Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "www.izslt.it Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana"

Transcript

1 Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana SEDE CENTRALE Roma/Capannelle via Appia Nuova, Roma telefono

2 Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana

3 Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana SEDE CENTRALE ED AMMINISTRATIVA Roma Via Appia Nuova, 1411 tel fax Roma mail info@izslt.it http// CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Pier Luigi Marrucci Vice Presidente Alfonso Pascale Consiglieri Luigi Botti Luciano Ralli Giovanni Zotta COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI Presidente Mario Bacherini Componenti Roberta De Felice Roberto Maruffi DIREZIONE AZIENDALE Direttore Generale Nazareno Renzo Brizioli Direttore Sanitario Francesco Maria Cancellotti Direttore Amministrativo Franco Brugnola NUCLEO DI VALUTAZIONE Filippo Maria Aulenta Antonio Bucci Giorgio Catellani Nello Mercuri Giorgio Valentini SEZIONI DIAGNOSTICHE Arezzo Via U. della Faggiuola, Arezzo tel.0575/22263; fax 0575/23850; arezzo@izslt.it Firenze Provincie di Firenze, Prato e Pistoia Via di Castelpulci, S. Martino alla Palma (FI) tel. 055/721308; fax 055/ ; firenze@izslt.it Grosseto V.le Europa, Grosseto tel. 0564/456249; fax 0564/ grosseto@izslt.it Latina Provincie di Latina e Frosinone Via Congiunte dx Loc. Chiesuola Latina tel. 0773/489218; fax 0773/479817; latina@izslt.it Recapito Accettazione Frosinone: Via Armando Fabi - Città della Salute tel. e fax 0775/ Pisa Provincie di Pisa, Lucca, Massa e Livorno Via Lucchese, Pisa tel.050/553563; fax 050/550615; pisa@izslt.it Rieti Via Tancia, Rieti tel.0746/201642; fax 0746/201642; rieti@izslt.it Siena V.le Toselli, Siena tel. 0577/41352; fax 0577/271015; siena@izslt.it Viterbo Strada Terme Viterbo tel. 0761/250147; fax 0761/251794; viterbo@izslt.it Sede distaccata di Guidonia Via della Tenuta del Cavaliere 1 c/o Centro Direzionale CAR Guidonia Montecelio (RM) tel. 06/60501 fax.06/

4 Presentazione pag. 7 La mission pag. 9 Gli obiettivi pag. 10 Le prestazioni a pagamento pag. 10 Per chi lavoriamo pag. 10 Le risorse umane e strumentali pag. 11 Cenni storici pag. 11 L organizzazione pag. 13 I Centri di Referenza pag. 14 La politica della Direzione Generale pag. 15 La qualità pag. 15 La valutazione della soddisfazione del cliente pag. 15 I reclami pag. 15 La formazione pag. 16 La documentazione pag. 17 L attività di ricerca pag. 18 L ambito internazionale pag. 20 Norme per il prelievo e l invio dei campioni pag. 21 Sanità animale pag. 22 Sicurezza alimentare: alimenti destinati all uomo e agli animali pag. 23 Diagnostica: sanità e benessere animale pag. 25 Legenda pag. 26 Bovini e bufalini pag. 27 Canidi pag. 31 Caprini pag. 35 Conigli e lepri pag. 40 Equidi pag. 42 Felidi pag. 46 Insetti e acari pag. 49 Ovini pag. 49 Pesci pag. 53 Rettili pag. 54 Suidi pag. 55 Volatili pag. 58 Chimica clinica ed ematologia pag. 62 Esami tossicologici su esche e reperti ambientali pag. 63 Esami tossicologici su organi e tessuti pag. 64 Sicurezza alimentare: alimenti destinati all uomo e agli animali... pag. 65 Legenda pag. 66 Acqua pag. 67 Additivi per alimenti pag. 68 Alimenti per l infanzia pag. 69 Alimenti uso umano e animale pag. 72 Alimenti zootecnici pag. 72 Campioni ambientali da superfici pag. 75 Carni pag. 76 Cereali e farine pag. 78 Grassi e oli alimentari lavorati pag. 79 Latte e derivati del latte pag. 80 Liquidi biologici per sostanze indesiderate pag. 83 Miele e prodotti dell alveare pag. 84 Paste alimentari e prodotti di pasticceria pag. 85 Preparazioni di carni e preparazioni di pesce pag. 86 Preparazioni alimentari varie pag. 89 Prodotti dietetici pag. 90 Prodotti della macinazione malto-amidi pag. 92 Prodotti ittici pag. 93 Prodotti e preparazioni di origine vegetale pag. 95 Uova e derivati pag. 96 NUMERI UTILI pag. 97 INDICE 4 5

5 È con piacere che, in qualità di Direttore Generale, presento la Carta dei Servizi dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, in quanto essa costituisce l adempimento di un dovere di trasparenza nei confronti di tutti coloro che si avvalgono dei servizi delle nostre strutture. Nella Carta ho ritenuto di elencare le informazioni fondamentali sull organizzazione, sulla mission e sulle scelte strategiche dell Istituto, sempre nella considerazione che esso rappresenta un elemento della rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali Italiani. In premessa reputo importante ricordare rapidamente quali sono le attività fondamentali degli Organi istituzionali. La gestione dell Ente compete al Direttore Generale il quale, tra le proprie funzioni, ha la rappresentanza legale e la responsabilità della ricerca scientifica, oltre a quella di nomina del Direttore Sanitario, del Direttore Amministrativo e del Collegio dei Revisori, predispone il piano triennale di attività ed il bilancio pluriennale di previsione, il piano annuale di attività ed il bilancio preventivo economico annuale nonché il bilancio di esercizio. Deve proporre inoltre il Regolamento per l ordinamento interno dei Servizi dell Istituto e le relative dotazioni organiche. Il Direttore Generale assume tutti gli atti relativi alla gestione giuridica ed economica del personale, stipula i contratti, le convenzioni ed autorizza le spese nell ambito degli stanziamenti di bilancio, presentando al Consiglio di Amministrazione la relazione annuale sull attività svolta. Al Consiglio di Amministrazione è affidata la predisposizione dello Statuto, l adozione del Regolamento e le relative dotazioni organiche nonché la definizione degli indirizzi generali per la programmazione pluriennale. Il Consiglio adotta il piano triennale di attività, il bilancio pluriennale di previsione, il piano annuale di attività, il bilancio preventivo economico annuale ed il bilancio di esercizio. Ritengo inoltre doveroso portare a conoscenza dei nostri utenti che dall inizio del 2005 l Istituto ha avviato la revisione della propria organizzazione secondo quanto previsto dal Regolamento di organizzazione interna, approvato dalle Regioni competenti nel corso del Questo processo, che ci impegnerà nel tempo, non dovrà essere una semplice rivisitazione del sistema attuale, ma dovrà mettere in discussione il modo in cui è articolata la struttura dei laboratori centrali e periferici, al fine di accrescerne potenzialità e capacità di risposta, adeguandole alle richieste ed ai bisogni che emergono dal territorio. In questo percorso la rappresenta uno strumento che contiene le possibili ed opportune informazioni per consentire a chiunque di utilizzare al meglio i nostri servizi e, di conseguenza, a noi di lavorare secondo i principi della Qualità, fornendo i referti diagnostici nei tempi più celeri Presentazione 6 7

6 possibili, secondo quanto viene indicato specificamente per ciascuna prova. Altresì è importante comunicare che l Istituto ha adottato un proprio Codice etico dei diritti e dei doveri morali che definisce le responsabilità etico-sociali di ogni partecipante all organizzazione aziendale. Il Codice etico garantisce la gestione equa ed efficace dei rapporti e delle relazioni umane. Conseguentemente obiettivo dell Istituto è una forma di comunicazione sociale, strumento di trasparenza e di divulgazione all esterno delle scelte e dei risultati raggiunti, dando conto del proprio operato in modo da evidenziare il proprio ruolo responsabile ed efficace nei confronti dei cittadini. Va inoltre sottolineato che negli ultimi anni le nuove tecnologie, potenziate anche attraverso l attività di ricerca svolta dai laboratori, ci hanno permesso di offrire ulteriori servizi diagnostici. Ciò, ritengo, porterà un contributo importante alla tutela della salute umana ed animale, alla verifica della salubrità dei prodotti animali destinati all uomo e alla qualità delle produzioni caratteristiche delle Regioni Lazio e Toscana. Come si evince dalla, all Istituto sono stati recentemente assegnati, dallo Stato e dalle due Regioni di competenza, nuovi compiti da realizzarsi attraverso strutture quali laboratori di referenza e laboratori o centri dedicati a specifiche tematiche. Tali incarichi, che vengono ad aggiungersi a quelli già acquisiti in precedenza e che derivano dall applicazione delle norme comunitarie, nazionali e regionali, relative alla sanità animale, all igiene degli allevamenti e produzioni animali ed alla sicurezza alimentare, se da un lato ci gratificano particolarmente in quanto riconoscono la validità ed il livello scientifico di questo Istituto, dall altro ci impegnano ad un ulteriore sforzo per sfruttare al meglio le potenzialità umane e strumentali disponibili onde adempiere ai mandati assegnati. Intendo infine rivolgere il mio ringraziamento a tutto il personale dell Istituto che contribuisce con l attività quotidiana a mantenere un elevato livello di qualità nonchè l efficienza delle nostre prestazioni. Un apprezzamento particolare va a Stefano Bilei, Antonella Bozzano, Stefania Bugattella, Eleonora De Angelis, Marcella Guarducci, Silvana Guzzo, Gabriella Loffredo, Arianna Miconi, Francesca Pierfederici, Paola Scaramozzino, Luana Sibilia, Alessandra Tardiola, Romano Zilli, che hanno dato un contributo fondamentale nella stesura della. Infine intendo ringraziare tutti coloro che con fiducia si rivolgono a noi. Un saluto Il Direttore Generale Nazareno Renzo Brizioli COSA FACCIAMO L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana è un ente sanitario di diritto pubblico dotato di autonomia amministrativa, gestionale e tecnica. Esso opera nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale come strumento tecnico-scientifico dello Stato e delle Regioni di competenza, garantendo in particolare ai rispettivi Servizi Veterinari territoriali, le prestazioni e la collaborazione necessaria per l'espletamento delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica veterinaria. Fa parte della rete degli Istituti Zooprofilattici Italiani, costituita, complessivamente, da 10 Istituti distribuiti su tutto il territorio nazionale. Le attività di laboratorio e di ricerca dell Istituto sono finalizzate a supportare le azioni del Servizio Sanitario Nazionale ai fini della salvaguardia dei cittadini attraverso: la tutela della sanità e del benessere animale; l igiene degli allevamenti e delle produzioni animali; la sicurezza degli alimenti di origine animale. Nell ambito delle aree descritte sono svolti i seguenti compiti: diagnostica delle malattie infettive e diffusive degli animali e delle zoonosi; analisi di laboratorio e supporto tecnico-scientifico per l attuazione dei piani di profilassi, risanamento ed eradicazione delle malattie infettive e diffusive degli animali e delle zoonosi; analisi di laboratorio e supporto tecnico-scientifico per lo svolgimento delle attività di controllo sugli alimenti di origine animale e sui mangimi; consulenza, assistenza, informazione e formazione agli allevatori, ai produttori e trasformatori di alimenti di origine animale, anche ai fini della qualificazione delle produzioni animali, inclusi i prodotti locali; formazione e aggiornamento permanente di personale specializzato del Servizio Sanitario Nazionale, di operatori del settore agricolo, zootecnico e alimentare, di consumatori e studenti; collaborazione e cooperazione tecnica e scientifica con istituzioni ed organismi regionali, nazionali ed internazionali, nell ambito di progetti regionali, nazionali, comunitari ed internazionali; sorveglianza epidemiologica applicata ai settori della sanità animale, all igiene delle produzioni zootecniche e degli alimenti di origine animale, con la formulazione di programmi che prevedono l analisi e la valutazione del rischio e la gestione delle emergenze; studio di tecniche alternative all utilizzo del modello animale nella sperimentazione; ricerca sperimentale sulla eziologia, patogenesi e profilassi delle malattie infettive e diffusive degli animali, sulle materie di igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche, sulle metodiche e sulle tecniche per il controllo della sicurezza degli alimenti e dei mangimi ed in genere nel campo della sanità pubblica veterinaria, in coerenza con gli obiettivi e le linee guida individuate dal Ministero della Salute e dall Unione Europea. Sono eseguiti mediamente ogni anno circa 2 milioni di esami di laboratorio di batteriologia, virologia, istologia, sierologia, parassitologia, chimica e biologia molecolare. La mission 8 9

