SALUTE E SANITA Tavolo Terzo Settore e Progetto VIP : quali prospettive di collaborazione

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1 SALUTE E SANITA Tavolo Terzo Settore e Progetto VIP : quali prospettive di collaborazione Referente del Tavolo: Bianca Beltrame ( Associazione Maria Bianchi di Mantova) Tutor del Tavolo: Manuela Gorni ( CSVM) Ospiti: Asl Mantova ( M. Galavotti, Direttore Sanitario dell Asl Mantova) e Azienda Ospedaliera Carlo Poma ( Alice Cosmai, responsabile progetto VIP) Riflessioni Generali: M.Galavotti: in tutti gli spazi del lavoro sanitario c è comunque un contatto con il mondo del volontariato; le organizzazioni di volontariato assumono sempre più valore ed importanza non solo rinforzando o migliorando i servizi delle istituzioni ma parte integrante dei percorsi e trattamenti. In questo momento storico non è più possibile la lettura del bisogno solo da parte delle istituzioni. Serve creare allenaze.le OdV, infatti, sono più vicine alle problematiche delle persone, in questo possono supportare le istituzioni alla lettura del bisogno per raggiungere più persone portatrici del bisogno stesso A.Cosmai: portare avanti progetti di rete aiuta le OdV ad uscire da una dimensione individualista ed avvezza al lavorare tutti insieme. Anche l Azienda Ospedaliera necessita di comunicazione ed integrazione con il mondo del Volontariato. SU queste basi si fonda il progetto VIP: un nuovo modo per collaborare insieme su bisogni comuni. Le proposte che faremo saranno relative ad un percorso con le associazioni, sui bisogni formative e su una sede delle associazioni all interno dell Azienda Ospedaliera. Su queste 2 tematiche, il Poma metterà a disposizione una figura professionale ed è in attesa di proposte comune da parte delle OdV convenzionate con l Azienda Elementi di priorità emersi dal Gruppo: L affrontare le cose insieme tra OdV ed Istituzioni implica l attivazione di situazioni istituzionalizzate di confronto Le OdV devono avere ben chiaro cosa sono chiamate a fare e che rapporto vogliono instaurare con le istituzioni, sapere in che modo possono lavorare e collaborare per affrontare i problemi delle persone ma anche a livello organizzativo ed avere ben chiari i loro limiti di azione. E un bene organizzare programmi condivisi Associazioni Istituzioni. Su questo, l ASL Mantova, l Azienda Ospedaliera Carlo Poma ed il CSVM dovrebbero attivare gruppi tematici ( su settori specifici) per dare risposte condivise risparmiando risorse, energie e soldi. Ci sono molte reti poco capaci di fare progetti di rete in quanto risulta difficile trovare obiettivi comuni a tutte le OdV e perché ognuno riporta i propri bisogni e le proprie esigenze. SI deve anche operare insieme senza svestirsi della propria identità prima di operare su progetti di rete cercando di raggiungere i propri compiti istituzionali. 11

2 Si deve utilizzare un linguaggio comune ed accessibile: in questo le istituzioni devono utilizzare con le OdV un linguaggio utile e comprensibile. Mai pensare che le OdV siano una risposta ai problemi economici delle istituzioni Cosa possono mettere in campo le associazioni rispetto alle priorità emerse: Conoscersi meglio per non sovrapporsi nelle attività e nei servizi, partecipando con mpegno agli incontri organizzati dal CSVM al fine di condividere problematiche e definire modalità comuni di approccio ai problemi, ai bisogni ed all interlocuzione con le istituzioni. Proposte alle istituzioni dai presenti al gruppo: Sito dedicato alla rete di tutte le OdV che si occupano a vario titolo di Salute & Sanità limitato ad Azienda Ospedaliera ed Asl Mantova; Relativamente al Progetto VIP ed al TAVOLO DEL TERZO SETTORE sarebbe necessario un confronto reale ed un ascolto reciproco su tutti gli aspetti che regolano la partecipazione delle associazioni a questi contenitori istituzionali; Partecipazione da parte di un referente del AO Carlo Poma al tavolo Salute&Sanità; Non dimenticare la provincia periferica; Cosa può fare CSVM per sostenere le attività messe in campo dalle associazioni e la loro capacità di proposta alle istituzioni? Porsi da filtro tra OdV ed Istituzioni Organizzare percorsi di formazione ed informazione organizzati in maniera condivisa dalle ODV, CSVM, ASL Mantova e AO Carlo Poma Organizzare spazi di confronto ed incontro tra OdV ed Istituzioni Promuovere e sensibilizzare le istituzioni rispetto alle istanze riportate Collaborazione con il Collegamento provinciale del Volontariato 12

