SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA

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1 Allegato B) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA ENTE 1) Ente proponente il progetto: AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA PISANA Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione Finalità fondamentale dell'azienda è raggiungere il più elevato livello qualitativo nella offerta sanitaria; tale obiettivo, ritenuto acquisibile soprattutto attraverso lo svolgimento integrato della assistenza, della ricerca e della didattica, si fonda sulla centralità del paziente nel processo di cura. Sede legale: Via Roma, Pisa Web aziendale : Servizio Civile tel serviziocivile@ao-pisa.toscana.it 2) Codice regionale: RT RT1S bis) Referente operativo responsabile del progetto: (Questa figura è compatibile con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 15) - NOME E COGNOME: MARCO BULLERI - DATA DI NASCITA: 10/03/ INDIRIZZO MAIL: m.bulleri@ao-pisa.toscana.it - TELEFONO: 334/ / CARATTERISTICHE PROGETTO 3) Titolo del progetto: Un amico al DEA (Dipartimento Emergenza Accettazione) Accoglienza, informazioni e orientamento ai pazienti e ai loro familiari sui servizi e sui percorsi assistenziali 4) Settore di intervento del progetto: Tutela dei diritti sociali e cittadinanza delle persone, anche mediante la collaborazione ai servizi di assistenza, prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale.

2 5) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Il Piano Sanitario Regionale , identifica nel Pronto Soccorso una funzione di primaria importanza nell ambito dell offerta di salute, indicando nel potenziale diagnostico e nella presenza contemporanea e sinergica di elevate professionalità e moderne tecnologie i punti di forza di un servizio difficilmente sostituibile in risposta ad un bisogno soggettivamente percepito come urgente. Il Piano riconosce che per i cittadini, il Pronto Soccorso svolge anche una delicata funzione di rassicurazione e aumenta la fiducia nei confronti dell intero servizio sanitario. Tra gli spunti innovativi del piano, uno dei più significativi è rappresentato dalla necessità di potenziare i servizi di accoglienza e informazione ai familiari, definendo l accoglienza come quel processo relazionale che si realizza all arrivo del paziente, affiancato ed integrato dalla funzione di triage e che rappresenta il primo momento della presa in carico, nei confronti della quale le aspettative sociali e istituzionali sono elevate. Si identificano così le azioni di miglioramento organizzativo delle tematiche relazionali ad ampio raggio (pazienti, familiari, cittadini e interne al team) come obiettivi che risultano fondamentali per ogni Azienda. Questa attenzione verso la percezione complessiva dei bisogni dei cittadini toscani che giungono al Pronto Soccorso è una spinta alla riflessione organizzativa particolarmente sentita a livello regionale: già la delibera della Giunta Regionale 140 del febbraio 2008 identificava nella cura degli aspetti relazionali e psicologici del momento dell urgenza (decisivo, spesso, nella valutazione da parte del paziente della qualità percepita) un terreno fertile per puntualizzare un modello di gestione del Pronto Soccorso che modificasse il mandato originario nel senso di una completa presa in carico dei bisogni del cittadino. Si tratta, in buona sostanza, di affiancare alla organizzazione ormai consolidata, basata sui codici colore, un modello di accoglienza complesso che tenga conto di tutti i bisogni dei cittadini. Del resto, il Pronto Soccorso è, all interno della nostra regione, uno dei servizi maggiormente utilizzati dai cittadini, che vi ripongono evidentemente una fiducia crescente per la soluzione dei propri problemi di salute. Il numero di accessi di pronto soccorso è in costante aumento nel corso degli ultimi anni e nel corso del 2009 gli accessi sono stati circa La distribuzione dei codici colore vede una prevalenza di codici a bassa e media priorità, come rappresentato dal grafico seguente: Colore Codici 17,00% 55% 28,00% Giallo-Rosso Bianco-Azzurro Verde Inoltre, quasi la metà dei cittadini (50,24%) che si sono rivolti al Pronto Soccorso dichiarano di aver

