Stress biotici. Stress imposto da altri organismi
|
|
- Corrado Sarti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Stress biotici Stress imposto da altri organismi
2 Patogeno vegetale: Organismo che, per completare parte o tutto il suo ciclo vitale, cresce all interno della pianta e nel fare ciò causa un effetto dannoso alla pianta stessa.
3 I patogeni vegetali sono agenti infettivi che causano malattie nelle piante -I patogeni vegetali causano annualmente il 10 30% di perdita di prodotto ma possono essere molto più devastanti: es. Phytophtora infestans (peronospora della patata-irlanda 1845 e 1846) -La maggior parte delle piante sono resistenti alla maggioranza dei patogeni; la malattia è una eccezione, non la regola (es. Meno del 2% delle circa specie fungine note sono in grado di causare malattia nelle piante). -Numerosi geni di una pianta possono essere coinvolti nella risposta all infezione di un patogeno -La battaglia tra le piante e i patogeni determina diversità nei geni di difesa e di patogenicità
4 Molti tipi di organismi causano malattie nelle piante Nematodi sono animali Virus non sono cellulari ma semplici acidi nucleici impacchettati Funghi e Oomiceti sono eucarioti Batteri sono procarioti Large, E.C Advance of the Fungi. Jonathan Cape, London.
5 Una pianta può essere attaccata da più patogeni che possono prediligere tessuti specifici. Ciascun patogeno può dare origine a sintomi caratteristici della malattia.
6 Malattia causate da funghi: Powedy mildew oidio o mal bianco - Oidium neolycopersici, Erysiphe orontii, e Leveillula taurica.
7 Malattie causate da virus: Tomato spotted wilt - virus dell'avvizzimento maculato - Tomato spotted wilt topovirus (TSW)
8 Malattie causate da batteri: Bacterial speck - maculatura batterica - Xanthomonas campestris pv. vesicatoria, Pseudomonas syringae pv. tomato
9 Malattie causate da nematodi: root-knot nematode- nematodo galligeno - Meloidogyne incognita
10 Malattie causate da batteri: crown gall Galla del colletto - Agrobacterium tumefaciens
11 Plants are exposed to countless microbes, but very, very few of these interactions lead to disease What makes an interaction into a disease? The pathogen must be able to overcome plant defenses The disease triangle (it takes three) The host plant must be susceptible to the pathogen Environment The environment must tip the balance in favor of the pathogen (Disease triangle)
12 Strategie del patogeno per colonizzare la pianta: Pressione meccanica o produzione di enzimi litici Penetrazione attraverso aperture naturali Penetrazione attraverso le ferite
13 Strategie del patogeno per utilizzare la pianta come substrato di crescita Necrotrofi Biotrofi Emibiotrofi
14 Come si difendono le piante dai patogeni? Difese costitutive: -barriere strutturali: es., cuticola, periderma, parete cellulare -metaboliti secondari tossici Difese indotte: - risposta locale: induzione di una serie di reazioni metaboliche al sito di infezione mirate a bloccare l ingresso del patogeno -risposta sistemica (Resistenza sistemica acquisita, SAR)
15 Difese costitutive delle piante: Protezione delle superfici
16 La cuticola è formata da cutina e cere Il periderma, il tessuto che forma la corteccia esterna del fusto e radici durante l accrescimento secondario delle piante, contiene la suberina Cutina, cere e suberina: lipidi associati alla parete per ridurre le perdite di acqua e impedire l ingresso di patogeni (in quanto ne rallentano la germinazione per carenza di umidità)
17 Cuticola Parete cellulare
18 cuticola Strato cuticolare Parete cellulare primaria Membrana plasmatica
19 Ruggine del fagiolo, Uromyces appendiculatus
20
21 Parete cellulare vegetale: una barriera contro numerosi patogeni Emicelulose Pectine Proteine Cellulosa
22 Polimero di composti fenolici, specialmente fenilpropanoidi Rinforza la parete cellulare Lignina Alcol p-cumarilico Aumenta la resistenza all attacco dei funghi/patogeni La sintesi di lignina elimina H 2 O dalla parete e forma una trama idrofobica che lega la cellulosa e previene l estensione cellulare
23 Proteine strutturali e funzionali della parete cellulare vegetale
24 Le proteine strutturali formano legami nella parete In generale, sono delle glicoproteine, ricche in aminoacidi idrossiprolina, prolina o lisina. Sono idrofiliche e possono formare legami H. NH 3 della lisina può legarsi con COOdegli ac. pectici. Possono formare legami covalenti (estensina) tra residui di tirosina
25 HRGP, GRP e PRP Appena secrete sono relativamente solubili Diventano sempre più insolubili durante la maturazione cellulare o a seguito di ferite e attacco dei patogeni Si ritiene che il processo di insolubilizzazione sia dovuto a legami intramolecolari di difeniletere fra le tirosine Vengono indotte durante le ferite o attacco dei patogeni AGP Sono proteine arabinogalattaniche altamente glicosilate: il 90% della massa puo essere degli zuccheri! Potrebbero essere importanti nella segnalazione durante il differenziamento
26 Proteine con attività enzimatica Enzimi ossidativi perossidasi Enzimi idrolitici pectinasi, cellulasi Enzimi per l estensione cellulare espansine Inibitori degli enzimi secreti dal patogeno
27 Patogeni producono enzimi capaci di degradare la parete GLU PL XIL
28 Inibitore proteico della poligalatturonasi (PGIP) Riduce l attività macerante della PG Favorisce l accumulo di OG
29 Difese costitutive delle piante: Metaboliti secondari tossici
30 Metaboliti secondari Le piante producono una vasta gamma di composti chimici organici che non sembrano avere una funzione diretta sulla loro crescita e sviluppo. Queste sostanze sono note come metaboliti secondari o prodotti naturali.
31 Distinzione tra Metaboliti primari e secondari In assenza di una distinzione basata sulla struttura o sulla biochimica, si può effettuare solo una distinzione di tipo funzionale: Metaboliti primari: Partecipano nella nutrizione e nei processi metabolici essenziali della pianta. Metaboliti secondari: Influenzano le interazioni ecologiche tra la pianta e il suo ambiente.
32 I metaboliti secondari a differenza dei metaboliti primari si ritrovano soltanto in singole specie vegetali o in un gruppo di specie vegetali tassonomicamente affini.
