IL RISCHIO RUMORE. Dr. Ferdinando Masala Medico Competente Specialista in Medicina del Lavoro

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1 IL RISCHIO RUMORE Dr. Ferdinando Masala Medico Competente Specialista in Medicina del Lavoro

2 COS E IL RUMORE? Un corpo che vibra, provoca alterazioni della pressione dell aria che giungono all orecchio producendo la sensazione sonora. Il suono e il rumore hanno dunque la stessa natura: sono delle vibrazioni meccaniche percepite psicologicamente come: SUONO = GRADEVOLE RUMORE = SGRADEVOLE

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4 PROPAGAZIONE DEL RUMORE Sorgente sonora Le onde si propagano in qualunque mezzo in tutte le direzioni e con andamento circolare in modo simile agli anelli concentrici osservabili sulla superfice dell acqua quando vi cade un sasso. Onde sonore

5 CARATTERISTICHE DEL SUONO: FREQUENZA ACUTO come uno strumento musicale GRAVE LA FREQUENZA E il numero di onde per secondo (1 oscillazione al secondo = 1Hertz o Hz). Se essa presenta oscillazioni regolari si parla di suono, se irregolari di rumore come un temporale

6 CARATTERISTICHE DEL SUONO: INTENSITA lieve come una foglia forte come un aereo L INTENSITA rappresenta il volume del suono, cioè la pressione che l onda sonora esercita sul nostro orecchio e che si misura in decibel (db).

7 L INTENSITA Da un intensità appena percepibile (detta soglia di udibilità) si può arrivare a valori più elevati che possono determinare dolore (soglia del dolore). la soglia di udibilità è tra 5 e 10 db; il tic-tac di un orologio ha un intensità di 20 db; una normale conversazione si svolge a db; un concerto rock e alcune attività lavorative possono superare i 100 db; un aereo al momento del decollo supera i 120 db e quindi la soglia del dolore.

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9 1) Orecchio esterno: raccoglie e concentra l energia sonora FENOMENO UDITIVO 3) Gli ossicini trasmettono le vibrazioni alla coclea, creando delle onde nel fluido in essa contenuto 2) Orecchio medio: il timpano vibra e trasmette il suono alla catena degli ossicini 4) Orecchio interno: le cellule cigliate della coclea trasformano le onde meccaniche in impulsi elettrici che attraverso il nervo acustico raggiungono il cervello, dove vengono decodificati nelle aree uditive.

10 PARTE NOBILE DEL SISTEMA CELLULE CIGLIATE Sono 40 mila alla nascita, vengono in seguito bruciate e non si riformano più, determinando così l IPOACUSIA CAUSE: età, farmaci, malattie, esposizione a rumore.

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12 ESPOSIZIONE A RUMORE In Europa circa 70 milioni di persone sono soggette ad una riduzione dell udito; tra le cause spesso c è il rumore. PROFESSIONALE (da progressiva meccanizzazione) Industria Artigianato Agricoltura NON PROFESSIONALE Volontaria (ballo, tiro a segno, musica con le cuffie) Non volontaria (traffico, vicinanza ad attività rumorose)

13 Che cosa provoca il rumore Le onde sonore che raggiungono il nostro orecchio vengono successivamente inviate attraverso vie nervose particolari al cervello, che le elabora in percezioni uditive. Possono raggiungere il nostro orecchio solo frequenze comprese tra 20 Hz e Hz., ma la sensibilità è migliore tra i Hz.

14 Che cosa provoca il rumore Il nostro orecchio tollera meglio: - i rumori continui (ad esempio il rumore emesso da una pompa) rispetto a quelli impulsivi (ad esempio il rumore emesso da un martello pneumatico); - i rumori gravi rispetto a quelli acuti; - i rumori meno intensi.

15 Che cosa provoca il rumore un rumore improvviso molto forte come un esplosione un rumore meno forte ma continuo, superiore a db può determinare provoca dolore e spesso lacerazione del timpano riduzione dell udito, anche permanente

16 La riduzione dell udito... si instaura in 3 fasi 1 fatica uditiva: ridotta capacità uditiva temporanea dopo esposizione a rumore, sensazione di orecchie ovattate (esempio dell abbagliamento). 2 spostamento temporaneo di soglia: predilige le frequenze di 400 Hz e può durare da un secondo a 16 ore.