7 GLI OBIETTIVI Garantire un elevato livello di sicurezza alimentare costituisce la priorità strategica fondamentale della UE, la quale, mediante l emanazione del Libro Bianco, ha tracciato gli obiettivi da perseguire. Da questo documento sono poi scaturiti i Regolamenti che fissano le norme per assicurare la sicurezza delle produzioni alimentari, coinvolgendo sempre più i produttori nella responsabilità diretta; per quanto riguarda invece i controlli da parte dell autorità ufficiale viene evidenziata la necessità di interventi mirati alla riduzione del rischio, nell ambito della filiera, mediante la sua analisi e valutazione. In particolare il Regolamento CE 178/2002 istituisce l Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ed invita tutti gli Stati membri a creare una struttura similare che si interfacci con quella europea. L Italia ha istituito il Comitato interministeriale che ha il compito di raccogliere tutti gli elementi utili ad effettuare analisi, valutazione e gestione del rischio ed interfacciarsi poi con l EFSA. Ai laboratori pubblici deputati al controllo ufficiale sono affidate le analisi sui prodotti alimentari; agli Istituti Zooprofilattici sono attribuiti i compiti di controllo dei prodotti di origine animale destinati all alimentazione umana e dei mangimi per gli animali. L Istituto Zooprofilattico delle Regioni Lazio e Toscana ha recepito queste indicazioni, inserendole costantemente nel corso degli anni nei propri obiettivi, al fine anche di potenziare le strutture esistenti che possano poi soddisfare le richieste del territorio e di attivare e sviluppare metodologie in grado di affrontare le diverse problematiche. La tutela del cittadino, attraverso la garanzia di salubrità degli alimenti, si realizza attraverso indagini di laboratorio, ricerche specifiche, piani di controllo peculiari destinati alla tutela della sanità degli animali allevati ed al rispetto dei parametri che testimoniano la stato del loro benessere. Infatti anche questi controlli sono finalizzati ad accertare l idoneità dal punto di vista igienico e qualitativo dei prodotti da cui poi derivano alimenti salubri. Queste azioni si possono sviluppare in modo efficiente e rivelarsi efficaci grazie alla collaborazione con le diverse componenti del Servizio Sanitario Nazionale e con i veterinari libero professionisti che operano nelle aziende zootecniche, in tutte le diverse fasi della produzione ( Dal campo alla tavola ). Il rapporto con le suddette componenti deve essere costante e deve vedere impegnate le molteplici strutture organizzative dell Istituto. Ciò rende possibile individuare i problemi e le loro soluzioni nei tempi più rapidi e nel rispetto di strategie condivise. LE PRESTAZIONI Le prestazioni a favore dei programmi di Sanità Pubblica Veterinaria, richiesti da Stato e Regioni sono erogate a titolo gratuito. Le analisi condotte nell interesse dei privati, anche nell ambito di programmi di autocontrollo aziendale, sono rese a pagamento secondo specifico tariffario, consultabile sul sito PER CHI LAVORIAMO Tutte le azioni tese a garantire la salute degli animali ed il loro benessere, la salubrità degli alimenti di origine animale hanno quale obiettivo principale la tutela dei cittadini nonché la corretta comunicazione agli stessi sulle attività svolte e sui risultati raggiunti. Per realizzare questi obiettivi, pilastri definiti dall UE e recepiti dal nostro Paese, l Istituto deve operare in collaborazione con: - Unione Europea; - Ministero della Salute; - Regione Lazio; - Regione Toscana; - Aziende Sanitarie Locali del Lazio e della Toscana; - Organismi diversi del Servizio Sanitario Nazionale; - Ministero delle Politiche Agricole e Forestali; - allevatori; - veterinari libero professionisti; - produttori di alimenti; - produttori di mangimi; - associazioni di consumatori. LE RISORSE: UMANE E STRUMENTALI Le attività dell'istituto sono garantite grazie all'azione interdisciplinare delle diverse figure professionali coinvolte; veterinari, biologi, chimici, agronomi, tecnici di laboratorio, periti chimici, periti agrari, programmatori ed esperti in sistemi informativi, nonché personale amministrativo con differenti qualifiche. Attualmente il numero totale del personale in servizio presso la Sede Centrale e le Sezioni Diagnostiche Territoriali ammonta a circa 420 unità. L Istituto dispone di una dotazione strumentale e tecnologica avanzata per un valore patrimoniale superiore a 9 milioni di Euro. DA DOVE VENIAMO La fondazione dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana risale al 1914 su iniziativa del Ministero per l Agricoltura e le Foreste, come Sezione Zooprofilattica annessa all Istituto Zootecnico Laziale situato in località Capannelle, nel Comune di Roma, dove tuttora è ubicato. Nasce, in analogia agli altri Istituti Zooprofilattici, come struttura sanitaria di assistenza tecnica agli allevatori. Nel 1935 il Prof. Vittorio Zavagli è incaricato dalla Direzione Generale di Sanità, con la qualifica di Aiuto, di potenziare l organizzazione dell Ente, che assume la denominazione di Stazione Zooprofilattica Sperimentale di Roma, sotto il controllo della Giunta Amministrativa della Prefettura di Roma. Il Territorio di competenza è individuato nella Regione Lazio. Durante questo periodo l attività della Stazione registra un importante sviluppo delle attività e contemporaneamente un incremento del riconoscimento e della fiducia da parte dalle organizzazioni agricole regionali. Nel 1941 è avviata la produzione del vaccino antiaftoso per far fronte alle ingenti richieste del Lazio, di tutta l Italia centro-meridionale e delle Isole. Nel 1952 è aggiunta la Toscana al territorio di giurisdizione e l Ente assume la denominazione di Istituti Zooprofilattici Sperimentali del Lazio e della Toscana con Cenni storici 10 11

8 le sedi di Roma e Pisa, quest ultima guidata sino al 1976 dal Prof. Aldo Ceccarelli. Vengono poi istituite altre sedi periferiche, sino ad arrivare al numero attuale di nove (Arezzo, Cassino, Firenze, Grosseto, Latina, Pisa, Rieti, Siena, Viterbo). Con la legge 23 giugno 1970, n. 503 Ordinamento degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali (IIZZSS) divengono Enti Pubblici sottoposti alla vigilanza del Ministero della Sanità. Il rapporto sempre più organico degli IIZZSS con le regioni verrà sancito dalla legge n.745 del 1975, Trasferimento di funzioni statali alle regioni e norme di principio per la ristrutturazione regionalizzata degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali. Direttore facente funzione dell Istituto dal 1972 al 1976 è il Prof. Enzo Fontanelli, ricordato per il valore scientifico e la particolare attenzione espressa nei confronti del personale. Dal 1976 al 1994 l Istituto è guidato dal Prof. Mariano Aleandri che, con competenza e passione, ne caratterizza profondamente l assetto e le attività ed è stata la figura che ne ha rilanciato l immagine e l azione in maniera determinante, incrementando la gamma delle attività e inserendo numerosi giovani laureati in varie discipline scientifiche. Dal 1994 al 2001 il Dr. Riccardo Forletta e poi il Dr. Gianluca Autorino, in qualità di direttori facenti funzione, contribuiscono in maniera significativa all ammodernamento tecnico-strutturale ed organizzativo dell Istituto; nel 1998 l Istituto consegue l accreditamento (ACCREDIA n. 0201) secondo la norma UNI CEI EN Nel 1999 le Regioni Lazio e Toscana recepiscono con relative Leggi Regionali, il Decreto Legislativo 30 giugno 1993, n. 270 sul riordinamento degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali che definisce un diverso assetto organizzativo degli Istituti Zooprofilattici, anche a seguito del processo di aziendalizzazione avviato nella Sanità Pubblica con il Decreto Legislativo 30 dicembre, n. 502 Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n Tale contesto legislativo consente la nomina, da parte delle due Regioni, del Direttore Generale dell Istituto nella persona del dr. Nazareno Renzo Brizioli e la nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione composto dal Presidente Pier Luigi Marrucci, dal Vicepresidente Fausto Di Fazio e dai Consiglieri Luigi Botti, Loris Strufaldi e Giovanni Zotta. Tali organi sono stati insediati nel febbraio A ciò è seguita la nomina, da parte del Direttore Generale, del Direttore Sanitario, dr. Antonio Fagiolo e del Direttore Amministrativo, dr. Antonio Cirillo. Nell aprile 2006 è avvenuta la riconferma del Direttore Generale Dr. Nazareno Renzo Brizioli e la nomina dei membri del nuovo Consiglio di Amministrazione nelle persone del presidente Pier Luigi Marrucci, del Vicepresidente Alfonso Pascale e dei Consiglieri Luigi Botti, Luciano Ralli e Giovanni Zotta. A ciò è seguita la nomina, da parte del Direttore Generale, del Direttore Sanitario dr. Francesco Maria Cancellotti e del Direttore Amministrativo dr. Franco Brugnola. Staff Accettazione, refertazione e sportello dell'utente Biotecnologie (1) Controllo di gestione Formazione, comunicazione e documentazione Osservatorio epidemiologico Qualità e tutela dei lavoratori Ricerca, sviluppo e cooperazione internazionale Area territoriale Direzione Generale Direzione Sanitaria Direzione Amministrativa Supporto tecnico sanitario Confezionamento Lavanderia Stabulari Terreni colturali Sezioni diagnostiche laboratori laboratori laboratori laboratori laboratori Arezzo Cassino* Firenze Grosseto Latina laboratori Pisa (2) laboratori laboratori laboratori Rieti Siena Viterbo Area centrale Direzioni operative Diagnostica generale Diagnostica specialistica (3) Diagnostica malattie virali e leptospirosi (4) Sierologia Controllo igiene della produzione e trasformazione del latte (5) Produzioni zootecniche Controllo degli alimenti Sviluppo e sicurezza delle produzioni ittiche Chimica Area tecnico-sanitaria Area amministrativa Direzione acquisizione beni e servizi Direzione affari generali e legali Direzione economico finanziaria Direzione gestione risorse umane Direzione tecnica e patrimoniale laboratori laboratori laboratori laboratori laboratori laboratori laboratori laboratori laboratori L organizzazione 1. Centro di referenza nazionale per la ricerca di OGM 2. Centro di referenza nazionale per l'anemia Infettiva equina 3. Centro di referenza nazionale sull'antibioticoresistenza 4. Centro di referenza nazionale per le malattie degli equini 5. Centro di referenza nazionale per la qualità del latte e dei prodotti derivati degli ovini e dei caprini * In fase di realizzazione Aree tematiche Sanità animale Igiene degli allevamenti, delle produzioni e benessere animale Sicurezza alimentare Organigramma secondo Regolamento approvato con Deliberazione del CdA n.14 del 20 ottobre

