Tecnico di laboratorio
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- Albana Bettini
- 8 anni fa
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1 Tecnico di laboratorio La figura è stata rilevata nei seguenti gruppi di attività economica della classificazione Ateco 91: DB 17.1 Preparazione e filatura di fibre tessili Figure professionali contigue: - operatore prove tintura; - laboratorista. Contesto produttivo: qualità Contenuto del lavoro: Il Tecnico di laboratorio, sulla base di alcune specifiche, predispone, corregge, migliora e verifica la ricetta di preparazione, tintura, stampa e finissaggio normalmente riferita ad una macchina e ad un substrato tessile, avvalendosi di materie prime disponibili in azienda e/o di cui è a conoscenza. La figura, inoltre, assume la ricetta (normalmente riferita ad una macchina, a un substrato tessile e all'impiego di prodotti e coloranti) comprendendone il significato, la tipologia, l'articolazione e i punti critici mediante apposite attrezzature di laboratorio e la applica su quantità ridotte di substrato tessile. Il Tecnico di laboratorio, infine, determina e verifica attraverso alcuni test le specifiche delle materie prime, di prodotti semilavorati, finiti e fluidi di processo. Le attività svolte dalla figura possono essere raggruppate secondo le seguenti quattro categorie: 1. interpretazione e gestione degli input; 2. avviamento del processo; 3. presidio del processo (esecuzione/controllo/regolazione); 4. monitoraggio/miglioramento. 1. Relativamente all'attività di interpretazione e gestione degli input il Tecnico di laboratorio deve prendere visione di alcune specifiche che interpreta e comprende al fine di predisporre, correggere, migliorare e verificare la ricetta alla base del processo da effettuare. In questa fase la figura valuta criticamente gli elementi disponibili allo scopo di evidenziare quelli chiave, determinanti per la stesura della ricetta, fornisce contributi e spunti di miglioramento/ approfondimento ed evidenzia criticità e limiti applicativi. Il Tecnico di laboratorio deve relazionarsi con le seguenti figure: tecnici di prodotto e servizio (assistenza ai clienti), progettisti di prodotto e tecnici del tessuto, tecnologi di industrializzazione del prodotto e del processo, tecnici di produzione (gestione reparto/unità operativa), clienti e fornitori. In questa fase può prendere decisioni che riguardano i test cui sottoporre la referenza, i prodotti non file:///c /Documents%20and%20Settings/admin/Desktop...laterale%20Nazionale%20Formazione_dic-00_ITALIA.htm (1 di 5) [04/10/ ]
2 conformi, le sostanze chimiche e i fluidi di processo, allo scopo di ricavarne specifiche informazioni (con tecnici di controlli/collaudi) nonché i canali da attivare, interni ed esterni all'azienda, per ricavare ulteriori dettagli (da solo). Alla figura, inoltre, spetta il compito di effettuare la schedulazione delle attività da compiere, ottimizzandone la sequenza. Per raggiungere questo scopo utilizza procedure aziendali oppure, con riferimento alle attività aziendali affidategli, valuta per esempio l'indice di priorità che determina anche interfacciandosi con altri enti aziendali nonché l'articolazione e la complessità delle prestazioni, la rischiosità e le incognite che ipotizza in base all'esperienza propria e dei colleghi. Per svolgere questa attività la figura si relaziona con diverse figure (tecnici di prodotto e di servizio, progettisti di prodotto e tecnici del tessuto, tecnologi di industrializzazione del prodotto e del processo, tecnici di produzione, clienti e fornitori) e può prendere decisioni che riguardano la sequenza di esecuzione delle attività. 2. Per quanto riguarda l'avviamento del processo il Tecnico di laboratorio, relativamente a materiali e sostanze che intende utilizzare, deve saper reperire in versione aggiornata, esaminare, archiviare e tenere conto dei seguenti aspetti: cartelle colori, schede tecniche ed applicative, schede di sicurezza, voci di costo, norme nazionali ed europee per i prodotti tessili, per l'impiego di sostanze chimiche, per i fluidi di processo e per le metodologie di lavoro. Per assolvere a questo compito la figura si relaziona con le autorità competenti, con gli enti di certificazione, i laboratori esterni, i tecnici acquisti e approvvigionamenti e i fornitori. Il Tecnico di laboratorio, una volta assunta la ricetta e la metodologia, si adopera per garantire la riproducibilità sia del test che esegue sia, se trattasi di campionatura, della stessa ricetta rispetto ai processi industriali di reparto, svolge le seguenti attività: riconosce ed identifica il materiale/fluido da processare valutandone criticamente lo stato di idoneità nonché riconoscendo e segnalando eventuali anomalie, verifica l'efficienza delle apparecchiature di sicurezza, regolazione e controllo ed effettua il corretto caricamento del materiale e del fluido da processare e analizzare e, infine, effettua il set-up dell'attrezzatura inserendo dati di processo nel terminale/programmatore, regolando le apparecchiature in relazione al materiale da trattare e verificando la correttezza delle impostazioni effettuate. In questa fase il Tecnico di laboratorio si relaziona con varie figure (conduttori di processi di tintura e di stampa, conduttori di processi di finissaggio, tecnici di controlli/collaudi, tecnici di produzione/servizio-assistenza clienti, tecnici di ambiente/sicurezza) e prende decisioni che riguardano l'idoneità chimico-fisica del materiale rispetto al processo/test, l'efficienza e la sicurezza delle attrezzature e degli strumenti nonché la correttezza del set-up. La figura, inoltre, effettua opportunamente la dissoluzione di sostanze chimiche e coloranti in funzione dell'impiego previsto, della classe di appartenenza, di modalità, limiti di concentrazione e norme di sicurezza relazionandosi con il personale tecnico di fornitori. 