collana di ambiente e ingegneria idraulica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "collana di ambiente e ingegneria idraulica"

Transcript

1 QaNAT collana di ambiente e ingegneria idraulica 1

2 Direttore Alessandro Peruginelli Università di Pisa Comitato scientifico Rudy Gargano Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale Valerio Milano Università di Pisa Giuseppe Oliveto Università degli Studi della Basilicata Stefano Pagliara Università di Pisa

3 QaNAT collana di ambiente e ingegneria idraulica La collana accoglie sia lavori teorici che di carattere sperimentale condotti a termine in Laboratori Universitari, che vertono sulla tematica delle Sistemazioni Idrauliche e sulla progettazione e realizzazione di Manufatti Idraulici.

4

5 Alessandro Peruginelli Idrologia dei bacini urbani

6 Copyright MMXIV ARACNE editrice S.r.l. via Raffaele Garofalo, 133/A B Roma (06) isbn I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: settembre 2014

7 a mia moglie

8

9 Indice 11 Capitolo I Generalità 27 Capitolo II Modelli idrologici 35 Capitolo III Ciclo idrologico 40 Capitolo IV Bilancio idrologico 45 Capitolo V Precipitazioni 72 Capitolo VI Deflussi superficiali e perdite idrologiche 77 Capitolo VII Correlazioni afflussi-deflussi 80 Capitolo VIII Idrogrammi 91 Capitolo IX Indice di infiltrazione 99 Capitolo X Tempo di corrivazione 121 Capitolo XI Metodo razionale 157 Capitolo XII Metodo SCS 188 Capitolo XIII Idrogramma unitario 246 Bibliografia 247 Problemi

10

11 3 Capitolo 1 Capitolo 1 Generalità Generalità 1-1 Introduzione 1-2 Fasi storiche dell Idrologia 1-3 Finalità di uno studio idrologico 1-4 Processo di urbanizzazione 1-1 Introduzione L Idrologia, letteralmente scienza dell acqua, può essere considerata (adottando la definizione che ne dà il Chow) come la disciplina scientifica che tratta ed indaga fenomeni e processi fisici essenzialmente naturali, quali il movimento, la distribuzione, la circolazione, la trasformazione, la raccolta e le variazioni chimico fisiche che subiscono le acque atmosferiche; quindi in particolare si interessa delle diverse fasi che caratterizzano l intero ciclo idrologico, ovvero il susseguirsi dei fenomeni dinamici che, nella pratica, prende in esame la complessa e multiforme modalità con la quale le precipitazioni sulla terra scorrono lungo gli alvei, si raccolgono nelle depressioni superficiali e negli invasi, si infiltrano nel sottosuolo e raggiungono gli acquiferi, arrivano a laghi ed oceani, per successivamente evaporare, condensare, precipitare e quindi rinnovare nuovamente il processo sopra sintetizzato. L idrologia è quindi una scienza interdisciplinare di carattere essenzialmente ambientale; spazia in vari settori, quali la idrometeorologia, la geologia, l idrogeologia e le acque sotterranee, i deflussi superficiali, i sistemi di drenaggio di un bacino, la potabilità delle acque di un sistema idraulico, le proprietà chimicofisiche delle acque, la statistica, la fluido meccanica. I tecnici che si interessano di idrologia sono ingegneri, geologi, informatici, statistici, architetti, agronomi, ambientalisti, naturalisti, e sono impegnati in attività quali la modellazione idraulica, la ricerca operativa, l ecologia, la progettazione di sistemi di smaltimento delle acque, la difesa dalle piene, la protezione dei litorali, la salvaguardia del territorio, l utilizzazione delle risorse idriche superficiali e sotterranee e le relative strategie di ottimizzazione, la gestione integrata della qualità e della quantità delle acque di drenaggio, i sistemi di impianti idraulici per la produzione di energia. In realtà l idrologia si interessa di fenomeni molto complessi, nei quali compaiono numerosi fattori e parametri legati tra di loro da correlazioni e connessioni logiche; per la comprensione di tali correlazioni si deve sovente fare ricorso a procedimenti di interpretazione e di simulazione mediante algoritmi, i quali, a loro volta, in numerosi casi possono essere esaminati e trattati solamente se si fa ricorso a teorie, tecniche e procedure matematiche avanzate e sofisticate. In ogni caso uno studio idrologico sarà ovviamente tanto più affidabile e conforme agli obiettivi da raggiungere quanto più correttamente e fedelmente viene rappresentato il fenomeno fisico da comprendere, esaminare e controllare. Occorre peraltro osservare e sottolineare che proprio la molteplicità e la varietà dei fenomeni idrologici rendono difficoltoso e problematico operare attraverso ragionamenti deduttivi rigorosi; inoltre l idrologia è una tipica scienza per la quale è indispensabile la osservazione, la raccolta, la classificazione, e l analisi dei dati storici, che è necessario elaborare ed interpretare caso per caso, dato che in generale ogni sito, studiato in termini idrologici, è unico per le sue specifiche e peculiari caratteristiche. Purtroppo, in genere, ogni analisi idrologica ha una valenza di natura solamente approssimata, che non può certificare ed assicurare una soluzione esatta del problema indagato; per esempio il processo di trasformazione afflussi-deflussi si basa su avvenimenti e fenomeni assai articolati ed in genere il suo esame è fondato, purtroppo, sulla elaborazione di dati disponibili poco numerosi e spesso fallaci, relativi a pochi casi indagati, per i quali è possibile fissare le correlazioni operative solamente con alcuni tra tutti i numerosi fattori che influenzano la trasformazione stessa. 11

