PROPOSTE DI EDUCAZIONE AMBIENTALE per le SCUOLE di Marano sul Panaro - Savignano sul Panaro - Vignola

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1 Centro di Educazione Ambientale del Parco dei Sassi di Roccamalatina PROPOSTE DI EDUCAZIONE AMBIENTALE per le SCUOLE di Marano sul Panaro - Savignano sul Panaro - Vignola Via Pieve di Trebbio Guiglia, loc. Pieve di Trebbio Tel Fax parcosassi@database.it Referente: Elena Iori Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 13,00 Per le scuole: su appuntamento 1

2 INFORMAZIONI GENERALI Centro di Educazione Ambientale del Parco di Roccamalatina Le proposte sono rivolte alle scuole di ogni ordine e grado dei Comuni di Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro e Vignola. Prevedono azioni didattiche di varia natura (incontri frontali, uscite didattiche, laboratori, ecc.) da realizzare nell arco di una singola lezione, di una giornata oppure coinvolgono gli alunni, con più interventi, durante l anno scolastico. Per ogni proposta, si prevede sempre un incontro di programmazione tra l insegnante e l esperto del CEA. Ogni percorso può essere modificato dal docente in base alle proprie esigenze. Gli operatori che affiancheranno gli insegnanti nello svolgimento delle proposte sono esperti di comprovata esperienza nel campo dell educazione ambientale. Per ogni livello scolastico, le proposte sono state suddivise in tre argomenti: NATURA STORIA SOSTENIBILITA. I docenti interessati ad altri argomenti e progetti, possono chiedere una consulenza gratuita con gli esperti del CEA. Le proposte didattiche, riassunte in questo programma, sono gratuite, ad eccezione dei Soggiorni Verdi al Parco, per i quali è previsto il finanziamento delle attività educative e ludiche (a carico della scuola sono previste le spese per vitto e alloggio). ADESIONE ALLE PROPOSTE Compilare il modulo di adesione e inviarlo al CEA entro il 15 ottobre. COMUNICAZIONE DI AVVENUTA ADESIONE Le richieste, se in esubero rispetto ai finanziamenti previsti, verranno selezionate, mantenendo il criterio di equa ripartizione tra i comuni di provenienza e tra i livelli scolastici. Il 20 ottobre verrà comunicato agli insegnanti interessati il risultato della selezione. OPPORTUNITA DI INCENTIVI E previsto un fondo per promuovere la realizzazione di progetti didattici esemplari sui temi dell educazione all ambiente e alla sostenibilità (v. materiale informativo, scadenza 15 dicembre 2008). Il programma prevede inoltre un fondo per abbattere le spese del trasporto, che le scuole devono sostenere per la realizzazione di viaggi di istruzione, uscite didattiche e uscite sul campo (v. materiale informativo, scadenza 15 dicembre 2008). FORMAZIONE DOCENTI I docenti delle scuole primarie e secondarie saranno invitati, il prossimo autunno a partecipare ad un ciclo di incontri informativi e formativi sui temi dell energia e del clima. Per ulteriori informazioni e approfondimenti, contattare il CEA (tel parcosassi@database.it) dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,00 alle ore 13,00. 2

3 PERCORSI DIDATTICI Centro di Educazione Ambientale del Parco di Roccamalatina SCUOLA PRIMARIA NATURA IL GIARDINO PROFUMATO Consigliato per: classi prime e seconde. Durata: 3 incontri in aula, 1 uscita sul campo di mezza giornata. Contenuti: attraverso il mondo dei sensi e del gioco, i bimbi impareranno a riconoscere le piante aromatiche e le erbe officinali presenti nel giardino botanico del Parco. Ogni pianta offrirà lo spunto per osservazioni guidate e per laboratori sensoriali ed erboristici. Obiettivi: avvicinare i bambini al mondo naturale ed ai suoi profumi, studiare alcune piante officinali spontanee e coltivate, comprenderne le caratteristiche, gli utilizzi e le trasformazioni. Metodologia-Strumenti: attività sensoriali; attività di osservazione e classificazione; esperienze di semina e cura di alcune piante aromatiche; costruzione di pout-pourri o altri prodotti erboristici. ESPLORIAMO IL PRATO Consigliato per: classi prime e seconde. Durata: 3 incontri a scuola (giardino della scuola) oppure 2 incontri a scuola e 1 incontro di mezza giornata al Parco. Contenuti: attraverso il mondo dei sensi i bambini esplorano e scoprono il microcosmo del prato. Ogni piccola pianta ed ogni abitante del prato offriranno uno spunto per osservazioni didattiche e naturalistiche. Obiettivi: avvicinare i bambini al mondo naturale; studiare alcuni abitanti del prato. Metodologia-Strumenti: attività sensoriali; attività di osservazione e classificazione di piante ed animali. IL BOSCO FANTASTICO Consigliato per: tutte le classi. Durata: 1 uscita sul campo di mezza oppure intera giornata. Contenuti: una proposta dedicata al mondo fantastico del bosco, con la scoperta dei suoi abitanti (gnomi, gufi, cerbiatti, ecc.) e dell ambiente in cui vivono. I bambini saranno accompagnati nel bosco per imparare le abitudini di vita e i loro segreti e, con molto silenzio, si proverà a sorprenderli dietro la roccia o lungo il torrente dove vanno a rifornirsi di acqua. Obiettivi: avvicinare i bambini al mondo naturale e ai suoi segreti; utilizzare l Area naturale protetta come aula didattica all'aperto per sperimentare il fantastico attraverso i personaggi del bosco; promuovere il rispetto dell'ambiente e del territorio; promuovere il "sapersi prendere cura" dell'ambiente naturale. Metodologia-Strumenti: attività sensoriali; narrazione; osservazioni guidate. ALBERI E ARBUSTI: LA VITA SILENZIOSA Consigliato per: classi seconde, terze, quarte e quinte. Durata: 3 incontri a scuola, 1 incontro al Parco di mezza giornata. Contenuti: imparando a riconoscere particolari e caratteristiche di alberi ed arbusti, i ragazzi scopriranno il loro valore per l'equilibrio dell'ecosistema e l'importanza della conservazione della biodiversità. Attraverso attività scientifiche e di gioco (osservazione diretta, giochi per la classificazione, preparazione di un erbario, disegni) i ragazzi diverranno i piccoli botanici del Parco. 3