3 Adesioni: Info e contatti

4 AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO I diritti delle persone fragili Referente del Tavolo : Giacomo Zanni ( Auser provinciale ) Tutor del Tavolo: Massimiliano Artioli ( CSVM) Ospite: Giovanni Merlo (Associazione Ledha) Riflessioni Generali: A partire dal 2005, prima con l approvazione con la legge sull Amministrazione di sostegno ( legge 6/2004) e poi con l approvazione della Convenzione ONU sui diritti della persona disabile, si è passati ad una logica che mette in risalto, nell applicazione della legge, il concetto di normalità ed il principio di uguaglianza dei diritti. Viene perciò ribadito che la persona disabile e, più in generale, la persona in stato di difficoltà, è una persona con uguali diritti rispetto a chi non è in difficoltà. Si è quindi modificato l approccio al problema. Di conseguenza, è necessario cambiare, attraverso una battaglia culturale, l approccio delle istituzioni e più in generale della cittadinanza, sulle questioni della disabilità e della fragilità. Elementi di priorità emersi dal Gruppo: necessità di fare emergere diffusamente il principio di uguaglianza dei diritti dell uomo diffondere la conoscenza dell opportunità dell amministrazione di sostegno presso tutta la comunità mantovana (attraverso il progetto AdS: a sostegno di un opportunità creare informazione sulla convenzione ONU sui diritti della persona con disabilità creare gruppi di lavoro associazioni-istituzioni-pubbliche amministrazioni sul Tema Amministrazione di Sostegno e diritti della persona disabile creare ed attivare strumenti di supporto/collegamento/sostegno per Ads tra Istituzioni, Associazioni e tribunale di Mantova Cosa possono mettere in campo le associazioni rispetto alle priorità emerse: collaborare per organizzare con il CSVM ed il progetto AdS:a sostegno di un opportunità un CONVEGNO sulle tematiche della Convenzione ONU sui diritti della persona con Disabilità Allargare la rete delle associazioni che si occupa di promuovere l opportunità dell Amministrazione di Sostegno Creare un materiale promozionale e culturale sul Tema dell Amministrazione di Sostegno e della Convenzione ONU sui diritti della persona con Disabilità Proposte alle istituzioni dai presenti al gruppo: supporto all apertura di servizi che sostengano gli AdS già nominati ( a livello distrettuale) garantire presenza nei momenti pubblici organizzati dalle associazioni da parte delle istituzioni maggiore predisposizione ad ascoltare le istanze del volontariato da parte delle istituzioni 14

5 Richiesta alla Provincia ed ai Comuni per supportare le associazioni nell allargamento delle relazioni con altre istituzioni e soggetti privati ( fondazioni, enti morali ) per la diffusione dell Amministrazione di Sostegno e della Convenzione ONU sui diritti della persona disabile Cosa può fare CSVM per sostenere le attività messe in campo dalle associazioni e la loro capacità di proposta alle istituzioni? Rafforzare il Tavolo dei diritti a cui partecipano le Associazioni Inserire il Supporto del progetto Ads: a sostegno di un opportunità nel suo piano di attività affinchè si promuovano le varie iniziative alle associazioni della provincia di Mantova Agevolare le relazioni tra il Progetto AdS ed altri soggetti no profit ancora non coinvolti Supportare l'organizzazione del Convegno sulle tematiche della convenzione ONU sui diritti della persona con Disabilità Adesioni: Info e contatti