9 I CENTRI DI REFERENZA LA QUALITÁ I centri di referenza Sono attivi presso l Istituto cinque Centri di Referenza Nazionale, per le Malattie degli Equini (Sede Centrale di Roma) per l Anemia Infettiva Equina (Sezione di Pisa) per l Antibioticoresistenza (Sede Centrale di Roma) per la ricerca di Organismi Geneticamente Modificati (OGM) (Sede Centrale di Roma) per la Qualità del Latte e dei prodotti derivati degli Ovini e dei Caprini (Sede Centrale di Roma) I Centri di Referenza Nazionale sono strutture di eccellenza per l intero sistema sanitario nazionale. Essi rappresentano uno strumento operativo di elevata e provata competenza, nei settori della sanità animale, dell igiene degli alimenti e dell igiene zootecnica e che, operando secondo le funzioni previste dalla normativa nazionale, hanno il compito di confermare, ove previsto, la diagnosi effettuata da altri laboratori; attuare la standardizzazione delle metodiche di analisi, avviare idonei ring test tra gli IIZZSS, utilizzare e diffondere i metodi ufficiali di analisi, predisporre piani d intervento, collaborare con altri centri di referenza comunitari o di paesi terzi, fornire al Ministero della Salute assistenza e informazioni specialistiche. Sono inoltre operativi i seguenti centri regionali: Regione Lazio (sede Centrale di Roma) Centro di Riferimento per gli Enterobatteri Patogeni Osservatorio Epidemiologico Veterinario Regionale Centro Latte Qualità Laboratorio Diossine e contaminanti ambientali Centro Studi per l Analisi del Rischio Alimentare Laboratorio agenti zoonosici speciali Regione Toscana Centri Latte Qualità (Firenze e Grosseto) Osservatorio Epidemiologico Veterinario (Siena) Laboratorio per l Ittiopatologia e l Acquacoltura (Pisa) La Direzione Generale dell Istituto considera la Qualità uno degli obiettivi principali da perseguire, in quanto mette al centro del sistema il cliente che si rivolge al servizio per avere una risposta ai suoi bisogni, sia in termini di informazione che di vera e propria prestazione erogata. Porre al centro il cliente, sia esso pubblico o privato, significa far sì che questo abbia la massima soddisfazione dalle risposte che ottiene, significa costruire una forza attrattiva verso la struttura, costruire un immagine dell Istituto adeguata ai tempi ed efficace. Per dare concretezza a tale obiettivo l Istituto ha conseguito l accreditamento secondo la norma EN Criteri generali per il funzionamento dei laboratori di prova nel 1998 con il SINAL, Sistema Nazionale per l Accreditamento dei laboratori di prova e successivamente nel 2002, secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura, avendo quest ultima norma sostituito la precedente. L accreditamento consente di erogare servizi ed esami ufficialmente riconosciuti dall UE e dai Paesi Terzi. Nel 2004 inoltre, l attività di formazione svolta dall Istituto, ha ottenuto la certificazione secondo la norma UNI EN ISO 9001 (2000) - Sistemi di gestione per la qualità. Aver raggiunto l'accreditamento e la certificazione rappresenta un importante risultato che costituisce soprattutto un punto di partenza e che impegna indistintamente tutti gli operatori nel mantenimento e nel miglioramento di quanto raggiunto. LA VALUTAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE L espressione del grado di soddisfazione del cliente rispetto alle attività di laboratorio e più in generale dell organizzazione si realizza attraverso la compilazione di un modulo disponibile presso la Direzione Operativa accettazione, refertazione e sportello dell utente, presso la Direzione Operativa controllo dell igiene, della produzione e della trasformazione del Latte e presso l accettazione delle Sezioni Diagnostiche, in contenitori denominati Questionario di gradimento. I moduli compilati dal cliente sono trasmessi al Servizio Assicurazione Qualità, che ogni sei mesi li elabora, li analizza e se necessario identifica le conseguenti azioni correttive. I RECLAMI I clienti che si ritengono insoddisfatti del servizio ricevuto, possono effettuare un reclamo per iscritto, sia utilizzando uno specifico modulo disponibile presso le strutture sopra indicate che su carta libera. Il reclamo deve essere consegnato al personale dell Ente. Il Responsabile della unità operativa oggetto del reclamo, lo esamina e lo analizza quindi risponde al cliente per iscritto. Inoltre, adotta, in accordo con il Responsabile Qualità dell Istituto e con l approvazione del Direttore Generale, i provvedimenti e le eventuali azioni correttive ritenute necessarie. La politica della Direzione Generale 14 15

10 LA FORMAZIONE L Istituto, in virtù del mandato istituzionale e della propria mission, considera strategica l attività della formazione e la utilizza come uno strumento essenziale per favorire lo sviluppo culturale e professionale del personale proprio e del SSN, nonché per informare e aggiornare l utenza in merito a problematiche e temi relativi alla sanità pubblica veterinaria ed alla sicurezza alimentare. Le attività di formazione sviluppate dall Istituto possono essere distinte in interventi diretti al personale interno ed in iniziative rivolte a figure professionali ed organismi esterni all Ente. La formazione indirizzata al personale dell Istituto si sviluppa in maniera coerente e funzionale alla politica dell Ente, tesa alla costruzione di un sistema qualità conforme alle norme ISO 9000 e 17025, alla evoluzione del processo di aziendalizzazione, alla diffusione della cultura e della prassi della sicurezza sui luoghi di lavoro, alla alfabetizzazione informatica, al miglioramento delle competenze del personale nell ambito organizzativo-gestionale, della progettazione, della ricerca scientifica, ecc. Sin dai primi periodi l attività di formazione è stata condotta tramite una metodologia scientifica riconosciuta attualmente valida dagli esperti del settore, che consiste nelle seguenti fasi: analisi di contesto e dei fabbisogni formativi; progettazione, realizzazione, verifica e valutazione dell intervento. Il mandato relativo all attività di formazione svolta a favore di figure ed enti esterni all Istituto si fonda sull art. 3 del D. L.vo , n. 270, Riordinamento degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, che recita: Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali operano nell ambito del Servizio Sanitario Nazionale, garantendo ai Servizi Veterinari delle Regioni e delle Provincie autonome e delle Unità Sanitarie Locali le prestazioni e la collaborazione tecnico-scientifica necessaria all espletamento delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica veterinaria, nonché sull art. 4: Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali provvedono: omissis... f) all aggiornamento di veterinari ed alla formazione di altri operatori. Su questa base sono progettati e realizzati gli interventi formativi che principalmente coinvolgono le seguenti figure professionali: veterinari e tecnici della prevenzione delle aziende sanitarie locali veterinari liberi professionisti altri operatori sanitari del S.S.N. o liberi professionisti operatori del settore agricolo-zootecnico operatori del settore alimentare personale sanitario, tecnico e amministrativo dell Istituto studenti. Molteplici le tematiche trattate, in genere rispondenti all attualità nel campo della sanità pubblica: malattie infettive, igiene degli alimenti, igiene degli allevamenti e delle produzioni animali, legislazione sanitaria, argomenti organizzativo-gestionali, ecc. Vengono poi organizzati momenti informativi e formativi nei confronti di tematiche emergenti quali ad esempio T.S.E., influenza aviare, diossina, afta epizootica, blue tongue, anagrafe zootecnica, ecc. L Istituto è riconosciuto come provider di formazione (n. di registrazione 501) dal Ministero della Salute per il sistema E.C.M. (Educazione Continua in Medicina). L Istituto sostiene presso le proprie strutture anche la formazione teorico-applicativa di tirocinanti e di ospiti volontari. Dal 2004 il settore Formazione del Reparto Formazione e Documentazione è stato accreditato dal CERMET ai sensi della ISO UNI EN 9001:2000. LA DOCUMENTAZIONE La Biblioteca centrale dell'istituto dispone di oltre 100 periodici in abbonamento su supporto cartaceo ed accede alla totalità della letteratura scientifica disponibile in formato elettronico, relativi a discipline biomediche, veterinarie, zootecniche, amministrative e manageriali, nonché di circa 4000 volumi. Numerosi sono inoltre i documenti di letteratura grigia (tesi di laurea, materiale didattico di corsi e convegni, rapporti, ecc.), atti di La politica della Direzione Generale 16 17