4 Obiettivi: acquisire le tecniche e le capacità per la raccolta, il riconoscimento e la catalogazione delle principali specie arbustive e arboree del Parco; saper stabilire criteri per la classificazione; comprendere l importanza della conservazione della biodiversità. Metodologia-Strumenti: osservazione disegno e registrazione dei particolari dei vegetali (foglie, fiori, frutti, legno, cortecce); collezione; classificazione; realizzazione di un libro; attività ludiche volte alla valutazione del lavoro. Laboratori: la costruzione dell'erbario, la lettiera. ADOTTIAMO UN CASTAGNO Destinatari: classi seconde, terze, quarte. Durata: 1 intervento in classe (di 2 ore), 2 uscite (di intera e di mezza giornata al bosco del Monte San Giacomo, a Zocca, presso il Museo del Castagno-Centro Visite del Parco). Le attività riguarderanno due anni scolastici (la seconda uscita sarà nell autunno del secondo anno). Contenuti: la proposta prevede l adozione da parte della classe di un esemplare di castagno, scelto all interno del bosco di San Giacomo. Gli alunni saranno coinvolti nella scelta, nella cura e nella raccolta dei suoi frutti l anno successivo. Obiettivi: avvicinare alla botanica; conoscere le principali specie arboree locali; sensibilizzare al rispetto per l ambiente naturale; sviluppare il senso del prendersi cura dell ambiente e di appartenenza al territorio; comprendere l importanza della conservazione della biodiversità. Metodologia-Strumenti: incontri frontali, osservazioni guidate, laboratorio di selvicoltura; diapositive, schede didattiche, macchina fotografica, attrezzi per selvicoltura. LE CASE DI PIETRA CASE COSTRUITE CON MATERIALI NATURALI Consigliato per: classi terze, quarte e quinte. Durata: 1 incontro e 2 laboratori in aula, 1 uscita al Parco di mezza giornata lungo l itinerario n 6 (Roccamalatina - La Grilla - Pieve di Trebbio). Contenuti: percorso didattico che coinvolge discipline geologiche, storiche e architettoniche. Obiettivi: attraverso l osservazione degli antichi edifici rurali comprendere il rapporto uomo-natura; riconoscere le rocce, comprendere come si sono formate e quale è stato il loro utilizzo nelle antiche abitazioni, riconoscere alcune tipologie di edifici antichi. Metodologia-Strumenti: osservazioni guidate di alcuni campioni di rocce, studio di edifici di carattere storico e del materiale con il quale sono stati costruiti; metodo scientifico, ricercaazione, laboratorio creativo. AMICI DI PENNA PER CONOSCERE IL MONDO DEGLI UCCELLI Consigliato per: classi terze, quarte e quinte. Durata: 1 incontro (di 2 ore), 1 uscita di mezza giornata Contenuti: un incontro frontale in classe, per acquisire le nozioni di base necessarie al riconoscimento delle principali specie di avifauna locale, morfologia, strategie di sopravvivenza, cura della prole e altri interessanti aspetti; uscita al Parco per osservazioni dirette degli animali, partecipando alle attività della stazione di inanellamento dei Pieve di Trebbio e laboratorio di costruzione dei nidi artificiali. Obiettivi: acquisire capacità di riconoscimento delle specie di avifauna presenti sul territorio; imparare a comprendere le relazioni esistenti tra gli elementi di un ecosistema; avvicinare al mondo naturale; comprendere il valore della conservazione della natura. Metodologia-Strumenti: incontro frontale in classe; visita alla stazione di inanellamento del Parco; laboratorio di falegnameria. 4