33 RUOLI FISIOLOGICI Influenzano le interazioni ecologiche tra la pianta e il suo ambiente. Difesa delle piante contro microrganismi patogeni e erbivori Attrazione per animali impollinatori e che partecipano alla dispersione del seme Competizione tra specie di piante (allelopatia)
34 Esistono 3 gruppi principali di metaboliti secondari Terpeni Composti fenolici Composti contenenti azoto
35
36 Terpeni Sintetizzati a partire dall acetil CoA o da intermedi della glicolisi Si formano per fusione di unità isopreniche a 5 atomi di carbonio Si classificano in base al numero di unità isopreniche: monoterpeni (2 unità, es. piretroidi) sesquiterpeni (3 unità, es. gossipolo) diterpeni (4 unità, es. acido abietico contenuto nelle resine) triterpeni (6 unità, saponine) politerpeni (n unità, gomma) Comprendono circa differenti composti
37
38
39 Esempio di monoterpene Le zone chiare indicano le regioni di attacco degli scarafaggi della corteccia sul tronco di un pino. La resina prodotta in seguito all attacco contiene terpeni (a- e b- pinenemonoterpeni) tossico per l insetto.
40 Monoterpene
41 Monoterpene
42 Piretroidi (esteri monoterpenici) Piretro della Dalmazia (Tanacetum cinerariifolium (Trevir.) Sch.Bip. Famiglia delle Asteracee Es: deltametrina
43 Esempio del meccanismo d azione dei piretroidi come insetticidi
44 Similitudini Modello per il meccanismo di attivazione della H+-ATPasi da parte della fusicoccina prodotta dal fungo patogeno Fusicoccum amygdali (patogeno del pesco, mandorlo)
45 Composti fenolici Sostanze aromatiche che si formano attraverso la via dell acido scichimico o dell acido mevalonico. La fenilalanina è un intermedio nella via biosintetica della maggior parte dei fenoli vegetali es. lignina, antocianine, fitoalessine, tannini Comprendono circa differenti composti
46 Es. Stilbeni tra cui il resveratrolo (es. allelopatia) (fitoalessine)
47 (fitoalessine)
48 fitoalessine Composti a basso peso molecolare con attività antimicrobica. Vengono anche indotte in seguito ad infezione di patogeni
49 Componenti della lignina Alcohol coumaryl CH 2 OH
50 Struttura parziale della lignina
51 Tannini Si distinguono in due classi sulla base del percorso biosintetico: Tannini condensati Tannini idrolizzabili
52 Modalità d azione dei tannini con le proteine
53 È stato dimostrato che in molti tessuti vegetali sono presenti enzimi che nell intestino degli erbivori ossidano i fenoli nella corrispondente forma chinonica Diventano difficilmente assimilabili per gli erbivori
54 Composti contenenti azoto Sono sintetizzati a partire da amminoacidi Sono molto tossici per gli erbivori e, se ingeriti in quantità sufficienti anche per l uomo (es: la stricnina, l atropina e la coniina contenuta nella cicuta) Comprendono circa differenti composti -Alcaloidi, l atomo di azoto è presente normalmente in un anello eterociclico -I glucosidi cianogenetici liberano acido cianidrico (HCN) -I glucosinolati, contengono S, principalmente presenti nelle crucifere
55
56 La degradazione dei glucosidi cianogenetici e dei glucosinolati è un processo enzimatico a 2 tappe Nel tessuto intatto non avviene perché il substrato e l enzima sono accumulati in differenti comparti cellulari
57 Glucosidi cianogeni CH 3 CH 3 C O CN glucose glucosidasi CH 3 CH 3 C OH CN + glucose Linamarina in Trifolium, Lotus Spontaneamente o idrossinitrile liasi L HCN è un veleno, interviene a livello della catena di trasporto degli elettroni nel mitocondrio (CN- reagisce con Fe+++ della CITOCROMO OSSIDASI e forma un complesso CN- CITOCROMO OSSIDASI, relativamente stabile con conseguente INIBIZIONE DELLA CATENA RESPIRATORIA MITOCONDRIALE (blocco della fosforilazione ossidativa e della produzione di ATP)) CH 3 CH 3 C O + HCN
58 L'amigdalina è un glucoside cianogenetico contenuto nei semi di diverse Rosacee (in gran quantità in quelli di mandorle amare). La beta-glucosidasi non si riscontra nei tessuti dei mammiferi, ma la flora batterica intestinale umana appare in grado di degradare in parte l'amigdalina (tramite enzimi simili alla beta-glucosidasi); Una eccessiva ingestione di semi di uva, mele, pere o il nocciolo della pesca, dell'albicocca è sconsigliata perché causa liberazione nell'organismo di acido cianidrico che può portare a morte per asfissia.
59 glucosinolati Contengono zolfo e azoto Questi prodotti aqiscono da difesa in quanto sono tossici per gli erbivori e hanno un gusto repellente. R C S glucosio N O SO 3 mirosinasi R-C + glucosio SH spontanea mente N-O-SO 3 - SO 4 R N C S isotiocinato R-C=N nitrile
60 Amminoacidi non proteici Modalità d azione La canavanina viene legata al trna dell arginina determinando la non funzionalità della proteina
61 Lectine Proteine che si legano ai carboidrati o alle glicoproteine. In seguito ad ingestione si legano alle cellule dell epitelio del tratto digerente interferendo con l assorbimento delle sostanze nutritive
62 Inibitori dei processi digestivi degli erbivori -Inibitori delle a-amilasi: impediscono la digestione dell amido -inibitori di proteinasi: bloccano l azione degli enzimi proteolitici legandosi al loro sito catalitico (es. legandosi alla tripsina o chimotripsina) Le piante transgeniche sovraesprimenti inibitori di proteinasi sono più resistenti all attacco degli insetti
63 Gli inibitori di proteasi sono un esempio di risposta indotta Come avviene?
64 polipeptide di 18 aa
65 La sistemina rappresenta l unico ormone proteico finora noto nelle piante
66 Risposte di difesa inducibili
67 Le piante posseggono numerosi meccanismi di difesa indotti Risposta di ipersensibilità (HR) Produzione di ROS Sintesi di NO Sintesi di proteine PR Fortificazione della parete cellulare Sintesi di sostanze ad attività antimicrobica
68 Attivazione temporale delle difese indotte
69 Terminologia da ricordare.. Interazione compatibile e incompatibile Descrive l interazione ospite-patogeno dal punto di vista del patogeno. Interazione incompatibile: indica una interazione in cui l ospite è resistente e quindi il patogeno non colonizza la pianta ospite Interazione compatibile: indica una interazione in cui l ospite è suscettibile al patogeno e quindi il patogeno colonizza la pianta ospite.
