Esercizi sulla Programmazione Lineare. min. cx Ax b x 0

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Esercizi sulla Programmazione Lineare. min. cx Ax b x 0"

Transcript

1 Soluzioni Fondamenti di Ricerca Operativa Prof. E. Amaldi Esercizi sulla Programmazione Lineare 4. Risoluzione grafica e forma standard. Si consideri il problema min x cx Ax b x dove x = (x, x ) T, c = (6, 5), b = (4, 5, 9) T, e 7 A = 5. (a) Risolvere il problema per via grafica. (b) Scriverlo in forma standard e identificare B, N e la corrispondente partizione del vettore dei costi per il vertice ottimale del poliedro associato al problema. 4. Geometria della PL. Si consideri il seguente programma lineare: max z = x + x ( ) x + x 4 () x + x () x x () x, x (a) Si risolva il problema per via grafica, specificando il valore di tutte le variabili e di z nel punto di ottimo. (b) Si determinino le basi associate a tutti i vertici del poliedro delle soluzioni ammissibili. (c) Si indichi la successione delle basi visitate dall algoritmo del simplesso (si scelga x come prima variabile entrante nella base). (d) Si determini il valore dei coefficienti di costo ridotto delle soluzioni di base associate ai vertici ((eq. ) (eq. )) e ((eq. ) (eq. )), dove (eq. i) è l equazione ottenuta dalla diseguaglianza (i) sostituendo con =. (e) Si verifichi geometricamente che il gradiente della funzione obiettivo può essere espresso come combinazione lineare non negativa dei gradienti dei vincoli attivi solo nel vertice ottimo. Si calcoli il valore di tale combinazione nel vertice ottimo. N.B. I vincoli devono essere tutti in forma di dato che la direzione di ottimizzazione è quella di massimo (es. x deve essere scritto come x ). (f) Si determini per quali valori del termine noto b associato alla () la base ottima non cambia. Documento preparato da: Leo Liberti

2 Soluzioni Fondamenti di Ricerca Operativa Prof. E. Amaldi (g) Si indichi per quali valori dei coefficienti della funzione obiettivo il vertice ottimo è ((x = ) (eq. )), dove x = indica l asse delle ordinate sul piano cartesiano x, x. (h) Per quali valori del termine noto b associato alla () la regione ammissibile (a) è vuota (b) contiene una sola soluzione? (i) Per quali valori del coefficiente c la soluzione ottima è multipla? 4. Metodo del simplesso con regola di Bland. Risolvere il seguente problema di programmazione lineare: min z = x x x + x = x + x x = 5 x, x, x mediante il metodo del simplesso a due fasi applicando la regola di Bland per la scelta della variabile entrante nella base e uscente dalla base. Soluzioni 4. Risoluzione grafica e forma standard. (a) Equazioni associate al sistema Ax = b: x + 7x = 4 (4) x + 5x = 5 (5) x + x = 9 (6) Si traccino le rette corrispondenti sul piano cartesiano (vedere Figura ; nella figura x è sull asse delle x e x su quella delle y). La funzione obiettivo è 6x + 5x. Se poniamo 6x + 5x = q otteniamo la famiglia di rette x = 6x 5 + q. Si può vedere dalla Figura che la soluzione è al vertice 5 R del poliedro ammissibile delimitato da P. Il vertice R è l intersezione delle equazioni (5) e (6). Perciò le sue coordinate le otteniamo risolvendo il sistema x + 5x = 5 x + x = 9 che implica x = 5( x ) e quindi x = 7 e x = 7. (b) Scrivendo il problema in forma standard si devono introdurre variabili di slack s, s, s associate con ognuno dei vincoli. Sia dunque x = (x, x, s, s, s ) T, c = (6, 5,,, ) e A = 7 5 = (A I). Documento preparato da: Leo Liberti

3 Soluzioni Fondamenti di Ricerca Operativa Prof. E. Amaldi ( x + 4)/7 () ( x + 5)/5 () ( x + 9)/ () - PSfrag replacements Figure : Il poliedro delle soluzioni ammissibili è illimitato. Il problema in forma standard è dato da min x c x A x = b x Poiché il vertice R è il punto d intersezione delle rette di equazioni (4) e (5), i vincoli corrispondenti hanno le variabili di slack s, s uguali a zero nel punto R. Se poniamo dunque le variabili in base x B = (x, x, s ) e quelle fuori base x N = (s, s ) otteniamo una partizione x = (x B x N ) delle variabili decisionali a cui corrisponde una partizione della matrice A = 7 5 = (B N). Il valore delle variabili in base x B nel punto R è dato da B b. Si ha che B = e quindi B b = ( 7, 7, 9 7 ). Notare che i valori di x e x corrispondono a quelli calcolati in precedenza. Documento preparato da: Leo Liberti

4 Soluzioni Fondamenti di Ricerca Operativa Prof. E. Amaldi eq. (6) eq. (5) eq. (4) x = U R valori decrescenti funzione obiettivo Sfrag replacements S P Q T Figure : Soluzione grafica del problema: soluzione ottima è R. 4. Geometria della PL. (a) Le equazioni associate ai vincoli (), (), () sono: x + x = 4 (eq. ) x + x = (eq. ) x x = (eq. ) e possono essere riscritte in forma di equazioni di rette nel piano cartesiano con assi x, x : x = x + 4 x = x + x = x La funzione obiettivo ( ) si può rappresentare con la famiglia di rette x = + q. Il poliedro P QROS delle soluzioni ammissibili è rappresentato in fig.. La soluzione ottima è associata al vertice P = (, ), e il valore della funzione obiettivo in quel punto è z = 5. Documento preparato da: Leo Liberti 4

5 Soluzioni Fondamenti di Ricerca Operativa Prof. E. Amaldi eq. () eq. () P eq. () S max z* Q O R PSfrag replacements Figure : Il poliedro delle soluzioni ammissibili del problema. (b) Si pone il problema in forma standard introducendo variabili di slack s, s, s associate con ognuno dei vincoli. Sia dunque x = (x, x, s, s, s ) T, c = (,,,, ), b = (b, b, b ) T = (4,, ) T e A = Il problema in forma standard è dato da: min x c x A x = b x. = (A I). Documento preparato da: Leo Liberti 5

6 Soluzioni Fondamenti di Ricerca Operativa Prof. E. Amaldi i. Vertice P : s =, s =, quindi x B = (x, x, s ), x N = (s, s ), B =, N =. ii. Vertice Q: s =, s =, quindi x B = (x, x, s ), x N = (s, s ), B =, N =. iii. Vertice R: x =, s =, quindi x B = (x, s, s ), x N = (x, s ), B =, N =. iv. Vertice O: x =, x =, quindi x B = (s, s, s ), x N = (x, x ), B =, N =. v. Vertice S: x =, s =, quindi x B = (x, s, s ), x N = (x, s ), B =, N =. (c) Si assuma come al solito la base iniziale ammissibile data dalle colonne corrispondenti alle variabili di scarto dei vincoli (le variabili x, x sono quindi fuori base, e assumono il valore, il che evidenzia che la soluzione di base sia quella corrispondente al vertice O). Se assumiamo che x h sia la variabile entrante in base calcoliamo l indice della variabile uscente come indice corrispondente al valore θ = min{ b i ā ih i, ā ih > }, dove ā ih è l i-esimo elemento della h-esima colonna nella matrice B N, e b i è l i-esimo elemento di B b. Nel caso suggerito dal testo del problema di considerare come prima variabile entrante h = si ha θ = min{ 4, } = (poiché < l elemento b ā non viene considerato) e = θ = b ā, dunque l indice della variabile uscente è, cioè la terza variabile nella base corrente, ovvero s. Il primo vertice visitato è dunque quello relativo alla base (x, s, s ), ovvero R, a cui faranno seguito Q e infine P. (d) Il vertice associato a (eq. () eq. ()) è P, quello associato a (eq. () eq. ()) è Q. I costi ridotti sono dati dall equazione c = c T c T B B A, dove i costi ridotti corrispondenti alle variabili in base sono uguali a, mentre quelli corrispondenti alle variabili fuori base possono essere non zero. Ci interessano Documento preparato da: Leo Liberti 6