5 IL VIAGGIO DELL ACQUA Consigliato per: classi terze, quarte, quinte. Durata: 1 incontro in classe; 1 uscita per visita ad una sorgente naturale e ad un corso d acqua superficiale nel Parco; 1 uscita di mezza giornata per visitare un impianto di trattamento delle acque. Obiettivi: comprendere le caratteristiche del ciclo dell acqua (naturale e artificiale); saper riconoscere nell acqua una risorsa preziosa per la vita; riconoscere le buone pratiche di risparmio idrico; comprendere il funzionamento degli impianti di trattamento delle acque. Contenuti: ciclo naturale e artificiale dell acqua; gli ecosistemi di ambiente umido; definizione della falda freatica ed artesiana; principali concetti bio-ecologici legati all acqua; inquinamento e depurazione delle acque;risparmio idrico. Metodologia-Strumenti: lezioni frontali; proiezioni di diapositive; uscite in ambiente; visite guidate a impianti di trattamento acque. SE SIAMO DISORIENTATI APPROCCIO ALL ORIENTAMENTO IN NATURA Consigliato per: classi terze, quarte, quinte. Durata: 2 incontri in classe della durata di ore 1.30 ciascuno; 1 uscita di un intera giornata al Parco di Roccamalatina Obiettivi: saper interpretare una carta topografica attraverso la lettura corretta dei simboli, della scala di riduzione, delle curve di livello; saper mettere a confronto la carta con la porzione di territorio che essa rappresenta; conoscere i primi rudimenti dell uso della bussola; sviluppare lo spirito di gruppo. Metodologia-Strumenti: costruzione di semplici mappe di un territorio noto; presentazione e analisi di carte topografiche; presentazione della bussola e prime pratiche per il suo corretto utilizzo; una prova di orientamento all aperto. REGISTI DELLA NATURA: come costruire un film con le piante. In collaborazione con l Associazione culturale OTTOmani Consigliato per: classi terze, quarte e quinte. Durata: 1 giornata al Parco. Contenuti: le piante (antenate, sorelle e protettrici dell uomo) hanno ispirato simbolismi, cibi, farmaci, ma anche leggende, proverbi, poesie, usanze e opere d arte. Il percorso didattico offre l opportunità agli alunni di avvicinarsi al mondo vegetale, liberando la propria creatività attraverso il linguaggio cinematografico. Paesaggio vegetale, biodiversità florisitca, legame piante-uomo, simbolismo dell albero, vegetazione-polmone verde della Terra sono alcuni dei possibili contenuti della proposta. Obiettivi: realizzare un film di animazione (cartone animato) con i materiali naturali, raccolti durante l uscita nel Parco, da visionare e commentare a fine giornata. Metodologia-Strumenti: uscita nel Parco per osservazioni scientifiche e per reperire i materiali naturali; laboratori di cinematografia presso le strutture del CEA. STORIA LA STORIA TRA LE CARTE. CARTOGRAFIA STORICA E ANTICHE IMMAGINI PER LA RICOSTRUZIONE DEL PAESAGGIO DEL PASSATO Consigliato per: classi terze, quarte e quinte. Durata: 3 incontri a scuola e 1 uscita di mezza giornata al Parco. Contenuti: un percorso didattico che avvicina alla conoscenza delle fonti storiche per ricostruire l evoluzione del paesaggio del proprio territorio urbanizzato, in cui tutti i giorni si va a scuola, in 5

6 contrapposizione a quello rurale di Pieve di Trebbio. Il paesaggio è il frutto del lungo e continuo rapporto tra natura e azione umana. L interazione tra queste due parti rende ogni scorcio di paesaggio unico nel proprio genere. Dentro i paesaggi è possibile leggere la storia. Interpretare i paesaggi attuali in chiave storica, significa leggere il risultato di tutte le trasformazioni avvenute nel corso del tempo, attraverso la ricerca, l individuazione e la lettura delle tracce del passato lasciate dall uomo. Obiettivi: avvicinare i ragazzi alla storia in modo attivo e coinvolgente; studiare la storia della cartografia; fornire gli strumenti per costruire un proprio sapere, in grado di dare senso al paesaggio; applicare il metodo scientifico (osservazione - formulazione ipotesi - verifica ) per ricostruire l evoluzione del paesaggio in chiave storica attraverso le fonti. Metodologia-Strumenti: ricerca-azione, incontri frontali, laboratorio, fonti storiche (documenti scritti, immagini, fotografie, cartografia, testimonianze), bussola, binocolo, macchina fotografica, telecamera. PANE E FORMAGGIO - PREPARIAMO LA CENA Consigliato per : classi prime. Durata: 1 uscita di una intera giornata Contenuti: alla scoperta delle tradizioni legate alla preparazione dei cibi più semplici. Preparazione del pane che faremo cuocere nel forno a legna, come facevano i nonni dei nonni. Visita ad una grande stalla e alla sala per la mungitura. Al termine della giornata i bambini porteranno a casa il panino preparato da loro e un pezzettino di formaggio prodotto proprio con il latte di quelle mucche. Obiettivi: conoscere le tradizioni locali. Confrontare la vita nella campagna di ieri con quella di oggi. Conoscere ingredienti e modalità di preparazione e cottura del pane. Conoscere il funzionamento di una stalla moderna. Sviluppare il senso di appartenenza verso il territorio. Metodologia-Strumenti: illustrazione degli ingredienti; manipolazione e preparazione del pane. Illustrazione del forno e delle modalità di cottura. Visita ad una moderna stalla. LA VITA NEI RICORDI 1. I giochi della memoria 2. Quando i nonni andavano a scuola 3. I vecchi mestieri (carbonaio, artigiano di tigelle, impagliatore di sedie, mugnaio, ecc.) Consigliato per: classi seconde, terze, quarte e quinte. Durata: 3 incontri in aula; 1 uscita al Museo del Castagno di mezza giornata (per il percorso didattico dalla semina al pane la durata è di 2 incontri in classe e 2 uscite di mezza giornata, compresa la preparazione e cottura del pane). Contenuti: un percorso sulla vita nel passato che prende in considerazione la quotidianità dei bambini e degli adulti di un tempo: passatempi, giocattoli, giochi, e la scuola dei più piccoli; le tradizioni, gli usi, le abitudini e mestieri dei più grandi che legavano la sopravvivenza della popolazione locale al bosco e al suo sfruttamento (l arte del carbonaio, la coltivazione dei castagneti, la raccolta delle castagne, l attività dei mulini ad acqua). Obiettivi: sviluppare il senso di appartenenza verso il territorio; conoscere i giochi, i giocattoli e la scuola di un tempo; conoscere le tradizioni locali e alcuni mestieri ormai scomparsi (carbonaio, artigiano di tigelle, impagliatore di sedie, mugnaio, ecc.); confrontare la vita nella campagna di ieri con quella di oggi. Metodologia-Strumenti: lezione frontale e/o interattiva con uso di diapositive e discussione in aula; ricerca-azione; incontro con anziani contadini; laboratori artigianali, dei giocattoli e della scrittura del passato; laboratori di semina e raccolta dei cereali; laboratori di panificazione. 6

