Un aggiornamento sull infezione tubercolotica latente HOLLY HARTMAN-ADAMS, KAREN CLARK, GREGORY JUCKETT West Virginia University USA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Un aggiornamento sull infezione tubercolotica latente HOLLY HARTMAN-ADAMS, KAREN CLARK, GREGORY JUCKETT West Virginia University USA"

Transcript

1 Un aggiornamento sull infezione tubercolotica latente HOLLY HARTMAN-ADAMS, KAREN CLARK, GREGORY JUCKETT West Virginia University USA Per infezione tubercolotica latente si intende un infezione asintomatica, non trasmissibile, con il Mycobacterium tuberculosis. Nel corso della vita del paziente tale infezione è associata ad un rischio pari al 5-10% di progressione in malattia attiva; circa la metà di tale rischio riguarda i primi 2 anni dopo l infezione. I gruppi ad alto rischio comprendono recenti immigrati da paesi con un elevata incidenza della tubercolosi, operatori sanitari, soggetti ricoverati o che lavorano in istituti, soggetti senza-casa. I fattori di rischio per la progressione a malattia attiva comprendono immunodepressione, una recente esposizione alla tubercolosi, la presenza di nefropatie croniche tali da rendere necessaria la dialisi. Il test cutaneo alla tubercolina (tubercolin skin testing, TST) presenta diverse limitazioni, comprendenti la necessità di vedere il paziente più volte, ed il rischio di risultati falso-positivi in pazienti sottoposti a vaccinazione con il bacillo di Calmette-Guérin, oppure esposti a micobatteri ambientali. I test basati sul rilascio di interferone gamma (interferon-gamma release assay, IGRA) non presentano tali problemi, ma la loro utilizzazione è limitata dal costo economico e dalla necessità di eseguire un analisi su campioni di sangue. IGRA sono da preferire in immigrati a rischio esposti al bacillo di Calmette-Guérin, nonché in pazienti con elevate probabilità di non ripresentarsi per l interpretazione dei risultati di TST. TST è indicato nei pazienti di età inferiore a 5 anni. Prima di iniziare un trattamento è necessario escludere la presenza di una malattia attiva. L opzione terapeutica più recente, che prevede la somministrazione di 12 dosi settimanali di isoniazide e rifapentina, presenta un efficacia simile o superiore al trattamento standard, che prevede la somministrazione quotidiana di isoniazide per 9 mesi. Un altra opzione terapeutica prevede la somministrazione quotidiana di rifampicina per 4 mesi. (Am Fam Physician. 2014; 89 (11): Copyright 2014 American Academy of Family Physicians). con il Mycobacterium tuberculosis viene trasmessa per via aerea attraverso goccioline emesse da pazienti con malattia at- L infezione tiva a livello delle vie respiratorie. 1 Dopo l infezione primaria la tubercolosi può progredire in una malattia polmonare attiva (evenienza più frequente) o in una malattia extra-polmonare, oppure può rimanere latente per parte o per tutta la vita restante del paziente. Si ritiene che circa un terzo della popolazione mondiale sia infetta con il M. tuberculosis; negli Stati Uniti il numero di casi di infezioni latenti sarebbe compreso tra 10 e 15 milioni. 2 Il rischio di progressione da infezione latente a tubercolosi attiva, nel corso della vita del paziente, è compreso tra 5% e 10%. 1 In circa la metà dei casi tale progressione avviene nei primi 2 anni dopo l infezione, mentre il rischio residuo risulta distribuito nel corso del resto della vita del paziente. 3 I fattori di rischio per l infezione e per la progressione da infezione latente a malattia attiva sono elencati in Tabella Negli Stati Uniti più dell 80% dei casi di tubercolosi attiva si sviluppa a partire da un infezione latente; un tempestivo trattamento delle infezioni latenti rappresenta pertanto un presupposto fondamentale nella prevenzione della tubercolosi attiva. 3 I pazienti con tubercolosi latente non sono infettivi, e tipicamente non presentano segni di malattia; l unica indicazione della presenza di un infezione latente può derivare da una risposta positiva ad un test di screening (Tabella 2) 7. Fattori di rischio indicanti la necessità di esami di screening Esami di screening mirati sono indicati solo in individui ed in gruppi esposti ad un rischio elevato di infezione tubercolare. 5 L esecuzione di routine di esami di screening al di fuori dei soggetti ad alto rischio determinerebbe infatti un numero elevato di risultati falso-positivi, creerebbe ansie ingiustificate, e rappresenterebbe uno spreco di risorse. 5 I gruppi ad alto rischio comprendono recenti immigrati (nel corso degli ultimi 5 anni) da paesi con un elevata incidenza di tubercolosi, operatori sanitari, soggetti ricoverati o che lavorano in istituti, soggetti senza-casa. 4 Le aree geografiche con un elevata incidenza di tubercolosi comprendono la maggior parte dei paesi di Africa, Asia, Europa orientale, America centrale e Sudamerica (Figura 1). 8 È stato ad esempio descritto che immigrati negli Stati Uniti provenienti da paesi asiatici presentano un rischio significativo, con tassi di tubercolosi attiva 25 volte più elevati rispetto a quanto descritto in soggetti di razza bianca non-ispanici. 9 Gli unici sog febbraio Minuti

2 Tabella 1. Fattori di rischio per la tubercolosi e tassi di sviluppo di una malattia attiva in base al gruppo etnico Fattori di rischio per l esposizione al Mycobacterium tuberculosis Soggiorni prolungati in paesi con un elevata incidenza della malattia (Figura 1) Assunzione di sostanze stupefacenti illegali Immigrazione nel corso degli ultimi 5 anni da paesi con un elevata incidenza della malattia Soggetti senza casa o senza assistenza medica Operatori sanitari Soggetti residenti o che lavorano in istituti Fattori di rischio per la progressione da malattia latente a malattia attiva Età inferiore a 5 anni Peso corporeo inferiore al 90% del peso corporeo ideale Diabete mellito (rischio di progressione del 30% nel corso della vita) Abuso di sostanze stupefacenti o di alcool Gastrectomia o bypass digiuno-ileale Storia di infezione da M. tuberculosis non trattata o inadeguatamente trattata Malattie con immunodepressione (es. AIDS, infezione con il virus dell immunodeficienza umana, leucemie, linfomi, nefropatie croniche tali da richiedere la dialisi) Informazioni tratte dalle referenze bibliografiche 3-7 Fattori di rischio per la progressione da malattia latente a malattia attiva (seguito) Terapie immunosoppressive (es. fattore di necrosi tumorale, terapia sistemica con corticosteroidi equivalente a 15 mg o più di prednisone al giorno, terapia immunosoppressiva in seguito a trapianto cardiaco o renale) Alterazioni del parenchima polmonare in fumatori o in pazienti con silicosi o con carcinomi del capo, del collo o del polmone Infezione da M. tuberculosis nel corso dei 2 anni precedenti Soggetti a basso reddito o privi di assistenza sanitaria Presenza di alterazioni alla radiografia del torace, compatibili con lesioni fibrotiche da guarigione di una precedente infezione da M. tuberculosis Recente contatto con un paziente con infezione da M. tuberculosis attiva Tassi di malattia attiva, in base al gruppo etnico, in soggetti che vivono negli Stati Uniti (casi ogni soggetti) Asiatici (8,9) Nativi delle Hawaii e di altre isole del Pacifico (12,3) Indiani americani o nativi dell Alaska (6,3) Razza nera (5,8) Ispanici (5,3) Razza bianca (0,8) Tabella 2. Confronto tra infezione tubercolare latente o attiva Caratteristica Infezione latente Infezione attiva Sintomi Nessuno Cinque sintomi classici (tosse di durata pari almeno a 3 settimane, emottisi, calo ponderale, febbre, sudorazioni notturne) Infettività Non-infettiva Infettiva Test cutaneo alla tubercolina Positivo Positivo Test di rilascio dell interferone gamma Positivo Positivo Striscio di materiale espettorato per Negativo Negativo o positivo la ricerca di bacilli acido-resistenti Radiografia del torace Normale o granulomi stabili calcificati Reperti abnormi compatibili con un infezione tubercolare attiva Trattamento Prendere in considerazione un trattamento per Isolamento del germe e trattamento prevenire la progressione a malattia attiva Informazioni tratte dalla referenza bibliografica 7 getti a basso rischio che devono sottoporsi ad esami di screening sono coloro che entreranno a far parte in futuro di gruppi ad alto rischio, per motivi lavorativi o a causa di viaggi. 5 Opzioni disponibili per gli esami di screening La decisione se eseguire o meno esami di screening per la tubercolosi in un determinato soggetto è facilitato dall utilizzazione di questionari volti ad identificare i soggetti ad alto rischio. Dal momento che la decisione di eseguire esami di screening per la tubercolosi latente equivale ad una decisione in favore del trattamento (in caso di risposta positiva del test), 3 lo screening va scoraggiato nelle popolazioni a basso rischio e nei pazienti che presumibilmente si rifiu febbraio Minuti