6 ANZIANI Politiche e progetti di prevenzione REFERENTI DEL TAVOLO: Vittorio Movia ( Consulta del Volontariato di Ostiglia ) Tutor del Tavolo: Lorenzo Tornaghi ( CSVM) Ospite: Gabriele Giannella (Direttore Area Prevenzione Ambienti di Vita ASL MN) Riflessioni Generali: Il corretto stile di vita per un buon invecchiamento delle persone richiede collaborazione e corresponsabilità tra istituzioni e volontariato. L attuale situazione sociale ed economica rende acuto il problema nelle classi deboli, in particolare per i numerosi anziani non possiamo limitarci ad intervenire sui problemi acuti ma rivolgere l attenzione alle famiglie per aiutarle ad impostare stili adatti. Tutti dovranno concorrere: serve un adeguamento sociale ed assistenziale ed istituire un valido sistema di prevenzione. Elementi di priorità emersi dal Gruppo: L invecchiamento in provincia è marcato e ne è previsto un ulteriore aumento ( Dati Asl Mantova). Alle pratiche mediche e di assistenza attuali occorre affiancare soluzioni alternative quali aiuto alla risocializzazione, prevenzione e promozione buoni stili di vita. Cosa possono mettere in campo le associazioni rispetto alle priorità emerse: le associazioni hanno risorse idonee ed altre le potranno preparare per effettuare azioni sul tema proposto E previsto un convegno a Novembre 2011 per presentare i risultati di una ricerca sui bisogni socio-culturali della persona anziana con la collaborazione del CSVM Portare avanti il progetto Reti d Argento previsto nel distretto di Ostiglia in rete con Asl Mantova, Ufficio di Piano di Ostiglia, RSA locali ed Auser prevedendone un accesso al Futuro Bando di progettazione Sociale della Fondazione Cariplo Portare avanti il lavoro della Rete delle associazioni che si occupano di Anziani con la collaborazione del CSVM e del Collegamento provinciale del Volontariato anche nella prospettiva di ragionare insieme sul tema della rappresentanza. Proposte alle istituzioni dai presenti al gruppo: il Volontariato vuole essere presente e partecipe alle fasi decisionali sui territori ( partecipazioni ai tavoli tematici distrettuali) il volontariato fornisce la massima disponibilità per quanto è di propria competenza, senza sostituirsi nei compiti che spettano alle istituzioni 16

7 occorre operare in rete studiando ed approfondendo insieme il problema, individuando i compiti specifici,creando momenti di verifica e confronto con tutti i partner istituzionali e non. Cosa può fare CSVM per sostenere le attività messe in campo dalle associazioni e la loro capacità di proposta alle istituzioni? Il CSVM può assistere e guidare le associazioni nella stesura e nello svolgimento dei progetto Il CSVM può stimolare percorsi sul territorio per un più efficace raccordo tra le istituzioni e le associazioni e tra queste Il CSVM deve diventare ancora di più un riferimento territoriale forte a fianco delle istituzioni Adesioni: Info e contatti