7 SOSTENIBILITA DOVE LO BUTTO? ALLA SCOPERTA DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA Consigliato per: classi prime. Durata: 2 incontri in classe della durata di 2 ore ciascuno; 1 incontro per realizzare un esperimento. Contenuti: dopo aver definito il significato della parola rifiuto, si conducono i bambini alla riflessione sulla necessità di un corretto smaltimento. Attraverso il gioco delle 4 R (riduzione, riutilizzo, recupero, riciclo) si introduce l idea della raccolta differenziata. Un semplice esperimento da realizzare alla conclusione del percorso consentirà agli alunni di verificare quanto appreso. Obiettivi: primo approccio alla problematica di un corretto smaltimento dei rifiuti. Conoscere i principi fondamentali della pratica della raccolta differenziata. Acquisire atteggiamenti responsabili nella gestione dei propri rifiuti, a casa e a scuola. Metodologia-Strumenti: conversazione e realizzazione di un cartellone. Schede, quiz, interviste ai nonni. Realizzazione dell esperimento ritorno alla terra. IO NON MI RIFIUTO IL VIAGGIO DELLA CARTA Consigliato per: classi seconde. Durata: 2 incontri in classe della durata di 2 ore ciascuno; 1 laboratorio di 2 ore. Contenuti: Il percorso intende avviare gli alunni verso la conoscenza del problema rifiuti con particolare riferimento alla corretta gestione della carta. Il lungo viaggio della carta viene proposto a partire dalla sua invenzione, metodi di produzione, diversi utilizzi e destinazione finale. Obiettivi: acquisire la consapevolezza che le risorse a partire dalle quali l uomo produce i beni per le sue necessità sono limitate e vanno esaurendosi. Diventare consapevoli della possibilità di recupero e riciclo dei rifiuti come strategia possibile per non peggiorare la situazione del nostro Pianeta. Aumentare il senso di responsabilità nei confronti dell ambiente. Metodologia-Strumenti: conversazione e creazione di cartelloni. Lezioni frontali con utilizzo di diapositive e schede. Allestimento di un laboratorio di creazione di carta riciclata. LE 4 R PER SALVARE IL PIANETA RIDUCO, RECUPERO, RIUTILIZZO, RICICLO Consigliato per: classi terze, quarte e quinte. Durata: 3 incontri in classe della durata di 1 ora e mezza ciascuno; 1 uscita di 2 ore alla mostra Ricreazione. Contenuti: il nostro pianeta ha una quantità finita di risorse. Partendo da questo presupposto si condurranno i bambini a riflettere sull importanza di ridurre gli acquisti, di evitare gli sprechi, di riparare e riutilizzare il più possibile e di riciclare tutto il riciclabile. Obiettivi: acquisire comportamenti consapevoli attraverso una riflessione sui consumi e sugli acquisti. Imparare a compiere le azioni che vanno nella direzione di uno sviluppo sostenibile per il nostro pianeta attraverso l analisi delle possibilità offerte dalle 4 R. Metodologia-Strumenti: lezioni frontali con l ausilio di diapositive e materiale cartaceo. Lettura di articoli, interviste, questionari. Analisi della spesa intelligente per la riduzione degli imballaggi. Visita guidata alla mostra Ricreazione dedicata all arte del riciclo. 7

