suo complesso. 6

7 IL BILANCIO ENERGETICO E L INVENTARIO DELLE EMISSIONI Ricostruzione dello stato di partenza, aggiornato anche rispetto al piano provinciale energetico ambientale e alle linee guide regionali in cui sono determinati gli effetti e l evoluzione dei consumi energetici e delle emissioni in Campania e in provincia di Caserta. IL BILANCIO ENERGETICO deve permettere di: valutare l efficienza energetica del sistema; evidenziare le tendenze in atto e supportare previsioni di breve e medio termine; individuare i settori di intervento strategici ATTIVAZIONE DEL PROCESSO DI AGENDA 21 LOCALE Attraverso la definizione del Piano d azione locale, si assicura l integrazione delle proposte formulate nell ambito degli strumenti di pianificazione esistenti, con studi di prefattibilità inerenti le azioni individuate nel Piano d azione locale. Nell ambito della procedura illustrata, il presente documento ha come punto di riferimento il Rapporto finale Sullo stato dell Ambiente Comune di Carinaro. Le Azioni di coinvolgimento degli attori locali, sono state realizzate attraverso la costituzione del Forum permanente di Agenda 21 locale, la selezione dei temi da approfondire, nonché le modalità, le schede e i vari strumenti utilizzati per la redazione del Rapporto sullo Stato dell Ambiente; sul territorio di Carinaro sono riportate in un apposita banca dati a corredo del presente piano d azione. L Amministrazione Comunale incaricava la società di Consulenza Enersole Consulting srl, e a seguito dei diversi incontri tra questa società, l Amministrazione comunale e l Ufficio tecnico, si sono concretizzate le indicazioni locali per realizzare le future azioni dando di fatto avvio al processo di Agenda 21 locale, con la redazione sia del rapporto sullo Stato dell Ambiente, sia di attivare il processo del PASOC di Carinaro. 7

8 Dopo un ampio monitoraggio sul territorio e dopo aver recuperati dati e documenti sono state redatte le apposite schede e questionari per attivare il coinvolgimento degli attori locali con azioni di sensibilizzazione e il coinvolgimento della Comunità locale in particolare quella scolastica. E stato elaborato un crono-programma con una serie di incontri pubblici, privilegiando le varie classi, alunni e docenti, oltre le Associazioni ambientaliste, consumeristiche e sociali per divulgare i principi e le buone pratiche attuative che il gruppo di facilitatori di Agenda 21 locale hanno predisposto. I sistemi di consultazione preliminari e la costituzione del Forum. sono stati divulgati attraverso il sito WEB del Comune e con contatti diretti. Nei vari incontri sono stati somministrati i questionari, e le schede elaborate, e considerato la mole elevata di materiale raccolto ed elaborato, si è preferito dotare ed informare i soggetti privilegiati, quali scuole uffici associazioni dotandole di CD.ROOM in cui vi sono schede e la documentazione recuperata ed elaborata. Le forme di partecipazione degli stakeholder (soggetti portatori di interesse) locali sono stati invitati a partecipare, alla formazione del FORUM, anche per raccogliere opinioni e informazioni dalla Comunità e a individuare gli attori rappresentativi che poi hanno aderito al Forum. Tra gli attori coinvolti, oltre alle scuole, all ufficio tecnico del comune sono stati invitati i tecnici liberi professionisti di Carinaro, per la costituzione dell unico gruppo di lavoro con capacità e risorse derivanti dall Agenda 21 locale. Con la costituzione del Forum permanente di Agenda 21 locale si è passati alla selezione dei temi da approfondire, rispetto al lavoro preparatorio predefinito da 27 schede di informazione e di sensibilizzazione sui vari argomenti. 8

9 I temi prescelti, numerosi e sostenuti da strumenti di piano adottati dal Comune, sono sostenuti da schede attuative e progressive e da strumenti di programmazione, indispensabili per la redazione del Rapporto sullo stato dell ambiente. L attivazione del Forum civico permanente che ha raggiunto nei vari incontri temi, e posizioni condivise, sugli indirizzi da adottare e sulle strategie da perseguire per lo sviluppo sostenibile è stato un elemento più importante per far decollare il processo di Agenda 21 locale. La messa punto delle schede progettuali e l elaborazione dei progetti di piano è stata molto lunga, tale da ritardare gli interventi operativi che però alla fine: è stata realizzato lo strumento di base complesso che sarà completato nei prossimi anni, che certamente porterà coinvolgere l intera comunità sui temi proposti dall Agenda 21. Il coinvolgimento degli attori locali nelle attività dei Forum di Agenda 21 locale è stato molto duro nonostante il ruolo dei facilitatori, la sua diffussione si va ancora di più esteso e migliorata nella fase di strutturazione del percorso, e per diffussione del presente PASOC dei piani e dei documenti tecnici e scientifici. La società Enersole ha divulgato la grande quantità di materiale elaborato con il sito WEB e i CD Room al fine di ridurre al minimo l impatto ambientale, (consumo di carta ed inchiostro).. Per stimolare il dibattito nei diversi settori dell Agenda 21 locale il Forum si è dato un regolamento per costituire i gruppi di lavoro. Partendo dalle buone pratiche e da indicatori sintetici ed efficaci, si è voluta inquadrare la la situazione locale ambientale e la sua possibile evoluzione. L Amministrazione Comunale per rafforzare questa azione ha inteso attivare l adesione al coordinamento nazionale di Agenda 21 locale, anche al fine di realizzare uno scambio di buone e concrete azioni locali da ripetere con gli opportuni accorgimenti a livello locale. 9

