LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO. Logopedista Claudia Villani
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1 LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO Logopedista Claudia Villani 1
2 COMUNICAZIONE Scambio di MESSAGGI, INFORMAZIONI, RELAZIONI che coinvolgono ogni persona nella quotidianità. La comunicazione ha una caratteristica fondamentale: INTENZIONALITA cioè la spinta volitiva (per necessità o desiderio) di trasmettere un messaggio. Rivestono un ruolo fondamentale anche MEZZI COGNITIVI STRUMENTI PERIFERICI 2
3 COMUNICAZIONE Perché la comunicazione avvenga è necessario che sussistano: INTENZIONE COMUNICATIVA CODICE COMUNICATIVO ESPRESSIONE CONTENUTO CONTESTO 3
4 COMUNICAZIONE NON VERBALE VERBALE: IL LINGUAGGIO Mimica Gesti Prossemica Prosodia Sorriso Sguardo Gesti convenzionali Gesti non convenzionali Più in generale attraverso qualsiasi canale che unisca un apparato sensoriale con un sistema espressivo. COMUNICARE DESCRIVERE INVENTARE CONDURRE UN RAGIONAMENTO collegando e generando idee, producendo pensieri OTTENERE qualcosa dagli altri, a suscitare emozioni, reazioni 4
5 COMUNICAZIONE LINGUA sistema simbolico astratto e socialmente determinato (es. la lingua italiana, la lingua inglese ecc..) LINGUAGGIO capacità cognitiva che consente di usare una lingua Fonetica Fonologia Semantica Morfologia Sintassi Pragmatica 5
6 LINGUAGGIO VERBALE FONETICA studio dei suoni intesi come eventi fisici e psicologici (FONI). 6
7 LINGUAGGIO VERBALE FONOLOGIA l insieme delle regole che danno tutte le combinazioni fra i suoni per produrre le parole di una lingua. cinema cimen a matita tita 7
8 LINGUAGGIO VERBALE SEMANTICA si occupa dello studio del significato: delle parole (SEMANTICA LESSICALE) delle frasi (SEMANTICA PROPOSIZIONALE) mel a 8
9 LINGUAGGIO VERBALE MORFOLOGIA studia i principi e le regole che consentono di modificare la forma e il significato delle parole. La mucca / le mucche Il nonno / la nonna Il bambino VA / i bambini VANNO 9
10 LINGUAGGIO VERBALE SINTASSI l insieme delle regole che danno tutte le combinazioni possibili fra le parole per produrre le frasi di una lingua 10
11 LINGUAGGIO VERBALE PRAGMATICA studia i meccanismi che permettono a parlanti e ascoltatori di interpretare il linguaggio nel contesto verbale e non verbale. 11
12 LA COMUNICAZIONE NEL 2-3 MESI: interazione con l adulto: Scambio di sguardi, Sorrisi (sociale) 3-9 MESI: Partecipazione attiva del Bambino. Interazione DIADICA 8-12 MESI: comparsa di una importante competenza sociale La CONDIVISIONE DELL ATTENZIONE su un ogg. (Adulto=riferimento sociale) Interazione TRIADICA (adulto+bambino+oggetto) GESTI DEITTICI : Gesti con intenzione comunicativa che si riferiscono ad un oggetto/evento esterno INDICARE, MOSTRARE, RICHIEDERE 12
13 LA COMUNICAZIONE NEL MESI: GESTI REFERENZIALI : Gesti con significato semantico che esprimono intenzionalità comunicativa. GIOCO SIMBOLICO ( far finta ): un azione che si compie su un oggetto (Es. BERE = portare la mano alla bocca simulando un bicchiere) Azioni che il bno compie sul proprio corpo (Es. NANNA = appoggiare il palmo della mano sulla guancia) 13
14 PRIMO SVILUPPO VOCALICO 2 MESI: Suoni di tipo riflesso in risposta a stati di disagio (pianto e frignio) Suoni vegetativi concomitanti a pratiche alimentari (ruttini, deglutizioni) 2-5 MESI: Prime vocalizzazioni e risate Risposte di benessere a stati confortevoli durante l interazione diadica con la madre 4-7 MESI: Ripetizione delle prime sillabe (scoperte accidentalmente attraverso un movimento 14
