Sicurezza partecipata e dedicata alle imprese
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- Niccolina Messina
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1 Sicurezza partecipata e dedicata alle imprese Una best practice dalla teoria alla prassi sul campo la costruzione di un modello operativo
2 Costruire la sicurezza con la partecipazione, innovando la cultura operativa e adottando buone prassi condivise la sicurezza rappresenta un capitolo del disegno strategico generale dell Istituzione camerale, volto a migliorare la qualità della vita nella Capitale, a porre le basi di un nuovo benessere e a creare occupazione. Per questo motivo, le azioni relative al capitolo sicurezza e legalità trovano collocazione nel Piano pluriennale della Camera, affiancandosi alle iniziative rivolte alla creazione dei mercati efficienti e alla leva della trasparenza. Andrea Mondello Presidente della CCIAA di Roma una concezione di sicurezza differente rispetto ai modelli tradizionali, chiamando, da un lato, la società civile a forme di integrazione e partecipazione all interno del sistema, dall altro le forze di polizia all individuazione di moduli operativi più elastici e flessibili, adeguati e dedicati alle realtà socioeconomiche cui si rivolgono, oltre che di strumenti comunicativi più moderni. Achille Serra Prefetto di Roma Le indicazioni istituzionali e i progressi nella sicurezza dedicata alle imprese nelle nuove politiche pubbliche Dalle nuove politiche pubbliche per la sicurezza urbana è derivato un programma di iniziative dedicate alle imprese - Direttiva generale annuale del Ministro dell Interno - Accordi con le associazioni di categoria Il Protocollo d intesa sottoscritto tra Camera di Commercio e Prefettura di Roma (ottobre 2002) - Ha anticipato le linee guida della sicurezza dedicata alle imprese - Sviluppa in modo originale e pratico la realizzazione di un nuovo modello, sperimentandolo nell ambiente dell economia locale dei quartieri romani Sicurezza
3 Due grandi fronti d impegno per la difesa dell economia locale Insicurezza sul territorio dove opera l impresa Prevenire i reati contro il patrimonio, la persona, la libertà degli imprenditori e dei clienti Insicurezza all interno della business community Rendere impermeabile il mercato ai reati di truffa, vendita illegale di denaro, frode, contraffazione, riciclaggio e infiltrazione nel tessuto economico, abuso di mercato Creare valore con la sicurezza - La Vision del progetto L insicurezza è un costo diretto e indiretto: per le singole imprese, per il territorio, per i clienti L insicurezza genera un danno per il marketing urbano Il campo della difesa sociale - pur perseguendo identici fini - va reso unitario, poiché spesso è attraversato da dissonanze (o addirittura conflitti) La sicurezza è una qualità che non è disponibile ovunque e in misura sufficiente Per la costruzione della qualità occorre la cooperazione tra domanda di sicurezza - espressa dalle imprese - e offerta di sicurezza - rappresentata dalle forze di polizia e dalle istituzioni pubbliche a ciò deputate La partecipazione alla sicurezza richiede l esercizio della responsabilità sociale delle imprese La cultura manageriale della gestione e del risultato, tipica delle imprese, deve incontrarsi con la cultura del controllo di legalità e dell organizzazione, tipica delle forze di polizia La soddisfazione dei cittadini e delle imprese per la sicurezza pubblica implica che le forze di polizia svolgano la loro attività come servizio e che dunque concepiscano e costruiscano la qualità del servizio Con l iniziativa delle imprese - tramite il progetto della Camera di Commercio - si perviene alla condivisione di un percorso, alla definizione dei risultati e alla efficace interazione tra privato e pubblico L incremento della sicurezza effettivamente disponibile viene misurato e le prassi adottate sono valutabili ai fini del miglioramento continuo Vision