7 Soluzioni Fondamenti di Ricerca Operativa Prof. E. Amaldi dunque i costi ridotti c N = c T N ct B B N. Nel vertice P si hanno B e N come nel punto 4.(b)i, quindi B N = 4 dunque, dato che c B = (,, ) e c N = (, ), c N = ( 7, ). Dato che 4 4 entrambi i valori sono maggiori di zero, la base relativa al vertice P è ottima. Nel vertice Q abbiamo invece B, N come nel punto 4.(b)ii, quindi B N = 4 da cui, con c B = (,, ), c N = ( 5, ). Questo ci dice che Q non è la soluzione ottima. (e) In questa domanda si verifica che il gradiente della funzione obiettivo sia una combinazione conica (cioè lineare con coefficienti non-negativi) dei gradienti dei vincoli attivi solo nel vertice ottimo. Intuitivamente, questo significa che ogni miglioramento della funzione obiettivo deve per forza aumentare il termine di sinistra, e pertanto rendere il punto in questione inammissibile. In altre parole, se le uniche direzioni miglioranti sono quelle inammissibili, significa che il vertice è ottimo. Nel nostro caso, il vertice ottimo è P = (, ). Il gradiente della funzione obiettivo è f = (, ) (costante per ogni x, x ). I vincoli attivi in P sono () e (), con gradienti rispettivamente (, ) e (, ). Si deve risolvere il sistema di due equazioni in due incognite λ ( ) + λ ( ) = ( e verificare che λ e λ. La soluzione del sistema è λ = 7 e λ 4 =. 4 Siccome entrambi sono strettamente positivi, l asserto è verificato per il vertice ottimo P (si veda la Fig. 4). Bisogna ora controllare che l asserto non sia verificato per i vertici non ottimi Q, R, O, S. Vertice Q. Vincoli attivi (), () con gradienti (, ) e (, ). Si ottiene λ = 5, λ = <, e dunque l asserto non è verificato. Vertice R. Vincoli attivi (), x con gradienti (, ) e (, ). Si ottiene λ =, λ = 5 < e dunque l asserto non è verificato. Vertice O. Vincoli attivi x, x con gradienti (, ) e (, ). Si ottiene λ = <, λ = < e dunque l asserto non è verificato. Vertice S. Vincoli attivi x, () con gradienti (, ) e (, ). Si ottiene λ = 7 <, λ = e dunque l asserto non è verificato. (f) Da svolgere geometricamente, senza analisi di sensitività. Per b, la base ottima non cambia. Per b S y = la base ottima non cambia. Il caso Documento preparato da: Leo Liberti 7 )

8 Soluzioni Fondamenti di Ricerca Operativa Prof. E. Amaldi (eq.) eq. () f g g P S Q O R PSfrag replacements eq. () Figure 4: Ottimalità del vertice P : il vettore f appartiene al cono generato da g e g, dove g (x) 4 è il vincolo () e g (x) è il vincolo (). b = S y è degenere, e per < b < S y si ha x =, che perciò esce dalla base (s entra in base, dato che il vincolo corrispondente () non è più attivo). Per b = il problema ammette un solo punto ammissibile (, ) e per b < la regione ammissibile è vuota. (g) Si consideri la famiglia di rette x = mx + q dove m >, mostrata in fig. 5. Graficamente è facile verificare che ogni funzione obiettivo del tipo max mx + x dove m > ammette S come soluzione ottima sul poliedro P QROS. (h) La regione ammissibile è vuota per valori di b tali che, essendo Q = (Q x, Q y ) e x (x ) = x + b la famiglia di rette parallele a quella di eq. (), si abbia x (Q x ) < Q y. Poiché il punto Q è l intersezione delle eq. () e (), si determina facilmente Q = ( 5, ). Pertanto si richiede x ( 5) <, ovvero + b <, cioè b < 8. La regione ammissibile ha un solo punto se le tre rette associate ai vincoli si incontrano tutte nel punto Q, ovvero se b = 8. Documento preparato da: Leo Liberti 8

9 Soluzioni Fondamenti di Ricerca Operativa Prof. E. Amaldi eq. () eq. () P eq. () S Q max z* O R PSfrag replacements Figure 5: Funzione obiettivo tale per cui S è la soluzione ottima. (i) La soluzione ottima è multipla se la famiglia di rette corrispondenti alla funzione obiettivo, cioè c x + x = q, è parallela a una delle faccette f del poliedro, e la direzione di massimizzazione è verso il semipiano delimitato da f non contenente il poliedro stesso. Per c = 4 si ha x = x + q, che è una famiglia di rette parallele all eq. (). Per c = 4 si ottiene x = x + q, che è parallela alla (). Per c = si ha x = q, che è parallelo al lato x = ; questa scelta non è tuttavia accettabile perché per q crescente x cresce, e quindi la direzione di massimizzazione è verso il semipiano x >= che contiene il poliedro. Per c = si ha x = x + q, che è parallela al lato QR ma ha direzione di massimizzazione verso il semipiano contenente il poliedro. 4. Metodo del simplesso con regola di Bland. Il problema si trova già in forma standard perché non vi sono vincoli di disuguaglianza e tutte le variabili assumono valori non negativi. I vincoli ()-() equivalgono al sistema Ax = b dove x = Documento preparato da: Leo Liberti 9

10 Soluzioni Fondamenti di Ricerca Operativa Prof. E. Amaldi (x, x, x ), b = (, 5) e A = ( ). Non appare evidente alcuna soluzione di base ammissibile del problema. È necessario perciò procedere al metodo del simplesso a due fasi. Prima fase. Lo scopo della prima fase è quello di trovare una soluzione di base ammissibile di partenza, se esiste. Si costruisce un problema ausiliario aggiungendo una variabile artificiale (o ausiliaria ) per ogni vincolo di uguaglianza del problema in forma standard. I vincoli del problema vengono riformulati come A x = b dove x = (x, x, x, y, y ) e ( ) A = (si riscrivono i vincoli originali aggiungendo y i all i-esimo vincolo, con y i ). In pratica y i sono proporzionali alla distanza dalla regione ammissibile del problema originale. Se riusciamo a trovare una soluzione al problema ausiliario tale che y i = per ogni i, abbiamo anche una soluzione ammissibile al problema originale. Dato che le variabili y i sono vincolate da essere non-negative, è sufficiente richiedere che i y i =. Pertanto scegliamo come funzione obiettivo al problema ausiliario l espressione v = i y i. La formulazione del problema ausiliario è la seguente: min v = y + y x + x + y = x + x x + y = 5 x, x, x, y, y. Se il problema originale ha una regione ammissibile non vuota, troveremo necessariamente v = e quindi y i = per ogni i. Altrimenti ne dovremo concludere che il problema originale non ha soluzioni ammissibili. Si procede dunque con la risoluzione del problema ausiliario per l istanza corrente, min{y + y Ā x = b, x, y }, mediante il metodo del simplesso. La soluzione di base ammissibile di partenza per il problema originale è x B = (y, y ). Esprimiamo le variabili in base in funzione di quelle fuori base (vincoli in forma canonica): y = x x y = 5 x x + x e quindi la funzione obiettivo in forma canonica è v = y + y = 6 5x x x. Il tableau di partenza per il problema ausiliario è Documento preparato da: Leo Liberti

