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1 Gli spazi di Aggregazione giovanile in Emilia-Romagna REPORT PROVINCIALE FORLÌ-CESENA 2010 Progetto dell Azione di Sistema Centri di Aggregazione giovanile dell Emilia-Romagna: dalla conoscenza alla rete APQ GECO 1

2 Il presente rapporto è stato realizzato da un equipe di ricerca dell Area Politiche Giovanili dell Irs (Istituto per la Ricerca Sociale) composta da Benedetta Angiari, Claudio Castegnaro, Diletta Cicoletti, Carla Dessi, Cecilia Guidetti, Cristina Piaser, con la direzione di Ugo De Ambrogio. Insieme agli altri report provinciali e al report regionale costituisce il prodotto finale del progetto commissionato all Irs dalla Provincia di Rimini con Determinazione dirigenziale n. 65 del 16 luglio nel contesto dell Accordo di Programma Quadro GECO finanziato dal Ministero della Gioventù e dalla Regione Emilia-Romagna. Il percorso di analisi è stato favorito dalla stretta interazione con il Gruppo di regia regionale coordinato da Orsola Patrizia Ghedini, Fabio Abagnato e Marina Mingozzi, con i rappresentanti delle Province, in particolare con i referenti della Provincia di Rimini Antonella Muccioli e Laura Tani, nonché con il consulente dell UPI Emilia-Romagna Giampietro Pecci. A loro indirizziamo il nostro sentito ringraziamento. 2

3 Sommario Premessa: obiettivi e metodologia dell indagine Presenza di spazi di aggregazione sul territorio Caratteristiche gestionali e organizzazione Gli spazi strutturati Chi sono i giovani frequentanti Le attività svolte I finanziamenti I risultati conseguiti I bisogni percepiti Il rapporto tra i bisogni e le attività nei SAG Elementi di qualità e aree di miglioramento I punti di forza dei SAG La percezione dei problemi Le esigenze formative degli operatori Sintesi conclusiva Appendice metodologica Il percorso di lavoro L elenco dei SAG censiti Gli strumenti utilizzati

4 Premessa: obiettivi e metodologia dell indagine La rilevazione delle strutture e degli spazi di aggregazione giovanile è una delle Azioni di Sistema previste dall Accordo di Programma Quadro Giovani Evoluti e Consapevoli (APQ GECO) cofinanziato dal Ministero della Gioventù e dalla Regione Emilia-Romagna. L azione è denominata Centri di aggregazione giovanile dell Emilia-Romagna: dalla conoscenza alla rete e ha l intento di costruire conoscenza per la prima volta a livello regionale sulle opportunità di incontro e socializzazione e sulla componente di offerta della rete dei servizi rivolta alle giovani generazioni di età compresa tra i 15 e i 30 anni. Tramite una metodologia d indagine condivisa a livello di coordinamento regionale 1, sono state raccolte informazioni sull esistenza di spazi di aggregazione, anche informali, sui soggetti gestori e sulle attività svolte. Come concordato fra i referenti delle Amministrazioni provinciali e dei Comuni capoluogo, l indagine intende rilevare gli Spazi di Aggregazione Giovanile (d ora in poi SAG), definiti come: Quei luoghi fisici in cui i giovani in età 15/30 si incontrano e si intrattengono per sviluppare competenze in attività di tipo creativo, culturale, ludico sportivo, di informazione e di formazione finalizzate alla promozione dell agio e alla prevenzione del disagio. Luoghi in cui si lavora mirando all empowerment delle competenze giovanili utilizzando le metodologie della programmazione dal basso, della progettazione partecipata e dell educazione tra pari. In breve, spazi in cui si promuove l aggregazione intorno ad attività comuni. Definita l unità di analisi, è stato messo a punto e validato dallo stesso coordinamento uno strumento di rilevazione articolato in sette sezioni e comprendente anche un approfondimento relativo agli spazi strutturati: A. Elementi identificativi dei SAG; B. Caratteristiche dei soggetti gestori; C. Sede, strutture e organizzazione dei SAG; D. Attività svolte; E. Fonti di Finanziamento; F. Giovani che frequentano lo spazio di aggregazione; G. Esigenze dello spazio di aggregazione. Il lavoro di raccolta delle informazioni si è svolto con modalità simili a quelle di un censimento, con l utilizzo di rilevatori appositamente formati dai referenti del gruppo di progetto e coordinati a livello provinciale. Per coprire tutto il territorio regionale e comporre gli elenchi delle unità da rilevare è stata richiesta la collaborazione di funzionari e operatori dei servizi e dei referenti delle organizzazioni che le gestiscono. La rilevazione sul campo è durata circa quattro mesi concludendosi nell aprile Presso la Regione opera un gruppo di coordinamento regionale dell APQ GECO composto da dirigenti e referenti della Regione, di ciascuna Provincia e di ciascun Comune capoluogo. 4

5 In considerazione dei diversi livelli di strutturazione dei SAG il questionario è stato somministrato a soggetti con profili professionali e livelli di responsabilità differenti. Le informazioni registrate dal gruppo di rilevatori sono state memorizzate su supporto elettronico mediante un interfaccia web e i flussi di dati sono stati ricomposti in funzione della realizzazione di report a livello provinciale e regionale, verificati nella loro integrità e opportunamente ricodificati. È stata fornita una prima bozza dei report nel gennaio A seguito di una verifica sulla consistenza del database regionale originario, i referenti del gruppo di progetto hanno completato una validazione delle unità d analisi censite indicando opportune modifiche e cancellazioni. Tali passaggi operativi hanno consentito di costruire un unico database di partenza, composto da unità di analisi, che ha fornito i dati per le elaborazioni qui presentate. Il database, nell intento degli Enti promotori, potrà contribuire alla costruzione del Sistema informativo delle Politiche giovanili, attraverso un aggiornamento continuo di alcune categorie di informazione delle ipotizzate Banche dati 2. La rilevazione offrirà in questo modo l opportunità di attivare e consolidare una Rete relazionale fra i diversi attori e fruitori delle Politiche giovanili, sfruttando i canali e gli strumenti comunicativi digitali. Poiché già nella fase di verifica della qualità dei dati raccolti la presenza stessa degli spazi è risultata particolarmente differenziata sul territorio, le Province ed i Comuni capoluogo hanno manifestato il desiderio di ampliare in futuro la base di rilevazione, rendendola più omogenea. 2 Il suddetto Sistema informativo si basa sulla definizione, data dal consulente informativo/informatico dott. Angelo Gerini, di Sistema della Conoscenza, ovvero di un paradigma costituito da Banche dati caratterizzate come segue: Banca dati dei SOGGETTI IN RELAZIONE in cui s identificano: gli uffici/le strutture/le persone del Governo, della Regione e degli Enti locali che si occupano di Politiche giovanili; gli altri soggetti pubblici, le istituzioni scolastiche e formative che si occupano di Politiche giovanili e finanziano azioni a favore dei giovani; le organizzazioni giovanili e quelle del privato sociale (ASL, ASP, fondazioni, ecc ) che mettono in atto azioni per i giovani e/o con i giovani; gli enti religiosi, le famiglie, le imprese. Banca dati degli OGGETTI a cui fanno prioritariamente capo: le strutture del territorio (spazi polivalenti, sale riunioni, sale prove, attrezzature); i servizi forniti dal pubblico e dal privato sociale; le attività e le iniziative poste in essere (progetti finanziati dalla Pubblica Amministrazione e attività promosse autonomamente dai soggetti interessati). Banca dati delle COMPONENTI FISICHE DEL TERRITORIO, costituita dai dati topografici rilevabili dal posizionamento spaziale dei Soggetti e degli Oggetti del territorio (di fatto la cartografia). Banca dati dei PROCESSI, che definendo regole comuni può permettere una trattazione omogenea delle funzioni di competenza di ciascun Attore del Sistema e garantire l individuazione e la gestione degli eventi che modificano gli stati dei Soggetti, degli Oggetti e delle Componenti Fisiche del Territorio, avvalendosi anche degli strumenti di analisi e valutazione desumibili dai progetti in corso e/o conclusi, finanziati dalla Pubblica Amministrazione. 5