10 Altro obiettivo che si è posto l Amministrazione Comunale è l adesione al Patto dei Sindaci, (Covenant of Mayors) per raggiungere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile, nello specifico rispetto al tema energetico. L adesione comporta l impegno a perseguire a livello locale gli obiettivi che l UE si è posta nel Pacchetto Europeo energia-clima: , Nell azione dell Amministrazione Comunale già rientravano le progettazioni preliminari e definitive per gli interventi di riqualificazione degli edifici pubblici per i comuni dell'area dei Regi Lagni. Audit Energetico sugli edifici a seguito avviso pubblico di finanziamento emesso con decreto dirigenziale n. 531 del 06/10/2009. I tre strumenti di certificazione e la valorizzazione energetica della Scuola Media G. Petrarca della Scuola elementare San Giovanni Bosco e della Casa comunale di Carinaro con l elaborazione e l approvazione dei tre progetti, di n 3 impianti fotovoltaici sui tetti dei due edifici scolastici e l edificio relativo alla casa comunale L Amministrazione già ha dato seguito all Azione concreta. Tali strumenti di sviluppo sostenibile assieme all efficienza energetica degli stessi ed a un piano di risparmio energetico può essere di buon esempio per tutti i cittadini ed imprese presenti sul territorio perché possono essere stimolati a realizzare interventi che aiutano un vero sviluppo sostenibile del territorio. Nell Ambito dell Agenda 21 si è dato la priorità al tema dell energia sul territorio di Carinaro, partendo dalla costruzione del Rapporto sullo stato dell ambiente (RSA) è presentando il presente PAESOC. L individuazione delle componenti ambientali sensibili o vulnerabili e dei fattori di pressione (derivanti dalle attività umane) maggiormente critici sono esplicitati nel monitoraggio effettuato nei fattori di pressione adottati, secondo il modello DPSIR che prevede l utilizzo di indicatori raggruppati in temi: Determinanti - Pressione - Stato - Impatto Risposta, in relazione agli obiettivi predefiniti dall Amministrazione Comunale. 10

11 La scelta è ricaduta sul metodo DPSIR è stata ritenuta la più appropriata per analizzare in modo valido lo stato di qualità ambientale attuale del territorio di Carinaro e poter valutare le politiche di sviluppo sociale integrate con lo sviluppo economico e la sostenibilità ambientale. ATTUAZIONE DEL PROCESSO ENERGETICO AGENDA 21 LOCALE Con la costituzione del Forum Agenda 21 locale e la redazione del Rapporto sullo stato dell ambiente, sono state avviate le azioni predisposte e finalizzate al completamento del processo già avviato dall Amministrazione proponente. Con gli interventi operative sfociati nell azione locale, denominata FESTA DELLA PRIMAVERA 2012, è partita l azione preparatoria del processo del PAESOC. Questo piano strumentale di governo del territorio adottato, assicura l integrazione ed la rielaborazione dei vecchi strumenti di piano con nuove proposte operative. Il Piano d azione formulato rappresenta il momento centrale dell intero processo di Agenda 21 locale. Esso costituisce un primo traguardo che l Ente locale si prefigge nel momento in cui promuove e attiva il processo di sviluppo energetico sostenibile sul proprio territorio. L attuazione del processo con la definizione degli obiettivi del percorso intrapreso con le priorità che si sono assunte a livello locale, con la raccolta ed elaborazione dei dati, il tutto sottoposto al Forum permanente, che si deve pronunciare sulla coerenza degli obiettivi prefissati e sulla loro rispondenza alle esigenze della collettività, con le principali aree tematiche e i settori d intervento prioritari 1. CONTRASTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI 2. GESTIONE SOSTENIBILE RISORSE ENERGETICHE E NATURALI 3. MOBILITA PER RENDERE I TRASPORTI PIÙ SOSTENIBILI 11