8 MOBILITA SOSTENIBILE - Trasporto protetto Ipotesi di relazioni integrate per migliorare la qualità della vita REFERENTE DEL TAVOLO: Rodolfo Merlini ( Associazione di 2 livello Trasporto protetto di Mantova) Tutor del Tavolo: Paola Rossi ( CSVM) Ospite: Oscar Crepaldi ( Auser Verona) Riflessioni Generali: Viene presentato il progetto Stacco dell Auser Verona: servizio di trasporto protetto con accompagnamento e gestione informatica del progetto con l obiettivo di : 1. Utilizzare una modalità comune di utilizzo del sistema 2. Avere dati immediati,aggiornati, attendibili e omogenei sul qui ed ora 3. Garantire autonomia operativa delle associazioni 4. Garantire report d attività omogenei 5. Essere insieme, rinunciando ai personalismi con il vantaggio di essere più forti nell esperienza all interno di un reale progetto di rete Elementi di priorità emersi dal Gruppo: I servizi di Trasporto protetto svolti dalle Associazioni di Volontariato stanno andando oltre le loro caratteristiche originarie, trovandosi spesso a sostituire e colmare lacune dei servizi pubblici Le responsabilità che i volontari si assumono sono decisamente più grandi di quelle che sarebbe lecito farsi carico. Un elemento forte che emerge è relativo alla necessità di utilizzare l esperienza progettuale per sperimentarsi in un modello di lavoro in rete, unico, flessibile e funzionale. Emerge in maniera chiara come le associazioni sono prese dal loro compito di sostituzione e si sentono in carico il bisogno. Gli elementi prioritari che emergono sono relativi a: aumento delle richieste pesanti turni di servizio dei volontari esigenza di una valutazione dei servizi messi in campo sottovalutazione della loro entitàda parte delle istituzioni avere dati in comune, pronti all'uso e attendibili recuperare da parte delle OdV la funzione di relazione che il Trasporto Protetto deve continuare a coltivare e rafforzare Cosa possono mettere in campo le associazioni rispetto alle priorità emerse: Disponibilità ad andare, insieme, nella stessa direzione disponibilità ad adottare strumenti comuni 18

9 Proposte alle istituzioni dai presenti al gruppo: Elaborare una Carta dei Servizi per stabilire le priorità degli interventi da sostenere attarverso il Trasporto Protetto gestito dalle associazioni di volontariato Cosa può fare CSVM per sostenere le attività messe in campo dalle associazioni e la loro capacità di proposta alle istituzioni? Essere punto di raccordo delle esigenze Attivare piattaforme comuni sostenere progetti di messa in rete delle associazioni che si occupano di Trasporto Protetto Adesioni: INFO e CONTATTI

10 FAMIGLIA E MINORI La risorsa Famiglia REFERENTE DEL TAVOLO: Maria Luisa Costa ( CAV Mantova) Tutor del Tavolo: Arianna Lucchini ( CSVM) Ospite: Giuseppe Magistrali (Docente di Organizzazione di Servizi Sociali - Esperto di Politiche Sociali) Riflessioni Generali: Capire la risorsa famiglia e la sua dimensione pubblica e/o privata: quanto di privato della famiglia dobbiamo tutelare e salvaguardare? Specificità delle singole persone,confine interno famiglia e privato, rispetto delle scelte dei figli e tutela dei diritti. Puntare sul privato senza smantellare il pubblico Famiglie per bene o per male? Non tutto è da una parte o dall altra. Le priorità sono relative al tema della povertà, della conciliazione tempo lavoro - vita, bisogni delle famiglie, migliorare qualità di vita delle famiglie, fare rete con i servizi, affido-alleanza, lavorare sulle urgenza, superandole, progetti, fiducia reciproca con i professionisti Elementi di priorità emersi dal Gruppo: Affido non in solitario: difendere il fatto che l affido è un atto sociale, non privato, conoscere la situazione da tutti i punti di vista Fare rete, capendo i rapporti tra associazioni ed istituzioni, i bisogni dei genitori e del perché si richiedano interventi senza mai aderire Formazione educatori/genitori/animatori Doposcuola dei bambini stranieri e rapporti di vicinanza con le famiglie in stato di difficoltà Sostegno alle madri ( consapevolezza della dignità della donna) Fare rete con i servizi, attivando processi collaborativi Progettazione di interventi diretti finalizzati al Benessere dell individuo Conciliazione tempi vita /lavoro Occupazione Valorizzazione dei canali di finanziamento in impresa Ascolto delle voci che emergono dal volontariato Prevenzione sul tema della violenza Lavoro sistemico tra enti-volontariato e CSVM Interventi favorevoli al miglioramento della qualità della vita Definire quando servono misure di sostegno alla fragilità, alla conciliazione tempi di vita ed al tradimento Cosa possono mettere in campo le associazioni rispetto alle priorità emerse: Azioni di Vicinanza, sostegno, aiuto alla famiglia affinchè non molli nelle difficoltà, non si scoraggi, venga sostenuta e non lasciata sola nella gestione delle sue difficoltà Attivare momenti di confronto, di attivazione e valorizzazione delle associazioni 20