6 Il rapporto qui presentato è dunque l esito di un lavoro analitico che ha prodotto nove distinti report provinciali e un report regionale evidenziando gli elementi comuni e le inevitabili differenze che caratterizzano l oggetto di analisi in un contesto territoriale così ampio ed eterogeneo. Gli spazi censiti riguardano luoghi in cui abitualmente si svolgono attività di aggregazione giovanile, che si articolano in tipologie con diverso grado di strutturazione e di organizzazione. Evidenziamo, in particolare: Centri di Aggregazione giovanile tradizionalmente intesi (CAG); Centri monotematici 3 ; Polisportive/Associazioni sportive; Associazioni culturali e/o di promozione sociale; Parrocchie/Oratori; Informagiovani; Aggregazione informale 4. Ciascuno spazio censito è stato quindi attribuito a una di queste tipologie, considerando in primis la denominazione (se presente nel database) e le attività svolte, al fine di evidenziare la varietà e la ricchezza delle realtà aggregative presenti sul territorio provinciale e restituire una lettura dei dati raccolti relativamente alla strutturazione degli spazi utilizzati, al loro funzionamento e ai risultati conseguiti. Il report è indirizzato in particolare a un lettore coinvolto nella programmazione e gestione dei servizi a livello territoriale. Illustra la distribuzione e le caratteristiche degli spazi censiti (capitoli 1 e 2), il profilo dell utenza e dei giovani frequentanti (capitolo 3), le attività svolte e le risorse disponibili (capitoli 4 e 5), la percezione dei referenti e responsabili degli spazi sui risultati conseguiti (capitolo 6), la valutazione e le prospettive di miglioramento a partire dalle esigenze formative degli operatori (capitolo 7) e una sintesi conclusiva che riprende gli elementi salienti. 3 Nei quali non si svolgano attività assimilabili all impresa, es. sale prove musicali. 4 Ad esempio educativa di strada, ma anche luoghi di ritrovo ed esperienze aggregative non formalizzate. 6

7 1. Presenza di spazi di aggregazione sul territorio In provincia di Forlì-Cesena sono stati censiti 198 SAG, collocati in 25 dei 30 comuni che compongono il territorio. La distribuzione nei singoli comuni non è però omogenea: Cesena (57) e Forlì (37) ospitano infatti un numero molto elevato di spazi di aggregazione rispetto agli altri comuni, che in media non superano le 4,5 unità. I SAG sono per lo più associazioni culturali e/o di promozione sociale (26,3%) e centri monotematici (18,7%): oltre 1 spazio su 4 appartiene alla prima tipologia e circa 1 su 5 alla seconda. A breve distanza seguono le parrocchie/oratori (16,2%), le associazioni sportive (12,1%) e i CAG tradizionali (11,1%). Il dato provinciale si scosta da quello regionale per il superamento in termini percentuali delle associazioni culturali e/o di promozione sociale e dei centri monotematici che hanno qui particolare diffusione rispetto a quanto registrato nell insieme delle altre province. Meno presenti appaiono invece le parrocchie/oratori, tipologia che rappresenta il 16,2% del campione provinciale a fronte del 25,1% registrato in regione. TABELLA 1.1 TIPOLOGIE 5 DI SAG FORLÌ-CESENA EMILIA ROMAGNA V.A. % V.A. % AGGREGAZIONE INFORMALE 12 6, ,7 ASSOCIAZIONI CULTURALI E/O DI PROMOZIONE SOCIALE 52 26, ,4 CAG TRADIZIONALI 22 11, ,3 CENTRI MONOTEMATICI 37 18, ,0 INFORMAGIOVANI 4 2,0 21 1,4 PARROCCHIE/ORATORI 32 16, ,1 POLISPORTIVE/ASSOCIAZIONI SPORTIVE 24 12, ,9 ALTRO 15 7,6 60 4,1 TOTALE , ,0 Fonte: Elaborazione IRS su rilevazione Geco 5 È opportuno precisare che la classificazione dei SAG nelle tipologie riportate in Tabella 1.1 è stata effettuata a partire dalla denominazione di ciascuno spazio a rilevazione conclusa, dal momento che all interno del questionario non era prevista una domanda apposita. Le tipologie utilizzate fanno riferimento alla definizione di Spazio di aggregazione giovanile anticipate nella premessa di questo report. 7

8 TABELLA 1.2 DISTRIBUZIONE PER COMUNE DELLE 5 TIPOLOGIE DI SAG PIÙ PRESENTI ASS. CULT. E/O CAG CENTRI POLISPORTIVE/ PARROCCHIE/ DI PROMOZIONE TRADIZIONALI MONOTEMATICI ASS. SPORTIVE ORATORI SOCIALE BAGNO DI ROMAGNA BERTINORO BORGHI CESENA CESENATICO FORLÌ FORLIMPOPOLI GALEATA GAMBETTOLA GATTEO LONGIANO MELDOLA MERCATO SARACENO MODIGLIANA MONTIANO PORTICO E SAN BENEDETTO PREDAPPIO ROCCA SAN CASCIANO RONCOFREDDO SAN MAURO PASCOLI SANTA SOFIA SARSINA SAVIGNANO SUL RUBICONE SOGLIANO AL RUBICONE TREDOZIO Fonte: Elaborazione IRS su rilevazione Geco 8

9 Le tabelle che seguono mostrano la presenza di alcune figure gestionali e organizzative all interno dei SAG della provincia di Forlì-Cesena. TABELLA 1.3 PRESENZA REFERENTE ISTITUZIONALE, GENERE ED ETÀ FORLÌ-CESENA EMILIA ROMAGNA V.A. % V.A. % IL SAG HA UN REFERENTE ISTITUZIONALE? SI 66 33, ,0 NO , ,7 NON SA/NON RISPONDE 2 1,0 20 1,4 TOTALE , ,0 SESSO MASCHIO 30 45, ,6 FEMMINA 35 53, ,6 NON SA/NON RISPONDE 1 1,5 4 0,8 TOTALE , ,0 ETÀ TRA 21 E 25 ANNI 1 1,5 2 0,4 TRA 26 E 30 ANNI 4 6,1 23 4,6 TRA 31 E 34 ANNI 7 10, ,7 PIÙ DI 34 ANNI 53 80, ,5 NON SA/NON RISPONDE 1 1,5 9 1,8 TOTALE , ,0 Fonte: Elaborazione dati IRS domande 2, 2b, 2c 1/3 dei SAG ha un referente istituzionale 6 il quale è di sesso femminile in oltre il 50% dei casi e ha più di 34 anni nel 70%. Se non specificato, e facendo riferimento alle altre informazioni in possesso sui referenti istituzionali, sembra opportuno ritenere che spesso tale compito venga assunto da personale della Pubblica Amministrazione. 6 Per referente istituzionale si deve intendere un soggetto che è referente dello spazio di aggregazione in rappresentanza di un Amministrazione, un Ente o un Istituzione pubblica. Cfr. Manuale per la compilazione del questionario di rilevazione degli spazi di aggregazione giovanile dell Emilia-Romagna, pag. 1. 9

