Statistica del turismo. Indice
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1 INSEGNAMENTO DI STATISTICA DEL TURISMO LEZIONE I LE STATISTICHE SUL TURISMO PROF. GIOVANNI DI TRAPANI
2 Indice 1 INTRODUZIONE LE STATISTICHE SUL FENOMENO TURISTICO MONDIALE GLI INDICATORI DEL TURISMO IN ITALIA di 14
3 1 Introduzione Una società dell informazione come la nostra, complessa, frazionata ed in rapidissima evoluzione, esprime una forte domanda di dati statistici e/o comunque di informazioni economico-statistiche non solo da utilizzare a vari livelli decisionali dai policy makers ma dal mondo politico in generale, dagli imprenditori, dagli operatori economici e le parti sociali, dai cittadini, delle imprese. Ma una società evoluta ha bisogno di informazioni economico-statistiche indipendenti, attendibili, imparziali, trasparenti ed accessibili, in grado di descrivere le condizioni ed i cambiamenti che avvengono in essa. Gli Obiettivi della 1 lezione sono riconducibili a: Studio delle fasi di ricerca e di formazione dei dati statistici; Conoscere i produttori delle statistiche, ovvero i network nazionali ed internazionali; Orientarsi all'interno delle numerose fonti che producono dati; Il primo obiettivo: Studio delle fasi di ricerca e di formazione dei dati statistici mira ad analizzare l utilizzo diffuso della statistica descrittiva e in ogni caso dei metodi quantitativi in generale; si cercherà di sviluppare le abilità dello studente nell uso e nell interpretazione della statistica e delle statistiche. Successivamente conosceremo i principali produttori delle statistiche; ci riferiamo ai Network nazionali ed internazionali, i quali raccolgono, elaborano, e diffondono l informazione statistica; ISTAT EUROSTAT WTO Infine impareremo, nell'approccio con l'informazione statistica, l orientarsi all'interno delle numerose fonti che producono dati. Il termine "fonte" ha, infatti, una pluralità di significati: in generale si può dire che essa coincide con "qualsiasi entità che consenta di acquisire informazioni o dati che si riferiscono a fenomeni, avvenimenti o gruppi sociali, 3 di 14
4 collocati in un preciso ambito e relativi ad un dato momento temporale". Ovviamente le fonti statistiche contengono dati riguardanti la misura di caratteri qualitativi e quantitativi di un certo fenomeno. A tal scopo l Approccio che si svilupperà sarà quello di diventare produttori di statistiche sul turismo, ovvero sviluppare la capacità di utilizzare sia le rilevazioni dirette che le fonti indirette. In questo modo si imparerà a soddisfare, rispettando la rigorosità del metodo statistico, le esigenze specifiche e diverse degli utilizzatori dell informazione statistica sul turismo; costruire una rete informativa, di fonti affidabili, che assicuri una conoscenza approfondita, completa ed aggiornata del fenomeno Nostro obiettivo allora sarà quello di diffondere la cultura scientifica della statistica attraverso lo studio delle fasi di ricerca e di formazione dei dati statistici, l utilizzo diffuso della statistica descrittiva e in ogni caso dei metodi quantitativi, ma soprattutto sviluppare le abilità nell uso e nell interpretazione della statistica e delle statistiche (letture delle tabelle e dei grafici) al fine di prendere decisioni. In particolare una parte importante del corso si articola nella risoluzione di alcuni problemi, attivando cioè un approccio problem solving che necessariamente richiede una mentalità interdisciplinare acquisita nello studio di altre discipline. Al fine di affrontare con metodo lo studio di un settore molto complesso e assai variegato per le sue relazioni con tanti altri settori dell economia e della vita sociale, è necessario organizzare queste domande in modo omogeneo per esempio potremo adottare quello utilizzato dall Istituto Nazionale di Statistica il quale considera: a) le informazioni (statistiche) sugli esercizi ricettivi b) le informazioni (statistiche) sui movimenti dei clienti negli esercizi ricettivi c) le informazioni (statistiche) relative alla bilancia dei pagamenti d) le statistiche economiche sul settore del turismo e) le statistiche sui viaggi degli italiani all estero. 4 di 14