12 I TEMI DA TRATTARE SONO : 1. MOBILITÀ SOSTENIBILE Il progetto è volto ad aggiornare e realizzare l applicazione i diversi progetti operativi approvati e finanziati dal comune di Carinaro. Con l attuazione dei progetti si delinea la possibilità, di costruire una relazione con le città limitrofe, Aversa 2. ACQUE E SERVIZIO IDRICO INTEGRATO Lo studio sulla gestione del servizio idrico integrato tende al coinvolgimento degli attori in campo (partecipazione-cittadinanza attiva), ad organizzare un nel piano d azione il contratto di fiume per il canale dei Regi Lagni per il monitoraggio delle trasformazioni territoriali e governare le realizzazioni dei progetti territoriali-urbani. 3. RIFIUTI E SISTEMA INTEGRATO DEI RIFIUTI 4. BIODIVERSITÀ E GESTIONE DELLE RISORSE NATURALI Il progetto micro filiera del legno e biomasse veicolato in opere di infrastrutturazione e in fase di verifica le modalità di trasformazione delle centrali di calore di alcuni edifici pubblici per il recepimento della materia prima. 5. EDILIZIA SOSTENIBILE il programma di definizione dello strumento urbanistico PUC e del RUEC giunto alla conclusione della fase di approvazione consegna al FORUM uno formidabile strumento e del materiale che ci permettono di realizzare interventi e proposte operative ben definite dal piano stesso. 6. ENERGIA LAKS significa: Local Accountability for Kyoto goals, è il progetto sviluppato per la misurazione delle emissioni nelle città europee e per la realizzazione dei rispettivi inventari e obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra. 12

13 Il Piano d'azione locale serve a documentare le proposte che potranno portare alla riduzione delle emissioni di gas serra, documenta i risultati dell'inventario delle emissioni di gas serra e degli Obiettivi di riduzione delle emissioni. Il progetto definisce il tavolo degli attori coinvolti, il programma che sarà approfondito solo per la parte collegata al tema edilizio. 7. I GAS DI SERRA Sono chiamati gas serra quei gas presenti in atmosfera, che sono trasparenti alla radiazione solare in entrata sulla Terra ma riescono a trattenere, in maniera consistente, la radiazione infrarossa emessa dalla superficie terrestre, dall'atmosfera e dalle nuvole. I gas serra sono di origine sia naturale che antropica, e assorbono ed emettono a specifiche lunghezze d'onda nello spettro della radiazione infrarossa. OBIETTIVI DEL PIANO D'AZIONE (PAESOC) La redazione e l attuazione dei Piani d'azione locali, con iniziative di animazione locale aumentano la conoscenza sul tema tra i cittadini, attraverso l Agenda 21 Locale per Carinaro Il documento relativo alla redazione dei Piani d Azione per l Energia Sostenibile fornisce indicazioni strategiche circa le azioni su cui porre particolare attenzione per raggiungere gli obiettivi definiti dal Patto dei Sindaci. IL comune di Carinaro si impegna a realizzare ed inviare il proprio Piano d'azione per l'energia Sostenibile locale, attraverso la redazione del documento chiave volto a dimostrare che l'amministrazione Comunale intende raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica entro il includendovi le azioni operative che l amministrazione intende realizzare sia nel settore pubblico sia in quello privato, con le seguenti azioni: Ambiente urbanizzato, inclusi edifici di nuova costruzione e ristrutturazioni. 13

14 Infrastrutture urbane (riscaldamento, illuminazione, reti elettriche intelligenti ecc.) Pianificazione urbana e territoriale Fonti di energia rinnovabile decentrate Politiche per il trasporto pubblico e privato e mobilità urbana Coinvolgimento dei cittadini e, più in generale, partecipazione della società civile Comportamenti intelligenti in fatto di energia dei cittadini, consumatori ed aziende Nelle molteplici attività del governi comunale si devono introdurre misure di risparmio efficienza energetica, progetti sulle energie rinnovabili e altre azioni correlate all'energia. Il Piano d'azione per l'energia sostenibile deve essere condiviso con la società civile, attraverso Forum tematici che elaborano un elevato grado di partecipazione dei cittadini per garantire continuità nel lungo periodo e possibilità di raggiungere i propri obiettivi. Le azioni a livello locale devono coinvolgere le diverse attività presenti sul territorio, in veste di: Consumatori e fornitori di servizi; Pianificatori, sviluppatori e regolatori; Consiglieri e modelli di comportamento; Produttori e fornitori. Finalità del PAESOC Il Patto dei Sindaci si incentra su interventi a livello locale nell ambito delle competenze delil Comune. Il PAESOC si concentra su azioni volte a ridurre le emissioni di CO2 e il consumo finale di energia da parte degli utenti finali. Orizzonte temporale. Il PAESOC deve indicare chiaramente le azioni strategiche che il Comune intende intraprendere per raggiungere gli obiettivi previsti per il

15 Le fasi del PAESOC Come strategia a lungo termine, il Comune decide che tutte le auto acquistate per il parco auto comunale debbano essere a gas. Chiaramente, il comune non può stabilire un budget per le auto che verranno acquistate sino al 2020, ma questa misura può essere comunque inserita nel piano ed è possibile valutarne l impatto sino al 2020, considerando le automobili comunali acquistate in futuro. Per la durata del mandato politico delil Comune, questa misura deve essere presentata in termini pratici, indicando un budget, identificazione delle risorse finanziarie, ecc. IL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE Le azioni inserite nel PAESOC vengono sostenute con i vari strumenti finanziari messi a disposizione a livello europeo, attraverso programmi dedicati allo sviluppo sostenibile. nazionali, regionali e locali Il Piano d Azione per l Energia Sostenibile (PAESOC) è il documento chiave che indica come i firmatari del Patto rispetteranno gli obiettivi che si sono prefissati per il 2020, tenendo in considerazione i dati dell Inventario di Base delle Emissioni. Il documento identifica i settori di intervento più idonei e le opportunità più appropriate per raggiungere l obiettivo di riduzione di CO2. definisce misure concrete di riduzione, insieme a tempi e responsabilità, in modo da tradurre la strategia di lungo termine in azione. Risorse umane e finanziarie L elaborazione e l attuazione del PAESOC richiede risorse umane e finanziarie. utilizzare le risorse interne, attivando un apposito ufficio Agenda 21 locale per lo sviluppo sostenibile nel settore ambiente affidare gli incarichi ad esterni (es. consulenti privati, università...); ricevere assistenza dalle agenzie regionali per l energia o altre strutture di supporto 15