17 La riduzione dell udito... 3 IPOACUSIA O SPOSTAMENTO PERMANENTE DI SOGLIA: si instaura quando l esposizione al rumore ha una durata tale da non consentire il recupero uditivo (circa 5-10 anni). Si sviluppa in modo graduale nel corso degli anni; Inizia con difficoltà alla percezione dei toni compresi sui 3000, 4000, 6000 Hz. per poi interessare tutti gli altri Bilaterale, simmetrica, irreversibile. Fase audiometrica; claudicatio per le frequenze del linguaggio; perdita di 40 decibel sulle frequenze del linguaggio.

18 IPOACUSIA DA RUMORE Influenzata da. stato di salute del soggetto ed eventuali malattie pregresse o in corso otiti, otosclerosi, traumi, ecc. età del soggetto con l aumentare dell età si ha riduzione dell udito (presbiacusia) uso di alcuni farmaci streptomicina, altri antibiotici ototossici, ecc.

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20 EFFETTI UDITIVI DEL RUMORE Esposizione prolungata a rumore continuo per 8 ore al giorno fino a 80 decibel: NESSUN DANNO oltre 80 decibel: trauma acustico cronico o ipoacusia da rumore rumore molto intenso, anche se breve (scoppio): ipoacusia da trauma acustico acuto

21 Il rumore può interessare altri organi? SI! Può determinare in particolare: aumento/diminuzione della frequenza cardiaca e circolatoria; aumento della pressione arteriosa; aumento della frequenza respiratoria; modificazioni funzionali del sistema nervoso e neurovegetativo: irritabilità, insonnia, ansia, cefalea; aumento della motilità e secrezione gastrica..e inoltre può contribuire all aumento degli infortuni sul lavoro facendo diminuire l attenzione e la concentrazione degli operatori e la percettibilità dei segnali acustici.

22 Come ci si difende? Conoscendo i livelli di rumorosità si possono attuare le misure di prevenzione adeguate; Tale livello si ricava da misure effettuate con strumenti detti FONOMETRI rapportati al tempo di esposizione quotidiana A diversi valori di rumorosità corrispondono criteri di prevenzione differenti, come imposto dagli obblighi di legge contenuti nel D.Lgs. 81 del 04 aprile 2008 (titolo VIII).

23 Il D.Lgs 81 del 2008 Titolo VIII Art. 189 Valore limite di esposizione: 87 db(a) Valori superiori di azione: 85 db(a). Valori inferiori di azione: 80 db(a)

24 Il D.Lgs 81 del 2008 Titolo VIII Rumore inferiore a 80 db(a) Il datore di lavoro ha l obbligo solo della valutazione della rumorosità durante il lavoro e in caso di realizzazione di nuovi impianti o di ampliamenti e modifiche di quelli preesistenti

25 Il D.Lgs 81 del 2008 Titolo VIII Rumore tra 80 e 85 db(a) Il datore di lavoro ha l obbligo di: misurare i livelli di esposizione al rumore; mettere a disposizione dei lavoratori i DPI; informare i lavoratori sui rischi, sulle misure adottate, sulle misure di protezione a cui i lavoratori debbono attenersi, sui dispositivi di protezione individuali (DPI) da utilizzare, sui risultati della valutazione del rischio, sul significato del controllo sanitario; estendere il controllo sanitario ai lavoratori che ne fanno richiesta e il Medico Competente ne confermi l opportunità

26 Il D.Lgs 81 del 2008 Titolo VIII Rumore compreso tra 85 e 87 db(a) Il datore di lavoro ha l obbligo di: Esigere l utilizzo da parte dei lavoratori dei dispositivi di protezione individuale dell udito adattati al singolo individuo e alle condizioni di lavoro; Provvedere affinché i lavoratori ricevano un adeguata formazione sull uso corretto dei mezzi di protezione individuale e sull uso degli utensili, macchine e apparecchiature; Sottoporre i lavoratori a controllo sanitario (visita medica preventiva e visite periodiche con periodicità di norma annuale).