11 Collaborazione con le istituzioni in una logica di fiducia reciproca Proposte alle istituzioni dai presenti al gruppo: Conoscere le realtà ed i vari livelli di azione mettendoli in rete, valorizzare le specificità in quanto Ogni realtà, messa a sistema,concorre a costituire la rete Incontrare gli attori sul territorio, interagendo e collaborando con loro Avere fiducia reciproca tra associazioni ed istituzioni/amministrazioni al fine di condividere insieme i vari passaggi e cogliere quali sono i compiti specifici Avere fiducia reciproca tra associazioni ed associazioni affinchè il fare rete non sia solo uno slogan Cosa può fare CSVM per sostenere le attività messe in campo dalle associazioni e la loro capacità di proposta alle istituzioni? Sviluppo di reti per riunire associazioni ed istituzioni in una logica partecipativa Sensibilizzare sul tema gli insegnanti Condivisione tra tutte le istituzioni sul campo Mettere in moto meccanismi di collaborazione in quanto senza mettere insieme le forze sarà difficile poter andare avanti nel sostenere i bisogni Riorganizzare il volontariato, migliorando la qualità della sua presenza nei territori Puntare con forza sul lavoro di rete nonostante le continue resistenze Mantenere e monitorare la rete, sostenendola Attivare percorsi di formazione e progettazioni a sostegno del mondo del volontariato Adesioni: INFO e CONTATTI

12 IMMIGRAZIONE ED ACCOGLIENZA Immigrazione e intercultura: coinvolgimento e attivazione delle Associazioni REFERENTI DEL TAVOLO: Azzolino Ronconi ( Associazione Namaste) Tutor del Tavolo: Francesco Molesini ( CSVM) Ospiti: Elena Magri (Assessore Politiche di Coesione Sociale e Pari Opportunità Provincia di Mantova) e Gabriele Gabrieli (Responsabile Centro di Educazione Interculturale Provincia di Mantova) Riflessioni Generali: 11 associazioni ( nessuna di stranieri), 2 cooperative sociali e 3 enti hanno condiviso nel gruppo di lavoro le attività che stanno mettendo in gioco sul tema dell immigrazione ed intercultura. Gli ambiti emersi in maniera prevalente sono: Le donne L istruzione I minori La promozione culturale La prima accoglienza Le attività di prevenzione anche a livello di cooperazione internazionale I corsi di alfabetizzazione Elementi di priorità emersi dal Gruppo: La provincia di Mantova ha posto al gruppo alcuni spunti di riflessione: 1. Come lavorare con le altre culture, in collaborazione? 2. Come fare fronte alle diverse emergenze ( nuove migrazioni,accoglienza ed ospitalità )? 3. Come entrare in contatto con le comunità chiuse? Conquistando la loro fiducia che non sempre è scontata anche se si compiono azioni positive e di vicinanza, facendo da ponte per aprire loro la strada della responsabilizzazione. 4. Come si può capire al meglio il ruolo dell immigrazione sull economia italiana? I migranti tolgono lavoro in questo momento di crisi? 5. La scuola è un luogo importante di inclusione ma,allo stesso tempo,anche un luogo di discriminazione: come fare in modo che possa essere più incisiva? Cosa possono mettere in campo le associazioni rispetto alle priorità emerse: Relazione umana e non solo azione/operatività. L incontro oltre lo stereotipo, cercando di non risolvere i problemi ma ascoltare le altre esigenze e riconoscerle. Le associazioni sono spesso sole di fronte alle difficoltà quotidiane e molte di esse sono poco operative e capaci di collaborare. Un elemento importante che le associazioni fanno emergere è legato al fattore economico: senza fondi è difficile fare qualcosa. Proposte alle istituzioni dai presenti al gruppo: Le istituzioni secondo alcune associazioni delegano i loro compiti: qual è la responsabilità del pubblico su questa partita? E quale il ruolo del Volontariato? 22

