SOLIDARIETA è PROGRESSO
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- Leone Corradi
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2 1. motivo del progetto: SOLIDARIETA è PROGRESSO 2. Titolare del progetto: Comunità Montana dei Monti Azzurri Ente capofila Ambito Territoriale Sociale XVI Referente: Lambertucci Giulio Coordinatore ATS XVI Indirizzo: Via Piave n.12 SAN GINESIO Telefono; Fax: Analisi contesto territoriale. Breve descrizione del contesto di riferimento, facendo attenzione ad esplicitare in maniera chiara quali sono i bisogni e le riflessioni che hanno indotto la presentazione del progetto, interventi e servizi in atto pubblici e privati Parte II B RILEVAZIONE PRIMO SEMESTRE 2009 Premessa di metodo I dati su cui si basa quest analisi fanno riferimento agli utenti dei CdA della Diocesi di Macerata del semestre gennaiogiugno Dei 6 CdA presenti sul nostro territorio diocesano, abbiamo raccolto i dati di 5 di essi. Voler realizzare un primo monitoraggio a sei mesi dell inizio dell anno, evidenzia una tappa importante di un percorso di crescita che sta portando avanti la nostra Caritas Diocesana. Tab. 1 Distribuzione dei CdA rispondenti per vicarie N Vicarie della Diocesi di Macerata n. CdA coinvolti CdA coinvolti Popolazione Vicaria CdA Centro d Ascolto e di prima accoglienza via Zara 1 3 CdA Gruppo Volontariato Vincenziano Macerata CdA Parrocchia San Francesco Tolentino 1 CdA Parrocchia San Catrevo Recanati 2 CdA Ass. Tabor SGB Porto Recanati CdA Ass. L Altro Cingoli Treia TOT
3 Le informazioni richieste dai volontari/animatori Caritas corrispondono alle medesime del : informazioni di tipo anagrafico, che riguardano la sfera abitativa, occupazionale, relazionale 2. Le variabili di particolare importanza sono (da 19 a 21): i bisogni, le richieste e gli interventi. I bisogni rappresentano le problematiche che riesce a cogliere l occhio, l orecchio attento di chi fa ascolto. Spesso non è sufficiente un solo colloquio per avere chiaro il quadro dei bisogni. Ecco perchè l operatore caritas deve approfondire la conoscenza della situazione, così da cogliere quelle sfumature che differenziano il bisogno inespresso dalla richiesta che è invece esplicita e diretta. 1. IDENTIFICATIVO DELL UTENTE 12. CON CHI VIVE 2. ANNO DI NASCITA 13. NUMERO DEI CONVIVENTI 3. SESSO 14. CONIUGE/PATNER CONVIVENTE 4. STATO CIVILE 15. FIGLI MINORI CONVIVENTI 5. ISTRUZIONE 16. FIGLI RIMASTI IN PATRIA 6. CITTADINANZA 17. FIGLI MINORI RIMASTI IN PATRIA 7. CITTADINANZA STRANIERA: NAZIONE 19. BISOGNI 8. POSSESSO DI PERMESSO DI SOGGIORNO (per i cittadini stranieri) 20. RICHIESTE FORMULATE 9. DIMORA ABITUALE (con o senza fissa dimora) 21. INTERVENTI EFFETTUATI 10. CONDIZIONE PROFESSIONALE 11. GRUPPO DI APPARTENENZA Difficoltà riscontrate nella rilevazione Nella raccolta dei dati abbiamo rilevato non poche problematiche: - la ripetizione di medesime schede nel programma OSPO; - frequentemente non viene specificata la variabile di bisogno-problema; - la difficoltà di aggiornare le schede e da parte dei singoli CdA e da parte del database di raccolta; - la fatica dei diversi CdA, di passare dalla registrazione cartacea a quella digitale, per una più veloce e fruibile registrazione e consultazione, dove si abbasserebbe anche il margine d errore. Qui di seguito elenchiamo le variabili per cui è risultata molto consistente la quota di risposta mancata (per distrazione dell operatore, per mancata richiesta, per mancata risposta). Tab. 2 Dati mancanti per ciascuna variabile di rilevazione Dato mancante Dato mancante Variabili v.a. % Figli minori conviventi ,69 Figli minori rimasti in patria ,64 Figli non conviventi ,11 Figli rimasti in patria ,00 Professionalità ,69 N dei conviventi ,59 Comune dimora abituale ,91 Figli minori conviventi ,52 Dimora abituale ,93 Ha figli ,16 Religione ,31 Indirizzo di residenza ,85 Comune di residenza ,59 Istruzione 97 12,86 Fascia di reddito mensile 77 10,21 1 Cfr. DOSSIER REGIONALE 2006 sulle POVERTA nelle MARCHE 2 Le variabili relazionali (da 12 a 18) sono info più approfondite che vengono registrate solo per le persone che si conoscono meglio 3
