La Bussola. 1. Titolo del progetto. 2. Nuovo progetto - No. 3. Progetto già avviato - Si

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2 1. Titolo del progetto La Bussola 2. Nuovo progetto - No 3. Progetto già avviato - Si 4. Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l ambito territoriale e/o l utenza di riferimento La presenza di extracomunitari nelle zone, oggetto dell intervento, non ha ancora provocato fenomeni importanti di intolleranza sociale, ma il problema della tossicodipendenza che si sta diffondendo in queste comunità potrebbe costituire un elemento in grado di alterare equilibri precari. Ciò potrebbe compromettere quel clima di accoglienza che consente in quest area parziali forme di integrazione con gli extracomunitari, seppur insufficienti. Pertanto si ritiene opportuno dare continuità a quanto già avviato, in un ottica della razionalizzazione degli interventi, previsti nel progetto La Bussola. 5. Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es. casa famiglia, comunità alloggio, servizio di assistenza domiciliare, ADI) Individuare, con la collaborazione degli altri soggetti istituzionali coinvolti, i tossicodipendenti extracomunitari presenti nell area; Favorire il primo contatto di informazione e la creazione di opportunità di intervento di secondo livello; Favorire l assistenza sociale e il supporto psicologico nel medio e breve termine; Tutelare la salute psicofisica della persona tossicodipendente; Individuare interventi specifici mirati ai bisogni e alle problematiche della persona tossicodipendente immigrata.; Promuovere attività finalizzate alla socializzazione e all integrazione sociale. Promuovere le conoscenze e le competenze sulle risorse territoriali. 6. Liveas Disagio ed inclusione sociale 7. Macroarea Tossicodipendenti 8. Costo del progetto (finanziamento regionale) ,00

3 8.1 Importo finanziato con risorse assegnate dalla Regione Lazio ,00 9. Servizi/prestazioni erogati I centri hanno le caratteristiche di accoglienza di primo livello e di servizi a bassa soglia e possono rientrare tra quelle realtà consolidate, utili a promuovere con efficacia delle strategie di contrasto al fenomeno delle tossicodipendenze, favorendo in maniera particolare le azioni per la riduzione del danno. Si intendono utilizzare metodologie di intervento proprie della relazione di aiuto, della relazione consulenziale e della mediazione culturale, attraverso un approccio multidisciplinare in cui il miglioramento della qualità della vita degli utenti è supportato dal sostegno umano, psicologico e sociale. Al fine di stimolare motivazioni al distacco dalle sostanze di abuso, si offriranno strumenti quali colloqui con operatori e gruppi di auto aiuto. 10. Bacino di utenza Distrettuale 11. Tipologia di utenza Tossicodipendenti ed ex-tossicodipendenti (compresi alcolisti ed ex-alcolisti) in carico ai servizi pubblici o del privato sociale, o anche sconosciuti alle strutture competenti in materia; Consumatori di sostanze di abuso a rischio di drop out sociale e/o abbandono scolastico; Soggetti a rischio e in situazioni di dipendenza 12. Obiettivi del progetto Obiettivo prioritario del progetto La Bussola è quello di garantire l erogazione del servizio nei centri preesistenti sul territorio distrettuale, da gestire d intesa con i comuni e con il supporto del Ser.t. di Formia, al fine di favorire le indispensabili connessioni tra un utenza disagiata ed i servizio socio sanitari del territorio, facilitando l accesso della popolazione alle prestazioni socio sanitarie. 13. Tempi di attuazione Annuale 14. Tipologia di strutture Numero di strutture Tipologia struttura - Gruppo appartamento - Casa famiglia - Comunità alloggio - Comunità di pronta accoglienza - Casa di riposo - Casa albergo - Strutture semiresidenziali (specificare ) - Altro (Centri CARITAS, Comunità Giovanile). Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n posti) 15. Numero utenti nel

4 16. Soggetto che gestisce a. Comune b. Convenzione con cooperative c. Convenzione con Associazioni di volontariato d. Altro (specificare ) 17. Utenza annuale prevista Personale coinvolto nel progetto a. Amministrativi b. Assistenti sociali con funzioni di mediatore culturale c. Sociologi d. Psicologi e. Pedagogisti f. Educatori professionali g. Operatori socio-sanitari h. Volontari i. Mediatori culturali j. Altre figure(specificare ) 19. Sede della struttura e/o dell attività Presso i Centri CARITAS, Comunità Giovanile, Gruppi Autonomi di giovani adolescenti sul territorio del Distretto Formia-Gaeta 20. Liste di attesa No 21. Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati? a. Si (specificare quali) b. No Monitorare il fenomeno e orientare gli utenti verso comportamenti diretti alla riduzione del danno per il miglioramento della qualità della vita. 22. Esiste copartecipazione da parte degli utenti? No 23. Quali sono le modalità di integrazione con la Asl? L integrazione territoriale, a cui fa capo l Ufficio di Piano Centrale del Distretto Formia- Gaeta, deve fare riferimento alle unità operative (Ser.T, Servizi sociali provinciali e comunali, Prefettura, ecc.) in collaborazione con tutti i servizi che si occupano di tossicodipendenze sul territorio (Prefettura, Forze dell ordine, Associazioni di volontariato, Parrocchie, Scuole di alfabetizzazione per stranieri, Caritas, ecc.).