11 convegni e materiale audiovisivo specifico (CD-Rom, videocassette, audiocassette, diapositive) a disposizione dell'utenza, sia interna che esterna. Condivide il catalogo collettivo dei periodici IIZZSS. Inoltre, ha accesso alle seguenti banche dati per l effettuazione di ricerche bibliografiche e per il reperimento di articoli scientifici per via elettronica: : CABI, ANABS (Analitycal Abstracts), ASFA (Aquatic Sciences and Fisheries Abstracts), Sciencedirect di Elsevier, Medline, BioMed Central. Sono offerti all'utenza interna e esterna i seguenti servizi: consultazione prestito di monografie ricerche bibliografiche document delivery (fornitura di documenti) addestramento all uso delle risorse elettroniche per il reperimento di documenti e informazioni scientifiche fotoriproduzione Inoltre pubblica e distribuisce i seguenti prodotti: rassegna specialistica a periodicità mensile su Sanità pubblica veterinaria e Sicurezza alimentare bollettino legislativo a periodicità quindicinale. Ulteriori informazioni circa i servizi erogati dal centro di documentazione dell Istituto e delle modalità per accedervi, sono disponibili all indirizzo web: L ATTIVITÀ DI RICERCA L attività di ricerca scientifica caratterizza alla radice l essenza degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, come si evince sia dalla loro denominazione, sia dall impianto normativo che dal 1970 ai giorni nostri ne ha orientato lo sviluppo. Inizialmente la ricerca fu di carattere essenzialmente applicativo, considerata la natura di questi Enti, fortemente integrati nel territorio e nati come supporto tecnico-scientifico al settore delle produzioni zootecniche. Tale connotazione si è andata modificando con il trascorrere del tempo. A decorrere dall inizio degli anni 90 ha preso forma, sulla scia di quanto nel frattempo si verificava nel contesto scientifico internazionale ancor prima che nazionale, un ulteriore articolazione della ricerca in due grandi ambiti, che sono definiti ricerca corrente e ricerca finalizzata. La ricerca corrente é svolta in modo "permanente" dall'istituto in base a specifiche linee prioritarie di indirizzo emanate dal Ministero della Salute. La ricerca finalizzata è invece soggetta a bandi specifici emessi dal Ministero della Salute, cui l'istituto può concorrere in base alle proprie competenze. Dal 1995 ad oggi, l Istituto è impegnato in molteplici progetti di ricerca corrente e finalizzata finanziati in misura preponderante dal Ministero della Salute e in secondo ordine dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, dall Unione Europea e dalle Regioni Lazio e Toscana. Fra gli argomenti di punta si segnalano le Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili (o Malattie da Prioni), le Biotecnologie (con particolare riferimento agli Organismi Geneticamente Modificati ), l Antibioticoresistenza, i requisiti di qualità e la salubrità dei prodotti di origine animale destinati all alimentazione umana e la ricerca epidemiologica. Nell ambito della sanità animale, rilevante l impegno sulle malattie degli equini, per le quali è attivo presso l Istituto il Centro Nazionale di Referenza. Si segnala, inoltre, anche il lavoro svolto sulle infezioni virali di altre specie animali, sulle infezioni batteriche, nonché sulla diffusione di alcuni artropodi riconosciuti potenziali vettori di agenti infettivi di malattia per l uomo e/o per gli animali. Sulla sicurezza alimentare, numerosi i progetti di ricerca aventi per oggetto la valutazione della presenza di residui e dei rischi microbiologici connessi al consumo di alimenti di O.A. Diverse le matrici alimentari oggetto di studio: carni e derivati, pollame, pesci e molluschi, uova, miele, latte e derivati, prodotti rispetto ai quali si sono sviluppate negli ultimi anni anche ricerche sulla tracciabilità. Lo studio delle molteplici problematiche inerenti la produzione, l igiene, la salubrità e la qualità del latte e dei prodotti lattiero-caseari è tradizione consolidata in Istituto, che soprattutto in riferimento alla specie ovina, ha maturato una competenza riconosciuta a livello nazionale. Negli ultimi tempi si è inoltre registrata una crescente attenzione nei confronti dei mangimi, considerati i numerosi rischi sanitari ad essi associati, come anche verso altre tematiche di primaria attualità, quali il Benessere Animale, le Produzioni Biologiche e le Terapie non Convenzionali. Attività di ricerca sono state sviluppate anche nei confronti degli animali selvatici (cetacei, rapaci, ecc.), sia sotto il profilo sanitario, sia in relazione al ruolo di questi ultimi quali potenziali sentinelle o bioindicatori di contaminazione ambientale. Un numero consistente di progetti riguarda poi la messa a punto ed il perfezionamento di metodiche e tecniche diagnostiche di laboratorio. Di recente infine, l Istituto ha cominciato a sviluppare alcune attività sperimentali in territori in parte diversi dalle tradizionali aree di intervento, quali ad esempio i settori della formazione e dell informazione, rispecchiando così il crescente interesse che si registra nei confronti di queste due grandi tematiche anche in ambito internazionale. L attività di ricerca illustrata rappresenta, in molti casi, il prodotto di collaborazioni maturate con tutta una serie di istituzioni ed organismi nazionali di diversa natura, quali gli altri II.ZZ.SS., l Istituto Superiore di Sanità, varie Facoltà Universitarie italiane ed estere (Medicina Veterinaria, Medicina e Chirurgia, Scienze Biologiche, Scienze Agrarie, Chimica, ecc.), l Istituto Sperimentale per la Zootecnia, le Aziende U.S.L. ed altri organismi ed istituzioni. Intensi i rapporti di collaborazione che intercorrono con organismi internazionali, relativamente a diverse tematiche ed argomenti: malattie virali (equini, selvatici), biotecnologie (OGM; ecc.), malattie batteriche (salmonellosi, rickettsiosi, paratubercolosi) e protozooarie (leishmaniosi), antibioticoresistenza, entomologia, chimica, gestione del rischio, controlli di qualità, di metodi di laboratorio, ecc. La politica della Direzione Generale 18 19

12 L AMBITO INTERNAZIONALE L Istituto è ente di rilevanza regionale e nazionale, ma anche il contesto internazionale lo vede impegnato su vari fronti. Da anni esso è infatti attivo come partner in diversi progetti internazionali, finanziati dall Unione Europea nei settori della Sanità Animale e della Sicurezza Alimentare, in collaborazione con altri enti di ricerca ed istituti esteri, europei e non. Numerosi sono anche gli interventi nel campo della cooperazione internazionale: partecipa infatti a progetti finanziati sia dall Unione Europea che da altri organismi sovranazionali. Tale attività contribuisce ad incrementare il livello di esperienza tecnico-scientifica del personale, permette di accedere a risorse economiche aggiuntive e soprattutto, consente di fornire il proprio apporto al progetto globale di integrazione europea e al miglioramento del livello tecnico-scientifico e sanitario dei Paesi in via di sviluppo

13 SANITÁ ANIMALE I campioni biologici per l esecuzione di esami per la sanità animale, devono essere consegnati presso i locali dell accettazione accompagnati da richiesta medico-veterinaria nella quale sono riportati i dati del proprietario, l anamnesi e gli esami richiesti. Presso tale struttura il personale, in base alla analisi richiesta e alla tipologia di matrice valuta l idoneità dei campioni. Campioni di sangue per esami sierologici: non emolizzati con coagulo, o di siero refrigerato o congelato; per emoparassiti: addizionati con anticoagulante e conferiti entro 72 ore dal prelievo; per parametri chimico-clinici e dosaggi ormonali: non emolizzati con coagulo o di siero refrigerato entro 24 ore dal prelievo o siero congelato; (per la determinazione della glicemia: conferiti entro 3 ore dal prelievo se sangue in toto); per esame emocromocitometrico: addizionati con anticoagulante (EDTA o Litio) conferiti entro le 24 ore dal prelievo. per la determinazione della VES: conferiti entro 1 ora dal prelievo in provette specifiche in dotazione presso l Istituto; per la determinazione del genotipo: addizionati con EDTA e conferiti entro 3-4 giorni dal prelievo e conservati a temperatura di refrigerazione; per esami batteriologici o virologici: addizionati con anticoagulante e inviati immediatamente dopo il prelievo. Campioni di organo per esami batteriologici: in contenitori sterili a temperatura ambiente a tenuta ermetica se il prelievo è eseguito da poche ore o refrigerati o congelati; per esami istologici: raccolti in giornata o fissati in formalina (vol. campione/liquido fissante 1:10). per esami virologici: in contenitori sterili a tenuta ermetica mantenuti a temperatura di refrigerazione se consegnati entro 24 ore dal prelievo, altrimenti a temperatura di congelamento. Feci e urine per esami batteriologici e parassitologici: in contenitori con tappo a vite, sterili per batteriologia e virologia. per esami virologici: in contenitori sterili a tenuta ermetica mantenuti a temperatura di refrigerazione se consegnati entro 24 ore dal prelievo, altrimenti a temperatura di congelamento. Tamponi e lavaggi prepuziali per esami virologici: in terreno di trasporto per colture cellulari o in soluzione fisiologica antibiotata (2ml) in contenitori sterili a tenuta ermetica mantenuti a temperatura di refrigerazione se consegnati entro 24 ore dal prelievo, altrimenti a temperatura di congelamento; per esami batteriologici standard: in comune terreno di trasporto per Metrite equina contagiosa (CEM) tamponi uretrali o utero-vaginali equini: se in terreno di trasporto con carbone attivo (colore nero) entro 48 ore dal prelievo o entro 2 ore senza terreno di trasporto; per Trichomonas sp. lavaggio prepuziale bovino: se in soluzione di lavaggio fornita dall Istituto Zooprofilattico a temperatura ambiente. Liquidi biologici per esami batteriologici: refrigerati a + 4 C e conferiti entro 24 ore. per esami virologici: in contenitori sterili a tenuta ermetica mantenuti a temperatura di refrigerazione se consegnati entro 24 ore dal prelievo, altrimenti a temperatura di congelamento. Cadaveri per esame anatomo-patologico: in contenitori o sacchi a tenuta recapitati nel più breve tempo possibile dalla morte. Liquido seminale equino per esami virologici: refrigerato, o congelato se conferito dopo 24 ore; in ogni caso in contenitori a tenuta ermetica, e in quantità minima di 20ml. SICUREZZA ALIMENTARE: ALIMENTI DESTINATI ALL UOMO E AGLI ANIMALI I campioni ufficiali di alimenti per l alimentazione umana ed animale prelevati in base alla normativa vigente da organismi di controllo come Aziende Sanitarie Locali, Posti di Ispezione Frontaliera, Carabinieri per la Sanità, ecc., devono pervenire all Istituto Zooprofilattico nel più breve tempo possibile dal prelievo. Al momento del conferimento dei campioni si procede al controllo della temperatura di consegna nei casi in cui è previsto il trasporto a temperatura controllata ai sensi della normativa vigente. La temperatura di consegna viene verificata anche quando è richiesta l esecuzione delle seguenti prove: istamina (per alimenti freschi), glassatura e stato di conservazione. Al fine della verifica della temperatura di trasporto è richiesta la presenza all interno del frigorifero portatile di un contenitore con acqua per temperatura di refrigerazione ed alcool per temperatura di congelamento. La temperatura massima di trasporto prevista per legge per le varie tipologie di alimenti è riportata nella tabelle 1 e 2. Sanità animale e sicurezza alimentare 22 23

14 MODALITÁ DI CAMPIONAMENTO Il numero di aliquote ed unità campionarie sono previste dalla specifica normativa vigente per le diverse tipologie di alimenti sono riportate nella tabella n.2 CAMPIONI NON IDONEI I campioni non idonei sono eliminati dopo 60 giorni dal ricevimento se non ritirati dal richiedente e comunque dopo che il prelevatore è stato contattato e avvisato della non idoneità del campione. Il campione non è idoneo nei seguenti casi: Campioni in condizione di conservazione non conforme; Campioni ufficiali mancanti di aliquote o delle unità campionarie previste, campioni chiusi in modo che possano essere manomessi o senza cartellino; Campionamento non eseguito secondo la normativa vigente; Campioni non accompagnati da idonea documentazione compilata in ogni sua parte. I campioni che non pervengono accompagnati dalla documentazione prevista sono mantenuti presso l Accettazione e non sono inviati al laboratorio fino all invio da parte del prelevatore della documentazione mancante o della sua integrazione. Tabella 1 ALIMENTI CONGELATI E SURGELATI Tipologia alimento Temperatura massima tollerabile Gelati - 15 C Prodotti della pesca congelati o surgelati - 18 C Altri surgelati - 18 C Carni congelate - 12 C Burro o altre sostanze grasse congelate - 18 C Frattaglie, uova sgusciate, pollame e selvaggina congelata - 10 C Altri congelati - 10 C Diagnostica Diagnostica: sanità e benessere animale Tabella 2 ALIMENTI FRESCHI Tipologia alimento Temperatura di trasporto Latte crudo dalla produzione al centro di raccolta + 8 C Latte crudo dal centro di raccolta al trattamento termico da 0 a + 4 C Latte trattato termicamente sfuso da 0 a + 4 C Latte trattato termicamente confezionato da 0 a + 4 C Prodotti lattiero caseari da 0 a + 4 C Burro da 0 a + 4 C Prodotti della pesca freschi da 0 a + 4 C Carni da - 1 a + 7 C Pollame e conigli da -1 a + 4 C Selvaggina e frattaglie da -1 a + 3 C Molluschi eduli lamellibranchi in confezione + 6 C Gli aggiornamenti della normativa saranno disponibili sul sito:

