UNIBO - Bologna, 7 Dicembre 2010

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1 UNIBO - Bologna, 7 Dicembre 2010 Jungheinrich Italiana S.r.l. Warehouse Management Trattazione di tematiche tecniche sulla gestione dei magazzini. Il punto di vista operativo. 1 Ing. Gianfranco Falco

2 World market - material handling equipment Mondo America - 37% - 38% Asia - 22% Europa - 46% Zona Euro - 40% Italia - 39% 2

3 Indice 1. Le aree del sistema fisico di gestione delle merci 2. I componenti HW e SW di un magazzino 3. Le metodologie di scelta 4. L Azienda Eurospin Italia S.p.A. 3

4 1. Le aree del sistema fisico di gestione delle merci 1.1 Le aree 1.2 Accettazione 1.3 Magazzino 1.4 Spedizione 4

5 1.1 Le aree Accettazione Magazzino - Composizione UdC - Stoccaggio - Picking - Preparazione Spedizione 5

6 1.2 Accettazione Controllo, identificazione, composizione dei materiali in entrata. Smistamento e collocazione nelle ubicazioni di magazzino. Generazione ed esecuzione di missioni di prelievo (interi o picking). Devono essere tenuti in considerazione parametri come: Caratteristiche fisiche materiali Deperibilità Frequenza arrivi Tempi di collaudo Maturazione Procedure accettazione con identificazione 6

7 1.3 Magazzino Stoccaggio e spostamento interno fra e nelle varie aree di magazzino. Consegna dei materiali prelevati in area di spedizione e ricomposizione degli ordini. 7 E l area più importante dell intero complesso. Per un suo primo dimensionamento si può usare la formula: S = (A/2 + P + 0,10)(L + 0,20) N/D S = Superficie del magazzino in m 2 A = Larghezza del corridoio in metri P = dimensione del pallet perpendicolare al corridoio in metri L = dimensione del pallet parallelo al corridoio in metri N = numero dei pallet da immagazzinare D = numero dei piani di pallet Tener conto degli sprechi e degli indici di saturazione.

8 1.4 Spedizione Controllo e coordinamento delle operazioni di imballo, spunta, spedizione. Esecuzione degli inventari. 8

9 2. I componenti HW e SW del magazzino 2.1 Edificio 2.2 Mezzi di movimentazione 2.3 Sistemi di stoccaggio 2.4 Sistema di gestione delle informazioni 9

10 2.1 Edificio Parametri da considerare Maglia compatibile con le strutture da inserire (soluzione non autoportante): 10 maggiore è la maglia fra i pilastri e maggiore è la possibilità di sfruttamento delle aree; maglia indicativa 10 x 17 o 20 x 17 m. Pavimentazione (palificazione, carichi delle strutture, tolleranze superficiali, resistenze ad oli e grassi con finiture antisdrucciolo, maglia elettrosaldata o impasto metallico) Interfacciamenti (strutture esistenti, viabilità ) Impatto ambientale (altezza dello stabile, pericolosità delle merci, smaltimenti, trasporti )

11 2.1 Edificio Parametri da considerare Altezza dello stabile (soluzione non autoportante) compatibilmente con i vincoli di edificabilità della zona, il dato ottimale è fra 8 e 13 m. Impianti accessori Antincendio (attenzione alla disponibilità d acqua) Condizionamento (problemi con la deperibilità delle merci e dell imballo, problemi di compatibilità con il luogo di lavoro) Illuminazione (vale quanto sopra ed in più considerazioni sulla sicurezza e sulla capacità di lettura) 11

12 2.1 Edificio Esempio edificio Tipologia costruttiva autoportante in metallo 12

13 2.1 Edificio Esempio edificio Tipologia costruttiva non autoportante all interno di una struttura in legno 13

14 2.1 Edificio Esempio edificio Tipologia costruttiva non autoportante all interno di una struttura in cemento 14

15 2.2 Mezzi di movimentazione Carrelli Carrelli transpallet Carrelli elevatori a contrappeso Frontali Bi/trilaterali a razze portanti retrattili Carrelli commissionatori orizzontali verticali Trasloelevatori rettilinei sterzanti 15

16 Carrelli transpallet Carrelli transpallet con operatore a piedi Carrelli transpallet con operatore su piattaforma Carrelli transpallet con operatore a bordo 16

17 Carrelli transpallet VIDEO TRANSPALLET 1 VIDEO TRANSPALLET 2 Carrello transpallet con operatore a piedi 17

18 Carrelli elevatori Carrelli elevatori a contrappeso Carrelli elevatori frontali elettrici Carrelli elevatori frontali diesel 18

19 Carrelli elevatori Carrelli elevatori a contrappeso VIDEO CARRELLO ELEVATORE FRONTALE ELETTRICO Carrello elevatore frontale elettrico 19

20 Carrelli elevatori Carrelli elevatori a contrappeso Carrelli elevatori bi/trilaterali (man-down) Carrelli elevatori bi/trilaterali (man-up) 20

21 Carrelli elevatori Carrelli elevatori a contrappeso Carrello elevatore trilaterale (man-down) VIDEO CARRELLO ELEVATORE TRILATERALE 21

22 Carrelli elevatori Carrelli elevatori a contrappeso Carrello elevatore trilaterale commissionatore (man-up) VIDEO CARRELLO ELEVATORE TRILATERALE COMMISSIONATORE 22

23 Carrelli elevatori Carrelli elevatori a razze portanti Carrelli elevatori a razze con timone e operatore a piedi Carrelli elevatori a razze con operatore a bordo Carrelli elevatori a razze con timone e operatore su piattaforma 23

24 Carrelli elevatori Carrelli elevatori a razze portanti Carrelli elevatori a razze con timone e operatore a piedi 24

25 Carrelli elevatori Carrelli elevatori a razze portanti Carrelli elevatori a razze con operatore a bordo 25

26 Carrelli elevatori Carrelli elevatori a razze portanti Carrello elevatore a razze con timone e operatore su piattaforma 26

27 Carrelli elevatori Carrelli elevatori retrattili Carrello elevatore con montante retrattile VIDEO CARRELLO ELEVATORE RETRATTILE VIDEO CARRELLO MULTIPILOT POSIZIONAMENTO PERSONALIZZATO DEL VOLANTE E DELLA PULSANTIERA SISTEMA STERZANTE A

28 Carrelli commissionatori Carrelli commissionatori orizzontali Carrelli commissionatori verticali 28

29 Carrelli commissionatori VIDEO CARRELLO COMMISSIONATORE Carrello commissionatore orizzontale 29

30 Carrelli commissionatori Carrello commissionatore verticale VIDEO NUOVO CARRELLO COMMISSIONATORE VERTICALE PARTE 1 PARTE 2 PARTE 3 PARTE 4 PARTE 5 30

31 Trasloelevatori Trasloelevatori rettilinei Trasloelevatori sterzanti 31

32 Trasloelevatori Trasloelevatori rettilinei 32

33 Trasloelevatori Trasloelevatore sterzante VIDEO TRASLOELEVATORE 33

34 2.3 Sistemi di stoccaggio Parametri fondamentali Tecniche di stoccaggio e rendimento di superficie Tabella comparativa fra mezzi di stoccaggio Soluzioni di stoccaggio 34

35 Parametri fondamentali Coefficiente di utilizzo superficiale = superficie utilizzata per lo stoccaggio/superficie totale a disposizione Per superficie utilizzata per lo stoccaggio si intende quella occupata dalle scaffalature. Per superficie totale a disposizione si intende quella comprendente anche i corridoi (di testata, di corsia) 35

36 Parametri fondamentali Coefficiente di utilizzo volumetrico = volume utilizzato per lo stoccaggio/volume totale a disposizione Per volume utilizzato per lo stoccaggio si intende la superficie utilizzata moltiplicata per l altezza massima raggiunta dalla merce a parità di ultimo livello di carico. Per volume totale a disposizione si intende la superficie totale a disposizione moltiplicata per l altezza sotto catena o trave dell immobile. Selettività = 1/N 1 N= numero massimo di item che si devono muovere per muovere il singolo item. 36

37 Parametri fondamentali Display delle referenze = numero di item e selettività unitaria utilizzabili per il picking. Coefficiente di saturazione = posti pallet mediamente occupati/posti pallet disponibili Coefficiente di riempimento = N UdC incomplete/n Ud C totali Coefficiente di produttività = N UdC (pallet, carton i, pezzi, righe ecc..) prelevate dagli scaffali nell unità di tempo. Throughput del sistema N UdC (pallet, cartoni, pezz i ecc..) movimentati all interno del magazzino nell unità di tempo. Investimento per unità fondamentale (UdC, pallet, cartone, kg. ) Costo di esercizio per unità fondamentale 37

38 Parametri fondamentali Impatto sulla realtà aziendale (risorse umane, risorse tecnologiche, cultura aziendale ) alto/medio/basso. Flessibilità, espandibilità, riconvertibilità, alto/medio/basso. Lead time di evasione (da arrivo dell ordine in azienda alla consegna della merce al cliente). Errori commessi nell unità di tempo. 38

39 Tecniche di stoccaggio e rendimento di superficie Descrizione Pallet 800 x 1200 x 1200 (h) 1 caso Stoccaggio a blocchi + carrello frontale 2 caso Scaffali portapallet + carrello retrattile 3 caso Scaffali portapallet + carrello trilaterale 4 caso Scaffali portapallet + trasloelevatore Caso Altezza Numero piani Mq/pallet 1 caso 5 mt 4 0,58 2 caso 7 mt 5 0,61 3 caso 14 mt 10 0,22 4 caso 27 mt 18 0,12 39

40 Tabella comparativa fra mezzi di stoccaggio Altezza di Corridoio di Velocità di Velocità di Produttività Note sollevamento stivaggio mt traslazione sollevamento pallet/h mt (800x1200) m/minuto m/minuto Frontale fino 8 mt 3, vincolata Retrattile fino 12 mt 2, vincolata 20 Trilaterale fino 15 mt 1, vincolata Possibilità di avere semiautomatismi Richiede appogista Trasloelevatore fino 40 mt 1,4 180 / 185 svincolata Funzionamento automatico 40

41 Soluzioni di stoccaggio Magazzini a singola profondità La soluzione porta pallet La soluzione cantilever Magazzini pluriprofondità La soluzione drive-in e drive-through La soluzione a tunnel La soluzione a doppia profondità Magazzini per picking La soluzione manuale La soluzione automatica Magazzini dinamici La soluzione a gravità Magazzini automatici La soluzione miniload La soluzione trasloelevatore 41

42 Animazione Carrelli Sistemi e Scaffalature VIDEO 42

43 Magazzini pluriprofondità La soluzione a tunnel E una soluzione innovativa, evoluzione del sistema drive-in Necessita di mezzi di movimentazione molto specialistici La merce deve essere posizionata su pallet di ottima qualità 43

44 Magazzini pluriprofondità La soluzione a tunnel Caratteristiche Coefficienti di utilizzo molto elevati Coefficienti di saturazione pari a 0,9 Selettività bassa 8ma migliore rispetto al drive in) Selettività unitaria delle referenze all interno del lotto e del tunnel Utilizzabile per magazzini manuali ed automatici Stoccaggio longitudinale e trasversale Bassissima flessibilità dimensionale su unità di carico Principio first in - first out e first in - last out come per la soluzione drive in 44

45 Magazzini pluriprofondità La soluzione a tunnel Caratteristiche Attenzione a: - Qualità del pallet - Dimensioni variabili delle UdC nella profondità di stoccaggio (lo shuttle è una attrezzatura automatica) - Pesi dei pallet (limitazioni nel DIS2) - Dimensionamento della profondità del tunnel 45

46 Magazzini pluriprofondità La soluzione a tunnel Scaffalatura 46

47 Magazzini pluriprofondità La soluzione a tunnel Shuttle DIS-2 47 VIDEO DIS-2

48 Il picking: problematiche generali Procedure e organizzazione ben definite e formalizzate Ricevimento, controllo, stoccaggio, spedizione ben organizzati Buona riconoscibilità dei beni Adeguate unità di raccolta delle merci Massima selettività nell organizzazione dello stoccaggio Picking efficiente se: Efficiente trasmissione delle informazioni Corretta strategia di allocazione delle merci Buon allineamento fisico contabile Hardware e software di gestione operativa adeguati Trattamento corretto del flusso delle informazioni aziendali 48

49 U.S.A: impegno del personale in magazzino Resi 2,50% Manutenzione Altre attività Pulizia 3,70% 4,90% 4,00% Spedizione/imballo 6,40% Controllo/carico 9,00% Ricevimento/scarico Stoccaggio 15,00% 16,70% Picking 36,80% 0,00% 5,00% 10,00% 15,00% 20,00% 25,00% 30,00% 35,00% 40,00% 49 Fonte: Associazione Grossisti di Distribuzione Alimentare USA

50 Impegno del personale diretto nelle sotto attività di picking 46 % D A 15 % A B Imballaggio/controllo Attività di prelievo C B Analisi dell'ordine 14 % 25 % C (documenti cartacei) D Spostamento Fonte: intervento al PROMAT 93 (Chicago) di STEPHEN Gregory, presidente della INTERLAKE MATERIAL HANDLING DIVISION 50

51 Criteri operativi di effettuazione del picking Uomo alla merce Merce all uomo Misto 51

52 Uomo alla merce Fattori favorevoli Incidenza delle percorrenze bassa rispetto al tempo globale di picking magazzini di piccole dimensioni aree fast moving Ordini di dimensioni volumetriche contenute Merce manipolabile facilmente in condizioni ergonomiche favorevoli 52

53 Merce all uomo Fattori favorevoli Incidenza delle percorrenze molto elevata rispetto al tempo di picking merci manipolabili con difficoltà o di elevato volume impianti di elevate dimensioni impianti a flusso molto elevato di prodotto (centinaia di mc. gg) e con molto traffico 53

54 Merce all uomo Svantaggi Investimenti solitamente elevati Rigidità dell impianto ad espansioni marginali Criticità nell equilibrare ritmi umani e ritmi degli impianti Maggior tempo di realizzazione e avviamento Vantaggi Elevata produttività del picking Possibilità di accorpare le sottoattività di picking (conta, spunta, imballaggio) Necessità di una progettazione accurata 54

55 Sistema misto Fattori organizzativi favorevoli Quando esiste la possibilità di frazionare la composizione dell ordine in sezioni di magazzino con operatori che lavorano in serie Fattori tecnici favorevoli assistenza informatica di qualità elevata normalizzazione dell unità di raccolta dell ordine 55

56 Il picking per ordine Ogni missione prevede il completamento di un ordine Fattori operativi favorevoli : molti ordini urgenti ricezione ordini poco prevedibile (e_commerce) ordini costituiti da molte righe molti codici gestiti in magazzino articoli voluminosi articoli pesanti grandi quantità per riga basso indice di sovrapposizione degli articoli 56

57 Il picking per articolo Ogni missione prevede il prelievo, per ogni articolo, della quantità totale relativa agli ordini attivati Fattori operativi favorevoli : molte righe da prelevare per articolo poche righe per ordine piccole quantità per riga d ordine pochi codici a magazzino ricezione degli ordini regolare lead time di evasione ordini non critico testata del magazzino di dimensioni adeguate 57

58 Il picking per batch d ordini Ogni missione prevede il completamento di più ordini E un riepilogo parziale degli ordini attivi. Il batch va composto in modo intelligente. La consistenza del batch dipende da: dimensione volumetrica e quantità in gioco per ordine attivo qualità delle procedure e degli strumenti informatici disponibili E la tecnica normalmente adottata nelle baie di picking degli impianti automatici di stoccaggio 58

59 Picking per ordine e per riepilogo: pro e contro Metodo Vantaggi Svantaggi Picking per ordine Bassi costi organizzativi Bassa performance Flessibilità Lead times brevi Picking per riepilogo Buona performance Alti costi organizzativi Ventilazione addizionale Lead times più lunghi 59

60 Schemi di percorrenza di prelievo Prelievo per ordine Prelievo per riepilogo 60

61 La mappa del magazzino picking I più ricorrenti criteri di predisposizione della mappa del picking sono: sequenziale (per codice crescente) casuale (a locazione fissa o mobile) in base alla frequenza di prelievo in base alla correlazione fra articolo / fornitore / cliente in base alla correlazione d uso dei codici La politica di mappatura del picking è condizionata da: peso, volume, fragilità, sovrapponibilità degli articoli 61

62 Le strategie di lavoro picking a zone picking su tutto il magazzino n n Ogni zona ha un pickerista specializzato. L ordine viene spezzato in n parti. Ciascun addetto attraversa tutto il magazzino È necessaria l operazione di consolidamento dell ordine Ottimizzare il picking o il consolidamento? 62