3 effettuato almeno un altro accesso nel corso dei dodici mesi precedenti. Un altro dato significativo, per comprendere il contesto nel quale si svolgerà il progetto, è rappresentato dal fatto che il 34% dei pazienti che si sono rivolti al Pronto Soccorso nel 2009 soffrono di una malattia cronica; il 7%, poi, dichiara di essere stati costretti a tornare al Pronto Soccorso nei 3 giorni successivi alla dimissione per problemi correlati alla patologia trattata. Un altro dato importante per la qualità percepita riguarda poi il tempo di attesa, aspetto particolarmente sentito dai cittadini toscani. Il grafico rappresenta la situazione relativa al 2010: Tempo di Attesa oltre 90 minuti minuti minuti minuti 5-15 minuti 2-5 minuti 0-2 minuti 2,10% 4,40% 14,40% 20,90% 15,90% 14% 28,30% 0-2 minuti 2-5 minuti 5-15 minuti minuti minuti minuti oltre 90 minuti 0,00% 5,00% 10,00% 15,00% 20,00% 25,00% 30,00% Definito il quadro regionale, è ora opportuno chiarire il quadro complessivo dell Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. L Azienda ospedaliera Universitaria Pisana è composta da due presidi (S.Chiara-Pisa e Cisanello) suddivisi in tredici dipartimenti. Il progetto si svolgerà all interno del Dipartimento Emergenza Urgenza, composto da : DIPARTIMENTO EMERGENZA URGENZA POSTI LETTO 1. Chirurgia generale e d urgenza Chirurgia vie biliari 3 3. Radiodiagnostica 0 4. Anestesia e Rianimazione Medicina d urgenza Univ Medicina d urgenza SSN Chirurgia della mano 4 8. Malattia Cardiovascolare Riabilitazione Cardiologica Centro Ustioni 10 TOTALE 125 Il Dipartimento di Emergena-Urgenza deve sostenere il percorso in urgenza delle persone che si rivolgono all ospedale, gestendo le prime ore e, in una grande percentuale di casi, la degenza ospedaliera urgente dei cittadini con bisogni di salute che rendono appropriato il ricovero ospedaliero. Il percorso del paziente in emergenza-urgenza si realizza all interno dell intero Dipartimento secondo una logica della diversa intensità di cure (accoglienza- stabilizzazione; osservazione breve; terapia intensiva; terapia sub intensiva; degenza ordinaria). Tale organizzazione tende a

4 garantire un percorso sicuro e tempestivo a seconda della gravità del paziente. Il Pronto Soccorso è la struttura dalla quale originano i percorsi di assistenza dei pazienti e pertanto risulta uno degli snodi maggiormente critici. Infatti dal Pronto Soccorso vengono avviati al ricovero circa persone l : per ciascuno di questi le necessità di trasporto, interfaccia Pronto Soccorso-Degenza, completamento amministrativo sono foriere di frequenti difficoltà di funzionamento della macchina organizzativa e incomprensioni tra gli operatori. Dal 2010 è stato attivato un sistema software di gestione dei posti letto, che renderà più semplice il collegamento tra Pronto Soccorso e Degenze eliminando frequenti contatti telefonici che portano a qualche ritardo nel trasferimento del paziente verso il ricovero. Il Pronto Soccorso assiste ogni oltre cittadini, ciascuno dei quali è solitamente accompagnato da una o più persone. La tendenza degli accessi da 2004 al 2010 ha evidenziato un costante e progressivo aumento dei pazienti che utilizzano il Pronto Soccorso e anche i dati per il 2010 h messo in luce una possibile ulteriore crescita di questo indicatore. Accessi di Pronto Soccorso anni Il quadro che ne deriva è quello che definisce il Pronto Soccorso come una struttura che accoglie circa persone l, alcune per essere assistite molte per essere informate ed orientate. Nel corso del 2010, h avuto necessità di ricoverarsi 8819 persone. Nel corso del 2010 i dati indicano un lieve aumento di ricoveri. Il grafico successivo mostra la tendenza generale dei ricoveri negli anni :

