Progetto MUSICA A SCUOLA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Progetto MUSICA A SCUOLA"

Transcript

1 Regione Autonoma Valle d Aosta - Sovrintendenza agli Studi Servizio Supporto Autonomia Scolastica - Didattica delle Arti e Fruizione dei Beni Culturali Referente: Paolo Salomone Progetto MUSICA A SCUOLA Formazione e pratica musicale nelle Scuole Primarie a.s. 2007/2008 p.salomone@regione.vda.it - tel fax

2 Organigramma del progetto Sovraintendenza agli studi Fondazione Istituto Musicale Istituzioni Scolastiche Equipe formatori coordinatore Marco Giovinazzo Luigina Stevenin - Silvana Germano Insegnanti delle classi prime e seconde Tutor Operatori musicali Scuole Soggetti coinvolti Compiti - Valdigne Mont-Blanc Dirigenti e collaboratori del - Aosta n. 4 dirigente - Saint Roch - Monte Emilius 2 - Mont Rose A Docenti di Educazione al Suono e alla Musica delle classi di Prima e Seconda gestione delle azioni interne alla scuola, concernenti il progetto; - seguire il Percorso formativo per i docenti in tutte le sue fasi: - essere disponibili, nell a.s. successivo ad una azione di accompagnamento per i docenti che inizieranno il loro percorso, in modo autonomo, nelle classi prime nell a.s. 2008/09 Tutor: Docente di Educazione Musicale delle Scuole Medie (ove disponibile), oppure docente delle scuole primarie con opportune conoscenze musicali, oppure esperto esterno alla scuola, scelto come collaboratore esterno azioni di accompagnamento e tutoraggio per i docenti in formazione 2

3 I saperi fondamentali (Bastico) L alfabetizzazione culturale di base discipline non intese come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma come chiavi interpretative. I problemi complessi richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista disciplinari interessati dialoghino tra di loro. Le competenze sviluppate nell ambito delle singole discipline concorrono alla promozione di competenze più ampie e trasversali. Le aree disciplinari Area linguistico-artistico-espressiva Area storico-geografica...storico-sociale Area matematico-scientifico-tecnologica MUSICA come elemento trasversale (non più Educazione alla Musica o con la musica, ma Musica e basta) La prospettiva delle Intelligenze multiple di Howard Gardner Intelligenze: sfera simbolica, del pensiero, della mente linguistica le parole - e la lingua - intese come oggetti, strumenti che non hanno implicazioni antropologiche o semantiche: es. poeti, traduttori logico-matematica le cose perdono il loro spessore materiale e diventano rapporti e numeri musicale la musica non si dice: si ascolta - le parole cessano di avere un senso per guadagnare un suono - attenzione all armonia, alla melodia, al ritmo sfera del corpo visivo-spaziale immagini e movimento - azioni che disegnano la spazialità visiva, emotiva, sonora (formarsi un modello mentale di un mondo spaziale). Es. marinai corporeo-cinestesica manipolazione. danza, sport - guarda il mondo per abitarlo. Abitare non è conoscere, è sentirsi a casa, in uno spazio che racconta Es. artigiani, chirurghi naturalistica osservazione del mondo esterno (naturale-antropizzato) sfera del personale - intelligenza psicologica intrapersonale consapevolezza di sé - introspezione, metacognizione, pensare di pensare interpersonale mondo come specchio di sé - comprendere le altre persone. Es. Commercianti, politici, insegnanti, preti esistenziale capacità di affrontare problemi profondi (esistenza, religione) Dalle competenze specifiche disciplinari alle competenze trasversali L esperienza musicale (dall ascolto alla produzione) può essere un training nello sviluppo delle: competenze trasversali: Memoria Ascolto Attenzione Concentrazione ma anche relazionarsi (con l'ambiente fisico, tecnico e sociale) affrontare (il compito e il ruolo) diagnosticare (riconoscere, scoprire, individuare, trovare, identificare) Nell ICF Children (Classificazione Internazionale del Funzionamento) è stata inserito il codice CANTARE 3

4 Musica a Scuola progetto quadriennale per lo sviluppo, la condivisione e la diffusione di metodologie didattiche e competenze specifiche nel campo della Musica nelle scuole primarie della Valle d Aosta Alcuni aggiornamenti sulla Musica a Scuola, dal Ministero e dal mondo della cultura. Perché fare musica a scuola? Con il D.M. del 28 luglio 2006 il Ministro della Pubblica Istruzione ha istituito un Comitato nazionale per l'apprendimento pratico della musica con il compito di tracciare le nuove linee guida per l'apprendimento pratico della musica da parte di tutti gli studenti italiani, in sintonia con quanto previsto dai parametri europei. Il comitato ha elaborato un documento programmatico che è stato recepito dal Ministro e comunicato con nota del 13 marzo (Allegato 1) Del documento riportiamo la parte finale che esplicita bene le possibili funzioni del fare musica nella scuola: una risorsa che v a ben al di là dell ambito curricolare. Un cittadino più musicale non soltanto canterà meglio: saprà scegliere con cura cosa ascoltare, le parole da usare, i luoghi dove abitare e incontrarsi; avrà più fiducia in se stesso e nelle proprie capacità creative e professionali, avrà meno paura dell'altro, di chi ci regala la cosa più preziosa che possiede, la propria differenza. La presenza della musica nella scuola, in forme e modi adeguati alle diverse fasce d'età, rappresenta un importante passo per la realizzazione di quella "école de la mixité" di cui si parla ormai in tutta Europa, luogo ove possano incontrarsi felicemente razze, culture, religioni, suoni e saperi. Una scuola in cui entrino finalmente gli artisti e le loro opere, una scuola in cui si impara a leggere, a scrivere, a far di conto e a far di canto. In seguito il Ministro ha emanato una circolare specifica sulla musica. (Allegato 2) Sottolineiamo alcune parti esplicitate in premessa che contengono indicazioni sul come fare musica nella scuola. Fare musica insieme consente infatti di sviluppare il pensiero creativo e volitivo a partire dalle straordinarie possibilità che il linguaggio musicale offre: soprattutto il valore simbolico del suono ed il suo rinviare ad altro, a qualcosa che il solo linguaggio verbale non può controllare. Questo operare permette di sviluppare la musicalità che è in ciascuno, un elemento fondamentale perché promuove l integrazione di diverse componenti della personalità, quella percettivo-motoria, quella cognitiva, quella affettivo-sociale. La rivalutazione del ruolo educativo della pratica musicale nasce dalla convinzione che l essenza dell apprendimento risieda nella creazione e non nella replicazione. Essa si nutre altresì della certezza che si possa comporre musica insieme prima ancora di imparare a scriverla, visto che la musica esiste prima ancora della sua scrittura. In realtà nel fare ognuno apprenderà a leggere e a scrivere musica, a comporla e a improvvisarla, intendendo con improvvisazione quel gesto, qualcosa che ha a che fare con il corpo 4