70 Risposta ipersensibile (HR) La risposta HR consiste in una rapida e localizzata morte cellulare Foglie di tabacco infettate con TMV che mostrano la risposta HR
71 Tentativo di invasione di un nematode su radici di pomodoro Interazione incompatibile: risposta HR a livello della zona di migrazione (A) e dei siti di tentata penetrazione (B) Interazione compatibile (C): è evidente la colonizzazione del tessuto ospite e le maggiori dimensioni del nematode
72 Produzione di specie reattive dell ossigeno (ROS) Uno dei primi eventi che seguono l attacco del patogeno è l accumulo apoplastico e citosolico di specie reattive dell ossigeno (ROS) - perossido di idrogeno (H 2 O 2 ) - anione superossido (O 2 ) - radicale idrossile (OH ) ROS possono essere generate da una serie di meccanismi enzimatici nell apoplasto: - NADP(H) ossidasi - ammino ossidasi - ossalato ossidasi (ossalato + O H+ 2 CO 2 + H 2 O 2 ) - perossidasi Questo fenomeno è chiamato scoppio ossidativo (oxidative burst)
73 Ruoli proposti per le ROS nella risposta di difesa: H 2 O 2 tossica per il patogeno In presenza di Fe, produzione del radicale idrossile (OH ) altamente reattivo Rafforzamento della parete cellulare (cross-linking di HRGP e PRG ai polisaccaridi di parete; aumento della velocità di formazione del polimero di lignina incrementando l attività perossidasica) Ruolo nella segnalazione e induzione della autofagia (induce l acido benzoico 2-idrossilasi, la glutatione S- transferasi) Alterazione del bilancio redox (molti fattori di trascrizione dei mammiferi sono regolati dallo stato redox cellulare)
74 Produzione di ROS in una cellula vegetale (coltura in vitro) al sito di penetrazione da parte di un patogeno avirulento Colorazione istochimica dell anione superossido/perossido di idrogeno
75 Piante transgeniche di patata che sovraesprimono la glucosio ossidasi di Aspergillus niger per la produzione di H 2 O 2. E evidente che le piante transgeniche sulla destra non sono attaccata dal fungo Verticillium dahliae.
76
77 La produzione di NO viene indotto durante l interazione incompatibile L ossido nitrico è una molecola segnale che nei mammiferi regola diversi processi biologici dei sistemi immunitario, nervoso e vascolare. Nelle piante viene indotta una rapida sintesi de novo di NO in seguito al riconoscimento di batteri avirulenti. Intensifica l induzione della morte cellulare causata da ROS (ROS da solo è insufficente ad indurre morte cellulare) Induce numerosi geni implicati nella risposta di difesa
78 Il rafforzamento della parete cellulare e attività extracellulari contribuiscono alla risposta di restenza Formazione di papillae di callosio e lignina Rapido cross-linking delle HRGP extracellulari Modulazione dell attività idrolitica delle PG fungine ad opera della PGIP
79 Induzione di Proteine PR Pathogenesis-Related proteins Families Type member Properties PR-1 Tobacco PR-1a antifungal PR-2 Tobacco PR-2 b-1,3-glucanase PR-3 Tobacco P, Q chitinase type I,II, IV,V,VI,VII PR-4 Tobacco 'R' chitinase type I,II PR-5 Tobacco S thaumatin-like PR-6 Tomato Inhibitor I proteinase-inhibitor PR-7 Tomato P69 endoproteinase PR-8 Cucumber chitinase chitinase type III PR-9 Tobacco 'lignin-forming peroxidase' peroxidase PR-10 Parsley 'PR1' 'ribonuclease-like' PR-11 Tobacco 'class V' chitinase chitinase, type I PR-12 Radish Rs-AFP3 defensin PR-13 Arabidopsis THI2.1 thionin PR-14 Barley LTP4 lipid-transfer protein PR-15 Barley OxOa (germin) oxalate oxidase PR-16 Barley OxOLP 'oxalate oxidase-like' PR-17 Tobacco PRp27 unknown
80
81 Aumento di enzimi idrolitici Co-espressione della glucanasi e chitinasi in tabacco produce i migliori risultati per la resistenza al fungo Cercospora nicotianae
82 Aumento di enzimi idrolitici Piante transgeniche di tabacco che esprimono la glucanasi in antisenso. I sintomi dell infezione da TMV sono minori nella pianta transgenica (foglia superiore) rispetto alla pianta di controllo. In questo modo si è ridotta l attività glucanasica che il TMW induce in tabacco per rimuovere il callosio dai plasmodesmi.
83 Aumento di fitoalessine Sovraespressione della stilbene sintasi in tabacco che porta alla formazione della fitoalessina rasveratrolo (conferisce resistenza alla B. cinerea)
84 Le piante posseggono numerosi meccanismi di difesa indotti Risposta di ipersensibilità (HR) Produzione di ROS Sintesi di NO Sintesi di proteine PR Fortificazione della parete cellulare Sintesi di sostanze ad attività antimicrobica Risposta sistemica acquisita (SAR)
85 Risposta sistemica acquisita (SAR) Virus, funghi e batteri sono in grado di attivare in modo sistemico uno specifico sottogruppo di risposte di difesa nota come SAR, che implica la produzione locale di SA e un segnale floemamobile.
86
87 Acido salicilico (SA) (e acido benzoico (BA)) intervengono in numerose risposte di difesa BA e SA si accumulano ad elevate concentrazioni nelle immediate vicinanze del sito di infezione in una reazione incompatibile
88 SA è coinvolto nella risposta di difesa Piante di tabacco e Arabidopsis contenenti il transgene nahg (codificante la salicilato idrossilasi, che converte SA in catecolo) hanno una ridotta risposta di resistenza (es: al TMW) e non presentano l induzione di numerosi geni di difesa
89 Induzione sistemica degli inibitori di proteasi (e da stress da ferita) ad opera della sistemina
90 Via di segnalazione della sistemina per l induzione degli inibitori delle proteasi in pomodoro Fig TAIZ
91 Come si attivano le risposte di difesa inducibili?
92 L attuazione delle risposte di difesa inducibili presuppone una capacità della pianta a: 1 percepire la presenza del patogeno (evento che viene definito di riconoscimento ) 2 trasmettere l'informazione all'interno della cellula infettata e alle cellule limitrofe il sito d'infezione 3 indurre una serie di modificazioni, sia a livello del sito d'infezione che sistemiche, in grado di limitare l'invasione del patogeno
93 Percezione del patogeno (evento di riconoscimento ) Capacità della pianta di distinguere molecole self da molecole non-self analogie con l auto-incompatibilità gametofitica che previene l autofecondazione in pianta ermafrodite
94 Impollinazione Granello pollinico Meccanismi di auto- e allo - incompatibilità che impediscono la auto- o allo - impollinazione Stigma Papilla stigmatica Stilo
95 Impollinazione
96 Impollinazione Riconoscimento
97 Percezione del segnale Modello gene-per-gene proposto da Flor
98 Ora conosciamo alcuni dettagli in più sulla risposta di difesa
99 Le piante utilizzano i pattern recognition receptors (PRRs) presenti sulla membrana plasmatica per percepire dei potenziali patogeni presenti nell ambiente. PRRs riconoscono delle specifiche strutture conservate presenti nei microrganismi che sono chiamate pathogen-associated molecular patterns (PAMPs) Questo riconoscimento conduce alla PAMP-triggered immunity (PTI), che previene efficacemente la colonizzazione della pianta ospite dai non-patogeni. Il sistema meglio studiato di PTI è la via dipendente dall FLS2. Il PRR FLS2 riconosce il PAMP flg22 che è un componente della flagellina batterica.