5 Numero Ricoveri anni Il grafico successivo mostra l azione di filtro del Pronto Soccorso intesa come rapporto tra il numero di ricoveri e il numero totale di accessi negli anni : ,11 10,98 11, Filtro di Pronto Soccorso anni , , , , *** Negli ultimi anni, il Laboratorio MeS della Scuola Superiore Sant Anna di Pisa svolge indagini sulla soddisfazione dell utenza al Pronto Soccorso, pubblicando annualmente un Report sul sistema di valutazione della performance della sanità toscana. In questo contesto, assumono particolare valore i dati relativi alla valutazione esterna (cioè a quella degli utenti stessi), che evidenziano come punti critici i tempi di attesa e il comfort della sala d attesa (Report 2009). Nella nostra AOUP gli utenti soddisfatti sono stati il 55%. E in questa area che si concentrerà il progetto di Servizio Civile che nel 2011 vedrà ancora impegnati 10 giovani presso il DEA del nuovo S. Chiara e inseriti in un quadro più ampio volto a effettuare interventi di miglioramento particolarmente orientati all accoglienza ed al miglioramento del comfort dal punto di vista relazionale

6 Basandosi sull indagine del Laboratorio MeS del 2009, si evidenzia in particolare una percentuale del 18.45% di insoddisfatti in media regionale e una situazione differenziata tra le aziende, con l Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana che si colloca al 9.52% di insoddisfatti per i tempi di attesa e del 10.31% per la sala d'attesa. In un ambiente complesso come questo, in cui si fondono attese, prestazioni di altissimo livello, ma anche forti stress emozionali e inevitabili incomprensioni, l utenza ha continui bisogno di punti di riferimento che non sempre possono essere identificati nel personale dipendente della struttura molto spesso impegnato nelle prestazioni sanitarie. Il reale monitoraggio della prestazione eseguita in ambito di emergenza-urgenza è sicuramente la qualità tecnica della prestazione e, in un DEA (Dipartimento Emergenza Accettazione) di terzo livello come quello dell Azienda Pisana, mediamente queste prestazioni h livelli qualitativi altissimi. Il problema principale che si riscontra, però, è che, molto spesso, il grado di soddisfazione dell utenza (a parità di qualità tecnica fornita) risiede proprio nell ambiente relazionale in cui si collocano gli utenti. Questo bisogno è amplificato dal recente imponente trasferimento del DEA nella nuova struttura di Cisanello, che presenterà sicuramente nuove sfide di adeguamento e sistemazione. La nuova struttura si colloca fra i più ampi e tecnologici DEA europei e offre spazi molto ampi che necessitano di gestione e organizzazione. E in questo contesto che si inserisce il progetto, fornendo figure alternative alle figure sanitaria che possono fornire accoglienza, sostegno, informazioni e quant altro il personale sanitario non può fornire perché impegnato in altre prestazioni. In una valutazione percentuale dell esperienza dell ultimo di servizio civile (1 dicembre novembre 2010), circa il 60% dell utenza presente in sala di attesa ha richiesto l intervento per almeno una volta del personale del servizio civile, richiedendo principalmente prestazioni che v dalle semplici informazioni alla sempre più richiesta comprensione dei percorsi, della lunghe attese e delle apparentemente inspiegabili lungaggini procedurali. Questi dati identificano con chiarezza un bisogno presente e importante proprio per la soddisfazione finale dell utenza afferente al Pronto Soccorso. I destinatari del progetto sar sia i pazienti che stazionano nelle sale di attesa ma anche quelli che h avuto accesso (per ragioni diverse) nelle sale del Pronto Soccorso. Altro destinatario importante sar i parenti e i conoscenti che accompagnano i pazienti e che passano il loro tempo principalmente nelle sale di attesa. Beneficiari indiretti comunque del progetto sar gli operatori dipendenti del Pronto Soccorso che potr così facilitare le fasi di comunicazioni a parenti e pazienti. Il tutto a favore di una prestazione di qualità tecnica, ma anche e soprattutto attenta all aspetto olistico del paziente nelle sue dimensioni sociali, psicologiche e relazionali. Parametri importanti per il monitoraggio della riuscita dell iniziativa sar gli indici di soddisfazione (numerica attuale e previsione di miglioramento) dell utenza sul Pronto Soccorso in generale, sulla qualità dell attesa e delle strutture adibite all attesa. Secondo i dati MES del 2009, al momento solo il 30% degli utenti afferenti al pronto soccorso di Pisa h avuto la percezione di essere accolti da personale addetto. L obiettivo del progetto è quello di aumentare significativamente la percentuale per arrivare ad avere una percezione di accoglienza che coinvolge almeno il 50% degli utenti del PS. Questa accoglienza vedeva nella figura dell infermiere la principale (81.44%) figura di riferimento. Il nuovo sistema del DEA, però, sposta il personale infermieristico verso l interno della struttura per dedicarsi maggiormente alle procedure sanitarie. La figura del Volontario del SC si colloca come porta di accesso sempre più fondamentale al servizio di PS. L obiettivo del progetto è quello di aumentare drasticamente la percentuale di utenti che vede nel Volontario la figura di Accoglienza principale del nuovo DEA e che accompagna il paziente verso una caratterizzazione medica più precisa ad opera del personale sanitario. Anche per quanto riguarda la comunicazione riferita all utenza del tempo di attesa, i dati