5 e le sue emozioni, che sintetizza in un unico istante/istinto creativo le fasi che caratterizzano i processi del comporre: conoscenza, pensiero, decisione. L obiettivo principale da realizzare è pertanto quello, estremamente ambizioso e tale da richiedere una decisa inversione della tendenza culturale prevalente, di inserire la pratica musicale a pieno titolo nelle attività educative e didattiche svolte nelle scuole italiane. Nelle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo d istruzione, edito nel settembre 2007, vengono ripresi i concetti espressi nei documenti precedenti e contestualizzati all ambito Musica (e non più Educazione al suono e alla musica!!!) di cui raccomandiamo la lettura. (Allegato 3) In questo documento può essere interessante scoprire quanto di attinente all esperienza musicale sia presente trasversalmente sia nella parte generale introduttiva, sia nell organizzazione del curricolo, sia - cosa veramente interessante e utile - nelle varie discipline e aree disciplinari. All interno del sito istituzionale del Ministero c è uno spazio musica, all indirizzo: 5

6 (Allegato 1) Documento a cura del COMITATO NAZIONALE PER L'APPRENDIMENTO PRATICO DELLA MUSICA Con il D.M. del 28 luglio 2006 il Ministro della Pubblica Istruzione ha istituito un Comitato nazionale per l'apprendimento pratico della musica con il compito di tracciare le nuove linee guida per l'apprendimento pratico della musica da parte di tutti gli studenti italiani, in sintonia con quanto previsto dai parametri europei. Il comitato è presieduto da Luigi Berlinguer, e ne fanno parte Nicola Rossi (Direttore Generale per lo Studente), Fiorella Farinelli (Direttore Generale Studi e Programmazione), Giovanni Trainito, Paolo Damiani, Giovanni Piazza, Carlo Delfrati, Mario Piatti, Nicola Piovani, Giovanna Marini, Giorgio Battistelli, Franca Ferrari, Bruno Carioti, Fabrizio Barchi, Mario Brunello, Azio Corghi. Il Documento qui presentato ha avuto l'assenso del Ministro Fioroni. Premessa 1. A conclusione della prima fase dei suoi lavori, il Comitato vuole con questo documento esprimere al Ministro della Pubblica Istruzione l'esigenza di avviare alcune urgenti iniziative al fine di promuovere concrete azioni all'interno delle istituzioni scolastiche, finalizzate alla pratica della musica da parte degli studenti. 2. Il Comitato esprime un forte apprezzamento per la volontà politica del Ministro, manifestata con l'adozione del decreto costitutivo del comitato stesso e confermata in occasione della seduta di insediamento svoltasi il 20 ottobre Il Comitato ritiene che nelle scuole di ogni ordine e grado debbano essere presenti, in forme e modi adeguati alle diverse fasce d'eta, le attività di fruizione e di produzione musicale quale componente fondamentale per la formazione dei cittadini. La scuola deve favorire lo sviluppo della musicalità che è in ciascuno, un elemento fondamentale della formazione perché promuove l'integrazione delle diverse componenti della personalità: quella percettivo-motoria, quella cognitiva, quella affettivo-sociale. Tale sviluppo avviene primariamente attraverso attività di tipo esplorativo e creativo; si può comporre musica insieme prima ancora di imparare a scriverla, visto che la musica esiste prima della sua scrittura. In realtà nel fare ognuno apprenderà a leggere e a scrivere musica, a comporla e a improvvisarla, intendendo con improvvisazione quel gesto - qualcosa che ha a che fare con il corpo e con le sue (e)mozioni - che sintetizza in un unico istante/istinto creativo le fasi che caratterizzano i processi del comporre: conoscenza, pensiero, decisione. 4. Il Comitato ritiene che la formazione e l'aggiornamento degli insegnanti e degli operatori didattico-musicali siano la chiave di volta per lo sviluppo dell'educazione musicale di base, e che per questo occorre valorizzare e potenziare il ruolo delle diverse istituzioni formative già operanti nel campo della didattica della musica A tal fine il Comitato ritiene opportuno suggerire l'attivazione presso l'amministrazione centrale scolastica di un momento istituzionale con compiti di promozione, coordinamento, monitoraggio, gestione, cui partecipino rappresentanti delle istituzioni pubbliche, delle associazioni e degli enti accreditati. 5. Il Comitato ritiene che si possa procedere con gradualità e per successivi obiettivi partendo da quanto già esiste e dalle effettive potenzialità presenti nella scuola italiana. Le proposte qui avanzate non esauriscono comunque l'obiettivo finale del riconoscimento della piena dignità educativa e formativa della musica e del suo inserimento a pieno titolo nella scuola, in relazione sia alla formazione musicale di tutti, sia allo specifico dei corsi di studio a indirizzo musicale. Proposte Sulla base delle indicazioni espresse in premessa, il Comitato propone al Ministro della Pubblica Istruzione le misure di seguito esplicitate. 1. L'adozione di un atto finalizzato a rendere nota al mondo della scuola la volontà politica di sostenere e promuovere iniziative che inseriscano, dentro e fuori i curricoli, insegnamenti e attività per la pratica della musica da parte degli studenti. E' opportuno che le scuole autonome - singolarmente o, meglio, organizzate in rete - siano sollecitate ad adoperarsi nel territorio per realizzare iniziative comuni con conservatori di musica, scuole di musica, associazioni, cori, orchestre, bande musicali o altri soggetti operanti nel campo della musica, per la diffusione delle attività musicali anche mediante l'organizzazione di incontri e rassegne, la costituzione di orchestre e cori, di gruppi di musica d'insieme di qualsiasi genere, nella prospettiva della costituzione di un sistema regionale per l'educazione e la formazione musicale. L'apertura pomeridiana delle scuole dovrebbe, in aggiunta all'orario curricolare, costituire l'occasione per riservare spazi e mezzi adeguati alla pratica musicale, anche in collaborazione con associazioni e gruppi musicali del territorio. 2. Il rilancio del Progetto Speciale Musica (PSM) mediante la costituzione del Laboratorio musicale (Lm) in tutte le scuole italiane. A tal fine, sulla base delle indicazioni emerse dalla valutazione dei laboratori musicali effettuata dall'invalsi con i progetti Valmuss 1 e Valmuss 2, occorrerebbe procedere come segue: a) Finanziare in modo congruo l'istituzione di nuovi laboratori in base ad un progetto presentato dalle scuole, che risponda a indicatori precisi, e distribuirli sul territorio nazionale tenendo conto delle zone più scoperte. b) Incentivare i vecchi laboratori, dando loro possibilità di confronto e visibilità, anche attraverso concorsi e rassegne. c) Istituzionalizzare la figura del coordinatore del laboratorio, trovando soluzioni adeguate negli spazi offerti dalla normativa. Il coordinatore deve essere preferibilmente un musicista capace anche di guidare esperienze di musica d'insieme con voci e strumenti, 6

