Milano. Vittime % ,0 I CASI. < (I Semestre) Totale 172 4, , , ,9 3.
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- Tommasina Salvatori
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1 < (I Semestre) Totale I CASI Vittime % 172 4, , , , , ,0 Il bisogno è differenziato per provenienza (italiane o straniere) e per generazione. Le azioni sono molteplici e il numero degli interventi è elevato. Alcuni dati relativi al primo semestre del 2013 elaborati dalla Prof. Farina (Dipartimento di sociologia e ricerca sociale - Università Bicocca) sulla base delle rilevazioni dei Centri Antiviolenza della rete di Milano 1. Età mediana: 38 anni (straniere 34 anni- italiane 41 anni) 2. Il 60% è occupata ed il 64% «disporrebbe» di risorse economiche proprie 3. Tipologia di violenza subita: psicologica (37,3%), fisica (35,7%), sessuale (12%). L età condiziona la tipologia di violenza (per le minorenni è più frequente quella sessuale) 4. Chi è il maltrattante: per il 55% coniuge, convivente o partner 5. Gli interventi dei soggetti della rete sono relativamente più leggeri e sofisticati per le donne italiane 6. Interventi relativamente più diretti per le minorenni 7. Esiti: 30 abbandoni ogni 100 percorsi conclusi 1
2 APPROVAZIONE DEL PROTOCOLLO DI INTESA FRA IL COMUNE DI MILANO E LA RETE DEI CENTRI ANTIVIOLENZA FINALIZZATO A RAFFORZARE LE AZIONI DI PREVENZIONE E CONTRASTO AL FENOMENO DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE Delibera di Giunta comunale n dell 8 Giugno 2012 Delibera di Giunta comunale n del 14 Giugno 2013 Soggetti sottoscrittori: SVS Donna Aiuta Donna ONLUS; Associazione Telefono Donna ONLUS; Cooperativa Sociale Cerchi d Acqua ONLUS; Fondazione Caritas Ambrosiana; Centro Ambrosiano di Solidarietà ONLUS; Soccorso Violenza Sessuale e Domestica della Fondazione IRCSS Cà Granda Policlinico Ospedale Maggiore; Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate ONLUS; Fondazione Somaschi ONLUS; Ospedale San Carlo Soccorso Rosa Obiettivi condivisi: Sostegno alle donne, loro protezione sulla base della valutazione del rischio, costruzione di progetti volti ad affermare il loro diritto a vivere una vita lontane dalla violenza in piena autonomia e in situazione di benessere psico fisico e sociale; Sviluppo di un percorso condiviso di uscita dalla situazioni di violenza attraverso la valorizzazione delle risorse personali delle donne; Disponibilità al sostegno tramite affiancamento, informazione, orientamento, cura, protezione, elaborazione del trauma, consulenza legale ed accompagnamento all eventuale denuncia, costante monitoraggio del fenomeno, individuazione di nuove e più efficaci strategie di intervento politico e sociale; Attivazione di percorsi formativi per gli operatori del sistema socio sanitario e della giustizia e promozione di iniziative di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza ed ai giovani sui temi della violenza sulle donne. 2
3 PATTO MILANO CON LE DONNE CONTRO LA VIOLENZA. UN PIANO DI AZIONI CONCRETE. UN PATTO PER LA CITTÀ Prefettura e Forze dell Ordine - Comune di Milano Provincia di Milano Mondo della Giustizia (Tribunale e Procura e Tribunale e Procura per i Minorenni) Ordine dei Medici ed Ordine degli Avvocati Forum del Terzo Settore della città di Milano Organizzazioni sindacali: CGIL/CISL/UIL Ufficio Scolastico Territoriale ASL Milano Soggetti della rete Associazioni di volontariato; culturali e di promozione sociale Concordano di: Collaborare al fine di indirizzare, programmare ed individuare le risorse finanziarie atte a potenziare le azioni di prevenzione e la costruzione di risposte sinergiche per il sostegno alle donne; Mettere in rete informazioni affinché lo scambio continuo di esperienze conduca al monitoraggio qualitativo e quantitativo del fenomeno; Promuovere percorsi formativi per il personale e gli operatori dell area psicosociale; sanitaria, di giustizia, gli agenti della polizia locale per accrescere competenze sul fenomeno; Programmare campagne di sensibilizzazione della cittadinanza; Realizzare incontri periodici per confronto sulle attività intraprese e sulle possibile sinergie da attivare; Costituire gruppi di lavoro tematici ed interdisciplinari per affrontare criticità ed individuare percorsi operativi condivisi. 3 Delibera di Giunta Comunale n del 20 Settembre 2013