4 Fonte: Caritas OSPO3 Classe di età 65 8,62 Anno di nascita 65 8,62 Coniuge/Patner convivente 58 7,69 Possesso abitazione 42 5,57 Condizione professionale 40 5,30 La qualità dei dati si può considerare molto buona (percentuale inferiore al 20%) solamente per poche variabili: sesso; cittadinanza; stato civile; con chi vive. È invece pessima la qualità delle variabili: figli minori conviventi; figli minori rimasti in patria; figli non conviventi; figli rimasti in patria, professionalità e n. dei conviventi. I risultati descritti nelle pagine successive faranno riferimento solo ai dati disponibili: per ogni elaborazione sarà indicato il valore assoluto di riferimento. Approfondimento dei dati Situazione socio-anagrafica Nei primi sei mesi del 2009, le 754 persone che si sono rivolte ai CdA prima elencati, sono risultate in grande maggioranza donne (64%). Questo dato, che riconferma le precedenti rilevazioni, può essere spiegato sia dalla fragilità della condizione femminile in alcuni contesti, sia dal ruolo che le donne rivestono all interno delle famiglie di appartenenza, per cui spesso sono portavoce di situazioni di disagio che coinvolgono anche altri membri del nucleo..da completare con la documentazione in arrivo da parte della Caritas Diocesi di Macerata. 4
5 4. Obiettivi I Coordinatori degli AA.TT.SS. presenti nel territorio della (Provincia di Macerata), in coerenza con le criticità evidenziate dal contesto territoriale sopra descritto, con gli obiettivi emersi dal Tavolo reg.le di contrasto alla povertà estrema ed esclusione sociale ed in linea con le priorità descritte nella DGR n.1418 del e Decreto n.9 del , hanno predisposto un Progetto interambito/area vasta. Quest ultimo è stato il risultato di un lavoro condiviso e concertato all interno di diverse riunioni ( 12,14,15 ottobre 2009) cui hanno partecipato i Coordinatori dei 5 Ambiti Territoriali Sociali, i referenti della Provincia di Macerata ed una rappresentanza (7) degli Enti del 3 Settore operanti nel territorio degli AA.TT.SS. Al temine della riunione (12 ottobre) del Tavolo permanente sono stati condivisi i seguenti obiettivi specifici di contrasto alle varie forme di povertà estrema ed esclusione sociale e dato mandato ad un Gruppo di lavoro ristretto di elaborare la conseguente proposta progettuale. OBIETTIVI SPECIFICI 1. Condivisione e attivazione di percorsi orientati al graduale passaggio da azioni di semplice assistenza e/o beneficenza verso la presa in carico di soggetti in situazione di povertà estrema ed esclusione sociale per attuare un percorso di accompagnamento e superamento del disagio sociale; 2. Superare l attuale modalità di erogazione dei pacchi alimentare, azione effettuata da tutti gli Enti del Terzo sottore presenti nel territorio, per condividere modalità operative efficaci e di ottimizzazione delle risorse esistenti, possibilmente in linea con le migliore esperienze nazionali. 3. Avvio del processo di messa in rete degli attuali interventi di contrasto alla povertà per un azione più sinergica ed incisiva del Sistema integrato degli interventi e servizi sociali di ATS e più in generale con il settore del Lavoro, della Formazione Professionale e della Sanità; 4. Attivazione di un permanete monitoraggio, coordinamento e messa in rete dei servizi ed interventi già presenti nel territorio della Provincia di Macerata relativi all Area della Povertà ed esclusione sociale. 