16 È importante notare che le risorse umane destinate al PAESOC possono essere altamente produttive da un punto di vista finanziario, permettendo dei risparmi sulle bollette energetiche e l accesso ai finanziamenti europei per progetti nel settore dell Efficienza Energetica (EE) e delle Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) e poter utilizzare le risorse interne per avere un maggiore controllo e un risparmio sui costi. Il modulo e procedura di presentazione del PAESOC Il comune si impegna a presentare il PAESOC entro l anno 2012 e a presentare periodicamente dei rapporti sull attuazione, indicando i progressi del piano di azione. Il PAESOC va approvato dal consiglio comunale e caricato nella lingua nazionale tramite l area online riservata ai firmatari (Signatories Corner). I firmatari del Patto dovranno anche compilare online un modulo PAESOC (SEAP template) in inglese. Nel modulo verranno riassunti i risultati dell Inventario di Base delle Emissioni e gli elementi chiave del PAESOC. Il modulo è uno strumento utile per fornire visibilità al PAESOC e facilitarne la valutazione. Può servire, inoltre, ai firmatari del Patto per scambiare le proprie esperienze. I risultati principali raccolti verranno pubblicati online sul sito del Patto dei Sindaci ( Un gruppo di città confinanti possono elaborare un PAESOC e un Inventario di Base delle Emissioni (IBE) in comune, posto che venga istituita una struttura di supporto per coordinare il lavoro. In questo caso, le città limitrofe a Carinaro possono presentare il PAESOC e l IBE in comune, ma ogni città deve sempre compilare il proprio modulo. L obiettivo di ridurre del 20% le emissioni di CO2 entro il 2020 non viene condiviso dal gruppo di città, ma rimane un obiettivo individuale per ciascun firmatario. 16

17 La riduzione delle emissioni corrispondente alle misure comuni proposte nel PAESOC verrà divisa tra tutte le città che condividono queste misure. Il modulo PAESOC è uno strumento web disponibile sulla rete e deve essere compilato autonomamente dai firmatari del Patto. La struttura del PAESOC La struttura del PAESOC è la base per elaborare i Piani di Azione per l Energia Sostenibile. I contenuti suggeriti comprendono: 1) Sintesi del PAESOC 2) Strategia generale A. Finalità e obiettivi B. Quadro attuale e visione per il futuro C. Aspetti organizzativi e finanziari: strutture di coordinamento e organizzative create/assegnate; risorse umane assegnate; coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholder; budget; fonti di finanziamento previste per gli investimenti nel piano di azione; misure di monitoraggio e verifica previste. 3) Inventario di Base delle Emissioni e informazioni correlate, inclusa l interpretazione dei dati. 4) Azioni e misure pianificate per l intera durata del piano (2020) Strategia a lungo termine, obiettivi e impegni sino al 2020 Interventi a medio/breve termine Per ogni misura/intervento, specificare (quando possibile): - descrizione; - dipartimento responsabile, persona, azienda; - tempistica (fine-inizio, tappe principali); - stima dei costi; 17

18 - risparmio energetico/aumento della produzione di energia rinnovabile; - riduzione di CO2 prevista. Livello di dettaglio Il Comune può scegliere quanto dettagliare la descrizione di ciascuna misura /intervento. Tuttavia, è importante ricordare che il PAESOC è anche: uno strumento di lavoro da utilizzare durante la fase di attuazione (almeno per gli anni immediatamente successivi); uno strumento di comunicazione con gli stakeholder; un documento concordato a livello politico tra le diverse parti in carica all interno delil Comune: il livello di dettaglio dovrebbe essere sufficiente a evitare ulteriori discussioni politiche sul significato e le finalità delle varie misure. Elementi chiave per una buona riuscita del PAESOC Ottenere il sostegno degli stakeholder: Attivare un impegno politico a lungo termine Rendere disponibili delle risorse finanziarie adeguate Realizzare un inventario delle emissioni di CO2 adeguato è di fondamentale importanza. Integrare il PAESOC nella vita e nell amministrazione giornaliera del comune: Garantire una gestione adeguata della fase di attuazione Controllare che il personale abbia le competenze adeguate e se necessario organizzare dei corsi di formazione Imparare a ideare e ad attuare dei progetti a lungo termine Ricercare attivamente e fare tesoro dell esperienza delle altre città che hanno sviluppato un PAESOC. 10 I elementi chiave per la preparazione del PAESOC 1. Approvazione del PAESOC da parte del consiglio comunale 2. Impegno a ridurre le emissioni di CO2 almeno del 20% entro il