11 Soluzioni Fondamenti di Ricerca Operativa Prof. E. Amaldi I costi ridotti delle variabili fuori base x N = (x, x, x ) sono tutti negativi, e poiché stiamo minimizzando la funzione obiettivo, tutte le variabili fuori base sono candidate a entrare nella base. Per la regola di Bland scegliamo la variabile con indice minore, cioè x. Ci sono due limitazioni alla crescita di x, date da y = x e y = 5 x ; dunque la crescita deve essere limitata da min{, 5} =, che corrisponde alla variabile in base y : la variabile y esce perciò dalla base. Facciamo pertanto il pivoting sul coefficiente in posizione (,) nel tableau: (a) si divide per la riga ; (b) si addiziona 5 volte la riga alla riga ; (c) si sottrae volte la riga dalla riga, ottenendo così il tableau in forma canonica: che mette in evidenza la soluzione di base ammissibile corrente x B = (x, y ) T = (/, 7/) T di valore 7/ (ovviamente x N = ). Poiché l unico costo ridotto negativo è quello relativo a x, x entra in base. L unica limitazione alla crescita di x è data da y = 7 x, e quindi x 7 4, e y esce dalla base. Facciamo il pivoting sul coefficiente in posizione (,) nel tableau precedente: (a) si aggiunge la riga alla riga ; (b) si divide per la riga, ottenendo il tableau Poiché i costi ridotti delle variabili fuori base (x, y, y ) sono tutti non negativi, la prima fase dell algoritmo termina. Abbiamo dimostrato che la regione ammissibile del problema originale è non vuota, trovando una base di partenza x B = (x, x ) per il problema originale. Seconda fase. La funzione obiettivo del problema è x x. La base di partenza è (x, x ) e la variabile fuori base è x. Esprimiamo x, x in funzione di x : x = x x = x La funzione obiettivo, espressa in funzione di x, diventa 7x. Eliminiamo inoltre dal tableau le colonne relative alle variabili ausiliarie. Il tableau di partenza è Documento preparato da: Leo Liberti

12 Soluzioni Fondamenti di Ricerca Operativa Prof. E. Amaldi Poiché stiamo minimizzando la funzione obiettivo, la variabile x che ha costo ridotto negativo (-7) entra in base. Poiché l unica limitazione alla crescita di x è data da x = x, si ha che x esce dalla base. Facciamo il pivoting sul coefficiente in posizione (,) sul tableau: (a) si divide la riga per ; (b) si aggiunge 7 volte la riga alla riga ; (c) si aggiunge 4 ottenendo così: volte la riga alla riga, A questo punto tutti i costi ridotti sono non negativi, l algoritmo termina con la soluzione ottimale (, 8, ) e valore della funzione obiettivo 6. Documento preparato da: Leo Liberti

Introduzione al Metodo del Simplesso. 1 Soluzioni di base e problemi in forma standard

Introduzione al Metodo del Simplesso. 1 Soluzioni di base e problemi in forma standard Introduzione al Metodo del Simplesso Giacomo Zambelli 1 Soluzioni di base e problemi in forma standard Consideriamo il seguente problema di programmazione lineare (PL), relativo all esempio di produzione

Dettagli

Esercizi sulla Programmazione Lineare Intera

Esercizi sulla Programmazione Lineare Intera Soluzioni 4.7-4.0 Fondamenti di Ricerca Operativa Prof. E. Amaldi Esercizi sulla Programmazione Lineare Intera 4.7 Algoritmo del Simplesso Duale. Risolvere con l algoritmo del simplesso duale il seguente

Dettagli

4.5 Metodo del simplesso

4.5 Metodo del simplesso 4.5 Metodo del simplesso min z = c T x s.v. Ax = b x 0 PL in forma standard Esamina una sequenza di soluzioni di base ammissibili con valori non crescenti della funzione obiettivo fino a raggiungerne una

Dettagli

4.5 Metodo del simplesso

4.5 Metodo del simplesso 4.5 Metodo del simplesso min z = c T x s.v. Ax = b x PL in forma standard Esamina una sequenza di soluzioni di base ammissibili con valori non crescenti della funzione obiettivo fino a raggiungerne una

Dettagli

Programmazione lineare

Programmazione lineare Capitolo 1 Programmazione lineare ESERCIZIO 1.1. Porre in forma canonica i seguenti programmi lineari. min 3x 1 + 4x 2 2x 3 x 1 + 2x 2 x 3 5 2x 1 + 4x 3 = 12 x 1 + x 2 + x 3 15 x 1, x 2 0, x 3 libera.

Dettagli

Esercizi di Programmazione Lineare

Esercizi di Programmazione Lineare Esercizi di Programmazione Lineare 1 grafica Si consideri il seguente problema di programmazione lineare: max 3x 1 + 2x 2 s.t. + 2x 1 + x 2 4 2x 1 + x 2 2 + x 1 x 2 1 x 1, x 2 0 a) Risolvere il problema

Dettagli

Il metodo del simplesso

Il metodo del simplesso Capitolo 5 Il metodo del simplesso 5. La forma standard Esercizio 5.. Porre il problema di Programmazione Lineare: in forma standard. min x +x + x + x x +x 5 x 4 x, x Si trasformano i vincoli di disuguaglianza

Dettagli

Programmazione Matematica / A.A Soluzioni di alcuni esercizi

Programmazione Matematica / A.A Soluzioni di alcuni esercizi Programmazione Matematica / A.A. 7-8 Soluzioni di alcuni esercizi Esercizi - I. Aggiungiamo al problema una variabile v, e richiediamo che v soddisfi v n a ij x j b i. j= Fissato x, il minimo v che soddisfa

Dettagli

Ricerca Operativa Note su Programmazione Lineare e Metodo del Simplesso (parte III)

Ricerca Operativa Note su Programmazione Lineare e Metodo del Simplesso (parte III) Ricerca Operativa Note su Programmazione Lineare e Metodo del Simplesso (parte III) L. De Giovanni AVVERTENZA: le note presentate di seguito non hanno alcuna pretesa di completezza, né hanno lo scopo di

Dettagli

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla Programmazione Lineare e il metodo del Simplesso (parte I)

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla Programmazione Lineare e il metodo del Simplesso (parte I) Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla Programmazione Lineare e il metodo del Simplesso (parte I) Luigi De Giovanni Giacomo Zambelli 1 Problemi di programmazione lineare Un problema

Dettagli

Algoritmo del simplesso

Algoritmo del simplesso Algoritmo del simplesso Ipotesi : si parte da una S.A.B. e dal tableau A=b in forma canonica. Si aggiunge una riga costituita dagli r j, j =,., n e da -z (valore, cambiato di segno, della f.o. nella s.a.b.)