7 del 2009 confermano una scarsa informazione degli utenti: solo il 13% di questi dichiara di ricevere informazioni a riguardo. La presenza di personale volontario dedicato potrebbe incrementare le possibilità di comunicazioni e fare da utile filtro fra il comparto interno e la sala di attesa, riducendo ansie e favorendo un corretta percezione del complesso percorso sanitario. L obiettivo del progetto è quello di raggiungere almeno il 30% di utenti che dichiara di ricevere adeguate informazioni all arrivo in P.S. Infine, nel 2009, la percezione del confort in sala di attesa da parte di utenti e parenti era a Pisa veramente molto bassa. Solo il 17% dava giudizi ottimali. Se è vero che il passaggio al nuovo DEA dovrebbe favorire il gradimento, la presenza di figure addette all attesa cercherà di incrementare il confort e quindi di favorire una percezione meno faticosa dell attesa. L obiettivo de progetto sarà quello di arrivare almeno al 40% di giudizi ottimali sul comfort della sala di attesa La presenza di personale del SC, adeguatamente formata all accoglienza e motivata alla ricerca del bene del paziente e dei parenti e conoscenti presenti servirà a garantire un raggiungimento di standard migliori (quantificare) rispetto a questi parametri. Per raggiungere questo obiettivo I volontari del SC verr all inizio affiancati da personale dipendente che illustrerà le modalità di gestione delle relazioni all interno del DEA, verr nel frattempo formati secondo gli obiettivi della formazione specifica e sar seguiti da tutor durante tutto il corso del progetto. 6) Obiettivi del progetto: La Delibera della Giunta Regionale della Toscana 140/2008 ha iniziato a precisare le caratteristiche di una nuova attività di natura amministrativa e alberghiera (comprensiva dell accoglienza, della registrazione e dell informazione) separata dagli aspetti specifici legati al triage: è nell ambito di questa attività che il cittadino deve essere informato sul significato del codice colore attribuito e delle modalità dello svolgimento dell assistenza in Pronto Soccorso. Vengono anche definite le modalità con le quali i pazienti in attesa possono ricevere previo consenso dell interessato periodiche notizie sullo svolgimento delle attività e dei risultati dell attività assistenziale. Questo bisogno si colloca in un ambito che si ritiene possa essere utilmente presidiato, almeno per gli aspetti relativi alla umanizzazione e alla accessibilità ai servizi, da parte dei giovani in servizio civile: la loro presenza, in un contesto come quello descritto al punto precedente, può offrire un contributo rilevante nel costruire un circolo virtuoso per migliorare l umanizzazione dei processi assistenziali, contribuendo così alla maggior efficacia ed efficienza dei Servizi del DEA. BISOGNO OBIETTIVI SPECIFICI INDICATORE di RISULTATO Attività di accoglienza, soprattutto Misura del confort nei confronti dei familiari, intesa della sala di attesa come supporto al triage, secondo con i questionari per quanto suggerito dal Progetto di la valutazione della Piano Sanitario Regionale soddisfazione dell utenza. Chiarimento da parte dei pazienti e degli accompagnatori dei percorsi proposti dal pronto soccorso in particolare riferimento ai codici di colore, alle attese, ecc. Relazione chiara e rassicurante dei pazienti e degli accompagnatori in una situazione di bisogno come la malattia acuta Comprensione del complesso Miglioramento degli aspetti relazionali e di umanizzazione del servizio, potenziando il comfort in sala d attesa; Funzione di orientamento Misura del numero di reclami inviati all Ufficio Relazione con il Pubblico dell Azienda e degli