5. Destinatari: Il progetto è rivolto alle persone e ai nuclei familiari in situazione di povertà estrema o in stato di bisogno primario e alle persone senza fissa dimora, come previsto dal Decreto n. 9/PFI_05 del 22/09/2009 ( Destinatari degli interventi ) e dalla DGR 1418/2009. La stessa Legge 328/2000 all art. 1 afferma che La repubblica italiana assicura alle persone e alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi sociali, promuove intereventi per garantire, promuove interventi per garantire la qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza; previene, elimina o riduce le condizioni di disabilità, di bisogno e di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e in condizioni di non autonomia ed all art. 2 comma 3 I soggetti in condizioni di povertà o con limitato reddito o con incapacità di provvedere alle proprie esigenze per inabilità di ordine fisico e psichico, con difficoltà di inserimento sociale nella vita e nel mercato del lavoro..accedono prioritariamente al sistema di interventi e servizi sociali. 5
6 6. Interventi e servizi nel sistema integrato: Le attività al momento più significative e rilevate dai cinque Ambiti Territoriali Sociali compresi nel territorio provinciale di Macerata sono : ASSOCIAZIONE CARITAS DIOCESI DI MACERATA: - Comunità alloggio per gestanti e donne con figli a carico Le casette Casa Luisa (i destinatari sono gestanti e donne con figli a carico, segnate da storie di violenza intra ed extra-familiare, in situazione di disagio sociale, abitativo e familiare che tentano di intraprendere un nuovo percorso di vita). - Accoglienza e Segretariato Sociale; - Corso di Lingua Italiana ( i corsi sono rivolti agli immigrati residente e/o domiciliati in provincia di Macerata, che necessitano di una prima alfabetizzazione in lingua italiana al fine di facilitare la loro integrazione ); - Progetto Voglio Capire ; - Progetto di Santa Croce ; (Tre proposte : Piano terra centro aggregazione/formazione ragazzi; Primo Piano: Centro pe l infanzia: asilo nido e baby sitting; Secondo Piano: Centro aggregazione adulti); ASSOCIAZIONE CARITAS VICARIALE DI S.SEVERINO MARCHE: - Ascolto - Progetti di assistenza personalizzati - Alimenti Pasti caldi - Vestiario (nuovo e seminuovo) Altri beni reperiti (mobilio, ecc.) - Alloggio temporaneo e di emergenza Servizio doccia - Consulenze specialistiche di tipo socio sanitario e legale - Segretariato sociale L attività del Centro di Ascolto e della Caritas Vicariale in generale, è tutta orientata a costruire rapporti e creare relazioni positive, non solo tra persone, ma anche tra Istituzioni. Orientata alla promozione umana ed accrescere il patrimonio umano del nostro territorio. Guarda a tutti gli Ambiti sociali cittadini, potremmo dire che punta a realizzare un progetto città. Per questi obiettivi: - Realizza iniziative di formazione e sensibilizzazione (Convegni cittadini su tematiche varie). - Si rapporta periodicamente con i Servizi sociali pubblici. - Ha promosso un concorso per le Scuole di 1 grado. - Collabora con alcune Fondazioni presenti localmente. - Collabora con alcune Associazioni presenti localmente (Consultorio Familiare Il Prisma; Oratorio Interparrocchiale; Università della terza età; Mov. Per la vita; Ordine Vincenziano). Ha avviato esperienze di volontariato organizzato (Casa di Riposo). ASSOCIAZIONE CARITAS VICARIALE DI SARNANO SAN GINESIO: Sintesi servizi attualmente erogati tramite il Centro di Ascolto ed impostazione programmatica delle attività - Trasporto sociale; 6
7 - Centri sociali; - Pacchi alimentari; - Vestiario e altri beni reperiti (mobilio, ecc.) - Si rapporta periodicamente con i Servizi sociali pubblici. ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO IL LUME : - centro di ascolto; - aiuti alla famiglie disagiate; - casa di accoglienza; - centro di mediazione sociale; - aiuti alle famiglie separata; - sostegno linguistico a donne straniere; - pacchi alimentari; - taxi sociale; - pulmino trasporto disabili; - spazio bambini, bambine e famiglie; - emporio alimentare; - collaborazione lavoro. GRUPPO VINCENZIANO PROVINCIA DI MACERATA: - centri di ascolto con distribuzione di viveri e aiuti economici immediati; - sportelli sociali dove si cerca di individuare oltre la richiesta, l effettiva necessità dell utente. Le necessità riguardano in prevalenza: la richiesta di aiuto economico, il lavoro, conflitto familiari, problematiche abitative e sovraffollamento. All interno dello sportello sociale è stato istituito un Albo badanti dove un assistente sociale dopo un primo colloquio con la persona che richiede lavoro valuta la famiglia più idonea all inserimento; - sostegno linguistico a minori e adulti stranieri; - doposcuola per bambini italiani e stranieri in ambito scolastico; - visite domiciliari, distribuzione in maniera capillare in tutto il territorio provinciale, a favore di nuclei famialire, persone sole e anziani. Dove richiesto si consegnano a domiciliare pacchi alimentari, pannolini, latte artificiale etc ; - visite alla case di risposo dove il volontariato non solo potenzia il personale dipendente nelle loro funzioni,ma cerca di stimolare rapporti relazionali con gli ospiti; - formazione professionale dei detenuti rivolti sia ai maschi che alle femmine del carcere circondariale di camerino. Sono previsti corsi di informatica, per detenuti maschi realizzati con la collaborazione del laboratorio di informatica dell Istituto Tecnico Commerciale di Matelica. Corsi di cucito per le detenute donne, i cui elaborati sono utilizzati per ottenere offerte finalizzate alle richieste delle detenute. Sempre all interno del carcere i volontari si adoperano per instaurare rapporti relazionali con i detenuti sanando situazione di solitudine e d abbandono ricreando negli ospiti rapporti di fiducia con il mondo esterno\; - collaborazione farmaceutica con le farmacie comunali. I volontari che a seguito delle visite domiciliari sono a conoscenza dell uso di farmaci non mutuabili da parte di soggetti in condizione di povertà estrema, redicono 7
8 un elenco di soggetti interessati unitamente all elenco dei medicinali e li consegnano alle farmacie che provvedono a rifornire l utente; - raccolta e distribuzione vestiario. ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO PARSIFAL 1. DISTRIBUZIONE BANCO ALIMENTARE: l'associazione copre un territorio che va dal Comune di Civitanova Marche a quello compreso nella Comunità Montana dei Monti Azzurri. Attualmente sono beneficiari del progetto circa 450 persone e si riscontra la tendenza all'aumento delle richieste relative agli aiuti alimentari. Ci riferiamo direttamente al Banco Alimentare di Fano e provvediamo alla distribuzione dei pacchi. La distribuzione avviene attraverso gli assistenti sociali dell'ups, direttamente a domicilio e attraverso la presentazione della persona allo sportello. I beneficiari di questo progetto ci vengono segnalati dagli assistenti sociali dei Comuni o degli ATS e la verifica della reale necessità di indigenza viene verificata attraverso il modello ISEE e visite a domicilio. 2. SEGRETARIATO SOCIALI: le persone che si rivolgono all'associazione vengono indirizzate anche verso i servizi territoriali utili al superamento della situazione di disagio. Presso la sede è collocata una bacheca dove sono esposte offerte di lavoro e opportunità formative. I volontari sono a disposizione per piccoli supporti come la compilazione del curriculum o la fornitura di informazioni su come muoversi nel territorio per cercare lavoro o altro. Incrocio domanda offerta per beni di prima necessità come vestiario o accessori prima infanzia. 3. INTERVENTI A SUPPORTO DELLE FAMIGLIE CON MINORI: sostegno scolastico e linguistico in orario extra-scolastico. CROCE ROSSA PROVINCIA DI MACERATA DI MACERATA: - Mensa sociale - distribuzione gratuita di pasti caldi a pranzo e a cena; - Accoglienza notturna; - Distribuzione di generi di conforto; - Assistenza domiciliare e Pronto Farmaco - Distribuzione pacchi alimentari; Da completare con la documentazione in arrivo da parte delle Associazioni. Dai sopraccitati dati e da un primo monitoraggio effettuato con le maggiori Associazioni presenti nel territorio provinciale si rileva una significativa e storica presenza operativa delle Caritas diocesane e una più diffusa e recente attività svolta da molte Associazioni ed Organizzazioni di volontariato, con un operatività fortemente positiva ed in alcuni casi fragile sul piano operativo. 8