63 Le strategie di percorrenza 1) TRAVERSAL 2) RETURN gap gap 3) MID POINT 4) LARGEST GAP 63

64 I principali tempi elementari Picking con supporto cartaceo Tempo di presa della lista di prelievo Tempo di raggiungimento del primo punto di presa Tempo di posizionamento in corrispondenza del punto di prelievo e tempi accessori (lettura, spunta del documento, controllo, altro) Tempo di prelievo (presa, conta, sistemazione nella UdR) Tempo di percorrenza per il successivo punto di presa Tempo dall ultimo punto di presa al punto di partenza Tempo di presa della lista di prelievo successiva 64

65 Ergonomia al picking 65

66 Prelievo d rulliera 66

67 Magazzini automatici La soluzione miniload Caratteristiche Coefficienti di riempimento ottimali Selettività unitaria Soluzione merce all uomo Ottimo sistema di sicurezza 67 VIDEO TRASLOELEVATORE MINILOAD

68 Magazzini automatici La soluzione trasloelevatore con shuttle Caratteristiche Coefficienti di riempimento ottimali Selettività unitaria Soluzione merce all uomo Ottimo sistema di sicurezza 68 VIDEO TRASLOELEVATORE CON SHUTTLE

69 3. Le metodologie di scelta 3.1 Analisi 3.2 Valutazioni 69

70 3.1 Analisi Processi da attuare per definire quale soluzione adottare Analisi delle UdC (dimensioni, peso, stabilità, metodi di prelievo ) Analisi dei volumi (medi, di picco, stagionali, di riordino ) Analisi dei trend futuri (volumi, tipologia prodotti, confezione prodotti ) Analisi della catena logistica (fornitori, distribuzione, trasporti ) Analisi dei sistemi informativi Analisi delle risorse umane disponibili Analisi dell impatto sulla realtà aziendale esistente Analisi dell impatto ambientale e delle restrizioni relative alle merci trattate Analisi geologica del sito Definizione di un budget in definizione del Roi desiderato 70

71 3.2 Valutazioni Valutazione del/dei fornitori Valutare se la struttura interna è in grado di gestire più fornitori o è meglio adottare una soluzione chiavi in mano. Valutare se i fornitori sono aziende consolidate ed hanno una competenza tecnologica evidente. Gli esperimenti innovativi si possono perseguire solo se si ha una struttura interna robusta ed uno sponsor influente. Valutare se i fornitori hanno una organizzazione distribuita sul territorio in base alle proprie esigenze. Valutare attentamente il rapporto qualità prezzo con metodologie di raffronto a punteggio. E importante tramutare tutte le informazioni in dati oggettivi (numeri), anche le singole impressioni. 71

72 4. L azienda Eurospin Italia S.p.A. 4.1 Presentazione Eurospin Italia S.p.A 4.2 Elementi costitutivi del magazzino 4.3 Layout del magazzino 4.4 Foto magazzino in costruzione 72

73 4.1 Presentazione Eurospin Italia S.p.A. Settore: discount Grande Distribuzione Fatturato: milioni Centri di distribuzione: n 700 Depositi : n 25 Il più grande gruppo discount italiano: SPESA INTELLIGENTE SPA EUROSPIN TIRRENICA SPA EUROSPIN LAZIO SPA EUROSPIN PUGLIA SPA EUROSPIN SICILIA SP EUROSPIN EKO SPA (Slovenia) 73

74 4.2 Elementi costitutivi del magazzino Magazzino porta pallet manuale Magazzino automatico dinamico Carrelli di stoccaggio Carrelli di picking Carrelli di movimentazione in baia 74

75 Altezz a traslo mm Layout magazzino Larghezza fossa mm altez za fossa 1260 mm. H. spalla 9250 mm. H. spalla mm SEZIONE STRUTTURA A GRAVITA' Scala 1: H. sottocoppo mm. H. sottotrave mm. Nr. 7 palette in profondità 8800 mm Nr. 41 europalette-82 pallet dusseldorf in profondità L. Tot. = mm. Larghezza da pilastro a filo fossa = mm 14800

76 4.4 Foto magazzino in costruzione Autostrada A4 Brescia- Padova Uscita Verona est 76

77 4.4 Foto magazzino in costruzione Zona automatica di accumulo a gravità 77

78 4.4 Foto magazzino in costruzione 78

82 4.4 Foto magazzino in costruzione 82 Magazzino gravità

84 4.4 Foto magazzino in costruzione 84 Magazzino porta pallet