12 4 In termini sommari la disciplina dell idrologia può essere affrontata da due diversi punti di vista: Ø ottica teorico-accademica (scientific hydrology); si tratta dell aspetto teorico dell idrologia, che, sulla base dei dati misurati e raccolti, sviluppa teorie esplicative dei fenomeni naturali esaminati; Ø ottica pratico-applicativa (engineering hydrology); si tratta dell aspetto attuativo e funzionale che si prefigge, sovente sulla base di considerazioni empiriche e anche sulla base delle teorie formulate nella fase teorica, di portare a soluzione i problemi pratici che si incontrano nella realtà. Il progettista ed il tecnico, che devono occuparsi di problemi idrologici, prendono in genere in esame l ottica pratico-applicativa e l analisi condotta a termine nel presente libro si prefigge fondamentalmente di sottolineare quali sono gli aspetti di natura ingegneristica della idrologia, soprattutto nell ambito specifico dei drenaggi urbani. Peraltro si deve notare che le problematiche, che si devono affrontare nella idrologia applicata, presentano, in termini molto schematici, un duplice aspetto, potendo assumere o un carattere progettuale o un carattere di esercizio; nella maggior parte dei casi i due aspetti si trovano combinati, dato che uno studio volto a fornire indicazioni di progetto e di dimensionamento relative, per esempio, allo studio ed alla realizzazione di un manufatto idraulico, è successivamente anche utile per controllare il funzionamento e l esercizio del manufatto stesso sotto le più varie condizioni operative. In ogni caso la progettazione idraulica e statica di numerose strutture di ingegneria civile da realizzare per raccogliere, convogliare, invasare, regolare, utilizzare le risorse idriche sia di superficie che sotterranee deve necessariamente prevedere un preliminare indispensabile studio idrologico; pertanto le reti di fognatura e di bonifica, i sistemi di drenaggio del territorio, i manufatti di invaso quali le dighe, le opere di regolarizzazione dei corsi d acqua quali le arginature, le traverse, i canali scolmatori, le difese di sponda, le vasche di laminazione vanno progettate e dimensionate solamente dopo che i valori critici dei parametri idraulici di proporzionamento sono stati definiti e valutati quantitativamente in seguito ad una indagine idrologica quanto più approfondita possibile. Quanto sopra osservato chiarisce che l idrologia tecnica non può limitarsi ad una analisi di tipo qualitativo, ma si deve prefiggere sia di fornire un strumento per valutare la fattibilità tecnico economica di opere spesso indispensabili per la salvaguardia del territorio, sia di ottenere soprattutto risultati di tipo quantitativo attraverso la misura e la valutazione di parametri quali portate, altezze di precipitazioni, velocità di deflusso, tiranti d acqua, tempi di corrivazione. In particolare, come meglio sarà sottolineato in seguito, assai spesso è chiamata a rispondere a domande connesse con l influenza e le ripercussioni che le attività umane e gli interventi sul territorio hanno sul ciclo idrologico, prendendo in considerazione gli eventi estremi e valutandone la frequenza di manifestazione o i relativi tempi di ritorno. 1-2 Fasi storiche dell Idrologia Nella pratica applicazione, per quanto sopra accennato, l idrologia è una scienza legata a molte differenti discipline, la quale si è sensibilmente evoluta nel tempo così da essere in grado di fare fronte ai problemi che sono insorti soprattutto come conseguenza dello sviluppo della urbanizzazione e dei processi di industrializzazione condotti a termine sul territorio. Il Chow (tecnico che ha dato un gran contributo alle scienze idrauliche in generale ed alla idrologia in particolare) ha cercato di sintetizzare in otto successive fasi lo sviluppo storico dell idrologia: fase di speculazione dalla antichità fino al 1400, lungo periodo nel corso del quale l idrologia non era certo una scienza, ma una interpretazione quasi di carattere filosofico e sciamanico della realtà e ci si interessava solamente dell aspetto pratico per realizzare manufatti in grado di sfruttare le risorse idriche, (peraltro già Teofrasto [300 A.C.] aveva intuito, anche se in maniera sommaria, la natura del ciclo idrologico e l architetto romano Vitruvio [100 B.C.] già asseriva che le falde erano alimentate dalle acque di pioggia, constatazione d altra parte non ovvia per un lungo periodo di tempo), 12

13 5 fase di osservazione, dal 1400 al 1600 circa, durante la quale, soprattutto con Leonardo, si cercava di esaminare e comprendere l essenza dei processi naturali, prendendo in considerazione ciò che si poteva constatare osservando i fenomeni spontanei, fase di misurazione dal 1600 al 1700 (soprattutto con Bernoulli e Chezy) nel corso della quale si è iniziato a rilevare dati in termini quantitativi, anche se con strumentazioni e macchinari molto grossolani e poco precisi, fase di sperimentazione dal 1700 al 1800 nel corso della quale l idrologia ha cominciato ad avere le caratteristiche di una disciplina scientifica in senso moderno, basata sulla ricerca e sulla sperimentazione, fase di modernizzazione dal 1800 al 1900 (soprattutto con studiosi come Hagen, Poiseuille, Darcy, Manning) nel corso della quale l idrologia ha iniziato a divenire una vera e propria scienza moderna basata e descritta da algoritmi matematici, fase di empirismo dal 1900 mal 1930 nel corso della quale (per opera di ricercatori come Green, Ampt, Hazen, Sherman) l idrologia ha iniziato a dare risposte di tipo quantitativo alla correlazione esistente tra afflussi e deflussi, fase di razionalizzazione dal 1930 al 1960 nella quale si è iniziato a cercare una sintesi tra l approccio matematico-scientifico derivato dalla fluidomeccanica classica e l approccio sperimentale ed empirico, fase di specializzazione e teorizzazione dal 1960 ad oggi; nel corso di tale fase, grazie all uso di computer con elevate capacità di memoria, al controllo satellitare, alla avanzata strumentazione elettronica e meccanica, alla facilità di accesso a strumentazioni informatiche, l idrologia ha potuto operare su larga scala giovandosi di precise metodologie di raccolta, tabulazione, memorizzazione, elaborazione dati. Ciò, in particolare, ha consentito la realizzazione di modelli matematici molto avanzati e sofisticati, in grado di descrivere sia in termini globali che per celle diffuse e capillari, la stragrande maggioranza dei fenomeni naturali connessi con il ciclo dell acqua ed in particolare ha permesso di calcolare le caratteristiche proprie degli idrogrammi di piena. 1-3 Finalità di uno studio idrologico Le finalità di uno studio idrologico sono, invero, molteplici ed assai varie; comunque si può in via preliminare osservare che gli scopi principali e di maggiore valenza, specialmente in un settore applicativo come quello dei drenaggi urbani, sono in genere i seguenti: determinazione della portata maxima di un bacino ed eventuale ricostruzione dell idrogramma di piena in corrispondenza della sua sezione terminale di chiusura, stima della frequenza e di conseguenza del relativo tempo di ritorno [T r ] del pluviogramma di progetto e della maxima intensità degli eventi meteorici, individuazione dei parametri indispensabili per la progettazione dei sistemi di smaltimento e allontanamento delle acque meteoriche e per il dimensionamento dei manufatti idraulici di drenaggio, regolazione e controllo, individuazione della natura e delle caratteristiche delle falde sotterranee e comprensione del ruolo che le acque sotterranee hanno sul ciclo idrologico, valutazione della potenzialità delle risorse idriche di un bacino ed indagine sulla loro eventuale pericolosità, previsione dell influenza che i processi di urbanizzazione hanno sulla qualità delle acque di un bacino. In termini molto semplificati l idrologia tecnica, che studia i deflussi urbani, è una disciplina che si basa su tre distinti gradini di conoscenza: v caratteristiche fisiografiche del bacino (forma, area ed estensione dei bacini, pendenza dei versanti, uso del suolo, permeabilità dei terreni ), 13