4 MILANO: IL PROTOCOLLO DI INTESA CON LA RETE DEI CENTRI; IL TAVOLO INTERISTITUZIONALE, LA SOTTOSCRIZIONE DEL PATTO - PERCHE? Milano vuole essere Ente Locale/Istituzione che fa regia, reale protagonista delle politiche pubbliche di genere a contrasto della violenza degli uomini sulle donne Vuole esercitare, attraverso la sussidiarietà e la valorizzazione delle risorse di autorganizzazione delle donne e delle esperienze territoriali una funzione come soggetto attivo: vuole progettare, programmare, orientare le risorse, contribuire alla lettura dei bisogni (differenziati e diversificati) coordinare, fare sintesi, divenire riferimento importante per la città E necessario confrontarsi su standard, unità di offerta, criteri e strumenti di valutazione dell azione e dei servizi erogati Essenziale è la condivisione delle strategie operative e delle modalità di intervento a partire da alcuni principi base: Relazione fra donne Accoglienza empatica - Ascolto non giudicante Valorizzazione delle risorse autonome delle donne Empowerment Lettura del fenomeno: il tema della violenza maschile sulle donne è interpretato con lo sguardo della differenza di genere, collocando le radici di tale violenza nella storica, ma ancora attuale, disparità di potere tra uomini e donne nei diversi ambiti sociali. Il Forum delle Politiche Sociali: occasione di confronto, dibattito, di scambio di idee, di riflessione condivisa e di messa al centro dell agenda politica del tema violenza degli uomini sulle donne. 4
5 L ATTUAZIONE DEL PATTO QUALI AZIONI SONO STATE ATTIVATE AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE: Concorso di cortometraggi sui temi della violenza contro le donne per giovani dai 13 ai 20 anni Stop alla violenza sulle donne - Associazione Diamo voce a chi non ha voce Coinvolgimento dei Consigli di Zona; Campagna di Maschile Plurale ed Officina in città rivolta agli uomini non violenti e ad un confronto/dialogo con loro Interventi nelle scuole con Avvocatessa Laura Logli e Associazione Pons in collaborazione con Ufficio Scolastico Provinciale per presentazione di un vademecum di consulenza giuridica sulla violenza Soccorso Rosa Terres des Homme «Fare x bene» : Progetto «Di pari passo» nelle scuole Intervita: Indagine nazionale sui costi economici e sociali della violenza contro le donne «Quanto costa il silenzio?» - Iniziative sul territorio nazionale Workshop del 14 Febbraio p.v. AZIONI DI CONSOLIDAMENTO DELLA RETE: Si è attivato un percorso di 7 incontri di formazione (17 e 24 Settembre 2013; 1, 8, 15, 22 e 29 Ottobre 2013) presso il CAM Scaldasole rivolti alle volontarie, consigliere di Zona, referenti per le pari opportunità di tutte le 9 Zone del decentramento. I soggetti della rete si sono presentati; hanno illustrato le loro caratteristiche e metodologie di lavoro. Si sono confrontati approcci e modelli differenti. Gli sportelli decentrati sul territorio rappresentano grandi risorse; punti di ascolto di prossimità; luoghi in cui accogliere, leggere il bisogno ed orientare/accompagnare/indirizzare ai soggetti della rete. Gli sportelli possono divenire punti di riferimento essenziali ed importanti per le donne. Si è lavorato su un modello comune e condiviso di scheda di rilevazione dati e su modalità operative e strategie di intervento omogenee fra i diversi sportelli zonali. 5
6 QUESTIONI APERTE Solo alcuni temi e spunti Le suggestioni internazionali: il modello Scotland - il Family Justice Center Bando «Progettare Pari Opportunità in Regione Lombardia 2014» - Attuazione concreta dei progetti finanziati 2 azioni presentate: una (dalla Direzione Politiche Sociali e Cultura della Salute) come partner di SVSDAD ed una come Ente capofila (dalla delegata del Sindaco alle Pari Opportunità) DAPHNE III: progetto SAFE Partecipazione al bando Regione Lombardia Attivazione e sostegno alle reti territoriali interistituzionali per la prevenzione, il contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne e il sostegno alle vittime di violenza (Dgr n. 861 del 25 ottobre 2013) Contributo max 100 mila Euro per Enti Locali Presentazione progetto ridefinito entro 10 Febbraio 2014: come sperimentare nuovi modelli di intervento, come potenziare i servizi offerti Lo sguardo sui sex offender e sui maltrattanti: SAVID, CIPM, Forum Lou Salomé, Viola - Associazione per lo studio e la psicoterapia della violenza (costituzione di un sotttogruppo tematico di lavoro in relazione con la rete dei Centri Antiviolenza che si occupano di donne) La concretizzazione delle azioni del Patto: nuove campagne di sensibilizzazione ed iniziative culturali; attività di informazione e di formazione nelle scuole La messa a sistema degli sportelli di prossimità zonali Nuovi soggetti chiedono di accedere alla rete offrendo servizi e luoghi di accoglienza: Fondazione F.lli di San Francesco, La cena dell Amicizia. Associazione Donna e Madre Onlus. Che fare? Osservatorio provinciale e regionale sulla violenza 6
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