15 PRIMO SVILUPPO VOCALICO 7-10 MESI: LALLAZIONE CANONICA (o babbling) ripetizione della stessa sillaba 12 MESI: LALLAZIONE VARIATA ripetizione di sillabe diverse per vocale o consonante Comparsa delle PROTO-PAROLE suoni simili alle parole 15
16 PRIME PAROLE Dopo i 12 MESI, in concomitanza con: Gesti Referenziali Gioco Del Far Finta COMPARSA DELLE PRIME PAROLE (circa una decina) Versi di animali (bau-bau) Routine sociali (ciao, cucù-sèttete) Persone familiari (mamma- papà) Cibi (pappa) 16
17 PRIME PAROLE MESI: Incremento Del Vocabolario produzione di 50 parole Parola-frase Utilizzo di una sola parola per esprimere un intero concetto 17
18 SVILUPPO DEL LINGUAGGIO MESI ESPLOSIONE DEL VOCABOLARIO Il vocabolario aumenta NOTEVOLMENTE di mese in mese MESI FRASE NUCLEARE Nelle frasi vengono omessi i funtori grammaticali (pronomi, preposizioni, articoli ecc..) Es. mamma pappa, pappa più, bimbo mangia) SUONI PRESENTI /p/ /b/ /t/ /d/ /k/ /g/ /m/ /n/ /l/ 18
19 SVILUPPO DEL LINGUAGGIO MESI FRASE AMPLIATA Le frasi iniziano ad ampliarsi e compaiono anche funtori grammaticali. Es. ho il camion blu MESI Suoni presenti /s/;/z/ (es. casa); / / (es. scimmia); /f/; /v/; /t / (es. cinta); /dз/ (es. giraffa); /ts/ (es. pazzo); /dz/ (zanzara). 19
20 SVILUPPO DEL LINGUAGGIO MESI FRASI COMPLESSE E BINUCLEARI Il bambino si esprime con frasi complesse in cui i funtori grammaticali vengono utilizzati in maniera appropriata. Es. FRASE COMPLESSA: guarda mamma che io faccio la pappa, non posso giocare, dammi il ciuccio che dormo Es. FRASE BINUCLEARE: aiuta gli uccellini perché il nido è caduto MESI: Suoni presenti /r/; /ŋ/ (es.gnomo); /λ/ (es. aglio) e i gruppi consonantici /sp/, / sk/, /st/ e /l+cons/ (es. albero), /r+cons/ (es. parto) 20
21 SVILUPPO DEL LINGUAGGIO 21
22 SVILUPPO DEL LINGUAGGIO 4 ANNI INVENTARIO FONETICO COMPLETO possono fare eccezione suoni come: /r/; /s+cons/ ad es. spalla, scatola, bastone ecc..; /l+cons/ ad es. albero e /r+cons/ ad es. carta STRUTTURA FRASALE ADEGUATA il bambino è in grado di utilizzare strutture frasali che si assomigliano quasi totalmente a quelle di un adulto 22
23 SVILUPPO DEL LINGUAGGIO DAI 5 ANNI COMPETENZE METAFONOLOGICHE Prerequisiti necessari per l apprendimento della lettoscrittura TRA IL LINGUAGGIO VERBALE E IL LINGUAGGIO SCRITTO ESISTE UNA CERNIERA, UN LEGAME INVISIBILE: LA METAFONOLOGIA, DOVE IL BAMBINO DIVENTA SOGGETTO ATTIVO E RIFLETTE SULLA PAROLA. 23
24 I BAMBINI CON SVILUPPO ATIPICO 24
25 OSSERVAZIONE RITARDO nell acquisizione del linguaggio Difficoltà di COMPRENSIONE del linguaggio 25
26 OSSERVAZIONE BAMBINI PARLATORI TARDIVI Ovvero quei bambini che sviluppano il linguaggio tra i 24 e i 36 MESI Età in cui la maggior parte dei coetanei è in grado di utilizzare il linguaggio come strumento privilegiato A 36 MESI IL LINGUAGGIO E PRESENTE MA VOCABOLARIO RIDOTTO (utilizza poche parole e a volte la stessa parola per intendere più oggetti/ azioni ecc) 26
27 OSSERVAZIONE Qualità della PRODUZIONE DEL LINGUAGGIO : Vocabolario ridotto Inventario fonetico ridotto Utilizzo di un suono Passpartout (Es: tono tato a tuola ) Linguaggio fluente ma poco comprensibile ad un orecchio non abituato SGUARDO/ATTENZIONE CONDIVISA Presenza/assenza di GESTI REFERENZIALI Presenza/assenza del GIOCO SIMBOLICO Eventuale presenza di STEREOTIPIE 27