8 percorso diagnostico terapeutico del Dipartimento Emergenza Accettazione Animazione della lunghe attese per i bambini presenti sia come paziente che come accompagnatori Gestione del percorso di arrivo a domicilio per i pazienti barellati, dopo la dimissione Gestione delle procedure amministrative connesse all attività del DEA informativo nell ambito generale degli aspetti legati alla comunicazione, funzione di facilitatore di percorsi, sia all interno del Presidio Ospedaliero, sia in senso più ampio come supporto alla definizione dei percorsi di fasttrack identificati nel Progetto di Piano Sanitario Regionale; Accoglienza animazione nei confronti dei bambini in attesa al DEA Attività di orientamento postdimissione; Sostegno all utente nel disbrigo delle pratiche amministrative esposti al Tribunale del Malato 7) Definizione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: 7.1 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell ente. Lo svolgimento del progetto richiede le seguenti risorse di personale dipendente: Tipo di risorsa Numero Tipo di impegno Responsabili amministrativi di Dipartimento (quadri) 1 Tempo parziale (10% (dipendenti a tempo indeterminato dell Ente) dell orario di servizio) Addetti di front-line di area sanitaria 10 Tempo parziale (30 % (dipendenti a tempo indeterminato dell Ente) dell orario di servizio) Addetti di front-line di area amministrativa 1 Tempo parziale (10% (dipendenti a tempo indeterminato dell Ente) dell orario di servizio) Volontari di servizio civile 10 Tempo pieno (30 ore settimanali) 7.2 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto. Il progetto prevede che il Dipartimento di Emergenza Urgenza utilizzi le volontarie e i volontari per fornire accoglienza agli utenti, garantire informazioni e attenzioni alle persone in attesa di trattamenti ed ai loro accompagnatori oltre a tutte le informazioni e gli strumenti per accedere ai servizi (cartine di orientamento, numeri di telefono, informazioni specifiche etc.). La distribuzione dei volontari nelle strutture del Dipartimento tiene conto della necessità di coprire prioritariamente la struttura di Pronto Soccorso. Nel dettaglio, le attività previste possono essere schematizzate come segue:

9 1 - Accoglienza: si offre come interlocutore tra accompagnatore in attesa, paziente e personale sanitario; è presente accanto al paziente per la soluzione di bisogni informativi e personali di primo livello (ad es.: portare oggetti o notizie ai familiari in attesa o portare cibi e bevande, se consentito dal quadro clinico, animare l attesa dei bambini); 2 Orientamento all interno delle strutture ospedaliere: indicazioni sui percorsi che l utente dovrà seguire all interno della struttura del Presidio del nuovo S. Chiara. La missione dei volontari del Servizio Civile sarà dunque quella di rappresentare un punto di riferimento comunicativo tra chi è in attesa e chi si occupa dell assistenza, tra paziente e familiari, tra Pronto Soccorso e Reparti di degenza. Il nome stesso del progetto (Un amico al DEA) serve appunto a far emergere, da un punto di vista ideale questo riferimento, capace di mitigare proprio grazie all apporto dei volontari - le ansie dei cittadini accolti nelle strutture ospedaliere 8) Numero dei volontari da impiegare nel progetto(min. 2, max. 10): 10 9) Numero posti senza vitto: 10 10) Numero posti con vitto: 0 11) Numero ore di servizio settimanali dei volontari: 30 12) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 4, massimo 6) : 6 13) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Flessibilità oraria Rispetto dell art.1 del Regolamento Disciplinare per il personale del comparto sanità dipendente dell Azienda Ospedaliero - Universitaria Pisana Utilizzo badge per la rilevazione delle presenze Utilizzo del cartellino di riconoscimento e divisa Sottoscrizione del modulo di tutela della Privacy Disponibilità a svolgere il servizio secondo un orario organizzato in turni