7 di coordinare le risorse dell'apprendimento e di allestire percorsi di lavoro e processi vocali e strumentali, attività grafiche, gestuali e motorie, indirizzandoli verso quelle forme di concertazione che costituiscono la sintesi finale di ogni processo di esplorazione - comprensione - apprendimento. Il docente in possesso dei suddetti requisiti, disponibile a svolgere il compito di coordinatore, dovrebbe essere esonerato totalmente o almeno di una quota parte del carico orario di insegnamento e compensato economicamente attraverso l'attribuzione della specifica funzione-obiettivo o di una somma da attingere nel fondo di istituto. Ciò al fine di un effettivo riconoscimento dell'importanza del compito svolto e di una maggiore stabilità e continuità della relativa azione formativa. Nel caso in cui nella scuola non vi fosse alcun docente in possesso dei suddetti requisiti, sarebbe necessario autorizzare le scuole autonome a stipulare contratti di prestazione d'opera con esperti esterni che rispondano ai requisiti sopra evidenziati, anche mediante convenzione con strutture specializzate. d) Proseguire nella valutazione dei processi attivati dall'introduzione e dalla diffusione dei laboratori musicali in una prospettiva di sistema e in un confronto con l'europa. 3. La costituzione di un coro in ogni scuola, diretto da persone competenti, eventualmente reperite anche tra esperti esterni. 4. La istituzione di centri musicali, almeno uno per provincia, che possano assumere il coordinamento della rete territoriale, anche con compiti di produzione, formazione permanente, ricerca e monitoraggio. 5. L'istituzione di un referente musicale presso ogni Uffico Scolastico Regionale. 6. Lo sviluppo e il sostegno a progetti particolari, quali ad es. il progetto Rete telematica e musica elettronica, attuato in diversi istituti di istruzione secondaria superiore, e il Progetto MUSE, rivolto in particolare alla scuola elementare. 7. La valorizzazione e la diffusione delle buone pratiche, dando visibilità ai laboratori e a tutte le altre attività musicali delle scuole a tutti i livelli, sviluppando la ricerca, la riflessione e il confronto anche in prospettiva europea, interagendo anche con i mezzi di comunicazione di massa (TV, radio, pubblicazioni, ecc.). A tal fine il Comitato propone: a) Il ripristino della Giornata nazionale della musica (5 maggio). b) La progettazione di un convegno internazionale ove approfondire e confrontare modelli ed esperienze nel campo della didattica musicale nelle scuole di ogni ordine e grado. c) L'organizzazione di convegni nazionali e interregionali aperti ad un confronto con personalità dell'arte, della scienza e dello spettacolo, in vario modo implicate nell'esperienza musicale. d) La realizzazione di eventi, a carattere nazionale o anche locale su iniziativa delle Regioni, delle direzioni regionali scolastiche, delle scuole e degli enti locali, per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della musica come fattore educativo dei giovani, coinvolgendo anche personalità di rilievo del mondo della musica, dell'arte o dello spettacolo. e) L'avvio di una ricerca nazionale nelle scuole per conoscere le iniziative in campo musicale che si svolgono in esse, sia su diretta ed esclusiva organizzazione della scuola sia in collaborazione con istituzioni esterne. f) La creazione, nel sito web del Ministero, di uno spazio specifico dedicato a tutte le attività musicali delle scuole di ogni ordine e grado. Un cittadino più musicale non soltanto canterà meglio: saprà scegliere con cura cosa ascoltare, le parole da usare, i luoghi dove abitare e incontrarsi; avrà più fiducia in se stesso e nelle proprie capacità creative e professionali, avrà meno paura dell'altro, di chi ci regala la cosa più preziosa che possiede, la propria differenza. Questo progetto può rappresentare un importante passo per la realizzazione di quella école de la mixité di cui si parla ormai in tutta Europa, luogo ove possano incontrarsi felicemente razze, culture, religioni, suoni e saperi. Una scuola in cui entrino finalmente gli artisti e le loro opere, quale antidoto alla colonizzazione culturale e alla standardizzazione. Una scuola in cui si impara a leggere, a scrivere, a far di conto e a far di canto. Roma, 7 dicembre

8 (Allegato 2) Ministero della Pubblica Istruzione Dipartimento per l istruzione Roma, 14 giugno 2007 OGGETTO: Diffusione pratica musicale nelle scuole. Con decreto del 4 ottobre 2006 l On.le Ministro ha chiamato il Prof. Luigi Berlinguer a presiedere un comitato di esperti con l incarico di esprimere proposte per assumere concrete iniziative all interno delle istituzioni scolastiche per la diffusione della cultura della pratica musicale testimonia la rinnovata attenzione che questo Ministero pone allo specifico tema, alla cui valenza educativa troppo spesso non è riconosciuto il ruolo che le compete nel panorama delle attività che i nostri studenti sono chiamati a svolgere. Fare musica insieme consente infatti di sviluppare il pensiero creativo e volitivo a partire dalle straordinarie possibilità che il linguaggio musicale offre: soprattutto il valore simbolico del suono ed il suo rinviare ad altro, a qualcosa che il solo linguaggio verbale non può controllare. Questo operare permette di sviluppare la musicalità che è in ciascuno, un elemento fondamentale perché promuove l integrazione di diverse componenti della personalità, quella percettivo-motoria, quella cognitiva, quella affettivo-sociale. La rivalutazione del ruolo educativo della pratica musicale nasce dalla convinzione che l essenza dell apprendimento risieda nella creazione e non nella replicazione. Essa si nutre altresì della certezza che si possa comporre musica insieme prima ancora di imparare a scriverla, visto che la musica esiste prima ancora della sua scrittura. In realtà nel fare ognuno apprenderà a leggere e a scrivere musica, a comporla e a improvvisarla, intendendo con improvvisazione quel gesto, qualcosa che ha a che fare con il corpo e le sue emozioni, che sintetizza in un unico istante/istinto creativo le fasi che caratterizzano i processi del comporre: conoscenza, pensiero, decisione. L obiettivo principale da realizzare è pertanto quello, estremamente ambizioso e tale da richiedere una decisa inversione della tendenza culturale prevalente, di inserire la pratica musicale a pieno titolo nelle attività educative e didattiche svolte nelle scuole italiane. Non si tratta solo di individuare momenti ordinamentali specifici negli assetti curricolari, fatto pure presente nei processi di rinnovamento dell architettura degli studi, ma di attivare iniziative che possano consentire una diffusione generalizzata della pratica musicale in tutti gli ordini e gradi di scuola, anche a livello di attività extracurricolari, oggi rese più praticabili rispetto al passato per effetto della flessibilità di organizzazione della didattica riconosciuta alle istituzioni scolastiche dal D.P.R. 8 marzo 1999, 8