19 3. Inventario di base delle emissioni di CO2 (IBE) 4. Misure relative ai settori chiave di attività (ridurre le emissioni CO2 5. Strategie e azioni sino al Adattamento delle strutture cittadine 7 Mobilitazione della società civile 8 Finanziamento (identificare le fonti di finanziamento) 9. Monitoraggio e relazioni con Controllo verifica 10. Presentazione del PAESOC e compilazione del modulo OTTENERE IL SOSTEGNO DEGLI STAKEHOLDER Tutti i membri della società rivestono un ruolo fondamentale nella risoluzione delle questioni energetiche e climatiche in collaborazione con le loro autorità locali. Insieme si dovranno stabilire una visione comune per il futuro, definire le linee guida investire nelle risorse umane e finanziarie necessarie. Il coinvolgimento degli stakeholder è il punto di inizio per ottenere il cambiamento del comportamento con le azioni tecniche previste dal PAESOC. Questo aspetto è di fondamentale importanza per un attuazione coordinata e concordata del PAESOC. Prima di elaborare progetti dettagliati, si dovrebbero conoscere le opinioni dei cittadini e degli stakeholder. Perciò, essi dovrebbero essere coinvolti e avere l opportunità di partecipare alle fasi più importanti dell elaborazione del PAESOC: stabilire la visione, decidere obiettivi e target, definire le priorità, ecc. È possibile definire diversi gradi di coinvolgimento, ai cui estremi si trovano rispettivamente "informazione" e "responsabilizzazione". Il primo passo consiste nell identificazione degli stakeholder. Sono stakeholder coloro: i cui interessi sono coinvolti dalla questione. le cui attività influiscono sulla questione. possiedono/controllano informazioni, risorse e competenze necessarie per l elaborazione e l attuazione della strategia. 19

20 Elenco di stakeholder che rivestono un ruolo importante nel PAESOC: amministrazione locale: società e dipartimenti comunali interessati (servizi comunali per l energia, società di trasporti, ecc.); agenzie per l Energia Locali e Regionali; partner finanziari (banche, fondi privati, ESCO; stakeholder istituzionali (camere di commercio, architetti e ingegneri); aziende di servizio pubblico e fornitori di energia; società di trasporto/mobilità: società di trasporto pubbliche o private, ecc.; il settore della costruzione: società di costruzione, imprenditori edili; imprese e aziende industriali; strutture di sostegno e agenzie per l energia; ONG e altri rappresentanti della società civile; rappresentanti della società civile, compresi studenti, lavoratori, ecc.; strutture esistenti (Agenda 21...); università; persone con competenze specifiche (consulenti...); Livello di coinvolgimento attraverso 1 Formazione e informazione Opuscoli, newsletter, pubblicità, mostre, visite. 2 Informazione e feedback, Sportello telefonico, pagina web, incontri, teleconferenze, inchieste e questionari, mostre con visite guidate, sondaggi d opinione 3 Coinvolgimento e discussioni Workshop, gruppi di discussione, forum, g. 4 Ulteriore coinvolgimento Comitati consultivi locali, pianificazione reale. 20

21 CONSIGLI PRATICI: Pensare a tutte le possibilità: non concentrarsi sui contatti abituali. Ricercare la collaborazione di individui capaci di prendere decisioni. Scegliere la persona adeguata per le mansioni di moderazione/agevolazione. Gli interessi di alcuni stakeholder possono essere in conflitto. In questo caso, è consigliabile organizzare workshop separati per ciascun gruppo, in modo da individuare gli interessi contrastanti prima di riunire i vari gruppi. Per suscitare l interesse dei cittadini, è consigliabile l utilizzo di strumenti visuali (strumenti GIS che mostrino l efficienza energetica dei vari distretti delil Comune, termografia aerea che mostri le perdite termiche di edifici individuali, o qualsiasi modello semplice che consenta la visualizzazione dei dati che si stanno presentando). Richiamare l attenzione dei media. La seguente Tabella definisce i possibili ruoli che possono essere rivestiti dalil Comune e dagli stakeholder nel processo del PAESOC descritto nel capitolo 1. 21