10 14) Sede/i di attuazione del progetto: N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo N. vol. per sede 1 Dipartimento DEU Pisa Via Paradisa,

11 15) Nominativo operatore di progetto (almeno uno per sede): - NOME E COGNOME: ALESSANDRO CIPRIANO - DATA DI NASCITA: 11/05/ INDIRIZZO MAIL: alessandrocipriano@gmail.com - TELEFONO: 347/ CURRICULUM (da allegare alla scheda di progetto) - NOME E COGNOME: ANTONELLA CIUCCI - DATA DI NASCITA: 22/12/ INDIRIZZO MAIL: a.virga@ao-pisa.toscana.it - TELEFONO: 050/ CURRICULUM (da allegare alla scheda di progetto) - NOME E COGNOME: ARENA VIRGA - DATA DI NASCITA: 30/08/ INDIRIZZO MAIL: a.virga@ao-pisa.toscana.it - TELEFONO: 329/ CURRICULUM (da allegare alla scheda di progetto) - NOME E COGNOME: BIANCA MARIA GROSSI - DATA DI NASCITA: 16/07/ INDIRIZZO MAIL: bianca_55@libero.it - TELEFONO: 0587/ CURRICULUM (da allegare alla scheda di progetto) - NOME E COGNOME: MARCO GIOVANNINI - DATA DI NASCITA: 20/10/ INDIRIZZO MAIL: bianca_55@libero.it - TELEFONO: 0587/ CURRICULUM (da allegare alla scheda di progetto) (Se si individuano più operatori di progetto indicare i dati sopra richiesti per ciascun operatore) 16) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale: La promozione e la sensibilizzazione ai temi del servizio civile nazionale f parte di un progetto di comunicazione articolato che tiene conto dell esperienza maturata dall Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. La sintesi del progetto di comunicazione avverrà dunque secondo i seguenti parametri: Attività di sensibilizzazione Timing Obiettivi dell iniziativa di comunicazione Incontri in almeno quattro A partire dai Sensibilizzare gli studenti istituti superiori cittadini di 1 primi mesi dell ultimo di superiore ora ciascuno del 2011 alle tematica del servizio civile - Comunicazioni ai dipendenti, tramite sito internet aziendale ( A partire dalla approvazione Sensibilizzare i dipendenti AOUP alle tematiche di servizio civile, con l obiettivo nella rete intranet, con dei progetti, di creare un clima favorevole newsletters e foglio-informa con cadenza mensile all accoglienza dei volontari.

12 Attività di promozione Timing Obiettivi dell iniziativa di comunicazione - Almeno 2 incontri della A partire 1) Sensibilizzare i dipendenti durata di 2 ore, per la dalla alle tematiche del servizio promozione del progetto, da approvazione civile; tenersi nella sede di attuazione dei progetti 2) promuovere i progetti, considerando che l Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana ha circa oltre 5000 dipendenti che possono costituire un primo importante bacino di reclutamento dei - Almeno 6 incontri della durata di 2 ore nelle principali facoltà di lettere, medicina, ingegneria, scienze politiche, per un totale di 12 ore - Sensibilizzazione in almeno 4 istituti superiori della città, mediante incontri di 3 ore, per un totale di 12 ore - Predisposizione di depliant, manifesti e volantini, che verr diffuse in città e nelle università - Pubblicazione dei progetti sul sito internet aziendale - Comunicati stampa sui principali giornali cittadini A partire dalla pubblicazione del bando A partire dalla pubblicazione del bando A partire dalla pubblicazione del bando A partire dalla approvazione dei progetti, per tutta la durata dei progetti stessi A partire dalla pubblicazione del bando volontari Promozione dei progetti e reclutamento Promozione dei progetti e reclutamento Promozione dei progetti e reclutamento Promozione dei progetti e reclutamento Promozione dei progetti e reclutamento Le attività di promozione e sensibilizzazione h, complessivamente, una durata superiore alle 30 ore. Tutto il progetto è coordinato dal responsabile della U.O. Relazioni con il pubblico e comunicazioni istituzionali, Dott.Paolo Maria Ursino 17) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati di progetto: Il monitoraggio e la valutazione del progetto viene svolto in proprio presso il nostro Ente.

13 18) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge regionale 25 luglio 2006, n. 35: Conoscenza lingua italiana parlata e scritta; Conoscenza tecniche informatiche di base; Attitudine al lavoro di gruppo. Sar valutati preferenzialmente i candidati con: Diploma di Scuola media superiore, Conoscenza lingue straniere L aver svolto attività di volontariato. 19) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: 1) AOUP Pisa fornisce ai volontari del servizio civile: Il vestiario per ciascun volontario (n. 2 magliette manica corta e n. 2 lunga, n. 1 pile e n. 2 pantaloni) per un totale di spesa 1000,00 20) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: Le risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto sono già presenti nelle sedi di attuazione del progetto e sono adeguate al raggiungimento degli obiettivi del progetto. Complessivamente, sono presenti, nelle sedi di attuazione, i seguenti strumenti: Personal Computer Apparecchi telefax Telefoni per rapporti con l utenza Macchine fotocopiatrici Le risorse strumentali a disposizione sono, in definitiva, quelle di cui dispone l ente per il raggiungimento della propria mission istituzionale. I locali del DEA sono organizzati secondo le necessità legate al progetto: sono allestiti uno spazio per la reception (un bancone e una stanza per l accoglienza) e altri spazi dedicati all informazione all utente. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 21) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Le competenze che i volontari acquisir nel corso dell espletamento del servizio sono in primo luogo di carattere relazionale e professionale nell ambito dell accoglienza e delle relazioni con il pubblico. Al termine del periodo di servizio, ogni volontario potrà certificare, nel proprio curriculum: - un certificato di servizio, a firma del Direttore Generale dell Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, da allegare al curriculum come di servizio prestato nella P.A. e utilizzabile eventualmente per ottenere

14 punteggi nei concorsi pubblici; - una certificazione, rilasciato a firma del Direttore Generale dell Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, che riconosce le competenze professionali acquisite nel corso del servizio, con indicazione della formazione specifica alla quale il volontario ha partecipato; Formazione generale dei volontari 22) Sede di realizzazione: Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisa, U.O. Politiche e Gestione delle risorse umane, sede di Via Roma 67. Si tratta della struttura aziendale dedicata alle attività di formazione permanente del personale. Dispone di aule attrezzate con strumentazione per la didattica (PC, videoproiettori, lavagne luminose etc.). 23) Modalità di attuazione: In proprio, presso l Ente. 24) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Lezioni frontali, simulazioni, gruppi di approfondimento. 25) Contenuti della formazione: Temi di carattere generale relativi all ordinamento del Servizio civile, l illustrazione della carta etica del Servizio Civile Nazionale, la storia dell obiezione di coscienza. Verr poi proposte alcune letture di carattere generale su temi dell obiezione, della non violenza, sul diritto-dovere garantito dalla Costituzione della difesa della Patria con mezzi non violenti. Per il dettaglio degli argomenti trattati si fa riferimento alla Circolare 4 settembre 2003 Prot. N. UNSC807/II/I. 26) Durata: La durata della formazione generale ammonta a 42 ore. Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