5 24. Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi Finanziamento regionale Cofinanziamento Provinciale Comunale Asl Altro Totale finanziamento Costo risorse umane ,00 ==== ======= ====== ,00 Costo di finanziamento e gestione 4.070,00 ===== ======= ===== 4.070,00 Costo di struttura e di mantenimento Totale , ,00

6 1. Titolo del progetto Un Cane per la Vita 2. Nuovo progetto - No 3. Progetto già avviato - Si. 4. Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l ambito territoriale e/o l utenza di riferimento L inserimento sociale e lavorativo dei tossicodipendenti nei canili promuoverà l effetto terapeutico del rapporto animale/ uomo (Pet-therapy) abbasserà la percentuale dei tossicodipendenti con difficoltà di collocamento, offrirà ai soggetti coinvolti nel progetto la possibilità di continuare ad espletare l attività visto che la stessa potrà produrre reddito. 5. Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es. casa famiglia, comunità alloggio, servizio di assistenza domiciliare, ADI) Il progetto prevede 5 borse lavoro, che si effettueranno c/o canili pubblici e/o privati presenti sul territorio del Distretto Formia-Gaeta, per soggetti a rischio e in situazione di dipendenza che, usciti dalla comunità si trovano senza lavoro e spesso in grave precarietà senza il sostegno del nucleo familiare di origine. 6. Liveas Disagio ed inclusione sociale 7. Macroarea Tossicodipendenti 8. Costo del progetto (finanziamento regionale) , ,00 (Finanziamento regionale + Cofinanziamento ) 8.1 Importo finanziato con risorse assegnate dalla Regione Lazio ,00

7 9. Servizi/prestazioni erogati L inserimento lavorativo dei tossicodipendenti in un ambiente a contatto con la natura e dove i soggetti partecipanti siano quelli più preparati, in senso psicologico e fisico, all espletamento dell attività. 10. Bacino di utenza Distrettuale 11. Tipologia di utenza n. 5 persone che hanno terminato il programma terapeutico o all uscita da strutture carcerarie. 12. Obiettivi del progetto - Supporto psicologico; - Formazione e attività d avviamento al lavoro; - Inserimento lavorativo stabile; - Allontanamento dalla sostanza tossica; - Miglioramento dello stato di salute e maggiore aderenza alle terapie antiretrovirali; - Supporto assistenziale (vitto); - Lavoro di rete; - Sviluppare una consapevolezza positiva del lavoro, del tempo libero e delle proprie risorse; - Sviluppare l esigenza di un recupero scolastico in quei tossicodipendenti che non hanno concluso gli studi; - Instaurare un corretto rapporto con il cane, come efficace strumento di salute dei soggetti. 13. Tempi di attuazione Annuale 14. Tipologia di strutture Numero di strutture Tipologia struttura - Gruppo appartamento - Casa famiglia - Comunità alloggio - Comunità di pronta accoglienza - Casa di riposo - Casa albergo - Strutture semiresidenziali (specificare ) - Altro (Canili ) Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n posti) 15. Numero utenti nel

8 16. Soggetto che gestisce 16.1 Comune 16.2 Convenzione con cooperative 16.3 Convenzione con Associazioni di volontariato 16.4 Altro (specificare ) 17. Utenza annuale prevista Personale coinvolto nel progetto 18.1 Amministrativi 18.2 Assistenti sociali con funzioni di mediatore culturale 18.3 Sociologi 18.4 Psicologi 18.5 Pedagogisti 18.6 Educatori professionali 18.7 Operatori socio-sanitari 18.8 Volontari 18.9 Mediatori culturali Altre figure(specificare ) 19. Sede della struttura e/o dell attività Presso il Canile di riferimento 20. Liste di attesa No 21. Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati? 21.1 Si (specificare quali) 21.2 No I risultati raggiunti sino ad oggi, ci fanno ben presumere che il Progetto Un cane per la vita attraverso lo strumento delle borse lavoro, incrementi gli effetti sul recupero psicosociale e l inserimento lavorativo. Valutazione dell efficacia dell intervento: analisi degli obiettivi raggiunti (medi e a lungo termine); programmazione delle attività correttive e predisposizione dei successivi interventi socio-lavorativi. 22. Esiste copartecipazione da parte degli utenti? No 23. Quali sono le modalità di integrazione con la Asl? Il progetto si propone l integrazione degli interventi sociali e sanitari, sinergia e potenziamento delle risorse pubbliche e private (es. Ufficio di Piano Centrale del Distretto Formia-Gaeta, Servizi Sociali Comunali del Distretto, Ser.T, Prefettura, Forze dell Ordine, Centro di Riferimento AIDS, Comunità Terapeutiche, Associazioni di Volontariato, Parrocchie, Famiglie).