22 FASE INIZIO Fase di pianific azione Fase di Attuazi one Fase di Monito raggio AZIONI Impegno politico e sottoscrizione del Patto Adattare strutture della città Ottenere il sostegno degli stakeholder Valutazione del Stato attuale direzione da seguire? Definizione della messa in atto del del piano Approvazione e presentazione piano Attuazione Monitoraggio Redazione e presentazione della Relazione di Attuazione Il processo del PAESOC: azioni principali e ruolo dei soggetti interessati RUOLO DEI SOGGETTI INTERESSATI consiglio comunale o organo equivalente Amministrazione locale Stakeholder Stabilire l impegno iniziale. Sottoscrivere il Patto dei Incoraggiare le autorità politiche a prendere provvedimenti. Spingere le autorità politiche a prendere Sindaci. Fornire la spinta necessaria Informarle sui vantaggi (e le risorse necessarie provvedimenti (se necessario). all amministrazione locale per iniziare il processo Destinare risorse umane sufficienti e garantire la presenza di strutture amministrative adeguate. Incoraggiare la partecipazione degli stakeholder. Dimostrare agli stakeholder l importanza della loro assistenza e partecipazione. Fare in modo che ci siano le risorse necessarie per la fase di pianificazione. Sostenere la definizione della visione della sostenibilità Fare in modo che essa sia sufficientemente ambiziosa. Sostenere la preparazione del piano. Definire le priorità, che dovranno essere in lineacon la visione stabilita in precedenza. Approvare il piano e i budget Identificare gli stakeholder principali, decidere i canali di comunicazione/partecipazione da utilizzare. Informarli dell inizio del processo e raccogliere le loro opinioni. valutazione iniziale, raccogliere i dati necessari ed elaborare l Inventario di Base delle Emissioni di CO2. Fare in modo che gli stakeholder siano adeguatamente coinvolti. Stabilire le azioni e gli obiettivi che la sostengano. Fare in modo che la visione sia condivisa dagli stakeholder e dalle autorità politiche. Preparare il piano: definire politiche e misure in accordo con la visione e gli obiettivi, stabilire budget e finanziamento, tempistica, indicatori, responsabilità. Mantenere informate le autorità politiche e coinvolgere gli stakeholder e stabilirne le collaborazioni Presentare il PAESOC attraverso la pagina web del Patto dei Sindaci. Dare informazioni sul piano con sito web pen drive e CD room. Coordinare il piano di attuazione. Fare in modo che ciascuno stakeholder conosca il proprio ruolo nella fase di attuazione. Provvedere all attuazione delle misure di cui è responsabile il Comune. Agire in modo esemplare. Dare informazioni sulle proprie azioni. Fornire sostegno politico a lungo termine al processo del PAESOC. Fare in modo che la politica energetica e quella climatica entrino a far parte della vita quotidiana dell amministrazione locale. Dimostrare interesse nel piano di attuazione, Motivare gli stakeholder a prendere provvedimenti (campagne di incoraggiare gli stakeholder a prendere provvedimenti, informazione). Informazioni adeguate su risorse disponibili per EE e dare l esempio. FER Stabilire contatti con gli altri firmatari del Patto dei Sindaci, condividere esperienze e buone pratiche, creare sinergie e incoraggiare il loro coinvolgimento nel Patto dei Richiedere informazioni regolari sull avanzamento del Svolgere un monitoraggio costante del piano: progresso delle azioni e piano. valutazione del loro impatto. Approvare la relazione Informare periodicamente le autorità politiche e gli stakeholder sull avanzamento del piano. Dare informazioni sui risultati. Ogni due anni, presentare una Relazione di Attuazione attraverso la pagina web del Patto dei Sindaci. Revisione Revisione Fare in modo che il piano venga aggiornato Aggiornare il piano periodicamente secondo le esperienze fatte e i risultati ottenuti. Coinvolgere le autorità politiche e gli stakeholder Esprimere le proprie opinioni e descrivere il proprio possibile ruolo nel PAESOC. Fornire informazioni e dati importanti, condividere le proprie competenze. Partecipare alla definizione della visione, esprimere la propria opinione sul futuro.. Partecipare alla stesura del piano. Fornire informazioni e feedback Spingere le autorità politiche ad approvare il piano (se necessario). Ciascuno stakeholder provvede all attuazione delle misure di cui è responsabile. Spingere/incoraggiare amministrazione localea attuare le misure di cui è responsabile (se necessario). Cambiamenti nel comportamento, azioni riguardanti EE e FER, sostegno generale all attuazione del PAESOC. Sindaci. Incoraggiare altri stakeholder a prendere provvedimenti. Fornire le informazioni e i dati necessari. Fornire commenti sulla relazione e informazioni sulle misure di cui sono responsabili. Partecipare all aggiornamento del piano.

23 Procedura dettagliata per lo svolgimento dell indagine di base: Selezionare il team di revisione, da identificarsi preferibilmente nel gruppo di lavoro intersettoriale. In questa fase si decide il grado di coinvolgimento che si desidera dagli stakeholder per questo processo. Assegnare compiti ai membri del team Si dovranno considerare le competenze e la disponibilità di ciascun membro del gruppo per assegnargli compiti che potrà svolgere. Definire la tempistica della revisione,che dovra indicare date realistiche per l inizio e la fine delle attività di raccolta dati. Identificare gli indicatori più importanti da utilizzare per la valutazione. I seguenti elementi dovrebbero essere presi in considerazione: Quali sono il consumo di energia e le emissioni di CO2 dei diversi settori e soggetti presenti sul territorio delil Comune? Quali sono le tendenze? Chi produce energia e in che quantità? Quali sono le fonti di energia più importanti? Quali sono i fattori che influiscono sul consumo di energia? Quali sono le ripercussioni del consumo di energia sulla città (inquinamento dell aria, traffico...)? Quali provvedimenti sono stati già presi in merito alla gestione energetica? Quali sono stati i risultati? Quali sono gli ostacoli da abbattere? Qual è il grado di sensibilizzazione di dirigenti, cittadini e altri stakeholder in merito a risparmio energetico e protezione del clima? In allegato, viene fornita una tabella con informazioni più dettagliate sugli aspetti che potrebbero essere presi in considerazione nella valutazione. Raccogliere i dati di base In questa fase si dovranno raccogliere ed elaborare i dati, stabilire gli indicatori e raccogliere le informazioni qualitative attraverso la revisione del documento e l organizzazione di incontri/workshop con gli stakeholder. 23