4 Un esperienza concreta - Obiettivi e strumenti per operare Obiettivi Miglioramento della vivibilità dell ambiente economico-sociale romano Promozione di una cultura d uso dei servizi per la sicurezza tra gli operatori economici Adozione da parte delle imprese di criteri e sistemi gestionali del rischio criminalità Comunicazione tra Forze dell ordine e imprenditori Strumenti operativi Due gruppi centrali di progetto, presso la CCIAA e l UTG-Prefettura Tavolo di concertazione permanente tra sistema delle imprese e servizi della sicurezza pubblica per definire e verificare periodicamente le priorità condivise e i risultati ottenuti Misure Integrazione verticale-orizzontale dei servizi della sicurezza pubblica sul territorio e adozione di un protocollo di comunicazione Monitoraggio della qualità dei servizi Formazione dedicata agli imprenditori sulla gestione del rischio criminalità Piano di prevenzione situazionale, realizzato in base all osservazione dell evolversi del rischio criminalità nel territorio Programma di prevenzione della criminalità economica Obiettivi Risultati attesi Controllo sociale condiviso e partecipato tra istituzioni regolative, di promozione del mercato e di verifica di legalità Interazione come - Obiettivo da conseguire - Strumento per spostare in avanti la difesa e la tutela dell ordine economico Prevenzione delle condotte illecite Costruzione di standard più elevati di sicurezza per le aziende come valore pubblico condiviso tra soggetti imprenditoriali, Stato, città e istituzioni locali
5 Il percorso attuativo Le intese e il partenariato Il disegno progettuale della Camera di Commercio di Roma (promuovere una cultura d uso della sicurezza nelle imprese economiche) si è incontrato con il programma dell Ufficio Territoriale del Governo quale luogo di coordinamento del sistema delle forze dell ordine A sancire tale convergenza di interessi è stata la sottoscrizione del Protocollo d Intesa, finalizzato a realizzare un programma di sicurezza partecipata e dedicata al sistema delle imprese Le due istituzioni si sono impegnate a seguire un percorso concreto di miglioramento della vivibilità dell ambiente socioeconomico di Roma e della qualità dei servizi della sicurezza pubblica operanti nei vari territori Si è proceduto a contestualizzare una filiera di azioni del percorso operativo, attraverso due strumenti paralleli e interagenti di lavoro: - il gruppo di progetto della Camera di Commercio, con la partecipazione delle associazioni di categoria - il gruppo di progetto e coordinamento interforze presso l UTG, con la partecipazione dei responsabili dei servizi della sicurezza pubblica nei quartieri prescelti (compresa la Polizia Municipale) A seguito del Protocollo d Intesa è stato elaborato un piano d azione per la definizione progressiva di un quaderno di azioni concordate Sono stati individuati i quartieri dove il panel degli imprenditori potesse entrare in rete con i servizi locali della sicurezza pubblica: - il quartiere Prati, nella cui morfologia urbana prevale il reticolo di strade ad alta intensità d uso (Via Cola di Rienzo e aree limitrofe) - il quartiere Centocelle, nel quadrante sud-est di Roma, caratterizzato dall insediamento commerciale di Via dei Castani ercorso
6 Le azioni Preliminarmente è stata compiuta una ricognizione sul campo, con focus group nelle sedi dei servizi della sicurezza pubblica dei due quartieri Successivamente, la Camera di Commercio ha coinvolto gli imprenditori segnalati dalle associazioni di categoria in un percorso formativo specifico per il quartiere di Centocelle e si è compilato un primo quaderno d impegni Sempre nel quartiere di Centocelle, insieme all attività didattica è stato attivato, fin dall estate 2003, un tavolo di concertazione locale finalizzato a promuovere la qualità dei servizi di sicurezza sul territorio e ad accrescere la capacità di gestione del rischio criminalità da parte degli operatori economici Nel rione Prati, il secondo quartiere individuato per la sperimentazione del modello, si è svolto un programma di formazione, con moduli didattici adattati alla specificità