14 6 v caratteristiche pluviometriche degli eventi di pioggia (durata, intensità, distribuzione spaziotemporale), v leggi idrauliche di deflusso lungo superfici, depressioni, canali, collettori, alvei a pelo libero. Tali conoscenze fanno sì che, partendo dai dati di pioggia in INPUT e quindi in particolare dagli ietogrammi, grazie ad una funzione di trasferimento e trasformazione, che è legata alle caratteristiche del bacino ed alle leggi fisiche di formazione, propagazione ed invaso delle acque, si arriva a valutare in OUTPUT l idrogramma di piena. La funzione di trasferimento, che in sintesi consente di passare dallo ietogramma all idrogramma, è intimamente legata alle caratteristiche del bacino, le quali possono essere raggruppate in tre categorie: o o o caratteristiche geologiche e litologiche: intervengono sul fenomeno del trasporto solido, sulla infiltrazione, sullo scorrimento sotterraneo; caratteristiche della copertura vegetale: giocano sulla entità delle infiltrazioni (che aumenta con la vegetazione), sulla evapotraspirazione, sulla suddivisione tra scorrimento superficiale e scorrimento sotterraneo, sulla resistenza ai fenomeni erosivi; caratteristiche geografiche: pesano sul regime delle piogge, sulla entità della evaporazione e della evapotraspirazione, sul clima. Onde meglio fissare le idee sulla natura dell Idrologia è opportuno specificare alcune definizioni preliminari che verranno utilizzate nelle successive indagini idrologiche: Ø bacino di drenaggio: superficie complessiva, delimitata dalla linea spartiacque, che convoglia le acque di precipitazione in corrispondenza di una unica sezione terminale di chiusura, Ø evapotraspirazione: passaggio di fase dal liquido al vapore in corrispondenza delle superfici liquide degli invasi e fenomeno di traspirazione dalla vegetazione, Figura Ø frequenza di un evento: numero di volte che un particolare evento può probabilisticamente verificarsi in un prefissato intervallo di tempo (l inverso è detto tempo di ritorno [T r ] ), Ø idrogramma: rappresentazione grafica dell andamento delle portate defluenti in funzione del tempo (sulla Figura è indicato il tipico andamento di un idrogramma di piena, e sono messe in evi- denza le sue principali caratteristiche, Ø idrogramma unitario: idrogramma di volume unitario conseguente ad un evento pluviometrico di prefissata distribuzione temporale e spaziale, Ø ietogramma: diagramma che fornisce le altezze [h] o le intensità di poggia [i] in funzione del tempo [t], Ø infiltrazione: quota parte delle precipitazione che si infiltra nel terreno (in genere tale definizione è utilizzata in alternativa a percolazione), Ø intercettazione: acqua di precipitazione trattenuta dalla vegetazione, Ø invaso di depressione: spontaneo immagazzinamento dell acqua di precipitazione nelle cavità naturali o artificiali presenti sulla superficie del bacino, Ø perdite o sottrazioni: convenzionalmente si tratta delle acque di pioggia che non si trasformano in deflussi superficiali, ma si infiltrano nel sottosuolo, evaporano nella atmosfera e vengono intercettate dalla vegetazione, 14