15 27) Sede di realizzazione: Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisa, U.O. Politiche e Gestione delle risorse umane, sede di Via Roma 67. Si tratta della struttura aziendale dedicata alle attività di formazione permanente del personale. Dispone di aule attrezzate con strumentazione per la didattica (PC, videoproiettori, lavagne luminose etc.). 28) Modalità di attuazione: Le modalità di attuazione della formazione specifica sono le seguenti: lezioni frontali in aula; incontri di confronto e verifica, follow-up; role-playing e simulazioni specifiche tirocinio 29) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: I corsi di formazione specifica prevedono: 1. durante le lezioni frontali, tenute in aula con l utilizzo di video-proiettore, verr distribuite dispense e raccolte di documenti. Tali documenti verr diffusi in forma digitale sul sito internet, che avrà anche la funzione di raccogliere e diffondere il materiale didattico per i volontari; 2. per i periodici incontri di verifica e monitoraggio della formazione, previsti sia dal piano di monitoraggio del progetto, sia dal monitoraggio del piano della formazione, verr predisposti modulistiche e questionari utili alla valorizzazione delle esperienze di ogni volontario; 3. i role-play, utili per sviluppare soprattutto le competenze relazionali, sono di per sé una metodologia capace di interiorizzare competenze attraverso l esperienza; 4. il tirocinio avverrà sul luogo dell attività prevista; 30) Contenuti della formazione: Modulo A: Aspetti istituzionali 10 ore. Contributo dei volontari nell accoglienza del paziente in P.S (2 ore) Organizzazione dell Azienda Sanitaria e in particolare articolazione organizzativa e ruolo Del DEU (4 ore); DEA: aspetti logistici e organizzativi. (3 ore) Le figure professionali che operano nell ambito del DEA (1 ore) Modulo B: Aspetti relazionali: 16 ore Corso base sulla comunicazione (5 ore); Comunicazione e relazioni con l utente (8 ore); La carta dei servizi (3 ore); Modulo C: Aspetti normativi :8 ore

16 Le funzioni dei servizi di front-line in Azienda (2 ore); Normativa in campo sanitario (3 ore); La privacy in sanità (3 ore). Modulo D: Aspetti tecnici : 6 ore La rete intranet aziendale (2 ore) Uso programmi informatici in uso presso il DEA (4 ore) Modulo E : Aspetti tecnico Sanitari: 20 ore Processo clinico e diagnostico in Pronto Soccorso: iter clinico diagnostico (3 ore) Il triage ospedaliero: (4 ore); BLS di primo livello (10 ore) D.lgs 81/2008 (12 ore) PEIMAF (6 ore) Tirocinio: 30 ore Simulazioni off-line (10 ore) Tirocinio con affiancamento di operatore (10 ore) Inserimento in gruppo di lavoro (10 ore) 31) Durata: La durata della formazione specifica è, complessivamente, di 90 ore. Altri elementi della formazione 32) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: La formazione è parte integrante del progetto e come tale il monitoraggio del piano di formazione si integra con il monitoraggio generale del progetto (punto 17). All interno della Azienda Ospedaliero - Universitaria Pisana è diffusa da anni la convinzione che la formazione sia tale solo se non la si considera acquisita una volta per tutte, ma connotata per una reale continuità, necessario presupposto per valorizzare il sapere con il saper fare : non per caso, nella struttura organizzativa aziendale, esiste una Unità Operativa Professionale Formazione permanente e complementare del personale infermieristico e sanitario che da anni si occupa della progettazione e realizzazione di eventi formativi sia in ambito infermieristico che a livello multi professionale e disciplinare aziendale. L importanza della formazione per i progetti di servizio civile è stata esplicitata dall Ente già nel momento dell accreditamento, privilegiando per i ruoli di formatore, progettista ed esperti di monitoraggio i professionisti che operano a tempo pieno presso l AOUP di Pisa. Nello specifico del progetto, le modalità del monitoraggio del piano di formazione

17 avvengono nel seguente modo: - al termine di ogni modulo vengono distribuiti ai volontari due questionari: uno per la valutazione dei docenti e uno per una valutazione delle conoscenze acquisite nel corso appena terminato; nel monitoraggio al termine dei primi sei mesi di attività (vedi punto 17), verr valorizzati i bisogni formativi che emerger dagli stessi volontari. Data Il Responsabile legale dell ente

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