8 PICCOLI PASSI ECOSOSTENIBILI - COME MUOVERSI VERSO UNO SVILUPPO ECOSOSTENIBILE Consigliato per: classi quarte e quinte. Durata: 3 incontri in classe della durata di 1 ora e mezza ciascuno. Contenuti: che cosa significa agire per uno sviluppo ecosostenibile : intervenire insieme per condividere le risorse, ridurre le ineguaglianze e tutelare l ambiente. I principi di Agenda 21. Analisi dei comportamenti per preservare la Terra. Obiettivi: acquisire consapevolezza rispetto ai problemi derivati da comportamenti scorretti per la sopravvivenza dell Uomo sul Pianeta. Attivare comportamenti solidali, responsabili e partecipativi rispetto ai problemi dello sviluppo dei paesi industrializzati. Metodologia-Strumenti: Lezioni frontali con l ausilio di diapositive e materiale cartaceo. C E MA NON SI VEDE: BREVE PERCORSO SULL ENERGIA, CON VISITA A IMPIANTI ECOSOSTENIBILI Consigliato per: classi quarte e quinte. Durata: 1 oppure 2 incontri in classe di 2 ore, 1 uscita di un intera giornata nel Parco, lungo l itinerario La via dell Energia. Contenuti: concetto di energia, le forme di energia e loro trasformazioni (energia solare, energia cinetica dell acqua); breve storia dell energia; alcuni impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (mulino ad acqua, impianto fotovoltaico, impianto idroelettrico); risparmio energetico. Obiettivi: comprendere il significato e l importanza dell energia; conoscere le diverse forme di energia e le possibili trasformazioni; presentare una breve storia dell energia; conoscere i metodi di utilizzo dell energia solare e del movimento dell acqua; sensibilizzare al risparmio energetico e ai consumi ecosostenibili. Metodologia-Strumenti: incontri frontali; questionari; laboratori sull energia; uscita didattica per visitare La via dell Energia : visita agli impianti nel Parco (mulino ad acqua, impianto fotovoltaico, facoltativo impianto idroelettrico). 8

9 I SOGGIORNI VERDI AL PARCO Il CEA propone due programmi di soggiorno da svolgere presso il nuovo Ostello del Parco l Antico Ospitale di San Giacomo, ubicato a breve distanza da Zocca in località Lame. Le proposte prevedono momenti didattici e ludici, da trascorrere in un contesto a contatto con una natura ricca di storia, tradizioni, sapori e profumi. Consigliati per: scuola primaria (classi terze, quarte, quinte). Durata: 2 giorni. La struttura: E un complesso di edifici storici, immerso nei boschi secolari di castagni, noci e di ricca vegetazione spontanea. L Ostello ha una ricettività di 25 posti letto, suddivisi in 7 camere fornite di bagno riservato; è dotato inoltre di due ampi saloni. Il complesso mantiene le caratteristiche d'un tempo, con soffitti a travature in legno, forno in pietra e quant'altro possa richiamare alla memoria atmosfere di antiche storie e leggende di cavalieri e mendicanti, contadini e mercanti, principi e frati. Presso l Ostello sono presenti il Museo del Castagno e il Museo del Borlengo (sempre gestiti dal Parco in collaborazione con il Comune di Zocca e Associazioni locali). Costi a carico della scuola: trasporto, vitto e alloggio (sono finanziate le attività educative e ludiche). PROPOSTA EDUCATIVA 1: Viandanti e pellegrini del Medioevo Descrizione: attraverso le narrazioni storiche e con l aiuto della nostra fantasia, rivivremo le suggestioni dei pellegrini che, transitando per la via Romea Nonantolana, raggiungevano a piedi Roma facendo tappa negli antichi ospitali dove ricevevano una minestra calda e un giaciglio sul quale passare la notte. Due giorni di attività all insegna del passato: sarete ospitati come gli antichi viandanti, assaggerete i loro cibi, imparerete l antica arte del tiro con l arco, osserverete le stelle per proseguire il vostro cammino più sicuri. PROPOSTA EDUCATIVA 2: Siamo disorientati Descrizione: a stretto contatto con la natura, il bosco come palestra, il cielo stellato come guida. In due giorni, tra attività didattiche e divertimento, diventeremo abili cartografi, esperti lettori del firmamento ed equilibristi sprezzanti del pericolo. Troveremo orientamento ed equilibrio? Per conoscere i programmi dettagliati, contattare il CEA (tel parcosassi@database.it). 9

10 PERCORSI DI EDUCAZIONE NATURALISTICA in collaborazione con il MUSEO CIVICO DI ECOLOGIA E STORIA NATURALE MARANO SUL PANARO Piazza Matteotti, Marano s/p Per informazioni dettagliate sulle proposte contattare il Museo, tel. e fax , il giovedì dalle ore 9,00 alle ore 12,00. Le proposte possono essere modificate sulla base delle esigenze dei docenti. Servizi disponibili: - LEZIONI FRONTALI IN CLASSE - VISITE GUIDATE D ISTRUZIONE IN AMBIENTI NATURALI* - VISITE GUIDATE MUSEALI - LABORATORI DIDATTICO-SCIENTIFICI MUSEALI - SPORTELLO VERDE E SERVIZIO DI CONSULTAZIONE BIBLIOGRAFICA * In collaborazione con Guide Ambientali Escursionistiche Strumentazione disponibile: - stereomicroscopio e microscopio ottico entrambi collegati a monitor per la visione collettiva dei preparati e con la possibilità di videoregistrare le immagini su videocassetta; - materiali per le più elementari analisi dell'acqua, delle rocce e del suolo e per esperimenti di vario tipo. 10