15 7 Ø portata di base: parte dell idrogramma di piena, in genere nettamente individuabile, non riconducibile ai deflussi effettivi o diretti e quindi in genere corrispondente ai deflussi relativi a precipitazioni precedenti ed al regime di esaurimento del bacino, Ø pioggia effettiva o diretta: parte della precipitazione che si trasforma in deflussi, dopo che si è manifestata l intercettazione, l infiltrazione, gli invasi e l evapotraspirazione, Ø portata di picco: valore maximo della portata defluente nella sezione di indagine, Ø portata di progetto: portata maxima introdotta a base dei calcoli di proporzionamento dei vari manufatti idraulici di un reticolo di drenaggio (in genere tale portata deve essere contraddistinta da una frequenza ovvero da un tempo di ritorno), Ø saturazione del suolo: condizione di umidità del suolo all inizio dell evento di pioggia, in grado di condizionare i volumi di deflusso generati da un evento pluviometrico, Ø sezione di chiusura: sezione terminale dell alveo principale di drenaggio di un bacino dove si raccolgono i deflussi di monte, Ø sottobacino : parte interna e praticamente omogenea di un bacino più grande, Ø tempo di corrivazione (o di concentrazione): tempo necessario perché l acqua raggiunga la sezione terminale di chiusura dal punto del bacino idraulicamente più lontano; una ulteriore definizione (Figura 1-3-1) è quella che considera tale tempo come l intervallo di tempo compreso tra la fine dello ietogramma ed il punto di inflessione (dove cambia la pendenza) lungo la fase di recessione dell onda, Ø tempo di ritardo: tempo compreso tra il baricentro delle piogge effettive ed il colmo dell onda di piena, Ø tempo di sfasamento: tempo compreso tra il baricentro delle piogge effettive ed il baricentro della onda di piena, Ø volume di deflusso: area al di sotto dell idrogramma dopo la elminazione della portata di base. 1-4 Processo di urbanizzazione Nel corso degli ultimi due secoli il processo di urbanizzazione dei territori ha subito una brusca accelerazione, soprattutto in seguito alla Rivoluzione Industriale; se infatti nel 1800 solamente il 2% della popolazione mondiale viveva nelle città, tale percentuale diventava pari al 12 % nel 1900, fino a pervenire a valori superiori al 47 % nel 2000, e continua ad aumentare. Tale incremento ha avuto e continua ad avere sensibili ripercussioni ed influenze sul ciclo dell acqua e produce una forte sollecitazione sulle risorse idriche dell intero pianeta. Si deve inoltre sottolineare che in generale è proprio lo sviluppo dei piccoli bacini urbani che necessita di una specifica ed attenta indagine idrologica; in effetti, pur essendo assai numerosi gli studi volti ad esaminare il comportamento di tali bacini e pur essendo proprio tali bacini ad avere tratto i maggiori vantaggi dai progressi fatti dalla scienza idrologica nel corso della attuale fase di sviluppo e di specializzazione, si deve constatare che le catastrofi ed i disastri, conseguenti ad eventi di pioggia eccezionali di breve durata e forte intensità, che si susseguono nelle aree densamente abitate e industrializzate sono sempre più frequenti e più drammatici. Proprio il desiderio di studiare e comprendere il comportamento dei bacini urbani e la volontà di prevedere gli scenari futuri relativi alle potenziali condizioni di drenaggio di un territorio interessato dalla urbanizzazione hanno favorito e praticamente imposto lo sviluppo di una specifica branca dell Idrologia, che va sotto la generica denominazione di Idrologia dei deflussi urbani. Si sono così sviluppati specifici modelli concettuali in grado sia di valutare l impatto che l urbanizzazione ha sul reticolo di drenaggio di un territorio, sia di determinare la risposta che un bacino idrografico ha (in termini idraulici, geomorfologici, ambientali, ecologici, gestionali) quando viene sollecitato da interventi dell uomo altamente dirompenti. Lo spopolamento delle campagne, la migrazione dalle zone rurali alle aree metropolitane, le modifiche socio-economiche ed il sempre più marcato ed inevitabile sviluppo delle aree industriali, commerciali ed urbane sono tutti fattori che hanno avuto ed hanno tuttora una notevole influenza sul meccanismo del ciclo idrologico e sulle sue differenti componenti e contribuiscono in maniera assai pronunciata e radicale a variare la reazione con la quale i bacini idrografici rispondono agli eventi atmosferici; inoltre si deve tenere presente che le trasformazioni conseguenti ad un diverso uso del suolo colpiscono aree, ben al di fuori delle stesse zone urbanizzate, ubicate soprattutto a valle e purtroppo, nella grande maggioranza dei casi, è assai limitato o manca del tutto un attento monitoraggio, che sia in grado di rilevare quali siano i cambiamenti che un territorio subisce in conseguenza degli interventi umani. I tecnici hanno potuto constatare quanto siano preoccupanti, potenzialmente dannosi e spesso difficilmente prevedibili i cambiamenti delle caratteristiche naturali di un intero bacino in conseguenza di alterazioni e 15

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI

PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI 85 PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI IL

Dettagli

PARTE I. I processi idrologici. Lezione VI: La formazione dei deflussi (2) Dipartimento di Ingegneria Civile

PARTE I. I processi idrologici. Lezione VI: La formazione dei deflussi (2) Dipartimento di Ingegneria Civile 1 Corso di Laurea Specialistica in N.O. Giuseppe Aronica Corso di Idrologia Tecnica PARTE I Lezione VI: La formazione dei deflussi (2) 2 La trasformazione afflussi-deflussi Problema: determinare i deflussi

Dettagli

Antonio De Blasiis Il rilievo del degrado ambientale. Metodi ingegneristici

Antonio De Blasiis Il rilievo del degrado ambientale. Metodi ingegneristici A09 162 Antonio De Blasiis Il rilievo del degrado ambientale Metodi ingegneristici Copyright MMXII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B 00173

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

Raffaele Fiorentino Il change management nei processi d integrazione tra aziende

Raffaele Fiorentino Il change management nei processi d integrazione tra aziende A13 Raffaele Fiorentino Il change management nei processi d integrazione tra aziende Copyright MMXIII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B

Dettagli

Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1

Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1 Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1 Fase 2.1.1 Trasferimento delle esperienze maturate dalla Regione Marche in materia

Dettagli

Studio idrologico e idraulico del tratto vallivo del Borro di Gavinaia in loc. Greve in Chianti

Studio idrologico e idraulico del tratto vallivo del Borro di Gavinaia in loc. Greve in Chianti Studio idrologico e idraulico del tratto vallivo del Borro di Gavinaia in loc. Greve in Chianti Autore: Alberto Meucci Titolo di Laurea: Laurea Triennale in Ingegneria Civile Università: Facoltà di Ingegneria

Dettagli

AnAlisi della Rete idrografica consortile

AnAlisi della Rete idrografica consortile Widespread introduction of constructed wetlands for a wastewater treatment of Agro Pontino life+08 env/it/000406 consorzio di BonificA dell AgRo Pontino AZione 7.2 AnAlisi della Rete idrografica consortile