24 La selezione dei dati si dovrà basare su criteri concordati con gli stakeholder, i quali contribuiranno quindi attivamente a fornire dati. 6. Elaborare l Inventario di Base delle Emissioni di CO2 Con i dati sull energia, è possibile elaborare l Inventario di Base delle Emissioni di CO2 7. Analizzare i dati Per essere utilizzati nella definizione della politica, i dati non dovranno solo essere raccolti, ma anche analizzati e interpretati. Dall indagine di base risulta che il consumo di energia sta aumentando in un particolare settore, si dovrà cercare di comprendere le ragioni di tale incremento: aumento della popolazione, delle attività, dell uso di alcuni strumenti elettrici, ecc. 8. Redigere la relazione di auto-valutazione, cercando di essere onesti e realisti: una relazione che non rispecchia la realtà non ha nessuna utilità. L indagine di base può essere svolta dalil Comune a livello interno, come un processo di autovalutazione. Tuttavia, completando tale auto-valutazione con una revisione esterna fra pari, si contribuirà ad aumentare il valore del processo. La revisione fra pari è uno strumento che consente a terzi di svolgere una valutazione obiettiva dei risultati ottenuti e delle prospettive future. Le revisioni fra pari possono essere svolte da esperti esterni che lavorano nello stesso campo, ma per altre organizzazioni o città. Tale metodo risulta efficace dal punto di vista dei costi ed è spesso considerato un alternativa migliore dal punto di vista politico rispetto all impiego di consulenti SVILUPPO URBANO E INQUINAMENTO; LA CITTÀ SOSTENIBILE Il concetto di città sostenibile del comune di Carinaro riprende quello di sviluppo sostenibile lanciato dalla Conferenza di Rio de Janeiro del 1992 e riprese con le varie carte e in via di approvazione dall Amministrazione Comunale con l Adesione al Coordinamento Nazionale delle Agende

25 Nel richiamare in modo pragmatico la necessità di conciliare i due obiettivi fondamentali per la comunità dello sviluppo sostenibile sia per tutelare gli ecosistemi e sia per promuovere lo sviluppo socio economico del territorio di Carinaro si tende dunque, a configurare, come l intersezione tra vivibilità e benessere della comunità, realizzabilità dell equità sociale e tutela della natura. I piani d Azione preposti per lo sviluppo sostenibile devono tendere a valorizzare la dimensione locale delle politiche e della pianificazione predisponendo interventi indirizzati verso la Conferenza di Rio, con particolare attenzione all urbanizzazione, già compiuta e che è in continua crescita, a ritmi sempre accelerati, nonostante la crisi economica in atto in questi anni. (PTR) PIANO TERRITORIALE COORDINAMENTO REGIONE CAMPANIA Il Consiglio Regionale della Campania approvava il 16 settembre 2008 il PTR individuando il patrimonio di risorse ambientali e storico culturali del territorio, defininendo le strategie di sviluppo locale e dettando le linee guida e gli indirizzi per la pianificazione territoriale e paesaggistica in Campania. Lo scopo è di assicurare lo sviluppo armonico e sostenibile della Regione, attraverso l organico sistema di governo del territorio basato sul coordinamento dei diversi livelli decisionali e l'integrazione con la programmazione sociale ed economica regionale. Il Disegno di Legge, oltre ad approvare il Piano e definirne i contenuti, disciplina il procedimento di pianificazione paesaggistica, le attività di copianificazione, i laboratori di pianificazione partecipata (strumento operativo per la costruzione del processo di copianificazione) e l'accordo di pianificazione (che tratta degli strumenti di pianificazione urbanistica generale e attuativa). Più nel dettaglio, il piano si articola in documento con 5 quadri territoriali utili ad attivare a pianificazione d'area vasta concertata con le Province: ambienti insediativi; sistemi territoriali di sviluppo; campi territoriali complessi; indirizzi e intese intercomunali e buone pratiche di pianificazione. linee guida per il paesaggio; cartografia. 25