10 IL SAG HA UN RESPONSABILE? TABELLA 1.4 PRESENZA RESPONSABILE, GENERE ED ETÀ FORLÌ-CESENA EMILIA ROMAGNA V.A. % V.A. % SI , ,3 REFERENTE ISTITUZIONALE E RESPONSABILE COINCIDONO 24 12, ,3 NO 4 2,0 61 4,1 NON SA/NON RISPONDE 0 0,0 5 0,3 TOTALE , ,0 SESSO MASCHIO , ,7 FEMMINA 53 25, ,1 NON SA/NON RISPONDE 0 0,0 3 0,2 TOTALE , ,0 ETÀ TRA 18 E 20 ANNI 3 1,5 10 0,7 TRA 21 E 25 ANNI 13 6,7 86 6,1 TRA 26 E 30 ANNI 25 12, ,5 TRA 31 E 34 ANNI 29 14, ,0 PIÙ DI 34 ANNI , ,9 NON SA/NON RISPONDE 1 0,5 26 1,8 TOTALE , ,0 Fonte: Elaborazione dati IRS domande 3, 3b, 3d La figura del responsabile gestionale 7 è presente in 194 SAG e in 25 di essi questa funzione ricade sullo stesso referente istituzionale. Nella maggior parte dei casi i responsabili 8 sono maschi con più di 34 anni; solo nel 20% dei casi ne hanno meno di 30 e la qualifica professionale che più si riconduce a questo profilo è quella di educatore. La persona di contatto è presente in 182 SAG, in 113 di essi si tratta di una figura appositamente dedicata a tale compito mentre negli altri 69 coincide con almeno uno dei ruoli precedentemente analizzati. In 6 spazi tutte le figure si sommano nella stessa persona. L 82% dei SAG della provincia di Forlì-Cesena vede inoltre al proprio interno la presenza di operatori dedicati alle attività. 7 Per responsabile dello spazio di aggregazione giovanile si deve intendere un soggetto a cui è stato formalmente affidato il ruolo di gestione e coordinamento dello spazio in questione. Cfr. Manuale per la compilazione del questionario di rilevazione degli spazi di aggregazione giovanile dell Emilia-Romagna, p La base dati di questa elaborazione non corrisponde a tutti i SAG che hanno affermato di avere un responsabile (194), poiché per la natura stessa del questionario non sono stati rilevati i dati relativi alle persone che hanno il ruolo di referente e responsabile contemporaneamente. 10

11 La presenza di differenti ruoli evidenzia, in generale, la complessità dell organizzazione. 121 SAG (61,1%) presentano tre delle figure analizzate, 45 (22,7%) le hanno tutte mentre 30 (15,2%) ne hanno solamente due. Il rimanente 1,2% indica la presenza di una o nessuna figura. TABELLA 1.5 GESTIONE DEI SAG: RUOLI PREVISTI FORLÌ-CESENA EMILIA ROMAGNA V.A. % V.A. % 0 1 0,5 14 0, ,5 44 3, , , , , , ,5 TOTALE , ,0 Fonte: Elaborazione dati IRS domande 2, 3, 4, 5 In termini di esistenza sul territorio, la Tabella 1.6 mostra che i luoghi di aggregazione giovanile si possono considerare per oltre il 50% storici: 105 sono infatti operativi da oltre 10 anni, dato che si colloca leggermente al di sopra rispetto alla media regionale. La presenza di spazi che vantano alle spalle una forte tradizione non ha però precluso la nascita di nuovi SAG (14 nel corso dell ultimo anno). TABELLA 1.6 DA QUANTO TEMPO IL LUOGO È UN SAG FORLÌ-CESENA EMILIA ROMAGNA V.A. % V.A. % DA PIÙ DI 10 ANNI , ,8 DAI 5 AI 10 ANNI 38 19, ,0 DA 1 ANNO AI 4 ANNI 36 18, ,7 DA MENO DI 1 ANNO 14 7,1 90 6,2 ALTRO 0 0,0 5 0,3 NON SA/NON RISPONDE 5 2,5 15 1,0 TOTALE , ,0 Fonte: Elaborazione dati IRS domanda 6 11

12 2. Caratteristiche gestionali e organizzazione La scelta della modalità di gestione di un SAG è certamente uno dei punti caratterizzanti il singolo spazio e la possibilità dei giovani di accedervi e partecipare alle attività in esso svolte. In provincia di Forlì-Cesena essa compete principalmente ai settori del privato 9 e del privato sociale 10 che da soli si dividono equamente circa il 70% dei SAG; al settore pubblico 11 spetta poco più del 15% mentre alla modalità di gestione mista 12 corrisponde poco più del 15%. TABELLA 2.1 SOGGETTI TITOLARI DELLA GESTIONE DEI SAG FORLÌ-CESENA EMILIA ROMAGNA V.A. % V.A. % SETTORE PUBBLICO 31 15, ,3 SETTORE DI PRIVATO SOCIALE 69 34, ,6 SETTORE PRIVATO 68 34, ,9 GESTIONE MISTA 29 15, ,7 NON SA/NON RISPONDE 1 0,5 7 0,5 TOTALE , ,0 Fonte: Elaborazione dati IRS domanda 7 Con specifico riferimento al settore del privato sociale, oltre la metà dei SAG (il 59%) è gestito da associazioni di promozione sociale a fronte del 43,8% a livello regionale; nella provincia non si registra l esistenza di spazi gestiti da due o più soggetti del privato sociale. TABELLA 2.2 SOGGETTI DEL SETTORE PRIVATO SOCIALE GESTORI DEI SAG FORLÌ-CESENA EMILIA ROMAGNA V.A. % V.A. % ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE 41 59, ,8 COOPERATIVA SOCIALE 9 13, ,7 ORGANIZZAZIONE DI VOLONTARIATO 10 14, ,0 ALTRO 9 13,0 11 2,4 DUE O PIÙ SOGGETTI DI PRIVATO SOCIALE 0 0, ,7 NON SA/NON RISPONDE 0 0,0 2 0,4 TOTALE , ,0 Fonte: Elaborazione dati IRS domanda 7b 9 La gestione è affidata al settore privato se lo Spazio di aggregazione è gestito da singoli cittadini privati o da una società di diritto privato. Nella tipologia gestione privata vanno fatti rientrare, in questa indagine, anche i gruppi parrocchiali, i gruppi informali o gruppi di altro tipo anche se non riconosciuti giuridicamente. Cfr. Manuale per la compilazione del questionario di rilevazione degli spazi di aggregazione giovanile dell Emilia-Romagna, pag La gestione è affidata al settore di privato sociale se lo Spazio di aggregazione è gestito direttamente o indirettamente da soggetti come associazioni di promozione sociale, cooperative sociali o organizzazioni di volontariato. Cfr. Manuale per la compilazione del questionario di rilevazione degli spazi di aggregazione giovanile dell Emilia-Romagna, pag La gestione affidata al settore pubblico se lo Spazio di aggregazione è gestito direttamente o indirettamente da soggetti come lo Stato, gli Enti Statali o gli Enti locali (amministrazioni comunali, provinciali, ecc.). Cfr. Manuale per la compilazione del questionario di rilevazione degli spazi di aggregazione giovanile dell Emilia-Romagna, pag La gestione è mista se lo Spazio di aggregazione è gestito da soggetti appartenenti ad almeno due diversi settori tra i tre precedentemente indicati. Cfr. Manuale per la compilazione del questionario di rilevazione degli spazi di aggregazione giovanile dell Emilia-Romagna, pag