9 n Tali attività peraltro non dovranno essere svolte necessariamente in orario pomeridiano ma, nell articolazione dei piani dell offerta formativa, potranno trovare spazio anche nell orario antimeridiano con organici collegamenti interdisciplinari. Si è ben consapevoli che si è di fronte ad un obiettivo ambizioso e complesso che presenta profili ordinamentali, culturali, pedagogici, strutturali e finanziari di rilevante impegno e che pertanto non può essere tutto realizzato in un unico provvedimento ed in assoluta contestualità. Si tratta di procedere per tappe e successivi obiettivi, coerenti e funzionali tra loro, partendo dal significativo patrimonio di esperienze già realizzate e dalle effettive potenzialità presenti nella scuola italiana. Ma proprio per questo respiro prospettico di medio periodo si ravvisa la necessità di un immediato avvio del processo al fine di generare fin da ora un ambiente favorevole nella scuola, attivare la ricerca sperimentale di modelli anche diversi tra gli indirizzi di studio, reperire le risorse umane e finanziarie necessarie. La presente circolare intende fornire agli Uffici scolastici sul territorio, affinché possa essere intrapresa un opera di sensibilizzazione delle dipendenti scuole, le prime indicazioni operative per le azioni che debbono essere immediatamente intraprese e per prospettare linee programmatiche che dovranno poi trovare concretizzazione nei momenti e nelle sedi più opportune. Ciò sulla base delle proposte avanzate dal Comitato e fermo restando che ogni argomento dovrà, all occorrenza, essere oggetto di indicazioni dettagliate e specifiche da fornire man mano che verranno in essere i presupposti realizzativi. Le prime iniziative che si rende possibile adottare nel breve periodo sono il ripristino della Giornata nazionale della musica a scuola e l allestimento di ulteriori laboratori musicali che andranno ad arricchire il panorama di quelli già attivati negli anni 1999, 2000 e ATTIVITA DI MEDIO-LUNGO PERIODO Nel ribadire l intenzione di questo Ministero di pervenire a soluzioni strutturate della complessa materia secondo criteri di gradualità, si ritiene opportuno indicare fin da ora, a supporto della serietà degli intenti, alcuni dei temi che dovranno essere oggetto di attenzione e valutazione nei momenti e nelle sedi opportune per individuare meccanismi idonei a fornire assetti stabili che portino la pratica musicale al di fuori di schemi suscettibili di essere negativamente incisi da eventi legati alle attuali condizioni organizzative e giuridiche: - individuazione di una specifica struttura amministrativa di riferimento all interno dell Amministrazione centrale in sede di riorganizzazione dei servizi affidata al regolamento in corso di emanazione; - individuazione di referenti all interno di ciascun Ufficio scolastico regionale; - potenziamento dell apertura pomeridiana delle scuole, quale occasione per riservare spazi e mezzi adeguati alla pratica musicale; - progettazione di una Conferenza internazionale ove approfondire e confrontare le diverse esperienze nel campo della didattica musicale a scuola, sotto i profili teorici e pratici della sua rilevanza educativa e del profondo cambiamento che essa può introdurre nell impianto pedagogico italiano e straniero; - organizzazione di Convegni nazionali alla presenza di esperti ed aperti ad un confronto con personalità dell arte, della scienza e dello spettacolo, in vario modo implicate nell esperienza musicale; - realizzazione di eventi, a carattere nazionale o locale, per sensibilizzare l opinione pubblica sull importanza della musica come fattore educativo dei giovani. In tale contesto si inserisce anche il ripristino della Giornata nazionale della musica; - avvio di una ricerca nazionale nelle scuole per pervenire ad una mappatura delle iniziative già oggi presenti nelle stesse, sia su diretta ed esclusiva organizzazione sia in collaborazione con soggetti esterni; 9

10 - incentivazione dei laboratori musicali già esistenti, dando loro occasioni di confronto e visibilità. I responsabili delle scuole e degli organi dell amministrazione vorranno al riguardo riservare una particolare attenzione per incoraggiare e agevolare l attività di coloro che con tanto volontario impegno hanno profuso le proprie energie nelle specifiche attività; - stabilizzazione della figura del coordinatore delle attività musicali mediante meccanismi, da individuare in sede di contrattazione nazionale di comparto, idonei a fornire il necessario riconoscimento giuridico ed economico; - istituzione di centri musicali di eccellenza che possano eventualmente assumere il coordinamento della rete territoriale; - sviluppo e sostegno del progetto Rete telematica e musica elettronica al fine di realizzare un felice connubio tra il fenomeno sonoro e le nuove tecnologie e di cogliere i connessi aspetti di dinamismo culturale; - costituzione di un coro in ogni scuola come obiettivo di valorizzazione dell identità autonoma di ogni istituto. Le SS.LL. sono pregate di curare la massima diffusione del contenuto della presente circolare fra le dipendenti istituzioni scolastiche, non solo come adempimento formale ma anche attraverso incontri con i dirigenti scolastici che possano testimoniare l importanza che il Ministero annette alla materia e suscitare riflessioni e confronti idonei a creare le condizioni culturali più idonee a favorire organiche e concrete azioni operative conformi agli indirizzi specifici di questo Ministero. IL MINISTRO - Giuseppe Fioroni - 10

11 (Allegato 3) Indicazioni per il Curricolo La scuola del primo ciclo - Scuola primaria Musica La musica, componente fondamentale e universale dell esperienza e dell intelligenza umana, offre uno spazio simbolico e relazionale propizio all attivazione di processi di cooperazione e socializzazione, all acquisizione di strumenti di conoscenza e autodeterminazione, alla valorizzazione della creatività e della partecipazione, allo sviluppo del senso di appartenenza a una comunità, nonché all interazione fra culture diverse. L apprendimento della musica consta di pratiche e di conoscenze, e nella scuola si articola su due livelli esperienziali: a) il livello della produzione, mediante l azione diretta (esplorativa, compositiva, esecutiva) con e sui materiali sonori, in particolare attraverso l attività corale e di musica d insieme; b) quello della fruizione consapevole, che implica la costruzione e l elaborazione di significati personali, sociali e culturali, relativamente a fatti, eventi, opere del presente e del passato. Il canto, la pratica degli strumenti musicali, la produzione creativa, l ascolto e la riflessione critica favoriscono lo sviluppo della musicalità che è in ciascuno; promuovono l integrazione delle componenti percettivo-motorie, cognitive e affettivo-sociali della personalità; contribuiscono al benessere psicofisico in una prospettiva di prevenzione del disagio, dando risposta a bisogni, desideri, domande, caratteristiche delle diverse fasce d età. In particolare, attraverso l esperienza del far musica insieme, ognuno apprenderà a leggere e a scrivere musica, a comporla e a improvvisarla, laddove con improvvisazione si intende quel gesto che sintetizza in un unico istante-istinto creativo le diverse fasi del comporre: conoscenza, pensiero, decisione. L apprendimento della musica esplica specifiche funzioni formative, tra loro interdipendenti. Mediante la funzione cognitivo-culturale gli alunni esercitano la capacità di rappresentazione simbolica della realtà, sviluppano un pensiero flessibile, intuitivo, creativo e partecipano al patrimonio di diverse culture musicali; utilizzano le competenze specifiche della disciplina nella costruzione dell universo di significati che stanno alla base della concezione del mondo, della mentalità, dei modi di vita e dei valori della comunità a cui fanno riferimento. Mediante la funzione linguistico-comunicativa la musica educa gli alunni all espressione e alla comunicazione attraverso gli strumenti e le tecniche specifiche del proprio linguaggio. Mediante la funzione emotivo-affettiva gli alunni, nel rapporto con l opera d arte, sviluppano la riflessione sulla formalizzazione simbolica delle emozioni e sono indotti a decentrarsi rispetto a esse. Mediante la funzioni identitaria e interculturale la musica induce gli alunni a prendere coscienza della loro appartenenza a una tradizione culturale e nel contempo fornisce loro gli strumenti per la conoscenza, il confronto e il rispetto di altre tradizioni culturali e religiose. Mediante la funzione relazionale essa instaura relazioni interpersonali e di gruppo, fondate su pratiche compartecipate e sull ascolto condiviso. Mediante la funzione critico-estetica essa sviluppa negli alunni una sensibilità artistica basata sull ascolto critico e sull interpretazione sia di 11