15 LEGENDA aa assorbimento atomico agid agar gel immudiffusion alt alanine aminotransferase ast aspartate aminotransferase BHV bovine herpes virus BVD bovine viral diarrohea ck creatine kinase EBHS european brown hare syndrome EHV equine herpes virus elisa enzymatic linked immunosorbent assay EMCV encephalomiocarditis virus favn fluorescent antibody virus neutralization fdc fissazione del complemento FIV feline immunodeficiency virus gc-ecd gas chromatography - electron capture detector gc-fid gas chromatography - flame ionisation detector gc-ms gas chromatography-mass spectrometry gc-npd gas chhromatography - nitrogen phosphorus detector ggt gamma glutamyl transpeptidase hplc high performance liquid chromatography hplc-dad high performance liquid chromatography - diode array detector IBR infectious bovine rminotracheitis icp inductively coupled plasma if immunofluorescenza IHN infectious haematopoietic necrosis ipa alcool isopropilico lc-ms/ms liquid chromatography - tandem mass-spectrometry ldh lactate dehydrogenase MCM morbo coitale maligno nefa non-esterified fatty acid pcr polimerasi chain reaction pi3 parainfluenza 3 rbpt rose bengal plate test tlc thin layer chromatography TSE trasmissible spongiform encephalopaty uv ultravioletto uv-vis ultavioletto - visibile VHS viral haemorragic septicaemia Tempi I tempi sono calcolati in giorni lavorativi (dal lunedì al venerdì). I tempi di risposta degli esami anatomo-patologici da cadaveri congelati sono da intendersi dal momento dello scongelamento. I tempi di risposta per le eventuali prove generate dall esame anatomo-patologico sono calcolati dalla fine dell esecuzione dell esame autoptico. I tempi di risposta per antibiogramma si intendono a partire dal giorno dell'identificazione del germe isolato da sottoporre a prova Nota: In caso di particolari emergenze i tempi massimi indicati potrebbero non essere rispettati. Tempo standard Tempo intercorrente fra l accettazione del campione presso il laboratorio che effettuerà la prova e l emissione del rapporto di prova, quando l esito della prova risulti negativo, nel 75% delle emissioni del rapporto di prova. Non è compreso, in questo tempo, quello impiegato per il trasferimento dalla U.O. che riceve e/o accetta il campione al laboratorio che effettuerà la prova, quando essi hanno sede diversa, valutabile in media in 3 giorni. Non è compreso neppure il tempo necessario all esecuzione delle prove di conferma, quando il risultato non risulti negativo o abbia bisogno di successive indagini. Quando su un campione sono richieste più prove, il tempo standard da considerare è quello della prova che prevede il tempo standard più lungo. Sono fatti salvi ritardi dipendenti da fattori esterni e dalla concomitanza di giorni festivi. Tariffario e prove accreditate Il tariffario aggiornato ed i riferimenti delle prove accreditate Accredia, sono disponibili al sito: BOVINI E BUFALINI Agenti mastidogeni latte esame colturale 4 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Adenovirus feci/intestino colture cellulari 15 rm feci/intestino microscopia elettronica 10 rm organi colture cellulari 15 rm tampone diagnostico colture cellulari 15 rm tampone diagnostico microscopia elettronica 10 rm Agenti batterici prova quantitativa urine esame colturale 4 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Agenti batterici patogeni feci/tampone rettale esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt feto e annessi esame colturale 7 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt liquidi biologici esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Agenti micotici patogeni feci/tampone rettale esame colturale 10 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt feto e annessi esame colturale 10 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt liquidi biologici esame colturale 10 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt organi esame colturale 10 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt tampone diagnostico esame colturale 10 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Analiti di chimica clinica urine prova chimico - fisica 3 rm-ar-ri Antibiogramma isolato batterico diffusione in agar 3 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Bacillus anthracis organi esame colturale 3 rm-lt-si-gr-ar-ri-vt-fi organi esame microscopico 1 rm-lt-si-pi-gr-ar-ri-vt-fi pelli per la trasformazione esame colturale 5 rm-lt-fi-ar-ri-vt sangue esame colturale 3 rm-lt-gr-ar-ri-vt-fi sangue esame microscopico 1 rm-lt-pi-gr-ar-ri-vt-fi Blue Tongue sangue con anticoagulante pcr 23 rm sangue/siero elisa per anticorpi 12 rm-lt-pi-gr-fi-ar-vt Brucella spp. feto e annessi esame colturale 15 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt latte esame colturale 4 settimane rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt organi esame colturale 4 settimane rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt sangue con anticoagulante esame colturale 4 settimane rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt sangue/siero fdc 6 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt sangue/siero rbpt 3 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt BVD feto e annessi elisa per antigene 18 rm organi elisa per antigene 18 rm sangue con anticoagulante elisa per antigene 18 rm sangue/siero elisa per antigene 18 rm sangue/siero elisa per anticorpi 12 rm-ri Diagnostica: sanità e benessere animale 26 27

16 BOVINI E BUFALINI (segue) Clostridium spp. organi esame colturale 7 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt sangue esame colturale 7 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt C. perfringens+alfa-beta-epsilon-tossina feci/intestino elisa per antigene 8 rm-fi fluidi biologici elisa per antigene 8 rm-fi Campylobacter spp. feci esame colturale 5 rm-lt-pi-gr-fi-ar-ri-vt feto e annessi esame colturale 7 rm-lt-pi-gr-fi-ar-ri-vt lavaggio prepuziale esame colturale 7 rm-lt-pi-gr-fi-ar-ri-vt organi esame colturale 5 rm-lt-pi-gr-fi-ar-ri-vt Chlamydophila spp. feto e annessi if diretta 3 rm-pi feto e annessi immunocromatografico rapido 3 rm-si-gr-ri-fi organi if diretta 3 rm-pi organi immunocromatografico rapido 3 rm-si-gr-ri-fi sangue/siero elisa per anticorpi 6 rm-si-gr-fi-ar-ri-vt tampone diagnostico if diretta 3 rm-pi tampone diagnostico immunocromatografico rapido 3 rm-si-gr-ri-fi Coronavirus feci/intestino microscopia elettronica 10 rm feci/intestino elisa per antigene 18 rm Cryptosporidium feci/intestino elisa per antigene 8 rm-ri-vt feci/intestino esame microscopico 4 rm-lt-pi-ar-ri-vt Dermatofiti cute e annessi cutanei esame colturale 15 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri Ectoparassiti cute e annessi cutanei esame microscopico 3 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Emoparassiti sangue con anticoagulante esame microscopico 3 rm-lt-si-pi-gr-ar-ri-vt Enteroparassiti feci mc master 3 rm-si-pi-ar-ri-vt feci/intestino esame microscopico 2 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt feci flottazione 2 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Enterovirus bovino feci/intestino microscopia elettronica 10 rm Esame anatomo-patologico cadavere anatomo-patologica 3 rm-lt-pi-gr-fi-ar-ri-vt feto e annessi anatomo-patologica 3 rm-lt-pi-gr-fi-ar-ri-vt organi anatomo-patologica 3 rm-lt-pi-gr-fi-ar-ri-vt Esame citologico cute e annessi cutanei esame microscopico 4 rm-gr-vt essudato/muco esame microscopico 4 rm-gr-vt neoformazione esame microscopico 4 rm-gr-vt Esame istologico neoformazione ematossilina - eosina 10 rm organi ematossilina - eosina 10 rm Escherichia coli (e.h.e.c., e.p.e.c., e.t.e.c.) feci/intestino esame colturale 5 rm-lt-pi Escherichia coli k99+ feci/intestino elisa per antigene 18 rm Febbre Q sangue/siero elisa 6 rm BHV4 feto e annessi colture cellulari 15 rm organi colture cellulari 15 rm tampone diagnostico colture cellulari 15 rm BOVINI E BUFALINI (segue) IBR feto e annessi colture cellulari 15 rm organi colture cellulari 15 rm sangue/siero elisa per anticorpi ge deleto 12 rm sangue/siero elisa per anticorpi 12 rm sangue/siero sieroneutralizzazione 18 rm tampone diagnostico colture cellulari 15 rm Klebsiella pneumoniae essudato/muco esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Leptospira bratislava sangue/siero microagglut. in campo oscuro 12 rm Leptospira canicola sangue/siero microagglut. in campo oscuro 12 rm Leptospira copenhageni sangue/siero Leptospira grippothyphosa sangue/siero microagglut. in campo oscuro 12 rm microagglut. in campo oscuro 12 rm Leptospira hardjo sangue/siero microagglut. in campo oscuro 12 rm Leptospira icterohaemorrhagiae sangue/siero microagglut. in campo oscuro 12 rm Leptospira pomona sangue/siero microagglut. in campo oscuro 12 rm Leptospira saxkoebing sangue/siero microagglut. in campo oscuro 12 rm Leptospira tarassovi sangue/siero microagglut. in campo oscuro 12 rm Leucosi latte elisa per anticorpi 7 rm-lt-pi-ri-vt sangue/siero elisa per anticorpi 7 rm-lt-pi-gr-fi-ri-vt sangue/siero agid 6 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Listeria monocytogenes feto e annessi esame colturale 7 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt organi esame colturale 7 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri Listeria spp. feto e annessi esame colturale 7 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-vt organi esame colturale 7 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Morbo d'aujeszky encefalo colture cellulari 15 rm Mycobacterium spp. essudato/muco esame colturale 8 settimane rm-vt feci ziehl neelsen 3 rm-lt-pi-fi-ar-vt organi esame colturale 8 settimane rm-vt organi ziehl neelsen 3 rm-lt-pi-fi-ar-vt tampone diagnostico esame colturale 8 settimane rm-vt Mycobacterium avium essudato/muco esame colturale 5 settimane rm-vt organi esame colturale 5 settimane rm-vt tampone diagnostico esame colturale 5 settimane rm-vt Diagnostica: sanità e benessere animale 28 29