Dettagli

min 2x 1 +4x 2 2x 3 +2x 4 x 1 +4x 2 +2x 3 + x 4 =6 2x 1 + x 2 +2x 3 + x 5 =3 x 0.

min 2x 1 +4x 2 2x 3 +2x 4 x 1 +4x 2 +2x 3 + x 4 =6 2x 1 + x 2 +2x 3 + x 5 =3 x 0. 5 IL METODO DEL SIMPLESSO 6.4 IL METODO DEL SIMPLESSO In questo paragrafo sono riportati alcuni esercizi risolti sul metodo del simplesso. Alcuni sono risolti utilizzando la procedura di pivot per determinare,

Dettagli

Ricerca Operativa. G. Liuzzi. Giovedí 19 Marzo Tableau del Simplesso Esempio Fase I del Simplesso Esempio

Ricerca Operativa. G. Liuzzi. Giovedí 19 Marzo Tableau del Simplesso Esempio Fase I del Simplesso Esempio 1 Giovedí 19 Marzo 2015 1 Istituto di Analisi dei Sistemi ed Informatica IASI - CNR Tableau o Dizionario Qualche richiamo sulla generica iterazione della Fase II: B base ammissibile corrente x SBA corrente:

Dettagli

5.4.5 Struttura dell algoritmo ed esempi

5.4.5 Struttura dell algoritmo ed esempi CAPITOLO 5. IL METODO DEL SIMPLESSO 6 5.4.5 Struttura dell algoritmo ed esempi Come abbiamo già ampiamente osservato, la fase II del metodo del simplesso, a partire da una soluzione di base ammissibile,

Dettagli

Domande d esame. Ricerca Operativa. G. Liuzzi. Giovedí 14 Maggio 2015. 1 Istituto di Analisi dei Sistemi ed Informatica IASI - CNR

Domande d esame. Ricerca Operativa. G. Liuzzi. Giovedí 14 Maggio 2015. 1 Istituto di Analisi dei Sistemi ed Informatica IASI - CNR 1 Giovedí 14 Maggio 2015 1 Istituto di Analisi dei Sistemi ed Informatica IASI - CNR Geometria di R n 1 Dare la definizione di Poliedro e Vertice di un Poliedro 2 Dare la definizione di Poliedro e di Politopo

Dettagli

Sviluppando ancora per colonna sulla prima colonna della prima matrice e sulla seconda della seconda matrice si ottiene:

Sviluppando ancora per colonna sulla prima colonna della prima matrice e sulla seconda della seconda matrice si ottiene: M. CARAMIA, S. GIORDANI, F. GUERRIERO, R. MUSMANNO, D. PACCIARELLI RICERCA OPERATIVA Isedi Esercizi proposti nel Cap. 5 - Soluzioni Esercizio 5. - La norma Euclidea di è 9 6 5 - Il versore corrispondente

Dettagli

Programmazione Matematica / A.A Soluzioni di alcuni esercizi

Programmazione Matematica / A.A Soluzioni di alcuni esercizi Programmazione Matematica / A.A. 8-9 Soluzioni di alcuni esercizi Esercizi - I 3. Aggiungiamo al problema una variabile v, e richiediamo che v soddisfi v n a ij x j b i. j= Fissato x, il minimo v che soddisfa

Dettagli

3.3 FORMULAZIONE DEL MODELLO E CONDIZIONI DI

3.3 FORMULAZIONE DEL MODELLO E CONDIZIONI DI 3.3 FORMULAZIONE DEL MODELLO E CONDIZIONI DI ESISTENZA DI UN PUNTO DI OTTIMO VINCOLATO Il problema di ottimizzazione vincolata introdotto nel paragrafo precedente può essere formulato nel modo seguente:

Dettagli

Metodo delle due fasi

Metodo delle due fasi Metodo delle due fasi Il problema artificiale la fase I del Simplesso esempi rif. Fi 3.2.5; Osservazione Nel problema min{c T x : Ax = 0, x 0}, dell esempio precedente si ha che b 0 e A contiene una matrice

Dettagli

x 1 x 2 x 3 x 5 La base iniziale è B 0 = I e risulta x B 0 = , x N 0 = Iterazione 0. Calcolo dei costi ridotti. γ 0 = c N 0 (N 0 ) T c B 0 =

x 1 x 2 x 3 x 5 La base iniziale è B 0 = I e risulta x B 0 = , x N 0 = Iterazione 0. Calcolo dei costi ridotti. γ 0 = c N 0 (N 0 ) T c B 0 = 56 IL METODO DEL SIMPLESSO 7.4 IL METODO DEL SIMPLESSO In questo paragrafo sono riportati alcuni esercizi risolti sul metodo del simplesso. Alcuni sono risolti utilizzando la procedura di pivot per determinare,

Dettagli

Si considera, come al solito, un problema di programmazione lineare in forma standard:

Si considera, come al solito, un problema di programmazione lineare in forma standard: LA FASE I DEL METODO DEL SIMPLESSO 149 6.5 LA FASE I DEL METODO DEL SIMPLESSO Comegiàdetto, il primoobiettivo dellafase Idel metododelsimplessoèquellodi verificare l ammissibilità del problema da risolvere.

Dettagli

PROGRAMMAZIONE LINEARE E DUALITA'

PROGRAMMAZIONE LINEARE E DUALITA' PROGRAMMAZIONE LINEARE E DUALITA' 1) Dati i punti di R 2 (1, 2), (1, 4), (2, 3), (3, 5), (4, 1), (4, 2), (5, 5), (6, 2), (6, 5). Determinare graficamente: A - L'involucro convesso di tali punti. B - Quali

Dettagli

Geometria BAER PRIMO CANALE Foglio esercizi 1

Geometria BAER PRIMO CANALE Foglio esercizi 1 Geometria BAER PRIMO CANALE Foglio esercizi 1 Esercizio 1. Risolvere le seguenti equazioni lineari nelle variabili indicate trovando una parametrizzazione dell insieme delle soluzioni. a) x + 5y = nelle

Dettagli

Soluzione dei Problemi di Programmazione Lineare

Soluzione dei Problemi di Programmazione Lineare Soluzione dei Problemi di Programmazione Lineare Consideriamo un problema di Programmazione Lineare (PL) con m vincoli ed n variabili in Forma Standard dove: ma 0 c A b ( ) 0 ( 2) R è il vettore n delle

Dettagli

Soluzione grafica di problemi PM in 2 variabili

Soluzione grafica di problemi PM in 2 variabili Capitolo 4 Soluzione grafica di problemi PM in 2 variabili In questo paragrafo si vuole fornire una interpretazione geometrica di un problema di Programmazione matematica. In particolare, quando un problema

Dettagli

Geometria analitica di base (seconda parte)

Geometria analitica di base (seconda parte) SAPERE Al termine di questo capitolo, avrai appreso: il concetto di luogo geometrico la definizione di funzione quadratica l interpretazione geometrica di un particolare sistema di equazioni di secondo