3 Tassi di incidenza (numero di casi ogni soggetti) dati non disponibili terebbero di sottoporsi al trattamento. 5 Le opzioni disponibili per lo screening comprendono il test cutaneo alla tubercolina (tuberculin skin testing, TST) ed il test di rilascio dell interferone gamma (interferon-gamma releasing assay, IGRA) (Tabella 3) Anche se IGRA è più specifico e meno sensibile di TST, ciò non elimina l indicazione ad eseguire l esame in maniera mirata solo in popolazioni ad alto rischio. 11 L interpretazione di entrambi gli esami va condotta prendendo in considerazione la situazione immunitaria del paziente, la storia di esposizione alla tubercolosi ed al bacillo di Calmette-Guérin, la pre- Tabella 3. Indicazioni dei Centers for Disease Control and Prevention riguardanti l utilizzazione del test di rilascio di gamma-interferone (interferon gamma release assay, IGRA) e del test cutaneo alla tubercolina (tubercolin skin test, TST) Preferibile IGRA; TST accettabile Entrambi i test possono essere presi in considerazione Popolazioni di pazienti con elevata probabilità Soggetti in cui i risultati di un test IGRA iniziale sono indeterminati, di non ripresentarsi per l interpretazione dei borderline, o non validi, ma nei quali persiste un indicazione a eseguire risultati di TST (es. soggetti senza casa, tossicodipendenti) Soggetti con risultato negativo a un test iniziale, ma con rischio elevato un test Soggetti trattati con il vaccino con il bacillo di di infezione, progressione della malattia, outcome sfavorevoli (es. pazienti Calmette-Guérin immunodepressi, bambini di età inferiore a 5 anni) Preferibile TST; IGRA accettabile Soggetti con un risultato negativo a un test iniziale, ma con sospetto clinico Bambini di età inferiore a 5 anni di tubercolosi attiva (es. pazienti con sintomi, segni o evidenze radiografiche di malattia attiva) Accettabili entrambi i test Soggetti con esposizione al Mycobacterium tuberculosis in ambito lavorativo, e sottoposti a screening sarie ulteriori evidenze di infezione, allo scopo di facilitare la compliance al Soggetti con risultato positivo a un test iniziale, ma nei quali sono neces- periodici trattamento prescritto Contatti recenti di soggetti con tubercolosi attiva nota o sospetta generali di salute ed a basso rischio di progressione della malattia Soggetti con un risultato positivo a un test iniziale, in buone condizioni Altre indicazioni riguardanti l utilizzazione di IGRA in età pediatrica sono state pubblicate da American Academy of Pediatrics. 10 Se i risultati del test sono negativi nelle prime 8 settimane dopo l esposizione iniziale, la ripetizione del test andrebbe condotta 8-10 settimane dopo il termine dell esposizione. La ripetizione del test su un altro campione di sangue può fornire risultati interpretabili. Se i risultati iniziali sono negativi, un risultato positivo ad un secondo test aumenta la sensibilità dell esame. Anche risultati negativi multipli, con qualsiasi combinazione di test, non consentono tuttavia di escludere la presenza di infezione. Informazioni tratte dalle referenze 9 e febbraio Minuti

4 270 Tabella 4. Opzioni terapeutiche per l infezione tubercolare latente Farmaco Durata Frequenza di somministrazione Numero minimo di dosi Dosaggio massimo per via orale Bambini Isoniazide 9 mesi Una volta al giorno 5 mg/kg (300 mg) 2 volte la settimana mg/kg (900 mg) Adulti mg/kg (300 mg) mg/kg (900 mg) mg/kg (300 mg) mg/kg (900 mg) 180 Isoniazide 6 mesi Una volta al giorno 5 mg/kg (300 mg) 2 volte la settimana mg/kg (900 mg) Isoniazide più 3 mesi Una volta la settimana 12 Isoniazide: 15 mg/kg (900 mg) rifapentina Rifapentina: kg: 300 mg 14,1-25 kg: 450 mg 25,1-32 kg: 600 mg 32,1-49,9 kg: 750 mg >=50 kg: 900 mg Rifampicina 4 mesi Quotidiana mg/kg (600 mg) mg/kg (600 mg) Compresa la profilassi nel periodo finestra Regime terapeutico preferito nei bambini di età compresa tra 2 e 11 anni. La posologia va direttamente controllata. Il regime terapeutico con 12 dosi non sostituisce quelli previsti da altre linee-guida, e non è consigliato nei bambini di età inferiore a 2 anni, nelle donne in gravidanza, nelle donne che potrebbero diventare gravide durante il trattamento, in pazienti con infezione con il virus dell immunodeficienza umana (HIV) e in trattamento antiretrovirale, o in pazienti con infezione tubercolare latente con presumibile resistenza a isoniazide o a rifampicina. 2 Il farmaco può essere somministrato in pazienti con infezione da HIV e che non sono in trattamento con farmaci antiretrovirali.20 Informazioni tratte dalle referenze bibliografiche 1, 2 e senza di altri fattori di rischio. 9 Per quanto riguarda TST, in soggetti senza fattori di rischio viene considerato un risultato positivo il riscontro di un area di indurimento di diametro superiore o pari a 15 mm; un area superiore o pari a 10 mm viene considerata un risultato positivo nei soggetti esposti ad un rischio più elevato, mentre un area superiore o pari a 5 mm viene giudicata un risultato positivo in alcune popolazioni ad alto rischio (es. pazienti immunodepressi, pazienti esposti a tubercolosi attiva). 12,13 IGRA è da preferire nei soggetti esposti a vaccinazione con il bacillo di Calmette-Guérin, e nei pazienti che probabilmente non ripresenterebbero alla seconda visita necessaria per la valutazione dei risultati di TST (ad esempio soggetti senza-casa). 9 Precedenti raccomandazioni consigliavano di interpretare i risultati di TST senza prendere in considerazione la situazione riguardante la vaccinazione con il bacillo di Calmette-Guérin; a tale proposito, tuttavia, occorre sottolineare che nei pazienti vaccinati con il bacillo circa il 20% dei risultati positivi a TST rappresenta risultati falso-positivi, e non indicazioni di un infezione tubercolare attiva o latente. I risultati falso-positivi sono più probabili se l intervallo tra la vaccinazione e l esecuzione di TST è inferiore a 10 anni. 14 In soggetti immigrati sottoposti a vaccino con bacillo di Calmette-Guérin è pertanto preferibile eseguire IGRA. 9 TST è invece preferibile nei bambini di età inferiore a 5 anni, 9 in quanto in tale ambito di età è stata descritta un aumentata variabilità di risposta ed una diminuita sensibilità di IGRA. 15 I bambini di età inferiore a 5 anni sono esposti ad un rischio più elevato di progressione a malattia attiva grave, probabilmente a causa di una risposta minore di gamma-interferone e cellule T rispetto a quanto descritto nei bambini più grandi o negli adulti. 16 Uno screening con TST o con IGRA è indicato in seguito ad esposizione ad una tubercolosi attiva. Entrambi gli esami possono non presentare una conversione per 8-12 settimane dopo l infezione, per cui nei pazienti esposti a tubercolosi attiva e ad alto rischio, come i pazienti immunodepressi o i bambini più piccoli, in tale finestra temporale è opportuno iniziare una profilassi 5 (Tabella 4 1,2,17-20 ). Nei casi in cui gli esami ripetuti dopo 12 settimane risultino negativi la somministrazione dei farmaci può essere interrotta; nei pazienti immunodepressi è comunque indicata un ulteriore valutazione clinica. 9 TST o IGRA possono essere utilizzati per lo screening periodico di soggetti a rischio di esposizione a M. tuberculosis in ambiente lavorativo. Nei pazienti con infezione recente, che presentano il rischio più elevato di progressione a malattia attiva, IGRA ottiene con maggiore probabilità risultati positivi. 21 L esecuzione di tale esame necessita che il paziente si presenti una sola volta. Gli svantaggi comprendono la necessità di eseguire l analisi su un campione di sangue ed il costo economico più elevato. 22 Il costo dell esame può variare, negli Stati Uniti, tra 25 e febbraio Minuti