Dettagli

Orlando Allocca Regolatori standard

Orlando Allocca Regolatori standard A09 159 Orlando Allocca Regolatori standard Copyright MMXII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B 00173 Roma (06) 93781065 ISBN 978-88-548-4882-7

Dettagli

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 Documento approvato con DGR 1532 del 2.12.2005 - Allegato 2 - ALLEGATO 2

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

Capitolo 2 - Teoria della manutenzione: classificazione ABC e analisi di Pareto

Capitolo 2 - Teoria della manutenzione: classificazione ABC e analisi di Pareto Capitolo 2 - Teoria della manutenzione: classificazione ABC e analisi di Pareto Il presente capitolo continua nell esposizione di alcune basi teoriche della manutenzione. In particolare si tratteranno

Dettagli

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SIENA - Nucleo di valutazione di Ateneo

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI SIENA - Nucleo di valutazione di Ateneo Questa parte del rapporto del Nucleo di valutazione analizza alcuni indicatori bibliometrici calcolati a partire dai dati contenuti nel database Scopus (interrogato nel periodo ottobre-dicembre 2009).

Dettagli

Prevenzione Formazione ed Informazione

Prevenzione Formazione ed Informazione Il Rischio Sismico Prevenzione Formazione ed Informazione Giuseppe Licata Esperto in Sistemi Informativi Territoriali e Telerilevamento. Laureando in Scienze Geologiche, curriculum rischi geologici Il

Dettagli

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata: 10 CRITERI TECNICI DELLE PRIORITÀ L elenco dei siti con gli indici di priorità contenuti nel presente piano, dovrà essere rivisto ed aggiornato alla luce delle risultanze emergenti dai piani di caratterizzazione.

Dettagli

Le opere di difesa. Le opere di derivazione delle acque superficiali. Le opere di immissione nelle acque superficiali

Le opere di difesa. Le opere di derivazione delle acque superficiali. Le opere di immissione nelle acque superficiali Le opere di difesa Le opere di derivazione delle acque superficiali Le opere di immissione nelle acque superficiali I corsi d acqua ricevono svariati apporti liquidi derivanti dalle attività antropiche,

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Workshop "VALUTAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO IN AMBITO MONTANO ED APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA ALLUVIONI"

Workshop VALUTAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO IN AMBITO MONTANO ED APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA ALLUVIONI Workshop "VALUTAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO IN AMBITO MONTANO ED APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA ALLUVIONI" Ing. Giorgio Cesari Autorità di bacino del Fiume Tevere Distretto Idrografico dell Appennino Centrale

Dettagli

DOCUMENTO DI SINTESI. Trento, Bolzano, 08 novembre 2010

DOCUMENTO DI SINTESI. Trento, Bolzano, 08 novembre 2010 DIRETTIVE PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE, GEOTECNICHE E SISMICHE AI SENSI DELLE NTC, D.M. 14.01.2008, E DELLA NORMATIVA NAZIONALE E PROVINCIALE COLLEGATA DOCUMENTO DI SINTESI Trento, Bolzano,

Dettagli

L IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE

L IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE e L IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE I problemi legati alla manutenzione e all adeguamento del patrimonio edilizio d interesse storico ed artistico sono da alcuni anni oggetto di crescente interesse e studio.

Dettagli

I rifiuti: un possibile tema per affrontare in modo globale e sistemico gli argomenti previsti per la II. media

I rifiuti: un possibile tema per affrontare in modo globale e sistemico gli argomenti previsti per la II. media I rifiuti: un possibile tema per affrontare in modo globale e sistemico gli argomenti previsti per la II. media Esperti di scienze naturali Docenti delle Sm di Cadenazzo e Lugano-Besso 1. Introduzione

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

GLI INTERVENTI DI SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALI NELLA PREVENZIONE DEI RISCHI NATURALI LE LINEE DI AZIONE DELLA REGIONE PIEMONTE

GLI INTERVENTI DI SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALI NELLA PREVENZIONE DEI RISCHI NATURALI LE LINEE DI AZIONE DELLA REGIONE PIEMONTE GLI INTERVENTI DI SISTEMAZIONE IDRAULICO-FORESTALI NELLA PREVENZIONE DEI RISCHI NATURALI LE LINEE DI AZIONE DELLA REGIONE PIEMONTE G. Cacciabue, V.Debrando 1 La mitigazione degli effetti prodotti sul territorio

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

e-dva - eni-depth Velocity Analysis

e-dva - eni-depth Velocity Analysis Lo scopo dell Analisi di Velocità di Migrazione (MVA) è quello di ottenere un modello della velocità nel sottosuolo che abbia dei tempi di riflessione compatibili con quelli osservati nei dati. Ciò significa

Dettagli

Progettaz. e sviluppo Data Base

Progettaz. e sviluppo Data Base Progettaz. e sviluppo Data Base! Progettazione Basi Dati: Metodologie e modelli!modello Entita -Relazione Progettazione Base Dati Introduzione alla Progettazione: Il ciclo di vita di un Sist. Informativo

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

Relazione Geologica e Relazione Geotecnica

Relazione Geologica e Relazione Geotecnica Relazione Geologica e Relazione Geotecnica La Relazione Geologica e la Relazione Geotecnica sono due documenti progettuali sempre distinti. La Relazione Geologica è essenziale per il geotecnico e lo strutturista,

Dettagli

MODELLISTICA NUMERICA APPLICATA ALLA GESTIONE IDRAULICA DEL TERRITORIO

MODELLISTICA NUMERICA APPLICATA ALLA GESTIONE IDRAULICA DEL TERRITORIO MODELLISTICA NUMERICA APPLICATA ALLA GESTIONE IDRAULICA DEL TERRITORIO Laura Calcagni, Mauro Nalesso SEMINARI H2.0: ACQUA IN RETE A ROMA3 FACOLTA DI INGEGNERIA DI ROMA3, 25/03/2013 IDRAN 2012. All rights

Dettagli

Capitolo 9 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 9 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI

Capitolo 9 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 9 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 9 Il Piano per l assetto idrogeologico ha lo scopo di assicurare, attraverso vincoli, direttive e la programmazione di opere strutturali, la difesa del suolo - in coerenza con le finalità generali indicate

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GEOGRAFIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Paesaggio Capire che cos è la geografia e di che cosa si occupa. Saper distinguere tra geografia fisica e umana. Capire il mondo in cui viviamo attraverso le

Dettagli

IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto)

IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto) CORSO DI Gestione aziendale Facoltà di Ingegneria IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo Istituto di Tecnologie e-mail: cnoe@liuc.it 1 Il processo di

Dettagli

IL SERVIZIO STRABUS EFFICIENTAMENTO DELLE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI URBANE E DEI SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO

IL SERVIZIO STRABUS EFFICIENTAMENTO DELLE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI URBANE E DEI SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO IL SERVIZIO STRABUS EFFICIENTAMENTO DELLE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI URBANE E DEI SISTEMI DI TRASPORTO PUBBLICO STRABUS Aspetti generali (1) Il servizio STRABUS permette di analizzare e valutare lo stato

Dettagli

1. PREMESSA... 2 2. PARAMETRI IDROLOGICI DI PROGETTO... 3 3. VERIFICHE IDRAULICHE... 5

1. PREMESSA... 2 2. PARAMETRI IDROLOGICI DI PROGETTO... 3 3. VERIFICHE IDRAULICHE... 5 INDICE 1. PREMESSA... 2 2. PARAMETRI IDROLOGICI DI PROGETTO... 3 3. VERIFICHE IDRAULICHE... 5 PROGETTO ESECUTIVO 1/9 1. PREMESSA La presente relazione descrive gli aspetti idraulici connessi con lo smaltimento

Dettagli

Politecnico di Torino

Politecnico di Torino Politecnico di Torino 1 Dipartimento di Idraulica, Trasporti ed Infrastrutture Civili LABORATORIO DI IDRAULICA GIORGIO Riproduzione di un disegno di Giorgio Bidone sul Risalto Idraulico Il Laboratorio

Dettagli

TEORIA E RICERCA IN EDUCAZIONE / 13 Collana del Dipartimento di Scienze dell Educazione e della Formazione UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO A11 573

TEORIA E RICERCA IN EDUCAZIONE / 13 Collana del Dipartimento di Scienze dell Educazione e della Formazione UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO A11 573 TEORIA E RICERCA IN EDUCAZIONE / 13 Collana del Dipartimento di Scienze dell Educazione e della Formazione UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO A11 573 Emanuela Maria Torre STRATEGIE DI RICERCA VALUTATIVA

Dettagli

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Linee guida di progettazione geologica: un esempio in rapporto alla idrogeologia di bassa pianura IL PROGETTO IDRO DELLA PROVINCIA DI VENEZIA

Linee guida di progettazione geologica: un esempio in rapporto alla idrogeologia di bassa pianura IL PROGETTO IDRO DELLA PROVINCIA DI VENEZIA ORDINE DEI GEOLOGI DEL VENETO Venezi a Mestre, 01 febbraio 2014 Linee guida di progettazione geologica: un esempio in rapporto alla idrogeologia di bassa pianura IL PROGETTO IDRO DELLA Valentina Bassan

Dettagli

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell

Dettagli

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI.

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate

Dettagli

uniformità di indirizzi e di livelli di sicurezza semplicità in fase di progettazione e di controllo

uniformità di indirizzi e di livelli di sicurezza semplicità in fase di progettazione e di controllo L approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio e le procedure di deroga Ing. Gianfranco Tripi 06/09/2013 1 APPROCCIO PRESCRITTIVO VANTAGGI: uniformità di indirizzi e di livelli di sicurezza semplicità

Dettagli

11. Evoluzione del Software

11. Evoluzione del Software 11. Evoluzione del Software Andrea Polini Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica (Ingegneria del Software) 11. Evoluzione del Software 1 / 21 Evoluzione del Software - generalità Cosa,

Dettagli

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE 1. PREMESSA La presente verifica idraulica fa riferimento alla precedente verifica allegata al progetto preliminare approvato con Deliberazione del Giunta Municipale n. 113 del 19.09.2011, con la quale

Dettagli

CURRICOLO DI GEOGRAFIA della scuola primaria

CURRICOLO DI GEOGRAFIA della scuola primaria CURRICOLO DI GEOGRAFIA della scuola primaria CURRICOLO DI GEOGRAFIA al termine della classe prima della scuola primaria...2 CURRICOLO DI GEOGRAFIA al termine della classe seconda della scuola primaria...3

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto L indagine internazionale ALL raccoglie elementi importanti che riguardano la

Dettagli

STATUTO CONSORTILE. Art. 50, comma 4

STATUTO CONSORTILE. Art. 50, comma 4 STATUTO CONSORTILE Art. 50, comma 4 Entro due anni dall approvazione dello statuto da parte della Giunta regionale, il Consorzio provvede ad esplicitare nell avviso di pagamento lo specifico beneficio

Dettagli

STUDIO DEGLI EFFETTI SULL IDRODINAMICA E SULLA DINAMICA DEL TRASPORTO SOLIDO DI OPERE DI LAMINAZIONE: MODELLAZIONE NUMERICA E FISICA

STUDIO DEGLI EFFETTI SULL IDRODINAMICA E SULLA DINAMICA DEL TRASPORTO SOLIDO DI OPERE DI LAMINAZIONE: MODELLAZIONE NUMERICA E FISICA Università di Genova STUDIO DEGLI EFFETTI SULL IDRODINAMICA E SULLA DINAMICA DEL TRASPORTO SOLIDO DI OPERE DI LAMINAZIONE: MODELLAZIONE NUMERICA E FISICA Relatore Prof. Ing. M. Colombini CONVENZIONI AdB-UNIGE

Dettagli

Rapporto ambientale Anno 2012

Rapporto ambientale Anno 2012 Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e