Dettagli

Algoritmo del Simplesso

Algoritmo del Simplesso Algoritmo del Simplesso Renato Bruni bruni@dis.uniroma.it Univertà di Roma Sapienza Corso di Ricerca Operativa, Corso di Laurea Ingegneria dell Informazione Vertici e Punti Estremi di un Poliedro Un poliedro

Dettagli

2. ALGORITMO DEL SIMPLESSO

2. ALGORITMO DEL SIMPLESSO . ALGORITMO DEL SIMPLESSO R. Tadei Una piccola introduzione R. Tadei SIMPLESSO L obiettivo del capitolo è quello di fornire un algoritmo, l algoritmo del simplesso, che risolve qualsiasi problema di programmazione

Dettagli

Università Ca Foscari Venezia

Università Ca Foscari Venezia Università Ca Foscari Venezia Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica Giovanni Fasano Brevi FAQ sul Metodo del SIMPLESSO Università Ca Foscari Venezia, Dipartimento di Management,

Dettagli

1 Il metodo dei tagli di Gomory

1 Il metodo dei tagli di Gomory Il metodo dei tagli di Gomory Esercizio Sia dato il problema min(x x ) x + x (P 0 ) x + x x, x 0, interi. Calcolare la soluzione ottima applicando il metodo dei tagli di Gomory. Risoluzione Per applicare

Dettagli

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla Programmazione Lineare e il metodo del Simplesso (parte II)

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla Programmazione Lineare e il metodo del Simplesso (parte II) Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla Programmazione Lineare e il metodo del Simplesso (parte II) Luigi De Giovanni Giacomo Zambelli 1 I passi dell algoritmo del simplesso L

Dettagli

4 PROGRAMMAZIONE LINEARE (PL) E. Amaldi -- Fondamenti di R.O. -- Politecnico di Milano 1

4 PROGRAMMAZIONE LINEARE (PL) E. Amaldi -- Fondamenti di R.O. -- Politecnico di Milano 1 4 PROGRAMMAZIONE LINEARE (PL) E. Amaldi -- Fondamenti di R.O. -- Politecnico di Milano 1 Problemi di programmazione matematica: min s.v. f () X n dove X è la regione delle soluzioni ammissibili con funzione

Dettagli

Esempi di Problemi di Programmazione Lineare

Esempi di Problemi di Programmazione Lineare Esempi di Problemi di Programmazione Lineare Esempio 1: Soluzione con l algoritmo del simplesso dell esempio in forma standard ma = 2 + 0 1 2 + + = 5 1 2 3 + + = 0 1 2 4 6 + 2 + = 21 1 2 5 1 2 3 4 5 Il

Dettagli

Domini di funzioni di due variabili. Determinare i domini delle seguenti funzioni di due variabili (le soluzioni sono alla fine del fascicolo):

Domini di funzioni di due variabili. Determinare i domini delle seguenti funzioni di due variabili (le soluzioni sono alla fine del fascicolo): UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SALERNO C.d.L. in INGEGNERIA GESTIONALE Esercizi di Ricerca Operativa Prof. Saverio Salerno Corso tenuto nell anno solare 2009 I seguenti esercizi sono da ritenersi di preparazione

Dettagli

Esercizi svolti di Programmazione Lineare. a cura di Laura Scrimali Dipartimento di Matematica e Informatica Università di Catania

Esercizi svolti di Programmazione Lineare. a cura di Laura Scrimali Dipartimento di Matematica e Informatica Università di Catania Esercizi svolti di Programmazione Lineare a cura di Laura Scrimali Dipartimento di Matematica e Informatica Università di Catania Formulazione matematica e risoluzione grafica Esercizio Una pasticceria

Dettagli

ALGORITMO DEL SIMPLESSO. Una piccola introduzione. Ricerca Operativa. Prof. R. Tadei. Politecnico di Torino. Simplesso / 1.

ALGORITMO DEL SIMPLESSO. Una piccola introduzione. Ricerca Operativa. Prof. R. Tadei. Politecnico di Torino. Simplesso / 1. ALGORITMO DEL SIMPLESSO Una piccola introduzione R. Tadei R. Tadei 2 SIMPLESSO L obiettivo del capitolo è quello di fornire un algoritmo, l algoritmo del simplesso, che risolve qualsiasi problema di programmazione

Dettagli

Geometria della programmazione lineare

Geometria della programmazione lineare Geometria della programmazione lineare p. 1/39 Geometria della programmazione lineare Mariantonia Cotronei Facoltà di Ingegneria Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria Geometria della programmazione

Dettagli

Ricerca Operativa. Programmazione Lineare. Università Mediterranea di Reggio Calabria Decisions Lab

Ricerca Operativa. Programmazione Lineare. Università Mediterranea di Reggio Calabria Decisions Lab Ricerca Operativa Programmazione Lineare Università Mediterranea di Reggio Calabria Decisions Lab Ottimizzazione In un problema di ottimizzazione si cerca di massimizzare o minimizzare una quantità specifica,

Dettagli

Soluzione grafica di problemi PM in 2 variabili

Soluzione grafica di problemi PM in 2 variabili Capitolo 4 Soluzione grafica di problemi PM in 2 variabili In questo paragrafo si vuole fornire una interpretazione geometrica di un problema di Programmazione matematica. In particolare, quando un problema

Dettagli

Ricerca Operativa a.a : IV appello

Ricerca Operativa a.a : IV appello Ricerca Operativa a.a. 2015-2016: IV appello (Prof. Fasano Giovanni) Università Ca Foscari Venezia - Sede di via Torino 5 settembre 2016 Regole per l esame: la violazione delle seguenti regole comporta

Dettagli

3.6 Metodi basati sui piani di taglio

3.6 Metodi basati sui piani di taglio 3.6 Metodi basati sui piani di taglio Problema generale di Programmazione Lineare Intera (PLI) con A matrice m n e b vettore n 1 razionali min{ c t x : x X = {x Z n + : Ax b} } Sappiamo che esiste una

Dettagli

4.3 Esempio metodo del simplesso

4.3 Esempio metodo del simplesso 4.3 Esempio metodo del simplesso (P ) min -5x 4x 2 3x 3 s.v. 2x + 3x 2 + x 3 5 4x + x 2 + 2x 3 3x + 4x 2 + 2x 3 8 x, x 2, x 3 Per mettere il problema in forma standard si introducono le variabili di scarto

Dettagli

4 PROGRAMMAZIONE LINEARE (PL) E. Amaldi -- Fondamenti di R.O. -- Politecnico di Milano 1

4 PROGRAMMAZIONE LINEARE (PL) E. Amaldi -- Fondamenti di R.O. -- Politecnico di Milano 1 4 PROGRAMMAZIONE LINEARE (PL) E. Amaldi -- Fondamenti di R.O. -- Politecnico di Milano 1 Problemi di programmazione matematica: min f () s.v. X n insieme delle soluzioni ammissibili con funzione obiettivo

Dettagli

Parte V: Rilassamento Lagrangiano

Parte V: Rilassamento Lagrangiano Parte V: Rilassamento Lagrangiano Tecnica Lagrangiana Consideriamo il seguente problema di Programmazione Lineare Intera: P 1 min c T x L I Ax > b Cx > d x > 0, intera in cui A = matrice m x n C = matrice