13 Serve puntare l attenzione, il pensiero e l operatività su alcuni punti prioritari: - Attivare un contatto con le comunità di migranti anche nella prospettiva di incontri nelle scuole - Attivare progettualità comuni sull intercultura - Collegare il TAVOLO per la PACE al gruppo CITTADINANZA e COSTITUZIONE - Dare particolare attenzione alle seconde generazioni - Pensare alla Consulta come momento di partecipazione Cosa può fare CSVM per sostenere le attività messe in campo dalle associazioni e la loro capacità di proposta alle istituzioni? Sostegno e Coordinamento ai progetti della SCUOLA: confermare le attività di trait d union tra le varie esperienze sul tema. Adesioni: INFO e CONTATTI

14 CONTAMINAZIONI DEL VOLONTARIATO IN RETE e COESIONE SOCIALE REFERENTI DEL TAVOLO: Tania Righi ( Arci Mantova) Tutor del Tavolo: Daniele Bottura ( CSVM) Ospite: Ezio Compagnoni (Università di Mantova) ed Umberto Fioravanti (responsabile scientifico del progetto L'Arco e le Pietre) Riflessioni Generali: Si è parlato di Coesione Sociale attraverso due declinazioni concrete: Il progetto L Arco e le Pietre di Mantova con Arci Mantova in qualità di capofila ed il progetto Agorà di Quarto Oggiaro ( Mi) con Acli in qualità di capofila. condividendone aspetti di similitudine (processo di ideazione : analisi del bisogno, coinvolgimento di enti ed associazioni,cittadini, creazione di luoghi polivalenti) e di diversità ( persone coinvolte, partner, finanziatori ). Si è condiviso il tema della Valorizzazione del Volontariato e della mutualità,come del servizio pubblico, nel rispetto di un ottica di comunità, non di target, e di condivisione di obiettivi che superano quelli particolari dei singoli soggetto coinvolti. Elementi di priorità emersi dal Gruppo: La necessità di un progetto di sistema ( sul tema della coesione sociale e non solo dell inclusione) per il coinvolgimento di enti, associazioni e cittadini. Un progetto esplorativo e sperimentale sui bisogni attraverso indagini scientifiche, anche con il coinvolgimento di cittadini ed associazioni al fine di prendersi cura della comunità e non dei singoli. Considerando il momento di crisi economica e sociale, emergono elementi di priorità relativi al cambio del contesto di azione, al ripensamento del Welfare, al riposizionamento ( non solo del progetto), al come garantire i diritti alla salute ed all assistenza. Cosa possono mettere in campo le associazioni rispetto alle priorità emerse: Cultura e capacità di aggregarsi su uno scopo. Esperienze in un ottica di condivisione e di superamento della propria autosufficienza sociale Un bagaglio di competenze da diffondere nelle nuove generazioni Diffondere nelle nuove generazioni i valori del volontariato Proposte alle istituzioni dai presenti al gruppo: Condividere delle discussioni sulle modifiche del Welfare sapendo che il volontariato - non può sopperire allo smantellamento dei servizi - è una risorsa aggiuntiva ancorchè importante - si sviluppa soprattutto laddove il contesto sociale nei suoi termini vitali è garantito 24

15 Cosa può fare CSVM per sostenere le attività messe in campo dalle associazioni e la loro capacità di proposta alle istituzioni? Sviluppare ed approfondire la tematica attraverso altri appuntamenti Promuovere incontri sulla tematica in oggetto ( Coesione Sociale) Organizzare corsi per insegnanti ed educatori affinchè diffondano la cultura del volontariato, della responsabilità sociale,della reciprocità e delle mutualità Adesioni: INFO e CONTATTI

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