100
101 Meccanismo di rimozione di FLS2 attivato
102 I patogeni posseggono dei fattori di virulenza o effettori ( effectors ) che sopprimono la PTI. Questo conduce alla effector-triggered susceptibility (ETS) e il patogeno causa la malattia. Di conseguenza alcune piante hanno evoluto dei geni di Resistenza (R) che riconoscono gli effettori o la loro attività. Questo conduce alla effectortriggered immunity (ETI) e la pianta non si ammala. Sia la PTI che ETI determinano l induzione dei geni di difesa.
103 A zigzag model illustrates the quantitative output of the plant immune system PRR From: The plant immune system Jonathan D. G. Jones & Jeffery L. Dangl Nature 444, (16 November 2006). doi: /nature05286
104 Uno dei sistemi meglio studiati dell azione degli effettori e dei geni R è il sistema AvrPto/Pto
105 Model for PTI-inhibition and ETI-induction by AvrPto (FLS2) Susceptibility: Pseudomonas syringae secretes the effector protein AvrPto and block ETI Resistance: Tomato plants carrying R gene Pto interact with AvrPto triggering ETI
106 PRR PTI ETI
107 La struttura LRR è tipica dei prodotti dei geni R
108 Struttura dei prodotti dei geni R e di alcune proteine coinvolte nello sviluppo Il motivo LRR è stato dimostrato mediare le interazioni proteinaproteina e recettore-ligando.
109 Tre possibili modi per riconoscere il patogeno
110 Gli effettori sono codificati dai geni di Avirulenza o geni Avr Un patogeno che possiede geni Avr è considerato nonvirulento (Avirulento) su una pianta che possiede un gene R corrispondente; I prodotti dei geni Avr sono effettori. L associazione tra i geni Avr e R sono descritti nella interazione gene-for-gene di Flor.
111 Tipi principali di organizzazione dei geni R
112 Meccanismi genetici che generano nuovi geni R
113 Meccanismi genetici che generano nuovi geni R
114 Alcuni dettagli sulla struttura dei geni R
115
116 Trasmissione del segnale di riconoscimento
117 Fig TAIZ Induzione delle risposte di difesa delle piante
118 Molti segnali regolano l espressione genica attraverso una cascata di proteine chinasi Trasmissione del segnale
119 I mutanti di Arabidopsis ndr1 e eds1 dimostrano l esistenza di distinte vie di segnalazione a valle del riconoscimento R-Avr
120 Il mutante di arabidopsis eds1 è resistente allo P. syringe Il mutante di arabidopsis ndr1 è resistente allo P. parasitica
121
122 Vie di segnalazioni parallele coordinano la complessa e localizzata risposta di difesa
123
Stress biotici. imposto da altri organismi
Stress biotici imposto da altri organismi Patogeno vegetale: Organismo che, per completare parte o tutto il suo ciclo vitale, cresce all interno della pianta e nel fare ciò causa un effetto dannoso alla
DettagliStress biotici. Stress imposto da altri organismi
Stress biotici Stress imposto da altri organismi Patogeno vegetale: Organismo che, per completare parte o tutto il suo ciclo vitale, cresce all interno della pianta e nel fare ciò causa un effetto dannoso
Dettaglicellulosa polimero lineare di D(+)glucosio in legame β(1 4) costituisce circa il 30% del peso delle pareti primarie struttura a microfibrille
cellulosa polimero lineare di D(+)glucosio in legame β(1 4) costituisce circa il 30% del peso delle pareti primarie struttura a microfibrille il grado di cristallizzazione e polimerizzazione è più elevato
DettagliBiosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi
Biosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi Principali bersagli degli antibiotici Gli antibiotici derivano per la maggior parte da composti naturali Strutture di alcuni peptidi bioattivi
DettagliL adattamento dei batteri. Strategie di adattamento
L adattamento dei batteri Strategie di adattamento mutazione trasferimento genico orizzontale regolazione dell espressione genica regolazione della trascrizione regolazione della traduzione regolazione
DettagliLe Biomolecole I parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti
Le Biomolecole I parte Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti LE BIOMOLECOLE Le biomolecole, presenti in tutti gli esseri viventi, sono molecole composte principalmente da carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno.
DettagliMetabolismo degli aminoacidi
Metabolismo degli aminoacidi Quando gli aminoacidi provenienti dalla digestione gastrica e intestinale, non vengono utilizzati per la costruzione di nuove proteine vengono demoliti Transaminazione Per
DettagliANTIOSSIDANTI Grassi IV LEZIONE
ANTIOSSIDANTI Grassi IV LEZIONE ANTIOSSIDANTE Sostanza che, pur presente in concentrazione ridotta rispetto al substrato ossidabile, può prevenire o ritardare l ossidazione iniziata da un fattore proossidante.
DettagliMetabolismo: Introduzione
Metabolismo: Introduzione METABOLISMO Insieme delle reazioni chimiche coordinate e integrate che hanno luogo in tutte le cellule C A T A B O L I S M O Ossidazioni esoergoniche Alimenti: Carboidrati Lipidi
DettagliRICCADONA OSCAR DANIELE Centro Forniture Giardinaggio
RICCADONA OSCAR DANIELE Centro Forniture Giardinaggio Via Volpare 104/B - 37069 Villafranca di Verona (VR) IT tel. / fax (+39) 045 6300192 - cell. (+39) 348 0069434 website: www.riccadona.it e-mail: info@riccadona.it
DettagliI composti organici della vita: carboidrati, lipidi, proteine e acidi nucleici
I composti organici della vita: carboidrati, lipidi, proteine e acidi nucleici La seta della tela di ragno è un insieme di macromolecole, dette proteine. Sono le caratteristiche fisico-chimiche di queste
Dettagli«Macromolecole» Lipidi
LIPIDI (1) «Macromolecole» Lipidi Biotecnologie Miscellanea di molecole biologiche che condividono la proprietà di non essere solubili in acqua. Molecole idrofobiche. Es: Grassi Oli (grasso liquido a temperatura
DettagliKIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA
KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA C.Vilches, P. Parham Natural Killer Cellule di origine linfoide la cui funzione è lisare le cellule infettate da virus
DettagliMediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula
Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi
DettagliCELLULE EUCARIOTICHE
CELLULE EUCARIOTICHE Le cellule eucariotiche sono di maggiori dimensioni, rispetto a quelle procariotiche (almeno 10 volte più grandi) Oltre a: membrana plasmatica, citoplasma, DNA e ribosomi (comuni a
DettagliMitocondri e malattie neurodegenerative. metabolismo energetico bilancio redox sopravvivenza cellulare metabolismo del calcio
Mitocondri e malattie neurodegenerative Mitocondri metabolismo energetico bilancio redox sopravvivenza cellulare metabolismo del calcio Danno mitocondriale: dismetabolismo energetico (necrosi) stress ossidativo
DettagliHelena Curtis N. Sue Barnes
Helena Curtis N. Sue Barnes LA RESPIRAZIONE CELLULARE INDICE Demolizione del glucosio Glicolisi Fermentazione lattica Fermentazione alcolica Respirazione cellulare Ciclo di Krebs Catena di trasporto degli
DettagliLe avversità delle piante ornamentali
Seminario Grottammare (AP) Le avversità delle piante ornamentali La gestione delle avversità in ambito urbano Luigi Delloste Per avversità ambientale si intende qualsiasi evento, sia di origine climatica
DettagliBIOLOGIA GENERALE 22-24 ottobre 2007
Biologia generale Massolo Alessandro massolo@unifi.it; Tel. 347-9403330 BIOLOGIA GENERALE 22-24 ottobre 2007 Facoltà di Psicologia Tecniche di Psicologia Generale e Sperimentale Alessandro Massolo Dip.