Dettagli

Corso di Matematica Applicata A.A

Corso di Matematica Applicata A.A Corso di Matematica Applicata A.A. 2012-2013 Programmazione lineare (II parte) Prof.ssa Bice Cavallo Soluzione di un problema PL Soluzione ottima Variabili slack e surplus A R mxn Ax b s R m, s i 0 : Ax

Dettagli

Algoritmi per la programmazione lineare: il metodo del simplesso

Algoritmi per la programmazione lineare: il metodo del simplesso Algoritmi per la programmazione lineare: il metodo del simplesso Dipartimento di Informatica, Universita' di Pisa A.A. 2018/2019 Contenuti della lezione Problemi di programmazione lineare, forma standard

Dettagli

SI RICORDA CHE LE LEZIONI DI MERCOLEDÌ 5 E 12 APRILE SI TERRANNO IN AULA D3 DALLE 9 ALLE 11

SI RICORDA CHE LE LEZIONI DI MERCOLEDÌ 5 E 12 APRILE SI TERRANNO IN AULA D3 DALLE 9 ALLE 11 SI RICORDA CHE LE LEZIONI DI MERCOLEDÌ 5 E 12 APRILE SI TERRANNO IN AULA D3 DALLE 9 ALLE 11 MARTEDÌ 11 APRILE LA LEZIONE SI TERRÀ IN AULA SEMINARI PIANO C 1di 26 LEZIONE N.7 INTRODUZIONE AI METODI DI PROGRAMMAZIONE

Dettagli

Esame di Ricerca Operativa. Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e Automatica. Compito A

Esame di Ricerca Operativa. Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e Automatica. Compito A Esame di Ricerca Operativa Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e Automatica 6 settembre 218 Compito A Istruzioni Usate i fogli bianchi allegati per calcoli, ragionamenti e quanto altro reputiate

Dettagli

Esercizi proposti nel Cap. 6 - Soluzioni. Esercizio 6.1. Esercizio 6.2

Esercizi proposti nel Cap. 6 - Soluzioni. Esercizio 6.1. Esercizio 6.2 M. CARAMIA, S. GIORDANI, F. GUERRIERO, R. MUSMANNO, D. PACCIARELLI RICERCA OPERATIVA Isedi Esercizi proposti nel Cap. 6 - Soluzioni Esercizio 6.1 La soluzione ottima è il vertice 4 1, di valore 9, vedi

Dettagli

Programmazione Lineare

Programmazione Lineare Programmazione Lineare Andrea Scozzari a.a. 2012-2013 March 14, 2013 Andrea Scozzari (a.a. 2012-2013) Programmazione Lineare March 14, 2013 1 / 18 Metodo del Simplesso Dato un problema di PL in forma standard

Dettagli

4.3 Esempio metodo del simplesso

4.3 Esempio metodo del simplesso 4.3 Esempio metodo del simplesso (P ) min -5x 4x 2 3x 3 s.v. 2x + 3x 2 + x 3 5 4x + x 2 + 2x 3 3x + 4x 2 + 2x 3 8 x, x 2, x 3 Per mettere il problema in forma standard si introducono le variabili di scarto

Dettagli

CONICHE. Esercizi Esercizio 1. Nel piano con riferimento cartesiano ortogonale Oxy sia data la conica C di equazione

CONICHE. Esercizi Esercizio 1. Nel piano con riferimento cartesiano ortogonale Oxy sia data la conica C di equazione CONICHE Esercizi Esercizio 1. Nel piano con riferimento cartesiano ortogonale Oy sia data la conica C di equazione 7 2 + 2 3y + 5y 2 + 32 3 = 0. Calcolare le equazioni di una rototraslazione che riduce

Dettagli

Esercizi di Programmazione Lineare - Dualità

Esercizi di Programmazione Lineare - Dualità Esercizi di Programmazione Lineare - Dualità Esercizio n1 Dato il seguente problema 3 + 3 2 2 + a scriverne il duale; b risolvere il duale (anche geometricamente indicando cosa da esso si può dedurre sul

Dettagli

Sistemi di 1 grado in due incognite

Sistemi di 1 grado in due incognite Sistemi di 1 grado in due incognite Problema In un cortile ci sono polli e conigli: in totale le teste sono 7 e zampe 18. Quanti polli e quanti conigli ci sono nel cortile? Soluzione Indichiamo con e con

Dettagli

LEZIONE N.7 INTRODUZIONE AI METODI DI PROGRAMMAZIONE LINEARE, IL METODO DEL SIMPLESSO. 1di 18

LEZIONE N.7 INTRODUZIONE AI METODI DI PROGRAMMAZIONE LINEARE, IL METODO DEL SIMPLESSO. 1di 18 LEZIONE N.7 INTRODUZIONE AI METODI DI PROGRAMMAZIONE LINEARE, IL METODO DEL SIMPLESSO 1di 18 Metodo del Simplesso Il metodo del simplesso dovuto a Dantzing ed a Kantorovich è un algoritmo il cui nome deriva

Dettagli

RICERCA OPERATIVA (a.a. 2018/19) Nome: Cognome: Matricola:

RICERCA OPERATIVA (a.a. 2018/19) Nome: Cognome: Matricola: Primo appello //9 RICERCA OPERATIVA (a.a. /9) Nome: Cognome: Matricola: ) Si risolva il seguente problema di PL max x + x x + x x + x x x x x applicando l algoritmo del Simplesso Primale, per via algebrica,

Dettagli

LA FASE II DEL METODO DEL SIMPLESSO Convergenza del metodo del simplesso

LA FASE II DEL METODO DEL SIMPLESSO Convergenza del metodo del simplesso LA FASE II DEL METODO DEL SIMPLESSO 193 7.4.6 Convergenza del metodo del simplesso Per concludere l analisi della Fase II del metodo del simplesso, vogliamo ora mostrare che, sotto opportune ipotesi, il

Dettagli

ax 1 + bx 2 + c = 0, r : 2x 1 3x 2 + 1 = 0.

ax 1 + bx 2 + c = 0, r : 2x 1 3x 2 + 1 = 0. . Rette in R ; circonferenze. In questo paragrafo studiamo le rette e le circonferenze in R. Ci sono due modi per descrivere una retta in R : mediante una equazione cartesiana oppure mediante una equazione

Dettagli

Si consideri il seguente tableau ottimo di un problema di programmazione lineare

Si consideri il seguente tableau ottimo di un problema di programmazione lineare ESERCIZIO 1 Si consideri il seguente tableau ottimo di un problema di programmazione lineare -25/3 0 4/3 19/6 9/2 0 0 0 7/6 1 0 1-1/2-3/2 1 0 0 3/2 11/3 1-2/3-1/3 0 0 0 0 2/3 2/3 0 1/3 1/6-1/2 0 1 0 7/6

Dettagli

Convergenza del Simplesso e regole anti-ciclaggio

Convergenza del Simplesso e regole anti-ciclaggio Convergenza del Simplesso e regole anti-ciclaggio degenerazione e ciclaggio un esempio di ciclaggio regole anti-ciclaggio rif. Fi 3.2.6, BT 3.4 (Esempio 3.6), BT 3.7; Sulla convergenza del metodo del simplesso