locale: il territorio, infatti, ha un particolare rilievo sia per il forte carico di utenza (turisti e consumatori) e sia per la presenza della Città del Vaticano La Prefettura ha organizzato, nel contempo, degli incontri di studio con i rappresentanti delle Forze dell ordine dei due quartieri interessati. In tale occasione si è esaminato e definito un protocollo comunicazionale che consentisse di agevolare e ottimizzare la relazione con gli utenti dei servizi Nelle sedi decentrate delle forze di polizia si sono svolti seminari di approfondimento per i quadri La Valutazione dei risultati Misurazione dell impatto delle azioni concordate e realizzate sul piano della sicurezza oggettiva e della riduzione dei fattori attrattivi della criminalità (prevenzione situazionale) attraverso un sistema di indicatori oggettivi, appositamente individuati Adozione di un modello di rilevazione per misurare la soddisfazione delle categorie e delle popolazioni coinvolte e monitorare il livello di sicurezza percepita raggiunto nelle varie fasi Verifica finale di bilancio dei risultati e di proiezione sulle azioni future Disseminazione dell innovazione, a valle dell intervento, per rilevare la permanenza del modello adottato Il Manuale di Security management È uno degli output del progetto e, in particolare, costituisce il risultato del percorso formativo sperimentato nei quartieri e nei seminari con le forze di polizia Si presenta come raccolta di schede tematiche, organizzate in modo da fornire informazioni, metodologie e criteri di carattere pratico e operativo È una sinossi strutturata dei temi affrontati nel corso dei moduli didattici Si suddivide in due sezioni, una di approfondimento teorico (enunciazione di principi, tipologie dei reati e organizzazione dei servizi delle forze di polizia); l altra, di carattere pratico, da utilizzare come guida per agevolare e rendere più sicura la gestione dell attività giornaliera dell azienda Oltre alla versione integrale (144 pagine) è disponibile un estratto anuale
7 Progetto in corso - L insicurezza nei rapporti economici e prassi innovative di trattamento Una ricerca-intervento per Rimuovere l insicurezza nei rapporti interni alla comunità degli affari Prevenire i reati contro l ordinamento economico Promuovere la cultura della legalità e il benessere del mercato Camera di Commercio e Stato nella difesa della business community e dei suoi beni posizionali Lo sviluppo del ruolo della Camera di Commercio dopo la riforma del Vigilanza sulla trasparenza e sul funzionamento del mercato - Rappresentanza degli interessi diffusi del mondo imprenditoriale - Incremento del potenziale dei servizi camerali nelle funzioni di regolazione del mercato I nuovi indirizzi di Prefetture, Istituzioni ispettive e Giustizia - Impiego efficace degli strumenti disponibili (dagli anni 90 in poi) per fronteggiare corruzione, riciclaggio, usura ed estorsione - Creazione di una rete operativa e culturale in grado di interagire con il sistema delle imprese La difesa coordinata dell ordine economico - Controllo sociale condiviso e partecipato tra istituzioni regolative, di promozione del mercato e di verifica di legalità - Interazione per far avanzare la tutela dell ambiente operativo della business community rogetto in corso
8 Associazioni di categoria Camera di Commercio di Roma Area VII - Studi e sistemi informativi Municipi del Comune di Roma Ufficio Territoriale del Governo Prefettura Servizi della sicurezza pubblica Guardia di Finanza Polizia di Stato Carabinieri Polizia Municipale Il progetto è sviluppato in collaborazione tra Camera di Commercio di Roma e Prefettura - UTG di Roma Per informazioni e materiale documentario CCIAA di Roma - P.O. Gestione Osservatori Dott.ssa Silvana Forte - [t] [f] [e] studi.economici@rm.camcom.it Prefettura - UTG di Roma - Area Ordine e Sicurezza Pubblica [t] [f] La responsabilità tecnico-scientifica è del dott. Maurizio Fiasco - [t] [f] [e] maurizio_fiasco@fastwebnet.it
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