DettagliProtocollo dei saperi imprescindibili
Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola:professionale DISCIPLINA: Scienze integrate( Scienze della Terra e Biologia) RESPONSABILE: Meri Teti CLASSI SECONDE SEZIONE B INDIRIZZO: Grafico CONOSCENZE/CONTENUTI:
DettagliPROTEINE. sono COMPOSTI ORGANICI QUATERNARI
PROTEINE sono COMPOSTI ORGANICI QUATERNARI Unione di elementi chimici diversi Il composto chimico principale è il C (carbonio) Sono quattro gli elementi chimici principali che formano le proteine : C (carbonio),
DettagliDa dove prendono energia le cellule animali?
Da dove prendono energia le cellule animali? La cellula trae energia dai legami chimici contenuti nelle molecole nutritive Probabilmente le più importanti sono gli zuccheri, che le piante sintetizzano
DettagliMonossido d azoto NO (Nitric Oxide) Messaggero del segnale cellulare. Molecola regolatoria nel sistema nervoso centrale e periferico
Monossido d azoto NO (Nitric Oxide) Ruolo biologico: Messaggero del segnale cellulare Molecola regolatoria nel sistema cardiovascolare Molecola regolatoria nel sistema nervoso centrale e periferico Componente
DettagliAdattamenti del muscolo scheletrico all allenamento aerobico: ruolo dei radicali
Adattamenti del muscolo scheletrico all allenamento aerobico: ruolo dei radicali Marina Marini Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale Cosa sono i radicali? I radicali liberi
Dettaglidieta vengono convertiti in composti dei corpi chetonici.
Metabolismo degli aminoacidi Metabolismo degli aminoacidi Gli aminoacidi introdotti in eccesso con la dieta vengono convertiti in composti precursori del glucosio, degli acidi grassi e dei corpi chetonici.
DettagliA livello della loro struttura chimica, come i grassi, anche i carboidrati sono composti ternari, formati cioè da tre molecole:
I carboidrati costituiscono la fonte di energia principale per lo svolgimento di tutte le funzioni organiche (mantenimento della temperatura corporea, battito cardiaco, funzioni cerebrali, digestione,
DettagliLE BIOMOLECOLE DETTE ANCHE MOLECOLE ORGANICHE; CARBOIDRATI PROTEINE. sono ACIDI NUCLEICI. molecole complesse = POLIMERI. formate dall'unione di
LE BIOMOLECOLE LE BIOMOLECOLE DETTE ANCHE MOLECOLE ORGANICHE; CARBOIDRATI LE BIOMOLECOLE sono LIPIDI PROTEINE ACIDI NUCLEICI molecole complesse = POLIMERI formate dall'unione di molecole semplici = MONOMERI
DettagliRespirazione cellulare
Respirazione cellulare L equazione generale della respirazione C 6 H 12 O 6 + 6 O 2! 6 CO 2 + 6 H 2 O + 36 ATP 1 molec zucchero 6 molec ossigeno 6 molec anidride carbonica 6 molec acqua + = + + 36 molecole
DettagliANIMALI. Gli ormoni sono sostanze organiche naturali che, a basse concentrazioni, influenzano profondamente dei processi fisiologici
GLI ORMONI VEGETALI ANIMALI Gli ormoni sono sostanze organiche naturali che, a basse concentrazioni, influenzano profondamente dei processi fisiologici sono sintetizzati in organi o tessuti specifici sono
DettagliLe PROTEINE sono i biopolimeri maggiormente presenti all interno delle cellule, dal momento che costituiscono dal 40 al 70% del peso a secco.
Le PROTEINE sono i biopolimeri maggiormente presenti all interno delle cellule, dal momento che costituiscono dal 40 al 70% del peso a secco. Svolgono funzioni biologiche di fondamentale importanza e possono
Dettagli4) PROTEINE FERRO ZOLFO. Contengono Fe e S in quantità equimolecolari; fanno parte dei complessi respiratori. La NADH DH contiene diversi centri Fe-S.
4) PROTEINE FERRO ZOLFO Contengono Fe e S in quantità equimolecolari; fanno parte dei complessi respiratori. La NADH DH contiene diversi centri Fe-S. Trasportano elettroni attraverso le transizioni Fe
DettagliDNA - RNA. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi.