5 Questo approccio metodologico non sempre è applicabile tout court in quanto le statistiche non sempre sono organizzate in modo analitico a causa di diversi problemi che presentano alcune fonti; è il caso delle informazioni raccolte e pubblicate dall Organizzazione Mondiale del Turismo (WTO), le quali pur presentando notevoli carenze possono comunque essere suddivise almeno tra l analisi dell offerta e l analisi della domanda 5 di 14
6 2 Le statistiche sul fenomeno turistico mondiale Per capire l'importanza del fenomeno turistico a livello mondiale, e cioè la sua intensità e l importanza che esso assume in campo economico e che coinvolge anche i comparti dei trasporti e del commercio, quello dell'agricoltura in particolare l'agroalimentare, quello della ristorazione, basterà riferirsi ad alcuni dati forniti dall'organizzazione Mondiale del Turismo (WTO) Ttabella: a) gli arrivi turistici internazionali ammontavano, nel 1990, a 441 milioni mentre nel corso del 2001 si stima abbiano raggiunto i 680 milioni di arrivi di turisti internazionali, nel 2002 sono aumentati fino a 700 milioni, nel 2003 sono calati a 690, infine nel 2004 sono nuovamente cresciuti fino a 763 milioni di arrivi; b) la spesa stimata raggiunge nel 2003 i 623 miliardi di dollari. L Unione Europea rappresenta il primo mercato mondiale del turismo. Infatti, il 55% degli arrivi mondiali si concentra nei Paesi Europei, i quali introitano quasi il 53% della spesa mondiale. ANDAMENTO DEL TURISMO INTERNAZIONALE Anno 2004 Mondo Europa Italia Totale Arrivi (in milioni) 763,3 416,4 37,1 Variazione % degli arrivi ( ) +10,7% +5,0% -6,3% Spesa in miliardi di dollari 623,7 326,7 35,7 Fonte: World Tourism Organization (WTO) Il successivo grafico (a barre orizzontali) evidenzia come sia cambiata, in quasi dieci anni, la distribuzione degli arrivi internazionali per continente: se è vero che l Europa è la meta turistica più importante il peso degli arrivi in quest area è leggermente sceso a favore dell Asia Orientale, dell Africa e del Medio Oriente, mentre anche il continente americano la quota di mercato è passata dal 20% al 16,5%. ARRIVI (%) PER AREE GEOGRAFICHE Medio Oriente Europa Asia Orientale America Africa 0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00% 70,00% 6 di 14
7 L Italia, in virtù della sua collocazione geografica, della presenza sul suo territorio di un ingente patrimonio artistico ed architettonico, della sua storia, della sua cultura, ha un'immagine turistica molto competitiva. Tuttavia le statistiche mondiali mostrano come la concorrenza dei Paesi emergenti dell area mediterranea (in primis Spagna, Croazia, Grecia, Marocco) sia sempre più forte. A livello mondiale abbiamo visto che l andamento degli arrivi nell ultimo triennio è abbastanza irregolare: si passa da variazioni tendenziali (cioè rispetto all anno precedente) positive registrate nel 2000 e nel 2002 a variazioni negative registrate nel 2001 e Secondo alcuni studiosi il trend crescente del turismo mondiale sarebbe proseguito senza soluzione di continuità anche nel 2001 e 2003, in assenza di alcuni eventi straordinario ed imprevedibili, in primis l'attentato dell'11 settembre 2001 e del conseguente stato di tensione internazionale che si è successivamente sviluppato. Ora all interno di un fenomeno (quello turistico) che sta assumendo caratteri sempre più internazionali, ogni situazione di crisi politica (per esempio l intervento militare in Afghanistan nel 2001, quelli in Iraq nel 2003), economica (per esempio la situazione congiunturale della Germania nel corso del triennio ), sociale (per esempio la SARS del 2003) provoca ripercussioni assai importanti non tanto sull entità del fenomeno nel suo complesso quanto sulle sue modalità di espressione. Proviamo allora a ragionare sulle conseguenze che sono intervenite sul comportamento e sulle abitudini del turista con l ausilio di una puntuale analisi sviluppata da Emilio Becheri, nell' XI Rapporto sul turismo italiano, cap. I, "L'Italia e l'andamento del turismo internazionale" (pag. 27). Ci riferiamo ad Effetti Immediati; Effetti di Medio Periodo Effetti immediati sul comportamento e sulle abitudini del turista: - situazione generalizzata di incertezza e di sconforto (peraltro estesa a tutta l'economia) - fortissima crisi dei viaggi aerei, anche con il clamoroso fallimento di alcune compagnie aree (già in crisi) 7 di 14