12 messaggi sonori sia di opere d arte, eleva la loro autonomia di giudizio e il livello di fruizione estetica del patrimonio culturale. In quanto mezzo di espressione e di comunicazione, la musica interagisce costantemente con le altre arti e è aperta agli scambi e alle interazioni con i vari ambiti del sapere. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L alunno: Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica; le trasforma in brevi forme rappresentative. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale, sapendoli poi utilizzare anche nelle proprie prassi esecutive; sa apprezzare la valenza estetica e riconoscere il valore funzionale di ciò che si fruisce; applica varie strategie interattive e descrittive (orali, scritte, grafiche) all ascolto di brani musicali, al fine di pervenire a una comprensione essenziale delle strutture e delle loro funzioni, e di rapportarle al contesto di cui sono espressione, mediante percorsi interdisciplinari. Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Usare la voce, gli strumenti, gli oggetti sonori per produrre, riprodurre, creare e improvvisare fatti sonori ed eventi musicali di vario genere. Eseguire in gruppo semplici brani vocali e strumentali curando l espressività e l accuratezza esecutiva in relazione ai diversi parametri sonori. Riconoscere e discriminare gli elementi di base all interno di un brano musicale. Cogliere all ascolto gli aspetti espressivi e strutturali di un brano musicale, traducendoli con parola, azione motoria e segno grafico. Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando le proprie capacità di invenzione sonoro-musicale. Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando l intonazione, l espressività e l interpretazione. Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture di tempi e luoghi diversi. Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all interno di brani esteticamente rilevanti, di vario genere e provenienza. Rappresentare gli elementi sintattici basilari di eventi sonori e musicali attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali. 12

LA MUSICA IN UN CURRICOLO PER COMPETENZE

LA MUSICA IN UN CURRICOLO PER COMPETENZE LA MUSICA IN UN CURRICOLO PER COMPETENZE Il ruolo della musica nella costruzione di competenze Franca Da Re La definizione di COMPETENZA nel quadro europeo «combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti

Dettagli

MUSICA - CLASSE PRIMA

MUSICA - CLASSE PRIMA MUSICA - CLASSE PRIMA Discriminare sonorità e ascoltare brani musicali interpretandoli con diversi linguaggi espressivi. L alunno sa esplorare e discriminare eventi sonori. Gestisce possibilità espressive

Dettagli

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016 Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo

Dettagli

Il sé e l altro. Il corpo e il movimento

Il sé e l altro. Il corpo e il movimento Curricolo di MUSICA La musica in un quadro didattico occupa una posizione centrale perché è una componente fondamentale dell esperienza umana. Essa ha un ruolo di primo piano nello sviluppo della personalità

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. Leggere, apprendere e gustare il mondo sonoro in tutta la sua diversità e ricchezza.

SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO. Leggere, apprendere e gustare il mondo sonoro in tutta la sua diversità e ricchezza. CLASSE 1^ altri. Leggere, apprendere e gustare il mondo sonoro in tutta la sua diversità e ricchezza. Esprimersi attraverso la musica utilizzando diverse modalità. Cogliere all ascolto gli aspetti espressivi

Dettagli

Istituto Comprensivo Gandhi a.s. 2014/2015. Curricolo di Musica: Scuola Primaria

Istituto Comprensivo Gandhi a.s. 2014/2015. Curricolo di Musica: Scuola Primaria Istituto Comprensivo Gandhi a.s. 2014/2015 Curricolo di Musica: Scuola Primaria TRAGUARDI DI COMPETENZA : L alunno esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali,

Dettagli

IC BOSCO CHIESANUOVA - CURRICOLO UNITARIO SCUOLA PRIMARIA

IC BOSCO CHIESANUOVA - CURRICOLO UNITARIO SCUOLA PRIMARIA IC BOSCO CHIESANUOVA - CURRICOLO UNITARIO SCUOLA PRIMARIA MUSICA Classe Prima COMPETENZE SPECIFICHE ABILITÁ CONOSCENZE E ATTIVITÀ TRAGUARDI DI COMPETENZA L alunno: A. Esplora, discrimina eventi sonori

Dettagli

Scuola Primaria Statale Falcone e Borsellino

Scuola Primaria Statale Falcone e Borsellino ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI LOVERE VIA DIONIGI CASTELLI, 2 - LOVERE Scuola Primaria Statale Falcone e Borsellino PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE Le programmazioni didattiche sono state stese in base

Dettagli

MUSICA SCUOLA PRIMARIA CLASSI PRIME

MUSICA SCUOLA PRIMARIA CLASSI PRIME MUSICA SCUOLA PRIMARIA CLASSI PRIME Ascoltare, analizzare e rappresentare fenomeni sonori e linguaggi musicali - Classificare i fenomeni acustici in base ai concetti di silenzio, suono, rumore - Individuare

Dettagli

CURRICOLO DISCIPLINARE DI MUSICA

CURRICOLO DISCIPLINARE DI MUSICA A.S. 2014/2015 MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Comprensivo Palena-Torricella Peligna Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Palena (CH) SCUOLA PRIMARIA

Dettagli

DIREZIONE DIDATTICA SAN DANIELE DEL FRIULI. CURRICOLO di MUSICA

DIREZIONE DIDATTICA SAN DANIELE DEL FRIULI. CURRICOLO di MUSICA DIREZIONE DIDATTICA SAN DANIELE DEL FRIULI CURRICOLO di MUSICA Modello di matrice adottata per la costruzione del curricolo Campo d esperienza/area Periodo di riferimento Traguardi di competenza Obiettivi

Dettagli

Istituto Scolastico Paritario Vincenza Altamura. Scuola PRIMARIA. Anno scolastico 2015/2016 Progettazione Didattica Disciplinare per la classe III

Istituto Scolastico Paritario Vincenza Altamura. Scuola PRIMARIA. Anno scolastico 2015/2016 Progettazione Didattica Disciplinare per la classe III Istituto Scolastico Paritario Vincenza Altamura Scuola PRIMARIA Anno scolastico 2015/2016 Progettazione Didattica Disciplinare per la classe III MUSICA Docente: Milena Giannoni Preliminarmente alla presentazione

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VIA DE GASPERI. Codice Meccanografico MIIC86100V - C.F. 83010540157 SEDE VIA A. DE GASPERI, 5-20822 SEVESO (MB)

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VIA DE GASPERI. Codice Meccanografico MIIC86100V - C.F. 83010540157 SEDE VIA A. DE GASPERI, 5-20822 SEVESO (MB) ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VIA DE GASPERI Codice Meccanografico MIIC86100V - C.F. 83010540157 SEDE VIA A. DE GASPERI, 5-20822 SEVESO (MB) TEL. 0362/501796 FAX 0362/526989 - E- Mail: MIIC86100V@istruzione.it

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

DISCIPLINA: MUSICA SCUOLA PRIMARIA: CLASSE PRIMA COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA VERIFICA E VALUTAZIONE

DISCIPLINA: MUSICA SCUOLA PRIMARIA: CLASSE PRIMA COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA VERIFICA E VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA: CLASSE PRIMA COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 1. Padroneggia le potenzialità musicali del proprio corpo. 2. Discrimina l alternanza suono silenzio per imitazione. 3. Esegue semplici