27 Il D.Lgs 81 del 2008 Titolo VIII Rumore superiore al Valore limite di esposizione di 87 db(a) Vige l obbligo di non superamento di tale valore e il datore di lavoro ha l obbligo di: Adottare misure immediate per abbassare il valore; Individua le cause dell esposizione eccessiva; Sottoporre i lavoratori a controllo sanitario (visita medica preventiva e visite periodiche con periodicità annuale).

28 Il D.Lgs 81 del 2008 Titolo VIII E IMPORTANTE RICORDARE CHE Il tempo di esposizione al rumore costituisce un elemento fondamentale per stabilire la nocività del rumore stesso; Più in particolare si parla di esposizione personale quotidiana del lavoratore al rumore, che viene misurata in decibel. E IMPORTANTE SAPERE CHE A diversi livelli di esposizione al rumore corrispondono differenti condizioni di rischio e differenti criteri di prevenzione E IMPORTANTE RICORDARE CHE

29 VALUTAZIONE RISCHIO RUMORE COMMA 1: VALUTAZIONE SENZA MISURAZIONI Livello, tipo e durata dell esposizione a rumore Effetti del rumore sulla salute, con particolare riferimento a minori e donne in gravidanza Interazione del rumore con sostanze ototossiche, vibrazioni Specifiche acustiche dei macchinari..eventuale sostituzione Informazioni raccolte in letteratura e durante la sorveglianza sanitaria Valori Risultato di misurazioni estemporanee Risultato precedenti misurazioni Manifesta assenza di rumorosità Particolarità settore edile: cantieri temporanei e mobili, valutazione attingendo da banche dati specifiche.

30 VALUTAZIONE RISCHIO RUMORE COMMA 2: MISURAZIONE DEL RUMORE E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE Metodi e strumentazioni utilizzate adeguati alle caratteristiche del rumore da misurare Tenere conto dell incertezza della misura

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32 VALUTAZIONE DEL RUMORE Eseguita con fonometri Si misura il Leq = livello equivalente = valore in decibel di un rumore continuo che ha la stessa energia sonora di tutti gli eventi acustici misurati nel periodo di osservazione. Criteri di valutazione dell esposizione: LEP,d = esposizione professionale quotidiana personale del singolo lavoratore. Un raddoppio o un dimezzamento dell intensità sonora equivalgono a 3 decibel: es. 90 decibel per 8 ore = LEP,d di 90 decibel; 90 decibel per 4 ore = 87 decibel di LEP, d.

33 OBBLIGHI PER I LAVORATORI Il lavoratore deve impiegare con cura ed in modo adeguato i dispostivi di protezione individuali forniti Deve dare immediata segnalazione al datore di lavoro di eventuali inefficienza dei suddetti dispositivi, nonché di altri eventuali condizioni di pericolo di cui venga a conoscenza; nell ambito delle proprie competenze e possibilità, ogni lavoratore si deve adoperare per eliminare o ridurre tali eventi Non deve rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza e i dispositivi di protezione predisposti e non deve compiere di propria iniziativa operazioni o manovre non di competenza che possono compromettere la protezione e la sicurezza Deve sottoporsi ai controlli sanitari previsti nei suoi riguardi

34 MISURE DI PREVENZIONE ESISTONO INTERVENTI TECNICI PER RIDURRE IL RUMORE ALLA SORGENTE? SI! QUALI? ISOLAMENTO DELLA SORGENTE CON OPPORTUNI MATERIALI FONOISOLANTI SMORZAMENTO DELLE VIBRAZIONI MEDIANTE IDONEI MATERIALI (GOMME, AMMORTIZZATORI A MOLLE E TAPPETTI DI FELTRO) RIVESTIMENTO DEI DIVERSI LOCALI CON SPECIFICI PANNELLI FONOASSORBENTI IDONEA MANUTENZIONE DELLE MACCHINE ATTRAVERSO: - corretta lubrificazione delle macchine; - tempestiva sostituzione dei componenti usurati; - attento controllo che assicuri il serraggio delle varie parti, evitando cosi eventuali vibrazioni.

35 MISURE DI PREVENZIONE SE GLI INTERVENTI TECNICI NON SONO SUFFICIENTI E POSSIBILE RIDURRE L ESPOSIZIONE AL RUMORE CON ALTRI MEZZI? SI! QUALI? I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI INSERTI OVATTE SPECIALI DI LANAPIUMA E FILTRI ACUSTICI DI MATERIALI PLASTICO DA INTRUDURRE NEL CONDOTTO UDITIVO IN CASO DI ESPOSIZIONE NON SUPERIORI AI 95 db CUFFIE ADATTE PER ESPOSIZIONI PROLUNGATE, PIU EFFICACI DEGLI INSERTI, DI BUONA PRATICITA, PERMETTONO L ASCOLTO DELLA VOCE DI CONVERSAZIONE CASCHI INDICATI PER ATTIVITA PARTICOLARMENTE RUMOROSE, RISULTANO PERO INGOMBRANTI E POCO AGEVOLI IMPEDENDO L ASCOLTO DELLA VOCE DI CONVERSAZIONE

36 LIVELLO DI PROTEZIONE OTTIMALE DEI D.P.I. (norma EN 458) BUONO: decibel ACCETTABILE: decibel INSUFFICIENTE: > 85 decibel RISCHIO IPERPROTEZIONE

37 I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI ESISTONO ACCORGIMENTI PARTICOLARI PER INDOSSARE I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI? SI! GLI INSERTI abbattimento di circa 20 decibel ESSI RIGUARDANO. LE CUFFIE abbattimento che può raggiungere i decibel

38 I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI GLI INSERTI Si indossano sollevando verso l alto il padiglione auricolare in maniera da raddrizzare il meato acustico e favorire l introduzione del tappo che viene spinto con leggera manovra di avvitamento Devono essere maneggiati con le mani pulite, onde evitare possibili infiammazioni o infezioni Quelli di tipo riutilizzabile devono essere tenuti sempre puliti e devono quindi essere frequentemente lavati con acqua e sapone neutro

39 I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI LE CUFFIE Assicurarsi che non ci siano ostacoli (es.:capelli) tra i cuscinetti auricolari e i padiglioni delle orecchie Fare scorrere le coppe auricolari fino al punto più basso dell archetto di sostegno Mettere l archetto di sostegno in posizione sulla testa Regolare l altezza delle coppe in plastica in modo da ottenere un adattamento preciso e confortevole sulle orecchie Se si ha necessita di portare l archetto di sostegno dietro la nuca (es.: per portare contemporaneamente l elmetto) utilizzare la fascetta in dotazione per garantire la stabilità Avere cura della cuffia, sostituendo periodicamente i cuscinetti auricolari sporchi o usurati

40 I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI LE CUFFIE Il grado di efficienza e di confort della cuffia antirumore dipende da alcuni semplici accorgimenti: * verificare al momento di indossarle che i cuscinetti aderiscano bene alle orecchie; * mai modificare o manomettere in alcun modo il protettore acustico perché ciò può mettere a rischio l udito; * riporre sempre la cuffia con cura e in appositi contenitori dopo l uso; * sostituire la cuffia quando è troppo usurata.

41 IMPORTANTE

42 E IMPORTANTE RISPETTARE RISPETTARE LA LA SEGNALETICA SEGNALETICA DI DI SICUREZZA SICUREZZA

43 Realizzazione grafica al computer da un opuscolo ISPESL

44 SALVAGUARDIA DELL UDITO

45 SALVAGUARDIA DELL UDITO

46 SALVAGUARDIA DELLE ORECCHIE

47 QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE DELL INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI SULLA PREVENZIONE RISCHIO DA RUMORE in adempimento al D.Lgs.277/91 Di seguito sono riportate 17 domande a risposta multipla sul rischio da esposizione al rumore.

48 Domanda n 1 QUALE FREQUENZA DEVE AVERE UN SUONO PER ESSERE PERCEPITO DALL ORECCHIO UMANO? Tra i 20 e i Hertz Meno di 20 Hertz Più di Hertz

49 Domanda n 2 L INTENSITA DEL SUONO SI MISURA IN? Hertz Decibel mmhg

50 Domanda n 3 QUAL E LO STRUMENTO UTILIZZATO PER LE MISURE DEL RUMORE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO? Spettometro Audiometro Fonometro

51 Domanda n 4 L ESPOSIZIONE CONTINUA A FORTE RUMORE E CAUSA DI? Caduta dei capelli di colore scuro Riduzione dell udito Perdita della sensibilità tattile in individui di altezza inferiore a m.1,50

52 Domanda n 5 ALTERAZIONI DELLA FREQUENZA CARDIACA E CIRCOLATORIA POSSONO ESSERE ATTRIBUITE AD ESPOSIZIONE A RUMORE DURANTE IL LAVORO? Si No Si, ma solo in individui di sesso femminile

53 Domanda n 6 LE NORME DIRETTE ALLA PREVENZIONE DEI RISCHI PER L UDITO E ALLA PROTEZIONE DEI LAVORATORI ESPOSTI A RUMORE DURANTE IL LAVORO SONO CONTENUTE NEL: Decreto Legislativo 626/94 Decreto Legislativo 277/91 Codice Rocco

54 Domanda n 7 QUALE E IL VALORE DI ESPOSIZIONE QUOTIDIANA PERSONALE AL RUMORE DI UN LAVORATORE PER IL QUALE E D OBBLIGO L USO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI? Più di 84 db A Più di 40 db A Più di 60 db A

55 Domanda n 8 No IL DATORE DI LAVORO E OBBLIGATO AD EFFETTUARE UNA MISURAZIONE DELLA RUMOROSITA DURANTE IL LAVORO? Si, sempre Si, solo quando presuppone che la rumorosità è elevata

56 Domanda n 9 IL MEDICO COMPETENTE E OBBLIGATO AD EFFETTUARE I CONTROLLI SANITARI SUL PERSONALE ESPOSTO AL RUMORE? Si, sempre No, mai Solo se l esposizione quotidiana personale al rumore supera 84 db A

57 Domanda n 10 LE VISITE MEDICHE SUCCESSIVE A QUELLA PREVENTIVA CON QUALE PERIODICITA DEVONO ESSERE EFFETTUATE? Obbligatoriamente mensile Nessuna periodicità da rispettare A discrezione del Medico Competente ma non superiore ai due anni, esclusa la prima visita periodica da effettuarsi entro un anno da quella preventiva

58 Domanda n 11 QUANDO IL DATORE DI LAVORO HA L OBBLIGO DI METTERE A DISPOSIZIONE DEI LAVORATORI I MEZZI INDIVIDUALI DI PROTEZIONE DELL UDITO? Se l esposizione quotidiana personale al rumore supera gli 84 db Se l esposizione quotidiana personale al rumore supera gli 120 db Mai

59 Domanda n 12 IL DATORE DI LAVORO A CHI DEVE OBBLIGATORIAMENTE DARE COMUNICAZIONE DEL SUPERAMENTO DEL VALORE LIMITE DI ESPOSIZIONE DI 90 db A? Al Prefetto Alla ASL competente per territorio Al Ministero del Lavoro

60 Domanda n 13 GLI AMBIENTI DI LAVORO NEI QUALI L ESPOSIZIONE QUOTIDIANA PERSONALE RISULTA SUPERIORE A 90 db A RICHIEDONO L USO OBBLIGATORIO DI UNA SEGNALETICA APPROPRIATA? Si Si, ma solo se sono presenti lavoratori sordomuti No

61 Domanda n 14 CHE COSA SI INTENDE PER FONOISOLAMENTO? Installazione di idonee apparecchiature di trasmissione della voce Isolamento della sorgente del rumore in un ambiente completamente chiuso e rivestito con opportuni materiali fonoisolanti Installazione di pannelli per il mantenimento della temperatura non inferiore a 20 C

62 Domanda n 15 CHE COSA SONO GLI INSERTI? Ovatte speciali di lanapiuma e filtri acustici di materiale plastico da introdurre ne condotto uditivo e sufficienti a proteggere il lavoratore esposto per rumori di intensità uguale o inferiore a 95 db A Pannelli isolanti Capi di abbigliamento antivibrazione

63 Domanda n 16 QUANTI TIPI DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE PER L UDITO CONOSCI? Gli inserti e gli elmetti Gli inserti, le cuffie e i caschi Le cuffie e le tute

64 Domanda n 17 QUANDO IL DISPOSITIVO ANTIRUMORE RISULTA PIENAMENTE EFFICACE? Quando è utilizzato con continuità per tutta la durata dell esposizione Quando non aderisce bene alle orecchie Quando è costruito in materiale metallico

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