LA COMPETITIVITA DEL SISTEMA DEI PORTI TOSCANI

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1 LA COMPETITIVITA DEL SISTEMA DEI PORTI TOSCANI

2 LA CRISI DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE Crisi della domanda - Concentrazione del Reddito. -Difficoltà della «middle class». Flessione del commercio internazionale. In particolare: crollo della rotta Far East Europa. AP Livorno -Dipartimento Sviluppo Strategico 2

3 «DELEVERAGING»in 3 «R» Aspettative di crescita: Ridimensionare Bilance dei pagamenti: Riequilibrare Flussi logistici: Razionalizzare 3

4 La crescita dopo la tempesta La tesi prevalente riafferma che l economia globale riprenderàa crescere su nuovi fondamenti e spinta da nuovi protagonisti: BRIC BRASILE RUSSIA INDIA CINA

5 NUOVO CONCETTO DI SISTEMA PORTUALE Sviluppo del legame funzionale con le aree retroportuali, interportuali e delle altre infrastrutture Valutazione integrata e coordinata dell assetto del territorio: Piani economici, urbanistici e di mobilitàdi tutti i soggetti pubblici coinvolti (ee.ll. PIT, PTC, ecc.) Particolare attenzione agli insediamenti industriali

6 RAZIONALIZZARE E SVILUPPARSI Parola d ordine della supply chain: razionalizzare. Nel medio periodo le prospettive di crescita ridotta impongono di puntare ai guadagni di efficienza. «From growth to rationalization» La sfida a livello microeconomico: Razionalizzazione e Sviluppo 6

7 «GLOBALIZZAZIONE REGIONALIZZATA» Elevati costi delle energetic commodities Razionalizzazione nella localizzazione della produzione e distribuzione PREVALENZA DEGLI ACCORDI COMMERCIALI REGIONALI, COME IL NAFTA. CONSEGUENZE IMPORTANTI SUL POSIZIONAMENTO STRATEGICO DEI PORTI 7

8 L EQUILIBRIO IMPORT -EXPORT GLOBALIZZAZIONE REGIONALIZZATA; ORGANIZZAZIONE PER «LOGISTIC CLUSTERS»; EQUILIBRIO IMPORT-EXPORT COME FATTORE CRITICO DI SUCCESSO. I CLUSTERS DI MAGGIOR SUCCESSO SARANNO QUELLI CAPACI DI BILANCIARE I FLUSSI IN ENTRATA ED IN USCITA

9 LA LOCATION

10 «LOGISTIC CLUSTERS» FORELAND-BASED REGIONALIZATION Main Shipping Lane Inland Terminal HINTERLAND FORELAND LA ZONA COSTIERA E PERNO DELLA REGIONALIZZAZIONE a)integrazione degli hubs intermedi in network regionali. b)la zona costiera marittima dell hub intermedio svolge la funzione di hinterland. c)si coniugano le caratteristiche oparative della zona costiera e del retroterra. d)il retroterra èsempre più esteso grazie alle ICT. INTERMEDIATE HUB

11 LE RETI FERROVIARIE Layout delle nuove infrastrutture ferroviarie 11

12 LE RETI ENERGETICHE Sviluppo di impianti solari, eolici, PV in ambito portuale e retroportuale per il fabbisogno energetico del cluster porto. 12

13 LE RETI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE Realizzazione ed estensione della rete telematica ad alta capacitàcon una totale copertura del porto Integrazione con reti wireless (WLAN, WAN wireless, BWA: tecnologia WiMAX) Sviluppo del sistema informativo portuale e di servizi telematici ad alto valore aggiunto AP Livorno - Dipartimento Sviluppo Strategico 13

14 IL NUOVO SVILUPPO DEL PORTO DI LIVORNO 1. Razionalizzazione dell attuale porto operativo. 2. Ampliamento a mare: la Piattaforma Europa. AP Livorno - Dipartimento Sviluppo Strategico 14

15 RAZIONALIZZARE PER RISPONDERE AL DELEVERAGING. Il nuovo Piano Regolatore Portuale (PRP) punta a efficienza e competitività: a) Specializzare per traffici e funzioni portuali: il aumento di produttività operativa e redditività delle infrastrutture. b) Razionalizzare i processi di terminalizzazione per consolidare i traffici attuali. c) Incrementare le funzioni logistiche portuali e recuperare aree portuali per attrarre nuovi traffici.

16 VERSO LA PIATTAFORMA EUROPA 16

17 Focus 1: Nuovo Sbocco del Canale dei Navicelli

18 Focus 2: Interporto : Intermodalità e Navigabilità

19 La Darsena Europa : ipotesi progettuale AP Livorno - Dipartimento Sviluppo Strategico 19

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