11 I PERCORSI DEL TASSO: LEZIONI IN MUSEO I PERCORSI DEL TASSO: le lezioni in Museo (tempi previsti 2-3 ore) * Le Lezioni contrassegnate da un asterisco prevedono anche un attività in laboratorio Scienze della Terra 1. Geologia del Modenese: riconoscere le rocce e il loro ciclo: * 2. La formazione del suolo * 3. Quando a Modena c era il mare: storia geologica degli ultimi 23 milioni di anni 4. Il ciclo dell acqua * Botanica 1. Le fasce e i piani della vegetazione dell Emilia Romagna 2. L erbario e la sua preparazione * 3. La fotosintesi clorofilliana * 4. Il mondo dei funghi * 5. Il mondo dei licheni * Zoologia 1. La fauna del fiume 2. La fauna dei boschi 3. La fauna delle praterie 4. Gli uccelli e i loro adattamenti all ambiente 5. Il mimetismo nel mondo animale 6. Il comportamento animale: territorialismo, socialità, riproduzione 7. Una vita a testa in giù: il misterioso mondo dei Pipistrelli Ecologia applicata 1. I licheni: biodiversità e qualità dell aria * 2. I macroinvertebrati: bioindicatori della qualità dei corsi d acqua * 3. Il suolo e i suoi abitanti: la qualità della sottile buccia fertile del nostro pianeta * 4. L ecosistema bosco * 5. L ecosistema fiume * 11

12 Acqua e Rocce: storie antiche e di oggi I PERCORSI DIDATTICI 1) Il ciclo delle rocce e la geologia del Modenese Quali sono le rocce e i minerali del Modenese: riconosciamo le principali rocce del territorio. UNITA' DIDATTICA RIVOLTA A: Scuola primaria, Scuola secondaria di primo grado e Scuola secondaria di secondo grado OBIETTIVI DIDATTICI: Apprendere il significato del termine "roccia"; conoscere il ciclo delle rocce, le diverse tipologie di rocce del Modenese e il loro uso da parte dell'uomo; conoscere il ruolo dell'acqua nella formazione del territorio; conoscere il significato dei principali termini geografici e morfologici del territorio. ATTIVITA': 1) Visita guidata alle vetrine di geologia e laboratorio didattico-scientifico presso il Museo di Ecologia e Storia Naturale di Marano s/p.; osservazioni al microscopio binoculare; prova di autovalutazione attraverso il riconoscimento di campioni 2) Uscita per il riconoscimento sul campo delle rocce e l'osservazione di alcune emergenze geomorfologiche dell'appennino modenese. (Per Scuole Medie è prevista l osservazioni delle relazioni tra rocce e suolo e tra suolo e vegetazione). 2) Quando a Modena c era il mare Come si sono formati l Appennino e la pianura modenese: storia geologica degli ultimi 25 milioni di anni. UNITA DIDATTICA RIVOLTA A: Scuola secondaria di primo grado; alcuni temi (concetto di fossile, i fossili del Modenese) si prestano anche per il secondo ciclo della Scuola primaria. La notevole biodiversità del territorio della provincia di Modena è favorita, oltre che dalle caratteristiche climatiche e morfologiche, anche dalla complessità del substrato geologico. Nell Appennino modenese si concentrano infatti le principali tipologie rocciose: quelle sedimentarie, le più rappresentate, e, in subordine, quelle magmatiche, molto localizzate ma di grande interesse naturalistico. Attraverso questa Unità Didattica è possibile ripercorre la più recente storia geologica del nostro territorio. Un lungo viaggio attraverso le rocce e i fossili che prende il via dall età Miocenica (da 23 milioni a 5 milioni di anni fa circa) e si conclude con l Età Pleistocenica (da 1,6 milioni a anni fa circa). OBIETTIVI DIDATTICI: Conoscere le caratteristiche e l origine delle principali tipologie rocciose del Modenese Ripercorrere le principali tappe geologiche del Modenese (dall antico Oceano Ligure all ultima fase glaciale) Conoscere i fossili guida del territorio provinciale ATTIVITA : 1) Lezione frontale e visita delle vetrine geologiche presso il Museo di Ecologia e Storia Naturale di Marano s/p. 2) Escursione (possibilmente giornaliera) in visita ad un sito di interesse geologico dell Appennino modenese 12