8 - sostituzione, per quanto possibile, delle forme di trasporto aereo con quello ferroviario e stradale (con forti saggi di incremento in molti Paesi europei) - slittamento delle scelte dal medio e lungo periodo al brevissimo periodo - forte diminuzione dei viaggi a lungo raggio (intercontinentali) - forte diminuzione delle crociere - rivalutazione dei viaggi a breve e medio raggio - aumento del movimento internazionale interno all'europa che ha "nascosto" il calo delle provenienze di lungo raggio - incremento del turismo domestico Effetti di medio periodo che determinano atteggiamenti strutturali del turista: - maggiore attenzione ai localismi, alle componenti ambientali ed alle tradizioni - riconversione verso forme di turismo più autentiche - scelta a favore delle mete tradizionali - maggiore permanenza media per le forme di turismo affidabili - ricerca di destinazioni originali ma affidabili sul piano della sicurezza Riprendendo l analisi dei dati del WTO. Secondo questa fonte, l'italia nel 2004 scivola al quinto posto per numero di arrivi internazionali, corrispondente a circa il 5% del movimento turistico internazionale, alle spalle di Francia, Spagna, Stati Uniti e Cina (tabella n. 1.2). Il totale calcolato nell ultima riga riporta le frequenze cumulate, assolute (colonna 5) e relative (colonna 6), delle prime cinque nazioni nelle quali (tre delle quali di area mediterranea) si concentra oltre il 33% del turismo internazionale mondiale. Si potrà osservare la performance della Cina che è passata dal 12.o posto nel 1990, all'8.o nel 1995, all'attuale 4.o posto. PRINCIPALI METE TURISTICHE NEL MONDO Classifica Paese Arrivi 2004 % sul totale (in milioni) Francia 75,12 9, Spagna 53,60 7,0 8 di 14
9 2 2 3 Stati Uniti 46,08 6, Cina 41,76 5, Italia 37,07 4,9 TOTALE (1-5) 253,63 33,2 Fonte: World Tourism Organization (WTO) Sempre secondo il WTO, l'italia mantiene invece il quarto posto al mondo nella classifica degli introiti turistici, con oltre 35 miliardi di dollari che in termini percentuali rappresentano il 5,7% della spesa turistica mondiale (tabella n. 1.3). Anche in questo caso va rilevata la performance della Cina che è passata dal 25.o posto nel 1990, all'attuale 7.o posto. SPESA DEI TURISTI INTERNAZIONALI PER STATO DI DESTINAZIONE Classifica Paese Entr. valutarie 2004 % sul totale di destinazione (miliardi di US$) Stati Uniti 74,48 12, Spagna 45,25 7, Francia 40,84 6, Italia 35,66 5, Germania 27,66 4,4 TOTALE (1-5) 223,88 35,9 Fonte: World Tourism Organization (WTO) La lettura dei dati relative alle entrate turistiche merita tuttavia qualche approfondimento. Questa variabile è espressa in divise locali ed a prezzi costanti e in dollari statunitensi. Quest ultimo fatto condiziona notevolmente l analisi della serie storica poichè la variazione è determinata anche dall apprezzamento e deprezzamento della moneta statunitense rispetto alle altre valute, infatti spiega il WTO, l incremento tra il 2003 ed 2004, pari a 100 milioni di dollari. 9 di 14
10 3 Gli indicatori del turismo in Italia Gli ultimi elaborati dell ISTAT, evidenziano che in Italia si è superata la quota di 88 milioni di arrivi turistici, tra italiani e stranieri mentre le presenze sfiorano i 355 milioni. Tali elementi sono conseguenza delle trasformazioni della struttura sociale ed economica di molte economie locali a seguito della rivalutazione, in questi ultimi decenni, dell economia del turismo il cui sviluppo ha implicato la crescita anche di attività non necessariamente turistiche ma ad esso collegate e che ha determinato nel suo complesso un fattore fondamentale per la crescita economica, occupazionale ma anche la difesa del patrimonio ambientale, la qualità della vita. Il crescente trend della domanda turistica in Italia (arrivi, presenze, stagionalità,ecc.), confermato dal buon andamento dell'occupazione settoriale e della crescita delle imprese turistiche, si riflette positivamente anche nella Bilancia Turistica che registra il rapporto tra le valute estere entrate in Italia per