METODOLOGIA DELL ESAME ECOGRAFICO DEL FEGATO
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- Isabella Forti
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1 METODOLOGIA DELL ESAME ECOGRAFICO DEL FEGATO
2 A questo punto sai già riconoscere le strutture epatiche normali. Non sei ancora un ecografista, ma non disperare! Adesso scrivi su un foglio le caratteristiche ecografiche che dovrai studiare in ogni esame che farai. In seguito dovrai tenerle a mente in modo da seguire sempre uno schema predefinito che ti permetterà di ridurre le dimenticanze e gli errori!
3 1. DIMENSIONI 2. ECOSTRUTTURA 3. ECOGENICITA 4. MARGINI 5. VENA PORTA 6. VENE SOVRAEPATCHE 7. COLECISTI 8. VIE BILIARI 9. EPATOPATIE DIFFUSE 10. LESIONI FOCALI 11. VERSAMENTI PERITONEALI
4 Le dimensioni del fegato, da un punto di vista clinico, hanno scarsa importanza principalmente per due motivi: range di normalità molto ampio. La maggioranza delle epatopatie non si accompagna a significative variazioni delle dimensioni del fegato. Eccezione del lobo caudato, la cui ipertrofia può evidenziare, confermare la presenza di cirrosi.
5 Molto usata la valutazione del diametro longitudinale del lobo epatico dx che deve essere < di 13 cm e la valutazione degli angoli epatici < 13 cm
6 L angolo inferiore dx (in scansione longitudinale sul lobo dx) deve essere < 75 e non deve debordare il polo inferiore del rene dx. < 75
7 L angolo inferiore sx (in scansione longitudinale sul lobo sx) deve essere < 45. < 45
8
9 V
10 Angolo inferiore arrotondato V
11 V
12 V
13 Le dimensioni del lobo caudato rivestono particolare importanza nella cirrosi e nelle patologie veno occlusive.
14 Il diametro longitudinale nelle scansioni lungo la vena cava e la vena porta deve essere < 5 cm.
15 Esiste un altro metodo, più attendibile, che consiste nella valutazione del rapporto tra il diametro trasverso del lobo caudato e quella del lobo dx ( C/RL)che deve essere < 0,65. C/ RL <0,65
16 IGEA Dea della salute III sec. a.c. Museo P. Orsi SR
17 1. DIMENSIONI 2. ECOSTRUTTURA 3. ECOGENICITA 4. MARGINI 5. VENA PORTA 6. VENE SOVRAEPATCHE 7. COLECISTI 8. VIE BILIARI 9. EPATOPATIE DIFFUSE 10. LESIONI FOCALI 11. VERSAMENTI PERITONEALI
18 Ecostruttura normale Ecostruttura addensata (Bright Liver) Ecostruttura granulosa (Coarse pattern) Ecostruttura granulosa e nodulare (Coarse nodular pattern)
19 L ECOSTRUTTURA NORMALE DEL FEGATO E DEFINITA COME UN INSIEME DI ECHI FINI, DI MEDIA INTENSITA, OMOGENEAMENTE DISTRIBUITI.
20 Ecostruttura addensata (Bright Liver): echi fini, fittamente stipati, iperintensi
21 Ecostruttura addensata (Bright Liver): echi fini, fittamente stipati, iperintensi
22 Ecostruttura granulosa (Coarse pattern): Echi iperintensi, distribuiti irregolarmente a zolle (ecotessitura grossolana)
23 Ecostruttura granulosa e nodulare (Coarse nodular pattern): ecotessitura grossolana con micronoduli ipoecogeni
24 Asclepio III sec. a.c. Dio Della Medicina Museo P. Orsi SR
25 1. DIMENSIONI 2. ECOSTRUTTURA 3. ECOGENICITA 4. MARGINI 5. VENA PORTA 6. VENE SOVRAEPATCHE 7. COLECISTI 8. VIE BILIARI 9. EPATOPATIE DIFFUSE 10. LESIONI FOCALI 11. VERSAMENTI PERITONEALI
26 L ecogenicità del fegato viene confrontata con quella della corticale renale dx.
27 Il fegato normale ha una ecogenicità uguale o lievemente maggiore di quella della corticale renale dx.
28 Ecogenicità maggiore di quella della corticale renale dx
29 Ecogenicità maggiore di quella della corticale renale dx
30 Sombrotidas VI sec. a.c. Museo P. Orsi SR
31 1. DIMENSIONI 2. ECOSTRUTTURA 3. ECOGENICITA 4. MARGINI 5. VENA PORTA 6. VENE SOVRAEPATCHE 7. COLECISTI 8. VIE BILIARI 9. EPATOPATIE DIFFUSE 10. LESIONI FOCALI 11. VERSAMENTI PERITONEALI