13 Gli ambienti naturali: la natura al lavoro 3) Alla scoperta degli ambienti: l ecosistema fluviale Gli adattamenti della flora e della fauna all'ambiente fluviale; le catene e le reti alimentari del fiume; il ruolo dei macroinvertebrati. UNITA' DIDATTICA RIVOLTA A: Scuola primaria e Scuola secondaria di primo grado. OBIETTIVI DIDATTICI: Conoscere gli adattamenti delle piante all'ecosistema fluviale (la flora dei greti, delle rive e dell'acqua); conoscere i principali adattamenti della fauna all'ambiente fluviale (mimetismo, alimentazione, riproduzione); saper valutare il ruolo dei macroinvertebrati nelle catene alimentari; realizzare alcuni esempi di catene e di reti alimentari dell'ecosistema fluviale; riconoscere i principali tratti fluviali e le differenze ecologiche ATTIVITA': 1) Visita guidata alla sala delle zone umide del Museo di Ecologia e Storia Naturale di Marano s/p. Laboratorio scientifico con osservazione dei microrganismi acquatici e degli adattamenti dei macroinvertebrati acquadulcicoli. 2) Uscita sul campo in un tratto di un fiume o di un corso d acqua dolce. 4) Alla scoperta degli ambienti: l ecosistema forestale Come si distribuisce la flora forestale in fasce altitudinali e in comunità; le catene e le reti alimentari del bosco; l'albero come "condominio" per diverse specie vegetali e animali UNITA' DIDATTICA RIVOLTA A: Scuola primaria e Scuola secondaria di primo grado. OBIETTIVI DIDATTICI: Conoscere il concetto di flora e di vegetazione, i piani della vegetazione nel Bosco e le fasce della vegetazione regionale; riconoscere le principali specie della flora in un ambiente forestale; conoscere la relazione esistente tra i vegetali e gli animali; padroneggiare il significato dei principali termini ecologici (ecosistema, catena alimentare, rete alimentare, ecc.); conoscere la relazione esistente tra l'albero e le differenti forme di vita animale che su di esso vivono e la vita di alcuni animali dell'ambiente forestale; conoscere il ruolo dei funghi. ATTIVITA': 1) Visita guidata alla sala degli ambienti forestali del Museo di Ecologia e Storia Naturale. Attività di laboratorio sul suolo. 2) Uscita sul campo in un'area forestale di interesse naturalistico dell'appennino modenese 5) La biodiversità nelle Riserve e nei Parchi Regionali e Nazionali dell Emilia Romagna UNITA DIDATTICA RIVOLTA A: Scuola primaria; Scuola secondaria di primo grado e Scuola secondaria di secondo grado. Se lo scopo dello sviluppo è di provvedere ai bisogni sociali ed economici, lo scopo della conservazione è di assicurare la capacità della Terra di mantenere e permettere tale sviluppo razionale e di assicurare il mantenimento di tutta la vita. La conservazione viene definita come gestione dell uso umano della biosfera, in modo da trarne i maggiori vantaggi, mantenendo il potenziale perché possa far fronte ai bisogni e alle aspirazioni delle generazioni future. (IUCN, UNEP, WWF: Strategia mondiale per la conservazione, 1980) Con la Legge regionale n. 24 del gennaio 1977 il Consiglio Regionale dell Emilia Romagna individua una prima serie di aree di rilevante interesse naturalistico, che corrispondono agli ambiti da destinare a Parco o a riserva naturale. Questa Unità Didattica si prefigge lo scopo di avviare i giovani studenti alla conoscenza degli ambienti naturali, alla salvaguardia della biodiversità e alla fruizione consapevole delle aree dell Emilia Romagna. 13

14 OBIETTIVI DIDATTICI: Conoscere il significato del concetto di biodiversità, gli ambienti naturali della nostra regione e la realtà delle aree protette dell Emilia Romagna. ATTIVITA : 1) Visita al Museo di Ecologia e Storia Naturale di Marano s/p. per preparazione all escursione in un Parco o ad un area protetta dell Emilia Romagna 2) Escursione giornaliera in un Parco Regionale o in un altra area protetta dell Emilia Romagna I mestieri per la natura: giovani biologi si diventa! 6) I licheni: biodiversità e qualità dell aria Il Progetto propone un metodo per determinare il livello di purezza dell'aria, attraverso un'attività semplice ma scientificamente collaudata: conoscere, riconoscere e contare i licheni osservabili sui tronchi degli alberi. PROGETTO DIDATTICO RIVOLTO A: Scuola secondaria di primo grado e Scuola secondaria di secondo grado. OBIETTIVI DIDATTICI: Conoscere il concetto di ecosistema, il concetto di "bioindicatore"; conoscere i licheni e la loro biologia; conoscere le principali fonti di inquinamento di una determinata area e valutare il loro effetto sull'ambiente e sull'uomo; valutare la qualità dell'aria in una determinata area attraverso il monitoraggio dei licheni. ATTIVITA': Il Progetto è articolato in diverse fasi che prevedono: 1) Lezione in classe con proiezione di diapositive per introdurre l'argomento e stimolare gli studenti all'osservazione individuale dei licheni; 2) Uscita sul campo per l'osservazione preliminare dei licheni; 3) Visita al Museo di Ecologia e Storia Naturale di Marano s/p. con osservazione delle vetrine sui licheni e sugli ecosistemi; osservazione di campioni di licheni (sezioni di talli e vari tipi di licheni) allo stereomicroscopio. 4) Uscita per il biomonitoraggio sul campo; 5) Analisi in classe dei dati raccolti e archiviazione per future o ulteriori indagini 7) Diamo un voto al nostro fiume: i macroinvertebrati, bioindicatori della qualità delle acque dolci PROGETTO DIDATTICO RIVOLTO A: Scuola secondaria di primo grado e Scuola secondaria di secondo grado. I macroinvertebrati sono organismi (invertebrati) che popolano le acque dolci; di dimensioni generalmente superiori al millimetro, appartengono ai gruppi degli Insetti, Crostacei, Molluschi, Irudinei, Tricladi, Oligocheti ed altri. Facilmente osservabili ad occhio nudo (da qui la definizione di macroinvertebrati), essi vivono per lo più sul fondo dei torrenti, dei fiumi e dei canali; sono poco mobili e vivono per periodi piuttosto lunghi nello stesso ambiente: si prestano pertanto ottimamente ad essere oggetto di studio e di osservazioni. La tecnica degli indici biotici è un metodo biologico assai pratico per la definizione della qualità degli ambienti d'acqua corrente. Tale metodo si basa su due presupposti fondamentali: i macroinvertebrati presentano diversi livelli di sensibilità all'inquinamento relativamente al gruppo di appartenenza. Ogni specie, superata la propria soglia di tolleranza, scompare dall'ambiente 14