Dettagli

Pro e contro delle RNA

Pro e contro delle RNA Pro e contro delle RNA Pro: - flessibilità: le RNA sono approssimatori universali; - aggiornabilità sequenziale: la stima dei pesi della rete può essere aggiornata man mano che arriva nuova informazione;

Dettagli

Boccadoro. Porto Ercole. Comune di Monte Argentario Variante al Piano Strutturale. Sindaco: Arturo Cerulli Assessore all Urbanistica: Enzo Turbanti

Boccadoro. Porto Ercole. Comune di Monte Argentario Variante al Piano Strutturale. Sindaco: Arturo Cerulli Assessore all Urbanistica: Enzo Turbanti Comune di Monte Argentario Variante al Piano Strutturale Sindaco: Arturo Cerulli Assessore all Urbanistica: Enzo Turbanti Progettista della Variante e Responsabile del procedimento Ing. Luca Vecchieschi

Dettagli

La gestione manageriale dei progetti

La gestione manageriale dei progetti PROGETTAZIONE Pianificazione, programmazione temporale, gestione delle risorse umane: l organizzazione generale del progetto Dimitri Grigoriadis La gestione manageriale dei progetti Per organizzare il

Dettagli

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento UNI EN 12208 La tenuta all acqua di un serramento, descrive la sua capacità di essere impermeabile sotto l azione di pioggia battente e in presenza di una determinata velocità del vento. La norma, la UNI

Dettagli

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO FACOLTÀ DI STUDI UMANISTICI Corso di laurea triennale in Scienze umanistiche per la comunicazione

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO FACOLTÀ DI STUDI UMANISTICI Corso di laurea triennale in Scienze umanistiche per la comunicazione UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO FACOLTÀ DI STUDI UMANISTICI Corso di laurea triennale in Scienze umanistiche per la comunicazione LA RETE SOCIALE PER COMUNICARE L'AMBIENTE: SOCIAL NETWORK ED ECOLOGIA

Dettagli

MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO. Geol. Fabio Garbin

MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO. Geol. Fabio Garbin MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO Geol. Fabio Garbin Preparazione all Esame di Stato, Roma 8 aprile 2011 Riferimenti Normativi essenziali D.M. 14.01.2009: Approvazione delle nuove Norme Tecniche sulle

Dettagli

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni

Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI GENOVA FACOLTA DI ARCHITETTURA 06.07.2010 Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei

Dettagli

LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE ABSTRACT ANIA. Fondazione per la Sicurezza Stradale

LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE ABSTRACT ANIA. Fondazione per la Sicurezza Stradale LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE ABSTRACT ANIA Fondazione per la Sicurezza Stradale LA SICUREZZA STRADALE SULLE 2 RUOTE UN ANALISI STATISTICA PER AZIONI CONCRETE

Dettagli

TECNOLOGIA - SCUOLA PRIMARIA

TECNOLOGIA - SCUOLA PRIMARIA TECNOLOGIA - SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE L alunno esplora e interpreta il mondo fatto dall uomo, individua le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, usa oggetti

Dettagli

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2010 11 Gli esiti del Servizio nazionale di valutazione 2011 e della Prova nazionale 2011 ABSTRACT Le rilevazioni degli

Dettagli

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento

Dettagli

Curricolo di geografia Biennio scuola secondaria di primo grado Contenuti Obiettivi di apprendimento Attività messe in atto

Curricolo di geografia Biennio scuola secondaria di primo grado Contenuti Obiettivi di apprendimento Attività messe in atto Curricolo di geografia Biennio scuola secondaria di primo grado Contenuti Obiettivi di apprendimento Attività messe in atto Gli elementi dello spazio geografico: Ambiente naturale Ambiente antropizzato

Dettagli

Scopo della lezione. Informatica. Informatica - def. 1. Informatica

Scopo della lezione. Informatica. Informatica - def. 1. Informatica Scopo della lezione Informatica per le lauree triennali LEZIONE 1 - Che cos è l informatica Introdurre i concetti base della materia Definire le differenze tra hardware e software Individuare le applicazioni

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

Sintesi dei risultati

Sintesi dei risultati Sintesi dei risultati La ricerca commissionata dal Dipartimento della Funzione pubblica e realizzata da Datamedia si compone di due sezioni: a una prima parte indirizzata, tramite questionario postale,

Dettagli

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi

GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:

Dettagli

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William

Dettagli

Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile

Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile 1 Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE STRUTTURA DEL PIANO COMUNE DI RIETI SETTORE VI - Ufficio Protezione Civile CODICE DOCUMENTO ELABORATO 0 1-0 1-0 2-0 4

Dettagli

Piano Regionale di Tutela delle Acque del Friuli Venezia Giulia

Piano Regionale di Tutela delle Acque del Friuli Venezia Giulia Associazione Imprenditori Idroelettrici del Friuli Venezia Giulia Monitoraggio dei corsi d'acqua per la realizzazione e la gestione delle derivazioni Palazzo Torriani, Udine, 20 settembre 2013 Piano Regionale

Dettagli

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Rischi naturali e gestione del territorio nella Provincia di Roma: il rischio idraulico

Rischi naturali e gestione del territorio nella Provincia di Roma: il rischio idraulico Rischi naturali e gestione del territorio nella Provincia di Roma: il rischio idraulico Alessio Argentieri Dirigente Servizio 1 Difesa del suolo - Dipartimento IV Servizi di tutela e valorizzazione dell

Dettagli

LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA

LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA ALLEGATO 4 LA PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA DI FORMAZIONE IN MATERIA DI SAFETY IN BANCA D ITALIA I dati sui quali si basa la presente elaborazione statistica fanno riferimento al numero di partecipazioni

Dettagli

Monitoraggio della qualità morfologica dei corsi d acqua

Monitoraggio della qualità morfologica dei corsi d acqua Monitoraggio della qualità morfologica dei corsi d acqua 1. Premessa Nel 2010 ISPRA ha pubblicato il metodo per la valutazione della qualità morfologica dei corsi d acqua basato sull Indice di Qualità