32 I margini del fegato normale sono lisci. Nel fegato cirrotico i margini sono bozzuti.
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37 REGOLARI BOZZUTI A
38 Seppellimento di S. Lucia Caravaggio Chiesa di S. Lucia alla Badia SR
39 1. DIMENSIONI 2. ECOSTRUTTURA 3. ECOGENICITA 4. MARGINI 5. VENA PORTA 6. VENE SOVRAEPATCHE 7. COLECISTI 8. VIE BILIARI 9. EPATOPATIE DIFFUSE 10. LESIONI FOCALI 11. VERSAMENTI PERITONEALI
40 La vena porta origina dalla vena splenica e dalla vena mesenterica superiore. E lunga cm, penetra nel fegato all ilo epatico
41 si divide in due rami dx e sx, i quali si dividono ulteriormente in rami principali, segmentari e sub segmentari.
42 La vena porta ha un calibro < 13 mm e dovrebbero essere apprezzabili le variazioni di calibro durante il respiro.
43 La netta evidenza delle pareti distingue in genere i rami portali dalle vene sovraepatiche.
44 Il flusso è epatopeto.
45 La velocità di flusso deve essere > di 15 cm/sec.
46 Nell ipertensione portale la vena porta appare dilatata (> 13 mm) senza apprezzabili variazioni di calibro durante il respiro.
47 Nell ipertensione portale la vena porta appare con flusso rallentato (< 15 cm/sec) o addirittura con inversione del flusso che diventa epatofugo.
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49 Via Minerva : Prospetto laterale del Duomo (colonne Doriche dell Athenaion V sec. a.c.)
50 1. DIMENSIONI 2. ECOSTRUTTURA 3. ECOGENICITA 4. MARGINI 5. VENA PORTA 6. VENE SOVRAEPATCHE 7. COLECISTI 8. VIE BILIARI 9. EPATOPATIE DIFFUSE 10. LESIONI FOCALI 11. VERSAMENTI PERITONEALI
51 Le tre vene sovraepatiche (dx, media e sn) sono rettilinee, aumentano progressivamente di calibro e confluiscono nella Vena Cava Inferiore. Frequente la variabilità anatomica.
52 Le tre vene sovraepatiche (dx, media e sn) sono rettilinee, aumentano progressivamente di calibro e confluiscono nella Vena Cava Inferiore. Frequente la variabilità anatomica.
53 Il loro calibro, a un centimetro dallo sbocco, deve essere inferiore a 8 mm. Sono dotate di pareti sottili non visibili ecograficamente;
54 Il flusso è epatofugo.
55 Le pareti sono apprezzabili solo quando il fascio ultrasonoro le colpisce perpendicolarmente (in genere sono visibili le pareti della vena sovraepatica dx).
56 Le pareti sono apprezzabili solo quando il fascio ultrasonoro le colpisce perpendicolarmente (in genere sono visibili le pareti della vena sovraepatica dx).
57 Le vene sovraepatiche appaiono dilatate nel fegato da stasi (scompenso cardiaco; cardiomiopatie congestizie, ipertensione polmonare, pericardite costrittive, insufficienza tricuspidale) e nella S. di Budd Chiari ( occlusione trombotica di una o più vene sovraepatiche). 12 mm
58 Le vene sovraepatiche appaiono sottili e dentellate nelle cirrosi.
59 1. DIMENSIONI 2. ECOSTRUTTURA 3. ECOGENICITA 4. MARGINI 5. VENA PORTA 6. VENE SOVRAEPATCHE 7. COLECISTI 8. VIE BILIARI 9. EPATOPATIE DIFFUSE 10. LESIONI FOCALI 11. VERSAMENTI PERITONEALI
60 NELLO STUDIO DELLA COLECISTI DEVONO ESSERE VALUTATI: 1. LA TOPOGRAFIA 2. LA FORMA 3. LE DIMENSIONI 4. LE PARETI 5. IL CONTENUTO
61 Forma Corpo Fondo Colletto
62 Forma
63 Forma
64 Forma FREQUENTEMENTE E DISMORFICA: A BERRETTO FRIGIO.
65 Forma FREQUENTEMENTE E DISMORFICA: A BERRETTO FRIGIO.
66 Forma AD UNCINO
67 Dimensioni LE DIMENSIONI MASSIME DI UNA COLECISTI SONO: DIAMETRO TRASVERSO <4 CM DIAMETRO LONGITUDINALE <10 CM VALORI SUPERIORI INDICANO UN IDROPE DELLA COLECISTI
68 Parete LA PARETE DEVE AVERE UNO SPESSORE <3 mm.
69 Parete LO SPESSORE >3 mm INDICA UNA SOFFERENZA FLOGISTICA
70 Parete Adese alla parete possiamo evidenziare neoformazioni parietali: polipi e neoplasie
71 Parete Ma, siamo proprio sicuri che si tratta di un polipo?
72 Neoplasie della colecisti
73 Contenuto IL CONTENUTO DEVE ESSERE ANECOGENO. NEL LUME POSSIAMO EVIDENZIARE FORMAZIONI LITIASICHE MOBILI E FANGO BILIARE.