3. Relativamente all'attività di presidio del processo (esecuzione/controllo/regolazione) il Tecnico di laboratorio deve, partendo da una serie di elementi raccolti (manuali tecnici, schede tecniche ed applicative, ricette tipo, archivio storico, letture strumentali spettrofotometriche ed ogni altro elemento ritenuto utile), redigere una ricetta scegliendo in autonomia qualità e quantità di coloranti, prodotti di chimica fine e di base, determinando sequenza di applicazione, tempi, temperature, pressioni e altri parametri chimico-fisici nonché tipologia e tempo dei controlli intermedi e finali cui sottoporre il prodotto e il processo. Nel redigere la ricetta il Tecnico di laboratorio deve rispettare i vincoli di economicità, qualità, sicurezza e ambiente fissati dagli enti aziendali preposti e sanciti dalle file:///c /Documents%20and%20Settings/admin/Desktop...laterale%20Nazionale%20Formazione_dic-00_ITALIA.htm (2 di 5) [04/10/ ]
3 normative, massimizzare il livello di conformità alle specifiche e di riproducibilità nonché indicare i controlli che dovranno essere effettuati dal laboratorio, dal conduttore di processo e dal controllo qualità, sia per giungere al rilascio della ricetta che per l'impiego della stessa. La figura, in particolare, si relaziona con tecnici di produzione, conduttori di processi di tintura e stampa, conduttori di processi di finissaggio e tecnici di controlli/collaudi. Il Tecnico di laboratorio, seguendo scrupolosamente la ricetta ed utilizzando strumenti e metodologie di lavoro previsti, conduce su scala ridotta i processi di preparazione, tintura, stampa e finissaggio solitamente senza attività di regolazione. Al riguardo prende decisioni che riguardano l'idoneità del processo di laboratorio in stretta collaborazione con tecnici di produzione, conduttori di processi di tintura e stampa nonché conduttori di processi di finissaggio. La figura, inoltre, determina e conduce in autonomia semplici operazioni di lavaggio, candeggio, purga, sbozzima e preparazione, in coerenza con il tessuto e le fibre trattate, valutandone l'esito positivo ed annotando ogni operazione e regolazione eseguita. Il Tecnico di laboratorio infine conduce, sulla base di metodologie prefissate e/o standardizzate, una serie di analisi e test chimico-fisici su prodotti e fluidi di processo, comprese acque reflue e fumi, utilizzando attrezzature e strumentazioni di laboratorio. 4. Per quanto riguarda la fase di monitoraggio e miglioramento il Tecnico di laboratorio, al fine del rilascio della ricetta, ha il compito di valutare, rispetto al campione ottenuto, quali test sono necessari per accertare la conformità del campione realizzato con la referenza nonché di valutare, rispetto alla ricetta formulata, quali accorgimenti, istruzioni e test sono necessari per assicurare la riproducibilità del processo di produzione. In questa fase si relaziona con varie figure (tecnici di produzione, conduttori di processi di tintura e stampa, conduttori di processi di finissaggio e tecnici di controlli e collaudi) e prende decisioni che riguardano la riproducibilità della ricetta e la conformità del campione ottenuto. Il Tecnico, inoltre, durante i test di laboratorio legge ed interpreta segnali espliciti e non attinenti il regolare andamento dei medesimi (compresa la presenza di anomalie, imprevisti e incongruenze) e registra il tutto per conservarne memoria e valutarne a posteriori ragioni e possibili conseguenze su riproducibilità e conformità. In questa fase la figura prende decisioni che riguardano la scelta di sostanze chimiche e coloranti, in collaborazione con tecnici di produzione, tecnici di ambiente e sicurezza nonché tecnici di acquisti e approvvigionamenti. La figura ha anche il compito di proporre l'acquisto di coloranti, prodotti chimici e reagenti necessari per soddisfare le specifiche che gli vengono richieste, di esaminare, comprendere, mantenere aggiornate ed archiviate sistematicamente le schede tecniche di applicazione e di sicurezza, talvolta in inglese, di ciascun prodotto utilizzato in azienda nonché di valutare le conseguenze su qualità del prodotto, ambiente di lavoro e sicurezza degli impianti di depurazione (in questo caso prende decisioni sulle modalità di utilizzo delle sostanze chimiche e dei coloranti, in stretta collaborazione con i tecnici di produzione e con quelli che si occupano di ambiente e di sicurezza). Il