Dettagli

CLASSE PRIMA COMPETENZE SPECIFICHE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI E ATTIVITA'

CLASSE PRIMA COMPETENZE SPECIFICHE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI E ATTIVITA' ISTITUTO COMPRENSIVO DI SOVIZZO SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI ESPRESSIONE MUSICALE FINALITA La musica, componente fondamentale e universale dell esperienza e dell intelligenza umana, offre uno spazio simbolico

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: MUSICA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: MUSICA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PRIMA DELLA eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumentali musicali, imparando

Dettagli

Indicazioni nazionali per il curricolo

Indicazioni nazionali per il curricolo Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione a cura di Valentina Urgu per l I.C. Monastir L ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Indicazioni quadro di riferimento

Dettagli

SCHEDE PROGETTUALI SCUOLA DELL INFANZIA

SCHEDE PROGETTUALI SCUOLA DELL INFANZIA ALLEGATO 2 PTOF 2016/2019 SCHEDE PROGETTUALI SCUOLA DELL INFANZIA INDICE ACCOGLIENZA CONTINUITÀ SI/SP LINGUA INGLESE ATTIVITA MOTORIA EDUCAZIONE MUSICALE LABORATORIO TEATRALE 1 ACCOGLIENZA Integrazione

Dettagli

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO Progettazione disciplinare di dipartimento Pag. 1 di 5 ANNO SCOLASTICO 2013-2014 PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO MUSICA classe prima FINALITA OBIETTIVI GENERALI La musica, componente fondamentale

Dettagli

MUSICA. COMPETENZE CHIAVE: Comunicazione nella madrelingua, Consapevolezza ed espressione culturale, Imparare ad imparare

MUSICA. COMPETENZE CHIAVE: Comunicazione nella madrelingua, Consapevolezza ed espressione culturale, Imparare ad imparare MUSICA COMPETENZE CHIAVE: Comunicazione nella madrelingua, Consapevolezza ed espressione culturale, Imparare ad imparare Traguardi per lo sviluppo delle competenze L alunno : Osserva, esplora, descrive

Dettagli

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza

Dettagli

Piano di formazione per l insegnamento in Inglese nella scuola primaria

Piano di formazione per l insegnamento in Inglese nella scuola primaria Piano di formazione per l insegnamento in Inglese nella scuola primaria Liceo Quadri, Vicenza 9 dicembre 2013 [corsi livello A0 A1] [1] Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione

Dettagli

IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE

IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE SCUOLA DELL INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA - IMMAGINI.SUONI, COLORI SCUOLAPRIMARIA DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE SCUOLA SECONDARIA I GRADO DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE

Dettagli

LINGUA INGLESE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI

LINGUA INGLESE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI LINGUA INGLESE DALLE INDICAZIONI NAZIONALI L apprendimento della lingua inglese e di una seconda lingua comunitaria, oltre alla lingua materna e di scolarizzazione, permette all alunno di sviluppare una

Dettagli

IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO MUSICA

IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO MUSICA IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO MUSICA MUSICA SCUOLA PRIMARIA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI METODOLOGIE E STRATEGIE

Dettagli

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE. Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE. Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE Docenti Plessi SBRANA-LAMBRUSCHINI-TENUTA Classe III Disciplina MUSICA Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE

Dettagli

Progetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016)

Progetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016) Progetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016) Premessa La drammatizzazione è la forma più conosciuta e diffusa di animazione nella scuola. Nell'uso più comune con il termine

Dettagli

PROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA

PROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA CURRICOLO D ISTITUTO COMPRENDERE COMUNICARE RIFLETTERE RIELABORARE PROGRAMMAZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE TERZA AREA DEI LINGUAGGI (italiano, lingua inglese, musica, arte e immagine) TRAGUARDI PER LO

Dettagli

CRESCERE CON IL RITMO GIUSTO LABORATORIO DI PROPEDEUTICA MUSICALE

CRESCERE CON IL RITMO GIUSTO LABORATORIO DI PROPEDEUTICA MUSICALE CRESCERE CON IL RITMO GIUSTO LABORATORIO DI PROPEDEUTICA MUSICALE Docente Responsabile: Prof. Marco Carnevale A.S. 2015/2016 ISTITUTO COMPRENSIVO n. 2 ALBINO BERNARDINI SINISCOLA PROGETTO POTENZIAMENTO

Dettagli

IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E

IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE PRIMA L apprendimento della lingua inglese permette all alunno di

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE

CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI Scuola Primaria - Musica - Classe Prima COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE Profilo dello studente al termine del Primo ciclo

Dettagli

Curricolo verticale di Musica scuola primaria

Curricolo verticale di Musica scuola primaria Curricolo verticale di Musica scuola primaria Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria (1) L alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo,

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE DI MUSICA SCUOLA DELL INFANZIA

CURRICOLO VERTICALE DI MUSICA SCUOLA DELL INFANZIA CURRICOLO VERTICALE DI MUSICA SCUOLA DELL INFANZIA Conoscere, percepire e riconoscere i suoni dell ambiente. Discriminare e interpretare gli eventi sonori. Acquisire una corretta postura. Cantare in coro.

Dettagli

ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE

ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE Linee guida per genitori ed insegnanti Conoscere per accogliere I minori adottati nella provincia di Bolzano 478 negli ultimi 10 anni 30 nuove adozioni

Dettagli

CLASSE PRIMA - SCUOLA PRIMARIA

CLASSE PRIMA - SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA - SCUOLA PRIMARIA Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche

Dettagli

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015 Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015 Alunna/o Classe. Sezione. Data di nascita Nazionalità.. Data d arrivo in Italia. Numero degli anni di scolarità. di

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO L ISTITUZIONE SCOLASTICA E IL NUOVO SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE L Istituzione Scolastica ha proceduto alla definizione del proprio Curricolo operando l essenzializzazione

Dettagli

PROGETTAZIONE DIDATTICA CLASSI PRIME ANNO SCOLASTICO 2012-2013 ARTE E IMMAGINE. Traguardi per lo sviluppo delle competenze OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

PROGETTAZIONE DIDATTICA CLASSI PRIME ANNO SCOLASTICO 2012-2013 ARTE E IMMAGINE. Traguardi per lo sviluppo delle competenze OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PROGETTAZIONE DIDATTICA CLASSI PRIME ANNO SCOLASTICO 2012-2013 ARTE E IMMAGINE Arte e immagine ha la finalità di sviluppare nell alunno le capacità di osservare, esprimersi e comunicare, di leggere e comprendere

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE DI EDUCAZIONE MUSICALE

CURRICOLO VERTICALE DI EDUCAZIONE MUSICALE CURRICOLO VERTICALE DI EDUCAZIONE MUSICALE AMBITI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI OBIETTIVI 3 4 ANNI TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PAESAGGIO SONORO Riconoscimento/analisi di - suoni e rumori naturali

Dettagli

Anno Scolastico 2007 2008. Progetto di Tirocinio Animazione Musicale

Anno Scolastico 2007 2008. Progetto di Tirocinio Animazione Musicale Istituto di Istruzione Superiore L.R. D.M. 14/06/1946 e Paritario provvedimento del 28/02/2001 "Gesù Eucaristico" Indirizzi: Socio-Psico-Pedagogico Linguistico via Monte, 52-75019 Tricarico MT tel. + fax

Dettagli

Istituto Comprensivo

Istituto Comprensivo CLASSE I - SCUOLA PRIMARIA PRODUZIONE VOCALE/ STRUMENTALE Utilizzare la voce, il proprio corpo, semplici strumenti o oggetti vari in giochi, situazioni, storie e varie attività per espressioni parlate,

Dettagli

I CAMPI DI ESPERIENZA

I CAMPI DI ESPERIENZA I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando

Dettagli

Riconoscere suoni familiari. Saper riconoscere alcuni parametri del suono: (durata e intensità).