26 Per permetterne l'attuazione è stata creata una Conferenza permanente di pianificazione, presieduta dall'assessore regionale con delega all'urbanistica, Politiche del Territorio, Edilizia Pubblica Abitativa, Accordi di Programma. Il P.T.R., che si propone come un piano di inquadramento, indirizzo e promozione di azioni integrate, è sì un piano territoriale, ma non trascura la sfera sociale ed economica alla quale la Regione ha cercato di dare un'impronta fortemente processuale e strategica, promuovendo ed accompagnando azioni e progetti locali integrati. Secondo il P.T.R., il territorio regionale è suddiviso in 43 Sistemi Territoriali Locali, uno dei quali è il Sistema Aversano di cui fa parte il Comune di Carinaro. L individuazione dei 43 sistemi avviene in relazione ai perimetri dei territori interessati da piani e programmi di settore (Patto Territoriale, Contratto d Area, Progetto Integrato) o da stati di fatto riferiti alla natura e all ambiente (Comunità Montana, Parco Nazionale, Parco Regionale, Riserva Naturale) e alle vocazioni e ai caratteri socio economici (Distretto Industriale, Sistema Locale Manifatturiero). Il Sistema Aversano viene individuato per la presenza di un bacino produttivo manifatturiero caratterizzato e per la riconoscibilità di un Sistema Locale di Lavoro. Il P.T.R. individua, inoltre, 9 Ambienti insediativi. Il n 1 è quello della Piana campana, caratterizzata da residui pregi ambientali e naturalistici, da una forte pressione insediativa, da rischi di inquinamento, da diffuse attività estrattive anche abusive. Il sistema E4 Aversano di cui fa parte Carinaro, rientra tra quelli a dominante urbano-industriale mettendotene in evidenza l andamento demografico sempre positivo negli ultimi due decenni intercensuari (meno elevato nel secondo decennio) e il notevole incremento del patrimonio edilizio abitativo. 26

27 La matrice degli indirizzi strategici mette in relazione gli indirizzi strategici e i diversi S.T.S. al fine di orientare l attività dei tavoli di copianificazione. Nella matrice, le righe sono costituite dai vari S.T.S. e le colonne dagli indirizzi: Interconnessione (riferito alle previsioni del Piano Regionale dei Trasporti), distinta in: accessibilità attuale A1 ;accessibilità programmata A2 -; STATO DI FATTO NEL COMUNE DI CARINARO Le problematiche ambientali collegate alle cattive gestioni delle risorse energetiche sono le basi per costruire un vero modello di sviluppo sostenibile: sia perché l energia è una componente essenziale dello sviluppo economico, sia perché i sistemi di produzione energetica risultano i principali responsabili delle emissioni di gas climalteranti. Gli indicatori più importanti per monitorare l impatto ambientale di un sistema energetico territoriale (a livello globale, nazionale, regionale e locale) sono definite dalle emissioni dei principali gas serra che vengono immessi nel sistema. Pertanto si propongono sistemi energetici più sostenibili, rispetto agli standard attuali, attraverso tre principali direzioni di attività: 1. maggiore efficienza e razionalizzazione dei consumi; 2. modalità innovative, pulite e più efficienti di produzione e trasformazione dell energia 3. ricorso sempre più ampio alla produzione di energia da fonte rinnovabile. PIANO NAZIONALE D AZIONE PER LE RINNOVABILI La strategia integrata in materia di energia e cambiamenti climatici adottata dal Parlamento europeo e dai vari stati membri il 6 aprile 2009 fissa obiettivi ambiziosi al 2020, con l obiettivo di indirizzare l Europa verso un futuro sostenibile basato su un economia a basso contenuto di carbonio ed elevata efficienza energetica, verificati da bilanci ambientali e con i tre principali obiettivi al 2020: 27

28 1. ridurre i gas serra del 20% rispetto ai valori del 1990; 2. ridurre i consumi energetici del 20% attraverso un incremento dell efficienza energetica, rispetto all andamento tendenziale; 3. soddisfare il 20% del fabbisogno di energia degli usi finali del 2020 con fonti rinnovabili. L Europa declina quest ultimo obiettivo a livello nazionale, assegnando ai vari stati membri una quota di energia obiettivo, prodotta da fonte rinnovabile e calcolata sul consumo finale di energia al La quota identificata per l Italia è pari al 17%, contro il 5,2% calcolato come stato di fatto al L 11 giugno 2010 l Italia ha adottato un Piano Nazionale d Azione per le rinnovabili che contiene le modalità che vanno perseguite per il raggiungimento dell obiettivo al 2020 e definite dalle seguenti azioni ed interventi. 1. Piano d'azione nazionale per le fonti rinnovabili 2. Piani e strategie 3. Il Piano d'azione per l'efficienza energetica Quantificazione dei risparmi da interventi non previsti dal PAEE Il Piano straordinario per l'efficienza e il risparmio energetico Il Piano d'azione nazionale per le fonti rinnovabili Il Piano d'azione per l'efficienza energetica 2011 Strategia Energetica Nazionale. Strategia Energetica Nazionale. I testi delle altre audizioni Rapporto Annuale sull'efficienza Energetica Riduzione delle emissioni di CO2 Il Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili Pubblicato ai sensi dell'articolo 4 della direttiva 2009/28/CE, rappresenta un punto di partenza importante per individuare le azioni più opportune per supportare la crescita delle fonti rinnovabili in linea con gli obiettivi comunitari, ma soprattutto con le potenzialità di un settore che avrà un ruolo sempre più centrale a livello globale, e su cui è fondamentale che l'industria nazionale giochi un ruolo di primo piano. 28

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