9 7. Tipologia interventi progettuali: Tenuto conto dei servizi e delle criticità esistenti, della risorse disponibili e degli obiettivi specifici emersi nel Tavolo interambito, sono stati individuati i seguenti interventi e servizi di contrasto alla povertà estrema ed esclusione sociale: 1. Istituzione e stabilizzazione di un Tavolo interambito di area vasta (Provincia di Macerata) composto dagli Enti del terzo settore e degli Enti locali impegnati con attività Istituzionali di contrasto alla povertà estrema e all esclusione sociale. Le funzioni del tavolo sono quelli di : - monitoraggio verifica periodica ( quadrimestrale ) delle attività realizzate ; - condivisione possibili modalità operative migliorative e/o innovative; - facilitazione per l implementazione di una operatività a rete fra i vari interventi e servizi con il Sistema integrato di ATS e con i settori della Formazione e del Lavoro. Il tavolo è convocato con cadenza quadrimestrale; 2. Realizzazione da parte del Tavolo permanente di un Progetto relativo alla distribuzione delle derrate alimentari in linea con le migliori prassi a livello nazionale per un opportuno potenziamento e ottimizzazione dell intervento; 3. * Attivazione di flussi informativi da parte degli Enti del Terzo Settore verso gli Uffici di Promozione Sociale (U.P.S) presenti nel territorio per un graduale avvio e messa in rete di tutti gli interveti e servizi sociali all interno del Sistema integrato di ambito. L Ambito territoriale sociale è impegnato alla consultazione e concertazione per la programmazione e all invio dei dati utili agli Enti del Terzo settore, (intervento vincolante per l accesso al contributo del presente progetto); 4. * Gli Enti del Terzo, tenuto conto dell incidenza del lavoro nell emersione dalla situazione di povertà, con la presente progettualità sono impegnati anche in collaborazione con le Istituzione (CIOF, ) a percorsi di accompagnamento personalizzati per possibili inserimenti sociali e lavorativi (intervento vincolante per l accesso al contributo del presente progetto); 5. Ad integrazione dell attività svolta dal progetto Microcredito della Provincia di Macerata ( ) ed in attesa dell attuazione del progetto Prestito della speranza da parte ABI/CEI, gli Enti del Terzo settore si impegnano ad attuare l intervenuto Il valore dell impegno consistente in attività di sostegno economico per il superamento di emergenze personali o familiari prevedendo la restituzione dell importo elargito; 6. *In considerazione dell aumento delle richieste gli Enti del terzo settore presenti in accordo con i Servizi sociali dei Comuni del territorio si impegnano a garantire l erogazione di pacchi alimentari per superamento di particolari situazioni di disagio con particolari attenzione alle famiglie con presenza di minori, (Intervento vincolante per l accesso al contributo del presente progetto); 7. Enti del Terzo settore in ogni ATS effettueranno consegne di mobilio ed arredi a situazioni familiari in estrema povertà. In collaborazione con i Comuni compresi negli Ambiti territoriali, anche con partecipazione a Bandi pubblici e privati, verrà attivata la realizzazione di un unico deposito ed adeguato mezzo di trasporto in ogni ATS. 9