DNA - RNA Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Esistono 4 basi azotate per il DNA e 4 per RNA Differenze
DettagliLE PIANTE COME BIOREATTORI
LE PIANTE COME BIOREATTORI POSSIBILI PRODOTTI - Anticorpi - Proteine di interesse farmaceutico - Vaccini edibili - Metaboliti secondari - Polimeri biodegradabili Produzione di Anticorpi SISTEMI DI ESPRESSIONE
DettagliDal DNA all RNA. La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti
Dal DNA all RNA La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA MOLECOLARE Gene Regione di DNA che porta l informazione (= che CODIFICA) per una catena polipeptidica o per
Dettagli- Polimeri biodegradabili
POSSIBILI PRODOTTI - Anticorpi - Proteine di interesse farmaceutico - Vaccini edibili - Metaboliti secondari - Polimeri biodegradabili Produzione di Anticorpi SISTEMI DI ESPRESSIONE - Cellule di mammifero
DettagliValutazione della qualità delle fonti fibrose e ottimizzazione del loro utilizzo nei digestori
Valutazione della qualità delle fonti fibrose e ottimizzazione del loro utilizzo nei digestori Andrea Formigoni andrea.formigoni@unibo.it 7 INFOBIOGAS Montichiari - 28 gennaio 2011 Cos è la fibra? Costituenti
Dettagli-Glucosio e fruttosio. -Saccarosio. -Zuccheri minori. -Le sostanze pectiche. -I polisaccaridi esocellulari dei microrganismi
I CARBOIDRATI DEL MOSTO E DEL VINO -Glucosio e fruttosio -Saccarosio -Zuccheri minori -Le sostanze pectiche -I polisaccaridi esocellulari dei microrganismi Prof. - Vincenzo Leo - Chimica enologica - ITA
DettagliIstituto di Istruzione Superiore L. da Vinci Civitanova Marche. Anno scolastico 2014-2015. Programma svolto. Docente: Silvana Venditti
Anno scolastico 2014-2015 Programma svolto Docente: Silvana Venditti Disciplina: Scienze Naturali Classe : IV sez. E - Indirizzo Linguistico ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI E DEGLI OBIETTIVI SECONDO UNITA
DettagliStruttura e funzioni della cellula. Corso di Biofisica, Università di Cagliari 1
Struttura e funzioni della cellula 1 Riferimenti Books and others Biological Physics (updated 1 st ed.), Philip Nelson, Chap. 2 Physical Biology of the Cell, Phillips et al., Chap. 2 Movies Exercise 2
DettagliN 2, malgrado la sua abbondanza, è un fattore limitante la crescita della maggior parte degli organismi
Glicina (Gly) Alanina (Ala) N 2, malgrado la sua abbondanza, è un fattore limitante la crescita della maggior parte degli organismi La digestione delle proteine endopeptidasi H O R H O R R H 3+ N -C-C-NH-C-C-NH-C-C-NH-C-C-NH-C-COO
DettagliINTERAZIONE DI PROTEINE CON SFINGOLIPIDI
Seminario Rafts INTERAZIONE DI PROTEINE CON SFINGOLIPIDI Motivi strutturali coinvolti nell interazione di proteine con sfingolipidi e colesterolo (1) Uno dei primi passi per l identificazione di tale motive
DettagliSinergie tra nutrienti e fattori limitanti l utilizzo della fibra
Sinergie tra nutrienti e fattori limitanti l utilizzo della fibra A. Formigoni e A. Palmonari andrea.formigoni@unibo.it Impianti di Biogas 8 InfoBiogas- Montichiari (Bs) 19-1- 2012 Obiettivi dei gestori
DettagliBIOLOGIA GENERALE. Alessandro Massolo Dip. Biologia Animale e Genetica c/o Prof. F. Dessì-Fulgheri (Via Romana 17) massolo@unifi.
Biologia generale Massolo Alessandro massolo@unifi.it; Tel. 347-9403330 BIOLOGIA GENERALE Facoltà di Scienze della Formazione Scienze della Formazione Primaria Alessandro Massolo Dip. Biologia Animale
DettagliDegradazione delle proteine della dieta. Catabolismo degli aminoacidi
Degradazione delle proteine della dieta Catabolismo degli aminoacidi LE PROTEINE DELLA DIETA SONO DEGRADATE ENZIMATICAMENTE AD AMINOACIDI LIBERI L ingresso di una proteina nello stomaco stimola la mucosa
DettagliLegami chimici. Covalente. Legami deboli
Legami chimici Covalente Legami deboli Legame fosfodiesterico Legami deboli Legami idrogeno Interazioni idrofobiche Attrazioni di Van der Waals Legami ionici Studio delle macromolecole Lipidi
DettagliIL MONDO DEI VIVENTI
IL MONDO DEI VIVENTI La parete cellulare è una struttura che circonda la cellula vegetale all esterno della membrana plasmatica Composta principalmente da polisaccaridi, proteine e composti fenolici Spessore
DettagliFarmaci del sistema nervoso autonomo
Farmaci del sistema nervoso autonomo Farmaci colinergici Esercitano i loro effetti farmacologici sul sistema nervoso parasimpatico che utilizza Acetilcolina come mediatore chimico L acetilcolina (Ach)
DettagliIl flusso dell informazione genetica. DNA -->RNA-->Proteine
Il flusso dell informazione genetica DNA -->RNA-->Proteine Abbiamo visto i principali esperimenti che hanno dimostrato che il DNA è la molecola depositaria dell informazione genetica nella maggior parte
DettagliΒeta ossidazione degli acidi grassi BETA OSSIDAZIONE DEGLI ACIDI GRASSI 13/12/2013 SEMINARIO. Acidi grassi (2)
Acidi grassi (1) Mitocondri SEMINARIO BETA OSSIDAZIONE DEGLI ACIDI GRASSI Sono le principali fonti di energia per alcuni tessuti (es. muscolo cardiaco). Si genera molto più energia dall ossidazione degli
DettagliINTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca
INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria
DettagliContinua. Peptidasi H 2 O
Continua Peptidasi H 2 O Classificazione delle peptidasi 1. Meccanismo catalitico 2. Tipo di reazione catalizzata 3. Struttura molecolare e omologia 1. Meccanismo catalitico (mostrato per la chimotripsina)
DettagliRNA polimerasi operone. L operatore è il tratto
La regolazione genica nei procarioti Alcune proteine vengono prodotte dalla cellula ad un ritmo relativamente costante e l attività dei geni che codificano queste proteine non è regolata in modo sofisticato.
DettagliTIPI DI CELLULE : PROCARIOTE ED EUCARIOTE
TIPI DI CELLULE : PROCARIOTE ED EUCARIOTE Tutti i tipi cellulari presenti sul nostro pianeta appartengono ad uno di due gruppi fondamentali: procarioti ed eucarioti. I termini procariota (dal greco pro
DettagliApplied Nutritional Medicine
Glossario del corso di Medicina Nutrizionale Acidi Grassi: sono delle molecole a catena lunga che formano la quasi totalità dei lipidi complessi e dei grassi sia animali e vegetali. Se non attaccati ad
DettagliSISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato).
SISTEMI ENERGETICI LE FONTI ENERGETICHE MUSCOLARI I movimenti sono resi possibili, dal punto di vista energetico, grazie alla trasformazione, da parte dei muscoli, dell energia chimica ( trasformazione
DettagliMacromolecole Biologiche. I domini (III)
I domini (III) Domini α/β La cross over connection è l unità costitutiva su cui si basa la topologia di 3 tipi di domini α/β osservati nelle proteine: - α/β barrel - motivi ricchi di Leu (fold a ferro
Dettaglilogo.jpg 18F-FDG Vari lavori hanno dimostrato che l accumulo di FDG correla con il Ki-67 MARKER DI PROLIFERAZIONE
logo.jpg 18F-FDG 18F-FDG Entrata glucosio nelle cellule Segue due vie: diffusione facilitata (in presenza di eccesso) trasporto attivo Na-dipendente (richiede energia) logo.jpg FDG si accumula in base
DettagliStruttura e funzione dei geni. Paolo Edomi - Genetica
Struttura e funzione dei geni 1 Il DNA è il materiale genetico La molecola di DNA conserva l informazione genetica: topi iniettati con solo DNA di batteri virulenti muoiono 2 Proprietà del DNA Il DNA presenta
DettagliBiosintesi dei triacilgliceroli
Biosintesi dei triacilgliceroli Destino della maggior parte degli acidi grassi sintetizzati o ingeriti: Ø triacilgliceroli (riserva) Ø fosfolipidi (membrane) in base alle necessità metaboliche I triacilgliceroli
Dettagli3B BIO classe partecipante al progetto Generazione Web
Anno scolastico 2012-13 ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO INDIRIZZO CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE (Articolazione: Biotecnologie sanitarie) PROGRAMMA PREVENTIVO MATERIA Biologia, Microbiologia e
DettagliLa traduzione: dall mrna alle proteine
La traduzione: dall mrna alle proteine Le infezioni batteriche sono una grave causa di malattie e morte in Europa e negli USA. Le infezioni batteriche si curano con antibiotici che colpiscono l espressione
DettagliISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE. Roberto Valturio RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA SVOLTO. a.s.
ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE Roberto Valturio RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA SVOLTO a.s. 2O13-2014 Materia : Chimica e Biologia Classe : II sez. B Rimini,05/06/2014
Dettagliaggregati di macromolecole dato virus contiene un solo tipo di acido nucleico (DNA o RNA)
Virus Virus Non sono classificati fra gli organismi viventi in quanto non sono cellule, bensì aggregati di macromolecole (acidi nucleici, proteine, talvolta rivestite da membrana fosfolipidica) Non possono
Dettagliscaricato da www.sunhope.it
Recettori a tirosina chinasi I recettori a tirosina chinasi presentano vari domini Una regione di legame (extracellulare) Una regione transmembrana Una coda intracellulare con numerose tirosine scaricato
DettagliRUOLO E IMPORTANZA DEGLI ANTIOSSIDANTI ALIMENTARI NELLA SALUTE DELL UOMO (Alfonso Siani. ISA CNR)
(1) RUOLO E IMPORTANZA DEGLI ANTIOSSIDANTI ALIMENTARI NELLA SALUTE DELL UOMO (Alfonso Siani. ISA CNR) DANNO OSSIDATIVO, RUOLO DEI PRO-OSSIDANTI E DIFESE ANTIOSSIDANTI ROS: reactive oxygen species (composti
Dettagli4x4x4=4 3 =64 codoni. 20 aminoacidi
4x4x4=4 3 =64 codoni 20 aminoacidi 1 Le 20 diverse catene laterali (gruppo R) che costituiscono gli aminoacidi si differenziano considerevolmente per dimensioni, volume e per le loro caratteristiche fisico-chimiche,
DettagliDal DNA alle proteine: La trascrizione e la traduzione
Dal DNA alle proteine: La trascrizione e la traduzione DNA RNA Trascrizione RNA PROTEINE Traduzione Dove avvengono? GLI EUCARIOTI I PROCARIOTI Cambell, Reece Biologia ZANICHELLI Trascrizione Sintesi di
DettagliALIMENTAZIONE NELL UOMO
ALIMENTAZIONE NELL UOMO Alimentazione e Nutrizione Corpo umano come macchina chimica che utilizza l energia chimica degli alimenti (quando si spezzano i legami chimici tra gli atomi che formano le macromolecole
Dettagli1. Manifestano la loro azione negativa solo in età adulta avanzata
Perché invecchiamo? La selezione naturale opera in maniera da consentire agli organismi con i migliori assetti genotipici di tramandare i propri geni alla prole attraverso la riproduzione. Come si intuisce
DettagliNORMATIVA OGM IN ALIMENTI, SEMENTI E COLTURE AGRARIE
NORMATIVA OGM IN ALIMENTI, SEMENTI E COLTURE AGRARIE Che cosa sono le piante transgeniche? Transgenesi indica il trasferimento di geni mediante la tecnologia del DNA ricombinante. Il gene viene trasferito
DettagliFarmacodinamica II. Mariapia Vairetti. Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e Molecolare
Farmacodinamica II Mariapia Vairetti Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e Molecolare Processo di riconoscimento fra farmaco e recettore TIPI DI
DettagliRisposta delle piante agli stress
Risposta delle piante agli stress Pianta e ambiente: Come interagisce e si adatta all ambiente circostante? Gravità Luce fotosintetica Luce fotomorfogenica Temperatura Vento Fotoperiodo Umidità Erbivori
DettagliAttivitá e cinetica enzimatica
Attivitá e cinetica enzimatica PAS : Classe di insegnamento A60 Biologia e scienze A.A. 2013/2014 09/05/2014 Cinetica Enzimatica La cinetica enzimatica è misurata come velocità di conversione del substrato
DettagliValitutti, Taddei, Kreuzer, Massey, Sadava, Hills, Heller, Berenbaum
Dal carbonio agli OGM VERSO L UNIVERSITÀ Le domande sono tratte dalle prove di ammissione emesse annualmente dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (MIUR) e le soluzioni sono evidenziate
DettagliPLASMIDI puc ALTRI TIPI DI VETTORI. VETTORI λ 17-06-2010
PLASMIDI puc ALTRI TIPI DI VETTORI VETTORI λ (15-20 Kb) = vettori ottenuti apportando delle modifiche al genoma del batteriofago λ. COSMIDI (40-45 Kb) = plasmidi che contengono i siti cos di λ utili per
DettagliTEST BIOLOGIA 1 ANNO ABEI Da inviare a connesso@alice.it entro e non oltre il 6 novembre 2015
1) I batteri sono organismi: a- bicellulari b- monocellulari c- pluricellulari 2) I virus: a- possono riprodursi solo nell acqua b- possono riprodursi solo sulla superficie di una cellula c- possono riprodursi
DettagliCONTROLLO ORMONALE DEL METABOLISMO GLUCIDICO DA PARTE DI GLUCAGONE, ADRENALINA E INSULINA
CONTROLLO ORMONALE DEL METABOLISMO GLUCIDICO DA PARTE DI GLUCAGONE, ADRENALINA E INSULINA QUESTI ORMONI REGOLANO IL FLUSSO DEI METABOLITI NELLA GLICOLISI, NELLA GLICOGENO-SINTESI, NELLA GLIGENO-LISI E
DettagliCome funzionano gli oligo Antisenso? RNA WORLD. mrna. Regolare l espressione genica tramite molecole di RNA. Come funzionano gli oligo antisenso?