Tecnico di laboratorio, inoltre, segnala al tecnico di produzione la necessità di impartire istruzioni supplementari agli operatori, relativamente all'uso delle nuove sostanze che impiega nelle ricette, conserva campioni di coloranti e sostanze chimiche in opportuno ordine per quanto attiene a funzionalità e sicurezza, gamme e tipologie (effettuandone manipolazione, prelievo, pesatura e dosaggio con mezzi idonei e usando anche bilance elettroniche di alta precisione e delicatezza di cui verifica autonomamente la taratura) e sovrintende al corretto funzionamento della strumentazione affidatagli, tarando e manutenendo in via ordinaria le attrezzature tipiche di un laboratorio chimico-fisico nonché altre attrezzature specifiche (spettrofotometri, xenotest, pipettatrici file:///c /Documents%20and%20Settings/admin/Desktop...laterale%20Nazionale%20Formazione_dic-00_ITALIA.htm (3 di 5) [04/10/ ]
4 automatiche, micropompe dosatrici, apparecchiature di campionatura, impianti pilota di preparazione, tintura, stampa, finissaggio e simili). Il Tecnico di laboratorio, infine, osserva con grande criticità il risultato del proprio lavoro, traendone spunti per il continuo miglioramento anche mediante attività di reporting, conosce ed esamina periodicamente la modulistica che attesta il dichiarato di produzione, il buon esito dei processi produttivi e dei relativi controlli, le non conformità e i relativi reclami, effettua calcoli di produttività, di costo, di affidabilità e di carico inquinante delle ricette che redige e dei processi che ne conseguono, utilizza largamente e con padronanza un personal computer e le sue periferiche per l'archiviazione efficiente di dati, la registrazione delle attività svolte, l'impostazione di dosaggi, l'esito di test condotti anche su attrezzature aventi output in formato digitale così come utilizza correntemente le tecniche statistiche, avvalendosi anche di software opportuni, al fine di produrre report efficaci. La figura ha anche il compito di collaborare con i colleghi di laboratorio per condividere conoscenze e metodologie al fine di uniformare e migliorare le modalità di conduzione delle attività così come di occuparsi dell'istruzione del personale operativo dell'azienda, in particolare per gli aspetti di prevenzione, sicurezza ed igiene ambientale connessi all'impiego di sostanze chimiche in genere, fluidi di processo e reflui industriali. In questa fase il Tecnico di laboratorio può prendere decisioni relative ad azioni migliorative nei confronti della propria attività, delle attività di reparto, della selezione e della qualifica dei fornitori nonché dei vincoli riguardanti economicità, qualità, sicurezza e ambiente (da solo oppure dopo aver consultato altri enti aziendali). Il Tecnico di laboratorio si relaziona all'interno dell'azienda con figure di vario tipo (tecnico di controllo e collaudo, tecnico di produzione, conduttore di processi di tintura e stampa, conduttore di processi di finissaggio, tecnico di ambiente e sicurezza, tecnico di prodotto, servizio e assistenza clienti, tecnico di acquisti approvvigionamenti, progettista di prodotto, tecnico del tessuto, tecnologo di industrializzazione di prodotto e di processo e tecnico di laboratorio). All'esterno, invece, la figura si relaziona con clienti, fornitori e personale tecnico, autorità competenti in materia di prodotti tessili e sostanze chimiche, enti di certificazione, laboratori esterni all'azienda ed associazioni tecniche di categoria (attività di aggiornamento). Caratteristiche della figura professionale: Le conoscenze e le capacità tecnico professionali del Tecnico di laboratorio sono suddivisibili nelle seguenti categorie: - conoscenza di fibre tessili e tessuti, schede tecniche, caratteristiche chimiche e fisiche, simbologie di impiego corrente, criticità e specificità di impiego, valore commerciale e specifiche tecniche di preparazione, tintura, stampa e finissaggio; - conoscenze di coloranti, prodotti di chimica fine e di base, schede tecniche e di sicurezza, rischi e precauzioni di impiego, trasporto e stoccaggio, caratteristiche chimiche e fisiche, simbologie, criticità, specificità e costi di impiego; - conoscenze informatiche per valutare rapidamente utilità e benefici derivanti dall'impiego di nuovi software tecnico-specifici (per esempio di colorimetria o per la valutazione, della qualità dei test di laboratorio); - conoscenza degli impianti di produzione interni ed esterni all'azienda, allo scopo di verificare l'esito delle ricette rilasciate, l'aggiornamento delle proprie conoscenze e file:///c /Documents%20and%20Settings/admin/Desktop...laterale%20Nazionale%20Formazione_dic-00_ITALIA.htm (4 di 5) [04/10/ ]
5 l'adeguamento delle metodologie operative connesse alla riproducibilità; - capacità di costruire, gestire ed utilizzare database relazionali e fogli elettronici, anche a fini statistici; - capacità di progettare e creare; - capacità di comunicazione; - capacità logica e di analisi. file:///c /Documents%20and%20Settings/admin/Desktop...laterale%20Nazionale%20Formazione_dic-00_ITALIA.htm (5 di 5) [04/10/ ]
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