10 8. Metodologia: L attuazione degli interventi e servizi presenti nella progettualità 2009 avverrà con sottoscrizione di apposito Protocollo d intesa. Il fondo verrà ripartito fra i cinque AA.TT.SS. Nel mese di gennaio ogni Ente Capifila di ATS pubblicherà apposito avviso pubblico per l erogazione contributi economici a favore delle Asulla base dei seguenti criteri: - 2 anni di esperienza pregressa nel settore povertà e di esclusione sociale; - attuazione nell anno di riferimento di almeno tre interventi (*) di cui al punto 7. Ogni Ambito potrà aggiungere eventuali altri requisiti di accesso ritenuti idonei e necessari. 9. Sistema di autovalutazione e verifica dei risultati conseguiti: Indicare quali sono gli strumenti di verifica utilizzati (barrare con una X): X Valutazione e monitoraggio quadrimestrale del Tavolo permanente di area-vasta provinciale sulla povertà; X Relazione e rendicontazione finale delle attività svolte da parte degli Enti del terzo settore; X Verifica dei risultai conseguiti da parte del Tavolo permanente composto da referenti del 3 Settore, della Provincia di Macerata e degli EE.LL. compresi nei 5 AA.TT.SS della Provincia. 10. Ambito territoriale di riferimento: Ambiti Territoriali coinvolti 1. ATS XIV di Civitanova Marche Coordinatore: Dott. Carlo Flamini Comuni rappresentati: Civitanova Marche, Montefano, Montecosaro, Montelupone, Morrovalle, Monte San giusto, Porto Recanati, Potenza Picena, recanati. 2. ATS XV di Macerata Coordinatore: Dott.ssa brunetta Formica Comuni rappresentati: Appianano, Corridonia, Macerata, Mogliano, Montecassiano, Petriolo, Pollenza, Treia, Urbisaglia. 3. ATS XVI di San Ginesio Coordinatore: Dott. Giulio Lambertucci Comuni rappresentati: Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo, Cessapalombo, Colmurano, Gualdo, Loro Piceno, Monte S. Martino, Penna San Giovanni, Ripe San Ginesio, San Ginesio, S. Angelo in Pontano, Sarnano, Serrapetrona, Tolentino 4. ATS XVII di san Severino Coordinatore: Dott. Valerio Valeriani Comuni rappresentati: San Severini, Matelica, Castelraimondo, Esanatoglia, Gagliole, Fiuminata, Pioraco, Sefro. 10
11 5. ATS XVIII di Camerino Coordinatore: Dott. Valerio Valeriani Comuni rappresentati: Camerino, Serravalle, Muccia, Pievetorina, Pievebovigliana, Fiastra, Fiordimonte, Acquacanina, Monte Cavallo, Bolognola, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera. 1. Provincia di Macerata Responsabile: Dott.ssa Anna Santamarianova Assessore Politiche Sociali: Dott. Milco Mariani 11. Enti del Terso settore Partner Ogni altra associazione o organismo o gruppo a vario titolo coinvolta nella realizzazione del progetto Associazione: CARITAS Località Macerata provincia MC Referente Emanuele Ranzuglia telefono 0733/ / Associazione: IL LUME Località Treia provincia MC Referente Angela Tartarelli telefono 0733/ / Associazione: PARSIFAL Località San Ginesio provincia MC Referente Silvia Cruciani telefono: 0733/ Associazione: GRUPPO VOL. VINCENZIANO Località Macerata provincia MC Referente Anna Terenzi telefono: 0733/ Associazione: CARITAS Località San Severino provincia MC Referente Novello Frittellini telefono: 339/ Associazione GRUPPO VOL. VINCENZIANO Località Matellica provincia MC Referente Lina Morganti ( Presidente) telefono: 0733/ Associazione GRUPPO VOL. VINCENZIANO Località provincia MC Referente Paola Agnani (Presidente Regionale) telefono: 0733/
12 14. Piano finanziario: ENTRATE Regione Contributo Regionale per AA.TT.SS. Provincia di Macerata ,00 Cofinanziamento (20%) EE.LL. Provincia di Macerata ,00 AA.TT.SS ,00 Totale ,00 USCITE 1- Progettazione in aderenze alle migliori esperienze naz.li (Caritas e Comune di Prato,.) della riorganizzazione nel territorio inter-ambito della Provincia di Macerata delle attuali modalità di erogazione da parte degli Enti del 3 Settore di pacchi alimentari ai fini di una ottimizzazione della loro effficacia e contestuale potenziamento dell intervento. Fondo disponibile per la progettazione ed implementazione del progetto da parte del Tavolo permanente (Personale tecnico) ,00 2- Fondo da ripartire agli Ambiti Territoriali Sociali 14,15,16,17,18, per la concessione di contributi alle Associazioni che attueranno gli interventi previsti nel Progetto nei singoli AA.TT.SS: ,00 Totale ,00 12
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