13 TABELLA 2.3 SOGGETTI DEL SETTORE PRIVATO GESTORI DEI SAG FORLÌ-CESENA EMILIA ROMAGNA V.A. % V.A. % DUE O PIÙ SOGGETTI PRIVATI 1 1,5 11 1,8 GRUPPO INFORMALE 10 15,4 38 6,3 GRUPPO INFORMALE GIOVANILE 5 7,7 39 6,5 GRUPPO PARROCCHIALE/PARROCCHIA 26 40, ,3 POLISPORTIVA 13 20, ,2 S.P.A. (SOCIETÀ PER AZIONI A CAPITALE MISTO) 0 0,0 1 0,1 ALTRO 10 15,4 45 7,5 NON SA/NON RISPONDE 0 0,0 1 0,2 TOTALE , ,0 Fonte: Elaborazione dati IRS domanda 7c Per quanto riguarda la sfera di competenza del settore privato sono le polisportive e i gruppi parrocchiali/oratori a gestire il 60% degli spazi (rispettivamente 40% e 20%), diversamente da quanto registrato a livello regionale, dove si rileva una percentuale simile ma riferita alle sole parrocchie. In termini di gestione appare significativo, tra i soggetti privati, il ruolo ricoperto dai gruppi informali 14. I SAG la cui gestione è affidata al pubblico competono prevalentemente (oltre il 90%) alle Amministrazioni comunali. Infine, per quanto riguarda la gestione mista, è l unione tra settore pubblico e privato sociale ad essere più presente sul territorio: 44,8% degli spazi a livello provinciale a fronte del 43,3% a livello regionale. I soggetti gestori sono quasi sempre un gruppo (88,4% dei casi), con struttura organizzativa interna (86,9% dei gruppi sono organizzati) e collegato ad altre associazioni/organizzazioni. Le modalità di organizzazione interna al gruppo prevedono nella maggioranza dei casi la presenza di organi collegiali o di rappresentanza. È importante sottolineare che 128 SAG fanno parte o sono collegati ad altre organizzazioni o associazioni: il 53,5% dichiara di appartenere ad associazioni nazionali e il 42,5% ad organizzazioni comunali. 13 La base dati a livello provinciale è differente rispetto alla Tabella 2.2 perché quattro intervistati non hanno risposto alla domanda 7c Se affidata al settore privato, da chi è gestito lo spazio?. 14 La gestione è affidata ad un gruppo informale se lo Spazio di aggregazione è gestito da un gruppo non iscritto a nessun albo provinciale dell associazionismo. Cfr. Manuale per la compilazione del questionario di rilevazione degli spazi di aggregazione giovanile dell Emilia-Romagna, pag. 3. La gestione è affidata ad un gruppo informale giovanile se lo Spazio di aggregazione è gestito da un gruppo non iscritto a nessun albo provinciale dell associazionismo ed è formato da giovani con un età massima di 30 anni. Cfr. Manuale per la compilazione del questionario di rilevazione degli spazi di aggregazione giovanile dell Emilia-Romagna, pag

14 TABELLA 2.4 APPARTENENZA DELL ENTE GESTORE AD UN GRUPPO E SUA ORGANIZZAZIONE FORLÌ-CESENA EMILIA ROMAGNA V.A. % V.A. % IL SOGGETTO CHE GESTISCE IL SAG È UN GRUPPO? SI , ,4 NO 22 11, ,4 NON SA/NON RISPONDE 1 0,5 3 0,2 TOTALE , ,0 INDICARE LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA INTERNA AL GRUPPO PRESENZA DI ORGANI COLLEGIALI O DI RAPPRESENTANZA , ,8 ALTRA MODALITÀ ORGANIZZATIVA 22 14, ,0 NON SA/NON RISPONDE 3 2,0 20 2,1 TOTALE , ,0 TALE GRUPPO FA PARTE O È COLLEGATO AD ALTRE ASSOCIAZIONI-ORGANIZZAZIONI? SI , ,1 NO 39 22, ,9 NON SA/NON RISPONDE 8 4,6 36 3,0 TOTALE , ,0 Fonte: Elaborazione dati IRS domanda 8, 8a1, 8b L analisi della domanda relativa all appartenenza dell ente gestore ad altre entità associative, ha reso possibile cogliere il livello di complessità organizzativa degli spazi di aggregazione. Circa il 35% dei gestori dichiara di non essere legato ad alcuna associazione/organizzazione; tra coloro che dichiarano di avere almeno un legame (127 casi in totale) il 68,5% ne dichiara solo uno e il 17,8% afferma di averne due. Quelli con una rete di legami più complessa (almeno quattro livelli) sono 11 e rappresentano l 8,7% degli spazi di aggregazione censiti in provincia con almeno un legame. Il dato è rilevante se si pensa che a livello regionale solo il 7,7% degli spazi ha correlazioni di questo tipo. 14

15 2.1 Gli spazi strutturati Analizzate tipologia, distribuzione, presenza di figure organizzative ed enti gestori, si approfondiscono ora le disponibilità strutturali degli spazi. Il 94,4% dei SAG (187) è dotato di locali stabili, cioè di un punto fisso di ritrovo. Il restante 5,6% sono spazi informali, ovvero gruppi senza un punto preciso di incontro ma con interessi in comune. TABELLA 2.5 DISPONIBILITÀ DI SPAZI DA PARTE DEI SAG FORLÌ-CESENA EMILIA ROMAGNA V.A. % V.A. % IL SAG DISPONE DI LOCALI AL COPERTO SI , ,1 NO 3 1,6 12 0,9 IL SAG DISPONE DI SPAZI ALL APERTO SI , ,2 NO 73 39, ,7 NON SA/NON RISPONDE 0 0,0 1 0,1 Fonte: Elaborazione dati IRS - domanda 10, 11 Il 98,4% dei SAG strutturati fruisce di locali al coperto e il 61% di questi è provvisto di spazi all aperto. L ampiezza delle aree all aperto e degli ambienti al chiuso è assai varia. Il 46,7% dei SAG ha a disposizione più di 100 metri 2 coperti e in quasi il 53% dei casi questi sono suddivisi internamente in tre o più locali (in 1 caso su 4 addirittura in quattro o più locali). L organizzazione dei locali al coperto prevede ambienti dedicati a specifiche attività: oltre alle sale riunioni hanno una particolare diffusione sul territorio le sale informatiche, quelle adibite a lettura/biblioteca/videoteca, quelle per spettacoli e per prove musicali. TABELLA 2.6 LOCALI DEDICATI A SPECIFICHE ATTIVITÀ ALL INTERNO DEL SAG V.A. % RISPOSTE % CASI SALA PROVE MUSICALI INSONORIZZATA E/O ATTREZZATA 21 8,0 14,4 PALESTRA ATTREZZATA 14 5,3 9,6 SALA LETTURA/BIBLIOTECA/VIDEOTECA 24 9,1 16,4 DISCOTECA 1 0,4 0,7 RIUNIONI 72 27,3 49,3 BAR 19 7,2 13,0 CUCINA 17 6,4 11,6 SALA PER SPETTACOLI E CONCERTI E/O DISCO 22 8,3 15,1 SALA ATTREZZATA CON STRUMENTAZIONE INFORMATICA 32 12,1 21,9 ALTRO 42 15,9 28,8 TOTALE ,0 Fonte: Elaborazione dati IRS domanda 10c1 Per quanto riguarda le aree all aperto, i 114 SAG che hanno dichiarato di fruire di tale opportunità hanno, nel 59,6% dei casi, oltre 200 metri 2 a disposizione per le attività. 15

16 PRESENZA SITO La Tabella 2.7 mostra la dotazione di attrezzature dei SAG. TABELLA 2.7 ATTREZZATURE E STRUMENTAZIONI A DISPOSIZIONE FORLÌ-CESENA EMILIA ROMAGNA V.A. % V.A. % IL SAG È DOTATO DI STRUMENTI E/O ATTREZZATURE PARTICOLARI SI , ,2 NO 19 10, ,6 NON SA/NON RISPONDE 0 0,0 2 0,1 DISPONIBILITÀ DI DIVERSE TIPOLOGIE DI ATTREZZATURE 1 TIPOLOGIA 47 28, ,8 2 TIPOLOGIE 51 30, ,3 3 TIPOLOGIE 70 41, ,9 Fonte: Elaborazione dati IRS domanda 12, 12a, 12b, 12c L 89,8% degli intervistati dichiara di possedere almeno un tipo di strumentazione. 108 spazi dispongono di attrezzature di tipo musicale, 125 di tipo ludico/educativo e 126 di tipo tecnico/informatico. In oltre il 40% dei casi sono presenti contemporaneamente le tre tipologie di strumentazione, mentre il 28% dispone di un solo tipo. TABELLA 2.8 MEZZI DI COMUNICAZIONE PRESENZA MAIL NO SI NO ,3% 22,7% SI ,1% 36,9% Fonte: Elaborazione dati IRS domanda 1b Siti internet e/o non sono disponibili nel 31,3% degli spazi, il 31,8% dei SAG possiede solo uno di questi due mezzi, in prevalenza la posta elettronica (22,7%); il 39% li ha entrambi. Ai SAG che godono della possibilità di avere locali al coperto, spazi aperti e/o strumentazioni è stato chiesto di valutarne la qualità. 16

17 TABELLA 2.9 VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEGLI SPAZI AL COPERTO, ALL APERTO E DELLA STRUMENTAZIONE QUALITÀ DEI LOCALI AL COPERTO FORLÌ-CESENA EMILIA ROMAGNA V.A. % V.A. % SCARSA 15 8, ,7 SUFFICIENTE 45 24, ,3 BUONA 92 50, ,0 OTTIMA 28 15, ,9 NON SA/NON RISPONDE 4 2,2 14 1,1 TOTALE , ,0 QUALITÀ DEGLI SPAZI ALL APERTO SCARSA 9 7, ,6 SUFFICIENTE 30 26, ,1 BUONA 52 45, ,3 OTTIMA 23 20, ,5 NON SA/NON RISPONDE 0 0,0 4 0,5 TOTALE , ,0 QUALITÀ DEGLI STRUMENTI E/O ATTREZZATURE SCARSA 14 8, ,6 SUFFICIENTE 47 28, ,7 BUONA 86 51, ,2 OTTIMA 21 12, ,3 NON SA/NON RISPONDE 0 0,0 15 1,3 TOTALE , ,0 Fonte: Elaborazione dati IRS domande 10d, 11c, 12d Il valore modale 15 è Buono per le tre tipologie di dotazioni su cui si è chiesto di esprimere un giudizio di valore, anche se, come si può desumere dalla Tabella 2.9, è leggermente più favorevole rispetto alla qualità delle attrezzature/strumentazioni a disposizione. 15 La moda di una distribuzione di frequenza è la modalità caratterizzata dalla massima frequenza, in altre parole è la categoria associata al valore che compare più spesso. 17

18 TABELLA 2.10 VALUTAZIONE DELLA QUANTITÀ DEGLI SPAZI AL COPERTO, ALL APERTO E DELLA STRUMENTAZIONE FORLÌ-CESENA EMILIA ROMAGNA V.A. % V.A. % QUANTITÀ DEI LOCALI AL COPERTO SCARSA 28 15, ,2 SUFFICIENTE 43 23, ,8 BUONA 78 42, ,2 OTTIMA 32 17, ,8 NON SA/NON RISPONDE 3 1,6 13 1,0 TOTALE , ,0 QUANTITÀ DEGLI SPAZI ALL APERTO SCARSA 6 5, ,2 SUFFICIENTE 26 22, ,0 BUONA 60 52, ,4 OTTIMA 22 19, ,8 NON SA/NON RISPONDE 0 0,0 5 0,6 TOTALE , ,0 QUANTITÀ DEGLI STRUMENTI E/O ATTREZZATURE SCARSA 20 11, ,9 SUFFICIENTE 55 32, ,0 BUONA 79 47, ,9 OTTIMA 13 7, ,9 NON SA/NON RISPONDE 1 0,6 16 1,3 TOTALE , ,0 Fonte: Elaborazione dati IRS domande 10d, 11c, 12d Per quanto riguarda la quantità di spazi e dotazioni disponibili, in media, oltre il 50% dei SAG assegna una valutazione Buona o Ottima; in riferimento alle aree all aperto, la valutazione Buona o Ottima è data in oltre il 70% dei casi. Gli strumenti e le attrezzature, valutati in termini di qualità con punteggi piuttosto elevati, ottengono, rispetto alla quantità, un valore sufficiente soltanto in 1 caso su 3. TABELLA 2.11 ATTIVITÀ PER CUI SONO UTILIZZATI GLI SPAZI V.A. % RISPOSTE % CASI ATTIVITÀ PER BAMBINI (FINO AI 12 ANNI) 1 0,3 0,7 ATTIVITÀ PER ADOLESCENTI (DAI 13 AI 16 ANNI) 85 21,4 62,5 ATTIVITÀ PER GIOVANI (DAI 17 AI 30 ANNI) 74 18,6 54,4 ATTIVITÀ PER ADULTI (DAI 31 AI 64 ANNI) 89 22,4 65,4 ATTIVITÀ PER ANZIANI (OLTRE I 65 ANNI) 93 23,4 68,4 NON SA/NON RISPONDE 51 12,8 37,5 TOTALE ,0 Fonte: Elaborazione dati IRS domanda 13 La disponibilità di una sede stabile significa spesso una compresenza di gruppi: il 72,7% dei SAG della provincia è utilizzato da più soggetti e vi si svolgono una media di tre attività per fasce d età diverse. 18

19 3. Chi sono i giovani frequentanti I SAG della provincia di Forlì-Cesena registrano un utenza media quotidiana quantitativamente rilevante: il 67,2% degli spazi accoglie mediamente ogni giorno sino a 30 ragazzi, il 32,8% registra invece oltre 31 presenze diarie. Si tratta di un utenza in maggioranza maschile nel 42,9% dei casi, a fronte di un 27,3% a prevalenza femminile. Nel 10,6% del campione la frequentazione è più o meno paritaria. L accesso ai SAG nel 39,4% dei casi è vincolato a un iscrizione a pagamento, mentre nel 40,4% di essi è consentita la libera partecipazione. Occorre considerare che i gli spazi sono per il 26,3% associazioni culturali e per il 18,7% centri monotematici (laboratori di danza, di teatro o altro), realtà che solitamente prevedono il pagamento di una quota associativa per poter partecipare alle attività in essi realizzate. GRAFICO 3.1 CARATTERISTICHE DELLA FREQUENTAZIONE E DELL UTENZA DEI SAG VALORI % d.22 La frequenza dello Spazio di aggregazione è per i giovani: d.23 Lo Spazio di aggregazione è frequentato dai giovani: Libera 40,4 Solo quando sono previste attività specifiche a loro dedicate 47,0 Vincolata ad un'iscrizione 8,6 Indipendentemente dalle attività previste 47,5 Vincolata ad un'iscrizione a pagamento 39,4 Altro 4,5 Altro 11,1 Non sa/non risponde 1, d.24 Qual è il numero medio di giovani presenti ogni giorno nello Spazio di aggregazione? Fino a 10 22,7 Tra 11 e 20 27,8 Tra 21 e 30 18,7 Tra 31 e 40 Tra 41 e 50 3,5 3,5 Più di 50 12,1 Altro 9,1 Non sa/non risponde 2, Fonte: Elaborazione dati Irs domande 22, 23, 24 Tra i CAG tradizionali la frequentazione media giornaliera si attesta prevalentemente tra le 10 e le 30 unità (72%), mentre l utenza numericamente più rilevante attiene alle associazioni culturali e/o di promozione sociale (26,9% oltre le 50 presenze al giorno). 19

20 GRAFICO 3.2 GENERE PREVALENTE PER CLASSI D ETA DELL UTENZA DEI SAG VALORI % ,5 49,2 48,7 42,9 43,4 44,8 43,0 32,7 29,2 26,1 23,2 24,7 24,6 17,8 19,0 18,5 17,7 12,9 12,3 12,0 13,5 10,9 11,1 9,1 0 oltre i 30 anni anni anni anni anni anni anni MASCHI MASCHI E FEMMINE IN PARTI UGUALI FEMMINE NON SA/NON RISPONDE Fonte: Elaborazione dati Irs domanda 25 Meno di 13 anni Considerando la fascia d età e il sesso degli utenti dei SAG, si rileva, come dato generale, una prevalenza di maschi in tutte le fasce d età (in media nel 44% dei casi), mentre le femmine sembrano avvicinarsi alla partecipazione maschile solo sotto i 13 anni. Dall analisi della distribuzione dei ragazzi per età e per singola tipologia di SAG emerge che ciascun tipo di spazio accoglie principalmente ragazzi di una o al massimo due fasce d età anche se possiamo considerare la frequenza polarizzata tra gli over 30 e gli under 13. Queste due classi di età si ritrovano infatti nelle associazioni sportive, nelle parrocchie/oratori e nelle associazioni culturali e/o di promozione sociale. Nei CAG troviamo gli over 30 e ragazzi tra i 13 e i 15 anni, mentre nei centri monotematici sono particolarmente presenti i 19-21enni così come nell aggregazione informale. Gli Informagiovani accolgono più o meno equamente tutte le fasce anche se particolarmente rilevante è la presenza dei 19-21enni. 20

21 GRAFICO 3.3 DISTRIBUZIONE DELLA PERCENTUALE MEDIA DELL UTENZA DEI SAG PER FASCE D ETÀ VALORI % Fonte: Elaborazione dati Irs domanda 25 Rispetto alla frequentazione dei SAG è stato inoltre chiesto di rispondere a domande inerenti la partecipazione alle attività da parte di ragazzi immigrati. In 6 SAG su 10 si riscontra tale presenza. In linea di massima essi rappresentano meno del 20% del totale degli utenti. Nel 69% dei casi gli intervistati dichiarano che il genere dei ragazzi immigrati frequentanti i SAG, è per lo più maschile. 21

22 4. Le attività svolte Le attività dei SAG nella provincia di Forlì-Cesena sono principalmente di tipo educativo: in quest area si registra una media 16 di 2,94 (che equivale ad attività svolta abbastanza frequentemente). Nello specifico, sono le parrocchie/oratori i SAG maggiormente focalizzati rispetto a tale tipologia di attività (con un punteggio di 3,41 di media), seguiti dai CAG tradizionali, dalle polisportive/associazioni sportive e dalle associazioni culturali e/o di promozione sociale. TABELLA 4.1 MEDIA DI ATTIVITÀ PER TIPOLOGIA DI STRUTTURA MEDIA CAG CENTRI TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ MEDIA POLISPORTIVE/ ASS. CULT. E/O DI PARROCCHIE/ FORLÌ-CESENA REGIONALE TRADIZIONALI MONOTEMATICI ASS. SPORTIVE PROMOZ. SOC. ORATORI ATTIVITÀ EDUCATIVE 2,94 2,96 3,10 2,81 3,00 3,02 3,41 ATTIVITÀ RICREATIVO-CULTURALE 2,74 2,66 2,76 3,29 1,63 3,06 2,88 ATTIVITÀ FORMATIVE 2,38 2,43 2,24 2,77 2,83 2,14 2,34 ATTIVITÀ DI SVAGO 2,63 2,86 2,81 2,03 3,00 2,82 3,03 ATTIVITÀ INFORMATIVE 1,78 1,87 2,14 1,71 1,42 1,72 1,78 ATTIVITÀ DI PRODUZIONE 2,61 2,55 2,48 3,26 2,25 2,62 2,25 Fonte: Elaborazione dati Irs domanda 14 Ogni responsabile intervistato conferma di appartenere ad uno spazio con una propria configurazione rispetto alla tipologia di attività organizzate: oltre al dato già riportato, parrocchie/oratori hanno una media abbastanza elevata rispetto allo svago (con un punteggio medio pari a 3,03), superiore al dato provinciale relativo ad altre tipologie di SAG e a quello regionale e inferiore soltanto a quello delle polisportive/associazioni sportive (3,00). I centri monotematici hanno una media nettamente superiore al dato provinciale e regionale per quanto riguarda le attività di produzione (3,26 ovvero una frequenza di attività elevata) e le attività ricreativo-culturali (3,29) dato superiore anche a quello delle associazioni culturali (3,06). Le attività formative sono svolte prevalentemente in ambito sportivo (2,83). I CAG tradizionali si contraddistinguono anche per la presenza di attività di svago. Ogni SAG organizza attività e percorsi (Tabella 4.2) seguendo la propria vocazione principale. Ciascuna macro-tipologia (educativa, formativa, informativa, produttiva, di svago e ricreativaculturale) si compone di una serie di attività specifiche che vanno a dettagliare i percorsi degli utenti. 16 La media è calcolata considerando la scala molto - abbastanza - poco - per nulla (1 = per nulla e 4 = molto). L esito è un punteggio medio per macro-tipologia di attività (Educativa, Ricreativa, Formativa, Informativa, Svago, Produzione). 22

23 ATTIVITÀ PROMOZIONE STILI TABELLA 4.2 ATTIVITÀ SVOLTE PER TIPOLOGIA DI SPAZIO SOSTEGNO NEI ATTIVITÀ EDUCATIVE INCONTRI CON EDUCAZIONE TRA EDUCATIVA DI ANIMAZIONE EDUCATIVA DI VITA SANI COMPITI ESPERTI PARI STRADA TERRITORIALE ATTIVITÀ VA % VA % VA % VA % VA % VA % VA % VA % MOLTO ABBASTANZA POCO PER NULLA NON SA/NON RISPONDE TOTALE ATTIVITÀ CULTURALI-RICREATIVE ATTIVITÀ ATTIVITÀ ALTRA CINEMA DANZA TEATRO FOTOGRAFIA PITTURA MUSICA NEW MEDIA WRITERS CULT./RICR. MANUALI ATTIVITÀ VA % VA % VA % VA % VA % VA % VA % VA % VA % VA % VA % MOLTO ABBASTANZA POCO PER NULLA NON SA/NON RISPONDE TOTALE ATTIVITÀ LABORATORI DI LABORATORI DI ATTIVITÀ FORMATIVE LABORATORI DI LABORATORI DI LABORATORI DI LABORATORI DI LABORATORI DI FORMATIVE MUSICA TEATRO CANTO INFORMATICA LINGUE ITA PER STRANIERI SPORT ATTIVITÀ VA % VA % VA % VA % VA % VA % VA % VA % VA % MOLTO ABBASTANZA POCO PER NULLA NON SA/NON RISPONDE TOTALE ALTRA ALTRA 23

24 ATTIVITÀ DI SVAGO ATTIVITÀ DI CARTE E SOCIAL GITE ED ALTRA SPORT PING PONG SKATEBOARD BILIARDINO GIARDINAGGIO VIDEOGAMES SVAGO GIOCHI NETWORKS ESCURSIONI ATTIVITÀ VA % VA % VA % VA % VA % VA % VA % VA % VA % VA % VA % MOLTO ABBASTANZA POCO PER NULLA NON SA/NON RISPONDE TOTALE ATTIVITÀ DI TIPO ORIENTAMENTO ATTIVITÀ DI TIPO INFORMATIVO ORIENTAMENTO OPPORTUNITÀ PER IL ORIENTAMENTO ORIENTAMENTO ALLA INFORMATIVO SCOLASTICO LAVORATIVO TEMPO LIBERO AI SERVIZI MOBILITÀ GIOVANILE ATTIVITÀ VA % VA % VA % VA % VA % VA % VA % MOLTO ABBASTANZA POCO PER NULLA NON SA/NON RISPONDE TOTALE ATTIVITÀ DI PRODUZIONE ATTIVITÀ DI PRODUZIONE MATERIALE INFORMATIVO MATERIALE AUDIO/VIDEO SITI WEB ORGANIZZAZIONE CONCERTI/MOSTRE/EVENTI ALTRA ATTIVITÀ VA % VA % VA % VA % VA % VA % MOLTO ABBASTANZA POCO PER NULLA NON SA/NON RISPONDE TOTALE Fonte: Elaborazione dati Irs domanda 14 ALTRA 24

25 Nello specifico, la tabella evidenzia quali siano le proposte maggiormente realizzate nell ambito delle macro-tipologie individuate dal questionario: sul piano educativo la preminenza spetta alle attività di promozione di stili di vita sani (59,9% dato da molto + abbastanza); tra le attività culturaliricreative, il 42,8% è connessa alla musica. Rispetto alla formazione spicca il legame con l ambito sportivo (laboratori di sport: 24,1% molto + abbastanza). Anche lo svago è associato allo sport: il 44,4% di tali attività fa riferimento a questa categoria, seguita da gite ed escursioni (40,1% di molto + abbastanza). Le attività informative comprendono principalmente l orientamento sulle opportunità di tempo libero (26,7%) o ai servizi (19,3%), mentre quelle di produzione si caratterizzano per un prevalente impegno nell organizzazione di concerti, mostre, eventi, ecc (61% di molto + abbastanza). Le attività proposte sono per lo più concordate tra i giovani e responsabili/operatori del SAG: la maggiore compartecipazione si registra nei CAG tradizionali (47,5% dei casi). D altra parte la maggiore strutturazione delle attività è caratteristica propria delle polisportive/associazioni sportive: nel 50,8% dei casi il ruolo di programmazione e decisione in tale ambito spetta ai responsabili e agli operatori. GRAFICO 4.1 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ ALL INTERNO DEL SAG VALORI % Fonte: Elaborazione dati Irs - domanda 15 25

26 Rispetto all organizzazione delle attività i SAG possono avere un calendario fisso, definito per il periodo scolastico e quello estivo, oppure viceversa mantenere una certa flessibilità. GRAFICO 4.2 PRESENZA DI UN CALENDARIO FISSO DELLE ATTIVITÀ VALORI % Fonte: Elaborazione dati Irs - domande 16, 16a Generalmente tale calendario è stabilito e fissato a priori e cambia tra il periodo estivo e quello invernale. Laddove il calendario resti invariato (nel 30,6% dei casi) la frequenza degli incontri supera le 2 volte la settimana (44,7%). GRAFICO 4.3 L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DEI SAG VALORI % d.16a1 Se il calendario rimane invariato, indicare la frequenza delle attività Base dati: 41 casi. d.16a2 Se il calendario cambia indicare la frequenza delle attività dello Spazio di aggregazione nel periodo scolastico e in quello estivo Base dati: 90 casi Più di 2 volte la settimana 36,6 Più di 2 volte la settimana 13,3 38,9 2 volte la settimana 7,3 2 volte la settimana 4,4 26,7 1 volta la settimana 14,6 1 volta la settimana 3,3 20,0 1 volta ogni 15 giorni 2,4 1 volta ogni 15 giorni 2,2 5,6 1 volta ogni 20 giorni 4,9 1 volta al mese 2,2 altro 24,4 Altro 5,6 67,8 Non sa/non risponde 9, PERIODO SCOLASTICO PERIODO ESTIVO Fonte: Elaborazione dati Irs domanda 16a1, 16a2 Dal confronto tra le presenze registrate nel periodo estivo e nel corso dell anno scolastico si evidenza che nel primo la partecipazione cala vistosamente e si concentra nel corso di un mese. 26

27 Tra coloro che hanno indicato altra frequenza nel caso il calendario resti invariato, ci sono specificazioni rispetto alla tipologia di struttura: per esempio la variabilità può essere condizionata dalla presenza di un calendario pastorale annuale o legato alle ricorrenze oppure a quella di un calendario annuale della federazione sportiva. In genere quando si preparano alcune attività determinate gli incontri si fanno più frequenti. Nel periodo estivo ci si attende un calo della frequenza dei SAG e la voce altro raccoglie tutti i centri o campi estivi, la loro preparazione o l organizzazione di attività diverse da quelle del periodo scolastico (si interrompono i laboratori, ma si fanno altre attività). Il servizio di orientamento svolto dai SAG è sicuramente importante in relazione al loro legame con il territorio. Tale attività non risulta essere tuttavia prevalente: infatti il 34,2% dei rispondenti alla domanda verso quale servizio vengono orientati i giovani indica nessun servizio, mentre si configura come rilevante l indirizzo verso gli Uffici comunali (18%), gli Informagiovani (12,9%) e i Servizi socio-sanitari (10,9%). GRAFICO 4.4 SERVIZI VERSO CUI VENGONO ORIENTATI I GIOVANI VALORI % Sportello informagiovani 12,9 Sportello Eurodesk 3,2 Centri per l'impiego 7,4 Servizi socio - sanitari (Spazio Giovane del Consultorio, Servizi) 10,9 Sportelli scolastici 5,1 CoPrESC 2,9 Archivio giovani artisti/sportello GA/ER 2,6 Uffici Comunali 18,0 Nessun servizio 30,5 Non sa/non risponde 1,9 Altro servizio 4, Fonte: Elaborazione dati Irs domanda 17 - Base dati: 305 risposte valide NB. più di una possibile risposta 27

28 5. I finanziamenti Il dato relativo alle fonti di finanziamento degli ultimi tre anni di attività organizzate nei SAG mette in evidenza come nella provincia di Forlì-Cesena, coerentemente con quanto registrato a livello regionale, siano principalmente tre le fonti a cui si ricorre maggiormente: a) l autofinanziamento; b) i finanziamenti privati; c) i finanziamenti comunali 17. La tabella che segue mostra il quadro provinciale a confronto con quello regionale. TABELLA 5.1 TIPI DI FINANZIAMENTO DI CUI HANNO BENEFICIATO I SAG NEGLI ULTIMI TRE ANNI DATI % FORLÌ-CESENA EMILIA ROMAGNA PER NULLA/POCO ABBASTANZA/ MOLTO PER NULLA/ POCO ABBASTANZA/ MOLTO FINANZIAMENTI COMUNITARI 97,8 0,8 99,0 1,0 FINANZIAMENTI STATALI 95,5 3,1 98,0 2,0 FINANZIAMENTI REGIONALI 89,7 9,4 91,3 8,7 FINANZIAMENTI PROVINCIALI 87,5 10,3 90,9 9,1 FINANZIAMENTI COMUNALI 63,4 32,6 63,3 36,7 FINANZIAMENTI PRIVATI 65,6 33,0 67,7 32,3 AUTOFINANZIAMENTO 39,3 59,8 32,7 67,3 ALTRO FINANZIAMENTO 94,6 5,4 95,2 4,8 Fonte: Elaborazione dati Irs domanda 19 Una lettura incrociata con la gestione dei SAG (Tabella 5.2) mostra come, laddove la gestione competa al settore pubblico, i tipi di finanziamento dei quali si usufruisce maggiormente provengono da Regione e Comune e in misura minore da risorse private o proprie. Tali canali risultano infatti maggiormente utilizzati dagli spazi gestiti dal settore del privato e del privato sociale, che solo in terza battuta utilizzano finanziamenti comunali. In particolare i SAG gestiti dal privato sociale usufruiscono anche di contributi provinciali e regionali. La gestione mista si affida principalmente a finanziamenti comunali e all autofinanziamento. 17 Si precisa che tale dato fa riferimento alle percentuali di Abbastanza e Molto registrate alla domanda 19 Come sono state finanziate negli ultimi tre anni le attività rivolte ai giovani organizzate nello Spazio di aggregazione?. 28

29 PER NULLA/ POCO ABBASTANZA/MOLTO PER NULLA/ POCO PER NULLA/ POCO PER NULLA/ POCO PER NULLA/ POCO TABELLA 5.2 TIPI DI FINANZIAMENTO DI CUI HANNO BENEFICIATO I SAG NEGLI ULTIMI TRE ANNI PER SOGGETTO GESTORE DATI % GESTIONE GESTIONE GESTIONE DEL DEL SETTORE DEL SETTORE GESTIONE MISTA TOTALE SETTORE PRIVATO PUBBLICO PRIVATO SOCIALE FINANZIAMENTI COMUNITARI 100,0 0,0 97,5 2,5 98,8 1,3 100,0 0,0 100,0 0,0 FINANZIAMENTI STATALI 96,6 3,4 96,3 3,7 98,8 1,3 92,9 7,1 96,6 3,4 FINANZIAMENTI REGIONALI 69,0 31,0 84,4 15,6 97,5 2,5 82,8 17,2 69,0 31,0 FINANZIAMENTI PROVINCIALI 77,4 22,6 71,6 28,4 96,3 3,8 74,2 25,8 77,4 22,6 FINANZIAMENTI COMUNALI 34,5 65,5 62,4 37,6 64,4 35,6 41,4 58,6 34,5 65,5 FINANZIAMENTI PRIVATI 84,4 15,6 60,8 39,2 54,4 45,6 63,3 36,7 84,4 15,6 AUTOFINANZIAMENTO 77,4 22,6 45,6 54,4 38,6 61,4 57,7 42,3 77,4 22,6 ALTRO FINANZIAMENTO 96,7 3,3 92,7 7,3 97,5 2,5 85,7 14,3 96,7 3,3 Fonte: Elaborazione dati Irs domande 19, 7 ABBASTANZA/ MOLTO ABBASTANZA/ MOLTO ABBASTANZA/ MOLTO ABBASTANZA/ MOLTO È interessante a questo punto esplorare ulteriormente per tutte le fonti il settore specifico di provenienza, secondo quanto indicato dai rispondenti rispetto alle voci loro proposte. Le tabelle che seguono riguardano nello specifico i finanziamenti regionali, provinciali e comunali 18, che di fatto sono principalmente erogati dai settori Politiche giovanili e Cultura. TABELLA 5.3 SETTORE SPECIFICO DI FINANZIAMENTO DI CUI HANNO BENEFICIATO I SAG NELL ACCESSO AI FINANZIAMENTI REGIONALI DATI % FORLÌ-CESENA EMILIA ROMAGNA PER NULLA/POCO ABBASTANZA/ MOLTO PER NULLA/ POCO ABBASTANZA/ MOLTO SETTORE POLITICHE GIOVANILI 92,4 6,7 93,5 6,5 SETTORE POLITICHE SOCIALI 96,8 2,2 97,0 3,0 SETTORE IMMIGRAZIONE 99,1 0,0 99,8 0,2 SETTORE SCUOLA 99,1 0,0 99,6 0,4 SETTORE CULTURA 95,5 3,5 98,2 1,8 SETTORE SPORT 97,8 1,3 99,3 0,7 ALTRO SETTORE 94,6 0,4 99,4 0,6 Fonte: Elaborazione dati Irs domanda 19 TABELLA 5.4 SETTORE SPECIFICO DI FINANZIAMENTO DI CUI HANNO BENEFICIATO I SAG NELL ACCESSO AI FINANZIAMENTI PROVINCIALI DATI % FORLÌ-CESENA EMILIA ROMAGNA PER NULLA/POCO ABBASTANZA/ MOLTO PER NULLA/ POCO ABBASTANZA/ MOLTO SETTORE POLITICHE GIOVANILI 92,5 7,5 94,2 5,8 SETTORE POLITICHE SOCIALI 97,3 2,7 96,4 3,6 SETTORE IMMIGRAZIONE 100,0 0,0 99,7 0,3 SETTORE SCUOLA 100,0 0,0 99,1 0,9 SETTORE CULTURA 95,7 4,3 97,5 2,5 SETTORE SPORT 98,4 1,6 99,0 1,0 ALTRO SETTORE 99,4 0,6 99,4 0,6 Fonte: Elaborazione dati Irs domanda Non vengono riportati i dati relativi ai finanziamenti comunitari e statali in quanto, nel numero di risposte raccolte, risulta statisticamente poco significativo il peso attribuito alla voce Abbastanza/Molto. 29

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