15 La qualità dell'ambiente è direttamente proporzionale al numero di specie diverse che in esso vivono. La valutazione si effettua su tabelle a doppia entrata che danno da un lato un ordinamento decrescente alla specie a seconda della loro sensibilità alle sostanze inquinanti, dall'altro indicano il numero delle unità sistemiche presenti nel campione. L'incrocio di questi due elementi esprime il valore dell'indice biotico, in sostanza il "voto" di qualità del corso d'acqua. OBIETTIVI DIDATTICI: Comprendere i concetti di ecosistema e di bioindicatore e le diverse componenti (abiotiche e biotiche) di un ecosistema; conoscere i macroinvertebrati, la loro biologia e i loro adattamenti all'acqua corrente; conoscere le principali fonti di inquinamento idrico dell'area indagata e i principali effetti sull'ambiente e sull'uomo; saper impostare le metodologie scientifiche per un'indagine ambientale. ATTIVITA : 1) Lezione frontale in classe con proiezione di diapositive per introdurre i concetti fondamentali trattati: ecosistema, bioindicatori, cause dell'inquinamento idrico, ecc. 2) Visita al Museo di Ecologia e Storia Naturale di Marano s/p. per l'osservazione delle vetrine sui macroinvertebrati e per attività di laboratorio con l'ausilio del microscopio (classificazione dei reperti) 3) Uscita sul fiume per il prelievo di macroinvertebrati e elaborazione dei dati raccolti. Uomo e ambiente, risorse, energia, sviluppo sostenibile 8) La risorsa acqua UNITA DIDATTICA RIVOLTA A: Scuola primaria e Scuola secondaria di primo grado. OBIETTIVI DIDATTICI (da concordare nel dettaglio con i docenti): Analizzare la relazione tra l'ambiente fluviale e le attività dell'uomo (attività estrattiva, sfruttamento delle acque quale fonte energetica e per usi irrigui, i mulini ad acqua, l'acqua come fonte di energia e di sostentamento nei secoli); individuare le principali fonti di degrado dell'ambiente fluviale (escavazione, rifiuti liquidi e solidi, incendi, urbanizzazione, ecc.); proporre soluzioni al degrado dell'ambiente fluviale e volte al risparmio della risorsa acqua; conoscere le attività nel tempo libero dell'uomo (escursionismo, fotografia, sport). 1) L'ACQUA INQUINATA: Misurare la trasparenza, la velocità, la portata, la temperatura dell'acqua; conoscere le principali cause dell'inquinamento dell'acqua: inquinamento naturale, inquinamento organico e inquinamento chimico; conoscere il funzionamento della rete fognaria del Comune; conoscere le tecniche di disinquinamento delle acque: filtrazione, depurazione, risanamento delle falde, ecc.; conoscere le conseguenze dell'inquinamento: sull'ambiente fisico, sulla vegetazione, sulla fauna e sull'uomo; conoscere gli effetti sulla vita e sull'economia dell'uomo dei cambiamenti provocati dalla minore piovosità: desertificazione, modificazione degli ecosistemi, sete, ecc. 2) L'ACQUA E L'UOMO: L'acqua negli usi civili: conoscere il percorso dell'acqua potabile, dalla sorgente al rubinetto di casa; conoscere come avviene la fornitura di acqua alle abitazioni. La riduzione dei consumi: semplici accorgimenti per un uso razionale dell acqua in ambiente domestico L'acqua come fonte di energia: conoscere i diversi usi dell'acqua nella storia, come fonte di energia; conoscere il funzionamento di un mulino ad acqua; conoscere il funzionamento di una centrale idroelettrica. L'acqua come pericolo per l'uomo: conoscere le cause e gli effetti di una alluvione; conoscere il funzionamento di una cassa di espansione di un fiume. ATTIVITA': da concordare con gli Insegnanti. 15

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