Riconoscere suoni familiari. Saper riconoscere alcuni parametri del suono: (durata e intensità). ISTITUTO COMPRENSIVO DONADONI SCUOLA PRIMARIA A.S. 2015/2016 DISCIPLINA MUSICA CLASSI PRIME Distinguere ed esplorare eventi sonori. Utilizzare la voce in varie situazioni. Eseguire in gruppo semplici brani

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE Ferraro Adele Anno Scolastico 2013 2014 ATTIVITA di Continuità educativo - didattica Accoglienza PROGETTO Conoscere per

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono

Dettagli

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge

Dettagli

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Che cos è il Bisogno Educativo Speciale? Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta

Dettagli

PROGETTARE PER COMPETENZE

PROGETTARE PER COMPETENZE Il nostro curricolo: verticale,integrato,unitario 1 ISTITUTO COMPRENSIVO PASCOLI CRISPI MESSINA Misure di accompagnamento Indicazioni Nazionali Annualità 2014-15 Progetto Formativo Nazionale: Rafforzamento

Dettagli

TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA

TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO RIVA 1 PIANO DI STUDIO DI ISTITUTO TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA PREMESSA Secondo le Linee Guida per l elaborazione dei Piani di Studio Provinciali (2012) la TECNOLOGIA, intesa nel suo

Dettagli

DIREZIONE DIDATTICA I CIRCOLO DI CARDITO PROGETTO DI EDUCAZIONE MUSICALE PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI DIVERSAMENTE NOTE

DIREZIONE DIDATTICA I CIRCOLO DI CARDITO PROGETTO DI EDUCAZIONE MUSICALE PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI DIVERSAMENTE NOTE DIREZIONE DIDATTICA I CIRCOLO DI CARDITO PROGETTO DI EDUCAZIONE MUSICALE PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI DIVERSAMENTE NOTE -Anno scolastico 2013/2014 Educare, insegnare o lasciarsi andare alle proprie

Dettagli

Progetto. a cura di. Massimo Merulla I

Progetto. a cura di. Massimo Merulla I Progetto Poesia Educativa Apprendimento scolastico e Relazione umana attraverso l espressione di sé Laboratorio Intensivo di Scrittura Poetica Creativa a cura di Massimo Merulla I Introduzione Questo laboratorio

Dettagli

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Mirella Pezzin - Marinella Roviglione LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007, alla sezione Centralità della persona

Dettagli

QUARTA ANNUALITA ANNO SCOLASTICO 2007/2008. Progettazione curata dai Proff. Augenti Antonella, Andrea Nicolì, Giulia Montesano, Francisca Camero

QUARTA ANNUALITA ANNO SCOLASTICO 2007/2008. Progettazione curata dai Proff. Augenti Antonella, Andrea Nicolì, Giulia Montesano, Francisca Camero QUARTA ANNUALITA ANNO SCOLASTICO 2007/2008 Intervento formativo anno scolastico 2007/2008 Alternanza Scuola - Lavoro Premessa Il percorso si prefigge l obiettivo di sperimentare una modalità di apprendimento

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in

Dettagli

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE Anno scolastico: 2015/2016 Prof. Faes Roberto Disciplina: Musica Classe: 1ª B 1 Livelli di partenza rilevati Livello numero alunni A ottimo 5 B- Discreto / Buono 8 C Sufficiente

Dettagli

IL CURRICOLO PER COMPETENZE SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI 2012

IL CURRICOLO PER COMPETENZE SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI 2012 MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA DIREZIONE GENERALE IL CURRICOLO PER COMPETENZE SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI 2012 Franca Da Re CONFERENZA DI SERVIZIO PADOVA 03.10.2012 1 Competenze

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

La scuola italiana è inclusiva?

La scuola italiana è inclusiva? Napoli 7 aprile 2014 La scuola italiana è inclusiva? Relatore: BES DSA - DVA ICF PEI PDP PAI : INCLUSIONE SUCCESSO FORMATIVO : Il termine "integrazione" scolastica è stato racchiuso e sostituito dal termine

Dettagli

INDICAZIONI NAZIONALI 2012 IL TESTO SLIDE 3 A CURA DELLA DOTT.SSA GIOVANNA GRISETA

INDICAZIONI NAZIONALI 2012 IL TESTO SLIDE 3 A CURA DELLA DOTT.SSA GIOVANNA GRISETA INDICAZIONI NAZIONALI 2012 IL TESTO SLIDE 3 A CURA DELLA DOTT.SSA GIOVANNA GRISETA Quali le novità più evidenti? FINALITA GENERALI : Scuola, Costituzione, Europa; Profilo dello studente(nuovo) L ORGANIZZAZIONE

Dettagli

VIII ISTITUTO Comprensivo E: Vittorini SR Indicatori di Apprendimento SCUOLA PRIMARIA Anno scolastico 2014 2015

VIII ISTITUTO Comprensivo E: Vittorini SR Indicatori di Apprendimento SCUOLA PRIMARIA Anno scolastico 2014 2015 ITALIANO VIII ISTITUTO Comprensivo E: Vittorini SR Indicatori di Apprendimento SCUOLA PRIMARIA Anno scolastico 2014 2015 - Ascoltare, comprendere e comunicare oralmente in modo significativo. - Leggere

Dettagli

ACCORDO DI RETE FRA ISTITUZIONI SCOLASTICHE DEL COMUNE DI MAZARA DEL VALLO

ACCORDO DI RETE FRA ISTITUZIONI SCOLASTICHE DEL COMUNE DI MAZARA DEL VALLO ACCORDO DI RETE FRA ISTITUZIONI SCOLASTICHE DEL COMUNE DI MAZARA DEL VALLO MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO ALLE INDICAZIONI NAZIONALI 2012 I media a scuola per la promozione della cittadinanza attiva Un progetto

Dettagli

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE POLO COMMERCIALE ARTISTICO GRAFICO MUSICALE

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE POLO COMMERCIALE ARTISTICO GRAFICO MUSICALE a.s.2013/2014 MUSICA D INSIEME A CURA DEL RESPONSABILE DELL AMBITO Prof.ssa Gloria Mazzi Prof. Giovanni Lorenzo Cardia L ambito disciplinare MUSICA D INSIEME STABILISCE CHE: ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE

Dettagli

Progetti a.s. 2015-2016

Progetti a.s. 2015-2016 Progetti a.s. 2015-2016 TITOLO SETTORE/CLASSI COINVOLTE Potenziamento Arte e Immagine Un settore di scuola : secondaria 1 grado e obiettivi di progetto 1. Potenziamento delle competenze nella pratica e