Dettagli

La metodologia IDRAIM e la valutazione della dinamica morfologica dei corsi d acqua

La metodologia IDRAIM e la valutazione della dinamica morfologica dei corsi d acqua La Direttiva Europea Alluvioni : verso una gestione del rischio idraulico in ambito montano - Bolzano, 21-22 Novembre 2013 La metodologia IDRAIM e la valutazione della dinamica morfologica dei corsi d

Dettagli

COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMU- NE DI BRESCIA

COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMU- NE DI BRESCIA COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMU- NE DI BRESCIA Adottato dal Consiglio comunale nella seduta del 16.2.1998 con provvedimento n. 20 ART. 1 Oggetto del

Dettagli

Newsletter n.83 Gennaio 2011

Newsletter n.83 Gennaio 2011 Newsletter n.83 Gennaio 2011 Approfondimento_41 STUDI DI FATTIBILITÀ: Dal DPR 207 del 5/10/2010 disposizioni per lo sviluppo, composizione e contenuti Schema dettagliato per project financing e dialogo

Dettagli

Università degli Studi di Salerno

Università degli Studi di Salerno Università degli Studi di Salerno Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Informatica Tesi di Laurea Algoritmi basati su formule di quadratura interpolatorie per GPU ABSTRACT

Dettagli

IL RUOLO DELL INFERMIERE

IL RUOLO DELL INFERMIERE A06 152 Maria Grazia Belvedere Paolo Ruggeri IL RUOLO DELL INFERMIERE NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE ANALISI DI UN CASO CLINICO E REVISIONE DELLA LETTERATURA Copyright

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

APPALTI e CONCESSIONI

APPALTI e CONCESSIONI DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.

Dettagli

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata in località Cavallara presso l abitato di S.Giovanni nel Comune di Ostellato.

Dettagli

12. Evoluzione del Software

12. Evoluzione del Software 12. Evoluzione del Software Andrea Polini Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica (Ingegneria del Software) 12. Evoluzione del Software 1 / 21 Evoluzione del Software - generalità Cosa,

Dettagli

GRAFICO DI FUNZIONI GONIOMETRICHE

GRAFICO DI FUNZIONI GONIOMETRICHE GRAFICO DI FUNZIONI GONIOMETRICHE y = A* sen x ( ω + ϕ ) Prerequisiti e Strumenti Obiettivi Tempi di lavoro Problema stimolo Descrizione consegne Verifica e valutazione Prerequisiti Prerequisiti disciplinari:

Dettagli

Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia

Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione Foronomia In idrostatica era lecito trascurare l attrito interno o viscosità e i risultati ottenuti valevano sia per i liquidi

Dettagli

Settore Agricoltura Beni culturali e ambientali Turismo. X Gestione del territorio

Settore Agricoltura Beni culturali e ambientali Turismo. X Gestione del territorio REGIONANDO 2001 REGIONE LIGURIA Settore Assetto del territorio e Controllo Tecnico ATTIVITÀ REGIONALI PER LA QUALIFICAZIONE E SOSTEGNO DEGLI ENTI LOCALI LIGURI NELLA DIFESA DEL SUOLO E NELLA TUTELA DELLA

Dettagli

La chimica e il metodo scientifico. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

La chimica e il metodo scientifico. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti La chimica e il metodo scientifico Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti INTRODUZIONE (I) VIDEO INTRODUZIONE (II) VIDEO INTRODUZIONE (III) Fino alla fine del settecento, la manipolazione dei metalli, degli

Dettagli

Problematiche sulla valutazione delle riserve sinistri r.c. auto

Problematiche sulla valutazione delle riserve sinistri r.c. auto PARTE 13 RIUNIONE DI LAVORO ATTUARI INCARICATI R.C.AUTO Problematiche sulla valutazione delle riserve sinistri r.c. auto Roma 27 ottobre 2010 Marina Mieli - ISVAP 1 Indice 1) Il nuovo sistema di risarcimento

Dettagli

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE Istituto Nazionale Previdenza Sociale MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE 1 INDICE

Dettagli

Paolo Di Sia Elementi di Didattica della matematica I. Laboratorio

Paolo Di Sia Elementi di Didattica della matematica I. Laboratorio A01 Paolo Di Sia Elementi di Didattica della matematica I Laboratorio Copyright MMXIII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B 00173 Roma (06)

Dettagli

FOGNATURE: DEFINIZIONI, NORMATIVA DI RIFERIMENTO E ORGANIZZAZIONE

FOGNATURE: DEFINIZIONI, NORMATIVA DI RIFERIMENTO E ORGANIZZAZIONE Corso di Costruzioni idrauliche (E.A.) A.A. 2010/2011 FOGNATURE: DEFINIZIONI, NORMATIVA DI RIFERIMENTO E ORGANIZZAZIONE (Appunti tratti dalla lezione del 8/45/2011, non rivisti dal docente) Riferimenti

Dettagli

I NUOVI ISTITUTI TECNICI

I NUOVI ISTITUTI TECNICI Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari Via Crescenzago, 110/108-20132 Milano - Italia tel.: (02) 28.20.786/ 28.20.868 - fax: (02) 28.20.903/26.11.69.47 Sito

Dettagli

Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica

Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Corso di Laurea Magistrale in Informatica Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica Relatore:

Dettagli

Le votazioni. Consorzio Interuniversitario ALMALAUREA 123

Le votazioni. Consorzio Interuniversitario ALMALAUREA 123 7. Le votazioni I fattori che incidono sulla probabilità di ottenere buoni risultati sono gli stessi che agivano nel precedente ordinamento universitario: genere (femminile), elevato grado di istruzione

Dettagli

DI IDROLOGIA TECNICA PARTE III

DI IDROLOGIA TECNICA PARTE III FACOLTA DI INGEGNERIA Laurea Specialistica in Ingegneria Civile N.O. Giuseppe T. Aronica CORSO DI IDROLOGIA TECNICA PARTE III Idrologia delle piene Lezione XII: I metodi diretti per la valutazione delle

Dettagli