l'acquisto di beni e servizi consumati dai turisti stranieri nel territorio nazionale (attivo) e la valuta nazionale spesa all'estero. Dal lato dell offerta abbiamo dunque considerato come risorse base, la capacità ricettiva esprimibile in termini di numero di esercizi, posti-letto distinti in esercizi alberghieri e di quelli complementari (i campeggi, gli agriturismi, i rifugi alpini, gli ostelli, ma anche gli alloggi privarti rilevabili, le navi di crociera ed i wagon lits, le istituzioni religiose, le residenze turistiche in proprietà). Sempre analizzando l offerta debbono essere prese in esame le risorse artistiche (musei, siti archeologici, chiese monumentali, monasteri e santuari, castelli e rocche, dimore storiche, giardini storici), le risorse ambientali (parchi naturali nazionali e regionali, riserve ed aree protette), inoltre l offerta turistica legata alla salute e benessere fisico (località e stabilimento termali, centro di benessere) e quella legata alle attività congressuali (sale e centri congressuali). Proviamo a sintetizzare in forma tabellare, con riferimento all Italia, alcune di queste informazioni. La fonte è in larga misura, l Istituto Nazionale di Statistica che costituisce l organismo pubblico che coordina l attività di raccolta, elaborazione e diffusione dei dati in Italia. Ma si possono considerare per il turismo montano gli impianti di risalita e la lunghezza delle piste di discesa e di fondo, per il turismo marino i km di costa, gli stabilimenti balneari, le capacità dei porti (esprimibili in posti-barca) e in genere degli approdi per la nautica da diporto, ma il fenomeno turistico è rappresentato anche dalla ristorazione (ristoranti e bar), dalle attività 10 di 14
11 connesse al divertimento (ritrovi e discoteche, sale e spazi cinema), dalle attività che promuovono e vendono il turismo (tour operator, agenzie di viaggio, agenzie immobiliari turistiche, uffici di informazione turistica, pro loco) ed anche dai gruppi di imprese (catene e gruppi alberghieri, consorzi e cooperative turistiche, ecc.). Dal lato della domanda oltre alle classiche statistiche sugli arrivi, presenze e provenienza possono essere considerati come indicatori turistici i visitatori dei musei e degli istituti di antichità e d arte, le giornate congressuali, il numero di partecipanti a meeting e congressi e i pernottamenti attivati, il numero dei croceristi ed i pernottamenti. Di particolare importanza risulta poi la tipologia degli arrivi e delle presenze dove per tipologia si intende le destinazioni della domanda: arrivi e presenze nelle città di interesse storico artistico, nelle località montane, in quelle lacuali, nelle località marine, in quelle termali, nei capoluoghi di provincia, nelle località collinari. Fondamentale in questa fase di studio è la conoscenza dei indicatori Il Valore aggiunto (Sistema europeo di conti, SEC 95): aggregato che consente di apprezzare la crescita del sistema economico in termini di nuovi beni e servizi messi a disposizione della comunità per impieghi finali. È la risultante della differenza tra il valore della produzione di beni e servizi conseguita dalle singole branche produttive ed il valore dei beni e servizi intermedi dalle stesse consumati (materie prime e ausiliarie impiegate e servizi forniti da altre unità produttive). Corrisponde alla somma delle retribuzioni dei fattori produttivi e degli ammortamenti. Può essere calcolato ai prezzi di base o ai prezzi di mercato. Ed il Valore aggiunto ai prezzi di mercato (Sistema europeo di conti, SEC 95): valore aggiunto ai prezzi di base aumentato delle imposte sui prodotti, IVA esclusa e al netto dei contributi ai prodotti. Al fine di far fronte ai non pochi problemi di valutazione e di comparazione che si pongono utile sarà schematizzare i principali indicatori statistici: Quota di mercato calcolata in termini di flussi (arrivi nel Paese sul totale del mondo) Quota di mercato calcolata in termini economici (entrate nel Paese sul totale del mondo) Entrate inbound/spese oubound Quota arrivi inbound sul totale turismo interno Entrate inbound sul Pil Prezzi al consumo su prezzi turistici Il primo: 11 di 14