5 Tabella 5. Possibili cause di risultati falso-positivi o falso-negativi al test di rilascio di gamma-interferone (interferon gamma release assay, IGRA) e del test cutaneo alla tubercolina (tubercolin skin test, TST) IGRA falso-negativo Anergia da malattia avanzata, malnutrizione, immunodepressione 9, bassa conta cellulare CD4 22 Tempo eccessivo trascorso tra l ottenimento del campione di sangue e l esame di laboratorio 22 Errori nella conservazione o nel trasporto del campione di sangue 22 Periodo troppo breve tra l esposizione e l esame 5 TST falso-negativo Impossibilità ad eseguire l esame in 2 tappe Immunizzazione con vaccini vivi nelle precedenti 6 settimane Immunodeficienza (10-20% di risultati falso-negativi in pazienti con malattia attiva) TST falso-negativo (seguito) Terapia immunosoppressiva Errori nell utilizzazione della soluzione per TST Errori nella lettura dei risultati del test cutaneo Periodo troppo breve tra l esposizione e l esame (inferiore a 6-8 settimane) 5 IGRA falso-positivo Effetto booster da antigeni ESAT-6 e CFP TST falso-positivo Effetto booster da richiamo anamnestico 17 Esposizione ambientale a micobatteri non-tubercolotici Immunizzazione con bacillo di Calmette-Guérin Errata interpretazione dell eritema da indurimento cutaneo 22 L effetto massimo si osserva 1-5 settimane dopo l esame; l effetto minimo si osserva entro 48 ore o dopo 60 giorni. Il test Quantiferon-TB Gold InTube contiene l antigene TB7.7 e può essere più sicuro. Con il test T-Spot.TB si può non presentare l effetto booster. Il richiamo anamnestico è una rapida risposta immunitaria nei confronti di un antigene con il quale l organismo era precedentemente entrato in contatto, caratterizzata da un insorgenza più rapida e da una maggiore efficacia della reazione. Un test positivo dopo l effetto booster indica una vecchia infezione, ma può essere erroneamente interpretata come una nuova conversione. Può aumentare la reattività TST (solitamente eritema, ma può causare indurimento cutaneo inferiore a 20 mm). Risultati negativi al test TST sono più probabili nei casi in cui la vaccinazione è avvenuta più di 10 anni prima. Informazioni tratte dalle referenze bibliografiche 5, 9, 12, 17 e 22 dollari. Nel TST in due tappe un test iniziale viene successivamente ripetuto dopo 1-3 settimane, in modo da stimolare una reazione o un effetto booster nei pazienti con infezione da M. tuberculosis distante nel tempo. 13 Nei casi in cui i risultati di entrambi gli esami sono negativi è possibile stabilire una negatività iniziale. Tale processo viene frequentemente utilizzato in soggetti che necessitano di screening frequenti, come ad esempio operatori sanitari. Nei casi in cui il primo test è negativo ed il secondo positivo occorre presumere la presenza di un infezione. Risultati discordanti ai test L interpretazione di risultati discordanti ai test di screening presuppone una valutazione clinica, che deve prendere in considerazione il rischio di infezione del paziente, il rischio di sviluppare una malattia attiva ed il rischio di outcome sfavorevoli. I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti consigliano l utilizzazione di IGRA in aggiunta a TST in circostanze specifiche. 9 Diversamente da quanto avviene nel Regno Unito, in Svizzera, in Francia e Canada, CDC non consiglia l utilizzazione di IGRA per la conferma dei risultati positivi ottenuti con TST In realtà, anche negli Stati Uniti alcuni dipartimenti di salute pubblica hanno adottato l utilizzazione di IGRA ai fini di conferma diagnostica. In popolazioni di soggetti sani la concordanza dei risultati tra TST e IGRA è del 78,9%. 17 La concordanza è molto più elevata (90,6%) nei casi in cui TST è negativo, rispetto ai casi in cui tale test risulta positivo (concordanza 44,4%). 26 In presenza di risultati discordanti occorre prendere in considerazione anche altri aspetti, come i fattori di rischio di tubercolosi del paziente e le possibili cause di risultati falso-positivi e falso-negativi (Tabella 5). 5,9,12,17,22 TST e IGRA valutano aspetti diversi della risposta immunitaria del paziente, e utilizzano criteri di interpretazione diversi 9 (Tabella 6 5,9,17,20,22,27 ). In popolazioni a bassa prevalenza la maggior parte delle discordanze sono attribuibili a questi fattori. 28 I test di screening non consentono di individuare la presenza di M. tuberculosis, ma valutano bensì la risposta immunitaria del paziente ad un infezione, passata o presente. 9 TST è basato sull ipersensibilità ritardata agli antigeni di M. tuberculosis. L attuale generazione di IGRA misura i livelli di gamma-interferone rilasciato in seguito alla stimolazione delle cellule T in risposta agli antigeni ESAT-6 e CFP-10 di M. tuberculosis. 5,9,29 Benché sia sensibile, TST possiede una bassa specificità, attribuibile almeno in parte a problemi di reattività crociata e di interpretazione. 9 La stima della sensibilità di TST e di IGRA è problematica. 17 IGRA presenta una maggiore specificità (superiore al 95%) ed un tasso minore di risultati falso-positivi, in quanto gli antigeni che rappresentano l oggetto dell esame non sono condivisi dal bacillo di Calmette-Guérin o da micobat febbraio Minuti