Dettagli

5.1 Metodo Branch and Bound

5.1 Metodo Branch and Bound 5. Metodo Branch and Bound Si consideri il problema min{ c(x) : x X } Idea: Ricondurre la risoluzione di un problema difficile a quella di sottoproblemi più semplici effettuando una partizione (ricorsiva)

Dettagli

ESERCITAZIONE 1 ELEMENTI DI MATEMATICA

ESERCITAZIONE 1 ELEMENTI DI MATEMATICA ESERCITAZIONE ELEMENTI DI MATEMATICA Potenze e radicali. Potenze: La potenza n-esima di un numero x, x n, si calcola moltiplicando x per se stesso n volte. Ad esempio, elevare alla quinta significa moltiplicare

Dettagli

Dualitá in Programmazione Lineare e alcune conseguenze

Dualitá in Programmazione Lineare e alcune conseguenze Dualitá in Programmazione Lineare e alcune conseguenze Giacomo Zambelli 1 Dualitá per problemi in forma standard Si consideri il seguente problema di PL in forma standard: z = max c x Ax = b (1) ove A

Dettagli

La dualità nella Programmazione Lineare

La dualità nella Programmazione Lineare Capitolo 3 La dualità nella Programmazione Lineare 3.1 Teoria della dualità Esercizio 3.1.1 Scrivere il problema duale del seguente problema di Programmazione Lineare: min x 1 x 2 + x 3 2x 1 +3x 2 3 x

Dettagli

5.3 Metodo dei piani di taglio

5.3 Metodo dei piani di taglio 5.3 Metodo dei piani di taglio (PLI) min s.v. c T x Ax b x interi X Ipotesi: a ij, c j e b i interi Osservazione: La regione ammissibile di un PLI può essere descritta mediante dei vincoli più o meno stringenti

Dettagli

Convergenza del Simplesso e regole anti-ciclaggio

Convergenza del Simplesso e regole anti-ciclaggio Convergenza del Simplesso e regole anti-ciclaggio degenerazione e ciclaggio un esempio di ciclaggio regole anti-ciclaggio rif. Fi 3.2.6, BT 3.4 (Esempio 3.6), BT 3.7; Degenerazione e ciclaggio ( ) n n!

Dettagli

SISTEMI LINEARI MATRICI E SISTEMI 1

SISTEMI LINEARI MATRICI E SISTEMI 1 MATRICI E SISTEMI SISTEMI LINEARI Sistemi lineari e forma matriciale (definizioni e risoluzione). Teorema di Rouché-Capelli. Sistemi lineari parametrici. Esercizio Risolvere il sistema omogeneo la cui

Dettagli

Sistemi di equazioni di secondo grado

Sistemi di equazioni di secondo grado 1 Sistemi di equazioni di secondo grado Risoluzione algebrica Riprendiamo alcune nozioni che abbiamo già trattato in seconda, parlando dei sistemi di equazioni di primo grado: Una soluzione di un'equazione

Dettagli

quindi, applicando la legge di annullamento del prodotto, si ottiene l insieme delle soluzioni: x x da cui:

quindi, applicando la legge di annullamento del prodotto, si ottiene l insieme delle soluzioni: x x da cui: ) Risolvi le seguenti equazioni e scrivi le soluzioni reali in ordine crescente, indicando se sono multiple e quante sono le eventuali soluzioni non reali: ( ) ( ) per risolvere questa equazione si applica

Dettagli

Esercizio 1. Variabili decisionali:

Esercizio 1. Variabili decisionali: Esercizio 1 Si noti che i costi sono dati per tonnellata, mentre molti vincoli riguardano il numero di navi. Si introducono pertanto DUE tipi di variabili, uno relativo al numero di tonnellate per tipo

Dettagli

MATEMATICA LA PARABOLA GSCATULLO

MATEMATICA LA PARABOLA GSCATULLO MATEMATICA LA PARABOLA GSCATULLO La Parabola Introduzione e definizione Prima di affrontare la parabola e la sua analisi matematica, appare opportuno definirla nelle sue caratteristiche essenziali. Anzitutto

Dettagli

Una circonferenza e una parabola sono disegnate nel piano cartesiano. La circonferenza ha centro nel punto

Una circonferenza e una parabola sono disegnate nel piano cartesiano. La circonferenza ha centro nel punto La parabola Esercizi Esercizio 368.395 Una circonferenza e una parabola sono disegnate nel piano cartesiano. La circonferenza ha centro nel punto 0 ;5 e raggio, e la parabola ha il suo vertice in 0 ;0.

Dettagli

a rappresenta l intercetta o termine noto della retta, ossia il valore della y quando x = 0.

a rappresenta l intercetta o termine noto della retta, ossia il valore della y quando x = 0. Esercitazioni sulla prima parte delle lezioni di Micro Richiamo di Analisi Matematica La forma funzionale più semplice è la retta, la quale può essere genericamente descritta dalla seguente relazione:

Dettagli

IL METODO DEL SIMPLESSO

IL METODO DEL SIMPLESSO IL METODO DEL SIMPLESSO Il metodo del Simplesso 1 si applica nella risoluzione di un problema di Programmazione Lineare 2 (funzione e vincoli lineari) quando le variabili di azione o iniziali sono almeno

Dettagli

Introduzione alla programmazione lineare

Introduzione alla programmazione lineare Introduzione alla programmazione lineare struttura del problema di PL forme equivalenti rappresentazione e soluzione grafica rif. Fi 1.2; BT 1.1, 1.4 Problema di programmazione lineare Dati: un vettore

Dettagli

Geometria Analitica Domande e Risposte

Geometria Analitica Domande e Risposte Geometria Analitica Domande e Risposte La Retta. Qual è l equazione della retta in forma nel piano cartesiano? L equazione della generica retta nel piano cartesiano in forma esplicita è y mx q, mentre

Dettagli

Disequazioni - ulteriori esercizi proposti 1

Disequazioni - ulteriori esercizi proposti 1 Disequazioni - ulteriori esercizi proposti Trovare le soluzioni delle seguenti disequazioni o sistemi di disequazioni:. 5 4 >. 4. < 4. 4 9 5. 9 > 6. > 7. < 8. 5 4 9. > > 4. < 4. < > 9 4 Non esitate a comunicarmi

Dettagli

Problemi di Flusso: Il modello del Trasporto

Problemi di Flusso: Il modello del Trasporto Problemi di Flusso: Il modello del rasporto Andrea Scozzari a.a. 2014-2015 April 27, 2015 Andrea Scozzari (a.a. 2014-2015) Problemi di Flusso: Il modello del rasporto April 27, 2015 1 / 25 Problemi su

Dettagli

Esercitazione n o 3 per il corso di Ricerca Operativa

Esercitazione n o 3 per il corso di Ricerca Operativa Esercitazione n o 3 per il corso di Ricerca Operativa Ultimo aggiornamento October 17, 2011 Fornitura acqua Una città deve essere rifornita, ogni giorno, con 500 000 litri di acqua. Si richiede che l acqua

Dettagli

Metodi per la risoluzione di sistemi lineari

Metodi per la risoluzione di sistemi lineari Metodi per la risoluzione di sistemi lineari Sistemi di equazioni lineari. Rango di matrici Come è noto (vedi [] sez.0.8), ad ogni matrice quadrata A è associato un numero reale det(a) detto determinante