12 Quota di mercato calcolata in termini di flussi (arrivi nel Paese sul totale del mondo) Misura la capacità di attrazione del Paese a livello internazionale Quota di mercato calcolata in termini economici (entrate nel Paese sul totale del mondo) Misura il guadagno del Paese derivante dal turismo internazionale Entrate inbound/spese oubound Misura la capacità delle entrate di coprire le spese del turismo verso l estero e quindi di mantenere un saldo positivo della bilancia turistica Quota arrivi inbound sul totale turismo interno Misura il grado di internazionalizzazione del turismo Entrate inbound sul Pil Misura l apporto del turismo internazionale alla ricchezza del Paese Prezzi al consumo su prezzi turistici Misura il costo dei beni e servizi turistici rispetto all andamento dell inflazione In definitiva un fenomeno complesso come quello turistico va descritto con l ausilio di molti dati. Ma i sistemi locali (le economie locali) si caratterizzano mediante altre componenti che ne valorizzano le specificità, caratteristiche che vanno evidenziate attraverso una "lettura" attenta del territorio che potremmo definire come analisi preliminare ad un'azione di marketing territoriale. Da un punto di vista legislativo, la legge quadro sul turismo n. 135 del 29 marzo del 2001, art 5, definisce i sistemi di offerta turistica locali (S.L.O.T) come i contesti regionali omogenei o integrati, comprendenti ambiti appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzanti dall offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti dell agricoltura e dell artigianato locale, o dalla presenza diffusa di imprese turistiche singole o associate. Se dunque l offerta turistica costituisce un sistema imprenditoriale che include attività fortemente connesse al 12 di 14
13 settore turistico ed attività indirette, tale distinzione deve essere rivalutata alla luce del territorio e della sua totalità e complessità. L integrità tra attori pubblici, imprenditori direttamente ed indirettamente coinvolti nella filiera turistica, risulta essere una componente fondamentale per la comunicazione della destinazione, da considerarsi come prodotto che si diversifica per le sue peculiarità. Nonostante la destinazione sia di difficile analisi e gestione, gli attori del sistema devono essere consapevoli del fatto che uno degli elementi di raccordo è costituito essenzialmente dall immagine che il turista si è dato della fruizione del prodotto; dunque, poiché il prodotto turistico è un esperience good, il momento dell esperienza del consumatore finale assume un ruolo strategico in un ciclo che ha come goal l acquisizione e la fidelizzazione del cliente stesso. La soddisfazione di coloro che accedono alla destinazione e fruiscono del territorio e la gestione dello stesso, rappresentano punti focali per la valorizzazione di un valido ed efficace sistema di offerta locale, commercializzabile e vendibile come prodotto globale. Le statistiche sono un problema che caratterizza in modo negativo la valutazione del turismo italiano ma anche e soprattutto di quello internazionale. In Italia le modifiche che si sono realizzate su di un piano istituzionale (passaggio delle competenze alle aziende di promozione turistica e ulteriore passaggio ad una agenzia regionale) hanno causato, in non pochi casi, maggiori difficoltà nel reperimento dei dati di base. Al fine di un corretto studio del fenomeno turistico risulta fondamentale l analisi delle principali Variabili del Sistema Turismo che potremmo distinguere in GEOGRAFICHE; ISTITUZIONALI; ECONOMICHE; INFRASTRUTTURE; TURISTICHE 13 di 14
14 VARIABILI GEOGRAFICHE: Superficie territoriale, Litorale in Km, Costa balneare, Superficie forestale, Superficie aree protette VARIABILI ISTITUZIONALI: Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane VARIABILI ECONOMICHE: Popolazione, PIL (trend), Tasso inflazione INFRASTRUTTURE; Rete autostradale, Rete ferroviaria, Aeroporti VARIABILI TURISTICHE: Agenzie viaggi, Musei, Parchi (nazionali/reg.), Riserve naturali, Centro Congressi, Stabilimento balneari, Impianti di risalita, Piste di sci, Trasporti con fune, Località termali, Parchi tematici, Enoteche 14 di 14
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