9 24. Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi Finanziamento regionale Cofinanziamento Provinciale Comunale Asl Altro Totale finanziamento Costo risorse umane ,00 ==== ======= 9.720, ,00 Costo di finanziamento e gestione ,00 ===== ====== ===== ,00 Costo di struttura e di mantenimento 100,00 Totale , , ,00

10 1. Titolo del progetto L uomo non è un Isola 2. Nuovo progetto - No 3. Progetto già avviato - Si 4. Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l ambito territoriale e/o l utenza di riferimento Si intende dare continuità al servizio già attivo da diverse annualità. 5. Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es. casa famiglia, comunità alloggio, servizio di assistenza domiciliare, ADI) Responsabilizzare le comunità isolane ed ottenere comportamenti singolarmente e collettivamente vantaggiosi per il loro ben-essere. Inoltre appare necessario continuare a lavorare per superare le condizioni di isolamento in cui i cittadini si trovano a vivere, incidendo sulle condizioni socio-culturali che, a vario titolo devono produrre e promuovere il confronto e le occasioni di socializzazione. 6. Liveas Disagio ed inclusione sociale 7. Macroarea Tossicodipendenti 8. Costo del progetto (finanziamento regionale) , ,00 (Finanziamento regionale + Cofinanziamento ) 8.1 Importo finanziato con risorse assegnate dalla Regione Lazio ,00

11 9. Servizi/prestazioni erogati Si attueranno interventi che favoriscano nei ragazzi il confronto, la discussione, il raccordo tra loro e i ragazzi della terraferma; mentre ai genitori bisognerebbe restituire un entità collettiva che stentano a riconoscersi. Fondamentale è garantire la continuità del Punto di Ascolto, su entrambe le isole, dove operatori del SER.T. e personale qualificato diano una risposta adeguata ai bisogni che le isole presentano. Tale servizio, dotato di una postazione Internet, rappresenta uno specifico spazio informativoaggregativo giovani/famiglia. 10. Bacino di utenza Distrettuale 11. Tipologia di utenza La campagna è rivolta alle comunità isolane nel tentativo di creare una cultura contro le dipendenze. I destinatari dell intervento saranno quindi: - Nuclei familiari di Ponza (1.562 famiglie) e di Ventotene (344 famiglie); - Educatori: formali (es. scuola) e informali (es.: parrocchia e l associazionismo locale). 12. Obiettivi del progetto L obiettivo generale è la realizzazione di un progetto articolato in una serie di interventi volti a: Studio consulenza prevenzione 13. Tempi di attuazione Annuale 14. Tipologia di strutture Numero di strutture Tipologia struttura - Gruppo appartamento - Casa famiglia - Comunità alloggio - Comunità di pronta accoglienza - Casa di riposo - Casa albergo - Strutture semiresidenziali (specificare ) - Altro (sul territorio delle isole: Ponza e Ventotene) Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n posti) 15. Numero utenti nel 2010 Popolazione di Ponza e Ventotene 16. Soggetto che gestisce a. Comune b. Convenzione con cooperative c. Convenzione con Associazioni di volontariato d. Altro (specificare )

12 17. Utenza annuale prevista Popolazione di Ponza e Ventotene 18. Personale coinvolto nel progetto a. Amministrativi b. Assistenti sociali c. Sociologi d. Psicologi e. Pedagogisti f. Educatori professionali g. Operatori socio-sanitari h. Volontari i. Mediatori culturali j. Altre figure: Insegnanti, medici, comandante di nave che collega le 2 Isole alla terraferma. 19. Sede della struttura e/o dell attività Presso l Associazione Culturale Oltremare ONLUS di Ventotene, PRO LOCO dell Isola di Ponza, Parrocchie. 20. Liste di attesa No 21. Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati? a. Si (specificare quali) b. No Monitorare il fenomeno e orientare gli utenti verso comportamenti diretti alla riduzione del danno per il miglioramento della qualità della vita. 22. Esiste copartecipazione da parte degli utenti? No 23. Quali sono le modalità di integrazione con la Asl? L integrazione territoriale, a cui fa capo l Ufficio di Piano Centrale del Distretto Formia- Gaeta, deve fare riferimento alle unità operative (Ser.T, Servizi sociali provinciali e comunali, Prefettura, ecc.) in collaborazione con tutti i servizi che si occupano di tossicodipendenze sul territorio.

13 24. Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi Finanziamento regionale Cofinanziamento Provinciale Comunale Asl Altro Totale finanziamento Costo risorse umane ,00 ==== ======= ===== ,00 Costo di finanziamento e gestione 3.832,00 ===== 1.000,00 ===== 4.832,00 Costo di struttura e di mantenimento 500,00 ====== 500,00 Totale , , ,00

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