Dettagli

FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA INGEGNERIA CHIMICA E DEI MATERIALI 8 LUGLIO 2015

FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA INGEGNERIA CHIMICA E DEI MATERIALI 8 LUGLIO 2015 FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA INGEGNERIA CHIMICA E DEI MATERIALI 8 LUGLIO 2015 MATTEO LONGO Svolgere entrambe le parti (Teoria ed Esercizi Si richiede la sufficienza su entrambe le parti 1

Dettagli

Rilassamento Lagrangiano

Rilassamento Lagrangiano RILASSAMENTO LAGRANGIANO 1 Rilassamento Lagrangiano Tecnica più usata e conosciuta in ottimizzazione combinatoria per il calcolo di lower/upper bounds (Held and Karp (1970)). Si consideri il seguente problema

Dettagli

Disequazioni in una incognita. La rappresentazione delle soluzioni

Disequazioni in una incognita. La rappresentazione delle soluzioni Disequazioni in una incognita Una disequazione in una incognita è una disuguaglianza tra due espressioni contenenti una variabile (detta incognita) verificata solo per particolari valori attribuirti alla

Dettagli

Note sull algoritmo di Gauss

Note sull algoritmo di Gauss Note sull algoritmo di Gauss 29 settembre 2009 Generalità Un sistema lineare di m equazioni in n incognite x,..., x n è un espressione del tipo: a x + a 2 x 2 + + a n x n = b a 2 x + a 22 x 2 + + a 2n

Dettagli

FACOLTA DI ECONOMIA ESAME SCRITTO DI RICERCA OPERATIVA. Verona, 6 Giugno 1996

FACOLTA DI ECONOMIA ESAME SCRITTO DI RICERCA OPERATIVA. Verona, 6 Giugno 1996 Verona, Giugno ) E dato il seguente problema di Programmazione Lineare: min( x + ) x x x Rappresentare il problema geometricamente e successivamente scriverlo in forma standard. a) Determinare una soluzione

Dettagli

Il modello duale. Capitolo settimo. Introduzione

Il modello duale. Capitolo settimo. Introduzione Capitolo settimo Il modello duale Introduzione Il modello duale e la teoria della dualità assumono una grande importanza nella teoria della programmazione matematica. In questo testo i modelli primale

Dettagli

COMPITO DI RICERCA OPERATIVA. max x 1 + x 2 x 1 2x 2 + x 3 = 4 x 1 x 2 x 3 = 3 x 2 + 2x 3 = 1 x 1, x 2, x 3 0

COMPITO DI RICERCA OPERATIVA. max x 1 + x 2 x 1 2x 2 + x 3 = 4 x 1 x 2 x 3 = 3 x 2 + 2x 3 = 1 x 1, x 2, x 3 0 COMPITO DI RICERCA OPERATIVA ESERCIZIO. (5 punti) Sia dato il seguente problema di PL: max x + x 2 x 2x 2 + x 3 = 4 x x 2 x 3 = 3 x 2 + 2x 3 = x, x 2, x 3 0 Utilizzando il metodo due fasi, si stablisca

Dettagli

Ricerca Operativa Note su Programmazione Lineare e Metodo del Simplesso (parte I)

Ricerca Operativa Note su Programmazione Lineare e Metodo del Simplesso (parte I) Ricerca Operativa Note su Programmazione Lineare e Metodo del Simplesso (parte I) Luigi De Giovanni AVVERTENZA: le note presentate di seguito non hanno alcuna pretesa di completezza, né hanno lo scopo

Dettagli

Esercizi svolti. Geometria analitica: rette e piani

Esercizi svolti. Geometria analitica: rette e piani Esercizi svolti. Sistemi di riferimento e vettori. Dati i vettori v = i + j k, u =i + j + k determinare:. il vettore v + u ;. gli angoli formati da v e u;. i vettore paralleli alle bisettrici di tali angoli;

Dettagli

SUI SISTEMI DI DISEQUAZIONI IN DUE INCOGNITE

SUI SISTEMI DI DISEQUAZIONI IN DUE INCOGNITE SUI SISTEMI DI DISEQUAZIONI IN DUE INCOGNITE.Sistema di disequazioni in due incognite di primo grado Una disequazione di primo grado in due incognite: a b c nel piano cartesiano, rappresenta uno dei due

Dettagli

Prerequisiti didattici

Prerequisiti didattici Università degli Studi di Ferrara 2014-2015 Corso TFA - A048 Matematica applicata Didattica della matematica applicata all economia e alla finanza 1 aprile 2015 Appunti di didattica della matematica applicata

Dettagli

Geometria analitica di base. Equazioni di primo grado nel piano cartesiano Funzioni quadratiche Funzioni a tratti Funzioni di proporzionalità inversa

Geometria analitica di base. Equazioni di primo grado nel piano cartesiano Funzioni quadratiche Funzioni a tratti Funzioni di proporzionalità inversa Equazioni di primo grado nel piano cartesiano Funzioni quadratiche Funzioni a tratti Funzioni di proporzionalità inversa Equazioni di primo grado nel piano cartesiano Risoluzione grafica di un equazione

Dettagli

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla teoria della dualità in programmazione lineare

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla teoria della dualità in programmazione lineare Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla teoria della dualità in programmazione lineare L. De Giovanni G. Zambelli 1 Definizione del problema duale La teoria della dualità in programmazione

Dettagli

Ricerca Operativa Note su Programmazione Lineare e Metodo del Simplesso (parte II)

Ricerca Operativa Note su Programmazione Lineare e Metodo del Simplesso (parte II) Ricerca Operativa Note su Programmazione Lineare e Metodo del Simplesso (parte II) L. De Giovanni AVVERTENZA: le note presentate di seguito non hanno alcuna pretesa di completezza, né hanno lo scopo di

Dettagli

MATEMATICA LA CIRCONFERENZA GSCATULLO

MATEMATICA LA CIRCONFERENZA GSCATULLO MATEMATICA LA CIRCONFERENZA GSCATULLO La Circonferenza La circonferenza e la sua equazione Introduzione e definizione La circonferenza è una conica, ovvero quella figura ottenuta tagliando un cono con

Dettagli

Programmazione Lineare Intera. Programmazione Lineare Intera p. 1/4

Programmazione Lineare Intera. Programmazione Lineare Intera p. 1/4 Programmazione Lineare Intera Programmazione Lineare Intera p. 1/4 Programmazione Lineare Intera Problema di PLI in forma standard: max cx Ax = b x 0, x I n I insieme degli interi. Regione ammissibile:

Dettagli

Esame di Ricerca Operativa del 19/02/2019. Esercizio 1. Risolvere il seguente problema di programmazione lineare applicando l algoritmo del simplesso:

Esame di Ricerca Operativa del 19/02/2019. Esercizio 1. Risolvere il seguente problema di programmazione lineare applicando l algoritmo del simplesso: Esame di Ricerca Operativa del 9/0/09 (Cognome) (Nome) (Numero di Matricola) Esercizio. Risolvere il seguente problema di programmazione lineare applicando l algoritmo del simplesso: max x x x 0 x + x

Dettagli

FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA

FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA Cognome Nome Matricola FONDAMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA Ciarellotto, Esposito, Garuti Prova del 21 settembre 2013 Dire se è vero o falso (giustificare le risposte. Bisogna necessariamente rispondere

Dettagli