28 OSSERVAZIONE Dai 4 ai 5 ANNI Inventario fonetico non completo Distorce le parole Fa delle frasi brevi e non ben strutturate Si distrae facilmente Dai 5 ai 6 ANNI Inventario fonetico incompleto Distorsione delle parole Frasi brevi e non ben strutturate Si distrae facilmente Non impugna adeguatamente la penna Ha difficoltà nella manipolazione delle 28
29 OSSERVAZIONE E di cruciale importanza riuscire ad identificare un disturbo linguistico e cognitivo durante questo periodo dello sviluppo è il momento in cui abbiamo la migliore opportunità di intervenire e modificare le 29
30 STRATEGIE UTILI: COSA FARE RICERCARE IL CONTATTO VISIVO (non verbale) STARE ATTENTI A NON PARLARGLI MENTRE FACCIAMO QUALCOS ALTRO DIRGLI COME SI CHIAMANO LE COSE I bambini con difficoltà di linguaggio possono avere difficoltà a reperire in modo rapido le parole da utilizzare E NECESSARIO ESSERE RIPETITIVI, 30
31 STRATEGIE UTILI: COSA FARE PARLARE CON UN LINGUAGGIO ADEGUATO all età e al livello di sviluppo linguistico UTILIZZARE SEMPRE IL LINGUAGGIO Utilizzare un linguaggio RALLENTATO ed IPER- ARTICOLATO ELOGIARLO Premiare il suo intento comunicativo dicendogli BRAVO anche se non ha pronunciato correttamente la parola. EVITARE DI CHIEDERGLI SPESSO DI RIPETERE o COME SI CHIAMANO LE COSE 31
32 STRATEGIE UTILI: COSA FARE RIPETERE/RIFOMULARE LA PRODUZIONE VERBALE DEL BAMBINO vojo palla VUOI LA palla? si, vojo LA palla FARE PAUSE Rispettare i tempi di conversazione, suggerirgli quando tocca a lui ESAUDIRE UNA RICHIESTA ANCHE SE NON DICE BENE UNA COSA è sempre meglio sottolineare il SUCCESSO COMUNICATIVO : fornire un RINFORZO POSITIVO è la miglior strategia per ottenere un comportamento desiderato NON DIRGLI NON HO CAPITO SE HO CAPITO! I bambini pigri non esistono, se un bimbo non parla o parla male è solo perché è troppo difficile per lui. 32
33 STRATEGIE UTILI: COSA FARE SE IL BAMBINO NON GUARDA NEGLI OCCHI Richiamare il suo sguardo Accovacciarsi all altezza dei suoi occhi Ricercare il contatto oculare Abbassare il volume della voce 33
34 STRATEGIE UTILI: COSA FARE SE IL BAMBINO PARLA TRANQUILLAMENTE CON TUTTI MA NON SI CAPISCE NULLA DI CIÒ CHE DICE Farlo finire Non chiedere di ripetere Porgli alcune domande semplici per seguire i contenuti 34
35 STRATEGIE UTILI: COSA FARE SE IL BAMBINO NON PARLA CON GLI ALTRI E SI ISOLA Capire in quale ambiente si verifica Fare da mediatore Mettere in atto le strategie comunicative 35
36 STRATEGIE UTILI: COSA FARE SE IL BAMBINO BALBETTA Niente, se il bambino ha tra i 2 e i 4 anni Si tratta di disfluenza fisiologica (i bambini desiderano comunicare molte cose difficili e non sono ancora in grado di farlo muscolarmente ) Il bambino non nota la sua difficoltà e non la vive come un problema L 80% dei casi ha remissione spontanea 36
37 CONSIGLI PRATICI ASSOCIARE SEMPRE, DOVE POSSIBILE, UN GESTO ALLE PAROLE FILASTROCCHE GIOCHI DI RUOLO GIOCHI LESSICALI (categorie semantiche) RACCONTO E RAPPRESENTAZIONE DI FIABE 37
38 CONSIGLI PRATICI GIOCHI METAFONOLOGICI (per i bimbi più grandi): Filastrocche, conte, rime E arrivato un bastimento carico di Parole che iniziano allo stesso modo Catene di parole Divisione/fusione Racconti in rima I BAMBINI PIU ABILI FONOLOGICAMENTE IMPARANO PIU FACILMENTE A STABILIZZARE LA CORRISPONDENZA GRAFEMA- FONEMA 38
39 GRAZIE! Spazio alle riflessioni Dott.ssa Claudia Villani E mail : logo.claudiavillani@gmail.com 39
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