17 BOVINI E BUFALINI (segue) BOVINI E BUFALINI (segue) Mycobacterium paratuberculosis feci dna map test 7 rm-vt feci esame colturale 90 rm-vt organi dna map test 7 rm-vt organi esame colturale 90 rmvt organi ziehl neelsen 7 rm-lt-si-pi-gr-ar-ri-vt-fi latte dna map test 7 rm-vt latte esame colturale 90 rm-vt sangue/siero elisa per anticorpi 5 rm-si-pi-gr-fi-ri-vt sangue/siero agid 3 rm-gr-si Mycobacterium tuberculosis/bovis essudato/muco esame colturale 12 settimane rm-vt organi esame colturale 12 settimane rm-vt sangue con anticoagulante gamma-interferon 4 rm tampone diagnostico esame colturale 12 settimane rm-vt Mycoplasma spp. latte esame colturale 9 rm-lt-si-gr-fi-ar-ri-vt organi esame colturale 10 rm-lt-si-gr-fi-ar-ri-vt sangue/siero elisa per anticorpi 4 rm-ri tampone diagnostico esame colturale 10 rm-lt-si-gr-fi-ar-ri-vt Neospora spp. sangue/siero elisa per anticorpi 6 rm-ri Pasteurella spp. essudato/muco esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Pestivirus feto e annessi pcr 10 rm organi pcr 10 rm Pi3 organi colture cellulari 15 rm sangue/siero elisa per anticorpi 12 rm tampone diagnostico colture cellulari 15 rm Pseudomonas aeruginosa essudato/muco esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Rabbia cadavere/encefalo if antigene 7 rm cadavere/encefalo prova biologica 32 rm Rotavirus feci/intestino agglutinazione al lattice 12 rm feci/intestino elisa per antigene 18 rm feci/intestino microscopia elettronica 10 rm Salmonella spp. feci/tampone rettale esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt feto e annessi esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt sangue e altri fluidi biologici esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Strongili polmonari feci baermann 4 rm-lt-pi-ar-ri-vt Toxoplasma spp. sangue/siero elisa 5 rm Trematodi feci sedimentazione 3 rm-lt-pi-gr-ar-ri-vt-fi Tritrichomonas foetus lavaggio prepuziale esame colturale 7 rm-lt-si-pi-fi-ar-vt-gr TSE tronco encefalico elisa per antigene 3 rm-fi tronco encefalico immunoistochimica 8 rm Virus resp. sinciziale bovino polmone colture cellulari 15 rm tampone diagnostico colture cellulari 15 rm Yersinia spp. feci esame colturale 4 settimane rm-lt-pi-gr-ar-ri-vt-fi organi esame colturale 4 settimane rm-lt-pi-gr-fi-ar-ri-vt CANIDI Adenovirus organi colture cellulari 15 rm tampone diagnostico colture cellulari 15 rm tampone diagnostico microscopia elettronica 10 rm sangue elisa sierologico (igg) 12 rm Agenti batterici prova quantitativa urine esame colturale 4 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri Agenti batterici patogeni feci/tampone rettale esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt liquidi biologici esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Agenti micotici patogeni feci esame colturale 10 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt liquidi biologici esame colturale 10 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt organi esame colturale 10 rm-lt-si-pi-gr-fi-aar-ri-vt tampone diagnostico esame colturale 10 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Analiti di chimica clinica urine prova chimico - fisica 3 rm Anaplasma phagocytophilum sangue/siero elisa per anticorpi 7 rm Antibiogramma isolato batterico diffusione in agar 3 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Bacillus anthracis organi esame microscopico 1 rm-lt-si-pi-gr-ar-ri-vt organi esame colturale 3 rm-lt-si-gr-ar-ri-vt sangue esame colturale 3 rm-lt-si-gr-ar-ri-vt sangue esame microscopico 1 rm-lt-si-pi-gr-ar-ri-vt Diagnostica: sanità e benessere animale 30 31

18 CANIDI (segue) CANIDI (segue) Bordetella bronchiseptica essudato/muco esame colturale 5 rm-lt-pi-gr-fi-ri organi esame colturale 5 rm-lt-pi-gr-fi-ar-ri tampone diagnostico esame colturale 5 rm-lt-pi-gr-fi-ri Borrelia spp. sangue/siero elisa per anticorpi 12 rm Brucella canis sangue/siero rbpt 5 rm-si-ar-ri-vt Brucella spp. feto e annessi esame colturale 15 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt latte esame colturale 4 settimane rm-lt-si-pi-gr-ar-ri-vt organi esame colturale 4 settimane rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt sangue con anticoagulante esame colturale 4 settimane rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt sangue/siero fdc 6 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt sangue/siero rbpt 3 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Clostridium spp. organi esame colturale 7 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt sangue esame colturale 7 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt C. perfringens+alfa-beta-epsilon-tossina feci/intestino elisa per antigene 8 rm-fi fluidi biologici elisa per antigene 8 rm-fi Campylobacter spp. feci esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-vt organi esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-vt Chlamydia spp. feci if diretta 3 rm-pi feci immunocromatografico rapido 3 rm-si-pi-gr-ri-fi feto e annessi if diretta 3 rm-pi feto e annessi immunocromatografico rapido 3 rm-si-pi-gr-ri-fi organi if diretta 3 rm-pi organi immunocromatografico rapido 3 rm-si-pi-gr-ri-fi sangue/siero fdc 6 rm-si tampone diagnostico if diretta 3 rm-pi tampone diagnostico immunocromatografico rapido 3 rm-si-pi-gr-ri-fi Cimurro liquido cefalo rachidiano sieroneutralizzazione 43 rm organi if antigene 9 rm sangue/siero sieroneutralizzazione 18 rm sangue/siero elisa (igm) 18 rm Coronavirus feci/intestino immunoelettromicroscopia 10 rm Dermatofiti cute e annessi cutanei esame colturale 15 rm-lt-gr-fi-ri-vt Dirofilaria immitissangue con anticoagulante knott 3 rm-pi-ar-ri sangue/siero elisa per anticorpi 6 rm Ectoparassiti cute e annessi cutanei esame microscopico 3 rm-lt-si-pi-gr-ar-ri-vt-fi Ehrlichia canis sangue/siero if indiretta (igg) 4 rm-lt-ar sangue/siero if indiretta (igm) 4 rm-ar Emoparassiti sangue con anticoagulante esame microscopico 3 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Enteroparassiti feci/intestino esame microscopico 2 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt feci flottazione 2 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Esame anatomo-patologico cadavere anatomo-patologica 3 rm-lt-pi-gr-fi-ar-ri-vt feto e annessi anatomo-patologica 3 rm-lt-pi-gr-fi-ar-ri-vt organi anatomo-patologica 3 rm-lt-pi-gr-fi-ar-ri-vt Esame citologico cute e annessi cutanei esame microscopico 4 rm-vt essudato/muco esame microscopico 4 rm-vt neoformazione esame microscopico 4 rm-vt Esame istologico neoformazione ematossilina - eosina 10 rm organi ematossilina - eosina 10 rm Escherichia coli (e.h.e.c., e.p.e.c.) feci/intestino esame colturale 5 rm-lt-pi-fi Herpesvirus feto e annessi colture cellulari 15 rm organi colture cellulari 15 rm tampone diagnostico colture cellulari 15 rm Klebsiella pneumoniae essudato/muco esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt tampone diagnostico esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-ar-ri-vt-fi Leishmania spp. Biopsia d'organo esame colturale 15 rm biopsia d'organo esame microscopico 4 rm-pi-fi organi esame microscopico 4 rm-pi-fi organi esame colturale 15 rm sangue/siero if indiretta (igg) 4 rm-lt-si-pi-fi-ar-vt sangue/siero if indiretta (igm) 4 rm Leptospira bratislava sangue/siero microagglut. In campo oscuro 12 rm Leptospira canicola sangue/siero microagglut. In campo oscuro 12 rm Leptospira copenhageni sangue/siero microagglut. In campo oscuro 12 rm Leptospira grippothyphosa sangue/siero microagglut. In campo oscuro 12 rm Leptospira hardjo sangue/siero microagglut. In campo oscuro 12 rm Leptospira icterohaemorrhagiae sangue/siero microagglut. In campo oscuro 12 rm Leptospira pomona sangue/siero microagglut. In campo oscuro 12 rm Leptospira saxkoebing sangue/siero microagglut. In campo oscuro 12 rm Diagnostica: sanità e benessere animale 32 33

19 CANIDI (segue) CANIDI (segue) Leptospira tarassovi sangue/siero microagglut. In campo oscuro 12 rm Listeria monocytogenes organi esame colturale 7 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Morbo d'aujeszkyencefalo colture cellulari 15 rm sangue/siero elisa per anticorpi ge deleto 18 rm Mycobacterium spp essudato/muco esame colturale 8 settimane rm-vt organi esame colturale 8 settimane rm-vt organi ziehl neelsen 3 rm-lt-pi-ar-vt-gr-fi tampone diagnostico esame colturale 8 settimane rm-vt Mycobacterium avium essudato/muco esame colturale 5 settimane rm-vt organi esame colturale 5 settimane rm-vt tampone diagnostico esame colturale 5 settimane rm-vt Mycobacterium tuberculosis/bovis essudato/muco esame colturale 12 settimane rm-vt organi esame colturale 12 settimane rm-vt tampone diagnostico esame colturale 12 settimane rm-vt Mycoplasma spp. organi esame colturale 10 rm-lt-si-gr-fi-ri-vt tampone diagnostico esame colturale 10 rm-lt-si-gr-fi-ri-vt Neospora spp. sangue/siero elisa per anticorpi 6 rm Papillomatosi neoformazioni cutanee microscopia elettronica 10 rm Parvovirus feci/intestino immunoelettromicroscopia 10 rm feci/intestino agglutinazione al lattice 12 rm organi colture cellulari 15 rm sangue elisa sierologico (igg) 12 rm Pasteurella spp. essudato/muco esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt organi esame colturale 5 rm-lt-si-gr-fi-ar-ri-vt Pseudomonas aeruginosa essudato/muco esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Rabbia cadavere/encefalo if antigene 7 rm cadavere/encefalo prova biologica 32 rm Rabbia - dosaggio anticorpi sangue/siero sieroneutralizzazione (favn) 19 rm Rickettsia gruppo sf sangue/siero if indiretta (igm) 6 rm sangue/siero if indiretta (igg) 6 rm Rotavirus feci/intestino agglutinazione al lattice 12 rm feci/intestino microscopia elettronica 10 rm Salmonella spp. Feci/tampone rettale esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt feto e annessi esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt sangue e altri fluidi biologici esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Toxoplasma spp. sangue/siero if indiretta (igm) 5 rm sangue/siero if indiretta (igg) 5 rm Trypanosoma spp. sangue con anticoagulante esame microscopico 2 rm-pi-ar Yersinia spp. Feci esame colturale 5 rm-lt-pi-gr-fi-ar-ri-vt organi esame colturale 5 rm-lt-pi-gr-fi-ar-ri-vt CAPRINI Agenti mastidogeni latte esame colturale 4 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Agenti batterici - prova quantitativa urine esame colturale 4 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri Agenti batterici patogeni feci/tampone rettale esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt feto e annessi esame colturale 7 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt liquidi biologici esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Agenti micotici patogeni feci esame colturale 10 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt feto e annessi esame colturale 10 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt liquidi biologici esame colturale 10 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt organi esame colturale 10 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt tampone diagnostico esame colturale 10 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Analiti di chimica clinica urine prova chimico - fisica 3 rm Anaplasma phagocytophilum sangue/siero elisa per anticorpi 7 rm Antibiogramma isolato batterico diffusione in agar 3 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Artrite Enecefalite Caprina (caev) sangue/siero elisa sierologico 12 rm Diagnostica: sanità e benessere animale 34 35