74 Contenuto
75 Contenuto
76 Diamo un occhiata alle vie biliari Intanto, si dividono in: Vie biliari intra epatiche Vie biliari extra epatiche
77 Le vie biliari intra epatiche Normalmente, non sono visualizzabili Diventano visibili se dilatate La dilatazione delle vie biliari intraepatiche è dovuta principalmente a ostruzione delle vie biliari extra epatiche, più raramente è dovuta a malattie intraepatiche primitive (es.: Malattia di Caroli).
78 Le vie biliari extra epatiche Sono in genere ben visualizzate La vbp decorre parallelamente alla vena porta
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80 Il calibro normale della V.B.P. è <6 mm. 3,5 mm
81 La dilatazione è principalmente da ostruzione (calcoli, neoplasie, parassiti biliari, ecc.)
82 La dilatazione è principalmente da ostruzione (calcoli, neoplasie, parassiti biliari, ecc.)
83 1. DIMENSIONI 2. ECOSTRUTTURA 3. ECOGENICITA 4. MARGINI 5. VENA PORTA 6. VENE SOVRAEPATCHE 7. COLECISTI 8. VIE BILIARI 9. EPATOPATIE DIFFUSE 10. LESIONI FOCALI 11. VERSAMENTI PERITONEALI
84 Coraggio siamo a buon punto!!!
85 1. DIMENSIONI 2. ECOSTRUTTURA 3. ECOGENICITA 4. MARGINI 5. VENA PORTA 6. VENE SOVRAEPATCHE 7. COLECISTI 8. VIE BILIARI 9. EPATOPATIE DIFFUSE 10. LESIONI FOCALI 11. VERSAMENTI PERITONEALI
86 Le lesioni focali epatiche posso essere divise in : ANECOGENE IPOECOGENE IPERECOGENE MASSE COMPLEX
87 LESIONI ANECOGENE
88 LESIONI ANECOGENE
89 LESIONI ANECOGENE
90 LESIONI IPOECOGENE
91 LESIONI IPOECOGENE
92 LESIONI ISOECOGENE
93 LESIONI ISOECOGENE
94 LESIONI ISOECOGENE
95 LESIONI IPERECOGENE
96 LESIONI IPERECOGENE
97 LESIONI IPERECOGENE
98 UNA CLASSIFICAZIONE CLINICA POTREBBE DIVIDERE LE LESIONI FOCALI EPATICHE IN: QUASI SICURAMENTE BENIGNE PROBABILMENTE BENIGNE PROBABILMENTE MALIGNE QUASI SICURAMENTE MALIGNE
99 QUASI SICURAMENTE BENIGNE
100 QUASI SICURAMENTE BENIGNE
101 QUASI SICURAMENTE BENIGNE
102 PROBABILMENTE BENIGNE
103 PROBABILMENTE BENIGNE
104 PROBABILMENTE BENIGNE
105 PROBABILMENTE MALIGNE
106 PROBABILMENTE MALIGNE
107 QUASI SICURAMENTE MALIGNE
108 QUASI SICURAMENTE MALIGNE
109 QUASI SICURAMENTE MALIGNE
110 1. DIMENSIONI 2. ECOSTRUTTURA 3. ECOGENICITA 4. MARGINI 5. VENA PORTA 6. VENE SOVRAEPATCHE 7. COLECISTI 8. VIE BILIARI 9. EPATOPATIE DIFFUSE 10. LESIONI FOCALI 11. VERSAMENTI PERITONEALI
111 Devi ricercare eventuali raccolte fluide: nel recesso epato-diaframmatico, nella tasca del Morison, nello spazio perisplenico, nella retrocavità degli epiploon e nello spazio retto-vescicale (uomo) Nello spazio vescico-uterino e nel cavo del Douglas nella donna.
112 Ascite recesso epato diaframmatico
113 Ascite recesso epato diaframmatico
114 v
115 v
116 Ascite spazio del Morrison
117 Versamento perisplenico
118 Versamento perisplenico
119 Versamento nello spazio retto-vescicale nell uomo
120 Versamento nello spazio vescico-uterino e nel cavo del Douglas nella donna
121 Versamento nello spazio vescico-uterino e nel cavo del Douglas nella donna
122 Versamento nello spazio vescico-uterino e nel cavo del Douglas nella donna
123
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