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE DELLE ATTIVITÀ

PROGETTAZIONE ANNUALE DELLE ATTIVITÀ PROGETTAZIONE ANNUALE DELLE ATTIVITÀ I. Premessa La progettazione annuale delle attività, attuata in riferimento al campo di esperienza (scuola infanzia), all ambito disciplinare (scuola primaria) o alle

Dettagli

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA

2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA 2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA Il nostro impianto educativo vuol porre al centro la ricerca del sé nella scoperta della necessità dell altro. Noi siamo tutti gli altri che abbiamo incontrato

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA - MUSICA (Classe 1ª)

SCUOLA PRIMARIA - MUSICA (Classe 1ª) SCUOLA PRIMARIA - MUSICA (Classe 1ª) Ascoltare in modo consapevole eventi sonori e brani musicali. Produrre e rappresentare eventi sonori con la voce, il corpo, strumenti musicali e tecnologici. Individuare

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

1 PIANO D ISTITUTO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO A.S. 2012/2013

1 PIANO D ISTITUTO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO A.S. 2012/2013 I s t i t u t o P r o f e s s i o n a l e d i S t a t o p e r l I n d u s t r i a e l A r t i g i a n a t o CAVOUR-MARCONI Loc. Piscille Via Assisana, 40/d-06154 PERUGIA Tel. 075/5838322 Fax 075/32371

Dettagli

MUSICA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

MUSICA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA MUSICA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L'alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo spaziale e in riferimento alla loro fonte.

Dettagli

PROGETTO CONTINUITÀ. Istituto Compresivo Rita Levi-Montalcini. Una scuola da scoprire e da vivere

PROGETTO CONTINUITÀ. Istituto Compresivo Rita Levi-Montalcini. Una scuola da scoprire e da vivere PROGETTO CONTINUITÀ Istituto Compresivo Rita Levi-Montalcini [Plesso di Arbostella, Plesso di Fuorni, Plesso di Mariconda, Plesso di Mercatello] Una scuola da scoprire e da vivere icritalevimontalcini.gov.it

Dettagli

PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO

PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO OBIETTIVI MINIMI 1. ASCOLTARE/PARLARE: Ascoltare e comprendere testi orali di diverso tipo. Esprimersi oralmente in modo corretto (e pertinente), producendo testi

Dettagli

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Breve excursus delle risoluzioni giuridiche introdotte per garantire il diritto al Successo formativo nella scuola

Dettagli

Uff. I. - OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo

Uff. I. - OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo Uff. I - OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo Il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione Generale per gli Ordinamenti

Dettagli

Istituto comprensivo di Finale Ligure. Cittadinanza e Costituzione

Istituto comprensivo di Finale Ligure. Cittadinanza e Costituzione Istituto comprensivo di Finale Ligure Cittadinanza e Costituzione In riferimento al regolamento recante le Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell'infanzia e del Primo ciclo d'istruzione,

Dettagli

PROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA

PROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA PROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA Bando per la presentazione di progetti finalizzati alla realizzazione in ambito scolastico di strategie didattiche, metodologiche e valutative nei confronti degli studenti

Dettagli

3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI ANNO SCOLASTICO 2005/2006

3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI ANNO SCOLASTICO 2005/2006 Scheda allegato A) 3 CIRCOLO DIDATTICO DI CARPI PROGETTO PER L INTEGRAZIONE DI ALUNNI STRANIERI NELLA SCUOLA ELEMENTARE ANNO SCOLASTICO 2005/2006 Premessa La scuola si fa portavoce dei valori fondamentali

Dettagli

1 CIRCOLO DIDATTICO - Pontecagnano Faiano (SA) PROFILI FORMATIVI. Allegato al POF

1 CIRCOLO DIDATTICO - Pontecagnano Faiano (SA) PROFILI FORMATIVI. Allegato al POF 1 CIRCOLO DIDATTICO - Pontecagnano Faiano (SA) PROFILI FORMATIVI Allegato al POF a.s. 2013/2014 Profilo formativo della classe prima competenze riferite agli strumenti culturali Comunicare per iscritto

Dettagli

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA.

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. (Cfr. Indicazioni nazionali per il curricolo Sc. Infanzia D.P.R. dell 11-02-2010) Il sé e l altro Le grandi domande,

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. 2014 15 L obiettivo del patto di corresponsabilità è quello di impegnare le

Dettagli

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE : MUSICA

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE : MUSICA CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE : La consapevolezza ed espressione culturale è la competenza che più contribuisce a costruire l identità sociale e culturale, attraverso la capacità di fruire dei

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori

Dettagli

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali (art. 1 comma 7c della L 107/2015)

Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali (art. 1 comma 7c della L 107/2015) I.C. non a Indirizzo Musicale Modello B Obiettivo del Progetto ampliamento dell offerta formativa musicale nella Scuola primaria avviamento alla pratica musicale ai sensi del DM 8/11 avviamento alla pratica

Dettagli

Scuola Primaria B.Lugli Calcinelli Classe 1^ - sez. B - 27 ore

Scuola Primaria B.Lugli Calcinelli Classe 1^ - sez. B - 27 ore PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013-2014 Scuola Primaria B.Lugli Calcinelli Classe 1^ - sez. B - 27 ore Disciplina/e Musica scienze motorie N di alunni 23, di cui 14 maschi

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE MUSICA Scuola primaria

CURRICOLO VERTICALE MUSICA Scuola primaria CURRICOLO VERTICALE MUSICA Scuola primaria CLASSE 1^ ABILITA CONOSCENZE METODOLOGIE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO Usa la voce, il proprio corpo e oggetti vari,a partire da stimoli musicali, motori, ambientali

Dettagli

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità

Dettagli

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.

Dettagli

Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola:

Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola. I temi. Alunni stranieri a scuola: Integrazione scolastica degli alunni stranieri: dalle norme al progetto di scuola Treviso, 23 maggio2008 Elio Gilberto Bettinelli I temi L integrazione scolastica degli alunni stranieri: dati, tendenze

Dettagli

Questionario PAI Personale Scolastico

Questionario PAI Personale Scolastico Questionario PAI Personale Scolastico La paziente e partecipata analisi del contesto locale porta ad evidenziare punti di vista diversi che possono generare ipotesi risolutive di problemi. Per questo motivo

Dettagli

Piano Offerta Formativa

Piano Offerta Formativa Piano Offerta Formativa ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Via Venezia,15 San Giovanni Teatino Chieti I plessi Scuola dell'infanzia Dragonara Scuola

Dettagli

CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e

CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO Traguardi per lo sviluppo delle competenze 1.Partecipa a scambi comunicativi con compagni ed insegnanti, formulando messaggi chiari e pertinenti Obiettivi

Dettagli

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO

Dettagli

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ITALIANO

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ITALIANO CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ITALIANO Livello di base non raggiunto Non ha raggiunto tutte le competenze minime previste nel livello di base Riconosce ed utilizza le strutture linguistiche di base Comprende

Dettagli

ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014

ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTRUZIONE TECNICA ECONOMICA: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING, RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING, SISTEMI INFORMATIVI

Dettagli