20 CAPRINI (segue) CAPRINI (segue) Bacillus anthracis organi esame microscopico 1 rm-lt-si-pi-gr-ar-ri-vt-fi organi esame colturale 3 rm-lt-si-gr-ar-ri-vt-fi pelli per la trasformazione esame colturale 5 rm-lt-ar-ri-vt-fi sangue esame colturale 3 rm-lt-si-gr-fi-ar-ri-vt sangue esame microscopico 1 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Blue Tongue sangue con anticoagulante pcr 23 rm sangue/siero elisa per anticorpi 12 rm-lt-pi-gr-fi-ar-vt Border disease feto e annessi elisa per antigene 18 rm feto e annessi pcr 10 rm organi elisa per antigene 18 rm organi pcr 10 rm sangue/siero elisa per anticorpi 12 rm Brucella spp. feto e annessi esame colturale 15 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt latte esame colturale 4 settimane rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt organi esame colturale 4 settimne rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt sangue con anticoagulante esame colturale 4 settimane rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt sangue/siero fdc 6 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt sangue/siero rbpt 3 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Clostridium spp. organi esame colturale 7 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt sangue esame colturale 7 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt C. perfringens+alfa-beta-epsilon-tossina feci/intestino elisa per antigene 8 rm-fi fluidi biologici elisa per antigene 8 rm-fi Campylobacter spp. feci esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt feto e annessi esame colturale 7 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt organi esame colturale 7 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Chlamydia spp. feci if diretta 3 rm-pi feci immunocromatografico rapido 3 rm-si-pi-gr-ri-fi feto e annessi if diretta 3 rm-pi feto e annessi immunocromatografico rapido 3 rm-si-pi-gr-ri-fi organi if diretta 3 rm-pi organi immunocromatografico rapido 3 rm-si-pi-gr-ri-fi sangue/siero elisa per anticorpi 6 rm-si-gr-fi-ar-vt tampone diagnostico if diretta 3 rm-pi tampone diagnostico immunocromatografico rapido 3 rm-si-pi-gr-ri-fi Coronavirus feci/intestino microscopia elettronica 10 rm Cryptosporidium feci/intestino elisa per antigene 4 rm-vt feci/intestino esame microscopico 4 rm-pi-ar-ri-vt Dermatofiti cute e annessi cutanei esame colturale 15 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Ectima contagiosocute e annessi cutanei microscopia elettronica 10 rm Ectoparassiti cute e annessi cutanei esame microscopico 3 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Emoparassiti sangue con anticoagulante esame microscopico 3 rm-lt-si-pi-gr-ar-ri-vt Enteroparassiti feci mc master 3 rm-si-pi-ar-ri-vt feci/intestino esame microscopico 2 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt feci flottazione 2 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Esame anatomo-patologico cadavere anatomo-patologica 3 rm-lt-pi-gr-fi-ar-ri-vt feto e annessi anatomo-patologica 3 rm-lt-pi-gr-ar-ri-vt organi anatomo-patologica 3 rm-lt-pi-gr-fi-ar-ri-vt Esame citologico cute e annessi cutanei esame microscopico 4 rm-gr-vt essudato/muco esame microscopico 4 rm-gr-vt neoformazione esame microscopico 4 rm-gr-vt Esame istologico neoformazione ematossilina - eosina 10 rm organi ematossilina - eosina 10 rm Escherichia coli (e.h.e.c., e.p.e.c., e.t.e.c.) feci/intestino esame colturale 5 rm-lt-pi Escherichia coli k99+ feci/intestino elisa per antigene 18 rm Febbre Q sangue/siero elisa 6 rm Herpesvirus feto e annessi colture cellulari 15 rm sangue/siero sieroneutralizzazione 18 rm tampone diagnostico colture cellulari 15 rm Klebsiella pneumoniae essudato/muco esame colturale 5 rm-lt-si-pi-gr-fi-ar-ri-vt Leptospira bratislava sangue/siero microagglut. In campo oscuro 12 rm Leptospira canicola sangue/siero microagglut. In campo oscuro 12 rm Leptospira copenhageni sangue/siero microagglut. In campo oscuro 12 rm Leptospira grippothyphosa sangue/siero microagglut. In campo oscuro 12 rm Leptospira hardjo sangue/siero microagglut. In campo oscuro 12 rm Leptospira icterohaemorrhagiae sangue/siero microagglut. in campo oscuro 12 rm Diagnostica: sanità e benessere animale 36 37

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee

Dettagli

PNAA biennio 2006-2007- Esami condotti nella Regione Lazio sui mangimi per animali destinati alla produzione di derrate alimentari Bovini da latte

PNAA biennio 2006-2007- Esami condotti nella Regione Lazio sui mangimi per animali destinati alla produzione di derrate alimentari Bovini da latte CONTROLLI NELLA FILIERA ALIMENTARE PER LA RICERCA DI RESIDUI DI SOSTANZE INDESIDERATE DA PARTE DEI SERVIZI DI SANITA PUBBLICA VETERINARIA DELLA REGIONE LAZIO Le diossine sono un gruppo di 210 sostanze

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it CARTA DEI SERVIZI Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA Telefono 06 47825272 Fax 06 23328733 E-mail intesaecm@siared.it Sito Internet www.aaroiemac.it www.siared.it Orario di assistenza Lunedi

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Modalità di prelievo, conservazione e conferimento dei campioni

Modalità di prelievo, conservazione e conferimento dei campioni Modalità di prelievo, conservazione e conferimento dei campioni L applicazione di una corretta pratica di campionamento è essenziale per ottenere risultati affidabili nelle successive fasi analitiche.

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE... Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6

Dettagli

Guida ai Servizi Revisione 4 del 14/04/2015 Pagina 1 di 10

Guida ai Servizi Revisione 4 del 14/04/2015 Pagina 1 di 10 LABORATORIO SANITA PUBBLICA Via Bufardeci 22- SIRACUSA Guida ai Servizi Revisione 4 del 14/04/2015 Pagina 1 di 10 INDICE 1. INTRODUZIONE... 3 1.1 PRESTAZIONI EROGATE... 4 2. MODALITÀ DI ACCESSO... 5 2.1

Dettagli

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE in Medicina Veterinaria durata: 5 anni

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE in Medicina Veterinaria durata: 5 anni in Medicina Veterinaria durata: 5 anni durata 5 anni Accesso: programmato (50 posti) Prova di ammissione: 90 quiz a risposta multipla su materie come chimica, fisica, matematica, biologia, capacita logiche

Dettagli

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE SIP EVENTO RESIDENZIALE DI ELEVATO LIVELLO FORMATIVO. (Golden Pediatric Event)

REGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE SIP EVENTO RESIDENZIALE DI ELEVATO LIVELLO FORMATIVO. (Golden Pediatric Event) REGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE SIP DI EVENTO RESIDENZIALE DI ELEVATO LIVELLO FORMATIVO (Golden Pediatric Event) La Società Italiana di Pediatria, in coerenza con i propri fini statutari che prevedono

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online di I Livello 60 Crediti Formativi (CFU) 1. Premesse In base al dato riportato dal Sole

Dettagli

Allegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità

Allegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità Criteri per la selezione e il finanziamento di progetti da realizzare nell ambito del Protocollo di intesa tra l Autorità per l energia elettrica e il gas e il Consiglio nazionale dei consumatori e degli

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA - 1 - INDICE REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA 3 ART. 1 3 ART. 2 3 ART. 3 3 ART. 4 4 ART. 5 4 ART. 6 4 ART. 7 4 ART.8 4 ART. 9 4 ART.

Dettagli

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE UNI EN ISO 22000 PACKAGING

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE UNI EN ISO 22000 PACKAGING Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.it Pag. 1 di 5 SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014 Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei

Dettagli

(D.M. 270/2004) Classe: L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali

(D.M. 270/2004) Classe: L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali Agraria Laurea in Scienze agrarie 9 Corso di laurea in Scienze agrarie DURATA NORMALE 3 anni CREDITI 180 SEDE Udine ACCESSO Libero (D.M. 270/2004) Classe: L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL CORSO PER ESPERTI IN MARKETING & COMUNICAZIONE

SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL CORSO PER ESPERTI IN MARKETING & COMUNICAZIONE Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: corsi@cepas.it Sito internet: www.cepas.it Pag. 1 di 5 SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL 1 22.03.2002 Rev. Generale

Dettagli

CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN SICUREZZA AGROALIMENTARE ORGANIZZATO DALL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA

CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN SICUREZZA AGROALIMENTARE ORGANIZZATO DALL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN SICUREZZA AGROALIMENTARE ORGANIZZATO DALL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA Corso di perfezionamento in: IGIENE DELLE PRODUZIONI ANIMALI E ALIMENTARI: RUOLO DEL MEDICO VETERINARIO

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA

SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA COSA È IN PRATICA UN SISTEMA DI GESTIONE? L insieme delle regole e dei processi di funzionamento di un organizzazione. Comprende:

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

LINEE GUIDA DEL CoLAP. Legge 4/13 REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

LINEE GUIDA DEL CoLAP. Legge 4/13 REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO LINEE GUIDA DEL CoLAP Legge 4/13 REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Premessa (articoli 1, 2 ) I professionisti che esercitano

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE DELL ENERGIA (S.G.E.)

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE DELL ENERGIA (S.G.E.) Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.it sigla: SH 193 Pag. 1 di 5 AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI (S.G.E.) 0 01.10.2013

Dettagli

CEPAS Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: scrivi_a@cepas.it Sito internet: www.cepas.it

CEPAS Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: scrivi_a@cepas.it Sito internet: www.cepas.it Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: scrivi_a@cepas.it Sito internet: www.cepas.it Pag. 1 di 5 0 12.07.2007 1ª Emissione Presidente Comitato di Certificazione Presidente

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale ambientale di Piero Frediani * Ciampolini A. (a cura di). L innovazione per lo sviluppo locale ISBN 88-8453-362-7 (online) 2005 Firenze University Press Nell Anno Accademico 1996-97 l Università di Firenze

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4 1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario

Dettagli

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI Relazione Con le Istruzioni sulla trattazione dei reclami (di seguito, Istruzioni ) la COVIP intende procedere nella realizzazione di interventi volti ad accrescere

Dettagli

Cesvot insieme a Crescit per promuovere il Servizio Civile Regionale nelle associazioni. SERVIZIO CIVILE

Cesvot insieme a Crescit per promuovere il Servizio Civile Regionale nelle associazioni. SERVIZIO CIVILE Cesvot insieme a Crescit per promuovere il Servizio Civile Regionale nelle associazioni. SERVIZIO CIVILE Cesvot insieme a CRESCIT per promuovere il SERVIZIO CIVILE REGIONALE nelle Associazioni foto di

Dettagli

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DEL LAZIO E DELLA TOSCANA M. ALEANDRI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DEL LAZIO E DELLA TOSCANA M. ALEANDRI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DEL LAZIO E DELLA TOSCANA M. ALEANDRI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE n..277. del 07.07.2014 OGGETTO: Procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando

Dettagli

LEGISLAZIONE SU RICERCA E INNOVAZIONE. VENETO Legge Regionale n.3 del 28/1/1997

LEGISLAZIONE SU RICERCA E INNOVAZIONE. VENETO Legge Regionale n.3 del 28/1/1997 LEGISLAZIONE SU RICERCA E INNOVAZIONE VENETO Legge Regionale n.3 del 28/1/1997 Anno legislazione:1997 Oggetto legislazione: promozione della diffusione di strumenti, metodologie e sistemi finalizzati a

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza

Dettagli

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. 1 FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE 2 INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate 3 2. Autore del manuale delle procedure interne 3 3.