RNA WORLD RNA Come funzionano gli oligo Antisenso? mrna Non coding RNA AAAAAAA rrna trna snrna snorna RNA Antisenso sirna Arresto della traduzione Proteina incompleta o nessuna sintesi MECCANISMO PASSIVO
DettagliRISOLUZIONE OIV-OENO 498-2013 MODIFICA DELLE SCHEDE CONCERNENTI LE PRATICHE ENOLOGICHE RELATIVE AGLI ENZIMI
RISOLUZIONE OIV-OENO 498-2013 MODIFICA DELLE SCHEDE CONCERNENTI LE PRATICHE ENOLOGICHE RELATIVE AGLI ENZIMI L ASSEMBLEA GENERALE, Visto l Articolo 2, paragrafo 2 ii, dell Accordo del 3 aprile 2001 che
DettagliGLUCONEOGENESI. Sintesi (GENESI) di nuove (NEO) molecole di glucosio
GLUCONEOGENESI Sintesi (GENESI) di nuove (NEO) molecole di glucosio CATABOLISMO ANABOLISMO OSSIDAZIONI Produzione di ATP RIDUZIONI Consumo di ATP La GLUCONEOGENESI è un PROCESSO ANABOLICO La gluconeogenesi
DettagliPianta e ambiente. Come interagisce e si adatta all ambiente circostante? Gravità. Fotoperiodo Umidità. Erbivori
Pianta e ambiente Come interagisce e si adatta all ambiente circostante? Gravità Luce fotosintetica Luce fotomorfogenica Temperatura Vento Fotoperiodo Umidità Erbivori Patogeni Microragnismi del suolo
DettagliCaratteristiche chimiche e nutrizionali dei pascoli toscani e aspetti della loro digestione nei ruminanti
Caratteristiche chimiche e nutrizionali dei pascoli toscani e aspetti della loro digestione nei ruminanti M. Antongiovanni Dipartimento di Scienze Zootecniche 1 Indice degli argomenti La dieta dei ruminanti
DettagliLa digestione degli alimenti
La digestione degli alimenti Le sostanze alimentari complesse (lipidi, glucidi, protidi) che vengono introdotte nell organismo, devono subire delle profonde modificazioni che le trasformano in sostanze
DettagliREPLICAZIONE DEL DNA
REPLICAZIONE DEL DNA La replicazione (o anche duplicazione) è il meccanismo molecolare attraverso cui il DNA produce una copia di sé stesso. Ogni volta che una cellula si divide, infatti, l'intero genoma
DettagliMAS MARKER ASSISTED SELECTION SELEZIONE ASSISTITA DEI MARCATORI. Carmine Correale
MAS MARKER ASSISTED SELECTION SELEZIONE ASSISTITA DEI MARCATORI Carmine Correale CHE COS E La Selezione Assistita dei Marcatori (MAS Marker Assisted Selection) è una tecnica che accelera e semplifica la
DettagliSUPERAVVOLGIMENTO DEL DNA (ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA)
SUPERAVVOLGIMENTO DEL DNA (ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA) ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA Il DNA cellulare contiene porzioni geniche e intergeniche, entrambe necessarie per le funzioni vitali della
DettagliI L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze.
I L I P I D I ASPETTI GENERALI I Lipidi o grassi sono la riserva energetica del nostro organismo; nel corpo umano costituiscono mediamente il 17% del peso corporeo dove formano il tessuto adiposo. In generale
DettagliRegolazione del metabolismo del glucosio
Regolazione del metabolismo del glucosio Regolazione coordinata di glicolisi e gluconeogenesi Glicolisi e gluconeogenesi sono regolate in modo reciproco La regolazione è a livello dei punti di deviazione
DettagliProf. Maria Nicola GADALETA
Prof. Maria Nicola GADALETA Email: m.n.gadaleta@biologia.uniba.it Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie Sanitarie e Farmaceutiche Biochimica e Biotecnologie Biochimiche DISPENSA
DettagliDiapositiva 3: CASPASI IAP inibitor of apoptosis
Diapositiva 1: Diapositiva 2: Nella presente presentazione vengono trattate le correlazioni scoperte e studiate tra la tecnica dei microrna e l apoptosi. Innanzitutto l apoptosi è il processo che porta
DettagliSi dividono in: N-glicosilate (su Asparagina) O-glicosilate (su Serina o Treonina. Raramente su Tirosina, idrossiprolina, idrossilisina)
GLICOSILAZIONE La glicosilazione è la modificazione PTM più diffusa. Circa il 50% delle proteine umane sono glicosilate Caratteristica di molte proteine della superficie cellulare e delle d proteine di
DettagliCarboidrati puri : zucchero e amido nei cibi, cellulosa nel legno, carta e cotone = C 6 O 6 (H 2 O) 6
Carboidrati Carboidrati puri : zucchero e amido nei cibi, cellulosa nel legno, carta e cotone Glucosio Carboidrati modificati: membrane cellulari, acidi nucleici, Da carbonio idrato: glucosio= C 6 H 12
DettagliTecniche di ingegneria genetica vegetale
Ingegneria genetica vegetale Tecniche di ingegneria genetica vegetale Prima di analizzare i possibili impatti sulla salute e sulla qualità dei prodotti costituiti o derivati da organismi geneticamente
Dettaglia cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE)
a cura di : Gaia,Giulia, Lorenzo e Simone 2^ B ( LA MIGLIORE) I grassi nella piramide alimentare Forniscono molta ENERGIA!!! Danno gusto al cibo Trasportano alcune vitamine o LIPIDI Però se se ne mangiano
DettagliLa catena Epidemiologica
La catena Epidemiologica STORIA NATURALE DELLE MALATTIE esposizione al/ai fattori di rischio insorgenza della malattia esito guarigione cronicizzazione decesso Principali differenze tra malattie infettive
DettagliSTRESS OSSIDATIVO. Le specie reattive all ossigeno si formano continuamente nell organismo in seguito ai normali processi metabolici.
STRESS OSSIDATIVO I lipidi, così come del resto altre macromolecole quali proteine, carboidrati e acidi nucleici, possono andare incontro a reazioni di ossidazione. L ossidazione è un processo estremamente
DettagliIl caffè si ottiene dalla macinazione dei chicchi di una pianta del genere COFFEA. Le più utilizzate sono:
IL CAFFE Il caffè si ottiene dalla macinazione dei chicchi di una pianta del genere COFFEA. Le più utilizzate sono: COFFEA ARABICA (più pregiata) : da origine a caffè meno amaro di quello ottenuto dalla
DettagliNiccolò Taddei Biochimica
Niccolò Taddei Biochimica VERSO L UNIVERSITÀ Le domande sono tratte dalle prove di ammissione emesse annualmente dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (MIUR) e le soluzioni sono
DettagliCorso di Laurea in Farmacia Insegnamento di BIOCHIMICA Angela Chambery
Corso di Laurea in Farmacia Insegnamento di BIOCHIMICA Angela Chambery Lezione 26 La gluconeogenesi Concetti chiave: Il fegato e il rene possono sintetizzare glucosio da lattato, piruvato e amminoacidi.
DettagliMario Rossi 25/04/2019. www.trapiantocapelli.info
Mario Rossi 25/04/2019 www.trapiantocapelli.info L alopecia androgenetica è la principale causa di calvizie che colpisce circa l 70% degli uomini e il 35% delle donne giovani (percentuale che sale al 50%
Dettagli