6 Tabella 6. Confronto tra i test per la tubercolosi Test di rilascio di interferone gamma Caratteristiche del test Test cutaneo alla tubercolina Test Quantiferon-TB Gold InTube Test T-Spot.TB Modalità 22 Derivato proteico purificato iniettato per via sottocutanea; i pazienti devono ripresentarsi dopo ore per la lettura dei risultati Test di immuno-assorbenza enzimatica su sangue intero; analisi condotta entro 16 ore Test di immuno-assorbenza enzimatica su cellule mononucleate di sangue periferico; analisi condotta entro 8-24 ore (fino a 30 ore se viene utilizzato T-cell Xtend) Antigeni 27 Proteine tubercolina 5 ESAT-6, CFP-10, TB7.7 Miscuglio di peptidi sintetici rappresentanti ESAT-6 e CFP- 10 Variabile misurata 27 Dimensioni dell indurimento cutaneo Sensibilità 80-95% % % 9 Specificità 80% % % 20 Risultati influenzati Sì No No da vaccinazione con bacillo di Calmette- Guérin? Livelli di interferone gamma Conta cellule produttrici di interferone gamma Sensibilità e specificità dei test variano a causa della mancanza di standard di riferimento, e dipendono dalla popolazione studiata. 17 Informazioni tratte dalle referenze bibliografiche 5, 9, 17, 20, 22 e 27 teri ambientali (con l eccezione di Mycobacterium marinum, Mycobacterium szulgai e Mycobacterium kansasii) Occorre sottolineare che TST contiene gli antigeni ESAT-6 e CFP-10, e ciò può determinare un effetto booster sui risultati di IGRA. 22 In pazienti ad alto rischio può essere presa in considerazione l esecuzione degli esami a scopo di conferma diagnostica. Dal momento che tali pazienti presentano spesso una risposta immunitaria compromessa, è possibile eseguire IGRA per confermare un risultato negativo a TST. 9 In pazienti a basso rischio, d altro canto, risultati positivi a TST (o a IGRA) non vanno considerati una prova di infezione. In pazienti a basso rischio la decisione di affidarsi solamente ai risultati di TST può condurre a trattamenti non necessari, mentre l esecuzione addizionale di IGRA può ridurre il numero delle indicazioni al trattamento. 22 La conferma mediante IGRA di un risultato positivo a TST può persuadere pazienti riluttanti ad accettare il trattamento. Trattamento Né TST né IGRA sono in grado di distinguere tra una malattia latente ed una malattia attiva Pazienti a rischio con risultati positivi ai test di screening per la tubercolosi devono ricevere un trattamento; ciò deve avvenire dopo aver escluso la presenza di una malattia attiva. 5 Il medico deve procedere alla raccolta anamnestica e a un esame obiettivo, e il paziente va sottoposto ad una radiografia del torace. Per escludere la presenza di una tubercolosi attiva qualsiasi alterazione radiografica va ulteriormente indagata, e campioni di espettorato vanno sottoposti a 3 colorazioni per la ricerca di bacilli acido-alcool resistenti. Per il trattamento della tubercolosi latente sono disponibili 4 regimi terapeutici (Tabella 4). 1,2,17-20 Il regime terapeutico standard, che prevede la somministrazione di isoniazide per 9 mesi, riduce del 90% il rischio di tubercolosi attiva nei pazienti con buona compliance al trattamento; solo il 64% dei pazienti, d altro canto, completa almeno 6 mesi di trattamento. 3,30 Un regime terapeutico di 6 mesi con isoniazide riduce del 60-80% il rischio di tubercolosi attiva. 3 Un altro regime terapeutico prevede la somministrazione di rifampicina per 4 mesi; tale trattamento è meno studiato, meno costoso, ed è associato ad una compliance migliore (69-78%) ed a minori effetti tossici a livello epatico. 31,32 Quattro mesi di trattamento con rifampicina offrono una protezione del 60% nei confronti della tubercolosi attiva. 33 In pazienti di età superiore o uguale a 12 anni, un regime terapeutico di 3 mesi (12 dosi) con isoniazide e rifapentina, somministrate una volta alla settimana (con l osservazione diretta del paziente, volta ad assicurare compliance e sicurezza), è più costoso ma altrettanto efficace rispetto ad un trattamento di 9 mesi con isoniazide. 34 La durata minore del trattamento può consentire una compliance migliore. 35 La Tabella 7 riassume le indicazioni riguardanti il monitoraggio del trattamento ed i principali effetti collaterali dei diversi regimi terapeutici disponibili. 1,5 Grazie al continuo accumularsi di nuove indicazioni basate su evidenze, la valutazione ed il trattamento della tubercolosi latente conti febbraio Minuti

7 Tabella 7. Monitoraggio del trattamento ed effetti collaterali dei farmaci utilizzati nel trattamento della tubercolosi Farmaco Monitoraggio clinico Effetti collaterali Precauzioni Isoniazide 5 Rifampicina 5 Rifapentina 1 Esami di funzionalità epatica prima di iniziare il trattamento e controlli mensili; ripetere l esame in caso di risultati abnormi Emocromo completo e conta piastrinica; esami di funzionalità epatica prima di iniziare il trattamento; Ripetizione degli esami in presenza di risultati abnormi oppure se il paziente presenta segni o sintomi di tubercolosi Valutazione clinica ed esami di funzionalità epatica prima di iniziare il trattamento e successivamente con frequenza mensile; ripetizione degli esami in presenza di risultati abnormi oppure se il paziente presenta segni o sintomi di tubercolosi Rash cutaneo, aumento livelli transaminasi epatiche, lievi effetti sul sistema nervoso centrale, possibili interazioni farmacologiche con fenitoina e disulfiram Rash cutaneo, epatite, febbre, trombocitopenia, sintomi simil-influenzali, liquidi corporei color arancio Secrezioni rosse, colorazione di lenti a contatto, reazioni di ipersensibilità a farmaci (in particolare ipotensione e trombocitopenia); raramente trombocitopenia e aumento dei livelli di transaminasi Rischio di epatite aumenta con l età e con il consumo di alcool; per prevenire la neuropatia periferica e gli effetti sul sistema nervoso centrale può essere somministrata vitamina B6; la presenza di epatite attiva e di epatopatia terminale rappresenta una controindicazione relativa Controindicata o da usare con cautela in pazienti con infezione da HIV trattati con inibitori di proteasi o con inibitori nonnucleosidici della trascrittasi inversa; diminuzione dei livelli di molti farmaci Diminuzione dei livelli di molti farmaci, in particolare di quelli metabolizzati dal citocromo P450 3A; non è nota la sicurezza in donne in gravidanza; controindicata in bambini di età inferiore a 2 anni, soggetti con infezione da HIV in trattamento con antiretrovirali, e in pazienti con infezione tubercolare latente con presunta resistenza a isoniazide o rifampicina HIV = virus dell immunodeficienza umana. Esami di laboratorio iniziali non sono indicati di routine in tutti i pazienti (compresi i soggetti anziani). Tali esami sono indicati nei pazienti con infezione da HIV o una storia di epatopatie croniche (es. epatite B o C, epatopatia alcolica, cirrosi), donne in gravidanza o che hanno partorito da meno di 3 mesi, soggetti che assumono regolarmente alcool, soggetti a rischio di epatopatie croniche. L esecuzione degli esami può essere valutata caso per caso, in particolare nei pazienti che assumono farmaci per il trattamento di patologie croniche. Alcuni autori consigliano di interrompere la somministrazione di isoniazide se i livelli di transaminasi sono più alti di 3 volte rispetto ai livelli superiori della norma in pazienti sintomatici, oppure più alti di 5 volte rispetto ai livelli superiori della norma in pazienti asintomatici. Informazioni tratte dalle referenze bibliografiche 1 e 5 nueranno in futuro ad evolvere. Fonte dei dati: È stata condotta una ricerca Pub- Med in Clinical Queries utilizzando le parole chiave tuberculosis, exposure to tuberculosis, latent tuberculosis infection, TST and IGRA testing for tuberculosis, treatment for tuberculosis. La ricerca ha riguardato meta-analisi, studi randomizzati e controllati e review. Sono state inoltre condotte ricerche sui database National Guideline Clearinghouse, Cochrane Database of Systematic Reviews, sito web di Centers for Disease Control and Prevention, Essential Evidence Plus. Sono state inoltre analizzate le referenze ottenute da queste fonti, così come da UpToDate. Date di esecuzione delle ricerche: tra 20 gennaio 2012 e 20 marzo 2012, e tra 24 e 30 gennaio Gli autori La Dr. Holly Hartman-Adams, la Dr. Karen Clark ed il Dr. Gregory Juckett sono, rispettivamente, Clinical Faculty Member, Assistant Clinical Director of WELL-WVU Student Health, e Direttore della International Travel Clinic, presso West Virginia University Robert C. Byrd Health Science Center School of Medicine, di Morgantown, West Virginia (Stati Uniti). Note bibliografiche 1. Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Recommendations for use of an isoniazid-rifapentine regimen with direct observation to treat latent Mycobacterium tuberculosis infection [published correction appears in MMWR Morb Mortal Wkly Rep. 2012; 61(4):80]. MMWR Morb Mortal Wkly Rep. 2011;60 (48): National Institute of Allergy and Infectious Diseases. Tuberculosis (TB). Accessed January 29, American Thoracic Society; Centers for Disease Control and Prevention. Targeted tuberculin testing and treatment of latent tuberculosis infection. Am J Respir Crit Care Med. 2000;161(4 pt 2):S221-S Screening for tuberculosis and tuberculosis infection in high-risk populations. Recommendations of the Advisory Council for the Elimination of Tuberculosis. MMWR Recomm Rep. 1995;44(RR-11): American Thoracic Society. Targeted tuberculin testing and treatment of latent tuberculosis infection. MMWR Recomm Rep. 2000;49(RR-6): Centers for Disease Control and Prevention. Fact sheet: trends in tuberculosis, febbraio Minuti

8 cations/factsheets/statistics/tbtrends.htm. Accessed January 29, Centers for Disease Control and Prevention. Core curriculum on tuberculosis: what the clinician should know. Accessed January 29, LoBue P; Centers for Disease Control and Prevention. Travelers health: chapter 3. Infectious diseases relatedto travel: tuberculosis. Accessed January 29, Mazurek GH, Jereb J, Vernon A, LoBue P, Goldberg S, Castro K; IGRA Expert Committee; Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Updated guidelines for using interferon gamma release assays to detect Mycobacterium tuberculosis infection United States, MMWR Recomm Rep. 2010;59(RR-5): Tuberculosis. In: Pickering LK, Baker CJ, Kimberlin DW, Long SS, eds. Red Book: 2009 Report of the Committee on Infectious Diseases. 28th ed. Elk Grove Village, Ill.: American Academy of Pediatrics; 2009: Mancuso JD, Tribble D, Mazurek GH, et al. Impact of targeted testing for latent tuberculosis infection using commercially available diagnostics. Clin Infect Dis. 2011; 53(3): Hauck FR, Neese BH, Panchal AS, El-Amin W. Identification and management of latent tuberculosis infection. Am Fam Physician. 2009;79(10): Centers for Disease Control and Prevention. Latent tuberculosis infection: a guide for primary health care providers. htm#7. Accessed January 29, Farhat M, Greenaway C, Pai M, Menzies D. False-positive tuberculin skin tests: what is the absolute effect of BCG and non-tuberculous mycobacteria? Int J Tuberc Lung Dis. 2006;10(11): Kampmann B, Whittaker E, Williams A, et al. Interferongamma release assays do not identify more children with active tuberculosis than the tuberculin skin test. Eur Respir J. 2009;33(6): Machingaidze S, Wiysonge CS, Gonzalez-Angulo Y, et al. The utility of an interferon gamma release assay for diagnosis of latent tuberculosis infection and disease in children: a systematic review and meta-analysis. Pediatr Infect Dis J. 2011;30(8): Menzies D, Pai M, Comstock G. Meta-analysis: new tests for the diagnosis of latent tuberculosis infection: areas of uncertainty and recommendations for research [published correction appears in Ann Intern Med. 2007;146(9):688]. Ann Intern Med. 2007;146(5): Martinson NA, Barnes GL, Moulton LH, et al. New regimens to prevent tuberculosis in adults with HIV infection. N Engl J Med. 2011;365(1): Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Recommendations for use of an isoniazid-rifapentine regimen with direct observation to treat latent Mycobacterium tuberculosis infection [published correction appears in MMWR Morb Mortal Wkly Rep. 2012;61(4):80]. MMWR Morb Mortal Wkly Rep. 2011;60(48): Pai M, Zwerling A, Menzies D. Systematic review: T-cellbased assays for the diagnosis of latent tuberculosis infection: an update. Ann Intern Med. 2008;149(3): Diel R, Loddenkemper R, Niemann S, Meywald-Walter K, Nienhaus A. Negative and positive predictive value of a whole-blood interferon-γ release assay for developing active tuberculosis: an update. Am J Respir Crit Care Med febbraio Minuti 2011;183(1): Zhao X, Mazlagic D, Flynn EA, Hernandez H, Abbott CL. Is the QuantiFERON-TB blood assay a good replacement for the tuberculin skin test in tuberculosis screening? A pilot study at Berkshire Medical Center. Am J Clin Pathol. 2009;132(5): Nienhaus A, Schablon A, Costa JT, Diel R. Systematic review of cost and cost-effectiveness of different TBscreening strategies. BMC Health Serv Res. 2011;11: Pooran A, Booth H, Miller RF, et al. Different screening strategies (single or dual) for the diagnosis of suspected latent tuberculosis: a cost effectiveness analysis. BMC Pulm Med. 2010;10: National Institute for Health and Care Excellence. Clinical diagnosis and management of tuberculosis, and measures for its prevention and control. Accessed January 30, Vassilopoulos D, Stamoulis N, Hadziyannis E, Archimandritis AJ. Usefulness of enzyme-linked immunospot assay (Elispot) compared to tuberculin skin testing for latent tuberculosis screening in rheumatic patients scheduled for anti-tumor necrosis factor treatment. J Rheumatol. 2008;35(7): Centers for Disease Control and Prevention. Tuberculosis (TB) fact sheets. Accessed January 30, Mancuso JD, Mazurek GH, Tribble D, et al. Discordance among commercially available diagnostics for latent tuberculosis infection. Am J Respir Crit Care Med. 2012; 185(4): Andersen P, Munk ME, Pollock JM, Doherty TM. Specific immune-based diagnosis of tuberculosis. Lancet. 2000;356(9235): LoBue PA, Moser KS. Use of isoniazid for latent tuberculosis infection in a public health clinic. Am J Respir Crit Care Med. 2003;168(4): Menzies D, Dion MJ, Rabinovitch B, Mannix S, Brassard P, Schwartzman K. Treatment completion and costs of a randomized trial of rifampin for 4 months versus isoniazid for 9 months. Am J Respir Crit Care Med. 2004; 170(4): Ziakas PD, Mylonakis E. 4 months of rifampin compared with 9 months of isoniazid for the management of latent tuberculosis infection: a meta-analysis and costeffectiveness study that focuses on compliance and liver toxicity. Clin Infect Dis. 2009;49(12): Hong Kong Chest Service/Tuberculosis Research Centre; Madras/British Medical Research Council. A double-blind placebo-controlled clinical trial of three antituberculosis chemoprophylaxis regimens in patients with silicosis in Hong Kong. Am Rev Respir Dis. 1992;145(1): Sterling TR, Villarino ME, Borisov AS, et al.; TB Trials Consortium PREVENT TB Study Team. Three months of rifapentine and isoniazid for latent tuberculosis infection. N Engl J Med. 2011;365(23): Schechter M, Zajdenverg R, Falco G, et al. Weekly rifapentine/isoniazid or daily rifampin/pyrazinamide for latent tuberculosis in household contacts. Am J Respir Crit Care Med. 2006;173(8):

RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE DELLA TUBERCOLOSI NELLE STRUTTURE SANITARIE REVISIONE 2011

RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE DELLA TUBERCOLOSI NELLE STRUTTURE SANITARIE REVISIONE 2011 RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE DELLA TUBERCOLOSI NELLE STRUTTURE SANITARIE REVISIONE 2011 SORVEGLIANZA SANITARIA SORVEGLIANZA SANITARIA RIGUARDA I LAVORATORI ESPOSTI A RISCHIO ai sensi dell art. 2

Dettagli

Secondo alcune stime dell Organizzazione Mondiale

Secondo alcune stime dell Organizzazione Mondiale Identificazione e trattamento dell infezione tubercolare latente FERN R. HAUCK, University of Virginia BRIAN H. NEESE, U.S. Air Force AMIESHA S. PANCHAL, WENDI EL-AMIN, University of Virginia L infezione

Dettagli

Morbidity and Mortality Weekly Report MMWR Dispatch Vol. 51 / 18 Dicembre 2002. Sommario

Morbidity and Mortality Weekly Report MMWR Dispatch Vol. 51 / 18 Dicembre 2002. Sommario REDATTE DA GERALD H. MAZUREK MD MARGARITA E. VILLARINO MD DIVISION OF TUBERCULOSIS ELIMINATION NATIONAL CENTER FOR HIV, STD AND TB PREVENTION CENTERS FOR DISEASE CONTROL AND PREVENTION Sommario Fino al

Dettagli

QUANTIFERON TEST Che cos è il Quantiferon test? Cosa misura il Quantiferon test? Quali informazioni si ottengono con il Quantiferon test?

QUANTIFERON TEST Che cos è il Quantiferon test?    Cosa misura il Quantiferon test? Quali informazioni si ottengono con il Quantiferon test? QUANTIFERON TEST Che cos è il Quantiferon test? Il Quantiferon TB-2G è un test che si esegue su sangue venoso utile per: la diagnosi differenziale fra tubercolosi polmonare attiva ed infezione da micobatteri

Dettagli

INFEZIONE DA HIV e AIDS

INFEZIONE DA HIV e AIDS Dipartimento di Prevenzione Medica Notifica, sorveglianza e controllo delle malattie infettive INFEZIONE DA HIV e AIDS (elaborazione dati dal programma informatizzato Regione Lombardia Mainf e portale

Dettagli

Testo della audioslide del Modulo 3: CHECK-OUT Sorveglianza, infezione tubercolare latente e gestione dei contatti

Testo della audioslide del Modulo 3: CHECK-OUT Sorveglianza, infezione tubercolare latente e gestione dei contatti Testo della audioslide del Modulo 3: CHECK-OUT Sorveglianza, infezione tubercolare latente e gestione dei contatti Il numero della diapositiva di riferimento è riportato all inizio del testo. 1. Quest

Dettagli

SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI.

SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI. SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI. Protocollo Operativo UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP, ASL Roma A Dr.ssa Andreina Ercole Misure di prevenzione, ricerca attiva

Dettagli

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee

Dettagli

La tubercolosi (TBC) in età pediatrica, soprattutto nei bambini < 5 anni di età, è considerata un

La tubercolosi (TBC) in età pediatrica, soprattutto nei bambini < 5 anni di età, è considerata un LA TUBERCOLOSI A SCUOLA Leila Bianchi, Claudia Fancelli Ospedale Pediatrico Anna Meyer Dipartimento di Scienze per la Salute della Donna e del Bambino - Università degli Studi di Firenze La tubercolosi

Dettagli

Fase 1 - evidenze scientifiche e best practice PATOLOGIA INFETTIVA STATO DEL PROGETTO AL 7 GIUGNO 2012

Fase 1 - evidenze scientifiche e best practice PATOLOGIA INFETTIVA STATO DEL PROGETTO AL 7 GIUGNO 2012 Fase 1 - evidenze scientifiche e best practice 1 PATOLOGIA INFETTIVA STATO DEL PROGETTO AL 7 GIUGNO 2012 2 PREVALENZA HIV L assunzione di droga per via venosa è responsabile del 30% delle infezioni al

Dettagli

+'-' - :,.+.%' '2E 2. E -- 2.?? 2 ++ : 2.+.3' 0.+,.- 2 J K 2E 2+. < ' WWW.SUNHOPE.IT

+'-' - :,.+.%' '2E 2. E -- 2.?? 2 ++ : 2.+.3' 0.+,.- 2 J K 2E 2+. < ' WWW.SUNHOPE.IT La via di penetrazione più comune per il M.T. è quella aerogena Goccioline di Pflügge Sospensione nell aria Evaporazione e riduzione a dimensioni di 1-5 μ con bacilli vivi e vitali.possibilità di essere

Dettagli

Tavola delle vaccinazioni per classi di età e priorità.

Tavola delle vaccinazioni per classi di età e priorità. Tavola delle vaccinazioni per classi di età e priorità. Le vaccinazioni prioritarie che sono evidenziate in grassetto dovrebbero prevedere dei programmi organici ed efficaci di offerta attiva. 13 19 (*)

Dettagli

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of

Dettagli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro

Dettagli

PREVENZIONE POLMONITE

PREVENZIONE POLMONITE fiammaz o l m o n a r e struzione br avità pleuri Streptococcus p n e u m o n i a Infezione Mal Respiratorio PREVENZIONE POLMONITE Vaccino Pneumococcico Polisaccaridico Coniugato, (13Valente Adsorbito)

Dettagli

Allegato III. Modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo

Allegato III. Modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo Allegato III Modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo Nota: Queste modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche

Dettagli

Igiene. Dott. Pamela Di Giovanni. Definizione

Igiene. Dott. Pamela Di Giovanni. Definizione Igiene Dott. Pamela Di Giovanni Definizione Disciplina medica che ha come obiettivo la tutela e la promozione della salute umana, intendendo per salute umana un completo stato di benessere psichico, fisico

Dettagli

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,

Dettagli

Rapporto TBC. per. operatori sanitari

Rapporto TBC. per. operatori sanitari Rapporto TBC operatori sanitari per U.S. DEPARTMENT OF HEALTH AND HUMAN SERVICES Centers for Disease Control and Prevention National Center for HIV, STD, and TBC Prevention Division of Tuberculosis Elimination

Dettagli

Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari

Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013 % (IC95%) Percezione del proprio stato di salute: Buono Discreto

Dettagli

Il consiglio dell operatore sanitario

Il consiglio dell operatore sanitario Il consiglio dell operatore sanitario I programmi di prevenzione sono oggi sempre più articolati e vedono il coinvolgimento di un numero sempre più ampio ed eterogeneo di soggetti. In un approccio intersettoriale,

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute ALLEGATO 1 N. Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA PREVENZIONE E DELLA COMUNICAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA Ufficio V - Malattie Infettive e Profilassi Internazionale DGPREV.V/19262/P/I.4.c.a.9

Dettagli

Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio

Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio Prof.ssa G. Serio, Prof. P. Trerotoli, Cattedra di Statistica

Dettagli

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

TAVOLA ROTONDA: Realtà ed esperienze a confronto in ambito sanitario

TAVOLA ROTONDA: Realtà ed esperienze a confronto in ambito sanitario Genova, 11 aprile 2016 TAVOLA ROTONDA: Realtà ed esperienze a confronto in ambito sanitario Paolo Durando Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro Dipartimento Scienze della Salute Scuola di Scienze

Dettagli

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma

Dettagli

AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Sirolimus (Rapamune)

AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Sirolimus (Rapamune) AIFA - Sirolimus (Rapamune) 08/02/2010 (Livello 2) AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Sirolimus (Rapamune) Nota Informativa Importante (08 Febbraio 2010) file:///c /documenti/sir653.htm [08/02/2010 10.47.36]

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

GUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E ALTRE FORME DI INTOLLERANZA AL GLUCOSIO

GUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E ALTRE FORME DI INTOLLERANZA AL GLUCOSIO DIPARTIMENTO DI MEDICINA DI LABORATORIO GUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E CODICE: IOP.CPOsan.09 REV 6 del 06/07/10 Pag. 1 di 5 1. SCOPO E APPLICABILITA Scopo di questa

Dettagli

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda: La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito

Dettagli

Dr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio 2015. Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti

Dr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio 2015. Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti Dr. Francesco Rastrelli 19 gennaio 2015 Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti Riassetto organizzativo Farmacisti territoriali Medici specialisti MEDICINA GENERALE Infermieri Medici

Dettagli

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV)

Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) FSME (Frühsommermeningoenzephalitis) Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) 95 West Nile Virus Foto: CNN Febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus - WNV) DEFINIZIONE La febbre del Nilo

Dettagli

OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo 2004-2008

OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo 2004-2008 OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo 2004-2008 Introduzione A seguito dei risultati ottenuti con lo studio di mortalità nel quartiere S. Polo del comune

Dettagli

Il ritardo di diagnosi di infezione da HIV/AIDS: dimensioni del fenomeno e caratteristiche della popolazione

Il ritardo di diagnosi di infezione da HIV/AIDS: dimensioni del fenomeno e caratteristiche della popolazione Il ritardo di diagnosi di infezione da HIV/AIDS: dimensioni del fenomeno e caratteristiche della popolazione L intervento di counselling nella comunicazione pre e post test HIV Torino, 5 luglio 2006 Classificazione

Dettagli

La conferma di laboratorio della rosolia

La conferma di laboratorio della rosolia La conferma di laboratorio della rosolia La risposta anticorpale all infezione post-natale da rosolia IgG Rash IgM Prodromi INCUBAZIONE 0 7 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 27 35 42 VIREMIA ESCREZIONE

Dettagli

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 1 Quali aspetti della menopausa possono essere divulgati come problemi di salute?

Dettagli

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE Lo screening come forma di prevenzione LE INFEZIONI DA HPV (PAPILLOMA VIRUS UMANO) Cos è l HPV? L HPV è una categoria di virus molto diffusa. La trasmissione

Dettagli

Informazioni per potenziali partecipanti. Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL?

Informazioni per potenziali partecipanti. Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL? Informazioni per potenziali partecipanti Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL? È ora di affrontare diversamente l amiloidosi AL? L amiloidosi AL è una malattia rara e spesso fatale causata dall accumulo

Dettagli

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 10 dicembre COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 In data odierna la Banca centrale europea (BCE) pubblica per la prima volta un

Dettagli

Febbre Ricorrente Associata a NLRP12

Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 Versione 2016 1.CHE COS È LA FEBBRE RICORRENTE ASSOCIATA A NLRP12 1.1 Che cos è? La febbre ricorrente associata a NLRP12

Dettagli

ESERCITAZIONE 2. TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore

ESERCITAZIONE 2. TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore ESERCITAZIONE 2 TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore Modalità di lettura della tabella di contingenza 2x2 sull associazione tra l esposizione

Dettagli

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA Antonio Nicolucci Direttore Dipartimento di Farmacologia Clinica e Epidemiologia, Consorzio Mario Negri Sud Coordinatore Data

Dettagli

La vaccinazione delle persone ad alto rischio di infezione invasiva pneumococcica

La vaccinazione delle persone ad alto rischio di infezione invasiva pneumococcica La vaccinazione delle persone ad alto rischio di infezione invasiva pneumococcica Dott. Pietro Ragni, Direzione Sanitaria Azienda USL di Reggio Emilia Le patologie che espongono a rischio aumentato

Dettagli

Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea

Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Associazione Italiana per l Educazione Demografica Sezione di Roma L osteoporosi È una condizione dello scheletro caratterizzata

Dettagli

Seconda Parte Specifica di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 31/07/2015

Seconda Parte Specifica di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 31/07/2015 Domande relative alla specializzazione in: Statistica sanitaria e Biometria Domanda #1 (codice domanda: n.641) : In epidemiologia, una variabile di confondimento è una variabile: A: associata sia alla

Dettagli

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha

Dettagli

MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 -

MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Malattie infettive nell ASL di Brescia anno 2012- Pag. 1 MALATTIE INFETTIVE NELL ASL DI BRESCIA - ANNO 2012 - Il controllo reale della diffusione delle

Dettagli

DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE

DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE A.P.A.M.I.L. Associazione Piemontese e Aostana di Medicina e Igiene del Lavoro Sezione interregionale della Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE

Dettagli

Sabato 17 ottobre 2015 S. Beux, S. Monticone, G. Innocenzi, M. Zaffaroni, G. Bona

Sabato 17 ottobre 2015 S. Beux, S. Monticone, G. Innocenzi, M. Zaffaroni, G. Bona Sabato 17 ottobre 2015 S. Beux, S. Monticone, G. Innocenzi, M. Zaffaroni, G. Bona Clinica Pediatrica Università degli Studi di Novara A.O.U. Maggiore della Carità di Novara Nel Mondo: 130-150 milioni di

Dettagli

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: DECISION MAKING E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: Cosa indosserò questa mattina? Dove e cosa mangerò a pranzo? Dove parcheggerò l auto? Decisioni assunte

Dettagli

Che cos è la fibrosi cistica

Che cos è la fibrosi cistica La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito

Dettagli

a) Determinare i numeri indice a base fissa del fatturato con base 2007=100 e commentare i risultati ottenuti per gli anni 2008 e 2012

a) Determinare i numeri indice a base fissa del fatturato con base 2007=100 e commentare i risultati ottenuti per gli anni 2008 e 2012 ESERCIZIO 1 Nella tabella che segue sono riportate le variazioni percentuali, rispetto all anno precedente, del fatturato di un azienda. Sulla base dei dati contenuti in tabella a) Determinare i numeri

Dettagli

La diagnosi immunologica. dell infezione tubercolare

La diagnosi immunologica. dell infezione tubercolare Diagnostica di laboratorio della tubercolosi: le antiche certezze e le nuove frontiere La diagnosi immunologica dell infezione tubercolare Dr. Chiara Agrati, PhD Laboratorio di Immunologia cellulare INMI

Dettagli

Il Triage : novità e responsabilità

Il Triage : novità e responsabilità Il Triage : novità e responsabilità Luciano Pinto Direttivo Nazionale Simeup Il triage nel PS in Italia incompleta diffusione nel territorio nazionale scarsa diffusione di un modello uniforme e condiviso

Dettagli

Un sistema per guadagnare salute

Un sistema per guadagnare salute Un sistema per guadagnare salute PASSI è il sistema di sorveglianza sugli stili di vita degli adulti tra i 18 e i 69 anni PASSI (Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) é il sistema

Dettagli

La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione

La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione Dr. Paolo Bodoni Medico di Medicina Generale ASL TO4 PREVENZIONE LdD 1) Individuare i soggetti a rischio (IPOMOBILITA ) valutare

Dettagli

Cosa è la tubercolosi? Come si diffonde? Come si diagnostica? Come si cura? Cosa è la reazione alla tubercolina? E il vaccino?

Cosa è la tubercolosi? Come si diffonde? Come si diagnostica? Come si cura? Cosa è la reazione alla tubercolina? E il vaccino? Cosa è la tubercolosi? Come si diffonde? Come si diagnostica? Come si cura? Cosa è la reazione alla tubercolina? E il vaccino? 1 L opuscolo raccoglie le più frequenti domande rivolte agli operatori del

Dettagli

Allegato I. Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio

Allegato I. Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio Allegato I Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio Conclusioni scientifiche Vista la relazione di valutazione del comitato di valutazione

Dettagli

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo.

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. A822523 Lo studio SOLSTICE verrà condotto in circa 200 centri di ricerca

Dettagli

DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI

DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI Gentile Signora/e, questo opuscolo ha lo scopo di informarla

Dettagli

Donne e Bambini: Programmi terapeutici residenziali (TCU Women & Children: Residential Treatment)

Donne e Bambini: Programmi terapeutici residenziali (TCU Women & Children: Residential Treatment) LA SCELTA DEGLI STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DEL PROCESSO TERAPEUTICO E PER LA VALUTAZIONE DEGLI ESITI DONNE E BAMBINI: PROGRAMMI TERAPEUTICI RESIDENZIALI Women & Children: Residential Treatment 4. ABSTRACT

Dettagli

Igiene nelle Scienze motorie

Igiene nelle Scienze motorie Igiene nelle Scienze motorie Epidemiologia generale Epidemiologia Da un punto di vista etimologico, epidemiologia è una parola di origine greca, che letteralmente significa «discorso riguardo alla popolazione»

Dettagli

Statistiche e stime su rapporto tra assunzione di alcolici e infortuni sul lavoro Antonella Ciani Passeri CeRIMP - Regione Toscana

Statistiche e stime su rapporto tra assunzione di alcolici e infortuni sul lavoro Antonella Ciani Passeri CeRIMP - Regione Toscana Statistiche e stime su rapporto tra assunzione di alcolici e infortuni sul lavoro Antonella Ciani Passeri CeRIMP - Regione Toscana Alcol e salute In Europa (OMS) terza causa di mortalità prematura, dopo

Dettagli

La rosolia nella donna in gravidanza

La rosolia nella donna in gravidanza La rosolia nella donna in gravidanza ROSOLIA Trasmissione materno-fetale Trasmissione transplacentare Nel corso della fase viremica con o senza manifestazioni cliniche L infezione fetale dopo reinfezione

Dettagli

1.3.9 CASI DICHIARATI DI HIV (HUMAN IMMUNO-DEFICIENCY VIRUS)

1.3.9 CASI DICHIARATI DI HIV (HUMAN IMMUNO-DEFICIENCY VIRUS) Repubblica e Cantone Ticino Dipartimento della sanità e della socialità Ufficio del Medico cantonale Servizio di promozione e di valutazione sanitaria 1.3.9 CASI DICHIARATI DI HIV (HUMAN IMMUNO-DEFICIENCY

Dettagli

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune

Dettagli

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi SOGGETTO CON CMD NOTA IN COMPENSO PREGRESSO DOLORE TORACICO Quale esame stato richiesto con appropriatezza? SOGGETTO CON

Dettagli

FOGLIETTO ILLUSTRATIVO FUSIDIUM 1%

FOGLIETTO ILLUSTRATIVO FUSIDIUM 1% FOGLIETTO ILLUSTRATIVO FUSIDIUM 1% FUSIDIUM 1 % Gocce oftalmiche Acido Fusidico CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA Antinfettivo oculare. INDICAZIONI Fusidium è indicato in infezioni batteriche oculari causate

Dettagli

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Elementi di Epidemiologia

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Elementi di Epidemiologia Università del Piemonte Orientale Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria Elementi di Epidemiologia Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria: Elementi di epidemiologia

Dettagli

Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario

Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario L analisi del contesto demografico è l introduzione ideale alla sezione della salute. Il bisogno del cittadino residente sul territorio

Dettagli

Emilia Romagna. Il Piano Nazionale della Prevenzione e la programmazione della prevenzione nella Regione Lazio

Emilia Romagna. Il Piano Nazionale della Prevenzione e la programmazione della prevenzione nella Regione Lazio Il Piano Nazionale della Prevenzione e la programmazione della prevenzione nella Regione Lazio Annalisa Rosso Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Sapienza Università di Roma Emilia

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

DONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE

DONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE DONAZIONE SANGUE DA CORDONE OMBELICALE Sono passati molti anni da quando si sono sperimentati i primi trapianti. Oggi trasferire gli organi da un corpo che muore ad uno che può continuare a vivere, non

Dettagli

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica e dell innovazione Direzione generale dei rapporti europei ed internazionali INFORMATIVA OMS: ATTIVITÀ FISICA Traduzione non ufficiale a cura di

Dettagli

ESERCITAZIONE. CdL Fisioterapia e Podologia. 25 novembre 2015

ESERCITAZIONE. CdL Fisioterapia e Podologia. 25 novembre 2015 ESERCITAZIONE CdL Fisioterapia e Podologia 25 novembre 2015 Epidemiologia Domanda 1 Le neoplasie gastriche sono: a. diminuite in tutta Europa b. diminuite fino agli anni 80, poi stabili c. aumentate in

Dettagli

Quantiferon Screening di popolazioni ospedaliere mediante test Quantiferon per la valutazione dell infezione da M. Tubercolosis

Quantiferon Screening di popolazioni ospedaliere mediante test Quantiferon per la valutazione dell infezione da M. Tubercolosis Quantiferon Screening di popolazioni ospedaliere mediante test Quantiferon per la valutazione dell infezione da M. Tubercolosis Magrini A. Coppeta L. Pietroiusti A. Pannunzio L. Babbucci A. Università

Dettagli

WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ

WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ Imparare a convivere con la BPCO significa cambiare i propri comportamenti in modo da massimizzare lo sfruttamento delle proprie capacità e minimizzare gli effetti negativi della

Dettagli

Che cos è l AIDS. Il virus H.I.V. è la causa dell immunodeficienza acquisita

Che cos è l AIDS. Il virus H.I.V. è la causa dell immunodeficienza acquisita HIV e AIDS Che cos è l AIDS L A.I.D.S. o S.I.D.A. è una sindrome da immunodeficienza acquisita. E una malattia del sistema immunitario che ne limita e riduce le funzioni. Le persone colpite sono più suscettibili

Dettagli

HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo

HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo HIV-AIDS Un emergenza da non dimenticare A livello globale, l epidemia di HIV-AIDS pare essersi stabilizzata. Il tasso di nuove infezioni è in costante diminuzione dalla

Dettagli

AGENTI FISICI TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI. 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16

AGENTI FISICI TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI. 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16 TITOLO VIII - AGENTI FISICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI 14.42.17 Ing. P. Pierannunzi - Medicina del lavoro 1/16 Articolo 180 - Definizioni e campo di applicazione 1. Ai fini del presente decreto legislativo

Dettagli

Lo screening organizzato per ridurre le disuguaglianze di accesso alla prevenzione.

Lo screening organizzato per ridurre le disuguaglianze di accesso alla prevenzione. XXXIX Convegno AIE Alimentazione e salute nell era della globalizzazione Lo screening organizzato per ridurre le disuguaglianze di accesso alla prevenzione. Il caso dello screening della cervice uterina.

Dettagli

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE

CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA E NUOVE STRATEGIE DI PREVENZIONE Padova 11 giugno 2007 Conferma di Laboratorio della Rosolia e Significato del Dosaggio degli Anticorpi Anna Piazza Giorgio Palù

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

Atrial Fibrillation Study - Italy Study conducted by Opinion Health

Atrial Fibrillation Study - Italy Study conducted by Opinion Health Atrial Fibrillation Study - Italy Study conducted by Opinion Health Obiettivi Valutare il livello di awareness della FA e dei sintomi Comprendere l impatto della FA e del trattamento sulla qualità di vita

Dettagli

INCONTRI PEDIATRICI SERALI DEL SAN CAMILLO

INCONTRI PEDIATRICI SERALI DEL SAN CAMILLO INCONTRI PEDIATRICI SERALI DEL SAN CAMILLO 20 FEBBRAIO 2013 1 INCONTRI PEDIATRICI SERALI Mustafà Qaddourah Rashed Pediatra di Famiglia ASL ROMA/A Terzo distretto 2 Incontri Pediatrici Serali Mustafà Qaddourah

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it

Dettagli

Caratteristiche dell indagine

Caratteristiche dell indagine L indagine condotta dall Associazione Vivere senza dolore Negli ultimi mesi si è parlato spesso di dolore in vari contesti, dove è stato possibile ascoltare la voce di esperti, medici, politici, aziende

Dettagli

Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull Istruzione) Nota paese Italia

Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull Istruzione) Nota paese Italia Education at a Glance 2011 OECD Indicators DOI: http://dx.doi.org/10.1787/eag-2011-en OECD 2011 Sotto embargo fino al 13 settembre alle 11:00, orario di Parigi Education at a glance 2011 (Uno sguardo sull

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici

Dettagli

CARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA:

CARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA: HPV-test Pap-test 71% CARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA: FALSI MITI & REALTÀ DA CONOSCERE 1 Il carcinoma della cervice uterina colpisce solo donne in età avanzata 1 Studi recenti hanno evidenziato che il

Dettagli

AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi

AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi Aggiornamenti in Medicina del Lavoro AMIANTO: quali effetti sulla salute ieri e oggi Aldo Todaro U.O.C. Promozione e protezione salute lavoratori. Fondazione IRCCS CA Granda Ospedale Maggiore Policlinico

Dettagli

Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche

Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Parte 3a. Epatiti Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Fiumicino, 16 aprile 2016 www.cos.it/mediter Dr. Ugo Montanari Epatiti: tests diagnostici - 1 Indicazioni cliniche Tipo di richiesta

Dettagli

AGGEI TWO 2 Campus Nazionale AGGEI 6-8 giugno, Imola

AGGEI TWO 2 Campus Nazionale AGGEI 6-8 giugno, Imola AGGEI TWO 2 Campus Nazionale AGGEI 6-8 giugno, Imola FOLLOW-UP NELLE PATOLOGIE NEOPLASTICHE DEL COLON Felice Cosentino PRINCIPALI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI J Bond, Polyp Guideline, The Am J of Gastroent.,

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Sorveglianza della tubercolosi nelle strutture sanitarie e socio-assistenziali - Parma, 19 maggio 2006

Sorveglianza della tubercolosi nelle strutture sanitarie e socio-assistenziali - Parma, 19 maggio 2006 Sorveglianza della tubercolosi nelle strutture sanitarie e socio-assistenziali - Parma, 19 maggio 2006 Nuovi metodi per la diagnosi di laboratorio della tubercolosi Dott.ssa Amalia Penna Laboratorio di

Dettagli

Considerazioni sulla organizzazione del servizio di manutenzione Giuseppe IOTTI, ANACAM

Considerazioni sulla organizzazione del servizio di manutenzione Giuseppe IOTTI, ANACAM Technical Convention QUALITY IN MAINTENANCE: FULL SAFETY, FULL ACCESSIBILTY Augsburg, 18 October 2007 Considerazioni sulla organizzazione del servizio di manutenzione Giuseppe IOTTI, ANACAM Ascensori esistenti

Dettagli

Report - ESPERIENZA PRATICA NELL APPLICAZIONE DI DERMASILK SU BAMBINI CON DERMATITE ATOPICA

Report - ESPERIENZA PRATICA NELL APPLICAZIONE DI DERMASILK SU BAMBINI CON DERMATITE ATOPICA Report - ESPERIENZA PRATICA NELL APPLICAZIONE DI DERMASILK SU BAMBINI CON DERMATITE ATOPICA Dr. Kristin Kernland Lang, Dirigente Medico e Consulente di Dermatologia pediatrica, Clinica Dermatologica Universitaria,

Dettagli