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLE REGIONI LAZIO E TOSCANA. Via Appia Nuova 1411-00178 Roma P.IVA:00887091007 - C.F.

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLE REGIONI LAZIO E TOSCANA. Via Appia Nuova 1411-00178 Roma P.IVA:00887091007 - C.F. ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLE REGIONI LAZIO E TOSCANA Via Appia Nuova 1411-00178 Roma P.IVA:00887091007 - C.F.: 00422420588 Scadenza presentazione domande: AVVISO FINALIZZATO ALLA FORMAZIONE

Dettagli

COMMISSIONE FORMAZIONE

COMMISSIONE FORMAZIONE COMMISSIONE FORMAZIONE ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Componenti Barbara Giacconi Silvia Eugeni Michela Bomprezzi Orazio Coppe N. incontri 12 Obbiettivi inizi 1. Dialogo e confronto con gli iscritti.

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ MANUALE DELLA QUALITÀ RIF. NORMA UNI EN ISO 9001:2008 ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE NAZIONALE EDUCATORI CINOFILI iscritta nell'elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni

Dettagli

Piano di Sviluppo Competenze

Piano di Sviluppo Competenze Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,

Dettagli

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia Centro Territoriale di Supporto Calcedonia Istituto Comprensivo Calcedonia Via A. Guglielmini, 23 - Salerno Tel: 089792310-089792000/Fax: 089799631 htpp//www.icscuolacalcedoniasalerno.gov.it REGOLAMENTO

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

La carta dei servizi al cliente

La carta dei servizi al cliente La carta dei servizi al cliente novembre 2013 COS E LA CARTA DEI SERVIZI La Carta dei Servizi dell ICE Agenzia si ispira alle direttive nazionali ed europee in tema di qualità dei servizi e rappresenta

Dettagli

REV. 6 PAG. 1/6 MANUALE INFORMATIVO

REV. 6 PAG. 1/6 MANUALE INFORMATIVO REV. 6 PAG. 1/6 MANUALE INFORMATIVO MANUALE INFORMATIVO REV. 6 PAG. 2/6 1 PRESENTAZIONE DEL CONSORZIO Il Consorzio Multisettoriale Piemontese, nuova denominazione del Consorzio Aziende Metalmeccaniche

Dettagli

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in

Dettagli

1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA

1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA INTRODUZIONE: 1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA 1. IL PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE. 2. IL FLUSSO

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

Misura Ricorso a servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e forestali codice 114 (art. 20, a, iv, art. 24 del reg.

Misura Ricorso a servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e forestali codice 114 (art. 20, a, iv, art. 24 del reg. Misura Ricorso a servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e forestali codice 114 (art. 20, a, iv, art. 24 del reg. CE1698/05) Riconoscimento degli organismi abilitati all erogazione di

Dettagli

4 BANDO REGIONALE C.R.I. LAZIO CORSO ISTRUTTORI FULL-D

4 BANDO REGIONALE C.R.I. LAZIO CORSO ISTRUTTORI FULL-D 4 BANDO REGIONALE C.R.I. LAZIO CORSO ISTRUTTORI FULL-D (O.P. 10/14 del 15.01.2014) PREMESSA Con O.P. 10/14 del 15 gennaio 2014, il Comitato Centrale ha approvato il nuovo Progetto Manovre Salvavita in

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre

Dettagli

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

REGOLAMENTO CENTRI DI RICERCA

REGOLAMENTO CENTRI DI RICERCA REGOLAMENTO CENTRI DI RICERCA (con la modifiche proposta al Senato Accademico nella seduta del 25 novembre 2014 e deliberate dal Comitato Esecutivo nella seduta del 10 dicembre 2014) Regolamento del Centro

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona LA CERTIFICAZIONE Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona Qualità Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000/00) Requisito Esigenza

Dettagli

Il tecnico della Prevenzione tra tutela dell ambiente e sicurezza nei luoghi di lavoro

Il tecnico della Prevenzione tra tutela dell ambiente e sicurezza nei luoghi di lavoro Il tecnico della Prevenzione tra tutela dell ambiente e sicurezza nei luoghi di lavoro LE PROFESSIONI SANITARIE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEL TERZO MILLENNIO Brescia 06/10/2006 T.d.P. Katia Razzini

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE LA FORMAZIONE PROFESSIONALE I corsi di formazione professionale permettono di integrare le conoscenze scolastiche o di acquisire nuove conoscenze e competenze in ambiti diversi dall indirizzo di studio

Dettagli

Buone pratiche di sperimentazione clinica negli animali dei medicinali veterinari

Buone pratiche di sperimentazione clinica negli animali dei medicinali veterinari negli animali dei medicinali veterinari Modelli innovativi di lotta alla varroa: l acido formico in gel. Dr. Salvatore Macrì Dirigente Veterinario Ministero della Salute Roma Istituto Zooprofilattico Sperimentale

Dettagli

IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DELLA SALUTE Testo aggiornato al 20 settembre 2013 Decreto ministeriale 26 marzo 2013 Gazzetta Ufficiale 8 agosto 2013, n. 185 Contributo alle spese dovuto dai soggetti pubblici e privati e dalle società scientifiche

Dettagli

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE ALLEGATO 1 Criteri di partecipazione per la realizzazione di un programma sperimentale di sport terapia per persone con disabilita. D.G.R. 28/68 del 24/06/2011 L Assessorato dell Igiene e Sanità e dell

Dettagli

Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR

Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR 2012-2014 1 1. PREMESSA L art. 2, comma 138, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre

Dettagli

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2

Dettagli

Norme di attuazione del Regolamento di formazione professionale continua del dottore commercialista

Norme di attuazione del Regolamento di formazione professionale continua del dottore commercialista CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI Norme di attuazione del Regolamento di formazione professionale continua del dottore commercialista (approvate nella seduta consiliare del 26 novembre 2002)

Dettagli

AVVISO PUBBLICO PER L ISTITUZIONE DELL ELENCO DI ESPERTI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI FORMATIVI FINANZIATI DAL FONDO SOCIALE EUROPEO

AVVISO PUBBLICO PER L ISTITUZIONE DELL ELENCO DI ESPERTI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI FORMATIVI FINANZIATI DAL FONDO SOCIALE EUROPEO MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Ufficio Centrale OFPL REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale Servizio Programmazione,

Dettagli

Curriculum Formativo Professionale

Curriculum Formativo Professionale Curriculum Formativo Professionale Informazioni personali Cognome Nome Petrucci Roberto Indirizzo 7, Via Rieti, 03100, Frosinone. Italia Telefono 0775.882365 Mobile 3928579025 Fax 0775.882365 E-mail petrucci_roberto@libero.it

Dettagli

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI Art. 1 (Finalità e oggetto della legge) 1. La presente legge, nel rispetto del decreto legislativo 2 febbraio 2006,

Dettagli

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 (Art. 11 comma 1 e comma 8) lettera a) del D.Lgs. n. 150/2009) ENTE PARCO REGIONALE DELLA MAREMMA via del Bersagliere, 7/9-58100 Alberese

Dettagli

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104

9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 Indirizzi per l attività di gestione degli elenchi regionali degli operatori biologici e dei concessionari

Dettagli

Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager

Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager ALLEGATO A Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager tra: Regione Toscana, INAIL Toscana, Università degli Studi di Firenze, Pisa e Siena, Confindustria

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

L articolazione degli uffici di tipo B supporta l articolazione operativa per competenza ed in particolare:

L articolazione degli uffici di tipo B supporta l articolazione operativa per competenza ed in particolare: Riorganizzazione della struttura di supporto alle attività del CIV della V consiliatura e conseguenti modifiche al Regolamento di funzionamento del CIV Il regolamento di funzionamento del CIV prevede che

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 65 BIS DEL 12 DICEMBRE 2005

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 65 BIS DEL 12 DICEMBRE 2005 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 65 BIS DEL 12 DICEMBRE 2005 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 18 novembre 2005 - Deliberazione N. 1584 - Area Generale di Coordinamento N.

Dettagli

DGR n. 39-9947 del 14.7.2003

DGR n. 39-9947 del 14.7.2003 DGR n. 39-9947 del 14.7.2003 Individuazione della funzione di Coordinamento Regionale delle donazioni e dei prelievi. Nomina del Coordinatore Regionale delle donazioni e dei prelievi. Consolidamento funzioni

Dettagli

Convegno internazionale: "Ausili e soluzioni per la qualità della vita in una società che cambia: sfide e opportunità" - Bologna 16 Dicembre 2010

Convegno internazionale: Ausili e soluzioni per la qualità della vita in una società che cambia: sfide e opportunità - Bologna 16 Dicembre 2010 LA RETE TERRITORIALE DEI LABORATORI AZIENDALI PER GLI AUSILI DELLA REGIONE TOSCANA Marco Tagliaferri ISTITUZIONE, ATTIVAZIONE E SVILUPPO Settore Servizi alla Persona sul Territorio PSR 1999 2001 le aziende

Dettagli

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente Pag. 1 di 5 Qualità/Ambiente L azienda Di Leo Nobile S.p.A. è nata nel 1956 a Castel San Giorgio (Sa) ed è uno stabilimento di circa m² 16.591 di cui 10.000 m² coperti, nel quale è concentrata l attività

Dettagli

Sede del corso : NOVARA - Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute

Sede del corso : NOVARA - Facoltà di Medicina, Chirurgia e Scienze della Salute La presente scheda di approfondimento si riferisce ai corsi a immatricolazione nell a. a. 010-011. Per ulteriori informazioni si rimanda all Ufficio di Presidenza di Facoltà. Corso di Laurea in TECNICHE

Dettagli

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA, LE UNIVERSITA DI FIRENZE PISA E SIENA E LE AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA, LE UNIVERSITA DI FIRENZE PISA E SIENA E LE AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA, LE UNIVERSITA DI FIRENZE PISA E SIENA E LE AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE PER LA IMPLEMENTAZIONE DELL ATTIVITA DI DIDATTICA E DI RICERCA ALL INTERNO DELLE

Dettagli

AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA

AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA 1/6 Premessa Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Bologna ha la finalità di prevenire le malattie,

Dettagli

Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015. 3 febbraio 2014

Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015. 3 febbraio 2014 Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015 3 febbraio 2014 Si aprono le iscrizioni Da oggi al 28 febbraio sono aperte le iscrizioni alle scuole statali, alle scuole paritarie,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli